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Fisica per Farmacia–Pia Astone - INFN Sezione di Roma

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– si possono solo grandezze omogenee, e quin<strong>di</strong>, solo vettori omogenei (“mele<br />

con mele e patate con patate”, come si <strong>di</strong>ceva alle elementari);<br />

– va prima provato che tale o<strong>per</strong>azione abbia senso<br />

– Somma <strong>di</strong> due forze: Fc = Fa+ Fb: l’effetto <strong>di</strong> dell’applicazione simultanea<br />

<strong>di</strong> Fa e Fb è esattamenta uguale a quella <strong>di</strong> Fc se le due forze sono applicate<br />

ad un punto materiale. L’effetto è un più complicato se le forze sono<br />

applicate ad un corpo esteso.<br />

– Somma <strong>di</strong> due velocità: v1 + v2 = v3 ha senso se v1, v2 e v3 hanno un<br />

significato ben preciso e se le velocità sono molto piccole rispetto a quella<br />

della luce (trasformazione Galileiana delle velocità, ve<strong>di</strong> nel seguito.). Se<br />

invece le velocità sono confrontabili con quella della luce tale formula <strong>di</strong><br />

somma non è applicabile (→ teoria della relatività ristretta <strong>di</strong> Einstein).<br />

Trasformazione galileiana delle velocità. In genere, se un corpo si muove<br />

con v nel sistema <strong>di</strong> riferimento S, e il sistema <strong>di</strong> riferimento si muove<br />

rispetto a S ′ con velocità costante v(S):<br />

v ′ = v(S) + v (1)<br />

a ′ = a (2)<br />

Se la velocità <strong>di</strong> S rispetto a S ′ è costante allora l’ accelerazione del corpo<br />

nei 2 sistemi <strong>di</strong> riferimento è la stessa.<br />

Caso del nuotatore sul fiume:<br />

vnR = vnF + vFR , (3)<br />

ove vFR è la velocità del fiume rispetto alla riva, vnF la velocità del nuotatore<br />

rispetto al fiume e vnR la velocità del nuotatore rispetto alla riva.<br />

Scegliendo opportunamente gli assi abbiamo vFR = (vF, 0), vnF = (vL, vT)<br />

(ove vL e vT stanno <strong>per</strong> velocità longitu<strong>di</strong>nale e trasversale rispetto alla<br />

corrente), <strong>per</strong> cui vnR = (vF + vL, vT). Casi elementari sono quando la<br />

velocità del nuotatore è solo lungo la corrente o trasverale ad essa.<br />

Problemi, entrambi svolti e ampiamente <strong>di</strong>scussi:<br />

Ricordatevi <strong>di</strong> fare sempre dei “ragionamenti al limite”, <strong>per</strong> verificare se<br />

una formula trovata o una vostra intuizione, sono corrette.<br />

(a) Un uomo corre con vP=5 km/h rispetto alla strada (riferimento in<br />

quiete). Un’ automobile procede nella stessa <strong>di</strong>rezione con va=50 km/h<br />

(riferimento in moto). Trovare la velocità dell’ uomo rispetto all’ auto.<br />

Il risultato è che il guidatore vede l’ uomo avvicinarsi ad una velocità<br />

<strong>di</strong> -45 km/h. Qui un ragionamento al limite potrebbe essere: e se<br />

l’ uomo è un supeeroe e scappa alla stessa velocità della macchina<br />

? Ovviamente il guidatore deve vederlo fermo, <strong>per</strong>chè si mantengono<br />

sempre alla stessa <strong>di</strong>stanza relativa.<br />

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