Notiziario maggio 2008 - Comune di Arluno

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30 In città Un nuovo Cavaliere per Arluno Giovanni Crini ha ricevuto l’insigne riconoscimento È dal lontano 1960 - quando l’allora Presidente della Repubblica, Giovanni Gronchi, conferì il titolo di Cavaliere al nostro caro Paolo Paroni - che un nostro concittadino non viene insignito di Titoli al Merito della Repubblica. Dopo quasi mezzo secolo, finalmente, ad Arluno vi è un nuovo Cavaliere: un nostro concittadino, il Geom. Giovanni Crini, ha ricevuto il prestigioso Titolo dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, su proposta della Presidenza del Consiglio. La consegna di questo importante riconoscimento è avvenuta a Milano, il 16 aprile scorso, alla presenza del Prefetto Gian Valerio Lombardi, di Ilva Sapora - in rappresentanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri - e delle massime Autorità civili e militari, quali il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, il Procuratore della Repubblica presso la Corte di Appello di Milano, il Dirigente della Questura, i Generali dei Carabinieri, Guardia di Finanza e Aviazione. Alla cerimonia, commovente e suggestiva, ha partecipato il nostro Sindaco, Luigi Losa, al quale è stato affidato il compito della consegna ufficiale del Diploma di Cavaliere della Repubblica Italiana al Geom. Giovanni Crini. Per Milano e per i Comuni della Provincia, sono stati insigniti - durante la medesima cerimonia - i titoli onorifici a 38 Cavalieri, 13 Ufficiali, 3 Commendatori e 1 Grande Ufficiale. L’Ordine al Merito della Repubblica (OMRI), a capo del quale c’è il Pre- sidente della Repubblica, è il primo fra gli Ordini cavallereschi nazionali ed ha lo scopo di “riconoscere e ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione”. A Giovanni Crini, nostro benemerito cittadino, giungano le felicitazioni dell’Amministrazione Comunale ed il riconoscimento della Comunità tutta.
Scuola dell’Infanzia Richiesto il riconoscimento di una nuova sezione Nell’ultimo Consiglio Comunale, è stato presentato un “ordine del giorno” relativo alla situazione locale della Scuola dell’Infanzia, con particolare riferimento alle prospettive del prossimo anno scolastico. Approfitto del Notiziario per informare la cittadinanza su un problema che ritengo molto importante per la nostra comunità. La frequenza alla Scuola dell’Infanzia, pur non essendo obbligatoria, è un’esperienza molto positiva nel suo contesto educativo, in quanto permette al bambino di potenziare la socializzazione e di ottenere un miglior inserimento nella Scuola Primaria. Infatti costituisce, come emerge dalle “Indicazioni nazionali”, un luogo privilegiato per l’educazione degli alunni che la frequentano. Essa “concorre all’educazione armonica e integrale dei bambini e delle bambine che, in seguito alla scelta della famiglia, la frequentano dai due anni e mezzo fino all’ingresso nella Scuola Primaria, nel rispetto e nella valorizzazione dei ritmi evolutivi, delle capacità, delle differenze e dell’identità di ciascuno, nonché della responsabilità educativa delle famiglie. Operando, in questa direzione con sistematica professionalità pedagogica, si contribuisce alla realizzazione del principio dell’uguaglianza delle opportunità e alla rimozione degli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” (rif. all’art. 3 della Costituzione Italiana). All’interno dello scenario delineato, la Scuola dell’Infanzia si propone come luogo di incontro, di partecipazione e di cooperazione delle famiglie, spazio di impegno educativo per la comunità e come risorsa professionale specifica per assicurare ai bambini la massima promozione possibile delle capacità personali, promozione che si configura come diritto soggettivo di ogni bambino. Partendo da questi presupposti, l’Amministrazione Comunale chiede alle Istituzioni Scolastiche di livello superiore (Ufficio Scolastico Provinciale e Ufficio Scolastico Regionale) il riconoscimento della 5ª Sezione di Scuola dell’Infanzia Statale e, quindi, l’assegnazione del personale statale previsto dalla normativa vigente. Per questo motivo, i Consiglieri Comunali sono stati chiamati a sostenere tale richiesta, atta a soddisfare l’esigenza di 24 famiglie arlunesi che, attualmente, si trovano in una situazione di incertezza e in “lista d’attesa” in virtù delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Ricordo che, sul nostro territorio, il servizio è garantito dalla Scuola dell’Infanzia Statale “A. Moro” (funzionante con 4 sezioni, per un totale di 105 bambini), dalla Scuola dell’Infanzia Paritaria “Asilo Infantile di Carità”, sita in via Marconi (funzionante con 6 sezioni, per un totale di 168 bambini) e dalla Scuola Paritaria Parrocchiale “Gattinoni” di Mantegazza che soddisfa la frequenza dei bambini residenti nella Frazione di Rogorotto (20 iscritti). I bambini nati nel triennio 2003/ 2005, interessati alla frequenza della Scuola dell’Infanzia, sono 331. Tenendo conto dei dati forniti dall’Ufficio Anagrafe (relativi alle nascite dal 2003 al 2007), i nati nel 2003 sono 96; nel 2004: 109; nel 2005: 126; nel 2006: 133; nel 2007: 113. Si evince, perciò, che - per soddisfare le richieste delle famiglie - è determinante l’istituzione, fin dal prossimo anno scolastico, di una nuova sezione di Scuola dell’Infanzia Statale e ottenere, di conseguenza, l’organico educativo aggiuntivo. Una nuova sezione nella scuola statale risulta indispensabile, anche perché la nostra Scuola dell’Infanzia Paritaria si trova in una situazione di sovraffollamento (6 sezioni per 168 bambini iscritti) e nell’impossibilità di ulteriore ampliamento. Già da quest’anno scolastico, non ha potuto accogliere tutte le richieste d’iscrizione avanzate. D’altro canto, anche la Scuola dell’Infanzia Statale si trova nella stessa situazione: 4 sezioni, per un totale di 105 iscritti, e 24 bambini in “lista di attesa” per l’anno scolastico 2008/09, di cui 17 nati nel 2005 e 7 anticipi (nati entro il 31 gennaio del 2006). Inoltre, in questi giorni, si evidenzia che diverse famiglie, di recente residenza, chiedono l’iscrizione dei propri figli alla Scuola dell’Infanzia Statale, con il conseguente aumento della “lista di attesa” rilevata al 31 gennaio 2008. Anche i nuovi insediamenti abitativi previsti dal Piano Regolatore Generale, recentemente approvato, comporteranno un ulteriore incremento della popolazione di Arluno e, di conseguenza, la possibile relativa Scuola 31 domanda del servizio. Sono queste le motivazioni che hanno spinto l’Amministrazione Comunale alla realizzazione dell’intervento di ampliamento della Scuola dell’Infanzia Statale “A. Moro”, con la creazione di tre nuove sezioni, a fronte di un impegno economico complessivo di oltre 1 milione di euro. I suddetti lavori sono iniziati nel mese di gennaio scorso e saranno ultimati prima dell’avvio del nuovo anno scolastico. Le sezioni verranno messe a disposizione dell’Istituto Comprensivo “S. Pellico” con i relativi arredi e con quanto potrà servire per offrire ai bambini ed alle famiglie un progetto educativo di qualità. Ritengo che rispetto ad altri Comuni del nostro territorio (con lo stesso numero di abitanti), nei quali vi è già una presenza consistente di sezioni di Scuola dell’Infanzia Statale, il Comune di Arluno debba avere una maggiore considerazione nell’assegnazione di nuove sezioni. Pertanto, con la deliberazione del Consiglio Comunale, si ribadisce la richiesta - all’Ufficio Scolastico Regionale e Ufficio Scolastico Provinciale - di prevedere nell’organico di fatto per l’anno scolastico 2008/09, l’istituzione di una nuova sezione di Scuola dell’Infanzia Statale. Paolo Profera Assessore alla Pubblica Istruzione
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