2 <strong>Campo</strong> de’ fiori Vita Citta<strong>di</strong>na Luglio 2005 - Cattedrale S.Maria Maggiore <strong>di</strong> Civita Castellana - S.E. Mons. Divo Za<strong>di</strong> Vescovo, consacra tre nuovi sacerdoti, Don Clau<strong>di</strong>o Fune <strong>di</strong> Orte, Don Roberto Baglioni <strong>di</strong> Campagnano e Don Terzilio Paoletti <strong>di</strong> Civita Castellana 17.07.2005 Civita Castellana - Selezione Regionale <strong>di</strong> Miss Italia da sx Clau<strong>di</strong>a Panta, Delicato, Marchetti (presidente <strong>di</strong> giuria), Serrani, Giannetti, Olleia Civita Castellana - CIVITAFESTIVAL serata con Vincenzo Cerami - foto M.Topini Clau<strong>di</strong>a Panta (<strong>di</strong> Civita Castellana) 3°classificata alla selezione regionale <strong>di</strong> C.Castellana Corchiano - Festa delle Contrade Contrada Selvotta - foto Aldo Papini <strong>Campo</strong> de’ fiori è <strong>di</strong>stribuito a Civita Castellana, Corchiano, Fabrica <strong>di</strong> Roma, Vignanello, Vallerano, Canepina, Vasanello, Soriano Nel Cimino, Vitorchiano, Bagnaia, Viterbo, Montefiascone, Carbognano, Caprarola, Ronciglione, Sutri, Capranica, Cura <strong>di</strong> Vetralla, Blera, Monte Romano, Tarquinia, Civitavecchia, Orte, Gallese, Magliano Sabina, Collevecchio, Tarano, Torri in Sabina, Calvi nell’Umbria, Stimigliano, Poggio Mirteto, Otricoli, Narni, Terni, Amelia, Nepi, Castel Sant’Elia, Monterosi, Anguillara, Trevignano, Bracciano, Canale Monterano, Mazzano, Campagnano, Sacrofano, Olgiata, Faleria, Calcata, S.Oreste, Nazzano, Civitella San Paolo, Torrita Tiberina, Rignano Flaminio, Morlupo, Castelnuovo <strong>di</strong> Porto, Riano, Ostia, Nettuno, Anzio, Fregene e nei migliori locali <strong>di</strong> Roma, in tutte le stazioni MET.RO. Spe<strong>di</strong>to a tutti gli abbonati in Italia e all’estero, inviato ad Istituzioni Culturali e se<strong>di</strong> Universitarie italiane e straniere, a personaggi politici, della cultura, dello sport e dello spettacolo. foto Mauro Topini
La TV da <strong>di</strong>verso tempo, oramai, sta mettendocela proprio tutta nel proporre modelli comportamentali fasulli ed anche pericolosi e sem- Sandro Anselmi bra che gli innumerevoli appelli provenienti da tutte le parti ad usare più morale e più decenza, abbiano sortito l’effetto contrario ed hanno forse scatenato una reazione isterica e ven<strong>di</strong>cativa in quei “signori” che, attaccati, si sono sentiti infasti<strong>di</strong>ti. L’ultima “bella pensata” è stata quella <strong>di</strong> trasmettere i combattimenti <strong>di</strong> Wrestling in prima serata. Non bastavano le veline, le soap opera, gli show demenziali, i film e persino i cartoni animati violenti, mancava il “buon insegnamento” <strong>di</strong> questo sport. Ci vogliamo ricordare che alcuni bambini, per imitare Batman, si sono gettati dalle finestre? Ci vogliamo ricordare <strong>di</strong> quegli altri che si sono accoltellati per imitare i protagonisti dei film? Vogliamo <strong>di</strong>menticare poi gli innumerevoli omici<strong>di</strong> commessi senza motivo, all’interno <strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong> adolescenti? Il Wrestling è uno sport spettacolo nato in America e <strong>di</strong>ffuso attualmente in Italia in maniera massiccia. Atleti muscolosi fingono <strong>di</strong> combattersi su un ring ed i bambini affascinati, emulano poi, i loro eroi, facendosi male sul serio. La FIMP (Federazione Italiana Me<strong>di</strong>ci e Pe<strong>di</strong>atri) ha comunicato che da quando il Wrestling è <strong>di</strong> moda, sono aumentati moltissimo gli incidenti fra ibambini. Lo spettacolo del Wrestling non è come assistere ad un match <strong>di</strong> pugilato che incomincia e finisce lì, così come una partita <strong>di</strong> calcio, bensì è come seguire una soap opera che non finisce mai, con i suoi intrecci, le alleanze e le rivalità, che si evolvono all’infinito. La <strong>di</strong>fferenza poi che dà più successo ai combattenti <strong>di</strong> questo sport, anziché a quelli dei cartoni animati, è che i bambini percepiscono i primi come veri, mentre i secon<strong>di</strong> li considerano asso- La cattiva TV <strong>di</strong>laga ancora <strong>Campo</strong> de’ fiori 3 lutamente finti. Pertanto, mentre non sono spinti ad imitare un protagonista finto, lo fanno con quello vero <strong>di</strong> cui ne emulano le gesta; bisogna <strong>di</strong>rgli che non è così, che i protagonisti che loro amano, sono soltanto degli attori che recitano e non fanno sul serio e che, infatti, non si fanno mai male. I loro nomi come, l’Assassino Celebrale, il Ragazzo che Spezza i Cuori, il Becchino, servono a rafforzare l’effetto della maschera crudele stampata sul viso dei combattenti che, con salti mortali, pugni e calci, fanno finta <strong>di</strong> <strong>di</strong>struggere l’avversario. Bisogna <strong>di</strong>re ai ragazzi che i lottatori si allenano continuamente per impararsi a portare i colpi finti e a cadere senza farsi male. Non bisogna abbandonare i nostri adolescenti davanti a questo tipo <strong>di</strong> TV, dove l’esasperazione della violenza è la colonna portante dello spettacolo, piuttosto bisogna accompagnarli nella visione, per poter sminuirne, con giusto scherno, l’effetto causato. I ragazzi sono vulnerabili nel carattere, in me<strong>di</strong>a fino ai do<strong>di</strong>ci anni circa, dopo riescono autonomamente a <strong>di</strong>scernere la finzione dalla realtà. In Italia, infatti, le vittime designate sono proprio i bambini e gli adolescenti. In America, dove questo sport è seguito da moltissimi anni, il pubblico ha dai venti ai quarant’anni, ciò significa che, se <strong>di</strong>ssua<strong>di</strong>amo i nostri figli, che costituiscono la maggior parte del pubblico nostrano, dall’imitare tali comportamenti, potremmo sperare <strong>di</strong> far calare l’au<strong>di</strong>ence e <strong>di</strong> conseguenza l’interesse dei “signori” <strong>di</strong> cui sopra, a trasmettere simili spettacoli. E <strong>di</strong>re che i giovani, in questo particolare momento, avrebbero bisogno <strong>di</strong> continui messaggi <strong>di</strong> amore e <strong>di</strong> pace. LE DIETE E LA FAME Dieta bilanciata, <strong>di</strong>eta <strong>di</strong>ssociata, <strong>di</strong>eta vegetariana, <strong>di</strong>eta del fantino,liposuzione…, quanta fatica per consumare i risultati <strong>di</strong> eccessi e <strong>di</strong>sor<strong>di</strong>ni alimentari, per perdere, senza troppa speranza, qualche chilo <strong>di</strong> troppo. Quanti sacrifici, quante rinunce, quanto lavoro in palestra, in piscina o sui campi da gioco…… Ma se avessimo mangiato meglio e <strong>di</strong> meno? Oggi gli osservatori me<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> tutto il mondo che mangia, danno l’allarme per il pericolo obesità . Essa è già <strong>di</strong> per sé una grave malattia che ne genera altre, altrettanto gravi, quali il <strong>di</strong>abete, il mal <strong>di</strong> cuore, il mal d’ossa… Perché non pensarci invece prima <strong>di</strong> correre poi ai ripari, quando non sempre questo è possibile? Ma non vorrei perdermi in <strong>di</strong>ssertazionime<strong>di</strong>coscientifiche perché non interessano questo mio <strong>di</strong>scorso e non sono, tra l’altro, capace <strong>di</strong> farne. Vorrei solo contrapporre in maniera serena e non offensiva per nessuno, la questione <strong>di</strong> tutte quelle persone al mondo che non hanno <strong>di</strong> che sfamarsi e <strong>di</strong> che bere, a questa nostra, nuova piaga sociale: l’obesità. E’ un paradosso pensare che ci si possa ammalare e magari morire per gli eccessi alimentari, mentre miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> nostri fratelli s’ammalano e muoiono per la fame e la sete. NON LO ABBANDONARE Come si fa ad abbandonare un cucciolo che ha giocato magari fino a ieri con i tuoi bambini, che ti ha aspettato ogni giorno per farti le feste e <strong>di</strong>mostrarti tutto il suo amore e la sua fedeltà, che t’è servito per sfogare le tue ansie, per alleviare i tuoi problemi, che ti ha fatto ridere e scherzare e che ha vissuto solo per te? Come si fa a guardare i suoi occhi tristi quando ha capito <strong>di</strong> essere abbandonato e non starci male? E come si fa a sopportare <strong>di</strong> portarsi dentro il rimorso per tutta la vita? VECCHI E SOLI Poveri vecchi più nessuno li vuole, nessuno ha tempo per loro; loro che hanno dato tutta la vita per farti crescere e per farti stare bene. Loro che hanno gioito ad ogni tua piccola o grande vittoria ed hanno imparato ad aspettare, spesso invano, un tuo gesto, benché minimo, <strong>di</strong> gratitu<strong>di</strong>ne. Loro che perdonano e comprendono sempre tutto, loro che vedono in te l’orgoglio della loro esistenza. Queste mamme e questi papà, questi nonni sempre più soli, tristi ed abbandonati. Vai a trovarli più spesso e le ore rubate allo sport o al <strong>di</strong>vago, regalate a loro, ti daranno molto, ma molto <strong>di</strong> più. REGALA UN SORRISO Questa estate, quando sei lontano dalla routine quoti<strong>di</strong>ana e lo stress si fa un po’ da parte, se incontri un <strong>di</strong>sabile, ve<strong>di</strong>lo in maniera <strong>di</strong>versa, avvicinalo, prova a parlarci, regalagli un sorriso, avrai fatto un grande gesto d’amore e ti farà molto bene.