di Letizia Chilelli - Campo de'fiori
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28.01.1978 il Maestro Mercuri (primo a sx) con i suoi allievi<br />
Sicurezza, tranquillità della mente, equilibrio<br />
psico-fisico, è questo che il Maestro<br />
Carlo Mercuri insegna, da quasi trent’anni,<br />
ai suoi allievi.<br />
La palestra OKINAWA, nasce a Civita<br />
Castellana nel 1977 e vede la sua prima<br />
sede in Via della Tribuna dove, in poco<br />
tempo, grazie alla simpatia e alla professionalità<br />
del Maestro e alla novità portata<br />
da questa <strong>di</strong>sciplina, inizierà a contare<br />
molte decine <strong>di</strong> <strong>di</strong>scepoli. Io stessa, alla<br />
tenera età <strong>di</strong> sette anni, vestii il Kimono<br />
<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
UN ENCOMIO AL MAESTRO<br />
CARLO MERCURI<br />
sotto la guida<br />
del Maestro<br />
Mercuri e da lì,<br />
<strong>di</strong>sciplina e rispetto,formarono<br />
il mio cuore<br />
e la mia mente.<br />
Ricordo con<br />
gioia la passione<br />
che il Maestro<br />
Mercuri<br />
metteva nell’insegnare<br />
agli<br />
altri tutto ciò<br />
che aveva a<br />
sua volta acquisito<br />
da gran<strong>di</strong><br />
Maestri giapponesi<br />
quali Shirai, Mochizuki, Ochi,<br />
Enoeda, ma anche da quelli italiani come<br />
Tammaccaro, Fugazza, Balzarro, Aschieri,<br />
Semino e Bolaffio. La sua più grande gioia,<br />
era però quella <strong>di</strong> crescere i piccoli atleti<br />
che timorosi, infagottati in quel piccolo<br />
Kimono, si affacciavano per la prima volta,<br />
a pie<strong>di</strong> scalzi, sul lucido pavimento <strong>di</strong> legno<br />
che avrebbe formato, nel tempo, il loro<br />
carattere. Ricordo i suoi occhi brillare <strong>di</strong><br />
sod<strong>di</strong>sfazione per ogni nostro piccolo traguardo<br />
raggiunto. Ricordo con gioia le gare<br />
e le competizioni sia da vincente, che da<br />
perdente ma, seppur perdente, non ricordo<br />
mai una delusione, perché per il<br />
Maestro Mercuri eravamo comunque dei<br />
vincenti, avevamo comunque raggiunto ciò<br />
che a lui stava a cuore: combattere con<br />
<strong>di</strong>gnità, lealtà e coraggio.<br />
Oggi il Maestro Carlo Mercuri, cintura nera<br />
sesto dan, nonchè cintura nera <strong>di</strong> Kendo<br />
(l’arte marziale che si pratica con il boken,<br />
spada <strong>di</strong> legno), conta nella sua palestra<br />
circa settanta atleti tra bambini e adulti con<br />
<strong>di</strong>fferenti gra<strong>di</strong> <strong>di</strong> preparazione e più <strong>di</strong> 50<br />
cinture nere raggiunte sotto la sua valente<br />
guida. Con l’aiuto dei suoi due figli Roberta<br />
e Fabio e del Maestro Maurizio Millozzi (suo<br />
allievo) la palestra del Maestro Mercuri è<br />
inoltre una grande macchina organizzativa<br />
<strong>di</strong> manifestazioni riguardanti questa <strong>di</strong>sciplina<br />
come ad esempio il Torneo Okinawa,<br />
giunto alla sua 13° e<strong>di</strong>zione, e che vede<br />
partecipare, ogni anno, centinaia <strong>di</strong> atleti,<br />
in rappresentanza <strong>di</strong> venti società, provenienti<br />
da quasi tutte le regioni centrali. Gli<br />
eccellenti risultati raggiunti dagli atleti del<br />
Maestro Mercuri, anche “fuori casa”, hanno<br />
inoltre dato lustro e fatto onore a questa<br />
grande palestra “<strong>di</strong> vita”.<br />
Cristina Evangelisti<br />
Il Maestro Mercuri (primo a sx) con alcuni giovani atleti Il Maestro Mercuri al centro della sua “famiglia”