Sanità, Fitto boccia il Molise e impugna la legge ... - sito in costruzione

NUOVO oggi MOLISE
Sabato 24 Aprile 2010
IN CRONACA
SAN SALVO-AREA VASTESE
Palmoli - Ha tagliato ottantotto piante senza autorizzazione
Disboscamento abusivo
Denunciato un operaio
In azione il Corpo forestale di Gissi
PALMOLI - Con l’accusa
di disboscamento abusivo
un cinquntatreenne di
Gissi, F.F. le sue iniziali,
è stato denunciato dagli
agenti della Forestale.
L’uomo ha proceduto ad
un vero e proprio disboscamento,
sono infatti ben
ottantanove le piante tagliate
a raso senza alcuna
autorizzazione, su un terreno
di circa trecento metri
quadri in località Colle
Giammarino di Palmoli.
Gli agenti della Forestale
della stazione di Gissi
avevano notato un taglio
irregolare su una porzione
di bosco d’alto fusto di latifoglie.
Identificato il proprietario
del terreno, i militari
lo hanno sottoposto
ad interrogatorio. L’uomo
ha dichiarato che il taglio
del bosco gli era stato sollecitato
dallo stesso individuo
che ha poi proceduto
alle opreazioni, al fine di
approvvigionarsi entrambi
di legna da ardere. Secondo
la deposizione del
proprietario del fondo l’o-
peraio avrebbe dovuto, secondo
gli accordi, a provvedere
a denunciare il taglio
boschivo alla Forestale.
Dalla verifica sul registro
di Stazione, però, è risultato
che la denuncia di
taglio ad uso domestico
era stata effettivamente
inoltrata nell’autunno
scorso, ma riguardava solo
ed esclusivamente un taglio
consistente nell’abbattimento
delle piante deperienti,
difettose o in sovrannumero,
per un totale
di 20 quintali di legna da
ardere. Invece è stato eseguito
un taglio a raso. La
Forestale ha avviato allora
un’idagine, condotte attraverso
accertamenti
dendrometrici, fotografici
e planimetrici con utilizzo
di Gps, scoprendo che il
taglio a raso ha interessato
una superficie di circa
300 metri quadrati di bosco
ad alto fusto, principalmente
roverelle e ornielli.
Ottantanove in totale
le piante abbattute.
Inevitabile dunque la denuncia
e la multa. «Negli
ultimi tempi - spiega Nevio
Savini, comandante
provinciale della Forestale
- stiamo assistendo ad una
recrudescenza di questo
tipo di reato sul territorio.
Il taglio abusivo dei boschi,
però, oltre a configurare
eventuali illeciti di
natura amministrativa,
integra il più grave reato
della mancata autorizzazione
paesaggistica, più o
meno aggravata a seconda
che il bosco ricada anche
in un’area protetta regionale,
nazionale o internazionale».
I tagli all’ospedale di Agnone peseranno sull’Alto Vastese
ALTO VASTESE - Tagli ai
piccoli ospedali, il problema
è il medesimo, in Molise
e anche nel confinante
Abruzzo.
Proprio nei giorni scorsi
alcuni sindaci abruzzesi,
tra i quali il primo cittadino
di Vasto, Luciano Lapenna,
hanno preso parte
ad un incontro, carico di
tensione, con il sub commissario
della sanità in
Abruzzo, Baraldi, e il manager
della Asl di
Lanciano-Vasto-Chieti,
Zavattaro. Al centro del
confronto il ridimensionamento
dell’ospedale di Casoli,
nel Chietino, che rischia
di trasformarsi in
una Rsa, una residenza
per anziani, proprio come
il ’Caracciolo’ di Agnone
(Is). Carte alla mano, la
Baraldi, ha ricordato i
guai della sanità regionale
e gli obblighi del rientro
dal pesante deficit. Molte,
dunque, le analogie con la
situazione del Molise, dove
è a rischio l’ospedale di
Agnone, cioè il presidio
medico di riferimento per i
residenti nei centri dell’Alto
Vastese. «Sappiamo
qual è la situazione - ha
detto il presidente del comitato
dei sindaci, Luciano
Lapenna, primo cittadino
di Vasto - ma non si possono
scaricare i problemi su
questa parte d’Abruzzo».
Il sindaco Lapenna ha poi
ricordato al manager della
Asl e al sub commissario
che i servizi di emodinamica,
ad esempio, «quasi tutti
concentrati nell’area
Chieti-Pescara, vanno concepiti
e realizzati anche
Servizi sanitari a rischio
nelle zone dell’entroterra
La chiusura del Caracciolo metterebbe in discussione
il diritto alla salute dei residenti nei centri montani
nel sud della regione, a
Vasto, perchè una crisi
cardiaca nei centri montani
del comprensorio, a
Schiavi di Abruzzo e Castiglione
Messer Marino,
può essere letale».
Già, ecco il punto, una
crisi cardiaca in uno qualsiasi
dei centri dell’entroterra
Vastese può davvero
essere letale con l’ospedale
di Vasto a più di cinquanta
chilometri di distanza.
Malore, ad esempio crisi
cardiaca: chiamata al 118,
un’ora di attesa per l’arrivo
dell’ambulanza e un’ora
di viaggio di ritorno per
raggiungere l’ospedale. Risultato:
paziente sicuramente
morto. Il presidio
ospedaliero di Agnone invece,
raggiungibile in venti
minuti appena, può salvare
vite umane, come è già
successo tante volte. Si
comprende bene, allora,
alla luce del discorso del
sindaco Lapenna, l’importanza
davvero vitale del
’Caracciolo’ per le popolazioni
dell’Alto Vastese. Se
però venisse pesantemente
ridimensionato, declassato
al rango di Rsa, magari
senza pronto soccorso, saremmo
punto e a capo.
Proprio per questi motivi
dai sindaci di zona, dall’Alto
Vastese, ci si sarebbe
aspettata una presa di posizione
dura e decisa dopo
i tagli annunciati dalla
sub commissario alla sanità
del Molise, Mastrobuono,
al di là della parata in
fascia tricolore lungo le
strade di Agnone per il favore
dei fotografi e delle
telecamere. Anche perché
quegli stessi sindaci, Piluso
e Mastrangelo in testa,
hanno firmato, senza
alcuna costrizione, una lettera
nella quale annunciavano
le proprie dimissioni
in caso di tagli al ’Caracciolo’.
«Hic Rhodus, hic
salta», insegnava Esopo,
una lezione che è ancora
valida oggi e cioè: dimostrino
ora, quegli amministratori,
coerenza con le
proprie dichiarazioni altisonanti
e propagandistiche.
Francesco Bottone
In basso nella foto
i sindaci Piluso (Psi)
e Mastrangelo (PdL)
IN EVIDENZA
I consiglieri di opposizione del PdL di San Salvo
25
San Salvo - Il caso scalda il Consiglio
Stipendi d’oro,
questione in aula
L’opposizione chiede una commissione d’inchiesta
SAN SALVO - Torna a
riunirsi il Consiglio comunale
di San Salvo, un’assise
che si preannuncia particolarmente
accesa, per
via delle recenti polemiche
che hanno coinvolto i servizi
sociali del Municipio,
con lo scandalo degli stipendi
d’oro pagati con soldi
pubblici e la conseguente
richiesta di una speciale
commissione d’indagine.
Il presidente Alfonso
Di Toro ha convocato
l’assise civica per il giorno
26 aprile, lunedì, alle ore
15:30.
Questi i punti all’ordine
del giorno: recepimento
legge regionale n.16 del
19/08/2009; sentenza Tribunale
di Vasto n.292/09
a favore di Giuseppe De
Vito per esproprio - riconoscimento
debiti fuori bilancio;
legge n.131/83 -
Determinazione quantità
aree da destinare a residenza,
attività produttive
e terziarie e relativo prezzo
di cessione; programma
triennale lavori pubblici
2010-2011-2012 ed elenco
annuale 2010 - approvazione;
bilancio di previsione
2010 - relazione revisionale
e programmatica,
bilancio pluriennale triennio
2010-2012. Infine, ma
è questo sicuramente il
punto più delicato, la richiesta,
avanzata dai
gruppi di opposizione, di
costituzione di una commissione
speciale d’indagine
sugli stipendi d’oro nel
settore dei servizi sociali.
«Nella costruzione del bilancio
2010 - ha dichiarato
il sindaco Gabriele
Marchese - tenendo conto
del momento di straordinaria
crisi e in attesa di
un cambio di rotta da parte
del governo e della Regione
capace di ridare respiro
innanzitutto alle famiglie
più disagiate e alle
piccole e medie imprese,
abbiamo ritenuto necessario
mantenere una linea
di sobrietà e rigore. Abbiamo
razionalizzato fortemente
le risorse eliminando
il più possibile gli
sprechi ed intensificando
la lotta all’evasione». Gli
stipendi d’oro, pagati dal
Municipio come sostiene
la consigliere Tiziana
Magnacca, se confermati,
sembrerebbero smentire
queste affermazioni. «Nonostante
le difficoltà che
hanno messo in ginocchio
i Comuni italiani, - continua
il sindaco - a partire
dai limiti imposti dal patto
di stabilità fino al blocco
delle imposte e alla
drastica riduzione delle
entrate, questo Comune ha
continuato e continuerà a
portare avanti interventi
avviati in periodi economicamente
più favorevoli,
nonché ad innovare in termini
di risparmio energetico,
raccolta differenziata
e interventi infrastrutturali
anche mediante nuove
formule di finanza alternativa».
Notte di taranta
al «Movide»
di San Salvo
SAN SALVO - Pizzica e
taranta questa sera
protagoniste a San Salvo
Marina al Movide
de la Noche in via
Marco Polo.
Dalle 22 in poi il
gruppo Tarantaquattrotet
proveniente dalla
terra salentina si esibirà
con un ricco repertorio
musicale.
Come sempre l’ingresso
sarà gratuito per tutti,
per una serata da
non perdere.
nuovomoliseisernia@email.it