15.06.2013 Views

CENTRO STORICO

CENTRO STORICO

CENTRO STORICO

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

di Marco Omizzolo*<br />

La richiesta dell’Amministrazione comunale al Parco<br />

Ancora cemento sul territorio<br />

Potrebbe essere 65.000 i metri cubi da realizzare<br />

Micidiali per il Parco Nazionale del Circeo<br />

le osservazioni ai Piani territoriali<br />

paesaggistici (Ptp) avanzate dal Comune<br />

di S. Felice. Osservazioni che palesano<br />

l’ennesimo tentativo di cementificare il territorio<br />

compromettendo l’unico modello di sviluppo<br />

possibile, quello ecosostenibile, concordato<br />

con il Parco nazionale. A dimostrazione<br />

di quanto sostengo sarà sufficiente analizzarne<br />

tre nel dettaglio. La prima riguarda<br />

un’area di circa 25 ettari nel Promontorio, in<br />

pieno Parco. Nel Ptp vigente l’area gode di livelli<br />

di tutela assoluti. L’osservazione dell’Amministrazione<br />

chiede la “modifica del perimetro<br />

della zona I/D e una modifica della normativa<br />

attuale del Ptp, in relazione alla presenza<br />

di zone ampiamente urbanizzate”. Nell’ambito<br />

sono presenti tre piccoli nuclei edilizi: in località<br />

Punta Rossa, Faro e Torre Fico.<br />

Il resto dell’ambito è integro, ma, al solito, si<br />

definiscono quali aree compromesse ambiti<br />

territoriali dove invece la compromissione è limitata<br />

rispetto alle dimensioni del perimetro<br />

indicato nelle osservazioni.<br />

Se tale richiesta fosse accolta, con l’indice<br />

edificatorio previsto dalla Legge Regionale<br />

28/80 relativa al recupero delle aree compromesse<br />

dall’abusivismo (ossia 0,20 mc/mq), la<br />

potenzialità edificatoria dell’ambito diverrebbe<br />

di circa mc 20.000. L’osservazione è stata parzialmente<br />

accolta dalla Regione Lazio, la quale<br />

ha confermato per l’ambito indicato la classificazione<br />

paesaggistica attuale ma, limitatamente<br />

alle zone compromesse, ha accolto la<br />

richiesta del Comune di avviare piani di recupero<br />

delle zone abusive, poiché l’art. 31 quinquies<br />

del Ptp attuale prevede la possibilità che<br />

“nelle aree urbanizzate esistenti, come individuate<br />

dal Ptp, i Comuni possono adottare in<br />

conformità con la Legge 28/80 varianti al Prg<br />

al fine del recupero”.<br />

le osservazioni del Comune di<br />

San Felice Circeo ai Piani territoriali<br />

paesaggistici palesano l’ennesimo<br />

tentativo di cementificazione del<br />

territorio<br />

In questo caso Legambiente ha chiesto alla<br />

Regione di chiarire se sia lecito attuare piani<br />

di recupero in un Parco Nazionale e di verificare<br />

la legittimità urbanistica di quegli immobili.<br />

La seconda osservazione riguarda il Promontorio,<br />

e quindi ancora il Parco Nazionale,<br />

e ricade in un’area estesa circa 18 ettari. Anche<br />

in essa, secondo Ptp vigente, prevalgono<br />

le ragioni della tutela tanto da consentire interventi<br />

di sola manutenzione e recupero dell’edilizia<br />

esistente qualora legittima dal punto<br />

di vista urbanistico.<br />

Nell’ambito oggetto dell’osservazione, in località<br />

Brecciaro/Uliveto, sono presenti piccoli<br />

nuclei edilizi lungo Via Torre Paola/Via delle<br />

Tortore.<br />

In questo caso l’Amministrazione chiede la declassificazione<br />

dell’ambito quale area/zona<br />

O/E, ossia Tutela Orientata, così da consentire,<br />

pur con un forte impianto prescrittivo, l’at-<br />

““<br />

sono interessati i territori di Punta<br />

Rossa-Faro-Torre Fico (25 ettari),<br />

Brecciaro-Uliveto (18 ettari) e<br />

Monticchia, ai confini con Terracina<br />

(20 ettari)<br />

tivazione di un piano di recupero ai sensi della<br />

Legge Regionale 28/80 (relativa alle aree<br />

compromesse dall’abusivismo), con indice<br />

edificatorio pari a 0,20 mc/mq.<br />

L’attivazione di tale strumento urbanistico porterebbe,<br />

come l’amministrazione sa bene, una potenzialità<br />

edificatoria stimabile in circa mc 14.000.<br />

L’osservazione è stata parzialmente accolta<br />

dalla Regione limitatamente agli ambiti compromessi,<br />

mentre è stata respinta per tutta<br />

quella parte del comprensorio ancora integra.<br />

Anche in questo caso permane un “piccolissimo”<br />

problema: quel comparto territoriale è<br />

parte integrante del Parco Nazionale. Per questa<br />

ragione secondo noi la prima cosa da fare<br />

è verificare la legittimità urbanistica degli immobili<br />

esistenti in quell’area.<br />

L’ultima osservazione selezionata è relativa a<br />

““<br />

IL <strong>CENTRO</strong> <strong>STORICO</strong> DI SAN FELICE CIRCEO PPAG. 77<br />

Territorio<br />

un’area di circa 20 ettari sita in località Monticchia,<br />

al confine con Terracina, anch’essa interna<br />

al Parco Nazionale (guarda caso!).<br />

L’attuale livello di tutela prevede, cosa che infastidisce<br />

evidentemente l’Amministrazione, la<br />

prevalenza delle ragioni di conservazione della<br />

natura e della tutela paesaggistica. L’osservazione<br />

chiede alla Regione la declassificazione<br />

dell’ambito “spazi circostanti l’insediamento urbano<br />

di San Felice Circeo, fascia litoranea fino<br />

al confine con il Comune di Terracina”.<br />

Con questa osservazione, la richiesta dell’amministrazione<br />

di declassificazione paesaggistica<br />

porterebbe ad una potenzialità edificatoria<br />

stimabile in circa mc 30.000, attribuendo<br />

all’area l’indice edificatorio previsto<br />

dal Prg di S. Felice per le zone dove è prevista<br />

la realizzazione di residenze turistiche (0,25<br />

mc/mq).<br />

L’osservazione è stata parzialmente accolta<br />

per le sole zone compromesse, mentre per<br />

quelle integre è stata, per loro buon cuore, respinta.<br />

Anche in questo caso chiediamo alla Regione<br />

che la disciplina delle aree del Parco Nazionale<br />

sia affidata in via esclusiva al Piano d’Assetto<br />

del Parco.<br />

Inoltre, per quelle parti dell’ambito compromesse,<br />

poiché ormai urbanizzate, chiediamo<br />

alla Regione una verifica urgente della legittimità<br />

urbanistica di quegli immobili. Insomma,<br />

si tratta dell’ennesimo tentativo di aprire il territorio<br />

del Parco alla speculazione di bassissimo<br />

livello.<br />

Il profilo delle osservazioni presentate sono del<br />

tutto inadatte per uno sviluppo realmente moderno<br />

ed ecosostenibile. C’è davvero da rimanere<br />

sbalorditi. Ma forse neanche tanto. ■<br />

*Legambiente – Sabaudia<br />

FLAVIO DEMIN (31.07.1963 - 11.10.2008)<br />

La foto di Flavio all’epoca dell’Iscrizione all’Ordine<br />

di Latina avvenuta il 10 febbraio 1994<br />

Ha lasciato increduli chi ha avuto la gioia, la fortuna di<br />

conoscerlo e stimarlo come amico, come collega, come medico.<br />

Dopo la brillante laurea in Medicina presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore<br />

(Flavio che era stato responsabile nazionale dell’Azione Cattolica Ragazzi era<br />

fiero di aver studiato in quell’Università), entrò a pieno merito alla Scuola di<br />

Specializzazione in Malattie Infettive dell’Università di Tor Vergata diretta dal<br />

Prof. Giovanni Rocchi. Sempre disponibile, sempre sorridente, sempre disposto ad<br />

ascoltare tutti. Era entrato talmente in simbiosi con il Suo Direttore, che ne<br />

aveva assunto gli atteggiamenti, il modo di porsi, il modo di affrontare i problemi.<br />

Dopo la Specializzazione aveva lavorato al Pronto Soccorso dell’aeroporto di<br />

Fiumicino e poi nel reparto di Malattie Infettive dell’Ospedale di Verbania.<br />

Qualche anno fa aveva coronato il suo sogno di lavorare con il Prof. Rocchi,<br />

vincendo il concorso per ricercatore a Tor Vergata.<br />

La beffa ha voluto che Flavio, eccezionale medico infettivologo, colpito da sepsi<br />

improvvisa (ed ancora inspiegabile) l’11 ottobre cessasse di vivere.<br />

Ciao Flavio, chi ti ha conosciuto non potrà mai dimenticarti.<br />

Eugenio Saputo

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!