Notiziario maggio 2008 - Comune di Arluno

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Infrastrutture
Alta capacità ferroviaria
Dune e mitigazione
A seguito di un incontro - con il
Consigliere Antonello - per dei
“chiarimenti” relativi alle opere di
mitigazione dell’Alta Capacità, ho
ricevuto dallo stesso questa lettera
alla quale, di seguito, rispondo:
“Gradirei avere tue delucidazioni,
non tanto per me, quanto per i
cittadini che mi hanno interpellato
sul problema “dune”. Uno in
particolare ha richiesto delucidazioni
in merito al seguente passo
del tuo articolo apparso sull’ultimo
numero del Notiziario: “le dune
che si dovevano realizzare dopo lo
spostamento dell’autostrada hanno
ben poche speranze d’essere realizzate...”.
Sebbene tu, nello stesso
intervento, non precluda la possibilità
di fare una riflessione sulla
questione, il cittadino in questione
è molto deluso per il fatto che “a
fronte di uno stravolgimento del
territorio e del disagio imposto ai cittadini,
l’Amministrazione non abbia
saputo fare rispettare gli impegni
presi a suo tempo”. Lo stesso mi ha
fatto notare che “oltre alla dune, era
stato promesso un abbassamento
dell’asse autostradale, per mitigare
il rumore delle migliaia di veicoli
pesanti che transitano giornalmente,
e - per quanto riguarda la linea
ferroviaria - un “ingabbiamento”
con barriere antirumore. Queste
erano le promesse sbandierate a suo
tempo. Che fine hanno fatto? Negli
altri Comuni (Bernate, Marcallo...)
si stanno già facendo dune (alte) in
terra intorno alla linea ferroviaria.
Perché da noi no?”. Da quanto
mi hai già riferito, caro Assessore,
la questione sembrerebbe diversa
da quanto prospettato in questo
intervento. Per cui ti sarei grato se
volessi assicurare direttamente i
cittadini, precisando al meglio il tuo
precedente intervento”.
Ben vengano le richieste di chiarimento,
anche se molte di queste
considerazioni sono già state evidenziate
sulle pagine del nostro
Notiziario. Questa è comunque una
buona occasione per rifare il punto
sulla situazione. Le dune di mitigazione
del rumore autostradale
dovranno essere realizzate a nord
del tracciato autostradale, occupando
almeno due corsie dell’attuale
sedime stradale, ovviamente nella
striscia di territorio urbanizzato.
Contrariamente a quanto previsto
in sede di accordi procedimentali,
i lavori di ammodernamento
del tratto di autostrada da Milano
sino alla Boffalora - Malpensa non
hanno ancora trovato gli opportuni
finanziamenti o, quantomeno,
quelle concessioni necessarie per
realizzare l’opera. Stante questa
condizione, i costruttori della linea
ferroviaria non possono realizzare
le dune di mitigazione. Questi i
fatti. Ecco perché, nella massima
trasparenza, ho scritto che oggettivamente
dovremo ancora attendere.
Sia chiaro però che non siamo
stati attori passivi, mentre andava in
scena l’ennesima rappresentazione
di Istituzioni che non sanno mantenere
ciò che firmano e che rischiano
lo sperpero del danaro pubblico e la
realizzazione di opere fatte a metà...
Abbiamo coinvolto, assieme agli altri
Comuni interessati, la segreteria
dell’ex Ministro Di Pietro, la Regione
Lombardia e la Provincia di Milano; li
abbiamo incontrati in più occasioni
per ribadire che gli accordi presi
vanno rispettati, perché solo così
i territori potranno avere fiducia e
quindi essere più disponibili a sopportare
pesi non a loro direttamente
necessari, ma indirizzati ad un bene
comune.
Che senso ha riportare parti di tracciato
(che, oggi, sono già a sud)
verso nord, per poi riportarli ancora
a sud quando verranno finalmente
iniziati i lavori di ammodernamento
autostradale? Dove sta la logica
nel persistere, cinque anni fa, sulla
necessità di portare a quattro le
corsie autostradali per sopperire
al forte aumento del traffico autostradale,
in virtù dell’apertura del
collegamento Boffalora-Malpensa,
quando quest’ultimo è già attivo,
senza l’ampliamento delle corsie
autostradali? Nessuna coerenza di
programmazione! Diventa quindi
poi difficile sostenere il torto di
“coloro che dicono sempre no”,
o che decidono di occupare vie
di comunicazione importanti per
far valere i propri diritti. Per quel
che riguarda il tracciato ferroviario,
confermo che verrà “inscatolato”
fra barriere fonoassorbenti, ovviamente
nel tratto di territorio urbanizzato.
Non capisco, comunque,
da dove possano nascere queste
perplessità: l’Ufficio Tecnico del
nostro Comune ha a disposizione
tutta la documentazione. Qui non ci
sono dubbi... In particolare, non mi
risulta che siano già state posate le
barriere fonoassorbenti nei Comuni
limitrofi, comunque ben vengano.
Non è importante da dove si inizi la
realizzazione, a noi serve che vengano
completate prima che entri in
funzione la linea ferroviaria.
Maurizio Salvati
Assessore Lavori Pubblici
e Grandi Infrastrutture