Farmaci e genoma - Università degli Studi di Verona
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24<br />
figura 1<br />
I due grafici<br />
rappresentano<br />
le cause <strong>di</strong> morte<br />
rispettivamente<br />
nel 1900<br />
e nel 1997<br />
(in percentuale)<br />
5,2<br />
1900<br />
1997<br />
8,0<br />
5,1<br />
6,9<br />
23,3<br />
8,1<br />
4,7<br />
4,5<br />
4,1<br />
3,7<br />
10,2<br />
3,7<br />
2,7<br />
31,4<br />
2,6<br />
sto è tanto vero che oggi si pensa<br />
che la componente genetica nelle<br />
malattie infettive sia almeno doppia<br />
rispetto alle stime <strong>di</strong> qualche<br />
anno fa.<br />
Il gene CFTR<br />
e Pseudomonas aeruginosa<br />
11,3<br />
Per quanto riguarda gli agenti<br />
patogeni che colpiscono l’uomo,<br />
un esempio particolarmente illustrativo<br />
dell’interazione tra il patrimonio<br />
genetico dell’ospite e<br />
quello dell’agente infettivo è il batterio<br />
Pseudomonas aeruginosa.<br />
La lettura della sequenza genomica<br />
<strong>di</strong> questo germe ha rivelato che<br />
esso contiene una grande quantità<br />
<strong>di</strong> geni regolatori, un fatto questo<br />
che risulterebbe dall’ essere venuto<br />
in contatto con il <strong>genoma</strong> <strong>di</strong><br />
molti ospiti e dalla forte competizione<br />
con gli altri microrganismi.<br />
2,3<br />
1,3<br />
1,1<br />
1,1<br />
tubercolosi<br />
polmonite<br />
<strong>di</strong>arrea<br />
malattia car<strong>di</strong>ovascolare<br />
malattia epatica<br />
incidenti<br />
ictus<br />
cancro<br />
bronchite<br />
<strong>di</strong>fterite<br />
malattia car<strong>di</strong>ovascolare<br />
cancro<br />
ictus<br />
malattia polmonare cronica<br />
incidenti<br />
polmonite/influenza<br />
<strong>di</strong>abete<br />
suici<strong>di</strong>o<br />
malattia renale cronica<br />
malattia epatica cronica<br />
Nella comunità me<strong>di</strong>co-scientifica,<br />
pseudomonas gode <strong>di</strong> una cattiva<br />
fama, dovuta da un lato alla<br />
sua resistenza alle classi più<br />
aggressive <strong>di</strong> antibiotici e dall’altro<br />
al fatto che questo microbo è<br />
tra i primi in classifica come causa<br />
<strong>di</strong> malattie nell’uomo. In particolare,<br />
questo agente infettivo è<br />
associato a una patologia ere<strong>di</strong>taria<br />
piuttosto frequente: la fibrosi<br />
cistica. Circa il 10 per cento dei<br />
malati, infatti, all’esor<strong>di</strong>o della<br />
malattia, ha un’infezione dovuta<br />
alla colonizzazione da pseudomonas,<br />
una percentuale questa<br />
che cresce fino al 100 per cento<br />
per i malati cronici. Si tratta <strong>di</strong><br />
una colonizzazione che può essere<br />
molto specifica; ci sono cioè ceppi<br />
<strong>di</strong> Pseudomonas aeruginosa che<br />
infettano solo alcuni gruppi <strong>di</strong><br />
pazienti, un’osservazione questa<br />
che fa supporre l’esistenza <strong>di</strong> una