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24 DOMENICA 19 settembre 2004 VOGHERA E OLTREPO Aeroporto, altro sì della Regione Il Pirellone ha approvato l’ampliamento Il sindaco di Rivanazzano però frena di Pier Angelo Vincenzi RIVANAZZANO. La Regione Lombardia ha detto sì al prolungamento della pista di volo dell’aeroporto di Rivanazzano nonché alla realizzazione di un nuovo edificio poli- Le opposizioni, però, sono in allarme: temono che il sì della Regione preluda alla trasformazione dell’aeroporto in una struttura mista, turistica e commerciale. Dove, dicono, potrebbero atterrare e decollare aerei come l’Atr 42. «Il progetto sarà valutato attentamente dall’ufficio tecnico del Comune — aggiunge il sindaco di Rivanazzano —, ma fin d’ora posso anticipare quella che è la posizione della giunta: sì a un aeroporto piccolo, con una potenzialità ridotta. Insomma, siamo contrari ad ogni modifica che lo trasformi, lo faccia diventare commerciale». Questa la posizione del sindaco Barbieri, vediamo adesso la delibera della Regione che ha espresso parere favorevole, nei giorni scorsi, ai lavori di ampliamento proposti dalla Società aeroporto di Pavia-Rivanazzano Srl. Si tratta di «due nuove progettazioni — si legge — relative al prolungamento ed adeguamento della pista di volo e alla realizzazione di un edificio polifunzionale». Gli interventi necessari per la messa a norma dell’aeroporto sono, tra gli altri, rifacimento del tappetino d’usura dell’intera pista, realizzazione della nuova recinzione a norma, il prolungamento della pista di volo per 163 metri. «Si prevede di costruire un edificio polifunzionale a servizio dell’aeroporto: tale edificio si sviluppa su due piani fuori terra — si legge nel pa- funzionale. «Siamo favorevoli a questi lavori a patto che non finiscano per snaturare l’aeroporto, che deve appunto rimanere un aeroporto turistico con finalità di protezione civile», afferma il sindaco Beniamino Barbieri. LE OPPOSIZIONI «Diventerà uno scalo per voli commerciali» RIVANAZZANO. Il capogruppo dei Ds in consiglio comunale, Cesare Lisandria, è preoccupato: «E’ un altro passo nella direzione dell’aeroporto commerciale. Il prolungamento di 163 metri della pista e la costruzione di un nuovo edificio sono la conferma del progetto originale». «La verità è che — prosegue il consigliere comunale di minoranza — la Regione ha bisogno di un altro aeroporto, più flessibile di quello attuale. Che rimarrebbe sì turistico ma che diverrebbe anche commerciale. Qualora l’aeroporto di Rivanazzano dovesse passare in categoria C2, potrebbe accogliere aerei con un’apertura alare massima di 42 metri. Direi che ce n’è abbastanza per essere preoccupati, per interrogarsi su quella che sarà rere tecnico che accompagna la delibera regionale — per una superficie totale di 270 metri quadri. Sarà dotato di adeguati impianti igienici e di impianto di climatizzazione ad aria». Progetto approvato, dunque. Ma questo non significa, secondo un esperto che preferisce rimanere anonimo, la “conversione” commerciale l’aeroporto di Rivanazzano in futuro». Dove oggi si atterra a vista ma dove, in un futuro non lontano, appunto, «vi potrebbe essere un Afis (Servizio informazioni volo aeroportuale), ossia un sistema radar — incalza Lisandria — indispensabile negli aeroporti commerciali». Un- ’ultima considerazione: «Sorprende il silenzio dei comuni vicini, a cominciare da quello di Voghera». Un silenzio che sorprende pure il capogruppo di Rifondazione dell’aeroporto: «Perché questo avvenga la pista non deve essere di poco più di mille metri, come sarà dopo il prolungamento, bensì di tre chilometri. E poi l’aeroporto è troppo vicino a case e insediamenti industriali. Davvero non c’è da essere proccupati, rimarrà turistico: la sua funzione d’uso non sarà cambiata». Di parere <strong>completa</strong>mente opposto i Un’area fiera migliore: il confronto a Casteggio CASTEGGIO. Si apre un dibattito sul futuro dell’area fieristica di via Truffi, da 34 anni sede della tradizionale rassegna dei vini. Secondo Luca Sforzini, vicesegretario regionale del Pri e delegato di «Nuova certosa» alla promozione del territorio» casteggiana, la struttura ha bisogno di importanti interventi per migliorarla e renderla maggiormente accessibile ai visitatori. «Il discorso di Sforzini non fa una grinza, poiché chi lavora all’interno dell’area fieristica sa benissimo che esistono problemi e si devono adottare soluzioni per eliminarli — spiega Gianni Saporiti, presidente dell’ente fiera Oltreventi che si occupa di organizzare manifestazioni e curare l’aspetto logistico di queste iniziative — Bisogna fare, tuttavia, una doverosa premessa: il bilancio del nostro ente fiera non ci ha consente di fare tutto e subito, bensì vanno programmati alcuni interventi di manutenzione da realizzare nel corso del tempo. Quest’anno abbiamo consolidato il fondo dei posteggi nell’area sterrata, in futuro ci adopereremo per migliorare gli spazi dove possono sostare le vetture». Sempre per quanto riguarda il settore dei parcheggi, con la copertura del torrente Rile programmata dal Comune saranno recuperati altri posti macchina. Gli espositori vitivinicoli, disposti all’interno del padiglione principale, in occasione dell’ultima edizione si sono lamentati per il caldo eccessivo. «Abbiamo provato a fare un esperimento, installando una tenda ombreggiante nella zona del padiglione riservata a Casteggio ed Oltrepo — dice il re- Sforzini Saporiti sponsabile di Oltreventi — La prova ha dato risultati positivi ed abbiamo pensato di estendere questa copertura anche agli altri stand, è un’ipotesi che dobbiamo prendere in considerazione poiché efficace e poco costosa rispetto ad un radicale intervento sull’impianto di climatizzazione che, tra l’altro, vogliamo perfezionare per renderlo più La zona dell’aeroporto di Rivanazzano Comunista Sergio Vitellini: «Tutti zitti, è vero, anche le opposizioni: qui a Voghera non una parola si è levata contro la trasformazione commerciale dell’aeroporto. Il centro-sinistra è muto come un pesce. E dire che questa scelta avrà delle forte ricadute su Voghera, in special modo sul quartiere sud, che peraltro è anche il più popoloso. Rifondazione Comunista è contraria al prolungamento della pista di volo dell’aeroporto». (p.a.v.) Ds di Rivanazzano e Rifondazione Comunista di Voghera. Di recente si era anche parlato di una università del volo sportivo, una terza via per l’aeroporto di Rivanazzano. Perché qui gli ultraleggeri si costruiscono in hangar proprio a fianco del campo di volo. Rivanazzano potrebbe diventare un polo d’eccellenza degli ultraleggeri. L’area fiera di via Truffi durante la recente rassegna funzionale». Inoltre Oltreventi ha optato per un grosso investimento nel settore della comunicazione: la rassegna casteggiana ha acquistato visibilità anche a livello <strong>nazionale</strong>. «Questo risultato ci consente di fare progetti anche per migliorare l’area fieristica. Mi piacerebbe, ad esempio, che gli espositori della gastronomia fossero accolti al- Sono di Pietra I giocolieri stasera in tv a Miss Italia PIETRA DE’ GIORGI. Dopo aver strabiliato con le loro prodezze il pubblico del Solidarity Fest tenutosi lo scorso week end a Castana, gli artisti di strada del duo Cip & Ciop si contenderanno la scena questa mattina alle 10,30 circa in piazza Garibaldi a Broni durante la Festa dell’Uva e si esibiranno, inoltre, stasera a Salsomaggiore Terme, sotto i riflettori del varietà «Miss Italia» in onda su Rai1 a partire dalle 20,45. Questa sera è dunque la volta di «Miss Italia», concorso giunto ormai al gran finale: nel corso della puntata, alle ore 23,40 circa, il duo di fantasisti si cimenterà in un balletto, facendo sfoggio della sua bravura. Come detto, prima di essere ripresi dalle telecamere di Rai1 Edoardo e Diego distribuiranno risate e ghiotti numeri questa mattina in piazza a Broni, nel corso della manifestazione bronese «Festa d’Autunno». Edoardo Mirabella e la moglie Elisabetta Cavana (attrice, mimo, acrobata, giocoliera e clown) hanno di recente ristrutturato un edificio ubicato in frazione Molino, trasformandolo in una palestra le cui mura, a giudicare dall’abilità e dall’eclettismo della coppia 30enne, ne vedranno di tutti i colori. Nel ’96 è nato il duo Cip & Ciop e nel ’99 il Teatro viaggiante, divertente pot-pourri di spettacoli, creato da Edoardo, Elisabetta e Diego (quest’ultimo anche stuntman). Laura Zambianchi l’interno di una struttura fissa — rivela Saporiti — Una soluzione del genere consentirebbe di piazzare tavolini per i visitatori che accedono a questo spazio, con la possibilità di allestire delle degustazioni e preparare i cibi in loco». Nuove ed interessanti prospettive, dunque, si preannunciano per l’area fieristica di via Truffi. (s.d.). BREVI la Provincia PAVESE AL MUSEO STORICO Ricordata la figura di Raffaele Cadorna Il priorato del tempio sacrario della cavalleria italiana, il Comune di Voghera e il museo storico hanno organizzato, per questa mattina, la commemorazione del generale Raffaele Cadorna. Alle 10 messa al tempio sacrario della cavalleria. Alle 11, al museo storico di Voghera, il colonnello Massimo Multari, capo ufficio storico dello Stato maggiore dell’esercito, ricorderà la figura del generale Cadorna. IERI POMERIGGIO Il via alla mostra a «Linee d’arte» Ieri pomeriggio al centro «Linee d’arte» di via Cairoli è stata inaugurata una mostra organizzata da Guido Bardozzo e Marisa Rosaschi. Fra gli artisti moderni e contemporanei che esponevano le loro opere c’erano Paoli, Giannini, Ledda, Nespolo, Possenti, Volpe, Ranucci, Scatizzi, Pievanini, Proietti e Pellizzoni. OGGI ALL’AUSER Pranzo sociale del centro anziani Oggi alle 12,30, all’Auser di via Cignoli, si terrà il pranzo sociale del centro anziani di via Gramsci. Oltre al presidente Stefano Tempesta, parteciperanno all’appuntamento anche il sindaco di Voghera, Aurelio Torriani, e l’assessore ai servizi sociali Paolo Beccaria. Si tratta di un appuntamento ormai diventato un «classico». Gita culturale ai Navigli Le Lions vogheresi a Milano VOGHERA. Guidate dalla presidente Lella Sacchi, le lions del Club Voghera La Collegiata, con un numeroso gruppo di signore che seguono da sempre l’attività del sodalizio, si sono recate a Milano per una visita alla «scoperta dei Navigli». Culturalmente stimolante la gita nel capoluogo regionale per ammirare un caratteristico quartiere della vecchia Milano affacciato sull’acqua, un tempo strapopolare e oggi molto «in» con negozi d’antiquariato, ristoranti, locali notturni e visitare la chiesa di San Cristoforo, il vicolo dei Lavandai con gli antichi lavatoi, la Conca dei Navigli, la Darsena, antico porto cittadino. E’ stata la prima tappa del percorso dell’anno sociale 2004-2005, che si annuncia pieno di iniziative per l’arricchimento culturale e la crescita del club cittadino.
la Provincia DOMENICA PAVESE 19 settembre 2004 OLTREPO 25 EMERGENZA A BRONI Le reazioni Critiche e polemiche: caso aperto BRONI. «E’ una situazione insostenibile che crea disagio e determina preoccupazione anche fra molte famiglie di Stradella, ragion per cui domani chiederò un colloquio urgente al presidente della Provincia, Beretta, e porremo il problema anche nel question time in consiglio provinciale». A parlare sul caso-liceo è l’ex sindaco di Stradella, Maurizio Visponetti. «E’ giusto e doveroso che alle famiglie ed agli studenti stessi siano fornite le più ampie e complete informazioni al riguardo che, ha aggiunto Visponetti, in verità negli ultimi tempi sono state quanto mai approssimative ed incomplete». «Mi mortifica la notizia dell’esposto — ha commentato stupita l’assessore Patrizia Bancher — anche perchè è indice dell’effettiva volontà di collaborazione che si registra in alcuni genitori. Mentre da un lato si cercava di risolvere il problema, altri tentavano un’altra via, che alla fine va a danno di tutti coloro che vogliono invece risolvere il problema. Desidero inoltre ribadire che io ho parlato di trasferimento dell’attività didattica e non certo di trasferimento della scuola altrove. Il problema é di Broni e si cercherà la soluzione, che si sta già profilando, anzitutto a Broni. Ma la diffidenza di base dimostrata da alcuni genitori è un brutto segnale per chi invece si muove per risolvere i problemi». Il sindaco Elisabetta Troysi condivide le dichiarazioni della Bancher: «Lavoriamo perché si evitino strumentalizzazioni di qualsiasi genere, a partire da quelle politiche. Dobbiamo solo pensare ad una priorità: mettere i nostri ragazzi in condizioni di venire a scuola in piena sicurezza». L’ordinanza del sindaco: liceo inagibile I controlli alla parete incrinata Esposto dei genitori alla procura BRONI. Il liceo scientifico di viale Gramsci resterà chiuso fino a quando non saranno ultimati i lavori di messa in stabilità della struttura. Gli studenti domani resteranno a casa e da martedì pomeriggio saranno ospiti delle medie. La decisione è stata presa dal sindaco Elisabetta Troysi ieri durante un’altra concitata mattina al termine della quale ha emesso un’ordinanza «di chiusura cautelativa dell’edificio per tutela della salute pubblica» dei docenti, dei ragazzi e per la tranquillità della cittadinanza. Il sindaco ha deciso dopo essere stata messo al corrente della mancata presenza dei rilevatori per il monitoraggio alla parete «rigonfiata» della palestra, così come era stato indicato venerdì mattina nel documento emesso dal tecnico dei Vigili del Fuoco. Era stato, infatti, raggiunto l’accordo tecnico che il pomeriggio stesso venissero collocate le strumentazioni per il controllo della parete malmessa. Da qui lo stupore e il disappunto dei docenti quando ieri mattina, all’arrivo a scuola, hanno invece verificato che non c’era alcuna strumentazione nè sulla parete dalla parte dell’aula magna né alla sua parte contraria in palestra. Risultava inoltre già allentato il cordino collocato da un docente l’altro ieri per rendere chiaramente visibile l’entità della spanciatura della parete. E’ stato così immediatamente avvisato il tecnico referente della Provincia. L’ingegner Riccardo Savarino è giunto subito al liceo ed E ancora: «Occorrerebbero investimenti per dei doppioni che non ci sarebbero più se non proprio grazie alla deroga concessa sulla base del nuovo ospedale. La prospettiva era quindi che ci fosse un solo ospedale a Stradella e che si chiudesse Broni. La proposta è nata da un lodo a fine anni ’70 di cui io fui protagonista, con cui riuscii a a portare chirurgia e ortopedia a Stradella, ma mantenendo ostetricia e pediatria a Broni; e questo nonostante fosse più logico riunire tutto a Stradella. Avremmo però penalizzato Broni. L’area andava perciò scelta tra Broni e Stradel- ha potuto così appurare che effetivamente erano assenti le strumentazioni per il monitoraggio. Sono stato quindi convocati il direttore dei lavori e il dirigente della Provincia responsabile per la parte strutturale. Sul posto arrivavano anche l’assessore provinciale Giuseppe Chiari, il sindaco Elisabetta Troysi, gli assessori Patrizia Bancher, Giorgio Montagna, il vicepresidente della provincia Romeo Gandini, l’assessore provinciale Vittorio Braga e l’onorevole Cesare Ercole. Tutti insieme con i tecnici, per verificare le ragioni del mancato monitoraggio. Il direttore dei lavori ha spiegato di aver condotto il monitoraggio, ma di aver poi tolto le strumentazioni per ricollocarle lunedì. Decisione discussa e che ha sollevato le ulteriori proteste dei genitori presenti. A questo punto, il sindaco convocava in un’aula i genitori, i ragazzi e i docenti presenti e comunicava la decisione dell’ordinanza di sgombero, la». Poca informazione su tutto questo, dicono a Broni. Abelli ribatte: «E’ un problema che credo sia stato affrontato con l’accordo fra Ercole e Visponetti ed Ercole era allora il presidente dell’Assemblea del Distretto. Un protocollo poi confermato nel 2002. Mi sembra strano che ora nasca questa protesta. C’è da considerare anche come non sia stato facile ottenere i fondi, che per altro non risalgono all’Ulivo bensì a Donat Cattin, perchè la nuova logica della sanità è fare servizi ben dimensionati sul territorio». Inutile pensare a strutture più ampie spiega Abelli, ri- Liceo inagibile a Broni: da lunedì è emergenza affidando all’assessore Bancher il compito di organizzare l’emergenza. Al termine di un concitato scambio di battute si approdava a due risultati differenti e contemporanei; da un lato veniva annunciava che da martedì pomeriggio i ragazzi andranno nelle aule della media; dall’altro un gruppo di genitori davano corpo alla protesta e ai loro dubbi sulla vicenda scrivendo un esposto alla procura, poi inviato per conoscenza al Comune di Broni, a Prefettura, Vigili del Fuoco, preside e responsabile dell’edilizia sco- lastica provinciale. Nel testo si chiede la verifica del rispetto di tutte le leggi esistenti in materia di sicurezza strutturale e ambientale. Una decisione che, tenevano a precisare i genitori, non toglieva nulla all’apprezzamento verso il sindaco per l’ordinanza. Intanto i ragazzi, che erano presenti a scuola anche se in sciopero, annunciavano la preparazione di un volantino in cui si dichiarano disponibili ad una frequenza pomeridiana della scuola purché sia contenuta nel tempo. MiriamPaola Agili Piazza da riqualificare Il concorso BRONI. Successo dell’inaugurazione a Villa Nuova Italia della mostra dei 18 elaborati che hanno preso parte al concorso per la riqualificazione di piazza Garibaldi. Ad introdurre la cerimonia, l’assessore all’urbanistica Claudio Gramegna, che ha ringraziato poi l’ingegner Paola Smeraldi per la collaborazione e ha aggiunto che l’auspicio ora é che si passi dall’ideazione alla progettazione e realizzazione del progetto. Il sindaco Elisabetta Troysi ha avuto parole di elogio per gli autori dei progetti e ha anche annunciato di voler coinvolgere i cittadini con una raccolta di pareri sul progetto scelto. L’assessore regionale Giancarlo Abelli ha invece auspicato che si renda Broni sempre più bella, senza opere faraoniche, ma guardando a cose semplici ma immediate in grado di soddisfare anche i gusti dei più anziani che hanno la memoria storica della città. Ha elogiato l’iniziativa Cesare Ercole, che ha ribadito la correttezza del progetto volto ad abbellire la città in quello che é tradizionalmente il salotto della città. Poi ci sono state le premiazioni. TRA BRONI E STRADELLA «Ospedale, lo si faccia» Abelli: il no all’area porta a Castelsangiovanni... L’ospedale di Stradella sarà sostituito da una maxi struttura ferendo i dati attuali secondo cui l’attuale ospedale sarebbe già sottoutilizzato con 70 degenti contro i 130 posti letto previsti nella nuova struttura. Altri problemi emersi grazie alla petizione sono il dislivello del terreno che rende difficile l’accesso, l’inquinamento acustico e la mancanza di parcheggi. «Non entro in disquisizioni tecniche. Mi dicono che tutte queste cose sono state considerate; quindi credo che in gran parte queste siano polemiche artificiose. Forse tutto dipende dal fatto che qualcuno vuole forse che l’ospedale sia verso Castel San Giovanni o addirittu- BRONI. Nel dibattito sul nuovo ospedale di Stradella aperto dalla raccolta firme di fine agosto, e attualmente in Regione Lombardia, ministero della salute e dei trasporti, oltre che all’Asl pavese, entra in scena l’assessore regionale Giancarlo Abelli. E si parte dalla scelta contesa dell’area. «L’area risponde a criteri di adesione popolare visto che fin dal ’74 si parlava di un nuovo ospedale — spiega Abelli —. Nell’immaginario di bronesi e stradellini la sede ideale era al confine. Si poteva scegliere un’area verso Castel San Giovanni ma non è quello che volevano i bronesi». Abelli insiste sul concetto: «Si tenga conto poi del fatto — aggiunge — che i due ospedali così come erano, non potevano restare in piedi perchè non a norma». ra che non sia fatto mai? Se è così, lo dicano». Forse basterebbe rendere l’edificio più accessibile visto che il luogo scelto si trova in una zona dove la viabilità è divenuta più difficile oltre ogni previsione. «Non ci sono dubbi che i tecnici troveranno le soluzioni giuste e terranno conto di queste considerazioni e c’è chi mi assicura che sarà fatto. Intanto però se entro novembre non partiranno le procedure, i fondi non ci saranno più, perdendo di fatto le strutture e servendoci solo del San Matteo o di altre che si trovano nel raggio di 10-20 minuti di strada». Giancarlo Abelli
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