presentazione percorsi didattici - Liceo Rodolico
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dei talli sono diverse, ma quelle principali sono tre: si riconoscono licheni crostosi, fogliosi e fruticosi.<br />
Il libro di testo tratta l'argomento licheni in modo essenziale; per gli approfondimenti necessari si fa<br />
riferimento al sito della Società italiana di lichenologia http://www.lichenologia<br />
2ª (1 h) esercitazione sul campo ed in laboratorio<br />
Gli studenti in laboratorio osservano campioni di licheni presi nel giardino della scuola utilizzando<br />
stereomicroscopio e microscopio.<br />
In particolare, osservazione di sezioni di tallo (tallo omeomero, tallo eteromero), rizine, apoteci,<br />
periteci, soredi; l'osservazione è finalizzata al riconoscimento di specie mediante chiave dicotomica.<br />
http://www.musei.piacenza.it/storianaturale/pubblicazioni/quaderni/8.3%20Quaderno%20licheni.pdf .<br />
3ª (1 h) lezione frontale<br />
Gli studenti acquisiscono le conoscenze di base sui licheni come biondicatori e bioaccumulatori.<br />
Il metabolismo dei licheni dipende strettamente dall'atmosfera.<br />
Essi sono caratterizzati da:<br />
1. una buona resistenza agli stress ambientali di tipo termico e idrico;<br />
2. un lento accrescimento;<br />
3. una notevole capacità di assorbire e di accumulare le sostanze presenti nell'atmosfera;<br />
4. una notevole sensibilità agli agenti inquinanti, dovuta all’impossibilità di eliminare le sostanze<br />
tossiche per l’assenza di ogni tipo di meccanismo di escrezione.<br />
Queste caratteristiche fanno, dei licheni, degli ottimi indicatori della qualità ambientale, cioè dei<br />
bioindicatori.<br />
I bioindicatori sono quegli organismi nei quali è possibile individuare, e spesso quantificare, la<br />
presenza di determinate sostanze inquinanti.<br />
I licheni rispondono ottimamente a questi requisiti attraverso le seguenti reazioni:<br />
• alterazione della crescita, della vitalità, del colore e della forma del tallo;<br />
• alterazione della fertilità (riduzione del numero e delle dimensioni degli apoteci);<br />
• rarefazione dei talli e riduzione delle dimensioni dei singoli individui fino alla loro completa<br />
scomparsa (deserto lichenico);<br />
• diminuzione delle specie presenti nel tempo e nello spazio.<br />
Molti talli lichenici assorbono e accumulano diverse sostanze inquinanti: radionuclidi, zolfo, fluoro,<br />
idrocarburi clorurati, metalli, nonché particelle, polveri e fumi in sospensione nell'aria, la cui presenza<br />
è dovuta principalmente agli scarichi urbani o alla combustione di petrolio e di carbone.<br />
E’ importante precisare che i licheni considerati per la valutazione della biodiversità, sono<br />
essenzialmente quelli epifiti, il che consente di limitare la variabilità di parametri ecologici<br />
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