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Edizione nazionale completa - Kataweb

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la Provincia<br />

DOMENICA<br />

PAVESE 19 settembre 2004<br />

CRONACA DI PAVIA 15<br />

LA CHIESA<br />

S’INTERROGA<br />

Il presule introducendo la<br />

prima giornata del Convegno<br />

pastorale diocesano sabato<br />

scorso, aveva dato il là al confronto<br />

nella diocesi. «Il problema<br />

per la parrocchia — ha<br />

detto — è domandarsi come<br />

mettere al centro di essa la<br />

proposta di Gesù e come consentire<br />

che liturgia, catechesi<br />

e carità operino una progressiva<br />

trasformazione della vita<br />

della comunità cristiana e<br />

dei singoli credenti».<br />

All’intervento del vescovo<br />

avevano fatto seguito le due<br />

relazioni introduttive, del teologo<br />

monsignor Franco Brambilla<br />

e del gesuita sociologo<br />

Giuseppe Brunetta, che hanno<br />

proposto molta carne al<br />

fuoco della discussione.<br />

Monsignor Poma è il primo<br />

a portare la riflessione all’esterno<br />

dell’assemblea. Ed è<br />

un intervento schietto, critico<br />

e propositivo, com’è nello<br />

stile del biblista.<br />

«Naturalmente — esordisce<br />

— rispetto le analisi svolte<br />

da monsignor Brambilla e<br />

padre Brunetta, che considero<br />

ricche, ponderate e illuminanti,<br />

ma su alcuni punti mi<br />

permetto di eccepire».<br />

Prego.<br />

«A me pare che si stia rovesciando<br />

l’ottica, insomma che<br />

si guardi la stanza a partire<br />

dal pavimento anzichè dal sof-<br />

IL CONVEGNO<br />

Ieri la discussione<br />

s’è svolta nei gruppi<br />

«Parroci in pensione prima dei 75 anni»<br />

Monsignor Poma: «Riorganizzare tutta la diocesi<br />

più laici nella pastorale, no alla vita comunitaria»<br />

PAVIA. «Parroci con più di 75 anni? Per<br />

me è giusto che a quell’età vadano in pensione.<br />

Anzi, se possibile, vorrei che ci andassero<br />

prima. Il problema per la diocesi è<br />

di avere un buon numero di parroci energici<br />

e pienamente operativi nel fiore della<br />

maturità. A quaranta, cinquanta, sessan-<br />

fitto. Il punto di partenza è individuare<br />

in modo nuovo le<br />

modalità del realizzarsi della<br />

comunità. Bisogna vedere dove,<br />

come, quando e perchè si<br />

realizza la comunità dei credenti<br />

(e dei non credenti), e lì<br />

farci la parrocchia o la rete<br />

delle parrocchie. Ma c’è anche<br />

un altro problema».<br />

Quale?<br />

«Il parroco oggi avverte<br />

che la gente non è più statica<br />

e cerca di rincorrerla. Nel fare<br />

questo, però, dissolve la<br />

sua fisionomia come parroco.<br />

Si trova in crisi di identità. E’<br />

importante che il parroco ritrovi<br />

la modalità di essere il<br />

reale punto di aggregazione<br />

della comunità».<br />

Ma in questo modo, scusi,<br />

lei pretende di ripensare<br />

l’intera organizzazione<br />

delle 99 parrocchie sul territorio.<br />

«Esattamente. E’ quando secondo<br />

me si dovrebbe fare.<br />

Mettere in discussione l’intera<br />

organizzazione diocesana<br />

com’è oggi. Andare a vedere<br />

dove, come, quando e perchè<br />

la Chiesa locale si fa comunità<br />

e costruisce la propria<br />

storia. E lì, di conseguenza e<br />

non a priori, organizzare le attività<br />

parrocchiali. La territorialità<br />

è un elemento di cui tenere<br />

conto. Ma è solo uno degli<br />

elementi. Noi dobbiamo<br />

di Sisto Capra<br />

stare dove la gente si aggrega<br />

e non pretendere che la gente<br />

venga da noi perchè c’è la parrocchia».<br />

La gente eh? Lei evoca un<br />

altro dei temi richiamati<br />

dai due relatori: il ruolo<br />

dei laici nella comunità, il<br />

loro rapporto con il clero.<br />

E’ d’accordo che l’amministrazione<br />

debba essere affidata<br />

ai laici e che il clero si<br />

concentri nell’attviità di<br />

“ministri della preghiera”?<br />

«Anche qui, mi scusi, io distinguerei.<br />

Credo che i laici<br />

dovrebbero partecipare<br />

creando quella che si chiama<br />

una nuova ministerialità. Intendo<br />

dire: non è necessario<br />

che ci sia sempre il prete per<br />

dire la messa».<br />

Anche per dare la comunione?<br />

«Naturalmente il prete ci<br />

sarà per somministrare l’eucarestia.<br />

Ma non stia all’esempio<br />

stretto. I laici si devono<br />

muovere a 360 gradi nella parrocchia.<br />

Non solo tecnici e<br />

amministratori, ma in prima<br />

linea nella pastorale. Il prete<br />

è centrale nell’amministrare<br />

i sacramenti e nel porsi come<br />

punto di riferimento per la comunità<br />

parrocchiale».<br />

Altro tema toccato dai relatori:<br />

la vita comunitaria.<br />

I preti, dicono, dovrebbero<br />

se possibile vivere in comu-<br />

PAVIA. «Siate fruttuosi e obiettivi». Così<br />

ha raccomandato il vescovo Giovanni Giudici<br />

aprendo la seconda giornata del Convegno<br />

pastorale diocesano, incentrata sulla<br />

discussione dei temi nei dieci gruppi di<br />

studio. In settimana i cinque vicariati (Pavia<br />

divisa in tre zone, Belgioioso, Villanterio,<br />

Landriano, Certosa-Binasco) hanno discusso<br />

le relazioni di padre Brunetta e<br />

monsignor Brambilla, svolte nella prima<br />

giornata del Convegno. Ogni incontro vedeva<br />

presenti i vicari foranei, i parroci e<br />

qualche laico. Il Convegno pastorale diocesano ieri in Seminario<br />

Ogni gruppo è presieduto<br />

da un coordinatore ecclesiastico<br />

e da uno laico. Entro<br />

martedì faranno la loro relazione<br />

e la inoltreranno al vescovo,<br />

che alla terza puntata<br />

del Convegno pastorale, in<br />

programma sabato 25 sempre<br />

in Seminario, riassumerà gli<br />

spunti emersi, cogliendo quelli<br />

di rilevanza e tirando le fila<br />

in un intervento che indicherà<br />

la rotta per il futuro.<br />

La discussione nei dieci<br />

gruppi di studio ieri è stata<br />

orientata da un documento,<br />

GLI INCONTRI<br />

PAVIA. Sta per tornare “Socrate<br />

al Caffè”, il ciclo di conversazioni<br />

nei caffè storici e<br />

in libreria con la presenza del<br />

filosofo Salvatore Veca, giunto<br />

al terzo anno. Un ritorno<br />

pieno di novità. Lo stesso Veca,<br />

il vescovo Giovanni Giudici,<br />

il “capo” della scuola pavese<br />

Pietro Modini, il direttore<br />

industriale della Galbani Italia<br />

Gian Pietro Corbari e l’editore<br />

Luca Formenton saranno<br />

nell’ordine i protagonisti<br />

degli appuntamenti fino a dicembre.<br />

E un altro si aggiungerà<br />

con l’apertura dell’Annabella<br />

Cafè-Al Demetrio 1758.<br />

Gli appuntamenti, organizzati<br />

dalla “La Provincia pavese”,<br />

riprenderanno domenica<br />

prossima, 26 settembre, alla<br />

solita ora, le 11, alla libreria<br />

La Civetta di via XX Settembre<br />

con il “ritorno” nella veste<br />

di protagonista di Salvatore<br />

Veca, che affronterà nel<br />

20º incontro della serie un tema<br />

quanto mai attuale: “La filosofia<br />

spiegata ai bambini”.<br />

Veca è autore di un libro ap-<br />

diffuso dalla diocesi, che sintetizza<br />

le questioni in domande,<br />

cui i vari gruppi erano<br />

chiamati a rispondere discutendo<br />

al proprio interno. In<br />

tal modo, il Convegno di quest’anno<br />

è venuto ad assomigliare,<br />

come ha detto il vescovo<br />

Giudici nell’introduzione,<br />

ad un’assemblea sinodale.<br />

Più adatta evidentemente ad<br />

affrontare un dibattito complesso<br />

e critico come l’adeguamento<br />

della parrocchia alle<br />

esigenze dei tempi. Il documento<br />

era articolato in cin-<br />

S. Veca P. Modini<br />

pena uscito che ha per titolo<br />

“Il giardino delle idee” e nel<br />

quale egli si sperimenta nelle<br />

veste di filosofo-nonno alle<br />

prese con le domande della nipotina<br />

Camilla. La filosofia<br />

spiegata ai giovani è stato il<br />

tema del recente Festival della<br />

Filosofia di Modena.<br />

“Socrate al Caffè” anno terzo<br />

(e già 19 incontri alle spalle<br />

con imprenditori, professionisti,<br />

professori universitari,<br />

amministratori pubblici, uomini<br />

di religione) si presenta<br />

con un gradito ritorno: ad<br />

ospitare le conversazioni<br />

sarà quest’anno anche l’Annabella<br />

Cafè-Al Demetrio<br />

1758, che si aggiungerà a Vigoni<br />

e La Civetta e ospiterà sin<br />

dall’apertura del locale una<br />

conversazione.<br />

Tra le novità già ufficiali<br />

que capitoli e undici punti.<br />

Eccoli.<br />

La parrocchia «oggi»<br />

1. La parrocchia è ancora<br />

oggi all’altezza dei tempi per<br />

rendere l’evangelo domestico<br />

presso la vita quotidiana della<br />

gente? Quali sono oggi i<br />

mutamenti significativi che<br />

la parrocchia sta vivendo già<br />

da parecchi anni? Sul versante<br />

della figura del prete, dei<br />

ministeri, delle iniziative pastorali,<br />

delle strutture di partecipazione...<br />

2. La grave penuria del cle-<br />

c’è la presentazione, per la<br />

prima volta, di un “Cartellone<br />

Socrate al Caffè” con le<br />

conversazioni da settembre a<br />

dicembre. Si è in tal modo venuto<br />

incontro alle esigenze,<br />

espresse dagli “amici di Socrate<br />

al Caffè”, di conoscere<br />

in anticipo il programma degli<br />

appuntamenti per poter<br />

programmare la propria presenza.<br />

“Socrate al Caffè” numero<br />

21 sarà in programma non di<br />

domenica, ma di sabato, il 9<br />

ottobre. Protagonista sarà il<br />

vescovo Giovanni Giudici,<br />

che verrà a conversare con<br />

gli amici del “Club di Socrate”<br />

al caffè Vigoni in Strada<br />

Nuova, alle ore 11. Il tema di<br />

straordinaria attualità: “La<br />

globalizzazione”. Una curiosità:<br />

monsignor Giudici verrà<br />

a “Socrate” esattamente due<br />

anni dopo il suo predecessore:<br />

il vescovo Giovanni Volta,<br />

infatti, aveva conversato il 9<br />

t’anni. I preti più anziani, seppure non più<br />

in prima linea, possono comunque dare alla<br />

comunità un grande contributo di carisma,<br />

indirizzo, formazione ed esperienza».<br />

Chi parla è monsignor Gianfranco<br />

Poma, che interviene nel dibattito aperto<br />

dal vescovo Giovanni Giudici.<br />

Il vescovo Giovanni Giudici<br />

nità. E non solo per questioni<br />

di risparmio.<br />

«La parola d’ordine della vita<br />

comunitaria è ricorrente.<br />

Ogni tanto torna all’attenzione,<br />

ma non si realizza mai. Il<br />

problema è la vocazione originaria.<br />

Se uno è vocato per la<br />

vita comunitaria va a fare il<br />

frate o il religioso. Ma c’è anche<br />

un’altra vocazione. O si<br />

cambia radicalmente la figura<br />

del prete o la vita comunitaria<br />

non si realizzerà».<br />

E’ d’accordo almeno sulle<br />

parrocchie in rete, la<br />

“via italiana alla parrocchia”,<br />

come ha indicato la<br />

Conferenza episcopale italiana?<br />

Monsignor Gianfranco Poma, coscienza critica della Chiesa pavese<br />

«Da tempo ho aperto<br />

un dialogo fecondo<br />

con alcune donne»<br />

«Anche qui rovescerei. Prima<br />

creiamo e vivifichiamo<br />

una comunità, poi vediamo<br />

come metterci in rete. E’ come<br />

lo slogan della partecipazione:<br />

partecipiamo, ma per<br />

fare cosa? Personalmente sperimento<br />

in varie direzioni».<br />

Esempio?<br />

«L’universo femminile è un<br />

mondo aperto e in movimento.<br />

Ho da tempo aperto un dialogo<br />

con una decina di donne<br />

desiderose di impegnarsi a<br />

reinterpretare il loro ruolo<br />

nella Chiesa».<br />

Un gruppo di lavoro?<br />

«Sì. Vedere la Chiesa al<br />

femminile, esaminare quali<br />

vie concretamente vengono<br />

«Dobbiamo andare noi<br />

verso la comunità<br />

per testimoniare»<br />

aperte dal magistero della<br />

Chiesa. La donna dovrebbe<br />

avere una responsabilità diversa<br />

nella Chiesa».<br />

Donne sacerdote?<br />

«Nel Vangelo di Marco c’è<br />

un passaggio emblematico: la<br />

domenica di Pasqua è Maria<br />

di Magdala la prima che va al<br />

sepolcro e si accorge che Cristo<br />

è risorto, lo incontra per<br />

prima, poi corre da Pietro<br />

che subito non le crede. Dobbiamo<br />

uscire dalla concezione<br />

per cui il ministero ordinato<br />

è l’unico possibile. Paolo<br />

VI diceva: la santità conta più<br />

della ministerialità. E’ aperto<br />

il tema della ministerialità<br />

femminile».<br />

Famiglia e società: che fare?<br />

Tutte le questioni sul tappeto per lanciare il dialogo<br />

ro quali esperienze nuove sta<br />

facendo nascere? Qual è il<br />

problema essenziale da riconoscere<br />

in ciò che va sotto il<br />

nome di «unità pastorali»? E’<br />

una questione (anche) di riorganizzazione<br />

ecclesiale, o (soprattutto)<br />

di ripensamento di<br />

modalità con cui l’evangelo si<br />

rende presente alle persone?<br />

3. Se dovessimo fare uno<br />

sforzo per distinguere: i gesti<br />

costitutivi della comunità (dimensione<br />

parrocchiale); la risposta<br />

ai bisogni antropologici:<br />

carità, lavoro, cultura, formazione,<br />

sanità, ecc. (dimensione<br />

sovraparrocchiale); le<br />

strutture pastorali e materiali<br />

(ripensamento degli elementi<br />

strutturali), potremmo immaginare<br />

di ripensare in modo<br />

differenziato e intrecciato<br />

la presenza della chiesa sul<br />

territorio?<br />

Parrocchia e famiglia<br />

4. Qual è il peso e l’incidenza<br />

della famiglia nel pensare<br />

e articolare la pastorale parrocchiale?<br />

Si può pensare a<br />

una parrocchia come «una comunità<br />

di famiglie»? Come?<br />

5. Quale attenzione si ha alle<br />

famiglie, non immaginandole<br />

solo come soggetto di<br />

compiti, ma luogo di esperienza<br />

ecclesiale. Quali gli elementi<br />

della formazione alla<br />

coppia/famiglia e con le coppie/famiglie?<br />

Parrocchia e sociale<br />

6. Com’è il rapporto della<br />

parrocchia con il contesto civile<br />

(carità, lavoro, sanità,<br />

cultura, scuola, ecc.): alternativo,<br />

collaborante, assente?<br />

7. Com’è la relazione con le<br />

istituzioni civili sul territorio:<br />

da parrocchia singola a<br />

istituzione in ordine sparso o<br />

insieme? Come sono presenti<br />

gli interrogativi della vasta<br />

galassia della carità? Come le<br />

domande che dovremmo sentire<br />

più nostre riguardanti la<br />

preoccupazione educativa?<br />

Parrocchia e missionarietà<br />

8. Come è il senso dell’evangelizzazione<br />

nel nostro<br />

contesto prossimo? Iniziative,<br />

proposte, esperienze. Ci sono<br />

forme di pre-evangelizzazione,<br />

di presenza fuori dai nostri<br />

ambienti, di scambio interculturale,<br />

ecumenico, ecc.<br />

9. Come è la coscienza della<br />

missione in senso stretto,<br />

dei suoi temi, strumenti, mezzi,<br />

persone, collegamenti con<br />

la missio ad gentes?<br />

Parrocchia e ministerialità<br />

10. Svolgere il capitolo dei<br />

«ministeri»: è possibile un<br />

coordinamento (dal basso e/o<br />

dall’alto?) dei ministeri ecclesiali,<br />

lo spazio per nuovi ministeri,<br />

la forma di équipes pastorali<br />

con un moderatore?<br />

11. Devono venire da sé o<br />

devono essere promossi? Quali<br />

gli aspetti, i luoghi e gli<br />

strumenti della loro formazione?<br />

Si sente l’urgenza di questo<br />

non solo a partire dalla penuria<br />

del clero, ma anche per<br />

il valore di una chiesa che è<br />

di tutti e dove ciascuno ha la<br />

sua vocazione? (s. c.)<br />

Conversazione domenica 26 alla libreria La Civetta. Nei prossimi incontri il vescovo Giudici e il dirigente Csa Modini<br />

Veca e la filosofia per bimbi riaprono Socrate al Caffè<br />

IL LIBRO<br />

Camilla nel giardino delle idee<br />

mette in crisi persino Platone<br />

PAVIA. «Nonno, a cosa serve la filosofia?». Dalla domanda<br />

con cui un giorno, in un pomeriggio di vacanza in Toscana,<br />

la piccola Camilla ha sorpreso Salvatore Veca è nato<br />

non solo un libro (“Il giardino delle idee”, appena uscito da<br />

Frassinelli), ma probabilmente un nuovo mestiere per il<br />

professore di filosofia politica, che prende per mano la nipotina<br />

e la accompagna in undici “scorribande” filosofiche.<br />

“Billa” pone domande semplici, quindi candidamente diaboliche,<br />

tratte dal suo mondo, Veca le risponde ben sapendo<br />

che dietro ad esse si nascondono appena le questioni eterne:<br />

com’è fatto il mondo, come si può raggiungere la verità,<br />

chi decide se un’azione è giusta o ingiusta, che cosa sappiamo<br />

di Dio. E’ dunque, in realtà, un libro per adulti-adulti.<br />

Un libro che spinge ad amare la filosofia come regno delle<br />

domande e delle risposte che sole danno un senso alla vita.<br />

C’è anche un “Commiato” in cui il filosofo si pone allo specchio<br />

e racconta la storia di sè. I lettori vorrebbero saperne<br />

di più? Veca li invita a “Socrate al Caffè” domenica 26.<br />

Chissà se conosceremo anche la “filosofa” Camilla?<br />

ottobre 2002.<br />

Ventiduesima conversazione<br />

“socratica” domenica 24 ottobre:<br />

protagonista sarà il dirigente<br />

del Centro servizi amministrativi<br />

della provincia<br />

(l’ex-Provveditorato agli studi)<br />

Pietro Modini che affronterà<br />

il tema: “Come cambia la<br />

scuola”. Appuntamento alla<br />

Libreria La Civetta, ore 11.<br />

Ventitreesimo “Socrate al<br />

Caffè” la conversazione di<br />

Gian Pietro Corbari, direttore<br />

industriale della Galbani<br />

Italia, domenica 28 novembre<br />

(non è ancora stato deciso dove)<br />

sul tema: “Una grande industria<br />

alimentare nel nuovo<br />

mercato globale”.<br />

Appuntamento numero 24<br />

alla libreria La Civetta domenica<br />

12 dicembre. Protagonista<br />

sarà l’editore Luca Formenton,<br />

amministratore delegato<br />

della casa editrice “Il<br />

Saggiatore”. Il tema sarà “Editoria,<br />

cultura e società”. (s. c.)

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