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alla parte iii - fisica/mente

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ASTRONOMIA 3<br />

ancor che comune<strong>mente</strong> la sua interpretatione non sia seguita. Che è quello si è potu[to] trovare<br />

fin hora in questo proposito; se bene quando V. S. desideri di havere altra chiarezza d'altri luoghi<br />

della Scrittura, me lo avisi, chè gli lo mandarò.<br />

Et quanto a quelle macchie negre che V. S. vede nel sole, ho voluto mandarle copia (4) di quanto si<br />

trova scritto in un libro non comune, dal quale si ricava che sono stelle che lo girano. Et<br />

rengratiando V. S. della <strong>parte</strong> che ha voluto darne de questa sua nobile fatiga, fo fine, et me le<br />

raccomando di cuore.<br />

Di Roma, li 7 di Luglio 1612.<br />

(1) Cfr. IOANNIS LORINI Avenionensis, Societatis Iesu. Commentarii in Ecclesiasten, ecc. Lugduni, sumptibus<br />

Horatii Cardon, 1606, pag. 27, al cap. I, vers. 4 "terra autem in aeternum stat".<br />

(2) dal Coperniae -- [CORREZIONE]<br />

(3) DIDACI A STUNICA Salmaticensis Eremitae Augustiniani In Iob Commentaria. Romae, apud Franciscum<br />

Zannettum, M.D.XCI, pa". 140-141.<br />

(4) Non è ora allegata <strong>alla</strong> lettera.<br />

(5) CONTE CONTI, Duca di Poli.<br />

(13) Un solo cenno a questo problema della meta<strong>fisica</strong> nella <strong>fisica</strong>. Galileo farà i salti mortali per<br />

cacciare ogni meta<strong>fisica</strong> dall'interpretazione del mondo ma sulla sua strada, anche coloro che si<br />

proclamavano seguaci, pochi si mossero davvero (tra questi Huygens, un vero galileiano).<br />

Descartes e Newton, per citare i personaggi più noti, rimetteranno non solo la meta<strong>fisica</strong> ma<br />

diretta<strong>mente</strong> Dio nella spiegazione del mondo.<br />

Una delle obiezioni che viene rivolta a Galileo è di non avere incluso nella sua <strong>fisica</strong> le orbite<br />

ellittiche introdotte da Kepler. Se il discreto lettore conosce gli scritti di Kepler capirà meglio<br />

quanto dico: Galileo era agli antipodi da quel misticismo e da quella numerologia, davvero<br />

incomprensibili. Tra l'altro, ancora oggi, è estrema<strong>mente</strong> difficile estrarre le leggi di Kepler d<strong>alla</strong><br />

mole dei suoi scritti. Vi sono poi altri motivi. Le emanazioni di cui parla Kepler da <strong>parte</strong> del Sole,<br />

emanazioni che provocherebbero il moto dei pianeti, e quelle da <strong>parte</strong> della Luna, che<br />

provocherebbero le maree (Kepler aveva intuito il fenomeno delle maree), erano per lui forze<br />

misteriose e comunque un qualcosa di fuori del metodo che si era imposto. Infine, probabil<strong>mente</strong>,<br />

vi era la sua convinzione di orbite circolari che erano di ogni copernicano (il De Revolutionibus di<br />

Copernico apre proprio su queste circolarità).<br />

(14) Il criterio di ricerca di semplicità è lo stesso con il quale lo scienziato si è sempre mosso :<br />

prima si cercano eventuali relazioni lineari e poi si passa ad andamenti parabolici e quindi a<br />

relazioni più complesse. Solo Kepler ebbe la costanza e la forza di passare al terzo grado.<br />

(15) Su Gallica http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k77849n/f144.item vi è pubblicata tutta l'opera<br />

di Huygens, oltre a quella di moltissimi altri autori. Anche nel sito http://www.xs4all.nl/~adcs/<br />

Huygens/oeuvres.html si può trovare l'opera completa di Huygens (quest'ultimo link è più agile<br />

nell'uso). Vi sono comunque dei problemi di consultazione: in Gallica non si capisce bene come<br />

andare a cercare il volume che interessa mentre nel sito olandese, più agile di Gallica, non vi è<br />

proprio tutta l'opera di Huygens. Il sito che meglio funziona, utile anche per vari altri autori del<br />

secolo XVII è:<br />

http://www.clas.ufl.edu/users/rhatch/pages/03-Sci-Rev/SCI-REV-Home/resource-ref-read/sci-revprimary/sr-prim-index.htm<br />

(16) Dopo aver scoperto Titano, Huygens non cercò altri satelliti per un suo strano preconcetto<br />

(strano per un uomo come lui che non aveva mai fatto concessioni a numerologie o misticismi<br />

vari). Egli era convinto che il numero dei satelliti non poteva essere superiore al numero dei pianeti<br />

principali e che, dopo la scoperta di Titano, il sistema solare contava sei pianeti e sei satelliti e<br />

quindi era completo.<br />

file:///C|/$A_WEB/GRANDI FISICI/index-1817.htm (33 of 38)12/08/2009 22.52.30

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