un'inchiesta sull'accesso e la fruizione dei patrimoni audiovisivi

LETIZIA CORTINI ANTONELLA PAGLIARULO
spiacevole di lettere e telefonate (la Tv svizzera ha chiamato anche
me come dirigente del Servizio I) prima di giungere ad un accordo a
denti stretti. Tutto questo per riaffermare che è importantissimo
preparare un contratto di base estremamente chiaro prima di
procedere ad accogliere proposte di riprese televisive e anche prima di
rilasciare l’autorizzazione a duplicare filmati appartenenti agli Istituti
di conservazione e consultazione.
11. NO.
12. …..
13. Lo ritengo giusto e auspicabile. La modalità potrebbe essere quella
della costituzione di un gruppo di lavoro altamente qualificato in
rappresentanza delle diverse componenti pubbliche e private, con un
cronoprogramma concreto e funzionale. In altre parole un gruppo “a
tempo”. Oggetto degli incontri potrebbe essere, tra l’altro, proprio la
stesura di un modello di base comune a più Istituzioni (ovviamente
con possibilità di variabili collegate alle diverse tipologie d’Istituto)
per i “contratti” da mettere a punto con i fruitori di tali beni, nel caso
di richieste di duplicazioni con finalità diverse.
14. Non le conosco direttamente, ma approvo il principio. Reputo
opportuno, infatti, un coinvolgimento reciproco, non solo per quanto
scritto nella risposta alla domanda 13, ma anche perché solo così si
potrebbe creare un valido indice unitario degli archivi audiovisivi e
degli archivi digitalizzati, cui ho avuto modo di accennare nella
risposta alla domanda 7. A livello di progetto, vedrei bene la
costituzione di una rete/sistema di archivi audiovisivi in Italia, ma
all’interno di un più vasto Sistema Archivistico Nazionale, attraverso
il quale si possa accedere agli audiovisivi per via di indici.
15. Riflessioni personali e proposte sono presenti nelle risposte date alle
domande precedenti, a cui rimando.
PAOLO FRASCANI (STORICO, UNIVERSITÀ ORIENTALE NAPOLI)
1. Ho consultato:L’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e
Democratico; La Filmoteca dell’Università degli Studi Di Napoli
“L’Orientale”; L’archivio Fotografico Parisio di Napoli. Considerata
entro questi limiti, la mia conoscenza è assai approssimativa. Del
primo archivio ho rilevato l’ importanza per storia sociale dell’Italia
contemporanea. Il secondo è stato utilizzato come supporto didattico
per i corsi universitari, ma costituisce una vasta dotazione di
documenti sul cinema del Novecento per l’intero Mezzogiorno.
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