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NUOVO oggi MOLISE Sabato 24 Aprile 2010 IL FATTO DEL GIORNO VENAFRO-AREA VOLTURNO Colli a Volturno - Uno strumento scientifico per monitorare flora, fauna e attività sismica COLLI A VOLTURNO - Inaugurato l’osservatorio ambientale permanente della Biodiversità. Presenti numerose autorità. L’obiettivo è quello della studio dai cambiamenti della fauna e della flora in relazione alle attività sismiche. Coinvolti numerosi partner. Giornata storica per Colli a Volturno quella di ieri in occasione della cerimonia d’inaugurazione dell’osservatorio ambientale permanente della Biodiversità, struttura di ricerca voluta fortemente da diversi attori e nata da un accordo specifico fra Regione Molise e comune di Colli a Volturno. Studiare i cambiamenti della flora e della fauna in relazione all’attività sismica in tutta l’area del Pnalm, del preparco e della Valle del Volturno, questo è l’obiettivo principale dell’Osservatorio ambientale che offre opportunità di lavoro a 12 giovani del posto, formati e organizzati in gruppi di lavoro in collaborazione con i vari partner del progetto. Per l’occasione la cerimonia è stata divisa in due momenti. Il primo si è svolto all’interno dell’aula consiliare comunale con la presentazione del progetto al quale hanno partecipato numerose autorità tra cui l’assessore regionale Filoteo Di Sandro, vero promoter e fautore dell’iniziativa nei mesi passati e grazie al quale il centro è stato finanziato. Il sindaco Alessandro Arcaro, i responsabili dei partner del progetto e cioè l’Università degli studi del Molise, il Moligal, l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Osservatorio Vesuviano), il Cra, il comune di Colli a Volturno e la società Cooperativa Consulenza e lavoro. Dopo i vari interventi delle autorità presenti è toccato ai professori interessati spiegare le tappe fondamentali del progetto, La professoressa Iorizzi e la professoressa Fortini dell’Unimol (Settore flora e fauna) s sono concentrate sulle attività di ricerca sul campo e sulle varie indagini che si andranno ad effettuare sul territorio. Il professor Girolamo Milano (Ingv-Osservatorio Vesuviano) ha concentrato il suo intervento sul rapporto fondamentale tra la biodiversità, l’ecosistema e gli eventi sismici. Il gruppo legato al professor Milano all’interno dell’Osservatorio collese si occuperà, inoltre, in un’attività di ri- Biodiversità, inaugurato l’osservatorio ambientale L’assessore Di Sandro ha tagliato il nastro LA POLEMICA Il racconto per immagini del varo della nuova struttura cerca al fine di predisporre di un database contenente gli eventi sismici avvenuti nell’area di studio. I vari interventi dei diretti interessati al progetto hanno messo in luce l’importanza di questa iniziativa che, oltre a posizionare Colli a Volturno in un ruolo di vertice per quel che riguarda gli studi sulla biodiversità, potrà avviare nel prossimo futuro collaborazioni varie con tutti i comuni della Valle del Volturno e dell’area 15 del Pnalm. L’assessore regionale Filoteo Di Sandro nel suo intervento ha sottolineato anche come qualcuno in passato si sia opposto a questo progetto, tentando di dirottare i fondi altrove e di non far partire le attività dell’Osservatorio. Cosa che non è riuscita, fortunatamente, ed ha portato in un comune della Valle del Volturno un progetto davvero all’avanguardia. La cerimonia si è spostata, subito dopo, in via IV novembre dove si è provveduto al taglio del nastro della sede e alla benedizione dei locali utilizzati per le attività lavorative. Qui, la dottoressa Carmela Colozza (Società Cooperativa Consulenza e Lavoro) ha illustrato le attività dell’Osservatorio e i giovani dipendenti dell’ente hanno illustrato ai presenti i loro interessanti progetti già avviati. Il tutto si è concluso con la visita della struttura da parte degli ospiti guidati dal dirigente dell’Osservatorio ingegnere Gianfranco Visco e con il buffet allestito dal Moligal per festeggiare l’evento. Michele Visco San Vincenzo al Volturno - Il sindacalista punta l’indice contro i Beni culturali della regione Molise Izzo: «Una dirigenza vergognosa» L’esponente della UilBac sulla gestione dell’area archeologica SAN VINCENZO AL VOLTURNO - La Uilbac ancora all’attacco. «Una dirigenza vergognosa atto secondo». Emilio Izzo incalza la dose sul sito archeologico. Ancora una nota al vetriolo è giunta agli organi di stampa da parte del segretario regionale della Uilbac Molise, Emilio Izzo, riguardante il sito archeologico delle polemiche di San Vincenzo al Volturno. «Si sperava proprio di no ma si è trovata una sconfortante risposta alla domanda dei giorni scorsi riguardante l’impiego di mezzi e forze da parte della dirigenza locale dei Beni Culturali per l’organizzazione della mostra presso il monumento di Santa Maria delle Mona- Izzo della UilBac che - scrive Emilio Izzo - tralasciando totalmente l’impegno per il ripristino del sito di San Vincenzo. Per realizzare megapannelli, qualche vetrina, striscioni, manifesti, inviti, depliants e locandine alla alla pulizia straordinaria sono state spese alcune migliaia di euro, tutto ciò dimenticando il taglio delle erbe infestanti che sommergono i reperti lapidei nel cortile interno. Certamente - precisa il segretario della Uilbac - il quintuplo di quello che si sarebbe speso per ridare un minimo di dignità ai lavoratori di San Vincenzo al Volturno, ancora privi di tutto. Ma, evidentemente, c’è giustizia a questo mondo. Infatti, come preannunciato, mentre al complesso di Santa Marie delle Monache sontuosamente si celebrava un appuntamento della Settimana della Cultura, il dipartimento di prevenzione (ufficio igiene e sanità pubblica dell’Asrem - distretto di Venafro) recapitava alla Uilbac la certificazione che, dimostrando che in casa Uilbac nessuno soffre di allucinazioni». Il testo delle certificazione recita testualmente: «Vista la richiesta del segretario regionale della Uilbac Molise Emilio Izzo, intesa a verificare inconvenienti igienici presso la sede del personale dei Beni Culturali, area scavi San Vincenzo al Volurno, effettuato sopralluogo, si è rilevato quanto segue. La sede, costituita da una struttura in legno adibita ad ufficio e ricovero personale, attualmente trovasi effettivamente in condizioni igienico-sanitarie estremamente precarie ed insalubri, a causa della scarsa pulizia, umidità, mancanza di riscaldamento e fornitura elettrica». «Ovviamente, a partire da questo momento - conclude Emilio Izzo - gli usi consentiti saranno quelli di inviare la certificazione alla dirigenza locale, al ministero dei Beni Culturali e, aspetto più importante, all’ispettorato del lavoro. In queste, ore chiederò anche conto dei costi sostenuti, si simili contingenze, per la mostra e le pulizie straordinarie». MiVi www.nuovomolise.net
Alle sollecitazioni di Antonio Fasciano (La Città dei Bambini) arrivano riscontri dalla capitale Sicurezza, risposte dal Ministero Prevenzione rischi al nucleo industriale: sul tavolo il progetto di realizzare una più funzionale sede per il comando Vigili del Fuoco E’ soddisfatto solo a metà il blogger Antonio Fasciano, presidente del Comitato spontaneo «La città dei Bambini» che in questi giorni ha ricevuto una lettera dopo che oltre sei mesi fa aveva scritto al ministero degli Interni ponendo in evidenza la mancanza di idonei mezzi e strumenti a disposizione del locale distaccamento dei vigili del fuoco. Fasciano partiva dalla considerazione della presenza nell’area industriale termolese di diverse aziende del polo chimico e con il rischio sempre presente di possibili incidenti sul lavoro e la necessità di intervento con idonee attrezzature. «Siamo soddisfatti a metà - spiega il presidente del Comitato "La Città dei Bambini" - della lettera del dirigente Barberi del Dipartimento dei Vigili del Fuoco e del soccorso pubblico e della Difesa civile attarverso la quale mi ha risposto a una serie di sollecitazioni. Sarà pure una storia vecchia come il mondo, ma occorre che si verifichi l’episodio grave per poi dover prendere le dovute NUOVI scenari per la proprietà Fiat, situazione degli interinali per lo stabilimento di Termoli ed approvazione del billncio consuntivo 2009 della sigla sindacale: tutto questo, ieri mattina, al centro del direttivo della Fim Cisl nella sala connvegni dell’Hotel Meridiano di Termoli. A relazionare il segretario regionale Riccardo Mascolo davanti all’assemblea dei dirigenti. Fari puntati sui cambiamenti radicali di uomini al comando della casa automobilistica. Potranno esserci ripercussioni anche sul sito termolese? «Intanto io penso - risponde Mascolo - che bisognerebbe pensare sempre positivamente,guai se non fosse così. Termoli è uno stabilimento che negli anni passati ha detto sempre la sua e poi nei seguenti ha avuto sempre più un crescendo, attuando, come una sorta di apripista, quelle forme di flessibilità che lo hanno posto quasi sempre a modello e sotto i fari della visibilità come fosse perennemente in Il presidente del comitato «La Città dei Bambini», Antonio Fasciano preoccupazioni in termini di sicurezza». Un’occasione per portare all’attenzione del nuovo sindaco di Termoli perché prenda atto della situazione presso il distaccamento dei vigili del fuoco nell’area industriale. «In sintesi - aggiunge Fasciano - il dirigente Barberi ha detto delle cose giuste sul fatto che l’autoscala o la squadra NBCR per i servizi di pronto intervento chimico per un fatto logistico siano presenti solo a Campobasso però le industrie chimiche le abbiamo nel nostro Nuovi scenari della casa automobilistica e questione interinali in discussione al direttivo Termoli? Sito sempre centrale L’analisi di Riccardo Mascolo (Fim Cisl) alla luce dei cambiamenti registratisi al vertice della proprietà Fiat prima linea sotto l’occhio attento dell’amministratore delegato del gruppo. Oggi, dopo l’annuncio del cambio di presidenza passato nelle mani del rampollo di famiglia Agnelli Jonh Elkann, atto dovuto dopo le dimissioni di Luca Cordero di Montenzemolo, un giovane alla guida fa pensare ad una continuità della tradizone di famiglia, come un ritorno alle origini in sostanza, ma con metodi nuovi, per proporsi a livello internazionale.Conseguentemente, a cascata, ci vuole anche un sindacato nuovo. Oggi non è più come una volta negli anni 70 quando ci si confrontava solo sul territorio nazionale, oggi ci si confronta a livello mondiale e quindi in alcune circostanze bene ha fatto l’amministratore delegato a stringere accordi con altre case costruttrici, anche perché nei prossimi anni di case automobilistiche non ne resteranno molte sullo scenario mondiale. E, probabilmente, con queste nuove alleanze Fiat potrebbe essere una di quelle poche ancora in vita. Positivo anche il piano industriale da qui al 2014, perché in sostanza l’azienda Italia raddoppierà le produzioni. Mascolo, lei accennava a metodi nuovi per non morire produzioni maggiori, flessibilità dell’orario di lavoro ecc. Ma queste cose Termoli le ha già date e le sta dando da tempo. Termoli, lo ricordava lei, proprio in queste cose ha fatto sempre da pilota... dunque? «Con orgoglio devo dire, essendo appunto del territorio, che oggi lo stabilimento di Termoli viene preso come esempio non solo al ivello nazionale ma anche in quello internazionale e non mi riferisco solo alla flessibiltà che ha dato e ancora sta dando. Ecco perché a volte, nelle nostre rivendicazioni, diciamo spesso che Termoli meri- ta di più non per quello che deve dare, ma per quello che già ha dato. Oggi abbiamo una marcia in più, la famosa sesta marcia, perché probabilmente siamo talmente reattivi alla flessibiltà stessa che ci dovrà per forza di cosa collocarci al primo posto e saremo presi nuovamente a modello come punto di riferimento, come sito a tutti i livelli». Ci sembra di capire che Termoli, essendo uno stabilimento preso a modello, dovrebbe essere messo al riparo da qualsiasi brutta sorpresa a livello occupazionale? «Assolutamente si e io vado anche oltre. Penso che oggi è arrivato anche il momento di dare al sito di Termoli quello che di diritto gli spetta... date a Termoli quel che è di Termoli! Tutto quello che è stato detto e discusso il 21 aprile non interessa Termoli, perché se andrà in porto il piano industriale è anche per merito di Termoli, come non sarà colpa di Termoli se non andrà in porto. Le attenzioni societarie sono poste su alcuni stabilimenti e mi riferisco a Pomigliano d’Arco in modo particolare. E’ lì che si gioca la partita importante ed è lì che si vedrà duplicata quadruplicata la produzione di auto, però in cambio ci vogliono dei riscontri di quelli La lettera inviata dal Ministero dell’Interno a Fasciano che già si sono visti». Un ultimo punto all’ordine del giorno ,e qui è importante sapere come agirete e come la pensate, riguarda la situazione dei lavoratori interinali. L’allarme è scattato quando sulla stampa si parlava dei nuovi arrivi di trafertisti da Pratola Serra, un vero e prorpio nodo che ancora non riuscite a sciogliere. Perché? «Queste sono indicazioni che arrivano dal livello centrale. In pratica la mobiltà interna degli stabilimenti. Purtroppo, anche per limitare i danni, non dimentichiamo che non siamo ancora usciti territorio comunale. Pensate in caso di necessità, quando occorre intervenire subito, bisognerà aspettare l’arrivo del personale e delle attrezzature dal capoluogo regionale sempre che non siano impegnato in altre operazioni». Dalla lettera giunta da Roma si apprende che sarebbero in corso le procedure mirate per la realizzazione di una nuova sede del distaccamento di Termoli in un’area già individuata. «A questo punto - aggiunge Fasciano - non c’è che da augurarsi che nella nuova sede sia dotata di tutte le strumentazioni atte a salvaguardare la sicurezza e la salute dei cittadini nel nostro territorio». Il presidente del Comitato spontaneo La Città dei Bambini confida in Di Brino - al quale consegnerà copia della lettera ministero dell’Interno - che sembra abbia dimostrato una forte sensibilità verso i temi ambientali e la sicurezza del territorio comunale. «Su questo versante - conclude Fasciano - resterò sempre vigile e attento. Non bisogna mai abbassare la guardia». definitivamente dalla crisi e abbiamo un altro anno ancora di transizione. Siamo tutti proiettati nel 2011, però abbiamo sempre detto che abbiamo un accordo di bacino che siamo chiamti tutti indistintamente a far rispettare. Negli ultimi tempi, anche senza incentivi, abbiamo avuto un incremento di produzione e la direzione ha ritenuto di avvalersi di gente con una certa esperienza anziché di ragazzi ancora inesperti e bisognosi di formazione in un momento dove non c’era tempo materiale per farlo. Perché per mettere in condizioni di essere autonomo un interinale occorre circa un mese, troppo per far fronte alle richieste di mercato». Alla fine, dopo aver fatto prendere visione ai dirigenti del bilancio consuntivo, lo stesso è stato messo ai voti per l’approvazione. Un bilancio, stando ai numeri e dopo tante iniziative sostenute, che qualifica la Fim Cisl organizzazione di virtuosi. Micky Guidetti Il tavolo del direttivo della Fim Cisl di ieri mattina Il segretario regionale della Fim Cisl, Riccardo Mascolo
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