Notiziario maggio 2008 - Comune di Arluno
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mente in una situazione piacevole,<br />
incentivante e cre<strong>di</strong>bile.<br />
L’A.S.L. afferma che l’acquedotto<br />
è rifornito da due pozzi (Sport e<br />
Foscolo), ma “miscela” l’acqua tra<br />
loro per abbassare i valori e renderla<br />
potabile. Questa miscelazione viene<br />
considerata lecita: l’A.S.L. consiglia<br />
<strong>di</strong> immettere l’acqua pulita nella<br />
rete (e non con contaminanti <strong>di</strong>luiti)<br />
sino a raggiungere i parametri <strong>di</strong> legge<br />
e rientrare quin<strong>di</strong> nella potabilità<br />
(D.Lgs. n. 31 - 2 febbraio 2001).<br />
La stessa A.S.L. conferma che vengono<br />
tollerate queste situazioni esistenti,<br />
ma non vengono autorizzate<br />
sui nuovi pozzi; questo a conferma<br />
che la situazione non è brillante.<br />
Anche l’APAT (Agenzia per la Protezione<br />
dell’Ambiente e per i servizi<br />
Tecnici), nel suo annuario 2007,<br />
afferma che oltre la metà dei 2.863<br />
punti <strong>di</strong> prelievo dell’acqua risultano<br />
avvelenati e la <strong>maggio</strong>r parte si trovano<br />
in Lombar<strong>di</strong>a, Emilia Romagna<br />
e Toscana.<br />
Il Corpo Forestale dello Stato ha<br />
recentemente denunciato un grave<br />
inquinamento delle acque del fiume<br />
Ticino (cadmio, nichel, manganese,<br />
ferro ed altre sostanze chimiche<br />
altamente tossiche). Il Presidente<br />
del Parco Ticino, Milena Bertani, ha<br />
poi smentito.<br />
Quin<strong>di</strong>, tornando alla proposta <strong>di</strong><br />
usare comportamenti virtuosi, è<br />
bene che chi <strong>di</strong> dovere verifichi il<br />
comportamento virtuoso a monte<br />
per poi coinvolgere i citta<strong>di</strong>ni in un<br />
comportamento virtuoso a valle.<br />
Ricordo, fra l’altro, che la Legge 24<br />
<strong>di</strong>cembre 2007, n. 244 “Disposizioni<br />
per la formazione del bilancio<br />
annuale e pluriennale dello Stato”<br />
(Legge Finanziaria <strong>2008</strong>) prevede<br />
contributi in materia (Art. 2, commi<br />
333-334 - Fondo nazionale per la<br />
ristrutturazione delle reti idriche).<br />
Gra<strong>di</strong>rei che questa mia fosse pubblicata<br />
e che vengano riportate le<br />
possibili risposte ed impegni da<br />
parte delle figure responsabili.<br />
Grazie.<br />
Flavio Conti<br />
Ecologia e ambiente 11<br />
Il problema dell’ambrosia:<br />
come intervenire<br />
Con l’arrivo della bella stagione è<br />
necessario alzare la guar<strong>di</strong>a contro<br />
l’infestante causa <strong>di</strong> notevoli<br />
<strong>di</strong>sagi per una cospicua parte della<br />
popolazione<br />
Il suo nome è ormai in<strong>di</strong>ssolubilmente<br />
associato ad un problema<br />
sanitario e sociale sempre più crescente,<br />
soprattutto nel Nord Italia:<br />
l’allergia. Stiamo parlando dell’ambrosia<br />
(nome scientifico Ambrosia<br />
artemisiifolia L.), una pianta<br />
infestante della famiglia delle<br />
Asteracee giunta dal Nordamerica<br />
intorno agli anni ’50 e stabilitasi<br />
in Europa Centrale, Francia e Italia<br />
(prevalentemente nelle province<br />
<strong>di</strong> Milano, Varese, Pavia, Torino e<br />
Trieste). Il suo polline, prodotto in<br />
gran<strong>di</strong>ssime quantità dai fiori, è<br />
causa <strong>di</strong> manifestazioni allergiche<br />
anche più forti <strong>di</strong> quelle prodotte<br />
dalle graminacee. Si pensi che una<br />
singola pianta può immettere in<br />
aria da cento milioni ad un miliardo<br />
<strong>di</strong> granuli <strong>di</strong> polline. Ciò avviene<br />
principalmente in tarda estate, tra<br />
la fine <strong>di</strong> luglio e ottobre.<br />
Il problema è particolarmente sentito<br />
nel Magentino, dove questo<br />
polline è presente in aria, costantemente,<br />
durante il periodo appena<br />
in<strong>di</strong>cato, rappresentando la causa<br />
primaria <strong>di</strong> <strong>di</strong>sturbi <strong>di</strong> allergia stagionale.<br />
Pertanto, come si può<br />
capire, è necessario combattere<br />
la <strong>di</strong>ffusione <strong>di</strong> questa pianta per<br />
<strong>di</strong>minuire il più possibile i <strong>di</strong>sagi<br />
che comporta. In questo senso, il<br />
metodo più efficace risulta essere<br />
quello <strong>di</strong> prevenirne la fioritura.<br />
Per questo motivo il decreto della<br />
Regione Lombar<strong>di</strong>a n. 25522 del<br />
29/03/99, ripreso dall’Or<strong>di</strong>nanza<br />
del Sindaco <strong>di</strong> <strong>Arluno</strong> n. 23 del<br />
07/05/<strong>2008</strong>, or<strong>di</strong>na ai proprietari<br />
<strong>di</strong> aree agricole non coltivate, <strong>di</strong><br />
aree ver<strong>di</strong> incolte, <strong>di</strong> aree ver<strong>di</strong><br />
industriali <strong>di</strong>smesse e ai responsabili<br />
<strong>di</strong> cantieri e<strong>di</strong>li, <strong>di</strong> vigilare ed<br />
eseguire interventi <strong>di</strong> pulizia che<br />
prevedano almeno tre sfalci nei perio<strong>di</strong><br />
riportati nella tabella qui sot-<br />
INTERVENTO PERIODO<br />
Primo sfalcio Terza decade <strong>di</strong> giugno<br />
Secondo sfalcio Terza decade <strong>di</strong> luglio<br />
Terzo sfalcio Seconda decade <strong>di</strong> agosto<br />
to. Tale impegno riguarda anche il<br />
<strong>Comune</strong> per quanto concerne le<br />
aree ver<strong>di</strong> pubbliche, i bor<strong>di</strong> stradali<br />
comunali e tutte quelle aree<br />
pubbliche comunali dove l’ambrosia<br />
potrebbe svilupparsi.<br />
Seconda buona regola è quella<br />
<strong>di</strong> segnalare tempestivamente la<br />
presenza della pianta all’interno<br />
del territorio, allo sportello dell’Ufficio<br />
Ambiente del <strong>Comune</strong>, come<br />
sotto riportato, al fine <strong>di</strong> poter<br />
intervenire al più presto.<br />
Come si riconosce l’ambrosia? Si<br />
tratta <strong>di</strong> una specie erbacea annuale<br />
alta dai 30 ai 100 cm., eretta<br />
a fusto molto ramificato e peloso,<br />
a volte <strong>di</strong> colore vagamente rossastro.<br />
Le foglie sono frastagliate,<br />
ramificate e simmetriche rispetto<br />
al corpo centrale. Al tatto risultano<br />
vellutate. Le infiorescenze sono <strong>di</strong><br />
colore verdastro o giallastro e si<br />
trovano <strong>di</strong> norma agli apici della<br />
pianta. Giuseppe Pierpaolo Vai<br />
Ufficio Ecologia<br />
Per informazioni e segnalazioni rivolgersi allo sportello dell’Ufficio<br />
Ambiente del <strong>Comune</strong>, sito al primo piano del palazzo comunale,<br />
aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.45 alle 12.15 e giovedì dalle<br />
16.00 alle 17.45. Tel. 02 903 992 305 - Fax 02 903 992 336.