18.06.2013 Views

Edizione nazionale completa - Kataweb

Edizione nazionale completa - Kataweb

Edizione nazionale completa - Kataweb

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

la Provincia<br />

DOMENICA<br />

PAVESE 19 settembre 2004<br />

SPETTACOLI 39<br />

I NOSTRI<br />

NONNI IDEALI<br />

Francesca Cassola<br />

“Nonna Francesca è speciale”<br />

Voghera, a 96 anni gioca e fa divertire i tre piccoli pronipoti<br />

VOGHERA. Novantasei anni e non<br />

sentirli. Potrebbe essere questo il<br />

motto di nonna Francesca Cassola, residente<br />

a Voghera. Anzi, di bisnonna<br />

Francesca visto che, oltre alla nipote<br />

GESUE’ DI PAVIA SI RACCONTA<br />

“Noi siamo testimoni di valori”<br />

Marzia, l’anziana vogherese ha anche<br />

tre piccoli pronipoti: Massimiliano<br />

di otto anni, Matteo di sette e Melissa<br />

di tre. I due figli di Francesca<br />

Cassola, invece, sono deceduti. «Mia<br />

PAVIA. «Mi fa piacere che i miei nipoti mi abbiano votato».<br />

E’ Gesuè Bordoni, pavese di 69 anni, indicato dai tre<br />

nipotini come nonno ideale: “E’ una testimonianza di affetto<br />

che mi ripaga dei molti sacrifici, che volentieri ho fatto<br />

per i miei nipotini”. Arianna (13 anni), Ginevra (8) e Erika<br />

(6), hanno sempre passato molto tempo con il nonno. Lui<br />

le ha portate sempre a scuola, a ginnastica e a catechismo. G. Bordoni<br />

«Mi sono sempre piaciuti i bambini<br />

— racconta — al punto che in quegli<br />

anni mi sono occupato di una bambina<br />

che non era nemmeno mia nipote”.<br />

La famiglia è stata molto vicina a<br />

nonno Gesuè nei buoni enei cattivi<br />

moemnti della vita. “Sono stato diversi<br />

mesi su una sedia a rotelle- racconta<br />

il signor Bordoni- e loro se io non<br />

c’ero non riuscivano a dormire. In<br />

quel periodo, pur essendo impossibilitato<br />

a camminare, andavo con loro<br />

nel giardino delle magnolie all’università<br />

di Pavia. Era un posto tranquillo<br />

con gli studenti che leggevano.<br />

Passavamo lì il pomeriggio”. Il legame<br />

tra il nonno e i nipoti è intenso ancora<br />

oggi ed è lo stesso Gesuè Bordoni,<br />

un tempo operaio della Necchi, ad<br />

Oggi a Porana la sfida<br />

delle bande musicali<br />

insistere sull’importanza che ancora<br />

oggi ricopre la figura del nonno: “<br />

Penso che i nonni siano molto importanti.<br />

Io ho avuto due figli e sono stato<br />

ben contento di dare loro una mano<br />

ad accudire i loro bambini quando<br />

lavoravano. Ma non i nonni non servono<br />

soltanto a tenere i nipotini. Noi<br />

siamo una generazione cresciuta nel<br />

periodo della guerra, quando non avevamo<br />

molto, siamo stati costretti ad<br />

abituarci a vivere con poco e questo<br />

insegnamento lo possiamo trasmettere<br />

ai nostri nipoti. E’ un nostro dovere.<br />

Dobbiamo insegnare loro lo spirito<br />

di sacrificio con il quale rapportarsi<br />

alla società di oggi. E soprattutto<br />

dobbiamo trasmettergli i valori di correttezza<br />

ed onestà”.<br />

PIZZALE. Saranno i corpi bandistici di Voghera e di Garlasco<br />

a contendersi, seppur in modo molto amichevole, i titoli<br />

di «Banda più in gamba» e «Banda più simpatica» al concorso<br />

«Bande in allegria» che torna anche quest’anno a Porana<br />

di Pizzale con due novità: la sede che ospita l’evento (non<br />

più la piazzetta della chiesa ma l’area Silos accanto alla stazione,<br />

molto più capiente) e la presenza delle majorettes.<br />

L’appuntamento è per le<br />

ore 15 di oggi:, gli abitanti di<br />

Porana e del circondario le<br />

accoglieranno sventolando<br />

bandierine e seguendo il passaggio<br />

dei gruppi musicali,<br />

uno proveniente da Pizzale e<br />

l’altro da Lungavilla. Una<br />

volta arrivate all’area Silos<br />

le bande si «sfideranno» in<br />

mini-concerti. Sarà la giuria<br />

presieduta da Gino Marchesi,<br />

dell’Orchestra Filarmonica<br />

di Vercelli, a premiare i<br />

due gruppi tenendo conto anche<br />

delle indicazioni che arriveranno<br />

dal pubblico. La manifestazione,<br />

alla sua quinta<br />

edizione, è organizzata dal comitato<br />

Porana in festa in collaborazione<br />

con l’associazione<br />

Anbima, il Comune di Pizzale<br />

e la Provincia. Il corpo<br />

bandistico «Città di Voghera»<br />

è nato nel 1989 e fino a<br />

due anni fa è stato diretto da<br />

Franco Garbarini, oggi diventato<br />

presidente dell’associazione,<br />

lasciando il compito<br />

ad Albina Sanbusseti di guidare<br />

quella che ormai è diventata<br />

l’unica banda giovanile<br />

della provincia di Pavia.<br />

In tutto sono 32 gli elementi,<br />

di età compresa dai 12 ai 20<br />

anni. In più il corpo bandistico<br />

«Città di Voghera» può<br />

Una banda a Porana<br />

vantare una scuola di musica<br />

dove si insegna strumento<br />

(fiati e percussioni) gratuitamente.<br />

La banda di Garlasco<br />

invece, presieduta da Alberto<br />

Huskovic e diretta da Luigi<br />

Bascapé, ha appena compiuto<br />

25 anni. Per l’occasione<br />

nel centro lomellino il gruppo<br />

«Amici della musica» ha<br />

dato vita ad una rassegna di<br />

eventi culturali nel segno delle<br />

sette note. Grande successo,<br />

in particolare, ha riscosso<br />

il concerto lirico-sinfonico in<br />

piazza a Garlasco lo scorso<br />

giugno, con la partecipazione<br />

del soprano Daria Masiero e<br />

del tenore Gorge Ontani, supportati<br />

da alcune corali lomelline<br />

ed oltrepadane.<br />

nonna è originaria di Remondò — racconta<br />

la nipote Marzia —. Dopo le<br />

due guerre mondiali si è però trasferita<br />

ed ha abitato a Mortara, poi a Valenza<br />

Po e infine a Voghera».<br />

Quella di Francesca Cassola è stata una vita<br />

trascorsa all’insegna del duro lavoro. «Prima<br />

contadina e la mondina del riso — ricorda ancora<br />

la nipote Marzia —. Poi ha lavorato nella<br />

lavanderia di un ospedale, ha fatto la cuoca ed<br />

è anche andata in fabbrica. Lavori faticosi<br />

ma, nonostante questo, nonna Francesca è arrivata<br />

all’età di novantasei anni ancora in<br />

splendida forma. Anche se ha qualche difficoltà<br />

deambulatoria, la sua mente è ancora lucidissima».<br />

E’ gentile, disponibile ma anche severa<br />

al momento giusto. Per questo, riesce a<br />

tenere a bada i tre piccoli pronipoti: Massimiliano,<br />

Matteo e Melissa. E loro «stravedono»<br />

per la loro bisnonna Francesca che, grazie alla<br />

sua forma invidiabile e a dispetto di qualche<br />

inevitabile acciacco riesce ancora a farli<br />

giocare ed a divertirli. «Mia nonna ha una forza<br />

davvero inesauribile e la sua mente sembra<br />

non risentire del passare degli anni — sottolinea<br />

Marzia —. Per questo motivo è subito<br />

diventata un punto di riferimento importantissimo<br />

per i tre pronipoti». E se lo dice la nipote<br />

Marzia bisogna crederci, perché è quella che<br />

conosce meglio di tutti Francesca Cassola.<br />

«Praticamente io sono cresciuta con mia nonna<br />

Francesca — conclude Marzia —. E quindi<br />

so benissimo quanto sia speciale. Inoltre sono<br />

molto felice che anche i tre nipotini la adorino.<br />

Mia nonna ha trascorso un’esistenza lavorando<br />

duramente e ora sono molto contenta<br />

che possa godersi la vita in santa pace, riposando<br />

e giocando assieme ai suoi tre piccoli tesori».<br />

PAVIA<br />

Liliana, 11 volte nonna<br />

Costantino fa il divo in pista<br />

Lui e la modella Moran Atias fanno il pieno al Luna Rossa<br />

BOSCO MARENGO. Il pubblico<br />

delle grandi occasioni<br />

venerdì notte ha accolto il<br />

protagonista del nuovo calendario<br />

di “Max” Costantino Vitagliano<br />

e le modella israeliana<br />

Moran Atias alla discoteca<br />

“Luna Rossa” di Bosco Marengo<br />

(e non alle Rotonde di<br />

Garlasco, come erroneamente<br />

segnalato nei giorni scorsi).<br />

I due super ospiti sono<br />

giunti al locale intorno all’1<br />

di notte. Con il loro ingresso<br />

in sala l’atmosfera, già calda,<br />

è divenuta improvvisamente<br />

rovente. Costantino si è presentato<br />

con un cappellino nero<br />

in testa, barba incolta, occhi<br />

azzurro cielo, jeans e una<br />

PAVIA. Ben di rado una buona<br />

“strip” è diventata un buon<br />

film. Hollywood c’era riuscita,<br />

in parte, con “Superman” e,<br />

del tutto, con Batman”. Ma le<br />

due figure appartenevano alla<br />

D.C. Comics, mentre la rivale<br />

Marvel, che pur sul mercato<br />

era riuscita a scavalcarla, aveva<br />

visto i suoi supereroi fallire<br />

sullo schermo con prodotti mediocri.<br />

Ora è riuscita a riscattarsi<br />

con “Spider-Man”, trasferito<br />

in pellicole convincenti,<br />

che sono riuscite a restare fedeli<br />

al personaggio creato da<br />

Stan Lee nel ’62: un super-eroe<br />

stressato dalla sua doppia vita<br />

doppiamente insoddisfacente,<br />

perseguitato dall’idea di essere<br />

sempre debitore e mai libero,<br />

preda di dubbi laceranti e<br />

maglietta nera che metteva<br />

in evidenza il fisico scolpito<br />

da anni di palestra. Fra le colonne<br />

antiche del locale pareva<br />

quasi un moderno bronzo<br />

di Riace. In pista è stato letteralmente<br />

inghiottito dal pubblico<br />

festante, che sgomitava<br />

pur di potersi avvicinare e<br />

magari scattargli una foto col<br />

cellulare. Le donne parevano<br />

letteralmente impazzite per<br />

lui, gli uomini invece hanno<br />

cominciato a fischiare. Appena<br />

salito in consolle ha salutato<br />

i presenti, bacchettando<br />

simpaticamente i contestatori<br />

(“Brutta l’invidia, eh?) e<br />

aizzando ulteriormente le ragazze<br />

(“Donne, sono qui per<br />

PAVIA. Se non fosse stato per l’insistenza<br />

della figlia, si sarebbe tirata indietro.<br />

Solo per discrezione perchè le caratteristice<br />

per dirsi nonna ideale Liliana Montagna,<br />

76 anni, sembra averle tutte. Basterebbe<br />

citare i numeri: 4 figli, 7 nipoti<br />

e 4 pronipoti dai 6 mesi agli 8 anni. L. Montagna<br />

Ma a renderla spaciale è la sua storia e l’affetto con cui parla<br />

di lei sua figlia: «E’ al mondo per miracolo è nata di sette<br />

mesi, partorita in casa pesava così poco che pensavano non<br />

sopravvivesse invece lottò con tutte le sue forze e vinse la battaglia<br />

per la vita. Un donnino minuto dallo sguardo dolce e<br />

una vita vissuta per la famiglia». Da giovane faceva la mondina,<br />

abitava in Borgo basso. Nel 1951 sposò nonno Renato e dallo<br />

loro unione nacquero Mario, Wandro, Bruna e Giovanni.<br />

Presto diventò anche nonna di ben 7 nipoti «Si è sempre prodigata<br />

per accudire tutti regalando tanto affetto — dice Bruna<br />

— la sua tavola è sempre pronta e spessissimo ha qualche nipote<br />

a pranzo o a cena. Aiutata da nonno Renato si occupa della<br />

nipotina Claudia di 18 mesi, che stravede per nonna Liliana<br />

e la sua vocetta fa brillare di gioia gli occhi dolci della nonna.<br />

E’ fantastica, è la nonna che tutti vorrebbero: affettuosa e<br />

sempre pronta ad aiutare i nipoti e cogliamo l’occasione per<br />

ringraziarla un bacione grosso dai nipoti Jenny, Silvio, Luca,<br />

Giada, Omar, Giulia e la piccola Claudia nonchè i pronipoti<br />

Federica, Gabriel, Federico, Gaia. Nonna Lilli sei unica!»<br />

voi. Fatemi sentire che ci siete”).<br />

Poi ha iniziato a firmare<br />

autografi e a lanciare alle fan<br />

il suo calendario. E verso fine<br />

serata è persino rimasto a torso<br />

nudo. Ormai è un divo. Come<br />

testimonia il fatto che, avvicinato<br />

per un’intervista, ha<br />

fatto sapere di non poter rilasciare<br />

dichiarazioni senza il<br />

previo consenso dell’ufficio<br />

stampa Mediaset. Più disponibile<br />

invece la la bellissima<br />

modella israeliana Moran<br />

Atias (ex valletta del programma<br />

di Rai Due “I raccomandati”).<br />

Venerdì sera si è<br />

presentata con un vestitino<br />

di seta nero e bianco, corto e<br />

con una scollatura mozzafia-<br />

GUIDACINEMA<br />

Uno Spider-man convincente<br />

solitudini incolmabili, incubi e<br />

tremori, timori inconfessabili<br />

e rimpianti, desideroso di fuggire,<br />

gettare il suo costume nella<br />

spazzatura, dimenticare.<br />

Tutto questo, già presente nel<br />

primo capitolo, nel “2” assume<br />

accenti più malinconici, ancora<br />

più legati all’introversione<br />

di Peter Parker, che si fa trascinare<br />

di nuovo in gioco dall’ineluttabile<br />

prepotenza del male,<br />

stavolta in agguato nella figura<br />

di un cattivo coi fiocchi, il<br />

tentacolare Doc Ock (uno strepitoso<br />

Alfred Molina), metà uomo<br />

e metà macchina, carne e<br />

ferro, passione e tecnologia. E<br />

si ritrova costretto all’azione<br />

in un film, in cui la contaminazione<br />

- una serie d’innesti di<br />

forme visive e ritagli narrativi<br />

- tra cinema e letteratura, pittura<br />

e sociologia è davvero<br />

creativa e approfondita. Merito<br />

del talento di Sam Raimi,<br />

che ha potenziato ritmo e forza<br />

simbolica, innestato tocchi<br />

d’autore ed autocitazioni, confermatosi<br />

specialista della velocizzazione<br />

orizzontale e verticale,<br />

della steadycam spedita<br />

come un proiettile in mezzo ai<br />

vicoli o sui tetti ad altezze vertiginose.<br />

Ma merito anche di<br />

John Dykstra, autore degli ef-<br />

Costantino Vitagliano<br />

to: “Non è la prima volta che<br />

vengo da queste parti. Mi capita<br />

spesso di andare anche a<br />

Pavia, una città che apprezzo<br />

molto per la sua semplicità e<br />

dove ho parecchi amici. Conto<br />

di tornarci quanto prima.”<br />

Michele Lanati<br />

fetti speciali, che supporta la<br />

vocazione del regista rispedendo<br />

“Spider-Man” là da dove è<br />

venuto, cioè dalla tavola disegnata<br />

e surrettiziamente dal<br />

cartoon. Per cui, ciò che poteva<br />

sapere di routine nel primo<br />

episodio qui si fa sfumato, ironico,<br />

complesso, inquietante,<br />

ben equilibrato tra risvolti psicologici,<br />

sentimentali, esistenziali,<br />

comportamentali, sociologici<br />

(ben assecondati da Tobey<br />

Maguire, convincente Spidey,<br />

e da James Franco, dilacerato<br />

Harry) e sequenze spettacolari<br />

deflagranti in un trattato avvincente<br />

e quasi surreale di<br />

manipolazione della “fisicità”.<br />

Così un film-fumetto diventa<br />

grande cinema fantastico. (f.<br />

cor.)

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!