Gennaio 2009 - il bollettino salesiano - Don Bosco nel Mondo
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O SSERVATORIO<br />
ALICE E GLI ALTRI (18)<br />
Divagazioni (mica tanto) su... un fenomeno ancora tabù (mica più tanto): problemi al lavoro.<br />
Alice rientra dalla passeggiata serale, la casa è<br />
s<strong>il</strong>enziosa. Papà Giulio sta preparando la<br />
cena, Beatrice dorme beata <strong>nel</strong> suo seggiolino<br />
a dondolo. “Ciao, pa’. Dov’è la mamma?”. “Sta<br />
riposando”, risponde papà Giulio. “A quest’ora?<br />
Non si sente bene?”. “Ma no… Fai piano però,<br />
lasciamola risposare”, conclude papà Giulio. Alice<br />
va verso la sua cameretta, si ferma un istante davanti<br />
a quella dei suoi genitori che è buia, con la porta<br />
socchiusa. “Alice…”. La voce di mamma Stefania è<br />
poco più di un sussurro. “Sei sveglia?”, dice lei<br />
entrando. Si avvicina e, al buio, cerca con la mano<br />
<strong>il</strong> suo viso. “Come stai, mamma?”. “Sto bene, Alice,<br />
sono solo un po’ stanca e forse un po’ preoccupata”,<br />
risponde mamma Stefania. “Preoccupata? Che<br />
succede?”, chiede Alice allarmata. ”Niente di grave,<br />
niente che non si possa risolvere”, risponde la mamma<br />
accendendo la lampada sul comodino. L’altro<br />
giorno è arrivata una lettera dall’ufficio, sai che tra<br />
due settimane finisce la maternità e dovrei rientrare”.<br />
“Sì, e non ti va di lasciare Beatrice alla nonna<br />
che per un po’ di tempo starà qui da noi”. “Certo,<br />
un po’ mi dispiace lasciare Beatrice; ma mi preoccupa<br />
<strong>il</strong> contenuto della lettera”. ”Perché? Cosa c’è<br />
scritto?”. “Che al mio rientro devo presentarmi presso<br />
un ufficio diverso da quello in cui ho lavorato<br />
per dieci anni”, risponde mamma Stefania.<br />
>> “Spiegami meglio”, insiste Alice. “Nella<br />
lettera c’è scritto che, per motivi di servizio,<br />
sarò trasferita presso un altro ufficio sicuramente<br />
finché durerà <strong>il</strong> periodo di allattamento,<br />
in cui dovrò fare un orario ridotto”. “Allora<br />
è questo <strong>il</strong> punto?”, chiede Alice. “Penso<br />
proprio di sì”, risponde mamma Stefania.<br />
“Ma non possono farlo!”. “Sì che possono! E<br />
io me lo aspettavo, anche se speravo, in<br />
fondo in fondo…”. “In che ufficio ti trasferirebbero?”.<br />
“Amministrativo. Solo pratiche da<br />
archiviare. Per carità, Alice, non voglio sminuire<br />
questo lavoro e chi ci lavora, ma io<br />
ho sempre svolto compiti gestionali e decisionali<br />
e cambiare alla mia età… Ho paura<br />
che mi aspetterà solo un lavoro burocratico<br />
e… meno qualificato”. “Ma tu, mamma,<br />
hai dato l’anima in questi anni per quel-<br />
Fabiana Di Bello<br />
Anna Rita Delle <strong>Don</strong>ne<br />
l’ufficio…”. “Già, e ho fatto anche una discreta carriera.<br />
Del resto tu stavi crescendo e avevo più tempo<br />
da dedicare al lavoro. Oggi tutto quel tempo<br />
non l’ho più”, conclude la mamma con un sorriso<br />
triste. “È ingiusto… ti stanno facendo pagare un<br />
prezzo per aver avuto Beatrice”.<br />
>> Alice è indignata. “C’è sempre un prezzo da<br />
pagare, bambina mia. Nel mio vecchio ufficio bisogna<br />
essere disponib<strong>il</strong>i a fare straordinari, a viaggiare.<br />
Non pensare che non mi sentissi in colpa quando<br />
arrivavo a casa tardi la sera, o ti lasciavo per qualche<br />
giorno alla nonna”. “A me non importava”, dice<br />
Alice. “Importava a me! Poi pensavo che se io ero<br />
soddisfatta <strong>nel</strong> mio lavoro, a casa con te sarei stata<br />
più serena. Adesso, sono di nuovo invischiata a f<strong>il</strong>o<br />
doppio con la famiglia e queste sono le conseguenze”.<br />
“Non possono farlo!”. “Sì che possono! E io non<br />
dovrei nemmeno stare qui a lamentarmi troppo. Lo<br />
sai cosa sta succedendo in questo periodo, no? Tanta<br />
gente sta perdendo <strong>il</strong> lavoro, e anche da noi in<br />
azienda pare tiri una pessima aria. So che ci sono<br />
molti trasferimenti... Ma adesso basta, vedrai che tutto<br />
si sistemerà. Andiamo ad aiutare papà”, conclude<br />
mamma Stefania alzandosi dal letto. Alice la segue<br />
s<strong>il</strong>enziosa, non può fare a meno di ammirare quella<br />
donna forte e determinata e di credere che tutto si<br />
sistemerà, come dice lei. <br />
BS GENNAIO <strong>2009</strong><br />
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