Notiziario maggio 2008 - Comune di Arluno

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36 Scuola Uno sguardo al territorio... alcune riflessioni Ho partecipato, con interesse, a tutti gli incontri su alcune tematiche educative, organizzati dall’Istituto Comprensivo “S. Pellico” e dal Comitato Genitori, con il patrocinio dell’Amministrazione Comunale. Desidero quindi, con questa mia riflessione, sottolineare alcuni aspetti educativi importanti, trattati nel corso delle serate, che ritengo molto interessanti. Spesso mi trovo nella situazione di rivestire più ruoli - docente, genitore, amministratore - e ciò, qualche volta, mi procura difficoltà; ma, il più delle volte, mi consente di avere una visione completa della realtà in cui mi trovo ad operare e a vivere. La scuola, come istituzione, riflette i problemi della società, le dinamiche in atto, le aspettative e i valori che ultimamente si affermano. Quali sono questi “valori”? Individualismo, arricchimento a tutti i costi e in modo facile, consumismo esagerato, cultura dell’apparire rispetto all’essere, vuoto di ideali... Alcuni gravi episodi, in queste ultime settimane, sono sotto gli occhi di tutti: scontro tra tifosi di squadre di calcio avversarie, il caso di Verona con l’esaltazione della violenza ingiustificata e di stampo fascista, aggressioni alle donne, episodi gravi di bullismo a scuola (il ragazzo di Viterbo a cui vengono bruciati i capelli e la scena che viene ripresa con il telefonino), il vigile di Torino che viene aggredito mentre svolgeva il suo lavoro... Insomma, siamo in una vera e propria emergenza educativa e forte crisi di valori (come ha sostenuto recentemente anche il Papa). La città della famiglia! Crisi di rapporti, difficoltà a gestire le avversità, non riuscire a mantenere un tenore di vita adeguato alle aspettative dei singoli... Oggi, rispetto a qualche anno fa, all’interno di una classe sono pochi i casi di famiglie stabili, in quanto buona parte degli alunni proviene da famiglie con rapporti difficili e/o di forte conflittualità tra genitori. Gli alunni, in questi casi, si portano in classe questo carico di problemi che sicuramente non dipendono da loro stessi. In questi anni è cambiata la generazione dei genitori: in genere, rispetto alla precedente, manifestano più incertezze e maggiori difficoltà nella gestione dei figli e nella relazione con la scuola. Gli insegnanti vengono visti come giudici della loro famiglia e dei propri figli i quali, dal loro punto di vista, spesso non sono capiti dagli insegnanti stessi. Il processo di valutazione del figlio da parte della scuola è vissuto come giudizio sulla famiglia: se la valutazione scolastica rispecchia le aspettative, i docenti sono “bravi”; se questo non avviene, i docenti non meritano per niente il loro rispetto e, automaticamente, quello del loro figlio (il rapporto alunno docente in classe si trasforma in una specie di guerra e/o incomprensione continua). Alcuni anni fa, gli adulti rispettavano il loro ruolo genitoriale ed avevano i docenti come punto di riferimento e di interrelazione per ottenere migliori risultati possibili dall’azione educativa-didattica; miglioramenti che, con la collaborazione, spesso si ottenevano. Oggi, spesso, i genitori di cultura e di ceto sociale medio-alto ritengono che i docenti contano poco nel processo di insegnamento-apprendimento: se il loro figlio ha ottimi risultati è perché è bravo, è nato con questa caratteristica ed ha una famiglia di un certo tipo alle spalle; se, invece, zoppica un po’ sicuramente la colpa è da ricercare nella scuola e nel docente che, in particolare, non riesce a stimolare l’alunno. Non mancano, inoltre, situazioni limite in cui la famiglia crede di essere autosufficiente, sia sotto l’aspetto della crescita educativa dei figli, sia in relazione alle materie di studio. In pratica... si potrebbe fare anche a meno della scuola. Educare o istruire? Quale compito deve svolgere la scuola? Educare o istruire? È indubbio che la sua azione non si può limitare alla semplice trasmissione di contenuti, anzi la buona trasmissione di contenuti avviene in un contesto educativo positivo. La scuola deve tener conto di entrambi gli aspetti, non limitandosi solo a quello educativo, per il semplice fatto che alla famiglia stessa è affidato principalmente questo ruolo. Essa, dunque, non può sostituirsi alla famiglia, in quanto non è il suo compito, ma - tra scuola e famiglia - occorre invece collaborazione: nessuna delle due istituzioni deve essere lasciata sola a se stessa. L’aspetto strettamente didattico è, d’altro canto, riservato alla scuola; i genitori dovrebbero rendersi conto, quindi, della loro opportuna “distan- za” da questo processo... Insomma (come spesso capita), non dovrebbero sostituirsi al docente. Il rapporto scuola, famiglia e altre agenzie educative Questo processo si dovrebbe basare su alcuni importanti aspetti: rispetto di regole condivise, rispetto delle persone (pari, adulti, genitori, docenti, compagni, avversari...), rispetto della vita, rispetto dell’ambiente. Ad esempio: se regola vuole che non si usi il cellulare, si deve fare il possibile che questo strumento non arrivi neanche a scuola, in quanto non serve. Spesso, il cellulare diventa un modo per distinguersi all’interno della classe: io ho il cellulare più bello del tuo, mi collego più velocemente a internet, scarico velocemente immagini e video... Sono quindi più importante di te! Inoltre, all’interno di un gruppo è importante la competizione, ma quest’ultima non deve essere portata all’estremo limite, in quanto viene a mancare l’aspetto solidaristico dello stare assieme. La competizione estrema, spesso, porta emarginazione, umiliazione e mancanza di rispetto per gli altri compagni. È importante gareggiare per vincere, per arrivare primi, ma questo deve avvenire nel rispetto dei componenti del gruppo classe, degli avversari, rispettandoli e riconoscendo la superiorità in caso di sconfitta e non umiliandoli in caso di una nostra vittoria. In questa dinamica è importante rispettare la figura che sta sopra le parti in competizione, cioè il docente, l’arbitro o l’allenatore. Non serve dare la colpa al direttore di gara se la squadra perde o se i risultati attesi sono inferiori alle aspettative familiari! L’impegno serio e costante Si migliora solo con l’impegno e l’allenamento costante e serio nella scuola, nello sport e nella vita! Invece, oggi, si pensa di ottenere il massimo dei risultati (in tutti i settori della vita) con il minimo sforzo; se questo non avviene, sicuramente la colpa è degli altri. Gli aspetti delle regole e del rispetto debbono essere portati avanti in modo trasversale da tutte le agenzie educative del territorio, con le quali le famiglie e il bambino interagiscono. Inoltre, i nostri giovani ci chiedono, con determinazione, coerenza: dopo
aver fissato le regole, queste devono essere valide sempre e per tutti (senza preferenze)! Quindi noi adulti, per primi, dobbiamo rispettarle; in caso contrario, perdiamo autorevolezza e creiamo demotivazione negli alunni/figli stessi. Non è facile affrontare e realizzare questo, ma occorre lavorare non stancandosi mai di intervenire, coordinare, correggere, punire eventuali comportamenti negativi e/o episodi che spesso si verificano nei diversi momenti dell’attività didattica, sportiva ecc. Per fortuna, ad Arluno, sono presenti Società Sportive e Associazioni di Volontariato molto attive: sono oltre quaranta e, con i loro volontari, si impegnano a portare avanti iniziative e momenti di aggregazione, socializzazione e crescita educativa di ragazzi e adulti. È una ricchezza che i Comuni limitrofi ci invidiano! Dobbiamo, quindi, collaborare con tali Associazioni e aiutarle ad aprirsi sempre di più al territorio ed alle altre realtà organizzate, facendo rete. Inoltre, Arluno gode della presenza di un Oratorio frequentato, un’Istituzione Scolastica attenta e un’Amministrazione Comunale presente e disponibile. Disponibilità che si traduce in interventi e sforzi finanziari che, nonostante alcuni cittadini talvolta ritengono scontati o non abbastanza adeguati, offrono risposte concrete ai bisogni emergenti dal processo educativo. Mi riferisco agli interventi alle strutture, al sostegno alla progettualità educativa della scuola, al potenziamento di educatori, ai contributi per alleviare il disagio economico e/o sociale, ai progetti di sostegno degli alunni diversamente abili o finalizzati Scuola, nasce “io studio” la carta dello studente Dal prossimo anno scolastico, tutti gli studenti della scuola secondaria di secondo grado, potranno richiedere la “Carta dello studente”. La Carta dà diritto a numerose agevolazioni correlate allo “status” di studente. Accesso ai musei, alle biblioteche, ai cinema, ai concerti, ai teatri e non solo: - Ingressi a prezzo ridotto per le proiezioni pomeridiane del lunedì in tutte le sale cinematografiche del territorio nazionale. - Sconto del 10% sul prezzo di copertina dei libri extra scolastici (per i testi scolastici sono già in vigore altre agevolazioni previste dal Ministero della Pubblica Istruzione) praticato dalle librerie dell’Associazione Librai Italiani (ALI) aderenti all’iniziativa. - Bonus di benvenuto di 2.000 punti viaggio spendibili nell’ambito del programma “CartaViaggio” di Trenitalia. Il bonus sarà automaticamente accreditato allo studente che effettuerà la sua prima iscrizione al sito “CartaViaggio”. all’alfabetizzazione di bambini di recente immigrazione... Ritengo che si debba lavorare per il benessere dei bambini e dei ragazzi, di tutti, per valorizzarli e liberare le loro potenzialità. Ritengo sia necessario intervenire nelle situazioni di “disagio” e/o difficoltà, senza per questo trascurare i “bravi”, i “secchioni”... Anche questi alunni hanno dei diritti, benché siano ben ligi ai loro doveri! Lavorare in rete Se a Napoli gli alunni di una scuola media scrivono che “la camorra è un bene per la società”, ci sono dei motivi. Molto probabilmente in quel quartiere, in quel paese, la scuola è lasciata sola e non c’è interazione con gli altri componenti del processo educativo. Forse, la famiglia la pensa allo stesso modo; forse, non esistono Scuola 37 momenti di aggregazione extrascolastici; forse, l’Amministrazione Comunale è assente! In presenza di una realtà così disgregata è difficile portare avanti progetti di educazione alla legalità e alla cittadinanza; sicuramente gli educatori e la scuola si trovano ad affrontare da soli dei problemi molto gravi. La scuola e i docenti sono stati abbandonati! È proprio quello che si deve evitare. Se si lavora in rete (scuola, istituzioni, famiglia, associazioni di volontariato, società sportive, oratorio...) su problematiche condivise, nel rispetto dei ruoli che ognuno di noi riveste e portando avanti valori comuni, allora sì che diamo ai nostri ragazzi la possibilità di crescere in un ambiente positivo. Solo così, consentiamo loro di vivere in una comunità in cui l’individuo ha la possibilità di esprimere al meglio le proprie potenzialità e positività, modificando eventuali comportamenti anomali per diventare, in questo modo, un cittadino con un elevato senso civico che vede le risorse e le strutture presenti nel paese come un bene proprio, da custodire, da rispettare e da far rispettare, in modo tale da essere a tutti gli effetti un cittadino responsabile, che dà il proprio contributo alla crescita e al miglioramento dell’ambiente in cui si trova a vivere. È una strada lunga e difficile, ma penso che tutti assieme ce la possiamo fare. Desiderio di tutti è costruire una Comunità a misura d’uomo, dove viene valorizzata la persona e dove si mette in primo piano il “bene comune” rispetto a quello del singolo. Paolo Profera Assessore alla Pubblica Istruzione - Condizioni di favore per visitare le Oasi WWF in Italia, le biblioteche e per attingere al patrimonio di materiali didattici, esperienze, conoscenze e pubblicazioni scientifiche, maturato in oltre 40 anni d’attività. La Carta dello Studente, realizzata dal Ministero della Pubblica Istruzione con l’alto patronato del Presidente della Repubblica, rientra nel piano di promozione del diritto allo studio e degli incentivi all’eccellenza. La Carta è anche lo strumento che consentirà a tutti gli studenti di controllare i risultati ottenuti nell’ambito del programma nazionale per gli incentivi alle eccellenze. Le agevolazioni, convenzioni, offerte culturali e formative sono consultabili sul portale dello Studente. Inoltre, attraverso un portale che sarà realizzato nei prossimi mesi e che conterrà un’area riservata accessibile con un codice personale, gli studenti potranno conoscere gli eventuali “crediti” accumulati nel loro percorso di studi.
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