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NUOVO oggi MOLISE Sabato 24 Aprile 2010 Il fatto di cronaca BOJANO-AREA MATESINA La donna, alla guida della sua Ford Fiesta, avrebbe avuto un malore prima di sbandare. Era incinta Tragica fine contro un muretto Incidente stradale, ieri mattina, lungo la Provinciale 33 Perde la vita la 37enne Cinzia Cinotti, residente a Spinete ANCORA un incidente, questa volta mortale, lungo la strada provinciale 33 che collega Bojano a Spinete. Il sinistro si è verificato ieri mattina intorno alle ore 10. A perdere la vita una giovane signora 37enne, Cinzia Cinotti, origi- naria di Bojano, ma residente a Spinete dove era coniugata. A bordo della sua Ford Fiesta stava dirigendosi verso il centro bifernino, quando ad una curva è uscita fuori strada andandosi a schiantare contro un muretto di cemento coperto dalla ve- getazione. Il decesso è avvenuto all’istante nonostante l’apertura dell’airbag. Sull’asfalto non c’erano segni di frenata, si presuppone che la donna, incinta da un paio di mesi, abbia avuto un improvviso malore che le ha fatto perdere il controllo della vettura. In quel momento stava piovendo, però la visibilità era abbastanza buona. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri della Radiomobile e della locale Stazione per i rilievi del caso, nonché i Vigili del Fuoco di Campobasso Bojano - Maggioranza e opposizione si trovano d’accordo sull’aiuto ai dipendenti Mozione Solagrital, tutti al fianco dei lavoratori IERI mattina ad assistere ai lavori del consiglio comunale monotematico sulla mozione Solagrital presentata dai gruppi di minoranza consiliare, c’era un folto pubblico in sala, quasi tutti dipendenti dello stabilimento di Monteverde, a dimostrazione di come gli operai dell’azienda siano preoccupati per il loro futuro e per le sorti della filiera avicola. E’ stata sicuramente una giornata positiva, al di là dell’approvazione unanime della mozione, infatti è la prima volta che l’Amministrazione Silvestri appoggia una proposta proveniente dai banchi dell’opposizione, in quanto tutti i rappresentanti istituzionali oggi si sono impegnati a portare le problematiche della maggiore azienda bojanese nella sede di Palazzo Colagrosso per permettere alle maestranze, agli occupati dell’indotto e ai cittadini di poter conoscere i problemi che attanagliano la Solagrital e il loro futuro. Al consiglio municipale erano presenti l’Assessore al Lavoro, Angiolina Fusco Perrella, il Presidente della 2^ Commissione regionale Rosario De Matteis, il consigliere regionale Massimo Romano, i rappresentanti della Flai Cgil e della Fai Cisl, Calce e De Simone, nonché l’avvocato Iacovino, esperto in materia del lavoro, in rappresentanza degli operai posti in cassa integrazione che hanno impugnato il provvedimento ritenuto illegittimo. L’Assessore all’Ambiente Salvatore Muccilli ha fatto pervenire una nota in cui si giustificava dell’assenza perché impegnato fuori regione per motivi istituzionali. La prima parte dei lavori consiliari è stata riservata alla lettura di un lungo documento delle minoranze da parte del consigliere Vincenzo Piparo che ha affondato il dito nella piaga, facendosi portavoce delle lamentele e delle preoccupazioni dei lavoratori, dicendo: "Continuiamo a sentire di ritardi nei pagamenti dei salari e nella percezione degli assegni di integrazione salariale straordinaria; di non pagamento da due anni dei buoni mensa; di non liquidazione dei premi per obiettivi, di redditività o di produttività; di assunzioni di avventizi per poche ore alla settimana e pochi euro di salario; di oscillazioni preoccupanti del valore delle azioni Arena sui mercati azionari; di intrecci apparentemente incomprensibili tra società pubbliche e private; di commistioni e/o conflitto d’interessi tra amministratori di parte pubblica e amministratori di parte privata in società pagate con i soldi dei cittadini; di ritardi nei pagamenti dei trasportatori che hanno appena percepito le spettanze per le prestazioni di novembre scorso; di consistenti crediti dei fornitori verso la Solagrital, oppure di banche, fornitori, negozianti, ecc. che non fanno più credito ai tanti trasportatori, dipendenti Solagrital; di banche a cui Solagrital non versa il quinto dello stipendio, ceduto alle prime, che pur trattiene indebitamente in danno di molti dipendenti". L’esponente del PD rivolto al sindaco Silvestri ha così continuato: "Le sue dichiarazioni ossequiose verso il governo regionale non sono sufficienti, noi abbiamo il dovere di chiederle che lei si spenda al massimo delle sue possibilità e capacità in difesa delle famiglie bojanesi e non di qualche suo amico di maggioranza (Policella nominato in seno al GAM, n.d.r.). Bojano, le sue famiglie, i suoi lavoratori oggi più che mai hanno bisogno di un sindaco e non di un subordinato del Presidente della Regione. Abbiamo il dovere di chiedere chiarezza sulle prospettive dello stabilimento e su come vengono spesi i soldi pubblici". In un pas- saggio questi ha sottolineato che esiste un’ipoteca di 17 Milioni di ero sugli stabilimenti che dovranno essere ceduti in proprietà alla GAM da parte di Logit (Gruppo Arena). Al termine della lettura del documento con il quale Piparo ha illustrato la mozione, è intervenuto Silvestri sottolineando che la maggioranza consiliare ’Bojano Unita’ si è costantemente occupata delle problematiche che Solagrital sta vivendo e che per fortuna della città è intervenuta la Regione a salvare l’azienda a differenza di altri posti in cui le industrie chiudono i battenti. Il consiglio è stato poi interrotto per dare la possibilità ai rappresentati regionali di intervenire, hanno poi fatto seguito gli interventi dell’avv. Iacovino, di alcuni operai e dei sindacalisti presenti. Interventi questi che per questione di spazio pubblicheremo nei prossimi giorni. Alla ripresa dei lavori è stata poi votata all’unanimità la mozione che impegna il sindaco: ad interessarsi per il puntuale versamento delle indennità ai cassintegrati oltre alle spettanze ai trasportatori, agli allevatori, ai fornitori e agli altri soggetti interessati; a convocare nell’immediato un tavolo istituzionale con la Regione per chiarire le prospettive della filiera, dello stabilimento di Bojano e della gestione dei soldi dei cittadini; a fare voti alla Regione per valutare l’opportunità di acquisire il marchio Arena; e a convocare un tavolo tecnico con la Regione per ricevere spiegazioni sulla perizia di stima del valore del complesso industriale di Bojano valutata dall’advisor REAG spa in 37 Milioni di euro e sull’interesse pubblico della Regione ad acquisire ulteriore patrimonio immobiliare. luz e il personale del 118 che non ha potuto fare altro che constare il decesso. Poco dopo l’incidente è giunto sul posto anche il padre della giovane sventurata. Il corpo della Cinotti composto in una bara è stato poi trasportato presso l’obitorio del ci- 9 mitero di Bojano per l’esame cadaverico al fine di accertare se la causa del sinistro sia effettivamente da attribuire ad un improvviso malore della donna. Dopo l’esame la salma è stata restituita alla famiglia. luz L’automobile finita tra gli alberi (foto www.primapaginamolise.it) «Dante Di Dario ha lavorato bene» Il personale Arena reagisce alla stampa IL personale Arena S.p.A. reagisce agli attacchi ingiustificati e gratuiti subiti da Dante Di Dario da parte della stampa locale. «Dopo una serie di articoli diffamatori pubblicati su alcuni giornali locali, quotidiani e telematici, il personale del Gruppo Arena, ha ritenuto le notizie fortemente lesive per l’immagine della Società nonché del proprio Presidente dott. Dante Di Dario - hanno reso noto i dipendenti della Holding, in una dettagliata missiva - Il contenuto dei predetti articoli ha carattere gratuitamente ed ingiustificatamente lesivo dell’identità e della reputazione di un imprenditore che, con coraggio e lungimiranza, ha sempre lavorato a vantaggio della nostra terra, nonché della società Arena S.p.A. e di tanti che vi lavorano i quali, anche in tempi di forte crisi, hanno sempre percepito i propri emolumenti. L’evidente strumentalità della campagna di stampa falsa, volgare e diffamatoria, non corrisponde affatto ad alcun interesse pubblico all’informazione bensì solo ed esclusivamente ad infangare il nome e la professionalità di chi, da anni, lavora e si sacrifica al mero fine di salvaguardare un’importante industria, l’Arena S.p.A. appunto che, oltre a dare reddito a centinaia di famiglie, rappresenta uno dei pochi marchi molisani ancora visibili a livello nazionale. Ma vi è di più, è stato proprio a causa della campagna denigratoria e diffamatoria intrapresa ormai da mesi dalla stampa locale, lo ribadiamo, compresa quella telematica, che il dott. Di Dario è stato costretto a rassegnare le proprie dimissioni. Per tutto quanto sopra, il personale del Gruppo Arena, che ha già perso il proprio Presidente, chiede che la stampa tutta cali il sipario sulla questione e si concentri nel riportare fatti di cronaca piuttosto che continuare a denigrare l’immagine di un uomo serio, competente e di successo, fortemente accreditato nel mondo finanziario nazionale ed internazionale qual è appunto il dottor Di Dario. I dipendenti di Solagrital - concludono i dipendenti dell’azienda avicola bojanese -, esprimendo piena solidarietà al ’socio privato’, si associano a tutte le su esposte valutazioni». luz
10 RICCIA-CERCE-JELSI L’INIZIATIVA NUOVO oggi MOLISE Sabato 24 Aprile 2010 Domani raccolta di firme per il referendum. Dalle 10 alle 12 volontari dietro i banchetti Acqua pubblica, scende in piazza il comitato cittadino riccese Contro la privatizzazione del bene RICCIA - Anche il Comitato cittadino per l’acqua pubblica sarà domani in piazza Umberto I per la raccolta firme per i referendum per la ripubblicizzazione dell’acqua. Dalle ore 10 alle ore 12 i volontari del Comitato saranno presenti con i banchetti per ribadire il no alla privatizzazione dell’acqua. L’anniversario della Liberazione dal nazifascismo è occasione per liberare anche l’acqua dal mercaro e dal profitto. I tre quesiti vogliono abrogare la vergognosa legge approvata dall’attuale governo lnel novembre 2009 e le norme approvate da altri governi in passato che andavano nella stessa direzione, quella di considerare l’acqua una merce e la sua gestione finalizzata a produrre profitti. Dal punto di vista normativo, l’approvazione dei tre quesiti rimanderà, per l’affidamento del servizio idrico integrato, al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000. Tale articolo prevede il ricorso alle aziende speciali o, in ogni caso, ad enti di diritto pubblico che qualificano il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente "privo di rilevanza economica", servizio di interesse generale e privo di profitti nella sua erogazione. Verrebbero poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già con- segnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini. E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali. m.finella Riccia - Moffa annuncia: «Al Magazeno sarà allestita un’area tematica dedicata interamente alla tessitura» Torna a splendere il lanificio Palmieri Lo strumento verrà valorizzato al Museo delle arti e tradizioni popolari RICCIA - Torna a splendere, nel Museo del Magazeno, il lanificio Palmieri. Uno strumento di lavoro d’altri tempi che verrà valorizzato al Magazeno del Piano della Corte. E’ il lanificio della famiglia Palmieri donato dagli eredi all’Amministrazione co- La replica munale e che in questi giorni la ditta incaricata sta collocando nel Museo delle arti e tradizioni. "Il lanificio arricchisce il Museo delle arti e tradizioni popolari - commenta Maurizio Moffa, Consigliere delegato alla Cultura - di uno strumento di storia vissuta tutta riccese. A nome dell’Amministrazione desidero ringraziare calorosamente la ditta Ni.CO di Nicola Comodo che ha curato il trasporto del lanificio". "Il lanificio a motore è stato acquistato nel 1958 da mio padre Giorgio che, dal 1919 lavorava nel settore tessile, - spiega Marcello Palmieri - e ha funzionato quasi fino agli anni Ottanta. Purtroppo mio padre è scomparso po- Toro - Il sindaco ribatte alla minoranza DAL sindaco di Toro, Angelo Simonelli, riceviamo e volentieri pubblichiamo. «Sento il dovere di dare risposta ai due consiglieri comunali di minoranza di Toro circa l’articolo riportato dal quotidiano "Nuovo Oggi Molise"del 18/04/2010, che porta il titolo di "E’ bene saper come sono andate veramente le cose". Non è mio costume occultare l’operato di nessuno : ho sempre dato a Cesare ciò che era di Cesare ... Premetto che le cerimonie di inaugurazione vengono organizzate ogni qualvolta si realizza un’opera di una certa importanza, per creare nella piccola Comunità un’atmosfera di gioia e di condivisione, visto che di questi tempi tali eventi non sono molto frequenti, per colpa di una crisi che non vive solo il Comune di Toro. In questo caso, organizzare la cerimonia d’inaugurazione era ancor di più necessario e, soprattutto doveroso, nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. E’ noto e risaputo che la stampa, nel riportare notizie sugli eventi, mette in risalto la parte più significativa di questi ultimi, nel caso in questione è stata data importanza alla funzionalità e alla bellezza dell’opera realizzata. Se poi, anche il "leggere" è soggettivo, a me sembra che tutti gli articoli giornalistici parlino della realizzazione di una struttura il cui finanziamento è opera di un atto di donazione (120.000 euro) della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia. Come si fa ad asserire che la stampa riporta che l’opera è stata realizzata con i fondi della Regione Molise? Per fortuna " scripta manent"! Può succedere quando uno si basa sul "sentito dire". Ma non è così. Essere presenti a talune manifestazioni solo fisicamente, senza avere l’accortezza di seguire con attenzione, può capitare a ciascuno di noi. E, solo questo è potuto accadere a Giuseppe Vassalotti, consigliere di minoranza, presente alla cerimonia di inaugurazione dell’opera realizzata. Tutti gli interventi, a cominciare dal mio, in qualità di Sindaco, quello del chi mesi dopo, nel 1959, probabilmente per la grande gioia di vedere realizzato un sogno, e ora, grazie alla sensibilità del Sindaco e dell’amministrazione comunale, il lanificio "rivive" negli occhi delle nuove generazioni che potranno, in questo modo, ammirarlo. Il lanificio ha funzionato poi fino alla fine degli anni Settanta". "L’Amministrazione intende potenziare il Museo con la creazione, accanto a quello esistente, del Museo Archeologico - prosegue il Consigliere Moffa - che si pone come obiettivo di rendere il Museo quale luogo d’incontro e scambio culturale della comunità riccese attraverso la condivisione di esperienze presidente della FISM, quello del Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia hanno messo in luce che i fondi utilizzati per l’opera sono stati un atto di generosità della Fondazione e che la donazione sarebbe avvenuta all’indomani del sisma del 2002 nelle mani della vecchia Amministrazione. Nessuno ha parlato di fondi regionali. Il Presidente della Fondazione, nel suo dire, ha ripercorso tutto l’iter della donazione a partire dal 2002 ed ha precisato che il progetto, presentato dalla Nuova Amministrazione (Simonelli) in sostituzione di quello della vecchia Amministrazione (Cofelice), era stato accettato di buon grado poiché dava molta più visibilità alla Fondazione. Il consigliere Vassalotti forse non ricorda bene gli atti relativi al periodo in cui ricopriva il ruolo di vicesindaco e, quindi, non ha presente il vecchio pro- culturali e produttive presenti nel territorio: i Musei divengono elementi propulsori per avviare circoli culturali ed economici virtuosi, capaci di promuovere e rafforzare manualità e creatività storicamente presenti, patrimonio attuale per le imprese locali. Il Museo deve diventare il cardine di un’attività finalizzata non solo alla tutela passiva, ma anche alla valorizzazione delle numerose risorse di cui il territorio dispone: storiche, paesaggistiche, ambientali, artigianali ed enogastronomiche, avviando in tal modo la necessaria integrazione tra turismo, cultura ed ambiente per il rafforzamento ed il sostegno delle aree collinari e dell’ecosi- getto. Per quanto concerne le dichiarazioni della consigliera De Marco, voglio credere che si sia associata senza aver letto i giornali. In merito, invece, alle sue testuali parole "Il mandato del nostro sindaco sta per concludere e ancora il problema della ricostruzione non è stata ultimata, queste sono le cose su cui i nostri cittadini devono essere informati", preciso che esse mettono in luce la scarsa conoscenza dei fatti che avvengono nel Comune. E questo lo avrei capito se fosse stato un qualsiasi cittadino, ma ritengo la cosa grave per una persona che ricopre la carica di Consigliere Comunale, sia pure di minoranza. Se fosse stata presente alla cerimonia, dal momento che si è svolta in un giorno festivo, forse avrebbe sentito la risposta alle tante mie continue e pressanti richieste, relative alla ricostruzione post sisma, dalla diretta voce del Presidente Michele Iorio. stema rurale". Il Museo delle arti e tradizioni popolari è stato inaugurato nel 1997 e si trova lungo la cortina muraria esterna del borgo medievale. La quasi totalità dei reperti sono oggi conservati presso il primo piano dell’antico "Magazeno" situato nel Piano della Corte, nella restante parte nel pianterreno sarà allestita l’area tematica dedicata interamente alla tessitura. La collazione e collezione degli oggetti è stata possibile grazie all’impegno encomiabile dell’Associazione culturale Memoria e Cultura, la quale ha recuperato i circa 4000 pezzi esposti e al lavoro di Roberto Fanelli, da sempre impegnato nella valorizzazione storica di Riccia. Il Museo illustra la vita e il lavoro del territorio di Riccia; in esso si conservano antichi utensili adoperati dalle popolazioni locali, strumenti musicali, giochi ed anche scarpe e vestiario, di cui hanno fatto uso le popolazioni locali e che è memoria di un indelebile passato. dd Per non parlare dell’intervento dell’Assessore Vitagliano, che ha esordito dicendo che mi presento quasi quotidianamente negli uffici regionali con "l’elenco della spesa". Il Sindaco è stato sempre ed è a completa disposizione di quanti desiderano conoscere gli sviluppi della situazione relativa alla ricostruzione. Sarei ben lieto di informare anche lei se solo venisse al Comune a manifestare un minimo di interesse per i problemi della gente di Toro invece di rivolgere inviti superflui alla cittadinanza. Comunque, bando alle chiacchiere, perché "non fanno farina", l’Amministrazione Comunale si augura di rispondere con le opere concrete come ha fatto finora. Il mandato è ancora lungo, mancano più di due anni. Alla fine si tireranno le somme. Nella speranza di aver fatto ulteriore chiarezza, ringrazio i due Consiglieri per avermene dato la possibilità».
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