Le strategie del genio di Robert B. Dilts - Progetto Azienda
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<strong>genio</strong> si esprimeva, come le con<strong>di</strong>zioni sociali prevalenti e la<br />
reazione e il supporto che essi ricevevano dagli altri. Per esempio<br />
potremmo <strong>di</strong>re: “Aristotele fu un <strong>genio</strong> perché il sistema<br />
governativo ateniese e la sua posizione <strong>di</strong> tutore <strong>di</strong> Alessandro<br />
Magno gli offrirono le possibilità e l’opportunità <strong>di</strong> concentrarsi<br />
sui suoi interessi. Egli non aveva concorrenti degni <strong>di</strong> nota perché<br />
all’epoca solo poche persone avevano iniziato a pensare in modo<br />
scientifico e l’istruzione era ancora rara, se non nella classe<br />
sociale superiore.<br />
Molte <strong>del</strong>le sue opere chiave sono state tratte dalle sue lezioni, in<br />
seguito trascritte e redatte dai suoi studenti”. <strong>Le</strong> cause limitanti<br />
sono per loro natura tendenzialmente più ‘sistemiche’, e possono<br />
essere definite sia in termini <strong>di</strong> potenziali limiti non presenti sia in<br />
termini <strong>di</strong> limiti effettivamente presenti.<br />
Cause finali<br />
<strong>Le</strong> cause finali riguardano i futuri obiettivi, traguar<strong>di</strong> o visioni<br />
che guidano o influenzano lo stato presente <strong>del</strong> sistema, dando<br />
significato, rilevanza o scopo alle azioni in corso. <strong>Le</strong> cause finali<br />
comprendono i motivi, o ‘fini’, per cui qualcosa esiste. In tal<br />
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