Le strategie del genio di Robert B. Dilts - Progetto Azienda
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a un dato stato <strong>di</strong> soluzione (il re <strong>del</strong>l’avversario in scacco<br />
matto).” (Waldrop, 1988.)<br />
Una volta che i parametri rilevanti sono stati definiti, il solutore<br />
<strong>del</strong> problema deve formulare una strategia guida per trovare la<br />
sequenza <strong>di</strong> operatori che condurrà dallo stato iniziale a quello<br />
finale. Questo ha luogo attraverso un insieme <strong>di</strong> regole<br />
con<strong>di</strong>zione-azione sistemate secondo un or<strong>di</strong>ne <strong>di</strong> priorità nella<br />
forma <strong>di</strong> ‘SE percepisci un certo stato, ALLORA applica una<br />
certa sequenza <strong>di</strong> operatori’. Se si raggiunge un’impasse, per cui<br />
non è possibile progre<strong>di</strong>re verso lo stato finale, il problema viene<br />
‘frazionato’ in sotto-obiettivi e sotto-operazioni fino a quando si<br />
trova un nuovo percorso.<br />
Questi nuovi ‘blocchi’ vengono quin<strong>di</strong> memorizzati come altre<br />
regole con<strong>di</strong>zione-azione. Continuando in questo modo, il<br />
solutore <strong>del</strong> problema parte da una strategia guida per tentativi<br />
(principiante) e arriva al livello <strong>di</strong> esperto, con una strategia che<br />
implica l’uso <strong>di</strong> analisi ‘mezzi-fine’, passando per una in cui si fa<br />
ciò che sembra meglio al momento (strategia tipo Hill Climbing,<br />
‘corsa in salita’).<br />
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