“IN VIAGGIO VERSO L'INFINITO” - Matematicamente.it
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Si possono visualizzare come onde le fluttuazioni quantistiche del campo scalare in un universo<br />
inflazionario. Inizialmente queste onde si muovevano in tutte le direzioni possibili, per poi bloccarsi<br />
l’una sopra l’altra; ciascuna onda bloccata incrementava leggermente il campo scalare in alcune<br />
parti dell’universo e lo diminuiva in altre. Ora consideriamo quelle regioni dell’universo dove le<br />
onde che si bloccavano hanno costantemente aumentato il campo scalare. I rari domini<br />
dell’universo dove il campo riesce ad acquisire un valore abbastanza alto cominciano a espandersi<br />
esponenzialmente a veloc<strong>it</strong>à sempre crescente; più alto è il valore del campo scalare, più veloce è<br />
l’espansione. Ben presto questi rari domini raggiungono un volume molto superiore a quello di tutti<br />
gli altri. L'evoluzione di un campo scalare genera molti domini inflazionari. In quasi tutte le regioni<br />
dell'universo il campo scalare diminuisce (ed è rappresentato da depressioni e valli); altrove le<br />
fluttuazioni provocano la cresc<strong>it</strong>a del campo. In queste regioni, rappresentate nell'elaborazione<br />
come picchi, l'universo si espande rapidamente.<br />
Noi ci troviamo in una delle valli, in cui lo spazio non è più inflazionario. Da questa teoria segue<br />
che, se l'universo contiene almeno un dominio inflazionario di dimensioni sufficienti, allora esso<br />
comincerà a produrre incessantemente nuovi domini inflazionari. L'inflazione in ciascun dato punto<br />
può terminare rapidamente, ma a volte altre regioni continueranno ad espandersi; il volume totale di<br />
tutti questi domini crescerà senza fine. Essenzialmente, da un universo inflazionario scaturiscono<br />
bolle inflazionarie, che a loro volta ne producono di nuove, e così via. Questo processo, chiamato<br />
inflazione eterna, continua come una reazione a catena, producendo una configurazione di universi<br />
simile ad un frattale. In questo scenario l'universo nel suo complesso è immortale; ciascuna<br />
specifica parte di esso può derivare da una singolar<strong>it</strong>à manifestatasi nel passato e potrà terminare in<br />
una singolar<strong>it</strong>à nel futuro, ma non vi è alcuna fine per l'evoluzione dell'intero universo.<br />
Che cosa sia avvenuto all'origine è incerto. Vi è la possibil<strong>it</strong>à che tutte le parti dell'universo siano<br />
state generate simultaneamente in una singolar<strong>it</strong>à iniziale, un Big Bang. Sebbene questo scenario<br />
renda l'esistenza del Big Bang quasi irrilevante agli effetti pratici, si può considerare il momento<br />
della formazione di ciascuna bolla inflazionaria come un nuovo “Big Bang”. Da questa prospettiva<br />
l'inflazione non è una parte della teoria del Big Bang, come si pensava 15 anni fa; al contrario, è<br />
questo ad essere compreso all'interno del modello inflazionario.<br />
16. L’età dell’Universo<br />
Per trarre conclusioni riguardanti l’età minima dell’universo esistono diversi fattori che possono<br />
essere d’aiuto.<br />
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