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tanto il tassista suonava il clacson, all’inizio credevo per avvisare le altre macchine o i motorini del suo passaggio o per protestare per una mancata precedenza; ma poi mi sono resa conto che non era possibile, perché suonava il clacson anche quando non avevamo nessuno ai lati.Alla quinta volta ho tentato di chiedere perché lo facesse. Dico ho tentato perché spesso non parlano inglese, anche se, a qualunque domanda, rispondono sempre:”Yes, yes, yes!”Tra qualche parola in inglese e molti gesti, non sono riuscita a farmi capire, così ho rivolto la domanda in un secondo momento a Wayan, il nostro agente. Lui mi ha spiegato che suonano perché passano davanti a templi hindu o buddisti, salutano e chiedono scusa per il disturbo che arrecano. Una volta arrivati al mercato di Denpasar, ecco subito i fiori colorati. Lungo il perimetro delle mura esterne al mercato sono distribuite decine di donne; davanti a loro, sacchi di iuta colmi di fiori, petali di fiori, cestini di foglie di palma.Vendono i cestini e i fiori per le offerte religiose. Le offerte si possono vedere ovunque: oltre che nei templi, vengono sparse per la strada, davanti alle porte dei negozi, delle case, sui marciapiedi, sulla strada, nei giardini; insomma, proprio dappertutto. Credono fermamente che tutte queste offerte li proteggano, e visto il traffico e la totale mancanza di incidenti, perché dubitarne? Solitamente i cestini sono abbastanza piccoli, circa cinque centimetri per cinque, dentro ci sono fiori secchi, pezzi di cibo, incensi, foglie. I colori sono forti, come i profumi. I fiori sono celesti, rosa tenue, fucsia, rossi, giallo intenso, giallo chiaro, e il profumo che spicca è quello del 40.000 miglia Fantasticaaa... ha scelto una rotta tropicale, passando per Panama, lo Stretto di Torres ma evitando Il Golfo di Aden e Suez (pirateria), transitando dal Capo di Buona Speranza per rientrare in Atlantico. Il prossimo giro porterà lo Swan 100 fino alle Hawaii e a San Francisco. ...Le Chagos, territorio inglese dell’Oceano Indiano, sono tra le isole più incontaminate che tocca Fantasticaaa... Un vero paradiso, tra immersioni e lunghe giornate di relax a Salomon Island. Poi le Seychelles... 8 PARTENZA: Genova 6 novembre 2006 - ARRIVO: Marina di Ravenna 28 marzo 2009 7 6 5 4 1 2 3 frangipane, nelle sue tre diverse intensità di profumo e tonalità di colore: rosa, panna e bianco. Oltrepassate le donne avvolte da fiori e colori, si entra nel cortile del mercato. Il profumo cambia. Odore di cibo, riso, direi, e spezie. Uomini e donne ovunque. Gli uomini discutono fumando, ma sono le donne le proprietarie dei carretti che vendono cibo. Apparentemente le donne lavorano e gli uomini passano il tempo a parlare... Sarà un’impressione o l’effettiva realtà? Non ho incontrato donne tassiste, ma venditrici di sarong (pareo) e batik, cuoche ambulanti, massaggiatrici, sarte, pittrici di stoffe, cameriere. Gli uomini guidano i taxi, a volte fanno i cuochi ambulanti e i camerieri, ma raramente si vedono al mercato a vendere stoffe e abbigliamento. Quando si entra nel mercato, un edificio quadrato fatto a più piani, è come mettere piede in un’altra dimensione. Tutti cercano di attirare la tua attenzione, per vendere ciò che hanno e a volte anche quello che non hanno; sparano parole in inglese, le poche che conoscono. Confusione, rumore, puzza mista a odori piacevoli, incenso profumato, cannella. Visi di donne ovunque, in un susseguirsi caotico vedo le ceste colorate di tutte le dimensioni, le stoffe colorate dei batik, oppure i colori caldi delle spezie, o quelli più forti della frutta e della verdura. Rosso, verde chiaro e scuro, giallo, arancione, marrone, bianco, viola, blu. Le persone ti toccano in continuazione, ti stringono le braccia, cercano di mostrarti ciò che hanno, sorridono, ridono forte mentre provano qualche parola d’inglese. Le risa sono contagiose: loro ridono, tu ridi e all’improvviso il suono delle risa aumenta, frenetico. Sono insistenti e, se anche fossi entrata solo per guardare e non comprare nulla, cercano in tutti i modi di trovare ciò che cerchi, anche niente, possono trovare anche “niente”. Io stavo cercando delle lenzuola di cotone bianche per l’equipaggio, mi avevano suggerito il mercato 10 11 9 di Denpasar perché nei negozi “normali” non avevano molti 12 pezzi tutti uguali, ed effettivamente c’erano. Ma le misure non andavano bene per i nostri letti, avevano molte lenzuola matrimo- 10 11 12 CHAGOS, AGOSTO 2008 MADAGASCAR, AUTUNNO 2008 CAPO BUONA SPERANZA, DICEMBRE 2008 ...Altra sosta assai coinvolgente è il Madagascar, a Nosy Be, popolo autentico, poco turismo e tante avventure... provate voi a far gasolio a uno Swan 100 con le taniche e una jeep scassata. Poi sosta meteo in Mozambico... ...inizia la tratta più dura: la discesa lungo le coste del Sud Africa nella corrente di Agulhas tra i pericolosi e Southwesterly. Il 2 dicembre sono a Cape Town, poi 3.000 mg sotto gennaker fino all’Equatore e poi il 28 marzo a casa SETTEMBRE 09 FARE VELA 43
Grandi viaggi/Fantasticaaa... niali, e noi le cercavano singole. È stato difficilissimo convincerli che non andavano bene a causa delle misure, secondo loro potevamo comprarle lo stesso e una soluzione l’avremmo trovata noi successivamente. Oppure quando mi mostravano lenzuola multicolori e io dicevo che le cercavo di colore unico e possibilmente chiaro, mi guardavano come fossi un’aliena. Perché rifiutavo di comperare lenzuola colorate? Ho tentato di spiegare il perché della mia scelta, che avevo bisogno di stoffe semplici da lavare in barca, che non perdano il colore, che a un marinaio non piace dormire fra lenzuola decorate; ma provate voi a spiegare a gente che vive per tutta la vita su un’isola di circa 5600 metri quadrati, che nasce e muore senza aver mai visto null’altro che la propria terra, la propria città, che state facendo un giro del Mondo, per di più in barca a vela. Complicatissimo. Stupendo è il tentativo di capire da parte loro e di spiegare da parte nostra, stupendo è capire che davvero vorrebbero comunicare, vorrebbero capire chi sei, dove vai, cosa hai da raccontare. Stupendo è lo scambio finale, in qualche modo accade che qualcosa passa, si trasmette, qualcosa ci si dice; anche cose banali, come “Ah! Italia, football” Per loro, capire che vieni da quel paese che si chiama Italia è già una conquista, per noi vedere la gioia nei loro occhi quando capiscono di aver catturato qualcosa in questo confuso dialogo fra sordomuti è la nostra conquista. Già la mia pelle, piuttosto chiara, è motivo di curiosità. Le donne ti sfiorano le braccia e le mani, ti guardano e dicono che hai una pelle bellissima, soffice. Anche loro hanno una pelle molto soffice e solitamente profumata. Ho intravisto spesso dietro le rughe e la stanchezza di una vita vissuta così al mercato, la bellezza della loro gioventù.Tutto questo guardarsi, parlare, studiarsi, ridere, toccare, odorare, toglie e regala energia. Questo camminare fra le bancarelle, salire e scendere le scale, passare fra le spezie e le stoffe, annusare spezie e incensi, districarsi in una sorta di labirinto di merci e persone, è carico di vitalità. Ecco. Il caos che mi sembrava di aver attraversato mi è apparso improvvisamente ordinato.Tutto aveva un senso, frutta e verdura erano in ordine, così le spezie, le stoffe, le ceste; tutto era incastrato a dovere. Tutto aveva un senso, un ordine che all’inizio non avevo colto. Sapevano perfettamente cosa fare. Straordinario. Un puzzle perfetto, di una bellezza straordinaria. Non abbiamo comprato niente. Noi, maledettamente occidentali, non abbiamo trovato quello che cercavamo. Assurdo oppure buffo. Siamo usciti dal mercato, il nostro tassista ci aspettava sorridente, ha fermato il traffico per farci attraversare. Ho chiuso gli occhi e li ho riaperti. Era tutto reale. Ho sorriso e mi sono lasciata inghiottire un’altra volta dal traffico, stringendo la mano di Stefano, per essere sicura che non stessi sognando. (Paola Suraci) 44 FARE VELA SETTEMBRE 09 ... e poi c’è il Sailing Team Non solo crociera, anche regate: Fantastica è un gruppo di velisti gardesani impegnato su tanti fronti con passione Lanfranco Cirillo ha conosciuto la vela agonistica sul Garda, iniziando a regatare nella classe Dolphin 81. I primi risultati non erano, com’è normale, di prima fascia. Poi, un giorno arriva un Campionato Italiano, in cui a bordo sale Nicola Celon, azzurro di Soling a Sydney 2000, ottimo velista destinato a vincere il Mondiale Melges 24. Cirillo vince quel titolo e da allora decide di non fermarsi più. Le classi si succedono, così come i buoni velisti e i risultati. Una passione travolgente la sua, inseguita da pendolare tra Mosca, dove svolge la professione di architetto, Milano e l’amato Benaco. Una Middle Sea Race quasi vinta nel 2005 sul mitico Steinlager 2, nuove barche si susseguono: uno Swan 45, un Melges 24, due Melges 32 (uno in Italia e l’altro negli Stati Uniti), il Melges 20 si aggiungono all’amato Dolphin 81, con cui nel curriculum entra anche un Trofeo Gorla. Poi arriva lo Swan 100, con cui regata alla Rolex Swan Cup e alla Rolex Maxi, prima di partecipare all’ARC e dedicarsi alla crociera a lungo raggio. Sulla coperta dello Swan 100, c’è posto anche per due Laser, con cui Cirillo si allena non perdendo neanche un giorno di brezza. Comun denominatore a tutte, il nome: Fantastica, in varie desinenze, riprendendo la prorompente risata tipica dell’appassionato armatore. «Ma ciò che più conta», dice Cirillo, «è il team, sono i programmi di questi ragazzi che navigano con me. Programmi olimpici,
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