alla parte iii - fisica/mente
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ASTRONOMIA 3<br />
Sono le forze centrifughe, le cui proprietà egli qui ricorda, che lo aiutano sulla strada della sua<br />
interpretazione:<br />
Lo sforzo di allontanarsi dal centro è, dunque, un effetto costante del movimento<br />
circolare e sebbene questo effetto possa sembrare diretta<strong>mente</strong> opposto a quello della<br />
gravità, e sebbene si sia obbiettato a Copernico che, a causa della rotazione diurna<br />
della terra, le case e gli uomini verrebbero scagliati in aria, dimostrerò tuttavia che<br />
proprio quello sforzo che compiono i corpi che si muovono di moto circolare per<br />
allontanarsi dal centro è motivo del convergere di altri verso il medesimo centro<br />
[Oeuvres complètes, vol. XXI, pag 452]<br />
Per spiegare ciò egli introduce un'esperienza con la quale egli credeva di poter spiegare la<br />
gravitazione mediante il moto molto veloce delle parti di un mezzo. Pose in un vaso chiuso pieno<br />
d'acqua dei pezzetti di ceralacca (cera spagnola), che essendo un po' più pesanti dell'acqua si<br />
depositano sul fondo del vaso. Se si fa ruotare il vaso, la ceralacca si dispone ai bordi esterni del<br />
vaso; se si fa cessare improvvisa<strong>mente</strong> la rotazione, l'acqua continua a girare, mentre i pezzi di<br />
ceralacca, che stanno sul fondo e il cui moto è di conseguenza frenato con maggiore rapidità, sono<br />
ora spinti verso il centro del vaso. Huygens vide in questo fenomeno una copia esatta dell'effetto<br />
della gravitazione oltre a vedervi anche i vortici cartesiani che comunque dovevano essere pensati<br />
in modi diversi da quanto aveva fatto Descartes. Scrive egli dunque:<br />
Supporrò che nello spazio sferico che comprende la terra e i corpi che la circondano<br />
fino a grande distanza si trovi una materia fluida, formata da piccolissime particelle,<br />
che, in diversi modi, viene agitata in tutte le direzioni con grande velocità. Dico che il<br />
movimento di tale materia, poiché non può abbandonare questo spazio, dato che è<br />
circondato da altri corpi, deve divenire parzial<strong>mente</strong> circolare intorno al centro; non<br />
in modo tale, comunque, che le sue particelle ruotino tutte nello stesso modo, ma<br />
piuttosto in modo che la maggior <strong>parte</strong> dei suoi movimenti si compia su superfici<br />
sferiche intorno al centro di questo spazio che diviene, per casi dire, il centro della<br />
Terra [Oeuvres complètes, vol. XXI, pag 455]<br />
ed allora le particelle che costituiscono il vortice non ruotano più, come Descartes aveva supposto,<br />
tutte in un'unica direzione e su piani paralleli, ma in tutte le direzioni e su tutti i piani pensabili<br />
passanti per il centro della Terra. Inoltre tali vortici dovevano essere pensati molto più piccoli di<br />
quelli ipotizzati da Descartes e costituiti da particelle in moto rapido in tutte le direzioni; pensò che,<br />
in uno spazio chiuso, il moto circolare di queste particelle prevalga su quello rettilineo, e si<br />
stabilisca da se stesso. Conseguenza di ciò è che:<br />
Non è difficile spiegare come, da questo movimento, venga generata la gravità.<br />
Poiché, se in mezzo <strong>alla</strong> materia fluida che ruota nello spazio, come abbiamo<br />
supposto, si trovano delle parti più grosse di quelle che compongono la materia fluida,<br />
o anche corpi formati da fasci di piccole particelle stretta<strong>mente</strong> aderenti, e [se] questi<br />
corpi non seguono il rapido movimento della suddetta materia [fluida], saranno<br />
necessaria<strong>mente</strong> spinti verso il centro del movimento e li formeranno il globo terrestre,<br />
se si suppone che la terra ancora non esista. E la ragione è la medesima che, nel<br />
sopracitato esperimento, costringe la cera spagnola ad ammassarsi al centro del<br />
recipiente. È dunque probabil<strong>mente</strong> in questo [effetto] che consiste la gravità dei<br />
corpi, e si può dire che essa [cioè la gravità] è lo sforzo che la materia fluida compie<br />
per allontanarsi dal centro e per spingere al suo posto i corpi che non seguono il suo<br />
movimento. Adesso, il motivo per cui i gravi che si vedono discendere nell'aria non<br />
seguono il movimento sferico della materia fluida è abbastanza chiaro; infatti, poiché<br />
v'è movimento in ogni direzione, gli impulsi che un corpo riceve si succedono l'un<br />
l'altro così rapida<strong>mente</strong> che nessuno di essi viene esercitato per un periodo di tempo<br />
sufficiente a fare acquistare al corpo un movimento sensibile [Oeuvres complètes, vol.<br />
XXI, pag 456]<br />
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