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POSTE ITALIANE spa - SPED. IN A. P. D. L. 353/2003 -70% (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46 ) art. 1, Comma 1, DCB - Bologna - Taxe perçue (tassa riscossa) Cooperativa Italiana Catering, via Raffaello Sanzio 20 - 20090 Segrate (MI) - tel. 0226920130 - fax 0226920<strong>24</strong>8 ANNO XII n. 68.<br />
QUALITALY<br />
IL GIORNALE DELLA RISTORAZIONE E DEL CATERING MODERNO<br />
APR.MAG 2012<br />
Tendenze, ingredienti, tecniche, attrezzature<br />
IL FUTURO<br />
E I NUOVI<br />
scenari<br />
FARINE<br />
SCEGLIERE<br />
il meglio<br />
UN CESTINO<br />
DEL PANE<br />
di qualità<br />
Pizza, patrimonio italiano SPECIALE<br />
pane<br />
1
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Knorr si e’ aggiudicato<br />
l’eccellenza.<br />
Brodi “Best in Class” di Knorr. Solo i migliori<br />
arrivano in cucina.<br />
Sapore unico e alta qualità, ecco cosa hanno in comune i quattro brodi Knorr<br />
Brodo Elite, Brodo Dell’Orto, Brodo Record e Brodo Sapore eletti dagli Chef<br />
del mondo “Best in Class”. Per essere ancora più sicuro del sapore dei suoi brodi,<br />
Knorr ha chiesto a degli Chef indipendenti di testarne la bontà.<br />
Risultato di una ricerca Partner Research in Italia: blind test su 30 Chef<br />
indipendenti nei periodi Novembre-Dicembre 2009 e Novembre 2010<br />
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LUN. VEN. 9.00 - 18.00 www.unileverfoodsolutions.it
Farina, sale, lievito, acqua<br />
• Direttore responsabile Qualitaly Magazine • FRANCESCA PULITANÒ<br />
Pizza e pane. Forse non è la<br />
prima volta che lo affrontiamo,<br />
ma d’altra parte<br />
sono temi troppo “nostri”… chi<br />
non ha mai assaporato, anche solo<br />
una volta, l’aroma e la fragranza<br />
del pane fatto in casa? E chi non<br />
ha mai accarezzato l’idea di averlo<br />
così, fresco e croccante, tutti i<br />
giorni sulla tavola? Non è soltanto<br />
un complemento per la pietanza,<br />
ma un alimento carico di fascino<br />
e di simbolismo. Ricordo la battuta<br />
di un lm, in cui un bambino<br />
chiedeva al padre che cosa si<br />
poteva dare a chi aveva davvero<br />
fame, ottenendo la sola risposta<br />
possibile, scontata ma densa di<br />
signi cato nella sua semplicità: il<br />
Sono le basi di due alimenti<br />
classici delle nostre tavole.Pizza<br />
e pane, ovvero gusto e business<br />
pane, appunto. Una volta, dopo<br />
aver gustato una porzione eccezionalmente<br />
saporita di pappa al<br />
pomodoro, il famoso piatto tipico<br />
toscano, ne chiesi la ricetta al proprietario<br />
dell’agriturismo che me<br />
l’aveva servita: non mi fu negata<br />
la descrizione del procedimento,<br />
ma fui avvertita che mai e poi mai<br />
avrei potuto replicarla uguale a<br />
casa mia, perché era il pane a fare<br />
la differenza! Più in generale, possiamo<br />
certamente affermare che,<br />
al ristorante, un buon pane servito<br />
per ingannare l’attesa rende più<br />
piacevole l’intero pasto e induce<br />
il cliente a tornare.<br />
<strong>Il</strong> pane è sempre quello, e allo<br />
stesso tempo si può declinare in<br />
L’OPINIONE<br />
varie forme e tipologie usando la<br />
fantasia: può essere bianco, speziato,<br />
piccante, dolce, abbrustolito<br />
o morbidissimo, per soddisfare<br />
i gusti di tutti. In questo numero<br />
ne scoprirete qualche segreto.<br />
Ma non è tutto, anzi. Parleremo,<br />
e ancor più approfonditamente<br />
di quanto ci apprestiamo a fare<br />
sul pane, del variegato mondo<br />
della pizza, simbolo della nostra<br />
cultura gastronomica, anch’essa<br />
“classica” e contemporaneamente<br />
vivacissima e in continua evoluzione.<br />
Un piatto che ha mille<br />
possibili varianti, anche commerciali.<br />
Come dire: farina, sale, lievito<br />
e acqua, non serve di più per<br />
appagare il gusto.<br />
editoriale<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
1<br />
QUALITALY
2<br />
QUALITALY<br />
SOMMARIO<br />
in questo<br />
4<br />
8<br />
10<br />
12<br />
14<br />
16<br />
21<br />
22<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
NUMERO<br />
IN PRIMO PIANO<br />
Scenari<br />
Nuovi modi<br />
di intendere la pizza<br />
Fuori Porta<br />
Naan o aish<br />
il pane è cultura<br />
Accessori<br />
Una tavola<br />
a tutto colore<br />
Attrezzature<br />
Se il lavoro<br />
lo fanno loro<br />
Tecniche<br />
Oltre gli schemi<br />
con la focaccia al vapore<br />
SUL TERRITORIO<br />
Distribuzione<br />
Risparmiare<br />
non conviene<br />
Sapere<br />
A scuola<br />
di pizza<br />
Ingredienti<br />
L’importanza<br />
del pomodoro<br />
26<br />
30<br />
34<br />
38<br />
40<br />
42<br />
44<br />
46<br />
SPECIALE PANE<br />
Produttori<br />
Un cestino del pane<br />
a regola d’arte<br />
Distribuzione<br />
Buono vario<br />
e di qualità<br />
Materie prime<br />
Pane o pizza, c’è sempre<br />
la farina giusta<br />
NEWS<br />
Eventi<br />
Meeting di inizio anno<br />
in casa CIC<br />
Aziende<br />
Speca, Spe.Al,<br />
Markal, GF1<br />
Dispensa<br />
Dalla dispensa Qualitaly<br />
mozzerelle e salse per pizze Doc<br />
PROFESSIONE<br />
Norme e sco<br />
Res al posto di Tarsu e Tia<br />
Gestione<br />
Progettare l’area pranzo
8:00<br />
Colazione<br />
Sweet Waffle caldo<br />
con cappuccino.<br />
11:00<br />
Coffee Break<br />
Mini Sweet Waffle<br />
ad accompagnare<br />
thè o caffè.<br />
13:00<br />
Pranzo<br />
Original Waffle<br />
una ricetta salata.<br />
Sweet Waffle<br />
La cialda dolce e soffice, dal gusto<br />
ricco e dal profumo inconfondibile.<br />
Da servire calda o a temperatura<br />
ambiente con golose farciture.<br />
McCain Alimentari (Italia) Srl<br />
Casella postale, 178 - Via G. Zanchi,20 - <strong>24</strong>126 Bergamo (BG)<br />
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E’ sempre l’ora giusta per<br />
i nuovi Waffle di McCain!<br />
Scopri il lato dolce di McCain!<br />
Mini Sweet Waffle<br />
Le mini cialde dolci, soffici e sfiziose.<br />
Ideali per personalizzare dessert,<br />
per eleganti proposte di caffè o thè<br />
gourmet e per arricchire coppe gelato.<br />
Anche take away! Una tira l’altra!<br />
16:30<br />
Take Away<br />
Sweet Waffle con gelato<br />
e granella di nocciola.<br />
20:00<br />
Cena<br />
Original Waffle<br />
con macedonia<br />
di frutta.<br />
23:00<br />
After Dinner<br />
Sweet Waffle<br />
goloso con crema al<br />
cioccolato e panna montata.<br />
Original Waffle<br />
L’originale, esclusiva di McCain!<br />
Croccante e deliziosa, da servire calda.<br />
Ricetta tutta da personalizzare, perfetta<br />
per accompagnare proposte sia dolci<br />
che salate.
4<br />
QUALITALY<br />
IN PRIMO PIANO + SCENARI<br />
NUOVI MODI<br />
DI INTENDERE<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
A Identità Golose i maestri italiani<br />
interpretano il piatto nazionale<br />
la pizza
testo di Roberto Barat foto di Francesca Brambilla<br />
1<br />
scenari + in primo piano<br />
pensate che la pizza sia un semplice impasto di<br />
acqua, farina, sale e lievito, farcita a piacere e cotta in<br />
un forno? allora avreste dovuto partecipare all’ultima<br />
edizione di identità golose, manifestazione dedicata alla cucina di alto livello. pizza<br />
compresa, ovviamente. qui, lo scorso febbraio, alcuni maestri hanno raccontato il loro<br />
modo di intendere la pizza, prepararla e proporla alla clientela. il tutto partendo da una<br />
verità che sposiamo appieno. la pizza tradizionale è più viva che mai. può forse prendere,<br />
in qualche caso, strade diverse da quella che porta verso una farcitura di pomodoro e<br />
mozzarella, ma quella meraviglia nata a napoli secoli fa è destinata a proseguire a lungo<br />
il suo cammino, migliorandosi ancor più nelle sue diverse componenti.<br />
tuttavia è sempre bene non fossilizzarsi nella ristorazione ed ecco che valutare nuove<br />
strade e nuove opportunità serve per rispondere al meglio ai periodi di crisi. che si tratti<br />
di ingredienti e materie prime per la farcitura, metodi e tempi di lavorazione dell’impasto,<br />
modi di intendere e proporre la ricetta - ovvero piatto povero, da strada o piatto gourmet,<br />
2<br />
1. Gourmet. Roberto Pongolini<br />
del ristorante pizzeria la Cucina<br />
di Roberto di Felino (Pr) propone<br />
una pizza da “buongustai”.<br />
3 4<br />
a p r i l e - m a g g i o - 2 0 1 2<br />
5<br />
qualitaly<br />
2. Scienza. Beniamino Bilali,<br />
del Berberè di Castel Maggiore<br />
(Bo) ha condotto studi sulla<br />
lievitazione dell’impasto grazie<br />
agli agenti lievitanti presenti<br />
nelle farine. 3. Tradizione Enzo<br />
Coccia della Pizzeria la Notizia<br />
di Napoli: un vero maestro della<br />
pizza napoletana, anche quando<br />
questa prende la forma di snack.<br />
4. Territorio Massimo Gatti,<br />
de I due Gatti di Borgo Val di Taro<br />
(Pr). In questo locale la pizza viene<br />
intesa come espressione<br />
della cucina del territorio.
6<br />
qualitaly<br />
i N primo piaN o + sC e N ari<br />
5. Tecnica Giuseppe Giordano,<br />
del Piedigrotta Express (Al), usa<br />
il Pizz’ino®, un brevetto di sua<br />
invenzione che cuoce la pizza<br />
lasciando morbido il bordo e croccante<br />
il fondo. 6. Sperimentazione<br />
Simone Padoan e Corrado Assenza,<br />
due maestri che hanno presentato<br />
la pizza di “ricerca”, ovvero con<br />
ingredienti pensati per rendere la<br />
ricetta davvero unica. 7. Rigore<br />
Franco Pepe dell’antica Pizzeria Pepe<br />
di Caiazzo (Ce) è un cultore della<br />
pizza tradizionale, a cominciare<br />
dall’impasto manuale.<br />
a p r i l e - m a g g i o - 2 0 1 2<br />
vagliare nuovi modi di intendere il gusto è sempre consigliato. ecco per esempio che la<br />
pizza diventa street food, quando viene proposta in piccolo formato, fritta e variamente<br />
farcita come fa Franco pepe. oppure diventa motivo di richiamo quando va oltre la ricetta<br />
classica e gli ingredienti diventano quelli del territorio (lo fa massimo gatti sulle<br />
colline parmensi farcendo le sue pizze anche con nocciole, miele, farina di castagne). o,<br />
ancora, viene trattata, nel menù di un ristorante di alto livello, come una portata fine<br />
a se stessa. Non sminuendola però. anzi diventando il motivo per cui i clienti si recano<br />
in un dato ristorante solo in alcuni giorni della settimana perché sanno che solo in quei<br />
giorni possono assaggiare pizze eccezionali. È, questa, l’odea di roberto pongolini, chef<br />
tout court, pizzaiolo il martedì e la domenica. insomma, la pizza sarà, in futuro, un po’<br />
meno margherita o Capricciosa, per imboccare la strada della sperimentazione. una strada<br />
lunga e difficile, ma che darà a gola e business nuove occasioni di crescita.<br />
5 6 7
8<br />
QUALITALY<br />
IN PRIMO PIANO + FUORI PORTA<br />
Naan o aish, il pane<br />
Pane e pasta rappre-<br />
sentano un complemento indispensabile<br />
del pasto nella tradizione italiana<br />
ma anche in quello di molti<br />
altri Paesi dell’area mediterranea e<br />
In alto il pane naan, di origini iraniane<br />
si è poi diffuso in India. Sotto, l’aish<br />
egiziano, un prodotto quasi “sacro”.<br />
• www.ilgastronomade.com - Vittorio Castellani, in arte • CHEF KUMALÈ<br />
Antiche tradizioni e nuove interpretazioni per gusti che stupiscono<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
È CULTURA<br />
non solo. Le sue origini sono antichissime,<br />
gli esemplari più datati<br />
sono stati ritrovati nelle tombe di<br />
alcuni faraoni e sono esposti, perfettamente<br />
conservati, nei Musei<br />
egizi di Torino, Londra e <strong>Il</strong> Cairo.<br />
Per i Figli del Nilo il pane era sacro<br />
e la sua denominazione, aish, utilizzata<br />
ancora oggi nella lingua parlata,<br />
è sinonimo di “vita”.<br />
Dall’antico Egitto il pane non lievitato,<br />
di forma piatta e circolare, si<br />
è diffuso verso Oriente, dove viene<br />
preparato ancora con tecniche e ricette<br />
millenarie come il naan iraniano,<br />
introdotto dai persiani nel<br />
nord dell’India e cucinato attaccato<br />
alle pareti in particolari forni a forma<br />
di anfora inclinata o cilindrica<br />
posta in verticale, come il celebre<br />
tandor indiano, alimentato a carbone.<br />
Questo genere di pani “flatbread”,<br />
ovvero non lievitati, sono quelli<br />
più diffusi nella tradizione arabamediorientale<br />
ma anche in quella<br />
indiana e turco-ottomana.<br />
Oggi li conosciamo grazie al nume-<br />
ro crescente di ristoranti esotici che<br />
spuntano nelle nostre città e abbiamo<br />
iniziato ad apprezzarli: alcuni,<br />
come il durum turco, avvolgono<br />
i ritagli dorati di carne nel doner<br />
kebab, altri, come i pani libanesi,<br />
vengono utilizzati come pani tasca<br />
per essere farciti con insalate, salse<br />
di sesamo o yogurt e polpettine di<br />
legumi falafel.<br />
Ma per trovare la più grande varietà<br />
di pani bisogna entrare in un ristorante<br />
indiano per scoprire che quelli<br />
della tradizione islamica vengono<br />
cotti al forno tandori, mentre quelli<br />
induisti semplicemente “piastrati”<br />
su una placca di ferro; in alcuni<br />
i casi possono venire farciti con<br />
formaggio (cheese naan), con erbe<br />
aromatiche o spezie.<br />
Oggi questi pani millenari sono oggetto<br />
di “reinterpretazione” in numerose<br />
tipologie ristorative anche<br />
non etniche. Catene e fast food, per<br />
esempio, li propongono sotto forma<br />
di roll creativi e appetizers in versione<br />
finger food.
10<br />
QUALITALY<br />
IN PRIMO PIANO + ACCESSORI<br />
UNA TAVOLA<br />
a tutto colore<br />
Utensili utili e belli per servizio e cottura<br />
1 PIZZA CON STILE<br />
Dalla collezione Pummaroriella A di Alessi, ecco i<br />
piatti per pizza in porcellana bianca, con disegni che<br />
richiamano la tradizione napoletana. Robusti<br />
e coloratissimi, hanno un diametro di 31 cm. <strong>Il</strong> set<br />
è completabile anche da divertenti posate con manico<br />
a forma di peperoncino. www.alessi.it<br />
2 TAGLIAPIZZA TUTTO COLORE<br />
Maneggevole grazie alle grandi dimensioni e al manico<br />
antiscivolo, il tagliapizza di Brandani è in acciaio<br />
inossidabile e ha un diametro di 12 cm. Si lava in<br />
lavastoviglie. www.brandani.it<br />
3 GARANTITA PER TAGLI PERFETTI<br />
Si chiama Scizza la forbice di sicurezza che taglia<br />
perfettamente ogni pizza. È realizzata in acciaio tedesco,<br />
con una lama lunga 12 cm (lunghezza totale 29,5 cm).<br />
La particolare spatola in nylon, resistente fino a<br />
200° C, si infila facilmente sotto la pizza e rende più<br />
facile il taglio. www.dreamfarm.com.au<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
1<br />
La zona lavoro del pizzaiolo è uno spazio che ri-<br />
chiede accessori essenziali, per non ostacolare la lavorazione, che nei<br />
momenti di servizio prende dei ritmi serrati. Proprio perché la pizza<br />
è un prodotto da preparare e servire in tempi rapidi, pena il veloce<br />
decadimento delle sue qualità organolettiche e della temperatura<br />
ideale, diventa indispensabile che tutto sia funzionale, a portata di<br />
mano, pratico e robusto, in grado di reggere un uso intensivo.<br />
Le pale, in primo luogo. Che siano quadrate, tonde o lunghe per pizza<br />
a metro, dovrebbero essere leggere e essibili, realizzate in alluminio<br />
per alimenti o acciaio, con angoli smussati, eventualmente forate per<br />
scaricare la farina in eccesso. La forma del manico della pala deve<br />
4
2<br />
testo di Marina Bellati<br />
essere progettata e realizzata in modo da consentire una rapida dispersione<br />
del calore, per evitare le scottature. Può anche essere dotata di<br />
impugnatura isolante e scudo protettivo, smontabile per consentire<br />
una corretta pulizia. Una pala tonda o quadrata grande (per infornare)<br />
e una più piccola e tonda per rigirare la pizza, una pala rettangolare<br />
allungata per la pizza a metro e la dotazione base è già completa. Oltre<br />
queste pale per la cottura ve ne sono altre estremamente utili.<br />
Un aiuto per il lavoro<br />
La manutenzione del forno, poi, richiede una dotazione di attrezzi di<br />
servizio, ad esempio la spazzola a manico lungo, in acciaio che consente<br />
le operazioni di pulizia dalla cenere e dagli eventuali residui<br />
della cottura, la pinza e la paletta per raccogliere la cenere o il gancio<br />
per spostare le braci. Una volta sfornata, se la pizza deve essere<br />
trasportata, diventano indispensabili i contenitori per asporto. Ve<br />
ne sono di vari materiali, misure e forme, magari impilabili o utilizzabili<br />
anche come piatto, ma soprattutto che consentono un più<br />
lungo mantenimento della temperatura e risolvono il problema della<br />
condensa del vapore (colpevole di rovinare la pizza). E per il servizio<br />
al tavolo? Piatti e accessori dedicati danno valore al prodotto.<br />
5<br />
6<br />
ACCESSORI + IN PRIMO PIANO<br />
3<br />
4 CURARE IL SERVIZIO DA ASPORTO<br />
La pizza take away tende a incollarsi al cartone.<br />
<strong>Il</strong> problema si risolve col distanziatore per pizza da<br />
asporto: in pvc, basta inserirlo e il coperchio non si<br />
attacca più alla pizza. In diametro da 33 mm (1.000<br />
pezzi) o 50 mm (500 pezzi). www.lillycodroipo.com<br />
5 PRATICITÀ E PRECISIONE<br />
Pale per tutte le esigenze, firmate Zio Pepe. Da sinistra,<br />
Pala Stella tradizionale, pinza per legna, spazzola pulisci<br />
forno a testa tonda, con raschietto. E ancora altri<br />
modelli di Pala Stella, dotati di frizione per agevolare<br />
il lavoro. Al centro, la collezione 4 Stagioni, a partire<br />
dalla pala per pizza a metro fino a quella forata in<br />
alluminio, leggera e maneggevole, che dai fori dissipa gli<br />
eccessi di farina. Le pale forate Stella, in acciaio inox.<br />
Per finire, accessori da forno come la spazzola in fibra<br />
naturale, la paletta e un altro modello di pinza da legna.<br />
www.ziopepe.com<br />
6 CONTENITORE E PIATTO A UN TEMPO<br />
Crocky è il contenitore in polistirolo alimentare<br />
trasparente, inerte anche ad alte temperature. Dotato<br />
di fori che permettono l’uscita del vapore, ha alette per<br />
maneggiarlo facilmente e un sistema che consente di<br />
impilare fino a quattro contenitori. Una volta aperto<br />
può essere usato come piatto. www.pluripack.it<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
11<br />
QUALITALY
12<br />
QUALITALY<br />
IN PRIMO PIANO + ATTREZZATURE<br />
SE IL LAVORO<br />
lo fanno loro<br />
I piccoli impianti che aiutano il piz zaiolo<br />
1 FORMATRICE PIZZAFORM PF 350 OEM<br />
Macchina formatrice a caldo, che modella la pasta con<br />
spessore regolabile. <strong>Il</strong> piatto superiore (diametro 30-35<br />
cm) può essere fornito liscio o con svasatura esterna,<br />
per la formazione automatica del cornicione. L’utilizzo<br />
di resistenze elettriche all’interno di entrambi i piatti<br />
permette di conservare la maglia glutinica dell’impasto.<br />
Dimensioni 52x58x78 cm. www.oemali.com<br />
2 IMPASTATRICE TAURO BY SIGMA<br />
Potente impastatrice a spirale da banco, disponibile in<br />
vari formati, a partire da 16 fino a 59 litri di volume<br />
vasca. È dotata di pannello controlli e comandi a tenuta<br />
stagna e vasca con fondo molto arrotondato per evitare<br />
ristagni di farina. I cinematismi girano su cuscinetti a<br />
sfera. www.sigmasrl.info<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
1<br />
2<br />
Ci sono molte pizzerie tradizionali o da aspor-<br />
to caratterizzate da un’elevata produttività, veloce rotazione dei tavoli<br />
o un grande numero di coperti. Locali, insomma, che sfornano<br />
pizze a ripetizione, su due servizi al giorno o addirittura non stop.<br />
Per questo tipo d’imprese la dotazione di piccole attrezzature per la<br />
preparazione della pizza e dei relativi ingredienti è un punto fondamentale.<br />
Si tratta di macchinari da banco per lo più di piccole<br />
dimensioni, che consentono di effettuare velocemente tutte quelle<br />
operazioni che, se realizzate manualmente, richiederebbero un grande<br />
dispendio di tempo da parte degli addetti.<br />
Tagliare la mozzarella, impastare e stendere gli impasti, preparare<br />
salse e verdure sono attività basilari e quotidiane, che possono ef -
testo di Marina Bellati<br />
cacemente essere realizzate da appositi utensili, consentendo di uti-<br />
lizzare in modo diverso e più intelligente il personale.<br />
questi piccoli impianti consentono di modernizzare l’attività, operare<br />
con un sistema ben programmabile, sopperire alle eventuali carenze<br />
di mano d’opera e allo stesso tempo lavorare grandi volumi di<br />
prodotto con una sensibile riduzione dei costi.<br />
le impastatrici, ad esempio: ne esistono di moltissimi formati e consentono<br />
di ottenere degli amalgama perfetti e impasti omogenei e<br />
grazie alla loro velocità operativa non riscaldano se non in minima<br />
parte la massa. tutti accorgimenti che portano poi a una lievitazione<br />
ideale del panetto d’impasto. altrettanto utili le macchine porzionatrici,<br />
che consentono di formare palline-pasta del peso voluto,<br />
contribuendo a mantenere l’uniformità produttiva e a tenere sotto<br />
controllo il food cost, con una rapidità e precisione che nemmeno il<br />
più provetto pizzaiolo potrebbe eguagliare.<br />
anche il tagliamozzarella è un’attrezzatura di grande utilità: al di<br />
là del risparmio sulla mano d’opera, vi sono macchine che grazie al<br />
tipo di taglio effettuato che non schiaccia il formaggio, consentono<br />
di massimizzare la resa del prodotto. Strumenti efficaci e dalla provata<br />
resistenza, che aiutano chi vuole dare una svolta alla propria<br />
attività velocizzando il servizio e incrementando gli affari.<br />
attrezzature + in primo piano<br />
3 4<br />
4 Tagliamozzarella elecTrolux<br />
<strong>Il</strong> modello Trs è ideale per tagliare in cubetti perfetti<br />
la mozzarella. La sua utilità però non si ferma qui:<br />
questa macchina da banco può anche tagliare a fette,<br />
sfilacciare, grattugiare, tagliare a listelli, a bastoncini,<br />
a julienne anche ogni tipo di verdura. Sono oltre 70<br />
i diversi tipi di taglio realizzabili, grazie a un vasto<br />
assortimento di dischi. In acciaio inox, ha un’ampia<br />
tramoggia da 215 cm2 . Dimensioni 252x500x502 mm.<br />
www.electrolux<br />
3 carrello girasole zio PePe<br />
Dotato di cupola in plexiglass apribile, il carrello<br />
può contenere una pizza gigante (diametro 63 cm)<br />
o qualsiasi altra pietanza debba essere mantenuta in<br />
caldo. Disponibile elettrico (temperature da 0 a 95°C) o<br />
con disco preriscaldabile in forno. www.ziopepe.com<br />
a p r i l e - m a g g i o - 2 0 1 2<br />
13<br />
qualitaly
14<br />
QUALITALY<br />
IN PRIMO PIANO + TECNICHE ricetta di Gregori Nalon<br />
Oltre gli schemi<br />
CON LA FOCACCIA<br />
AL VAPORE<br />
Una tecnica molto antica<br />
che og gi trova spazio<br />
nelle cucine professionali<br />
GREGORI NALON<br />
È chef e consulente. Collabora<br />
con le maggiori aziende italiane del<br />
settore ristorazione ed è consulente<br />
di cucina della Cooperativa Italiana<br />
Catering. Tiene corsi, seminari e si<br />
occupa di formazione del personale.<br />
È stato membro della Nazionale<br />
Italiana Cuochi.<br />
www.gregorichef.it<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
QUATTRO RICETTE A TUTTO SAPORE<br />
IMPASTO BASE<br />
Ingredienti per un totale peso<br />
di g 800:<br />
g 100 farina 00, g 100 farina<br />
manitoba, g 50 yogurt bianco magro,<br />
g 25 miele, g 25 lievito di birra, g 50 di<br />
latte tiepido, g 50 acqua tiepida.<br />
Procedimento: Stemperare il lievito<br />
con i liquidi, unire le farine, mescolare<br />
bene per 5 minuti. Mettere a lievitare<br />
per una notte intera in frigorifero a<br />
+4° C (oppure a 26° C per 3 ore ).<br />
Riprendere l’impasto e unire g 250<br />
farina 00 00 e g 150 150 di acqua. Far<br />
lievitare lievitare a 32° C per 2 ore circa.<br />
FOCACCIA CLASSICA<br />
Ingredienti Ingredienti g 200 di impasto base,<br />
g 200 farina 00, 00, g 100 farina di di semola, semola,<br />
g 50 farina di purè di patate, g 200 latte,<br />
g 15 sale fi no marino.<br />
Procedimento Impastare tutto con la<br />
planetaria, portando l’impasto almeno almeno a<br />
26° 26° C. Stendere Stendere su teglia gastronorm gn<br />
1/1 alluminio tefl onata, far lievitare a 36° C. C.<br />
Cuocere in forno a vapore forzato a 125° C C<br />
per 12 minuti.<br />
FOCACCIA AL POMODORO<br />
Ingredienti g 200 di impasto base, g 250<br />
farina 00, g 100 farina di semola, g 80<br />
concentrato di pomodoro, g 120 acqua, acqua,<br />
g 12 sale fi no marino.<br />
Procedimento Impastare tutto con<br />
planetaria, portando l’impasto almeno almeno a<br />
• LA RIGENERAZIONE DELLE FOCACCE<br />
Passare la focaccia (che sarà di colore<br />
chiaro visto la cottura a vapore) in forno<br />
caldo a circa 220° C per circa 10 minuti<br />
raggiungendo la doratura desiderata. La<br />
focaccia al cioccolato può essere rigenerata<br />
direttamente a fette nel forno oppure su una<br />
piastra leggermente imburrata. Le focacce<br />
classiche, al pomodoro e al basilico sono<br />
ottime basi anche per una gustosa pizza.<br />
26° C. Stendere su teglia gastronorm gn 1/1<br />
tefl onata, far lievitare a 36° C. Cuocere in<br />
forno a vapore forzato a 125° C per 14 min.<br />
FOCACCIA AL BASILICO<br />
Ingredienti g 200 di impasto base, g 200<br />
farina 00, g 100 farina di semola, g 50<br />
farina di puré di patate, g 200 acqua, g 100<br />
basilico fresco, g 12 sale fi no marino.<br />
Procedimento Frullare il basilico con<br />
l’acqua. Impastare tutto con planetaria,<br />
portando l’impasto almeno a 26° C.<br />
Stendere su teglia gastronorm gn 1/1<br />
alluminio tefl onata, far lievitare a 36° C.<br />
Cuocere in forno a vapore forzato a 125° C<br />
per 12 minuti.<br />
FOCACCIA CIOCCOLATO E ARANCIO<br />
Ingredienti g 200 di impasto base,<br />
g 200 farina tipo 00, g 100 farina di<br />
semola, g 50 farina di mandorle, g 50 burro<br />
fuso, g 100 uova fresche, g 100 succo<br />
d’arancia fresca, g 8 sale fi no marino,<br />
g 100 zucchero, g 150 gocce di cioccolato,<br />
g 30 buccia di arancia.<br />
Procedimento Impastare la base con<br />
le farine, il succo di arancia, il sale e lo<br />
zucchero. Dopo cinque minuti unire le uova<br />
sbattute e incorporare il burro morbido,<br />
la buccia d’arancia e infi ne le gocce di<br />
cioccolato, portando l’impasto almeno a<br />
26° C. Stendere su teglia gastronorm gn<br />
1/1 alluminio tefl onata, far lievitare a 36° C.<br />
Cuocere in forno a vapore forzato a 125° C<br />
per 14 minuti.<br />
• LA CONSERVAZIONE<br />
DELLE FOCACCE<br />
Dopo cotte e abbattute in<br />
abbattitore di temperatura si<br />
possono conservare a +4° C<br />
per cinque giorni riponendole in<br />
un sacchetto chiuso e al buio.<br />
Da surgelate si conservano<br />
perfettamente per tre mesi a una<br />
temperatura di -18° C.
Strada del Menador – Kaiserjägerweg<br />
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Dilettantistico - Sport e Turismo<br />
38056 Levico Terme<br />
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Tel. +39 0461 727700<br />
Fax +39 0461 727799<br />
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16<br />
QUALITALY<br />
SUL TERRITORIO + DISTRIBUZIONE<br />
Ingredienti di bassa<br />
qualità? E il cliente<br />
cambia piz zeria<br />
RISPARMIARE<br />
non conviene<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2
testo di Manuela Soressi<br />
Più che una ricetta è un monumento<br />
gastronomico. La pizza è il prodotto italiano più conosciuto nel mondo.<br />
Nel territorio nazionale è il motore di un fiorente business che<br />
conta 25mila pizzerie e dà lavoro a 120mila persone per un fatturato<br />
di 5 miliardi di euro. Gli italiani, con i loro 4,5 kg annui di pizza consumati<br />
pro capite, sono i principali divoratori di Margherite e Capricciose<br />
di tutto il Vecchio Continente. A livello mondiale, invece, il<br />
titolo di “pizza lovers” è detenuto dagli americani (che ne consumano<br />
12,5 kg annui pro capite) e dai canadesi (7 kg). Ma la pizza ha sedotto<br />
anche l’Oriente: in Giappone, ad esempio, se ne consumano già 2,5<br />
kg l’anno per abitante. Invece in Europa i più grandi mangiatori di<br />
pizza sono i francesi che ne consumano mediamente 10 kg all’anno.<br />
«Pizza non di buona qualità, però - sottolinea Andrea Frisina, titolare<br />
di Italmarket, attiva nella zona di Lione -. In Francia la pizza si vende<br />
soprattutto nei negozi di stuzzicherie assieme a panini e altri snack o<br />
a prodotti etnici. La qualità degli ingredienti è veramente bassa, sia<br />
per quello che riguarda le farine che per i condimenti. Inoltre si sta<br />
diffondendo la pizza congelata, scaldata, a volte condita e mandata<br />
in sala. Le poche pizzerie italiane sono legate ad una cultura da “’ristorante<br />
italiano2 di 30 o 40 anni fa. Credo che invece ci possa essere<br />
molto spazio per una pizza di qualità».<br />
Forme e condimenti<br />
La pizza di qualità è in effetti un must dalle Alpi alla Sicilia. Perché<br />
la pizza, napoletana d’origine, ha conquistato tutta l’Italia indistintamente<br />
prima di divenire il piatto più gustato al mondo. Nel suo<br />
viaggio internazionale ha acquisito forme nuove (a trancio, a cuore,<br />
a stella) e insoliti condimenti (dall’ananas al mascarpone e Nutel-<br />
DISTRIBUZIONE + SUL TERRITORIO<br />
In Italia, la pizza<br />
è il motore di un fiorente<br />
business che conta circa<br />
25mila pizzerie e dà<br />
lavoro a ben 120mila<br />
operatori qualificati<br />
CDC Centro Distribuzione Collettività<br />
DI MIOLA ENRICO & C S.N.C.<br />
Indirizzo: Via industria, 46<br />
ZI 36050 - Sovizzo (Vi)<br />
Tel. 0444551900<br />
Fax 0444551703<br />
www.cdc-group.it<br />
Fatturato: 5 milioni<br />
n° addetti: <strong>24</strong><br />
Zone commercialmente servite:<br />
Vicenza e provincia.<br />
meglio la qualità<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
17<br />
QUALITALY
18<br />
qualiT aly<br />
sul T erriT orio + D isT ribuzioN e<br />
Italmarket<br />
Indirizzo: 105 Avenue Jean Jaures -<br />
69600 Oullins prov. Rhone Francia<br />
Tel. 0033 478511474<br />
Fax 0033 478511474<br />
www.italmarket.fr<br />
Fatturato: 1 milione<br />
n° addetti: 4<br />
Zone commercialmente servite:<br />
zona di Lione e St. Etienne<br />
a p r i l e - m a g g i o - 2 0 1 2<br />
DaunIa alImentI s.r.l.<br />
Indirizzo: Via Sant’Alfonso Maria dè<br />
Liguori, 9 - 71100 Foggia<br />
Tel. 0881743098<br />
Fax 0881718665<br />
www.dauniaalimenti.it<br />
Fatturato: nd<br />
n° addetti: 14 (agenti inclusi)<br />
Zone commercialmente servite:<br />
Foggia e provincia<br />
la) ma una pizza per essere buona deve anche essere digeribile, ben<br />
cotta e con una farcitura omogenea. il segreto sono gli ingredienti di<br />
prima qualità e la conoscenza della farine e dei tempi di lievitazione.<br />
Ingredienti di qualità<br />
GF1 s.r.l.<br />
Indirizzo: Magazzino 1, Viale Zaccagna, 6<br />
Avenza-Carrara (Ms)<br />
Magazzino 2, Loc. Gallona , Levanto (Sp)<br />
Tel. 058553703 - 0187800966<br />
Fax 0585857667 - 0187801506<br />
www.gf1.it<br />
Fatturato: 9,5 milioni<br />
n° addetti: 25<br />
Zone commercialmente servite:<br />
Cinque Terre e Versilia<br />
«in commercio sono disponibili farine adatte ai diversi tipi di lavorazione<br />
dalla pizza - dice enrico miola, amministratore di CDC -. Ci<br />
sono ancora molti pizzaioli che lavorano per tempo con lievitazione<br />
naturali, altri che preparano la pasta al pomeriggio per la sera. in entrambi<br />
i casi è importante che il pizzaiolo non improvvisi ma conosca<br />
bene la resa in lievitazione e in cottura del prodotto che sceglie».<br />
oltre al gusto e alla versatilità, uno dei segreti del successo della<br />
pizza sta nell’altissima redditività: il costo del prodotto incide per<br />
il 20-25% sul prezzo di vendita. Tuttavia, anche la concorrenza è<br />
agguerrita e i costi di gestione si riducono solo in un’ottica di economia<br />
di scala, ossia mano a mano che aumenta il numero delle pizze<br />
vendute. Nel 2009, secondo i dati Fipe, ben 2mila pizzerie in italia<br />
hanno chiuso i battenti schiacciate dalla crisi, ma anche dal luogo<br />
comune che per “far soldi velocemente” basta aprire un pubblico<br />
esercizio. l’offerta è vasta e i consumatori hanno una grande possibi
Sua eccellenza la pizza.<br />
Dal pomodoro in busta.<br />
Una pizza eccellente è una scelta<br />
intelligente, 100% italiana come<br />
da tradizione.<br />
<strong>Il</strong> piatto simbolo dell’Italia merita<br />
una una qualità sovrana:<br />
Cirio Alta Cucina, il meglio<br />
del pomodoro nella pratica<br />
busta da 5kg!<br />
Le polpe in busta Cirio Alta Cucina<br />
sono gustose, pronte all’uso<br />
e a tutte le ricette.<br />
Polpe in busta Cirio Alta Cucina: il pomodoro pronto per eccellenza.<br />
800-088.212 cirioaltacucina.it<br />
CUOR DI POMODORO - Densa,<br />
cremosa, generosa: per gli amanti<br />
della veracità.<br />
POLPADORO - Fresca, polposa,<br />
genuina: per chi vuole la<br />
freschezza.<br />
POLPA RUSTICA - Nuova, densa,<br />
rustica: con tutto il gusto e la<br />
polposità del pomodoro fresco.<br />
TRADIZIONE DI ECCELLENZA
20<br />
qualitaly<br />
S ul territorio + D i S tribuzione<br />
MaRkaL S.p.a.<br />
Indirizzo: Via Orsucci Vieri, 21<br />
51011 Borgo Buggiano (Pt)<br />
Commerciale Tel 057230306-7<br />
Fax 057230941<br />
Amministrazione Tel. 057230312<br />
Fax 0572319343<br />
www.markal.it<br />
Fatturato: 14 milioni di euro<br />
N° addetti: 30<br />
Zone commercialmente servite: tutta la<br />
Toscana<br />
MISTER CHEF S.R.L.<br />
Indirizzo: Via Danubio capannone “A”<br />
città 65016 Montesilvano (Pe)<br />
Tel. 0854681829-468<strong>24</strong>99<br />
Fax 0854685930<br />
e-mail: misterchefsrl@tin.it<br />
N° addetti: 20<br />
Fatturato € 8.000.000<br />
Zone commercialmente servire Abruzzo<br />
e Marche zona sud<br />
a p r i l e - m a g g i o - 2 0 1 2<br />
lità di scegliere. Si diversifica come si può, con un impasto speciale,<br />
con un’attenzione ai celiaci, con una ricettazione accattivante, ma<br />
anche con una scatola per asporto a prova di umidità e semmai griffata<br />
con i colori della squadra del cuore o di Hello Kitty.<br />
per fortuna, però, la maggior parte dei pizzaioli nostrani è orgogliosa<br />
delle sue capacità. «un paio di anni orsono ho provato ad inserire<br />
in assortimento palline di pasta già pronta, che basta scongelare<br />
e spianare, ma l’esperienza non ha funzionato - racconta Silvestro<br />
panconi, amministratore di gf1 -. le pizzerie hanno una forte consapevolezza<br />
dell’identità del loro prodotto. i prodotti surgelati, come<br />
verdure grigliate e pesce per le pizze alla marinara, sono utilizzati<br />
solo come base. il pizzaiolo provvede comunque a una ulteriore lavorazione<br />
secondo il suo stile e i suoi gusti personali».<br />
Del resto è opinione diffusa che in questo settore più che in ogni<br />
altro conviene investire in qualità. «utilizzando ingredienti scadenti<br />
un gestore raggiunge un guadagno di circa 10 centesimi su ogni<br />
pizza, il che significa arrivare in un anno a 2/3mila euro - spiega<br />
Cosimo Verdura, responsabile commerciale di Daunia alimenti -.<br />
tuttavia nessuno considera il mancato guadagno, cioè tutti i clienti<br />
persi proprio perché la pizza è di bassa qualità».<br />
Patrimonio dell’umanità<br />
il problema della qualità degli ingredienti è già stato sottolineato<br />
anche da Coldiretti, secondo cui almeno una pizza su due contiene<br />
ingredienti principali importati dall’estero proprio mentre l’arte tradizionale<br />
dei pizzaioli napoletani è ormai candidata a entrare nella<br />
lista del patrimonio immateriale dell’umanità dell’unesco. tuttavia<br />
alcune organizzazioni di categoria (come la Fipe) si oppongono alla<br />
diffusione del concetto di “pizza Doc”, cioè della pizza certificata con<br />
ingredienti italiani dalle farine al pomodoro alla mozzarella. «una<br />
pizza con ingredienti di buona qualità e con ingredienti genuini offre<br />
una resa maggiore e garantisce il buon andamento degli affari -<br />
spiega gianfranco Dilorito, amministratore di mister Chef - mentre<br />
chi sceglie formaggi fusi al posto della mozzarella o prosciutti non<br />
di coscia di suino non è molto affidabile e non resterà a lungo sul<br />
mercato».
APPROFONDIMENTO<br />
A SCUOLA DI PIZZA<br />
Pizzaioli si nasce o lo si diventa per amore della pizza, della<br />
magia della lievitazione e delle sottilissime variazioni di gusto,<br />
di consistenza, di morbidezza. E i segreti di questo piatto sono<br />
tanti: si va dal sapiente uso delle macchine da impasto, delle<br />
mani, dei forni delle farine dei lieviti fino al più fantasioso ma più<br />
pericoloso capitolo sui condimenti. Così come è importante scegliere<br />
la mozzarella con il giusto sapore ma sufficientemente asciutta<br />
affinché non rilasci troppa acqua durante la cottura. Fondamentale<br />
anche la temperatura dei condimenti da aggiungere freschi, che<br />
non deve essere troppo bassa per non creare contrasto termico al<br />
palato (e ai denti) ma che pure deve evidenziare la croccantezza<br />
tipica dell’ingrediente fresco. Insomma, una buona pizza è una<br />
affascinante alchimia. «<strong>Il</strong> nostro impegno nei confronti dei<br />
clienti sta nell’offrire la possibilità di valutare quali sono i<br />
prodotti migliori per loro - spiega Carlo Livi, amministratore di<br />
Markal -. Ogni pizzaiolo ha sue esigenze che attengono al tempo<br />
di preparazione o al tipo di pizza che si vuole o si deve ottenere».<br />
C’è chi per costi, o praticità o poca esperienza, preferisce una<br />
lievitazione veloce e chi invece si organizza per lievitazioni di 12<br />
e più ore. Chi usa il lievito madre (ora tornato in auge) e chi le<br />
polveri. «In ogni caso la scelta della farina giusta è fondamentale -<br />
continua Livi -. Nella nostra sede offriamo workshop dimostrativi<br />
in cui i nostri clienti pizzaioli possono assistere a delle comparazioni<br />
pratiche delle farine disponibili nel nostro assortimento».<br />
Non è di secondaria importanza il condimento, dove<br />
si gioca tutta la sapienza nel fare la spesa. Pagine e<br />
pagine di menù con ricettazioni insolite identificate con<br />
appellativi stravaganti possono non valere una Marinara<br />
con ottimo pomodoro e origano fresco. Se la pasta è la base,<br />
l’essenza, la struttura il condimento è lo sfizio il divertimento,<br />
la fantasia. Dimmi che pizza scegli e ti dirò chi sei potrebbe dire<br />
uno psicanalista. C’è chi si fa sedurre dagli accostamenti più<br />
insoliti e chi invece prende sempre lo stesso tipo. Le variazioni<br />
possono essere infinite purché gli ingredienti vengano usati con<br />
consapevolezza. Si tratti di una melanzana grigliata o di un<br />
carciofino sott’olio, il condimento deve amalgamarsi nel gusto<br />
ma non deve mai bagnare troppo la pizza. Quello che conta è<br />
sempre la qualità. «La nostra missione - dice Gianfranco Dilorito,<br />
amministratore di Misterchef - è spiegare che gli ingredienti<br />
di qualità fanno della pizza un prodotto sano che può essere<br />
mangiato anche più volte a settimana. Nei nostri workshop<br />
proponiamo confronti tra ingredienti di qualità e di primo prezzo<br />
e la differenza salta agli occhi e al palato. <strong>Il</strong> consumatore si<br />
accorge delle differenze. Scegliere un prodotto di qualità invece<br />
che un prodotto ordinario è il modo giusto per invogliare i clienti a<br />
pranzare in un locale piuttosto che in un altro». M.S.<br />
SAPERE + SUL TERRITORIO<br />
formazione<br />
INDIRIZZI<br />
PER<br />
imparare<br />
Per imparare o anche solo per<br />
aggiornarsi, i buoni indirizzi<br />
che offrono formazione non<br />
mancano di certo nel nostro<br />
Paese. Per esempio la Scuola<br />
Italiana Pizzaioli (www.<br />
scuolaitalianapizzaioli.it)<br />
che offre corsi da 40 ore che<br />
comprendono teoria, durante<br />
la quale vengono analizzati i<br />
componenti che compongono<br />
l’impasto, e molta pratica<br />
su impasti, manipolazione,<br />
farcitura, cottura. Allo<br />
stesso modo la Federazione<br />
Italiana Pizzaioli (www.<br />
federazioneitalianapizzaioli.<br />
com) propone corsi della durata<br />
di 80 ore, divise in 20 giornate,<br />
con possibilità di stage presso<br />
pizzerie associate. Pizza.it<br />
(www.pizza.it) propone, infine,<br />
lezioni teoriche e pratiche per<br />
l’apprendimento delle ricette e<br />
delle tecniche utili a realizzare<br />
ottime e sane pizze classiche,<br />
napoletane o in teglia.<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
21<br />
QUALITALY
22<br />
QUALITALY<br />
SUL TERRITORIO + INGREDIENTI<br />
La base di partenza per un’ottima piz za<br />
CONSORZIO PADANO ORTOFRUTTICOLO<br />
SOC. COOP. AGRICOLA<br />
Indirizzo Strada Notari, 36<br />
43044 Collecchio (Pr)<br />
Tel. 0521301411 - Fax 0521301450<br />
www.copador.it - info@copador.it<br />
Michele Pedrazzoni è direttore generale<br />
Co.Pad.Or. dal 2001. <strong>Il</strong> suo obiettivo:<br />
poter remunerare i soci della Cooperativa<br />
adeguando la sua struttura alle esigenze<br />
di un mercato particolarmente severo.<br />
L’IMPORTANZA<br />
pomodoro<br />
DEL<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
Èla base indispensabile per farcire tutte le varietà delle pizze<br />
cosiddette “rosse”. Stiamo parlando, naturalmente, del pomodoro.<br />
«È importante che sia di qualità eccellente e - aggiunge Mirella<br />
Sorbello di Futuragri - che sia conservato<br />
con la massima attenzione. Una volta aperta la<br />
confezione, per evitare l’accentuazione della sua<br />
nota acida, che deve avere un pH compreso tra<br />
4,25 e 4,40, nonché la proliferazione batterica<br />
e il formarsi di muffe, deve essere conservato a<br />
una temperatura di 4°C circa, meglio se in un<br />
contenitore di ceramica».<br />
Nonostante la generalizzata ricerca del prodotto<br />
economico, un buon numero di operatori fortunatamente<br />
antepone, a questo fattore, la ricerca di un prodotto di<br />
qualità. A seconda dell’utilizzo il pomodoro intero è da preferire a<br />
quello a cubetti o frullato: mantiene le caratteristiche del frutto
testo di Nadia Rossi<br />
Conserve AlimentAri FuturAgri<br />
soC. Coop. Agr. p.A.<br />
Indirizzo A.s.i. zona industriale<br />
loc. Incoronata - Foggia<br />
Tel/Fax 0881680166<br />
info@futuragrispa.com<br />
www.futuragrispa.com<br />
Mirella Sorbello, 40 anni, biologa, ha<br />
dapprima operato in Futuragri come quality<br />
assurance per poi spostarsi al settore<br />
commerciale e logistico; a lei competono<br />
la selezione e l’approntamento della merce.<br />
fresco, che lo spezzettamento invece può disperdere. Nei campi<br />
limitrofi allo stabilimento Conserve alimentari Futuragri i pomodori<br />
sono coltivati e subito consegnati per la trasformazione; dalla<br />
raccolta all’imballo non passano più di sei ore. un prodotto molto<br />
interessante e presentato al mercato da qualche mese è il datterino,<br />
una varietà dalla forma più allungata e più dolce che sa aggiungere<br />
un gusto nuovo alla pizza.<br />
Praticità nel sacco<br />
la bontà del pomodoro ha una parte fondamentale nella riuscita<br />
di una buona pizza, per questo «un aspetto molto importante da<br />
considerare è la consistenza del prodotto, che si deve presentare di<br />
un bel colore rosso vivo e con l’aroma del pomodoro fresco, senza<br />
un’eccessiva parte sierosa - ci dice michele pedrazzoni, direttore<br />
generale Copador -. e questi aspetti sono tenuti molto in considerazione<br />
dagli operatori». accanto alla qualità è importante anche<br />
l’aspetto pratico. lo smaltimento delle confezioni degli alimenti è<br />
impegnativo per il ristoratore, alle prese con pack spesso ingombranti.<br />
per questo alcuni produttori propongono i propri prodotti<br />
oltre che in latta, in pratici bag in box, molto apprezzati per la<br />
praticità. Così fa la coopertiva Copador di parma, che raccoglie<br />
i pomodori dei soci, coltivati su oltre 4mila ettari nelle province<br />
di parma, piacenza, reggio emilia, mantova, Cremona, pavia e<br />
alessandria.<br />
i N gredieN ti + sul territorio<br />
2 mld<br />
il valore della produzione nel settore<br />
pomodoro da industria (fonte Coldiretti)<br />
178<br />
sono le industrie italiane<br />
di trasformazione in cui trovano lavoro<br />
ben 20mila persone (fonte Coldiretti)<br />
elisir di lungA vitA<br />
<strong>Il</strong> licopene è una sostanza responsabile<br />
del colore rosso del pomodoro ed è un<br />
antiossidante naturale in grado di proteggere<br />
le cellule dall’invecchiamento. Alcune ricerche<br />
hanno dimostrato che il modo migliore per<br />
permettere all’organismo di assimilarlo è<br />
cuocerlo e trasformarlo in sugo o salsa,<br />
utilizzandolo su pasta o pizza.<br />
a p r i l e - m a g g i o - 2 0 1 2<br />
23<br />
qualitaly
ABRUZZO<br />
■ MISTER CHEF S.R.L.<br />
65016 Montesilvano (Pe)<br />
Tel. 085 4681829<br />
CALABRIA<br />
■ CARIGLINO S.R.L.<br />
Località Pernicella<br />
88040 Gizzeria (Cz)<br />
Tel. 096 8466014<br />
■ CATER FOOD S.R.L.<br />
87080 Frascineto (Cs)<br />
Tel. 0981 32155<br />
■ EUROBIRRE<br />
DISTRIBUZIONE S.R.L.<br />
89066 S. Leo (RC)<br />
Tel. 0965 671510 - 0965 671501<br />
CAMPANIA<br />
■ ALIMENTARI MERIDIONALI S.R.L.<br />
84040 Capaccio Scalo (Sa)<br />
Tel. 0828 723827<br />
■ EURO ITTICA CATERING S.R.L.<br />
80063 Piano di Sorrento (Na)<br />
Tel. 081 5323416<br />
■ FUTUR PESCA S.R.L.<br />
80076 Lacco Ameno (Na)<br />
Tel. 081 996230<br />
■ MERIDIONALE CATERING<br />
SERVICE S.R.L.<br />
80143 Napoli<br />
Tel. 081 5846465<br />
■ NUOVA PESCA S.R.L.<br />
80076 Lacco Ameno (Na)<br />
Tel. 081 996092<br />
EMILIA ROMAGNA<br />
■ RISTOGAMMA S.R.L.<br />
42048 Rubiera (Re)<br />
Tel. 0522 626464<br />
■ SALSOCARNI S.R.L.<br />
43039 Salso Maggiore Terme (Pr)<br />
Tel. 05<strong>24</strong> 571451<br />
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33080 S. Quirino (Pn)<br />
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■ CAPECCHI S.P.A.<br />
00012 Guidonia (Roma)<br />
Tel. 06 60505000<br />
■ FORMASAL S.R.L.<br />
01100 Viterbo<br />
Tel. 0761 251349<br />
■ GELO MARE S.R.L.<br />
02100 Rieti<br />
Tel. 0746 210129<br />
■ TRADIZIONE & GUSTO S.R.L.<br />
00012 Guidonia Montecelio (Rm)<br />
Tel. 06 60505000<br />
LIGURIA<br />
■ BIOFARMS S.R.L.<br />
16011 Arenzano (Ge)<br />
Tel. 010 9113398<br />
■ G.F.2 S.R.L.<br />
19015 Levanto (Sp)<br />
Tel. 0187 800966<br />
■ MILFA S.R.L.<br />
16165 Genova<br />
Tel. 010 8309041<br />
LOMBARDIA<br />
■ AGENZIA LOMBARDA S.R.L.<br />
20026 Novate Milanese (Mi)<br />
Tel. 02 3562129<br />
■ ALIMENTARI ZORATTI S.R.L.<br />
20143 Milano<br />
Tel. 02 891<strong>24</strong>195<br />
■ LONGA CARNI S.R.L.<br />
23030 Livigno (So)<br />
Tel. 0342 996209<br />
■ MAGGENGO VALTELLINA S.R.L.<br />
23012 Castione Andevenno (So)<br />
Tel. 0342 567630<br />
■ RAISONI ANTONIO S.R.L.<br />
(Longa Carni S.R.L.)<br />
23030 Livigno (So)<br />
Tel. 0342 996159<br />
■ SPE.AL S.R.L.<br />
<strong>24</strong>030 Medolago (Bg)<br />
Tel. 035 902333<br />
MARCHE<br />
■ FATTORINI<br />
FRANCO & C. S.N.C.<br />
61032 Fano (Pu)<br />
Tel. 0721 806358<br />
PIEMONTE<br />
■ NICOLAS S.A.S.<br />
10058 Susa (To)<br />
Tel. 0122 31565<br />
■ NOV. AL S.R.L.<br />
10043 Orbassano (To)<br />
Tel. 011 9016516<br />
■ SPECA ALIMENTARI S.R.L.<br />
28831 Baveno (Vb)<br />
Tel. 0323 922714<br />
PUGLIA<br />
■ DAUNIA ALIMENTI S.R.L.<br />
71100 Foggia<br />
Tel. 0881 752<strong>24</strong>3<br />
■ HIELO S.R.L.<br />
73057 Taviano (Le)<br />
Tel. 0833 911956<br />
SARDEGNA<br />
■ GRUPPO ALIMENTARE<br />
SARDO S.P.A.<br />
07100 Sassari - (uff. Cagliari)<br />
Tel. 079 2679004<br />
SICILIA<br />
■ 4 GRADI S.A.S.<br />
981<strong>24</strong> Messina<br />
Tel. 090 696097<br />
■ IL PASCOLO VERDE S.R.L.<br />
90044 Carini (Pa)<br />
Tel. 091 8691632
■ NEW VECAGEL S.R.L.<br />
95030 Tremestieri Etneo (Ct)<br />
Tel. 095 516977<br />
■ UNIGROUP S.P.A.<br />
96010 Melilli (Sr)<br />
Tel. 0931 763411<br />
0931 763412<br />
TOSCANA<br />
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57037 Portoferraio (Li)<br />
Tel. 0565 915058<br />
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DI INNOCENTI A.&C.<br />
52100 Arezzo<br />
Tel. 0575 20163<br />
■ G.F.1 S.R.L.<br />
54031 Avenza (Ms)<br />
Tel. 0585 53703<br />
■ MARKAL S.P.A.<br />
51011 Buggiano (Pt)<br />
Tel. 0572 30312<br />
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■ MORELLI GIUSEPPE S.R.L.<br />
38050 Novaledo (Tn)<br />
Tel. 0461 721370<br />
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39030 La Villa (Bz)<br />
0431 438181<br />
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Collettività di Miola Enrico & C S.N.C.<br />
36050 Sovizzo (Vi)<br />
Tel. 0444 551900<br />
■ SIQUR S.P.A.<br />
35010 Capriccio Di Vigonza (Pd)<br />
Tel. 049 504360<br />
■ TRE ESSE S.R.L.<br />
30028 Bibione (Ve)<br />
Tel. 0431 438181<br />
AUSTRIA<br />
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appena<br />
sfornato<br />
e sempre<br />
disponibile.<br />
<strong>Il</strong> surgelato va<br />
alla conquista<br />
dei ristoranti<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
Al ristorante, come al bar, la<br />
presenza in tavola o nell’angolo snack di pane buono e gustoso è<br />
sempre gradita e appagante e, abbinato al prodotto fresco del panificio<br />
o “solista”, il pane industriale è un importante alleato dell’operatore.<br />
Flessibile, economico, di qualità e disponibile in numerosi<br />
formati, permette di disporre a qualsiasi ora di un’offerta buona, appagante<br />
e “fresca”. Nel suo paniere Agritech ha circa 130 referenze,<br />
che coprono tutte le esigenze dei consumatori e degli operatori e<br />
soddisfa ogni momento di consumo. «<strong>Il</strong> valore aggiunto per l’horeca<br />
è che i prodotti sono ad alto contenuto di servizio, in quanto offrono<br />
tempi di scongelamento e cottura ridotti o addirittura azzerati,<br />
mantenendo un elevato standard qualitativo - afferma Enrico Merlo,<br />
direttore vendite food service -. Nella ristorazione, la nostra forza<br />
vendita è impegnata nel comunicare al ristoratore che l’importanza<br />
di un ottimo cestino di pane fragrante è pari a una carta dei vini<br />
bene articolata o a un buon servizio ai tavoli. Oltre, naturalmente,<br />
a una gestione ottimale dell’approvvigionamento con conseguente<br />
riduzione dei costi». I nuovi prodotti Agritech sono Panpizza, Con-
testo di Nadia Rossi<br />
chiglia e Focaccia da 100 grammi pretagliati e pronti da farcire per<br />
il canale bar; nuove Miniciabattine semplici, ai vari gusti e con semi<br />
per la ristorazione, che si aggiungono ai minipanini assortiti Party<br />
con semi di sesamo e papavero, ai Myn Apery, morbidi panini da 16<br />
gr dalle varie forme e ai classici Minifrustini da 35 grammi.<br />
Cambiamenti in corso<br />
«<strong>Il</strong> mercato italiano non è ancora maturo per sostituire integralmente<br />
il pane fresco con quello surgelato, ma i cambiamenti in corso sono<br />
notevoli e molto veloci - dice Mario Rizzi direttore commerciale di<br />
Forno della Rotonda -. Comunque, cresce il numero di ristoranti e<br />
snack bar che lo provano con successo nelle sue svariate declinazioni:<br />
i pani arricchiti con olive, sesamo, noci e formaggio ultimamente<br />
sono tra i più richiesti. Ma è forte anche il consumo nel canale bar<br />
di prodotti ad alto contenuto di servizio, come il pane già cotto, solo<br />
da piastrare, pretagliato e possibilmente a basso prezzo». Fondata agli<br />
inizi degli anni ‘90, Forno della Rotonda ha due unità produttive<br />
e un ricco catalogo di prodotti. Per la prima volta, in apertura del<br />
PRODUTTORI + SPECIALE PANE<br />
HAMBURGER<br />
È il “panino” per eccellenza. Sempre più amato<br />
anche dai consumatori italiani. La ricetta<br />
di un hamburger “ricercato” è pubblicata<br />
nel bel ricettario “Fantasie di pane” di Bakery”.<br />
Ve la proponiamo qui di seguito.<br />
INGREDIENTI: (per la realizzazione di 4<br />
porzioni): 600 g carne scelta di bovino adulto,<br />
100 g maionese, 120 g insalatine novelle,<br />
4 grosse patate, paprika forte q.b.<br />
PROCEDIMENTO: sbucciare e affettare<br />
sottilmente le patate e friggerle in 1 lt di olio<br />
di arachide a 160°C fi nché raggiungono<br />
un bel colore dorato; salarle e cospargerle<br />
di paprika. Pressare la carne macinata e<br />
ottenere 4 hamburger da cuocere alla griglia<br />
e condire successivamente con sale, pepe e<br />
olio extravergine di oliva. Lavare le insalate e<br />
condirle con sale, qualche goccia di limone e<br />
olio extravergine di oliva. Tagliare il Panburger<br />
Bakery, tostare e spalmare la maionese su<br />
entrambe le parti, accomodare l’insalata<br />
sulla metà inferiore e adagiare su di essa<br />
l’hamburger; chiudere con l’altra metà. Servire<br />
le patate in una coppetta a parte.<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
27<br />
QUALITALY
28<br />
QUALITALY<br />
SPECIALE PANE + PRODUTTORI<br />
PANE,<br />
ABBINAMENTI<br />
DI GUSTO<br />
• Al sesamo: salumi, crostacei<br />
• A l l e n o c i : f o m a g g i d i b re v e e m e d i a<br />
stagionatura<br />
• A i s e m i d i p a p a v e r o : f o r m a g g i f ra n c e s i<br />
• C u m i n o : f o r m a g g i d o l c i e m o l l i , s a lu m i<br />
UN FRENO AGLI SPRECHI<br />
Una recente<br />
ricerca dedicata<br />
agli sprechi del<br />
comparto food &<br />
beverage attesta<br />
che soltanto il 2%<br />
dei prodotti surgelati fi nisce tra i rifi uti a fronte<br />
del 39% dei prodotti freschi, del 19% del pane<br />
e del 17% di frutta e verdura. Una percentuale<br />
ridotta che permette notevoli risparmi.<br />
Fonte: Istituto Italiano Alimenti Surgelati<br />
AGRITECH SPA<br />
Indirizzo: Via Braccesca 54/B<br />
San Michele (Ra)<br />
Tel. 0544416611 - Fax 0544414270<br />
www.agritechspa.it<br />
info@agritechspa.it<br />
Enrico Merlo, 46 anni, è direttore vendite<br />
Food Service di Agritech dal 2003.<br />
In passato ha ricoperto ruoli di<br />
responsabilità nel settore del Beverage,<br />
sempre nelle vendite, in Campari<br />
(Field Manager Nord Horeca) e Coca Cola<br />
(Region Sales Manager Horeca)<br />
2012 non ha presentato novità: è in corso una razionalizzazione degli<br />
assortimenti, al ne di ottimizzare l’offerta e la gamma che punterà<br />
su referenze alto rotanti e di sicuro gradimento da parte del trade.<br />
<strong>Il</strong> lancio di nuovi prodotti è previsto per la seconda metà dell’anno.<br />
Senza glutine? Facile<br />
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Indirizzo: Via F. Parri, 130<br />
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Tel. 0547601368 - Fax 0547 600271<br />
www.bakery-spa.it<br />
bakery@bakery-spa.it<br />
Carlotta Terzi, 42 anni, dopo importanti<br />
esperienze in Industrie Rolli Alimentari e<br />
in Orogel, da luglio 2010 è funzionario<br />
commerciale di Bakery.<br />
Anche Carlotta Terzi, funzionario commerciale di Bakery, osserva<br />
che «in certi casi è ancora necessario spiegare il valore aggiunto del<br />
pane surgelato sia al ristoratore sia al barista. Come pure l’importanza<br />
di offrire il “Senza Glutine”, nei cui confronti è scettico e preoccupato<br />
per la possibilità di contaminazione. Dunque, nonostante il numero<br />
dei celiaci aumenti sempre più, l’offerta nel punto vendita è ancora<br />
molto scarsa e polverizzata. Per rispondere a queste problematiche abbiamo<br />
prodotto una rosetta “Senza Glutine” completamente cotta e<br />
confezionata singolarmente, da utilizzare previo scongelamento senza<br />
la necessità di manipolazioni: si consegna in busta sigillata al consumatore<br />
nale». Bakery, fondata nel 2004, ha 70 collaboratori, produce<br />
pane, focacce e pizze parzialmente cotti e surgelati, con un ciclo pro-<br />
duttivo che si sviluppa sulle sulle <strong>24</strong> ore e la produttività di circa 40mila<br />
servizio e qualità<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2
FORNO DELLA ROTONDA SPA<br />
Indirizzo: Via Asiago 626<br />
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Tel. 0296651311 - Fax 0296451052<br />
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info@fornodellarotonda.it<br />
Mario Rizzi, cresciuto professionalmente<br />
in Barilla e in GranMilano, dal dicembre<br />
2006 è direttore commerciale di Forno<br />
della Rotonda. Segue direttamente i rapporti<br />
con i clienti direzionali e, tramite la forza<br />
vendita, i clienti periferici.<br />
LA PIZZA + 1 SRL<br />
Indirizzo: Via G.Galilei, n. 11/13<br />
Gariga di Podenzano (Pc)<br />
Tel. 05235<strong>24</strong>480 - Fax 05235<strong>24</strong>931<br />
www.pizzapiuuno.it<br />
info@pizzapiuuno.it<br />
Sante Ludovico è fondatore e<br />
amministratore unico de La Pizza + 1;<br />
l’azienda si caratterizza per le materie<br />
prime di qualità, la cura del processo<br />
produttivo e la logistica in grado<br />
di soddisfare il mercato nazionale.<br />
chili di prodotto giornaliero. Si caratterizza per i forti investimenti in<br />
ricerca, la qualità e un modello organizzativo ef ciente.<br />
Pizza sempreverde<br />
La pizza è un prodotto sempre gradito e adatto a molteplici occasioni<br />
di consumo, con una richiesta in crescita grazie alla diversi cazione<br />
delle proposte. «Nel catering hanno un peso importante le basi da<br />
farcire, ma la crescita maggiore è quella delle pizze già complete, a più<br />
alto contenuto di servizio, che non richiedono interventi di nitura -<br />
afferma Sante Ludovico, amministratore unico de La Pizza + 1 -. Nonostante<br />
ciò, dallo scorso marzo abbiamo cominciato a comunicare<br />
anche su www.facebook.com/lapizzapiuuno, proposte di farcitura delle<br />
nostre focacce. Inoltre, i nostri esperti sono a disposizione per suggerire<br />
soluzioni a speci che richieste degli operatori». L’azienda, nata<br />
PRODUTTORI + SPECIALE PANE<br />
IL RISPARMIO<br />
FIRMATO<br />
McCain<br />
Tra i primi prodotti a sfondare nel mondo dei<br />
surgelati troviamo le patate. Naturalmente<br />
sono vincenti quelle che hanno saputo unire<br />
qualità, servizio e risparmio. McCain ha<br />
appena presentato i suoi Original Nature,<br />
dieci refererenze che “sfidano”, conti alla<br />
nel 1996, produce e distribuisce pizze e focacce fresche in atmosfera<br />
mano, le patate fresche. In pratica l’azienda<br />
ha calcolato i costi per una porzione di<br />
patate (al forno, bollite, al vapore) partendo<br />
modi cata e si caratterizza per il costante processo di innovazione. Tra<br />
da un chilo di prodotto fresco e da un chilo<br />
le sue novità più recenti, la Linea Biologica, che comprende anche im-<br />
surgelato. Considerati scarti, tempi e costi di<br />
pulitura, taglio e cottura è risultato che una<br />
pasti con farine di farro o kamut, le miniporzioni della linea My Pizz e<br />
porzione ottenuta dal surgelato costa il 30%<br />
in meno rispetto alla stessa quantità servita al<br />
la nuova linea Presto Pronta, a cottura completa.<br />
cliente partendo dal dal fresco. fresco. Interessante, no? no?<br />
a portata di mano<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
29<br />
QUALITALY
SPECIALE<br />
30<br />
QUALITALY<br />
SPECIALE PANE + DISTRIBUZIONE<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
testo di Manuela Soressi<br />
BUONO, VARIO<br />
e di qualità<br />
Materie prime di livello<br />
per un pane goloso<br />
Un alimento che torna sempre<br />
più a essere protagonista della tavola italiana. Le panetterie diventano<br />
ricercate e chic, i fans del lievito madre creano un movimento trasversale<br />
e tanti produttori di grani antichi forniscono una materia pregiata<br />
a chi punta all’alta qualità. «La ristorazione più moderna e consapevole<br />
non trascura questi segnali - dice Lucio Levorato, responsabile di qualità<br />
di Siqur - anzi li anticipa destinando parte delle risorse di cucina<br />
alla pani cazione» Quello del pane cotto al forno è uno dei profumi<br />
più amati e sentirlo quando si entra in un ristorante mette davvero di<br />
buon umore e di buon appetito. La scelta della lievitazione diretta o<br />
indiretta dipende dal tipo di consumo e anche dalla capacità di gestione<br />
del tempo: in entrambi i casi però è strategica la scelta delle farine.<br />
Una volta scelto di fare il pane in proprio, è ovvio, sarebbe uno spreco<br />
di risorse comprare farine di bassa qualità. Meglio optare per un prodotto<br />
nazionale possibilmente biologico che possa oltretutto veicolare<br />
al cliente nale la qualità dei prodotti proposti.<br />
«I grani più utilizzati sono il Senatore Cappelli (grano duro) ma anche<br />
grani teneri e antiche varietà come il piccolo farro o monococco, le cui<br />
prime coltivazioni risalgono al 10.000 a.C. in Medio Oriente - continua<br />
Levorato -. Naturalmente le farine più deboli devono essere mischiate
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32<br />
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Fatturato: 10 milioni<br />
N° addetti: 30<br />
Zone commercialmente servite: Veneto<br />
UNIGROUP S.P.A.<br />
Indirizzo: contrada Spalla s.n 96010<br />
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Tel. 0931763411<br />
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Fatturato: 20.000.000<br />
N° addetti: 60<br />
Zone commercialmente servite: tutta<br />
la Sicilia orientale<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
per raggiungere il giusto grado di forza necessario per la lievitazione».<br />
Nella maggioranza dei casi i ristoratori utilizzano il pane del forno locale<br />
con cui hanno spesso delle convenzioni. Ma anche in questo senso,<br />
il ruolo dei soci Cic è importante «Negli ultimi anni abbiamo iniziato<br />
a valutare la possibilità di collaborare con le panetterie - dice Francesca<br />
Tringali (nella foto in basso a sinistra), responsabile commerciale di<br />
Unigroup -. Si tratta di un canale già in parte servito con una serie di<br />
referenze già presenti nel nostro assortimento che vengono utilizzate nel<br />
canale delle pasticcerie e delle pizzerie. Quindi, in realtà, a noi è bastato<br />
semplicemente aggiungere poche referenze per completare la gamma e<br />
per essere un fornitore quali cato. Le referenze inserite di recente infatti<br />
sono davvero poche: miglioratori, coadiuvanti naturali e sesamo. Tutto il<br />
resto lo trattavamo già».<br />
Evoluzioni continue<br />
Anche il mondo delle panetterie cambia e si evolve offrendo nuovi scenari.<br />
«Le panetterie, quanto meno nella nostra regione, si trasformano in<br />
piccoli laboratori di pasticceria, rosticceria e take away - continua Tringali<br />
-. Questo fa sì che qui non si venda solo pane, ma anche una vastissima<br />
gamma di prodotti che ovviamente attirano l’interesse di aziende<br />
come la nostra che si concentrano su quei clienti che potenzialmente<br />
possono esprimere un fatturato di tutto rispetto. <strong>Il</strong> pane rimane un elemento<br />
povero, e questa trasformazione o diversi cazione consente loro<br />
ovviamente un maggior guadagno». Nella ristorazione tuttavia hanno<br />
ancora spazio prodotti surgelati da ri nire in cottura. «Si tratta di un<br />
prodotto standard - dice Levorato - un tempo fornito da aziende francesi,<br />
ma ora prodotto anche in Italia. Si trova in diversi formati e ha naturalmente<br />
un grande contenuto di servizio, spesso “prodotto di scorta” in<br />
molti ristoranti». Del resto i piccoli ristoranti che non vogliono o non<br />
possono usare il pane come valore strategico della loro offerta hanno<br />
molti vantaggi nella sempli cazione della gestione di questo alimento. «<strong>Il</strong><br />
punto di forza - dice Francesca Tringali - è l’assoluta mancanza di sprechi<br />
con l’opportunità di trattare tutte le varietà possibili di pane, di tutte le<br />
forme, di tutti i sapori, specialità nazionali ed internazionali, dal panino<br />
da 30 grammi multicereali alla pagnotta ai chi. Insomma è un mercato<br />
in crescita che interessa sia i ristoranti, sia alcune panetterie».
SPECIALE<br />
34<br />
QUALITALY<br />
SPECIALE PANE + MATERIE PRIME<br />
L’offerta delle industrie<br />
molitorie è sempre più<br />
focalizzata sul prodotto<br />
finito. E le caratteristiche<br />
delle farine rispondono<br />
così al meglio alle<br />
esigenze di cottura<br />
e sapore di pizze e pane.<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
PANE PANE PANE O PIZZA PIZZA PIZZA<br />
C’È SEMPRE<br />
la farina giusta<br />
Si specializ za l’offerta dell’ industria<br />
Saper innovare è la parola d’or-<br />
dine per chi fa impresa nel 2012 con lo sguardo rivolto al futuro.<br />
Un concetto che si applica a prodotti, servizi e organizzazione del<br />
lavoro, e più facile da riscontrare in alcuni settori rispetto ad altri.<br />
Fra quelli dove è sicuramente più complicato avere nuove idee, soprattutto<br />
relative ai prodotti, c’è quello delle farine dove però non<br />
mancano gli esempi positivi. In un mercato non più polverizzato<br />
come in passato soprattutto per quanto riguarda i produttori, i principali<br />
nomi in circolazione non rinunciano infatti all’ampliamento<br />
della gamma e a proporre reali novità come quella di Giorgio Agugiaro,<br />
di Agugiaro&Figna, che rivendica il ruolo di “primo molino<br />
italiano ad avere introdotto il lievito madre”.<br />
Dalla Sardegna Marco Montaldo, direttore commerciale della<br />
società industria molitoria Ercole Cellino di Santa Giusta (Or),<br />
preferisce porre l’accento sul miglioramento della tecnologia per
testo di Luigi Ferro<br />
produrre farine e semole testimoniata da uno stabilimento che si<br />
vanta di essere «fra i più avanzati del nostro Paese con elevatissimi<br />
standard di qualità e sicurezza igienica e produttiva».<br />
Prodotti innovativi<br />
Giovanni Alboini di Perteghella è fermamente convinto che ci sia<br />
spazio per l’innovazione di prodotto tanto che annuncia «per settembre-ottobre<br />
il lancio di due nuove farine per pizza e novità anche<br />
per il segmento della pasta fresca». Tutti e tre i produttori affermano<br />
di disporre di una gamma che copre i vari segmenti di mercato. La<br />
società di Santa Giusta, nei pressi di Oristano, sforna un catalogo<br />
fatto di farina di grano tenero, duro, semola, granito di grano tenero<br />
e mangimi per la zootecnica. Si tratta di categorie che racchiudono<br />
circa una ventina di altri prodotti compresi quelli speci ci per le pizzerie,<br />
anche se i pasti ci rimangono il core business della società. <strong>Il</strong><br />
50% della semola nisce infatti allo stabilimento Pasta di Sardegna.<br />
«Nelle pizzerie - spiega Montaldo - copriamo però il mercato nazionale<br />
anche se il centro rimane sempre la Sardegna».<br />
Gamme ricche e articolate<br />
Mais, biologico, pasticceria. Anche Perteghella dispone di una<br />
gamma completa che si è arricchita anche di Strapizza, la farina per<br />
pizza. Prodotti che, uniti a una rete commerciale che copre Italia ed<br />
estero, hanno permesso alla società di Solarolo di Goito (Mantova)<br />
di chiudere l’anno con una performance eccellente con una crescita<br />
del 40% del fatturato e del 14% sul macinato.<br />
«<strong>Il</strong> 30% del fatturato è realizzato nella<br />
pani cazione - spiega Alboini -, il 30%<br />
nella ristorazione e il 30% nell’industria.<br />
La Gdo è per noi marginale». <strong>Il</strong> segmento<br />
in forte crescita è quello delle pizzerie che<br />
«vanno divinamente bene, soprattutto<br />
all’estero, in Germania e Spagna. In Italia<br />
non siamo i primi del comparto, ma<br />
possediamo il 35% di quota di mercato».<br />
E per quanto riguarda il futuro, la società<br />
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punta con convinzione sulle private label. che la situazione, nono-<br />
stante la crisi sia positiva, lo conferma montaldo. anche sull’isola<br />
il fatturato è in crescita anche se, precisa, il giro d’affari dipende dal<br />
prezzo dei cereali che ha avuto forti oscillazioni e quindi l’indicatore<br />
più adatto da tenere d’occhio è quello dei volumi che invece hanno<br />
accusato una flessione.<br />
Leader nella pizza<br />
leggera flessione nei primi due mesi dell’anno per la pizza e mercato<br />
stabile per il pane è invece la fotografia di giorgio agugiaro che<br />
ricorda la posizione di leadership nella pizza che vale il 30% del suo<br />
fatturato con lo storico marchio “5 stagioni”.<br />
le difficili condizioni climatiche e lo sciopero dei trasporti hanno<br />
inciso sulle performance di inizio anno, ma oggi, prosegue agugiaro,<br />
la situazione sta migliorando. attivo anche con il concorso di<br />
design per la pizzeria del futuro, la società<br />
che vanta stabilimenti a parma, padova<br />
e perugia è attiva nella panificazione, pasticceria,<br />
pizzeria e pasta fresca. il brand 5<br />
stagioni racchiude 19 prodotti che vanno<br />
dalla farina tipo 00 manitoba al gluten<br />
free e alla pizza crock, semilavorato per<br />
pizza al taglio. prodotti, è giusto sottolinearlo,<br />
certificati dall’associazione verace<br />
pizza napoletana.
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QUALITALY<br />
NEWS + EVENTI<br />
Meeting DI INIZIO ANNO<br />
Si è tenuto<br />
lo scorso febbraio.<br />
Numerosi<br />
i temi all’ordine<br />
del giorno<br />
Alcuni momenti dell’incontro tenutosi a<br />
febbraio presso la sede Cic. Numerosi gli<br />
argomenti trattati e i prodotti presentati.<br />
Un meting ricco di argomenti quello tenu-<br />
tosi presso CIC lo scorso <strong>24</strong> e 25 febbraio. Si è parlato del Decreto Monti<br />
del gennaio scorso che stabilisce nuovi obblighi tra fornitori e clienti. In<br />
sostanza la nuova regolamentazione nel settore dei prodotti agroalimentari<br />
prevede la stipula di un vero e proprio contratto di fornitura tra aziende<br />
e clienti e, nel quale, oltre a quantità, prezzo, eccetera, bisognerà indicare<br />
anche la durata. Una norma di dif cile gestione soprattutto per chi ha<br />
centinaia di consegne al giorno. Altri temi all’ordine del giorno sono stati<br />
relativi al Mercato Carni CIC, settore nel quale è stato presentato anche<br />
il nuovo referente. Per questo segmento sono stati illustrati gli obiettivi in<br />
calendario per il 2012 a partire dalla programmazione del mercato ovino<br />
per la ricorrenza pasquale per concludere con la gestione e la razionalizzazione<br />
degli acquisti e lo sviluppo del parco fornitori. Si è proseguito<br />
con i report relativi al segmento ittico, dei prodotti alimentari, latticini/<br />
formaggi e salumi e alle relazioni sulle partecipazioni a vari eventi che<br />
hanno visto e vedranno la presenza di una delegazione CIC (Mia Rimini,<br />
European Seafood Exposition Brussels, Asian Seafood Exposition<br />
Hong Kong e Conxemar Vigo). In ne sono stati presentati nuovi prodotti<br />
(tra cui l’olio di palma “Friggi Qualitaly”) e un progetto con una primaria<br />
azienda alimentare per la distribuzione di prodotti “diary”.<br />
gli eventi Cic<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2
40<br />
QUALITALY<br />
NEWS + AZIENDE<br />
NUOVI PRODOTTI<br />
E DEGUSTAZIONI<br />
con Markal<br />
Carlo Livi, amministratore unico di Markal, fa il<br />
bilancio della partecipazione a Tirreno CT, che per<br />
l’azienda è un appuntamento immancabile ormai<br />
da 16 anni. Nello stand di circa 120 mq Markal ha<br />
ospitato i visitatori in un susseguirsi di degustazioni.<br />
«Abbiamo suddiviso lo spazio in zone; in ciascuna uno<br />
chef preparava dei piatti, con una logica dall’antipasto<br />
fino al dessert, in modo da far assaggiare le novità della<br />
stagione: tra le tante, una nuova gamma di finger food,<br />
foie gras e paté di oca e dessert molto innovativi». «Una<br />
fiera, questa - prosegue Livi - che ci ha dato risultati<br />
ottimi per visite e per contatti considerando anche<br />
che la nostra azienda è impostata su prodotti di target<br />
medio-alto e dunque su un certo tipo di clientela».<br />
Qual è l’esigenza maggiore che emerge dagli operatori?<br />
«Soprattutto la necessità di affidarsi a partner seri, che<br />
diano la tranquillità sulla fidelizzazione del servizio,<br />
sulla qualità scelta e sulla costanza di prodotto».<br />
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GF1 A TIRRENO CT<br />
TRA NOVITÀ<br />
e solidarietà<br />
Da ben 18 anni GF1, azienda di Avenza<br />
(ms) di proprietà della famiglia Panconi,<br />
partecipa a Tirreno CT. «Anche quest’anno -<br />
dice Stefano Panconi - eravamo presenti con<br />
uno stand istituzionale, nel quale abbiamo<br />
realizzato un esposizione preferenziale dei<br />
prodotti e dei marchi Qualitaly, Tavola Viva,<br />
Utility, <strong>Il</strong> gelo, La Carta, Antica Forneria.<br />
Tante le degustazioni che oabbiamo<br />
organizzato e così anche la presentazione<br />
delle novità». GF1 negli anni passati aveva<br />
l’abitudine di organizzare delle serate dedicate<br />
ai clienti in locali esclusivi. Quest’anno<br />
la piacevole consuetudine si è interrotta,<br />
ma per una ragione davvero buona. «La<br />
maggior parte delle risorse aziendali - spiega<br />
Panconi - sono state riversate sui nostri<br />
clienti delle Cinque Terre, in particolare a<br />
Monterosso e Vernazza, colpiti nei mesi scorsi<br />
dall’alluvione. Abbiamo congelato il saldo<br />
delle loro fatture fino alla primavera e nei<br />
giorni successivi l’alluvione abbiamo inviato<br />
a titolo gratuito materiale di prima necessità<br />
per diverse decine di migliaia di euro».<br />
WWW.GF1.IT
TANTE VISITE E INTERESSE<br />
PER IL RISTOREXPO<br />
di Spe.Al.<br />
AZIENDE + NEWS<br />
Speca Alimentari ha partecipato a Horeca Stresa, manifestazione riservata agli<br />
operatori horeca, tenutasi a fine febbraio. Fiorenzo Santini racconta: «Abbiamo<br />
ampliato lo stand per renderlo ancora più accogliente e confortevole. In questo spazio<br />
abbiamo organizzato incontri e innumerevoli degustazioni dei prodotti che distribuiamo,<br />
marchi leader come ad esempio Surgital, Orogel, Lamb Weston e molti altri». Un<br />
momento di confronto dal quale è importante far emergere richieste e nuove esigenze<br />
della clientela. «La richiesta, in questo periodo, è sempre una: avere il massimo a un<br />
buon prezzo. Ma una cosa abbiamo notato: chi la fa da padrone alla fine è la qualità,<br />
perché se in cucina sono bravi è più facile vendere il prodotto. Non a caso la crescita<br />
di Speca Alimentari nel 2011 è da attribuire ai prodotti di qualità, innovativi e ad alto<br />
contenuto di servizio, che noi garantiamo tutti i giorni, domenica compresa. D’altro<br />
canto, distribuendo anche pesce fresco, lavorare anche nei giorni festivi è un imperativo».<br />
Da citare, infine, la linea di dessert surgelati Barry Callebaut, uno dei prodotti che hanno<br />
suscitato grande interesse da parte della clientela.<br />
WWW.SPECAALIMENTARI.IT<br />
Francesco Roncalli, titolare di Spe.Al. di Medolago (Bg), commenta in<br />
modo positivo la partecipazione alla recente edizione di RistorExpo a Erba,<br />
manifestazione cui l’azienda partecipa ormai da una decina di anni. «Quest’anno<br />
abbiamo rinnovato del tutto la nostra area espositiva e abbiamo allestito uno<br />
stand di oltre 100 mq, dove come di consueto abbiamo accolto la clientela.<br />
La presenza a RistorExpo è una scelta strategica: gran parte dei nostri clienti<br />
sono situati nell’area tra Bergamo, Milano, Como, Lecco, Valtellina e in tutta<br />
la Brianza e dunque la vicinanza con la fiera di Erba rende loro facile venire<br />
a visitarci in fiera». La vicinanza ha evidentemente incrementato il numero<br />
dei potenziali clienti di zona, visto il bilancio positivo di Roncalli, che rileva un<br />
afflusso superiore rispetto alla scorsa edizione. «Per noi - spiega - è un importante<br />
momento di contatto con la clientela, alla quale a inizio della stagione turistica<br />
possiamo far assaggiare le novità e mostrare i prodotti che distribuiamo, ad<br />
esempio Lamb Weston, Viber, Orogel ecc. Incontri che consolidano i rapporti con<br />
i clienti e ci permettono di essere sempre più attenti alle loro esigenze».<br />
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esigenza della moderna piz zeria<br />
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Res al posto<br />
DI TARSU E TIA<br />
testo di Dario Aquaro<br />
<strong>Il</strong> nuovo tributo prevede<br />
una quota fissa legata<br />
alla superficie occupata<br />
e all’attività svolta e di una<br />
variabile legata alla fruizione<br />
dei servizi comunali<br />
Res - tributo unico<br />
TRIBUTO UNICO<br />
<strong>Il</strong> tributo unico sui rifiuti e i servizi (Res) si calcola<br />
(come la Tarsu) in base alla superficie del locale<br />
occupato e all’attività svolta: si paga sull’80% della<br />
superficie catastale.<br />
Si compone, come la Tia, di una quota fissa,<br />
determinata dal costo del servizio, e una variabile,<br />
rapportata alle quantità di rifiuti conferiti.<br />
A P R I L E - M A G G I O - 2 0 1 2<br />
Dal 2013 entrerà in vigore<br />
il nuovo tributo unico sui ri-<br />
uti e i servizi (Res), che sostituirà<br />
i tre prelievi alternativi oggi<br />
esistenti di Tarsu, Tia e Tia2.<br />
La Tia (tariffa d’igiene ambientale),<br />
introdotta con il decreto<br />
Ronchi del 1997, che avrebbe<br />
dovuto sostituire in via de nitiva<br />
la Tarsu, è stata adottata da<br />
appena il 15% dei comuni<br />
italiani. E la Tia2 (tariffa<br />
integrata ambientale),<br />
introdotta dal Codice<br />
dell’ambiente 2006, e che a<br />
sua volta avrebbe dovuto sostituire<br />
sia Tarsu che Tia, è rimasta<br />
sulla carta e non ha mai<br />
visto il regolamento attuativo.<br />
Fisso più variabile<br />
La Res annunciata dal decreto<br />
201/2011 “Salva-Italia” (convertito<br />
in legge 214/2011) è un<br />
tributo tributo che accorpa da un lato<br />
la tassa tassa ri ri uti uti e, dall’altro, una<br />
maggiorazione per nanziare i i<br />
servizi indivisibili forniti dalle<br />
amministrazioni comunali (strade,<br />
illuminazione, polizia locale<br />
ecc.). Mutua gli aspetti fondamentali<br />
della Tarsu - perché il<br />
presupposto è l’occupazione dei<br />
locali - ma si determina con le<br />
modalità della Tia: si compone<br />
infatti di una quota ssa, rappresentativa<br />
dei costi ssi e delle<br />
spese generali, e una variabile,<br />
legata alla fruizione teorica del<br />
servizio pubblico. Per capirne<br />
meglio la portata occorrerà attendere<br />
un apposito regolamento<br />
ministeriale, da adottare entro<br />
il 31 ottobre 2012.<br />
<strong>Il</strong> tributo si pagherà sulla super<br />
cie calcolata all’80% di<br />
quella catastale e sulla base delle<br />
attività svolte. Nei comuni<br />
dove non si effettua il servizio<br />
di raccolta ri uti, si pagherà il<br />
40% della misura ordinaria da<br />
determinare: se invece il servizio<br />
non viene svolto, viene<br />
interrotto o viola le norme, la<br />
percentuale massima del tributo<br />
da pagare è pari al 20%. La<br />
maggiorazione “a copertura dei<br />
costi relativi ai servizi indivisibili<br />
dei comuni” è pari a 30 centesimi<br />
al metro quadro; i municipi<br />
potranno aumentarla no<br />
a 40 centesimi, eventualmente<br />
graduandola “in ragione della<br />
tipologia dell’immobile e della<br />
zona ove è ubicato”.<br />
<strong>Il</strong> pagamento andrà effettuato<br />
al Comune e sarà suddiviso in<br />
quattro rate trimestrali.
CROCCA<br />
FRTTO AANTE<br />
FRITTO CROCCANTE<br />
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L’olio di palma è una materia prima<br />
molto importante per l’industria<br />
alimentare mondiale.<br />
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AS AS<br />
ASCIUTTO<br />
CAT<br />
SENZA TTT VVV SENZA CATTIVI<br />
ODOR<br />
ODORI<br />
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sistema di produzione sostenibile dell’olio di palma sotto<br />
ogni punto di vista: economico, sociale ed ambiententale.<br />
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ALTE LTTE<br />
TEMPERA<br />
TEMPERATURE<br />
RAT AT<br />
RA<br />
INFORMAZIONI NUTRIZIONALI<br />
Valori Medi per 100 ml per cucchiaio<br />
di prodotto (15 ml)<br />
Valore kJ 3367 kJ 518<br />
energetico Kcal 819 Kcal 126<br />
Proteine g 0 g 0<br />
Carboidrati g 0 g 0<br />
di cui: zuccheri g 0 g 0<br />
Grassi g 91 g 14<br />
di cui:<br />
saturi g 25 g 4<br />
monoinsaturi g 56 g 8<br />
polinsaturi g 10 g 2<br />
Colesterolo mg 0 mg 0<br />
Fibre Alimentari g 0 g 0<br />
Sodio g 0 g 0<br />
RES SSTENTE<br />
Un cucchiaio (15 ml) contiene:<br />
Kcal 126 g 0 g 14 g 4 g 0<br />
CALORIE ZUCCHERI GRASSI GRASSI SODIO<br />
SATURI<br />
6% GDA 0% 20% 20% 0%<br />
% delle quantità giornaliere indicative di un adulto,calcolate<br />
sulla base di un fabbisogno giornaliero di 2000 Kcal; il<br />
fabbisogno può essere diverso a seconda del sesso, dell’età<br />
e dell’attività fisica svolta.
46<br />
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PROGETTARE<br />
l’area pranzo<br />
testo di Rossella De Stefano<br />
Un manuale di agile<br />
lettura contiene i precetti<br />
e le nozioni fondamentali<br />
di architettura d’interni per<br />
bar e ristoranti, che anche i<br />
gestori devono conoscere<br />
La copertina del Manuale<br />
di architettura d’interni 3. Bar<br />
e ristoranti”, di Riccardo Salvi<br />
(p. 160, 21 euro, francoangeli.it)<br />
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Un’offerta varia, in linea<br />
con gli attuali stili di vita, e una<br />
politica di prezzi corretta non<br />
sono sempre suf cienti ad assicurare<br />
il tutto esaurito nel locale<br />
durante la pausa pranzo.<br />
Anche un ambiente confortevole<br />
può aiutare. Dal punto di vista<br />
dell’identità del locale, oltretutto,<br />
l’area di somministrazione<br />
rappresenta, insieme a quella di<br />
servizio (leggi il banco), l’ambiente<br />
più importante. Questio-<br />
ne che, tuttavia, un buon progettista<br />
può agilmente risolvere.<br />
Vero. Ciò non toglie che qualche<br />
nozione di base non guasta<br />
mai: tavolini tondi o quadrati?<br />
Disposti parallelamente o a 45°?<br />
Vero che a tali domande devono<br />
rispondere i progettisti. Ma<br />
conoscere le basi aiuta il titolare<br />
a non lasciarsi abbagliare da motivi<br />
solo estetici nella scelta degli<br />
arredi e degli spazi perdendo<br />
però di vista la funzionalità.<br />
Migliorare la fruibilità del locale<br />
INGOMBRI<br />
Nello scegliere tavolini e sedute<br />
considerate che una persona seduta<br />
occupa 0,63 mq, ovvero 70 cm di<br />
larghezza per 80-90 cm di lunghezza.<br />
70 CM<br />
90 CM<br />
FORMA<br />
Per motivi ergonomici, si preferiscono<br />
tavolini di forma quadrata (con i lati di<br />
lunghezza tra 60 e 80 cm) o rotonda<br />
(con un diametro tra 50 e 80 cm).<br />
170 CM<br />
170 CM
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Tel. 057230306<br />
www.markal.it<br />
■ MISTER CHEF SRL<br />
Via Danubio Capannone A<br />
Montesilvano (Pe)<br />
Tel. 0854681829<br />
www.misterchefsrl.it<br />
■ SIQUR SPA<br />
Via Gorizia 1<br />
Capriccio di Vigonza (Pd)<br />
Tel. 049504360/57<br />
www.siqurcatering.it<br />
■ SPE.AL SRL<br />
Via Bergamo 16 - Medolago (Bg)<br />
Tel. 035902333<br />
■ SPECA ALIMENTARI SRL<br />
Via Donne della Resistenza, 40<br />
28831 Bavèno (Vb)<br />
Tel. 0323922714<br />
www.specaalimentari.it<br />
■ UNIGROUP SPA<br />
Contrada Spalla s.n - Melilli (Sr)<br />
Tel. 0931763411<br />
www.unigroupspa.com<br />
QUALITALY<br />
IL GIORNALE DELLA RISTORAZIONE E DEL CATERING MODERNO<br />
Anno 12° n.68<br />
Direttore Responsabile<br />
Francesca Pulitanò<br />
Stampa<br />
Faenza Industrie Grafiche - Faenza<br />
Editore<br />
Cooperativa Italiana Catering<br />
via Raffaello Sanzio 20 - 20090 Segrate (MI)<br />
Gestione editoriale, commerciale<br />
e amministrativa<br />
<strong>Il</strong> <strong>Sole</strong> <strong>24</strong> ORE S.p.A.<br />
sede legale: Via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano<br />
sede operativa: Via C. Pisacane 1 - 20016 Pero (Mi)<br />
Tel. +39 02.3022.6296<br />
ufficio pubblicità e traffico: Tel. +39 02.3022.6620<br />
Coordinamento redazionale<br />
Roberto Barat<br />
Progetto grafico<br />
Elisabetta Delfini<br />
Segreteria di redazione<br />
Rita Galimberti<br />
redazione.qualitaly@ilsole<strong>24</strong>ore.com<br />
Hanno collaborato<br />
Dario Aquaro, Claudio Bonomi, Vittorio Castellani (Chef<br />
Kumalé), Rossella De Stefano, Luigi Ferro, Rodolfo Guarnieri,<br />
Gregori Nalon, Massimiliano Rella, Nadia Rossi,<br />
Stefano Nincevich, Riccardo Oldani, Manuela Soressi<br />
Impaginazione<br />
Elisabetta Delfini<br />
Cristina Negri<br />
Patrizia Cavallotti<br />
Contributi fotografici<br />
Archivio fotografico Bargiornale, Francesco Brunello, Meridiana<br />
Immagini (copertina), MilanoForward, Stockfood<br />
Registrazione Tribunale di Bologna n. 7082 del 03.01.01 R.O.C. n°. 9799<br />
DEL 14 GIUGNO 2004
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Le 5 Stagioni - Via Monte Nero, 111 35010 Curtarolo (PD) Tel. +39 049.96<strong>24</strong>611 Fax +39 049.96<strong>24</strong>627 mail:farine@molinoagugiaro.it