Edizione nazionale completa - Kataweb
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26 DOMENICA<br />
19 settembre 2004<br />
OLTREPO<br />
Il centro della Val Staffora rischia in futuro di perdere importanti servizi, la nuova giunta reagisce e si mobilita<br />
«Lasciate Milano, traslocate a Varzi»<br />
Rischio spopolamento: il sindaco invita pensionati e famiglie<br />
VARZI. La svolta è arrivata inaspettata:<br />
Giuseppe Tevini, sindaco da oltre vent’anni,<br />
si ripresenta alle elezioni comunali<br />
come capolista, candida a sindaco un uomo<br />
di sua stretta fiducia, e perde la competizione<br />
di oltre 400 voti. La vince Ernesto<br />
Querciolli, pure lui, come Tevini, di matri-<br />
Godiasco. Il sindaco: sfida per il territorio<br />
«La Juve? Un affare,<br />
ma uniamo gli sforzi»<br />
GODIASCO. Il sindaco<br />
di Godiasco, Angelo Deantoni,<br />
scende in campo in merito<br />
all’operazione Juventus<br />
soprattutto riferita agli<br />
aspetti costi-benefici, in considerazione<br />
anche ad alcune<br />
recenti polemiche. Spiega<br />
in una nota: «In merito all’accordo<br />
commerciale sottoscritto<br />
fra Terme di Salice e<br />
la Juventus, al di là dei numerosi<br />
commenti positivi<br />
ed anche di alcuni negativi,<br />
riferiti questi ultimi soprattutto<br />
ad alcuni aspetti organizzativi<br />
migliorabili dopo<br />
l’anno di start, sono due gli<br />
aspetti di questo accordo<br />
che mi stanno particolarmente<br />
a cuore. La voce costi.<br />
«Certamente rilevanti<br />
— dice Deantoni — ma in linea<br />
con la disponibilità di<br />
uno dei club più prestigiosi<br />
a livello mondiale e comunque<br />
tutti coperti dagli sponsor.<br />
Non entro nel merito<br />
delle sponsorizzazioni sottoscritte<br />
dai privati in quanto<br />
riferite a logiche aziendali e<br />
certamente valutate sui ritorni<br />
connessi ad aspetti puramente<br />
commerciali. Per<br />
quanto riguarda l’impegno<br />
economico della pubblica<br />
amministrazione va precisato<br />
che sono stati stanziati<br />
fondi riferiti al turismo connesso<br />
all’avvenimento sportivo<br />
quindi disponibilità economiche<br />
riconducibili ad<br />
un preciso capitolo di spesa.<br />
Non sono quindi stati sottratti<br />
o dirottati fondi destinati<br />
ad altre iniziative od attività».<br />
E ancora: «Per maggiore<br />
chiarezza le istituzioni,<br />
ai vari livelli, stanziano<br />
risorse da destinarsi ai vari<br />
aspetti della vita sociale fra<br />
i quali rientrano anche il turismo<br />
e lo sport. Il Comune<br />
di Godiasco ha inoltre finanziato<br />
l’ammodernamento<br />
dell’impianto sportivo per<br />
adeguarlo alle normative vigenti<br />
e comunque renderlo<br />
disponibile per ulteriori futuri<br />
utilizzi».<br />
La voce benefici. «E’ indubbio<br />
ed incontestabile —<br />
dice ancora il sindaco di Go-<br />
Angelo Deantoni<br />
diasco, Angelo Deantoni —<br />
che la Juventus sia il miglior<br />
veicolo per far conoscere<br />
la località termale ed il<br />
nostro territorio. L’importante<br />
è che su questo aspetto<br />
si lavori affinché si affermi<br />
anche a Salice un turismo<br />
diverso dall’attuale fatto<br />
di accessi per un periodo<br />
brevissimo. Mi auguro che<br />
gli operatori, a tutti i livelli,<br />
che vedrei riuniti in una Associazione<br />
fattiva, siano in<br />
grado di proporre, sfruttando<br />
il momento Juventus,<br />
pacchetti turistici diversi<br />
che, oltre a comprendere cure<br />
termali o percorsi benessere,<br />
siano rivolti alla riscoperta<br />
del territorio, delle<br />
sue origini, della sua cultura<br />
e dei suoi usi e costumi,<br />
sottoscrivendo collaborazioni<br />
con amministrazioni od<br />
associazioni locali in grado<br />
di rispondere alle aspettative<br />
della clientela. Queste<br />
iniziative potrebbero inoltre<br />
accedere a finanziamenti<br />
previsti dalle nuove disposizioni<br />
regionali riguardanti<br />
i «Progetti turistici». Se saremo<br />
in grado di trasmettere<br />
questo messaggio e farlo<br />
recepire ai vari livelli interessati,<br />
l’iniziativa Juventus<br />
non rimarrà un evento<br />
fine a se stesso, ma si rivelerà<br />
un volano per le iniziative<br />
che verranno proposte<br />
ed un importante investimento<br />
per il territorio».<br />
Stradella. Aiuti ai piani a basso impatto ambientale<br />
Partono gli appalti verdi<br />
STRADELLA. In arrivo gli «appalti verdi»: riguarderanno<br />
i finanziamenti di enti pubblici o privati, destinati all’acquisto<br />
di beni o servizi a basso impatto ambientale. Anche<br />
l’Oltrepo pavese nord orientale punta con i 46 comuni inseriti<br />
nel perimetro del nuovo obiettivo 2 a questa strategia<br />
che ha avuto - come debutto - un primo convegno tenutosi<br />
nei giorni scorsi a Stradella per iniziativa della Spa Broni-Stradella.<br />
La certificazione ambientale nelle aziende e<br />
negli enti locali (questo il titolo dell’iniziativa) fa parte del<br />
progetto «sviluppare l’imprenditorialità e l’innovazione nell’Oltrepo<br />
orientale e montano» presentato dalla Camera di<br />
Commercio di Pavia. Il convegno dei giorni scorsi a Stradella<br />
è solo il primo di 4 appuntamenti già in cantiere per le<br />
prossime settimane. Il 7 ottobre prossimo, infatti, si riuniranno<br />
le imprese insediate nella aree attrezzate (Pip) della<br />
zona mentre il 14 ottobre sarà la volta dei 46 comuni dell’area<br />
obiettivo 2 dell’Oltrepo Orientale (area a declino socio-demografico)<br />
ed il 21 ottobre, invece, si terrà una riunione<br />
riservata alla cantine vitivinicole. In chiusura di questo<br />
tour informativo, il 30 ottobre prossimo è in programma un<br />
convegno sulla certificazione ambientale del territorio. Ma<br />
in cosa consiste questo progetto che vede protagonista la<br />
Spa Broni-Stradella? «La finalità del progetto — segnala il<br />
presidente dell’ente, Luigi Maggi — è di promuovere una<br />
capillare azione di informazione e sensibilizzazione sui temi<br />
della certificazione ambientale e fare diventare la stessa<br />
una buona prassi di molte aziende ed enti locali della zona».<br />
«Ciò — aggiunge Maggi — perchè c’è la consapevolezza<br />
che l’ambiente costituisca un’importante risorsa per lo<br />
sviluppo economico e sociale e quindi va valorizzata e tutelata».<br />
Ma spesso la questione ambiente e la sua tutela rappresentano<br />
una sorta di fastidio per enti ed aziende: «La<br />
qualità dell’ambiente della zona — aggiunge Maggi — determina<br />
per la popolazione delle condizioni competitive di vita<br />
e di lavoro che fanno la differenza». (p. r.)<br />
ce democristiana, ex funzionario bancario.<br />
Di ciò che è avvenuto prima della campagna<br />
elettorale, ovvero il tentativo di<br />
mettere d’accordo le due anime della ex<br />
Dc Querciolli si limita a dire: «Stop a qualsiasi<br />
diatriba con chi mi ha preceduto. E’<br />
il futuro di Varzi che ci interessa».<br />
Un futuro che, tenendo fede<br />
al programma elettorale, il<br />
neosindaco ha subito popolato<br />
di ristrutturazioni negli<br />
edifici scolastici, ripulitura<br />
della discarica, rinnovo di<br />
parte delle fognature. Ma non<br />
sono i lavori pubblici, in corso<br />
o da avviare, che preoccupano<br />
Ernesto Querciolli. Secondo<br />
il neosindaco, su Varzi,<br />
da anni grava un maxi problema<br />
ovvero lo spopolamento.<br />
E Querciolli dice: «Ogni<br />
anno qui muoiono cento cittadini<br />
e ne nascono dieci. Si è<br />
passati così da 5000 abitanti a<br />
3670. Se il trend in diminuzione<br />
prosegue, fra dieci anni, a<br />
Varzi, vi saranno poco più di<br />
2500 abitanti. Il fenomeno poi<br />
è generale in Oltrepo: nell’area<br />
del salme di Varzi, cioè in<br />
15 comuni, dai 12 mila abitanti<br />
di alcuni anni fa ora si è in<br />
7 mila e 700. Con questi numeri<br />
- conclude - c’è il rischio<br />
che noi si perda l’ospedale e<br />
che in Oltrepo chiudano negozi<br />
e numerosi centri produttivi<br />
e commerciali».<br />
«Qui c’è aria buona<br />
e si mangia bene...»:<br />
parola di Querciolli<br />
E allora? E allora Querciolli<br />
ha una proposta: «Dobbiamo<br />
promuovere Varzi come centro<br />
abitativo, soprattutto per<br />
gli anziani. Da noi vi sono edifici<br />
da ristrutturale in abitazioni,<br />
altri se ne possono costruire,<br />
senza però offendere<br />
il paesaggio. Niente villettopoli,<br />
tanto per intenderci. Qui<br />
c’è aria salubre, vi sono negozi,<br />
c’è un ospedale ben attrezzato,<br />
non vi è malavita: perché<br />
allora continuare ad abitare<br />
a Gratosoglio o a Rozzano?<br />
Dobbiamo dire queste cose<br />
nei posti giusti e convincere<br />
a venire su da noi cittadini<br />
che trovano in altri luoghi<br />
condizioni di vita meno favorevoli».<br />
Quercioli ha poi una<br />
seconda carta da giocare: il<br />
turismo. «Adesso a Varzi si<br />
viene in gita domenicale —<br />
spiega il neosindaco — si<br />
mangia in uno dei ristoranti<br />
del luogo, si compera il salame,<br />
si beve il vino dell’Oltrepo,<br />
e poi? Poi dobbiamo riuscire<br />
a vendere, e mi si passi il<br />
termine, la nostra storia, inte-<br />
Una suggestiva panoramica di Varzi, gioiello d’Oltrepo<br />
sa come edifici storici, cultura,<br />
leggende. Il territorio è ricco<br />
di castelli; a Cella c’è il<br />
tempio della fraternità, noto<br />
più all’estero che da noi; vi sono<br />
le storie delle grandi famiglie<br />
feudali, i Malaspina ad<br />
esempio, dei quali in Toscana,<br />
di recente, è stato organizzato<br />
il raduno di tutto coloro<br />
che portano questo cognome.<br />
E di Malaspina ne sono arrivati<br />
da ogni parte del mondo.<br />
Insomma il turismo storicogastronomico-ambientaledeve<br />
divenire una delle nostre<br />
attività principali».<br />
La terza carta che Querciolli<br />
intende calare per vincere<br />
la partita contro lo spopolamento<br />
è quella del salame. «Il<br />
consorzio che ha lavorato per<br />
il prodotto e che è punto di riferimento<br />
per 15 comuni, da<br />
Godiasco al Brallo, ha ottenuto<br />
la certificazione Dop. Un<br />
successo. Adesso il salame però<br />
dobbiamo produrlo. Non è<br />
una battuta scherzosa — aggiunge<br />
— ora, nella zona, di<br />
salame tipo Varzi se ne ottie-<br />
la Provincia<br />
PAVESE<br />
ne circa cinquemila quintali<br />
l’anno; dobbiamo arrivare a<br />
15 mila quintali se vogliamo<br />
che il prodotto arrivi a Parigi,<br />
Londra, New York, smettendo<br />
di accontentarci di essere<br />
presenti sul mercato di Milano<br />
o poco più». La strada<br />
che intende percorre il neosindaco<br />
è in salita: ma lui,<br />
varzese da 24 carati, con modi<br />
affabili e senza alzare la voce,<br />
è il suo stile, e con una<br />
non comune conoscenza della<br />
zona, incontrerà la Provincia<br />
per avviare progetti sulla Voghera-Varzi;<br />
cercherà in Regione<br />
Lombardia i finanziamenti<br />
necessari per nuove<br />
opere pubbliche, incontrerà<br />
esperti nel settore degli insaccati,<br />
vedrà di mettere mano<br />
al tempio di Cella per renderlo<br />
migliore.<br />
Nel frattempo ha convinto<br />
gli impiegati ad essere disponibili<br />
dalle 8 e 30. I dipendenti<br />
del Municipio gli hanno detto<br />
di sì senza protestare. Un<br />
buon inizio. Giovanni Maggi