“IN VIAGGIO VERSO L'INFINITO” - Matematicamente.it
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III secolo a.C.: Euclide riesce a dimostrare che non può esistere il più grande “numero primo” in<br />
maniera molto semplice. Supponiamo che esista un numero P che sia il più grande di tutti; ora<br />
costruiamo un numero N, ottenuto moltiplicando tutti i numeri primi ad esso inferiori e<br />
aggiungendo, alla fine, il numero “uno”:<br />
N = (2·3·5·7·11·13·17·19·23·29·……·P) + 1<br />
Provando a dividere N per qualsiasi dei numeri primi sopra elencati, esso darà sempre come resto<br />
+1. Ma anche se fosse divisibile per qualche altro numero, questo dovrebbe essere più grande di P,<br />
altrimenti non riusciremmo mai a liberarci del resto +1. Pertanto, questo numero, per il quale<br />
potremo dividere N, senza averlo come resto +1, sarebbe comunque superiore a P. Quindi non può<br />
esistere un numero primo più grande di tutti gli altri numeri primi.<br />
Esistono cinque numeri primi (1,2,3,5,7) tra uno e dieci, invece sono nove tra i cento numeri che<br />
stanno prima di dieci milioni, poi ancora solo tre quelli dopo i dieci milioni. La frequenza dei primi<br />
diminuisce al crescere del numero stesso.<br />
Questa è la legge di rarefazione dei numeri primi: essi diventano, infatti, sempre più rari man mano<br />
che ci si sposta verso l’Infin<strong>it</strong>o. Grazie a Euclide, però, sappiamo che la lista dei numeri primi non<br />
si ferma mai.<br />
2. L’infin<strong>it</strong>o nel meccanicismo di Galilei<br />
Nel 1638 d.C. Galileo Galilei fu posto da un suo allievo, Bonaventura Cavalieri, di fronte ad un<br />
terribile problema, apparentemente impossibile. Nonostante Euclide avesse affermato una cosa<br />
piuttosto ovvia (per le cose fin<strong>it</strong>e), vale a dire che una parte è sempre inferiore al tutto, lo scienziato<br />
fiorentino, lavorando con i numeri interi, scoprì la proprietà fondamentale di tutti gli insiemi<br />
infin<strong>it</strong>i.<br />
2.1 Il Paradosso dei quadrati:<br />
i quadrati sono solo una parte dei numeri naturali. E’ però possibile stabilire una corrispondenza<br />
biunivoca tra N e l’insieme dei quadrati, vale a dire una corrispondenza nella quale ad ogni numero<br />
naturale corrisponda uno ed un solo quadrato.<br />
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