“IN VIAGGIO VERSO L'INFINITO” - Matematicamente.it
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permette di percepire più acuto il suono di un veicolo quando questo si avvicina, per poi diventare<br />
più grave quando questo si allontana. Determinarono che tutte le galassie si stanno allontanando<br />
l’una dall’altra: lo spostamento prende il nome di Effetto Doppler. Non riguarda solo le onde<br />
sonore, ma anche quelle luminose.<br />
Queste viaggiano, inoltre, a veloc<strong>it</strong>à costante, pari a 3·10 8 m/s. Defin<strong>it</strong>a questa veloc<strong>it</strong>à con c si può<br />
affermare che:<br />
c = λ · f<br />
dove λ è uguale alla lunghezza d’onda e f è uguale alla frequenza.<br />
Poiché la frequenza di oscillazione di una sorgente di luce è inversamente proporzionale alla sua<br />
lunghezza d’onda, essa ci sembra più elevata e la sua lunghezza d’onda più piccola se la sorgente si<br />
avvicina, cosicché appaia spostata verso l’estrem<strong>it</strong>à blu (blue shift) dello spettro. Al contrario un<br />
oggetto che si allontana appare spostato verso l’estrem<strong>it</strong>à rossa (red shift).<br />
Fu l’astronomo statun<strong>it</strong>ense Edwin Hubble (1929) ad interpretare lo spostamento verso il rosso<br />
come l’effetto Doppler, legandolo a sua volta con l’espansione dell’universo attraverso la seguente<br />
formula:<br />
v = H · d<br />
dove H è la costante di Hubble, v la veloc<strong>it</strong>à dell’onda, mentre con d si indica lo spazio percorso<br />
dalla stessa radiazione elettromagnetica.<br />
Tale uguaglianza permette di fare ipotesi sull’età dell’universo. Quanto più H è piccola, tanto più<br />
tempo deve essere trascorso dal Big Bang: le stime attuali danno un’età compresa fra 10 e 30<br />
miliardi di anni.<br />
16.3 Ammassi globulari e sorgenti radio quasi stellari (QUASAR)<br />
Alcuni degli oggetti più luminosi del cielo, detti quasar, sono così lontani, che secondo la Teoria<br />
Standard li vediamo oggi come apparivano in un’epoca pari al 5% di quella dell’attuale universo:<br />
mostrano, infatti, i più grandi spostamenti verso il rosso che si conoscano: ciò significa che lo<br />
spazio tra il quasar e la via lattea si sta dilatando così rapidamente, che la distanza tra i due oggetti<br />
aumenta del 95% della veloc<strong>it</strong>à della luce.<br />
I quasar mostrano forti emissioni di raggi X: possono, quindi, essere individuati da satell<strong>it</strong>i per raggi<br />
X come Rosat. Questi corpi celesti distano dalla Terra parecchi miliardi di anni luce.<br />
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