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un'inchiesta sull'accesso e la fruizione dei patrimoni audiovisivi

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LETIZIA CORTINI ANTONELLA PAGLIARULO<br />

le schede tecniche di una lunga serie di filmati e C<strong>la</strong>udio Olivieri che<br />

ha seguito dal primo all’ultimo giorno <strong>la</strong> mia ricerca guardando con<br />

me i filmati al<strong>la</strong> movio<strong>la</strong>.<br />

3. Partico<strong>la</strong>rmente preziose per le mie ricerche sono state le schede<br />

re<strong>la</strong>tive ai filmati. In esse si può ritrovare una buona sintesi del<br />

contenuto dell’audiovisivo e i partico<strong>la</strong>ri tecnici del filmato, dal<br />

regista all’anno di produzione del<strong>la</strong> pellico<strong>la</strong>. In questo modo <strong>la</strong><br />

selezione del materiale interessante è molto semplificata. Se poi ci si<br />

riferisce a strumenti tecnici, <strong>la</strong> mia ricerca sarebbe stata impossibile<br />

senza l’attrezzatura per <strong>la</strong> movio<strong>la</strong>.<br />

4. La difficoltà principale che ho incontrato <strong>la</strong>vorando sui materiali<br />

dell’AAMOD riguarda alcune informazioni sui filmati che ho visto.<br />

Per alcuni di essi le schede d’accompagnamento sono <strong>la</strong>cunose, non<br />

riportando né il regista, né <strong>la</strong> casa produttrice e l’anno di produzione<br />

del film. Ciò è probabilmente dovuto a <strong>la</strong>cune presenti già prima che<br />

l’AAMOD acquisisse questi materiali o addirittura, giacché si tratta di<br />

filmati sovietici, all’uso diffuso in alcuni periodi del<strong>la</strong> storia sovietica<br />

di non etichettare alcuni documentari con il nome del regista, ma<br />

so<strong>la</strong>mente con quello del<strong>la</strong> casa produttrice statale. La difficoltà che<br />

mi si è presentata con l’Archivio dell’Istituto Luce è di natura pratica.<br />

I filmati che sono visionabili on-line hanno una risoluzione talmente<br />

bassa da essere talvolta difficili da guardare. Inoltre talvolta mi è<br />

capitato di ritrovare solo <strong>la</strong> scheda del filmato perché quest’ultimo<br />

non era ancora digitalizzato.<br />

5. ….<br />

6. Come ho già detto, ho <strong>la</strong>vorato parecchio sul materiale dell’Istituto<br />

Luce ormai consultabile quasi completamente on-line. Nonostante<br />

venga meno il piacevole contatto diretto con l’archivio, questo è<br />

sicuramente il metodo più veloce per effettuare una ricerca su<br />

materiale audiovisivo perché si elimina l’attesa legata al<strong>la</strong> ricerca <strong>dei</strong><br />

materiali nei magazzini e soprattutto non si obbliga l’utente a recarsi<br />

direttamente nel<strong>la</strong> sede dell’archivio. Come già detto bisognerebbe,<br />

almeno nel caso dell’Istituto Luce, completare <strong>la</strong> disponibilità<br />

multimediale <strong>dei</strong> materiali e migliorare <strong>la</strong> risoluzione <strong>dei</strong> filmati.<br />

7. Credo che sarebbe utile per i ricercatori poter sfogliare direttamente<br />

su internet le schede descrittive <strong>dei</strong> diversi filmati, così da velocizzare<br />

il <strong>la</strong>voro svolto nell’archivio. Fatto questo si dovrebbe creare o,<br />

probabilmente semplificare, <strong>la</strong> rete di scambio tra i vari archivi, per<br />

permettere all’utente di consultare i materiali nell’archivio più vicino.<br />

A questo scopo si potrebbero digitalizzare una serie di filmati così da<br />

renderne più agevole il trasferimento e <strong>la</strong> consultazione. So che per<br />

MULTIMEDIA<br />

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