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Capitolo 9 Il sistema satellitare ARGOS 9.0 ... - Sezione Navigazione

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<strong>Capitolo</strong> 9<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

416<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

<strong>9.0</strong> - Introduzione<br />

<strong>Il</strong> satellite oggi interagisce sempre di più con la nostra vita quotidiana:<br />

dopo aver cambiato il mondo della ricerca e quello delle comunicazioni,<br />

grazie alla radionavigazione, ha profondamente trasformato anche il<br />

settore dei trasporti marittimi, aerei e terrestri.<br />

La radionavigazione via satellite è una tecnologia che consente ad ogni<br />

utente, dotato di un apposito ricevitore, di captare i segnali emessi da<br />

diversi satelliti per determinare in qualsiasi momento e con grande<br />

precisione, la sua posizione in longitudine, latitudine ed altitudine.<br />

L’utilizzo di tali sistemi è esteso a molteplici campi: da tutti i tipi di<br />

trasporto, alla geografia (misurazioni geodetiche, indagini sul terreno,<br />

ecc.), alla medicina (controllo della terapia dei pazienti a distanza, ecc.),<br />

alla giustizia (sorveglianza attraverso un braccialetto elettronico, ecc.).<br />

I sistemi di posizionamento <strong>satellitare</strong> non sono un’invenzione<br />

recentissima. L’impiego di satelliti al servizio della topografia e della<br />

geodesia è iniziato, in via sperimentale, insieme al lancio dei primi<br />

satelliti artificiali. Dopo la seconda guerra mondiale, il Dipartimento<br />

della Difesa degli Stati Uniti si rese conto dell’importanza di poter<br />

determinare con buona precisione la posizione di un veicolo sulla<br />

superficie terrestre, per cui nel corso dei successivi 25 anni furono<br />

avviati e condotti vari progetti ed esperimenti.<br />

E’ il 1964 quando diventa operativo negli USA il primo <strong>sistema</strong><br />

<strong>satellitare</strong>, denominato TRANSIT. Esso, fornendo una precisione<br />

decimo di miglio, fu utilizzato prevalentemente per la navigazione, per il<br />

rilevamento di risorse naturali e per stabilire la documentazione di base<br />

da utilizzare nell’ambito degli Istituti Topografici Nazionali. Al<br />

TRANSIT seguirono, nel 1978, il <strong>sistema</strong> <strong>ARGOS</strong>, dedicato alla<br />

raccolta di dati su scala mondiale e il COSPASSARSAT, utilizzato<br />

principalmente per il soccorso in mare.<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong>, nato da una collaborazione tra il CNES<br />

(Agenzia Spaziale Francese), il NOAA (National Oceanic and<br />

Atmospheric Administration) e la NASA (National Aeronautics and<br />

Space Administration), fu inizialmente utilizzato come mezzo tecnico<br />

per la raccolta e la trasmissione dei dati meteorologici ed oceanografici a<br />

livello globale. Nel 1986 il CNES creò una società parallela (CLS) per<br />

la conduzione operativa del <strong>sistema</strong> e per la sua commercializzazione.


417<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

Nello stesso anno, furono create Service Argos, Inc e la North<br />

American CLS. In seguito, le due compagnie nordamericane con una<br />

fusione costituirono la CLS-America mentre dal 2001 in poi, nuovi soci<br />

si sono aggiunti in questa impresa internazionale fornendo ulteriori<br />

satelliti al <strong>sistema</strong>: l’agenzia spaziale Giapponese (NASDA), l’agenzia<br />

spaziale Indiana (ISRO) e l’Organizzazione Meteorologica Europea<br />

(EUMETSAT).<br />

Oggi il <strong>sistema</strong> <strong>ARGOS</strong> rappresenta un efficiente mezzo di<br />

localizzazione e raccolta dati a livello globale, dedicato al monitoraggio<br />

e alla protezione dell’ambiente, nonché alla salvaguardia della vita<br />

umana.<br />

9.1 - Sistema di localizzazione e raccolta dati <strong>ARGOS</strong><br />

Argos è un <strong>sistema</strong> mondiale di localizzazione e raccolta dati attraverso<br />

satellite. S'inserisce tra i sistemi satellitari di posizionamento quali ad<br />

esempio il GPS con la differenza sostanziale di non comportare solo la<br />

funzione di localizzazione, ma anche quella di rilevamento dati. Un'<br />

altra differenza rispetto ai sistemi di solo posizionamento deriva dal fatto<br />

che la posizione dei dispositivi (segnale Argos) è rilevata dal <strong>sistema</strong><br />

(centrali di elaborazione dati) e non dal dispositivo stesso, come nel caso<br />

del GPS. Argos permette di localizzare qualsiasi oggetto mobile dotato<br />

di apposito trasmettitore con una precisione media di 350 metri. <strong>Il</strong><br />

<strong>sistema</strong> è inoltre di semplice utilizzo : un trasmettitore istallato in un<br />

punto remoto della terra inizia ad inviare dati non appena acceso; un<br />

satellite del <strong>sistema</strong> riceve i dati, li registra e li ritrasmette alla prima<br />

stazione ricevente a terra che entra nel suo campo di visibilità; attraverso<br />

queste stazioni terrestri uno dei centri di calcolo principale può ottenere<br />

e processare i dati da inviare all’utente finale. Qualsiasi utente<br />

autorizzato può accedere ai dati da qualunque parte del mondo<br />

attraverso internet o data-network pubblico, dopo appena venti minuti<br />

dalla trasmissione iniziale.<br />

Argos è inoltre l'unico <strong>sistema</strong> di geo localizzazione 100% dedicato alle<br />

applicazioni ambientali.<br />

La società CLS (Colecte Localisation Satellites) gestisce e<br />

commercializza i dati Argos. Tra le caratteristiche uniche del <strong>sistema</strong><br />

Argos figurano:<br />

• la grande semplicità di utilizzo : l’installazione del trasmettitore<br />

può concludersi in meno di 2 ore;<br />

• la rapidità e la facilità di accesso ai risultati;


418<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

• le prestazioni dei trasmettitori: affidabili, robusti e capaci di<br />

funzionare in luoghi ostili;<br />

• la copertura mondiale del servizio;<br />

• il basso costo, che rende il <strong>sistema</strong> accessibile a numerosi utenti.<br />

Altra caratteristica interessante del <strong>sistema</strong> Argos riguarda le piccole<br />

dimensioni dei trasmettitori: alcuni modelli miniaturizzati raggiungono<br />

le dimensioni di una scatola di fiammiferi, dal peso di soli 17 grammi e<br />

consumi di potenza giornaliera di pochi milliampere. Questo significa<br />

che Argos può essere usato anche per seguire i movimenti di piccoli<br />

animali e fauna avicola.<br />

Con oltre 16.000 piattaforme attive in tutto il mondo, Argos è diventato<br />

il <strong>sistema</strong> di riferimento per l'osservazione e la sorveglianza<br />

dell'ambiente su scala mondiale.<br />

9.2 - Principi di funzionamento - la localizzazione<br />

La CSL Argos propone due separate vie di localizzazione e tracciamento<br />

di un trasmettitore remoto:<br />

• localizzazione convenzionale Argos: le posizioni sono calcolate<br />

tramite misure di sfasamento doppler sulla frequenza di trasmissione dei<br />

dati.<br />

• posizionamento GPS: se un ricevitore GPS è interfacciato o<br />

assemblato al trasmettitore Argos, al momento del processing dei dati<br />

ricevuti, il centro di calcolo può estrapolare le informazioni di posizione<br />

GPS, validarle e fornirle all’utente finale.<br />

Le coordinate di posizione in entrambe i casi vengono fornite come dati<br />

di latitudine e longitudine riferiti al <strong>sistema</strong> WGS 84 (World Geodetic<br />

System).<br />

9.2.1 - Localizzazione tramite misure di ‘Shift Doppler<br />

La localizzazione Argos è calcolata tramite l’analisi dello sfasamento<br />

Doppler che si verifica sul segnale trasmesso. Questo sfasamento è<br />

rappresentato da una variazione di frequenza d’onda determinata dal<br />

moto relativo reciproco tra satellite e trasmettitore. L’esempio classico è<br />

quello del cambiamento di tonalità ( e quindi di frequenza) del suono<br />

emesso da una locomotiva che si avvicina o si allontana da un<br />

osservatore. Allo stesso modo, quando il satellite si avvicina al


419<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

trasmettitore, la frequenza del segnale inviato misurato dal satellite è<br />

superiore rispetto alla frequenza del segnale realmente trasmesso; accade<br />

il fenomeno inverso se il satellite si allontana dal trasmettitore. <strong>Il</strong> valore<br />

della frequenza Doppler, come è noto, dipende solo dalla variazione<br />

della distanza radiale tra trasmettitore e satellite. Questa variazione è<br />

causata da tre moti: quello del satellite sulla sua orbita, quello dovuto<br />

alla rotazione della terra intorno al proprio asse ( che trascina anche i<br />

trasmettitori posti sulla sua superficie), ed infine quello degli stessi<br />

mobili su cui sono installati i trasmettitori.<br />

La differenza tra frequenza trasmessa e ricevuta (frequenza di<br />

battimento) darà luogo ad un certo numero di cicli, che dipendono dal<br />

numero di lunghezze d’onda contenuto nella distanza<br />

trasmettitore/ricevitore. Sia f T la frequenza inviata dal trasmettitore a<br />

terra; la stessa frequenza viene generata da un oscillatore locale posto<br />

sul satellite f . Confrontando la frequenza ricevuta dal satellite f G<br />

R con<br />

la frequenza f , è possibile risalire alla distanza ρ G<br />

i tra trasmettitore e<br />

ricevitore, definita convenzionalmente slant range vector. Al variare<br />

della distanza ρ i varia lo shift Doppler ( fT − f R ) .<br />

Al fine di consentire il conteggio Doppler, i segnali inviati dalla<br />

piattaforma, includono delle marche temporali i t e t i+<br />

1 che<br />

contraddistinguono rispettivamente l’inizio e la fine di un messaggio<br />

trasmesso. Per ogni lunghezza d’onda di avvicinamento del satellite al<br />

ricevitore, sarà ricevuto un ciclo addizionale e il numero totale dei cicli<br />

indicherà appunto la slant range. Pertanto il conteggio Doppler dei cicli<br />

è una misura indiretta della ‘variazione della distanza tra il ricevitore ed<br />

il satellite sopra un intervallo di conteggio definito dalle marche sopra<br />

menzionate.<br />

Questa misura è molto sensibile perché ciascun conteggio rappresenta<br />

una lunghezza d’onda, ovvero 0,74 metri alla frequenza operativa del<br />

<strong>sistema</strong> Argos ( fT ≅ 406 MHz ).<br />

Definendo t i come tempo di trasmissione di una marca di tempo, il<br />

tempo di ricezione corrispondente a questa marca sarà :<br />

t' i = ti<br />

+ Δti<br />

= ti<br />

+ ρi<br />

c<br />

definendo con c la velocità della luce.<br />

<strong>Il</strong> conteggio Doppler tra i tempi t i e t i+<br />

1 potrà allora essere espresso<br />

da:<br />

N<br />

i<br />

=<br />

t'<br />

∫ + i<br />

t'<br />

1<br />

( f − f )<br />

i<br />

G<br />

R<br />

dt


N<br />

i<br />

=<br />

t '<br />

i+<br />

1<br />

∫<br />

t '<br />

i<br />

f<br />

G<br />

dt −<br />

con:<br />

f G = frequenza di riferimento generata dal satellite;<br />

f R = frequenza ricevuta al satellite;<br />

fT = frequenza trasmessa dal localizzatore Argos;<br />

t' = istante di ricezione del segnale al satellite.<br />

i<br />

420<br />

t '<br />

i+<br />

1<br />

∫<br />

t '<br />

f<br />

R<br />

dt<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

<strong>Il</strong> primo integrale è semplice da integrare essendo f = costante.<br />

G<br />

<strong>Il</strong> secondo è, però, più difficile essendo in pratica il numero dei cicli<br />

ricevuti tra i tempi di ricezione relativi a due marche di tempo. Questo,<br />

tuttavia, deve eguagliare il numero dei cicli trasmessi durante<br />

l’intervallo di trasmissione di queste marche, cioè:<br />

Allora potremo scrivere:<br />

t'<br />

i+<br />

1<br />

∫<br />

t '<br />

i<br />

i+<br />

1<br />

f Rdt = ∫<br />

t'<br />

i+<br />

1<br />

Ni<br />

= ∫ fGdt<br />

− ∫<br />

t '<br />

i<br />

Poiché sia f che f G<br />

T sono assunti costanti durante un passaggio<br />

<strong>satellitare</strong>, gli integrali saranno ora facili da risolvere, cioè sarà:<br />

t<br />

t<br />

i<br />

f<br />

t<br />

T<br />

i+<br />

1<br />

t<br />

i<br />

dt<br />

f<br />

T<br />

dt<br />

[ ( t − t ) + ( Δt<br />

− ΔT<br />

) ] − f ( t t )<br />

N −<br />

i = fG<br />

i+<br />

1 i i+<br />

1 i T i+<br />

1<br />

Sostituendo a Δt i+<br />

1 e i t Δ le loro espressioni si ha:<br />

⎡ 1 ⎤<br />

N i = f G ⎢ i+<br />

1 i<br />

i+<br />

1 i T i −<br />

c ⎥ + 1<br />

⎣<br />

⎦<br />

ovvero:<br />

fG<br />

N i = ( f G − fT<br />

)( ti+<br />

1 − ti<br />

) + ( ρi + 1 − ρi<br />

)<br />

c<br />

( t − t ) + ( ρ − ρ ) − f ( t t )<br />

nella quale si evidenziano i due elementi nel conteggio Doppler e cioè:<br />

1 - la differenza costante tra la frequenza di riferimento del satellite e<br />

quella trasmessa moltiplicata per l’intervallo di tempo;<br />

i<br />

i


421<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

2 - la variazione di distanza, misurata in lunghezza d’onda dalla<br />

frequenza di riferimento <strong>satellitare</strong>.<br />

La sola incognita, ovvero quantità non misurata nella (1) è proprio la<br />

variazione di distanza ρi +1 − ρi<br />

e la si potrà determinare dunque<br />

facilmente.<br />

Si avrà così:<br />

N ic<br />

− c(<br />

ti+<br />

1 − ti<br />

)( fG<br />

− fT<br />

)<br />

( ρ i+<br />

1 − ρi<br />

) = Δρ<br />

=<br />

f<br />

Infatti si può assumere che f G , f T e λ G siano noti; ti+1 − ti<br />

è l’intervallo<br />

di tempo relativo al conteggio e N i è il conteggio Doppler misurato<br />

mediante metodi elettronici.<br />

<strong>Il</strong> primo utilizzo della ‘deriva Doppler come mezzo per la localizzazione<br />

di mobili posti sulla superficie terrestre, risale al lontano 1964, anno in<br />

cui fu dichiarato operativo il <strong>sistema</strong> di posizionamento globale<br />

TRANSIT. Tale <strong>sistema</strong>, operava in base alla misura di effetto Doppler<br />

rilevabile da un mobile (sulla superficie terrestre) dei segnali emessi dai<br />

satelliti appartenenti alla costellazione Transit. <strong>Il</strong> ricevitore posto sul<br />

mobile, conoscendo l’orbita percorsa e l’esatta posizione su di essa dei<br />

satelliti all’istante del rilevamento, poteva risalire abbastanza facilmente<br />

alla sua posizione geografica.<br />

Da quanto esposto fin ora, si può comprendere che il <strong>sistema</strong> Argos<br />

lavora seguendo una configurazione di funzionamento ‘reverse’ rispetto<br />

al suo antenato Transit. Nell’Argos, l’apparato dedicato al calcolo dello<br />

shift Doppler risiede nell’equipaggiamento del satellite. Ogni qual volta<br />

il ricevitore montato sul satellite acquisisce un messaggio inviato dal<br />

trasmettitore, esso ne misura la frequenza e tempo di arrivo.<br />

<strong>Il</strong> centro Argos che effettua il processing dei dati ricevuti, calcola il<br />

luogo delle posizioni possibili rappresentato per ogni segnale acquisito<br />

da un cono i cui parametri geometrici sono definiti da:<br />

• vertice nella posizione del satellite al momento della ricezione del<br />

messaggio;<br />

• angolo al vertice funzione della differenza tra la frequenza<br />

misurata a bordo del satellite e la frequenza del trasmettitore.<br />

G


422<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Figura 9.1 - Shift Doppler sul segnale dovuto alla variazione<br />

di distanza radiale tra satellite e ricevitore<br />

<strong>Il</strong> centro di Processing calcola la posizione del ricevitore sulla base dei<br />

messaggi acquisiti dal satellite durante un passaggio orbitale.<br />

La localizzazione standard prevede la ricezione, da parte del satellite, di<br />

almeno 4 messaggi inviati dal trasmettitore.<br />

Figura 9.2 - Principio di localizzazione mediante risoluzione<br />

geometrica.


423<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

Una prima stima geometrica della posizione del trasmettitore viene<br />

calcolata dall’analisi del primo ed ultimo messaggio ricevuto durante il<br />

passaggio del satellite e quindi in funzione della prima ed ultima<br />

frequenza calcolata.<br />

L’intersezione dei due coni corrispondenti ai relativi messaggi con il<br />

raggio terrestre aumentato dell’altitudine dichiarata del trasmettitore<br />

(sfera d’altezza) genera due posizioni possibili.<br />

Dopo aver svolto questa prima analisi a livello geometrico si esegue una<br />

linearizzazione con polinomio di Newton dell’equazione Doppler non<br />

lineare da calcolare F r = g(<br />

ϕ,λ<br />

, Ft<br />

) . La frequenza ricevuta dal satellite<br />

F r risulta, infatti, funzione della latitudine e longitudine del trasmettitore<br />

(ϕ , λ ), nonché della frequenza trasmessa dallo stesso ( F t ).<br />

Linearizzando si ottiene:<br />

F g + δ g δϕ + δg<br />

δλ + δg<br />

δF<br />

r<br />

= 0<br />

Inseguito, il procedimento di localizzazione continua risolvendo ai<br />

minimi quadrati la funzione F r tramite iterazioni successive del <strong>sistema</strong><br />

‘sovra-determinato’ delle n equazioni Doppler (si ricorda che la<br />

funzione r F riguarda i tre parametri incogniti ϕ , λ ed F t mentre noi<br />

abbiamo a disposizione 4 equazioni Doppler derivanti dalla ricezione di<br />

4 messaggi per il caso di localizzazione standard ):<br />

( ϕ,λ<br />

F )<br />

F ,<br />

r = G e o meglio r F AX =<br />

dove A è la matrice delle derivate parziali di G con i rispettivi ϕ , λ , F t<br />

mentre F r è il vettore composto dai successivi valori di frequenze<br />

ricevute a bordo del satellite durante il passaggio sul trasmettitore.<br />

La risoluzione ai minimi è infatti utilizzata per determinare le<br />

componenti di un vettore X risolvendo un normale <strong>sistema</strong> del tipo:<br />

t<br />

t<br />

( A A)<br />

X = A F<br />

<strong>Il</strong> calcolo ai minimi quadrati è effettuato due volte usando per i rispettivi<br />

casi, come valori iniziali, le due posizioni determinate dalla stima<br />

geometrica anzidetta.<br />

Mediante successive iterazioni il metodo ai minimi quadrati consente di<br />

minimizzare la quantità:<br />

t


n<br />

2 ⎡<br />

IC = AX − F = ⎢∑<br />

⎣ i=<br />

424<br />

1<br />

i i 2 ⎤<br />

( Fr<br />

− Ft<br />

) ( n − 3 ) ⎥⎦<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

dove IC rappresenta la consistenza dell’errore residuo.<br />

<strong>Il</strong> processo iterativo termina quando l’errore residuo non cambia in<br />

modo significativo tra due successive iterazioni.<br />

Si procede quindi alla rimozione dell’ambiguità tra le due posizioni<br />

determinate tramite stima geometrica seguendo i criteri sotto elencati:<br />

• Si sceglie la soluzione con il più piccolo errore residuo;<br />

• Si esamina la continuità della frequenza ricevuta rispetto a quella<br />

calcolata;<br />

• Si sceglie la posizione che risulta essere più vicina all’ultima<br />

posizione calcolata.<br />

Infine quattro controlli di plausibilità convalidano il dato di posizione:<br />

• l’errore residuo della soluzione scelta deve risultare<br />

significativamente piccolo rispetto a quello delle soluzioni candidate;<br />

• la frequenza di trasmissione della soluzione scelta deve essere<br />

prossima alla frequenza calcolata rispetto a ciò che accade per le altre<br />

soluzioni candidate;<br />

• la soluzione scelta deve avere una distanza minima rispetto alla<br />

posizione calcolata nella precedente localizzazione;<br />

• la distanza esistente tra la soluzione scelta e la precedente<br />

localizzazione deve essere compatibile con la velocità dichiarata della<br />

piattaforma..<br />

Figura 9.3 - : rimozione dell’ambiguità di posizione.


425<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

Almeno due di questi quattro test devono risultare positivi per poter<br />

validare il dato di posizione finale.<br />

Sono state istituite delle classi di localizzazione che informano l’utente<br />

sia in merito al grado di accuratezza del dato di posizione finale, sia sul<br />

metodo di calcolo adottato dal centro di elaborazione per ricavare quella<br />

posizione:<br />

• classe 0,1,2,3 indica che la posizione è stata calcolata sulla base<br />

di 4 o più messaggi inviati dal trasmettitore e per tale ragione viene<br />

fornita l’accuratezza stimata sul dato prodotto..<br />

• classe A indica che la localizzazione è stata ottenuta con 3<br />

messaggi;<br />

• classe B indica una localizzazione ottenuta con soli 2 messaggi;<br />

• classe G indica che il dato di posizione è stato ottenuto tramite<br />

ricevitore GPS integrato nella piattaforma. In tal caso l’errore stimato<br />

sul dato risulta minore di 100 metri;<br />

• classe Z viene utilizzata per esplicitare che il processo di calcolo<br />

della posizione è fallito.<br />

Come da tabella, non risulta espressa l’accuratezza per le classi A e B in<br />

quanto , a causa del limitato numero di messaggi ricevuti dal satellite<br />

non è possibile definirla.<br />

L’accuratezza stimata degrada dalla classe 3 (che prevede 150 metri<br />

lungo gli assi e 250 m radiali) fino alla classe 0 dove si stima che<br />

l’errore sia maggiore di 1500 metri.<br />

<strong>Il</strong> raggio R della circonferenza che definisce l’errore sulla misura di<br />

posizione, può essere espresso dalla seguente formula:<br />

2 2<br />

( K ∗ HDOP ∗ Q)<br />

B<br />

R =<br />

+<br />

K : coefficiente che esprime la probabilità con la quale , la vera<br />

posizione del trasmettitore, risulta essere all’interno della circonferenza<br />

di raggio R . Per K = 1,<br />

414...<br />

la probabilità corrisponde<br />

approssimativamente al 63% ;<br />

HDOP : Horizontal Diluition Of Position - scalare che quantifica il<br />

contributo geometrico della configurazione <strong>satellitare</strong> alla precisione del<br />

posizionamento bidimensionale;<br />

Q : coefficiente che esprime il rumore del segnale ricevuto per l’analisi<br />

della frequenza (errore residuo);<br />

B : errore nel calcolo delle effemeridi della costellazione ( B ≈ 100m<br />

).


426<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Numerosi sono i fattori che, oltre quelli già citati nel calcolo di R ,<br />

influiscono sull’accuratezza del dato di posizione: la stabilità<br />

dell’oscillatore posto nel trasmettitore, velocità della piattaforma, errore<br />

nel dato di altitudine dichiarato, effetto di rifrazione ionosferica, potenza<br />

del segnale di trasmissione ed errata stima delle effemeridi causata da<br />

picchi dell’attività solare.<br />

Figura 9.4 – Si può notare l’importanza di una buona configurazione<br />

geometrica HDOP nella determinazione della posizione. Un pessimo<br />

valore di HDOP determinerà sicuramente un aumento dell’incertezza<br />

sul dato di posizione.<br />

Ciò significa che un dato trasmettitore, nel corso della sua vita operativa,<br />

potrà fornire posizioni appartenenti a qualsiasi classe.<br />

I trasmettitori Argos operano autonomamente, inviando segnali ad<br />

intervalli regolari chiamati repetition period o cadenza. Per evitare<br />

interferenze tra i trasmettitori di più utilizzatori che operano nella stessa<br />

zona geografica, la Argos Service assegna delle cadenze da rispettare, a<br />

seconda del luogo e del tipo di messaggio che i relativi trasmettitori<br />

devono inviare. Per trasmissioni di sola raccolta dati, l’intervallo di<br />

ripetizione è di circa 200 secondi mentre per messaggi riguardanti la<br />

sola localizzazione di oggetti remoti la cadenza scende abbondantemente<br />

sotto la soglia dei 200 secondi fino ad arrivare ai 90 secondi. In pratica<br />

al momento dell’attivazione di un contratto per la fornitura di un<br />

servizio Argos, l’utilizzatore dovrà solo acquistare un trasmettitore che<br />

abbia una cadenza compresa in un range di ± 6 secondi rispetto a quella<br />

assegnata. Inoltre, per ottenere maggiore precisione nel processing dei<br />

dati, viene richiesto all’utilizzatore di fornire il tipo di piattaforma su cui<br />

è installato il trasmettitore (es. boa oceanografica, volatile, mammifero


427<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

marino) nonché la velocità massima prevista di quest’ultima espressa i<br />

m/s.<br />

Necessaria è inoltre l’altitudine prevista per il trasmettitore in quanto<br />

costituisce un parametro essenziale nel calcolo della posizione. Una<br />

variazione di 100 metri nella quota di un trasmettitore posto all’equatore<br />

produrrebbe un errore di 300 metri in longitudine e 100 metri in<br />

latitudine sul dato di posizione. Per ottenere migliori risultati è stata<br />

introdotta l’opzione MOD che permette di inizializzare l’altitudine, la<br />

latitudine e longitudine del proprio trasmettitore introducendo i relativi<br />

dati direttamente nel proprio account web Argos. I dati così inseriti<br />

verranno utilizzati dal centro di elaborazione e processing come<br />

parametri di calcolo per il posizionamento del trasmettitore. È possibile<br />

modificare le informazioni fornite anche durante il programma di lavoro<br />

accedendo semplicemente al proprio account.<br />

9.2.2 - Localizzazione GPS integrata<br />

Interfacciando un ricevitore GPS al trasmettitore Argos, i dati di<br />

posizione GPS verranno inseriti nei messaggi trasmessi al centro di<br />

controllo Argos mediante protocollo Argos/GPS. Sono utilizzabili a tal<br />

proposito differenti format Argos. Infatti, è possibile inviare in un<br />

messaggio:<br />

• solo posizioni GPS;<br />

• posizioni GPS riferite a precisi data-records;<br />

• una posizione GPS unita a dati acquisiti nella stesso istante di<br />

trasmissione;<br />

Con l’utilizzo di questo metodo di localizzazione l’utente finale godrà<br />

dei seguenti vantaggi :<br />

• due sistemi di localizzazione indipendenti a completa<br />

disposizione;<br />

• possibilità di adattare ai propri bisogni la frequenza di ricezione<br />

del dato di posizione;<br />

• aumento della precisione del dato di posizione (fino a 10 metri);<br />

• localizzazioni ripartite con regolarità durante una giornata di<br />

funzionamento, in modo tale da poter ricostruire con maggior<br />

accuratezza il tracciato di movimento della piattaforma monitorata.


428<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

9. 3 - Componenti del <strong>sistema</strong> Argos<br />

Dal lancio della prima strumentazione Argos nel 1978 il <strong>sistema</strong> non ha<br />

cessato di evolversi al fine di adattarsi alle richieste degli utenti.<br />

Significativi sono stati i miglioramenti nell’ampliamento della<br />

costellazione <strong>satellitare</strong>, nonché nel notevole accrescimento del volume<br />

di dati trasmissibili. <strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> iniziale Argos 1 si basava su di una<br />

costellazione di soli due satelliti ad orbita polare. Seguì una serie<br />

programmata di lanci di nuovi satelliti che aprì le porte all’avvento del<br />

servizio Multi-Satellite Service e alla nascita di Argos 2. Con un<br />

apparato ricevente ad apertura di banda maggiorata, l’equipaggiamento<br />

dei satelliti di seconda generazione permette oggi di ottenere una buona<br />

precisione anche con trasmettitori operanti a bassissima potenza.<br />

Figura 9.5 - Esempio di invio dati GPS mediante <strong>sistema</strong> Argos<br />

Alla costellazione di Argos 2 si affiancò il satellite giapponese ADEOS<br />

II su cui venne montata in sperimentazione la strumentazione del<br />

progetto Argos-Next. Questo nuovo <strong>sistema</strong> introdusse una vera e<br />

propria rivoluzione: venne predisposto e sperimentato un downlik di<br />

comunicazione che rese possibile nei test, di ottenere una comunicazione<br />

tra satellite e piattaforma ‘bidirezionale’. La missione Argos-Next venne<br />

però interrotta dall’improvvisa perdita di ADEOS II, ma le basi per lo<br />

sviluppo di un <strong>sistema</strong> di terza generazione erano ormai già consolidate.


429<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

È così che dal 7 Ottobre 2006 la nuova catena di satelliti europei della<br />

EUMETSAT avvierà l’ era di Argos 3. Sono in programma nuovi lanci<br />

di satelliti con equipaggiamento di terza generazione fino al 2014:<br />

MetOpA, B, C, e NOAA N’. Sarà questo l’inizio di un legame radio<br />

indipendente ( two-way ) tra satellite e piattaforma che permetterà così<br />

all’utilizzatore, di comunicare ed interagire con i propri trasmettitori.<br />

9.3.1 - I satelliti<br />

Le strumentazioni Argos sono installate a bordo dei satelliti ambientali<br />

POES (Polar Orbiting Environmental Satellites) della National Oceanic<br />

and Atmospheric Administration (NOAA) e, a breve, sui satelliti MetOp<br />

della EUMETSAT ( European Organization for the Exploitation of<br />

Meteorlogical Satellites ) .<br />

I satelliti NOAA sono caratterizzati da un'orbita circolare, quasi polare,<br />

eliosincrona, e da un'altezza di volo di circa 830-870 Km.<br />

Un satellite è sincrono al Sole, ossia è eliosincrono, quando la sua orbita<br />

è fissa rispetto al Sole; in tal caso il satellite sorvola le stesse aree della<br />

superficie terrestre quasi alla stessa ora locale del giorno. Ciò significa<br />

che in tale configurazione orbitale l’angolo formato tra la congiungente<br />

Sole-centro della Terra con il piano orbitale, è mantenuto costante nel<br />

tempo (effetto combinato dell’orbita quasi polare e della non sfericità<br />

della terra); risulta chiaro che è il valore di tale angolo, che controlla<br />

l’ora locale di passaggio del satellite.<br />

Per tale ragione ogni satellite risulterà visibile ad un trasmettitore quasi<br />

allo stessa ora locale ogni giorno. <strong>Il</strong> tempo necessario per compiere una<br />

rivoluzione intorno alla terra è approssimativamente di 104 minuti. Per<br />

ogni dato istante, un satellite “vedrà” simultaneamente i trasmettitori<br />

situati sulla superficie terrestre all’interno di un footprint del diametro di<br />

circa 5000 Km. Quindi, procedendo per la sua orbita, il satellite spazzerà<br />

una fascia larga 5000 Km (swath) intorno alla terra interessando<br />

entrambi i poli. A causa della rotazione terrestre, questa zona si sposta<br />

ad ogni rivoluzione di 25°Ovest in riferimento agli assi polari (lo<br />

spostamento è di circa 2800 Km alle latitudini equatoriali). Ci sarà<br />

quindi un overlap tra due consecutivi swaths. Inoltre, dal momento che<br />

la sovrapposizione tra due adiacenti spazzate aumenta con la latitudine,<br />

anche il numero di passaggi giornalieri su di un trasmettitore aumenterà<br />

con la latitudine. Nel caso di trasmettitori situati in aree polari e<br />

circumpolari, essi risulteranno visibili dai satelliti ad ogni passaggio per<br />

un totale di 28 volte al giorno considerando che nel <strong>sistema</strong> ci siano solo


430<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

2 satelliti operativi. La durata media della finestra di visibilità del<br />

trasmettitore al passaggio del satellite è di circa 10 minuti.<br />

Come da programma spaziale NOAA, è prevista la presenza<br />

contemporanea di almeno due satelliti entrambi operativi, uno in orbita<br />

elio sincrona antimeridiana, l'altro in orbita elio sincrona pomeridiana.<br />

Al momento della stesura di questo elaborato risultano operativi i<br />

seguenti satelliti:<br />

NOAA 12 (D) NOAA 14 (J) PM Standby (in<br />

update)<br />

NOAA 15 (K) AM Secondary NOAA 16 (L) PM Secondary<br />

Angolo di inclinazione 98.5 (Deg) Angolo di inclinazione 9<strong>9.0</strong> (Deg)<br />

Altitudine 807 (Km)<br />

Altitudine 849 (Km)<br />

Periodo<br />

(minuti)<br />

di Rivoluzione 101.1 Periodo di Rivoluzione 102.1 (minuti)<br />

NOAA 17(M) AM Primary NOAA 18 (N) PM Primary<br />

Angolo di inclinazione 98.7 (Deg) Angolo di inclinazione 98.74 (Deg)<br />

Altitudine 810 (Km)<br />

Altitudine 854 (Km)<br />

Periodo di Rivoluzione 101.2 Periodo di Rivoluzione 102.12<br />

(minuti)<br />

(minuti)<br />

Figura 9.6 - Swaths di due rotazioni orbitali complete e relativo<br />

overlap.


431<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

Gli altri satelliti con numerazione di lancio antecedente il 12° sono stati<br />

dichiarati non più operativi.<br />

Tabella 9.1 - Tabella riassuntiva della costellazione Argos riferita alla<br />

situazione in Maggio 2006.<br />

Oggi il <strong>sistema</strong> ha raggiunto un elevato livello di disponibilità:<br />

supponendo che gli IFOV (Istantaneous Filed Of View) di ciascun<br />

satellite non si trovino in overlap tra di loro, l’istantanea copertura<br />

della costellazione <strong>satellitare</strong> sarebbe approssimativamente pari al 30%<br />

della superficie della terra.<br />

Risulta opportuno precisare che, l’acquisto del servizio Argos prevede<br />

l’ausilio di solo due satelliti della costellazione NOAA. L’utilizzo di<br />

altri satelliti è consentito solo mediante l’acquisto del servizio Multisatellite.<br />

I vantaggi sono notevoli specialmente per applicazioni con<br />

trasmissioni di segnali in brevi finestre temporali; un esempio<br />

immediato viene dallo studio di cetacei che trascorrono lunghi periodi in<br />

immersione. Inoltre è possibile con questo servizio integrativo disporre<br />

di più passaggi satellitari sul proprio trasmettitore al fine di ottenere una<br />

migliore distribuzione giornaliera dei dati ricevuti.<br />

La costellazione Argos risulta quindi attualmente articolata in questo<br />

modo:<br />

• Servizio Base: NOAA-16, NOAA-17,<br />

• Mutli-satellite service: NOAA-18, NOAA-15, NOAA-14,<br />

NOAA-12.


432<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Come è possibile constatare dall’immagine sovrastante, la ripartizione<br />

dei piani orbitali risulta ottimale al fine di minimizzare l’attesa ai<br />

trasmettitori degli utenti.<br />

Nei prossimi 18 mesi il nodo all’equatore del piano orbitale del satellite<br />

NOAA-D, a causa del moto di precessione, raggiungerà quello del<br />

satellite NOAA-K. La stessa cosa accadrà per i piani orbitali dei satelliti<br />

NOAA-J e NOAA-M.<br />

Nel piano orbitale delle 13:30h è operativo il più recente satellite<br />

NOAA-N (lanciato nel 2005) e in futuro (nel 2009 secondo programma)<br />

sarà raggiunto dal NOAA-N’ equipaggiato di strumentazione Argos 3.<br />

Anche sul piano orbitale delle 21:30h la struttura <strong>satellitare</strong> risulta<br />

favorevole alla funzionalità del <strong>sistema</strong> in quanto il satellite NOAA-M è<br />

stato lanciato recentemente e verrà raggiunto dal nuovissimo METOP-<br />

A dotato di strumentazione Argos 3. La situazione si presenta invece<br />

critica sul piano orbitale delle 17:30h coperto oggi dal NOAA-K,<br />

lanciato nel 1998 (il NOAA-D messo in orbita nel 1991 risulta infatti<br />

vecchio e di limitata disponibilità di banda).<br />

Equator crossing time ( May 06)<br />

plus drift in 6, 12, 18 months<br />

Figura 9.8 - Ripartizione dei piani orbitali dei satelliti operativi rilevata<br />

attraverso la posizione dei nodi orbitali ascendenti (Maggio del 2006); 4<br />

dei 6 satelliti sono dotati di strumentazione Argos 2.


433<br />

IL SISTEMA SATELLITARE <strong>ARGOS</strong><br />

Nel 2009 in caso di problemi al NOAA-K, il satellite potrebbe essere<br />

sostituito dal NOAA-L. Infatti,a causa del moto di precessione, il piano<br />

orbitale del NOAA-L deriva mensilmente di circa 3,2 minuti che<br />

consentirà al satellite di raggiungere l’orbita delle 17:00h nel 2009; ma il<br />

NOAA-L nel 2009 sarà probabilmente obsoleto in quanto è stato<br />

lanciato nel 2000.<br />

Tuttora non c’è alcun reale sostituto per il segmento <strong>satellitare</strong> del piano<br />

orbitale delle 17:30h e non sono oltretutto in programma strumentazioni<br />

Argos 3 su questa orbita.<br />

9.3.2 - Equipaggiamenti satellitari di ricetrasmissione<br />

Fino all’inizio della missione Argos-Next, i moduli Argos installati tra<br />

gli equipaggiamenti dei satelliti NOAA, prevedevano solo l’utilizzo di<br />

un Box-RTX. I nuovi moduli prevedono invece due black-box: un RPU<br />

ricevente e un TXU che rende la comunicazione tra satellite e ricevitore<br />

bidirezionale. L’equipaggiamento di terza generazione a bordo del<br />

satellite europeo prossimamente in orbita è stato costruito dalla Thales<br />

S.A. e dall’ Alcatel and Alénia Space sotto il controllo dell'agenzia<br />

spaziale francese (CNES). La strumentazione completamente digitale<br />

aumenterà le attuali prestazioni del <strong>sistema</strong> tramite un downlink ed un<br />

uplink ad elevata capacità di traffico dati, e sarà compatibile con le<br />

piattaforme attualmente in uso.<br />

L'elaborazione digitale permette inoltre al modulo <strong>satellitare</strong> di essere<br />

più leggero e compatto con la possibilità di potere ricevere comandi<br />

anche dai centri di controllo a terra.<br />

Figura 9.9 : Ricevitore RPU<br />

( 195 x 280 x 365 )mm –<br />

peso unità: 6Kg.<br />

h<br />

Figura 9.10 :Trasmettitore TXU<br />

(100 x 280 x 310 )mm - peso<br />

unità: 8 kg


434<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

L’RPU procede all’acquisizione del segnale ricevuto a 401.6 MHz:<br />

misura la frequenza ricevuta grazie alla presenza di un oscillatore USO<br />

(Ultra-Stable Oscillator), il tempo e tipo di messaggio, controlla la<br />

telemetria di stato della missione e funge da interfaccia tra l’apparato<br />

ricevente, il TXU ed il satellite.<br />

Con elaborazione dei dati completamente digitale, i messaggi vengono<br />

acquisiti dall’RPU per poi essere trasmessi in tempo reale all'antenna<br />

del Centro Regionale Argos più vicina o in seguito ad un Centro Globale<br />

(controllati da NOAA o da Eumetsat).<br />

<strong>Il</strong> TXU trasmette i segnali alle piattaforme dotate dei ricetrasmettitori<br />

(PMTs) a 466 MHz, compreso i segnali di riconoscimento ed<br />

identificazione. La presenza del downlink (canale di comunicazione<br />

dati) consentirà agli utenti di trasmettere delle istruzioni ai PMTs di<br />

loro proprietà (si ricorda che il TXU può richiamare selettivamente uno<br />

o più PMTs); inoltre gli operatori del <strong>sistema</strong> Argos potranno<br />

trasmettere ai PMTs messaggi e/o comandi a livello globale quali le<br />

effemeridi dei satelliti e il tempo di radiodiffusione.<br />

9.3.3 - Controllo stabilità apparato USO<br />

Una delle principali componenti della strumentazione di bordo è l’<br />

Ultra-Stable Oscillator. Questo oscillatore è costantemente monitorato<br />

dal CNES e dal CLS in quanto molte funzionalità dell’equipaggiamento<br />

<strong>satellitare</strong> fanno riferimento a questo orologio. In particolare, tutti i<br />

riferimenti temporali e le misure di frequenza dei segnali ricevuti,<br />

dipendono direttamente dalla stabilità dell’oscillatore.<br />

Figura 9.11 - Variazione della frequenza fondamentale degli USO dei<br />

satelliti NOAA operativi riferita a 12 mesi di funzionamento<br />

Le seguenti tavole fornite dal CLS rappresentano, per ogni satellite, le<br />

curve di evoluzione delle frequenze dei rispettivi oscillatori riferite ad<br />

un arco temporale di 12 mesi.


435<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

Dai grafici si deduce che tutti gli oscillatori, rientrano nel loro range<br />

−11<br />

nominale di stabilità (gradiente attorno a 1.<br />

10 per giorno)<br />

9.4 - Piattaforme Argos terrestri<br />

Lo scopo di un trasmettitore Argos è di rintracciare il mobile su cui è<br />

installato e di trasmettere i dati da esso provenienti. Un mobile (che,<br />

integrato del suo trasmettitore, sarà spesso denominato ‘piattaforma’) è<br />

praticamente un qualunque tipo di oggetto fisico: una boa oceanica, un<br />

mammifero marino, un container, un orso, un uccello o una barca a vela.<br />

Fino all’avvio della missione ‘Next’, la comunicazione tra satellite e<br />

piattaforma avveniva in modo unidirezionale (one-way channel) con<br />

trasmettitori capaci solo di inviare continuamente e con cadenza<br />

impostata segnali ai satelliti seguiti da brevi messaggi di conferma.<br />

All’avvio della missione Argos3 corrisponderà l’immissione sul mercato<br />

di ricetrasmettitori di terza generazione capaci di sfruttare al massimo il<br />

nuovo <strong>sistema</strong> di downlinnk: è il caso questo delle nuove piattaforme<br />

two-way.<br />

Nasce, da qui, l’esigenza di dividere le piattaforme in due classi distinte<br />

ma perfettamente integrate e compatibili con l’attuale <strong>sistema</strong>:<br />

trasmettitori one-way e ricetrasmettitori two-way<br />

9.4.1 - Trasmettitori One-way<br />

I trasmettitori impiegati fino ad oggi vengono chiamati PTT (Platform<br />

Trasmitter Terminal) e sono univocamente dotati di numero di<br />

identificazione individuale (ID Number); il loro sviluppo tecnologico ha<br />

seguito costantemente l’evoluzione del <strong>sistema</strong> Argos subendo alcune<br />

modifiche nel settaggio delle frequenze operative. Le PTTs sono<br />

programmate per trasmettere i messaggi ai satelliti a intervalli periodici<br />

assegnati dalla Service Argos. Ogni messaggio dura 360 - 920<br />

millisecondi e può contenere fino a 32 misure provenienti dai sensori in<br />

uso come ad esempio la frequenza cardiaca o la registrazione della<br />

temperatura di un animale.<br />

Dalla nascita del <strong>sistema</strong>, le piattaforme Argos hanno trasmesso i loro<br />

messaggi con frequenza di 401.650 MHz. Dal 1998 in poi negli<br />

equipaggiamenti dei satelliti lanciati, venne estesa la larghezza di banda<br />

in ricezione da 24 KHz a 80 KHz permettendo in tal modo una minore<br />

perdita dei messaggi inviati da trasmettitori operanti a bassa potenza. A<br />

questo corrispose un ampliamento della frequenza operativa dei<br />

trasmettitori con l’inserimento di due nuovi canali che differiscono dalla


436<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

frequenza principale di 2 KHz. Si affiancarono quindi al canale di<br />

trasmissione principale S11 di 401.650 MHz, i nuovi S10 (401.648<br />

MHz) ed S12 (401.652 MHz) S13 ed S14. Inoltre furono introdotti tre<br />

nuovi canali speciali, L1, L2, L3, le cui frequenze sono dedicate alla sole<br />

trasmissioni a bassa potenza. Questi ultimi canali sono riservati<br />

principalmente a trasmettitori dedicati all'inseguimento della fauna<br />

selvatica.<br />

Figura 9.12: Bird backpac –<br />

PTT Argos/GPS<br />

Figura 9.13: KiwiSat 101<br />

PTT<br />

Traendo spunto dalla tecnologia dalle piattaforme per la registrazione<br />

dei di dati atmosferici è nata l’idea di sviluppo di questo trasmettitore.<br />

Con un peso di soli 70 grammi, il Bird backpac è dotato di un ricevitore<br />

GPS a bassa potenza alimentato da celle fotovoltaiche. E’ programmato<br />

per raccogliere i dati gps quali la posizione, l'identificativo ID, la<br />

velocità e l'altezza, così come le letture dai sensori convenzionali. Questi<br />

dati sono memorizzati a bordo delle PTT per la trasmissione successiva<br />

attraverso il <strong>sistema</strong> Questa nuova configurazione di microtrasmettitore<br />

alimentato ad energia solare con batteria tampone al litio, permette una<br />

vita media operativa di circa 1600 ore. (Power 500mW, Unpackaged,<br />

50x26x11mm).<br />

<strong>Il</strong> KiwiSat ha una vita media operativa di circa 42 giorni settando la<br />

cadenza a 90 secondi; viene usato principalmente per applicazioni<br />

marine in quanto la solidità del guscio permette di sostenere le pressioni<br />

incontrate dai mammiferi in immersioni di profondità. E’ dotato di un<br />

contatto per arrestare la trasmissione quando è sommerso e per iniziare<br />

la trasmissione non appena esce in superficie. Può anche essere dotato di<br />

un temporizzatore che spegne le PTT se il KiwiSat rimane fuori<br />

dall'acqua per più tempo rispetto ad un periodo programmato. La<br />

trasmissione riprende quando i contatti del PTT registrano di nuovo la<br />

presenza dell’acqua.


437<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

9.4.2 - Ricetrasmettitori Two-way<br />

<strong>Il</strong> nuovo <strong>sistema</strong> bidirezionale Two-Way di Argos sarà finalmente<br />

operativo dall’inizio del 2007 e si affiancherà con completa<br />

compatibilità al <strong>sistema</strong> attualmente in uso. Per trarre beneficio<br />

dall’Argos-downlink, le piattaforme devono essere dotate di un PMT<br />

(Platform Message Transceiver) che consente sia di trasmettere che di<br />

ricevere messaggi. Questo modello di trasmettitore funziona come un<br />

modem intelligente, che permette di:<br />

• ricevere i messaggi di controllo trasmessi direttamente<br />

dall’interfaccia web dell’utente di appartenenza;<br />

• ricevere dei messaggi inviati a livello globale ( tempo UTC,<br />

parametri orbitali dei satelliti, effemeridi);<br />

• predire gli avvenimenti e le durate dei passaggi futuri dei satelliti<br />

in modo tale da poter trasmettere soltanto durante il loro passaggio,<br />

preservando così energia e prolungando la vita operativa della<br />

piattaforma;<br />

• gestire ed automaticamente trasferire i dati della piattaforma (con<br />

velocità fino 2 Kbyte/s) al trasmettitore tramite connessione seriale.<br />

• Quest’ultimo formatta i relativi dati nello standard dei messaggi<br />

Argos e li trasmette al satellite con velocità fino ai 4800 bps usando due<br />

possibili procedure: modalità random (senza protocollo) o modalità<br />

interattiva (previo il riconoscimento del satellite).<br />

L’utente ha in tal modo la possibilità di settare i parametri del proprio<br />

trasmettitore come la velocità di campionamento dati e la velocità di<br />

trasmissione degli stessi. E possibile inoltre disattivare il trasmettitore<br />

qualora ci fossero condizioni che impediscano la trasmissione al<br />

passaggio del satellite al fine di ottimizzare l’autonomia della batteria.<br />

La conoscenza delle effemeridi permette inoltre al trasmettitore di<br />

attivarsi in completa autonomia solo quando un satellite risulta in vista<br />

aumentando notevolmente la vita operativa della piattaforma.<br />

<strong>Il</strong> messaggio trasmesso include generalmente:<br />

• una sequenza preliminare di sincronizzazione;<br />

• la dichiarazione della lunghezza di messaggio;<br />

• il numero di identificazione del trasmettitore ( ID Number );<br />

• dati del sensore (32-256 bit per Argos-2; 512-4608 bit per Argos-<br />

3) e un una somma totale dei bit trasmessi per effettuare verifiche di<br />

plausibilità.


438<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Alcuni prototipi di PMTs sono stati sviluppati durante la preparazione<br />

di ADEOS-II, il satellite giapponese (JAXA) lanciato nel 2002. Sin da<br />

allora, sono stati realizzati piccoli prototipi capaci di trasmettere grandi<br />

volumi dei dati.<br />

La prima generazione PMTs (1G-PMT) sarà disponibile per i primi<br />

progetti pilota, cominciando dal 2007, alcuni mesi dopo che MetOp<br />

verrà lanciato. I progetti pilota in programma riguarderanno i campi<br />

della pesca, meteorologia, geodesia, ecc...<br />

<strong>Il</strong> primo modello di PMT è stato sviluppato da Bathy Systems Inc.<br />

(Rhode Island - USA): integra un apparato ricevente sviluppato da<br />

Serpe-IESM (Francia), un trasmettitore fornito da Seimac (Canada) e una<br />

scheda di microelaborazione di casa Persistor (Massachusetts - USA).<br />

La seconda generazione PMTs (2G-PMT) sarà più piccola e meno<br />

costosa per agevolare economicamente ricercatori, scienziati nonché enti<br />

statali.<br />

Figura 9.14: PMTs di prima generazione<br />

9.5 - Segmento Terrestre<br />

Nel corso degli ultimi venti anni la Service Argos ha dedicato sempre<br />

più attenzione alla configurazione del segmento terrestre. Tale<br />

organizzazione robusta e frequentemente aggiornata, consente alla


439<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

CNES ed al CLS di garantire all’utilizzatore un servizio affidabile e<br />

senza interruzioni.<br />

<strong>Il</strong> segmento terrestre si compone di stazioni di elaborazione dati (globali<br />

e regionali) e di stazioni riceventi (principali e locali).<br />

9.5.1 - Stazioni principali GPC<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> prevede due Global Processing Centers (GPCs), uno situato a<br />

Toulouse – Francia, e l’altro a Largo, MD –USA.<br />

Questi centri rappresentano gli hub dell’architettura del segmento<br />

terrestre di Argos. La loro principale missione consiste:<br />

• nel processare i dati di telemetria Argos provenienti da tutti i<br />

satelliti e dalle stazioni di ricezione (controllo della qualità e del livello<br />

del segnale - verifica del numero identificativo del trasmettitore e<br />

dell’effettiva lunghezza del messaggio - classificazione dell’etichetta<br />

temporale del messaggio nel tempo coordinato universale (UTC) -<br />

controllo della frequenza ricevuta da utilizzare nel calcolo della<br />

posizione mediante shift Doppler);<br />

• nel processare e distribuire i dati acquisiti dalle Platform<br />

Transmitter Terminals (PTTs). A tal proposito il <strong>sistema</strong> Argos fornisce<br />

due tipi di elaborazione in base alle richieste dell’utente: a) elaborazione<br />

dei dati grezzi forniti dai sensori in valori di tipo numerico; b)<br />

elaborazione dei dati grezzi forniti dai sensori in valori fisici con la<br />

possibilità di utilizzare anche delle curve di calibratura diverse a seconda<br />

del tipo di sensore interessato:<br />

• nel monitorare i parametri tecnici del <strong>sistema</strong>;<br />

• nel gestire e seguire la costellazione <strong>satellitare</strong> (determinazione e<br />

distribuzione effemeridi, frequenze operative ecc…).<br />

I due GPCs operano in modo parallelo ed indipendente. In tal senso, nel<br />

caso che un GPC andasse in crash l’altro rimarrebbe comunque<br />

operativo, sempre considerando con probabilità nulla che entrambi le<br />

stazioni globali subiscano contemporaneamente un guasto.<br />

Dato che entrambi i GPCs ricevono simultaneamente tutte le telemetrie<br />

satellitari, essi risultano completamente autonomi. Tutto ciò risulta<br />

essenziale per assicurare un servizio disponibile 365 giorni l’anno 24h<br />

su 24h.<br />

Per assicurare quanto detto i GPCs processano i dati e lavorano con<br />

identici software, sistemi operativi e stessa architettura hardware.<br />

Entrambi i GPCs devono inoltre essere capaci di gestire la posizione e i


440<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

dati provenienti dal tutte le PTTs lavorando sempre in modo<br />

contemporaneo. Ogni volta un che un GPC riceve nuove informazioni e<br />

dati delle PTTs, deve trasmettere immediatamente quelle informazioni<br />

all'altro GPC per garantire integrità di funzionamento agli utenti.<br />

Praticamente nessun centro di elaborazione si identifica come master o<br />

slave e l’integrità non è garantita da un centro in "standby" che subentra<br />

in linea solo in caso di guasti: entrambi i centri GPCs effettuano le stesse<br />

mansioni usando indipendentemente identiche risorse.<br />

In caso di guasto basterà quindi soltanto trasferire le chiamate effettuate<br />

dagli utenti all’altro GPC. Inoltre, per far si che gli utenti non incorrano<br />

in costi aggiuntivi dovuti al reindirizzamento delle loro chiamate, i due<br />

GPCs sono collegati tramite una linea dedicata a larga banda (1 Gbit/s).<br />

La rapida gestione dei dati nelle stazioni globali è garantita<br />

dall’innovativa architettura hardware di tipo RAID 0+1 (Redundant<br />

array of independent disks ) con interconnessioni tramite routers<br />

dedicati.<br />

Lo spazio totale per l’archiviazione delle informazioni è dato soltanto<br />

dalla somma degli hard disk di un RAID 0 ( Hd1 + Hd2 + Hd3 ). <strong>Il</strong><br />

vantaggio principale è che quando un disco si rompe tra quelli del<br />

RAID-0, i dati mancanti possono essere trasferiti dall'altro RAID-0. Una<br />

configurazione di tal tipo non può però sopportare la rottura simultanea<br />

di due dischi, se non appartengono alla stessa ‘stripe’. Cioè, se un disco<br />

si rompe, ogni altro disco dell'altra ‘stripe’ è un elemento critico per il<br />

<strong>sistema</strong>.<br />

I benefici del RAID sono di aumentare l'integrità dei dati, la tolleranza ai<br />

guasti e/o le prestazioni, rispetto all'uso di un disco singolo.<br />

9.5.2 - Centri regionali<br />

I Regional Processing Centers (RPCs) consentono agli utenti un<br />

accesso locale ai dati finali. Gli RPCs processano soltanto messaggi e<br />

dati provenienti dalle PTTs di utenti appartenenti alla regione di<br />

riferimento (la stazione regionale Giapponese processerà e distribuirà<br />

solo i dati provenienti da PTTs di utenti giapponesi).<br />

Questi centri regionali elaborano le telemetrie provenienti<br />

esclusivamente dalle stazioni riceventi locali a cui sono direttamente<br />

collegati. Per esempio l’ RPC Australiana non processa la telemetria<br />

proveniente dalla stazione ricevente principale di Fairbanks e di Wallops<br />

Island in quanto non sono ad esse direttamente connesse; si occuperà<br />

invece delle telemetrie provenienti dalle antenne locali di Perth Darwin,<br />

Casey, Melbourne e Wallington.


441<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

La telemetria che un RPC non riceve in modalità diretta, viene trasferita<br />

dopo una lavorazione preliminare, direttamente dal GPC di Toulouse (o<br />

da Largo se la stazione di Toulouse non è disponibile).<br />

Dato che il GPC processa e distribuisce i dati provenienti da tutte le<br />

piattaforme, esso trasmetterà ad un RPC i dati provenienti da PTTs che<br />

fanno riferimento a quella determinata regione; è per questo che l’RPC<br />

non deve essere connesso a tutte le antenne dei centri di ricezione dati.<br />

Quindi, anche se l'antenna di un RPC si guastasse, non vi sarà alcun<br />

ritardo nella fornitura del servizio Argos.<br />

L’RPCs fornisce la stessa precisione di un GPCs nel calcolo della<br />

posizione di una piattaforma remota. È possibile fare ciò grazie<br />

all’utilizzo dello stesso software d'elaborazione e grazie alle effemeridi<br />

della costellazione <strong>satellitare</strong> trasmesse dal GPC all’ RPC.<br />

I centri regionali di calcolo sono gestiti e monitorati dal centro di<br />

Toulouse che può sostituire i loro compiti in qualsiasi istante.<br />

9.5.3 - Centro di gestione messaggi su downlink e Master<br />

Transmitters<br />

L’ upgrade di Argos 2 al nuovo <strong>sistema</strong> di terza generazione dotato di<br />

donwlink ha richiesto anche l’ampliamento del segmento terrestre del<br />

<strong>sistema</strong>.<br />

Sono stati costituiti infatti due Downlink Message Management Center<br />

(DMMC) per centralizzare, validare, pianificare e trasmettere ai satelliti i<br />

messaggi degli utenti con una delle seguenti modalità:<br />

• ‘Programmed’ mode: per inviare comandi a PTT o a gruppi di<br />

PTTs a dati orari in stabiliti istanti temporali. Questa modalità è<br />

generalmente utilizzata per PTT situate in note località geografiche.<br />

• ‘Trigger’ mode: per inviare comandi a PTT dopo rilevazione da<br />

parte del satellite; praticamente viene stabilita la comunicazione su<br />

downlink dopo che il satellite ha ricevuto un messaggio dalla PTT in<br />

uplink. Questo <strong>sistema</strong> di scambio dati è utilizzato principalmente<br />

quando non si conosce con accuratezza la posizione della piattaforma o<br />

se quest’ultima non è costantemente attiva;<br />

• ‘Uplink data acknowledgement mode’: il satellite comunica con<br />

la PTT utilizzando uno speciale protocollo destinato per aumentare<br />

l'affidabilità della trasmissione di dati. <strong>Il</strong> satellite trasmetterà<br />

automaticamente un segnale di riconoscimento alle PPTT per ogni<br />

messaggio ricevuto con successo autorizzando così le PPTT a continuare<br />

o ad interrompere la trasmissione.


442<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Questi centri sono situati a Toulouse e Largo (USA) collegati con linea<br />

dedicata ai centri d'elaborazione esistenti.<br />

Una rete di quattro trasmettitori (Master Transmitters) in posizioni<br />

strategiche intorno al globo, stabiliscono invece il collegamento fra i<br />

satelliti ed i DMMC. Questi trasmettitori principali comunicano ai<br />

satelliti tutti i comandi impartiti dagli utenti.<br />

9.5.4 - Stazioni di ricezione principali<br />

La configurazione del segmento terrestre include tre stazioni di<br />

ricezione principali localizzate a Fairbanks, Alaska – USA, Isola di<br />

Wallops, Virginia – USA e Lannion – Francia. Le stazioni situate in<br />

USA sono controllate a livello operativo dal NOAA; la stazione francese<br />

è invece presidiata dall’ Ufficio Meteorologico Francese.<br />

Queste stazioni sono dette ‘principali’ in quanto ricevono tutti i<br />

messaggi registrati dai satelliti durante una completa rivoluzione<br />

orbitale.<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> Argos fornisce in questo modo, la totale copertura del globo<br />

terrestre.<br />

9.5.5 - Stazioni di ricezione regionali<br />

Le stazioni riceventi regionali situate in circa 40 località geografiche<br />

della terra, ricevono dati acquisiti dai satelliti in tempo reale nel<br />

momento in cui quest’ultimo si trova nel campo di visibilità della<br />

stazione. Questa capacità del <strong>sistema</strong> permette di poter fornire all’utente<br />

i dati finali molto velocemente.<br />

Le stazioni principali a Fairbanks, Wallops e Lannion fungono anche da<br />

stazioni di ricezione regionale.<br />

Non tutte queste stazioni di ricezione sono amministrate dal CNES/CLS;<br />

molto spesso sono gli uffici meteorologici nazionali che operano in loco<br />

(Bureau of Meteorology in Australia, MetOffice in New Zeland, Météo-<br />

France in Réunion Island, etc…) a gestirle sia per quanto riguarda<br />

l’operatività di Argos, sia per l’approvvigionamento di scansioni<br />

meteorologiche satellitari.<br />

9.5.6 - Networks di comunicazione<br />

L'ampia varietà di reti e di attrezzature di comunicazioni che ricevono la<br />

telemetria per l'elaborazione e la distribuzione dei risultati agli utenti di<br />

Argos è un elemento cruciale del segmento al suolo. Queste risorse


443<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

includono i collegamenti su reti affittate, Internet e networks pubblici<br />

X.25. I protocolli principalmente utilizzati sono DECnet, TCP/IP e X.25.<br />

I due GPCs , prima collegati tramite linea ISDN sono oggi cablati con<br />

fibra ottica. Le comunicazioni con le stazioni a terra nell'isola di<br />

Wallops e di Fairbanks interessano invece linee dedicate, principalmente<br />

appartenenti al NOAA.<br />

Le comunicazioni con le stazioni di ricezione regionali avvengono<br />

tramite Internet.<br />

È conoscenza comune che il Internet è divenuto oggi un mezzo rischioso<br />

e di poca affidabilità; lo si usa ugualmente in quanto è l'unica rete<br />

disponibile che offre all’ utente un facile accesso verso i centri di<br />

ricezione regionali. Oggi, la maggior parte degli utenti comunicano con<br />

Argos attraverso Internet usando protocolli di tipo SMTP, il Telnet,<br />

l’FTP ed l’HTTP. Dove gli utenti richiedono maggiore sicurezza e<br />

affidabilità, la Service Argos suggerisce le reti pubbliche X.25 che sono<br />

ampiamente disponibili in tutto il mondo; vengono utilizzati inoltre fax e<br />

telex solo su richiesta e per applicazioni specifiche.<br />

Figura 9.15 - Rappresentazione su planisfero del segmento terrestre<br />

del <strong>sistema</strong> <strong>ARGOS</strong>.


444<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

9.5.7 - Sistema di diffusione dei dati raccolti<br />

<strong>Il</strong> continuo aumento di utenze e di trasmettitori attivi hanno determinato<br />

la nascita e lo sviluppo di appositi servizi Argos dediti esclusivamente<br />

alla diffusione dei dati verso l’utilizzatore finale.<br />

Chiunque abbia attivato un contratto con Argos Service può oggi<br />

scegliere di ricevere i suoi dati aderendo ad uno dei seguenti servizi:<br />

• Argos Direct : permette di ricevere i dati tramite messaggi di<br />

allerta inviati in modalità automatica tramite email, SMS/GPRS o con<br />

protocollo FTP;<br />

• Argos Share: consente all’utente di condividere dati con i propri<br />

colleghi di diverse località geografiche;<br />

• Argos Web: rende possibile l’accesso ai dati tramite internet e<br />

offre all’utente la possibilità di visualizzare i movimenti delle varie<br />

piattaforme su cartografia digitale offerta da Argos Service;<br />

• Argos Monitor: consente di monitorare elevati numeri di<br />

piattaforme con i rispettivi dati relativi al posizionamento e ai sensori<br />

installati.<br />

Argos Direct risulta oggi un <strong>sistema</strong> flessibile che permette la completa<br />

personalizzazione delle modalità di ricezione dei dati. L’utente infatti<br />

può scegliere e classificare i trasmettitori dai quali acquisire dati; può<br />

inoltre scegliere di ricevere:<br />

• tutte le posizioni convalidate e tutti i messaggi ricevuti dal<br />

satellite per ogni passaggio nel campo di visibilità della piattaforma<br />

(modalità DS);<br />

• tutte le posizioni convalidate e un solo messaggio per passaggio<br />

del satellite sulla piattaforma (modalità TX);<br />

• tutte le posizioni del trasmettitore calcolate e processate con<br />

metodologie e software che consentono elevate precisioni (modalità<br />

DIAG).<br />

<strong>Il</strong> servizio Direct consente di poter scegliere una delle seguenti modalità<br />

di trasferimento e ricezione dati:<br />

• Protocollo FTP: i dati vengono inviati tramite internet in<br />

prestabilite cartelle del computer dell’utente; è la migliore opzione per<br />

scambiare elevati volumi di dati;


445<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

• Email: i risultati, dopo essere processati, vengono inviati via<br />

email tramite files allegati;<br />

• Fax: i dati vengono inviati via fax verso uno o più numeri<br />

dell’utente;<br />

• SMS o messaggi vocali: i dati finali vengono inviati direttamente<br />

tramite sms su un numero telefonico GSM; nel caso non si disponesse di<br />

un’utenza di tal genere, gli sms vengono prima trasformati in messaggi<br />

vocali e poi inviati presso la linea telefonica fissa dell’utilizzatore;<br />

• Databank: i risultati vengono inviati per posta su supporti di tipo<br />

cd-roms. È possibile allegare ad i dati anche immagini bitmap<br />

raffiguranti le tracciature delle PTTs su cartografia digitale. Nel caso<br />

l’utente non si trovi presso il proprio domicilio, sarà possibile scaricare i<br />

dati via email, GPRS o anche tramite rete <strong>satellitare</strong> Inmarsat.<br />

Argos Direct garantisce inoltre sicurezza e affidabilità nella ricezione<br />

dei dati; tutte le opzioni del servizio selezionate da un utente, sono<br />

registrate preso i due GPCs (Toulouse e Largo,Maryland). Al momento<br />

dell’attivazione di un contratto per la fornitura di questo servizio,<br />

l’utente dovrà fornire un metodo alternativo di ricezione che subentri nel<br />

caso non fosse possibile inviare i dati nella modalità primaria.<br />

La sicurezza è invece determinata dalla possibilità di poter ricevere<br />

messaggi in forma crittografata. Sarà la stessa Argos Service a fornire<br />

all’utente il software di decodifica delle informazioni trasmesse.<br />

Argos Share risulta il miglior metodo per poter condividere e provedere<br />

alla distribuzione dei dati tra varie utenze. Con questo servizio, un<br />

utilizzatore del <strong>sistema</strong> Argos può permettere ad utenti predefiniti<br />

l’accesso ai dati delle proprie PTTs. Per gli utenti che non abbiano in<br />

attivo un contratto Argos, l’accesso sarà reso possibile tramite Argos<br />

Direct, protocollo FTP, email o sms.<br />

L’utilizzatore può comunque scegliere di condividere i dati raccolti da<br />

un <strong>sistema</strong> di PTTs o solo quelli provenienti da una singola piattaforma.<br />

Per ogni piattaforma o <strong>sistema</strong> di piattaforme su cui risulti attivo il<br />

servizio Argos Share è possibile inoltre impostare la condivisione dei<br />

dati con altri utenti solo nel momento in cui le piattaforme si trovino in<br />

determinate aree geografiche. I dati inizieranno ad essere distribuiti non<br />

appena il trasmettitore risulterà posizionato in tale zona. L’area<br />

geografica può essere un poligono definito da vertici di note coordinate<br />

geografiche (WGS 84) , una circonferenza con raggio e centro noti o<br />

un’area definita dalla combinazione di circonferenze e poligoni.


446<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Argos Share rende inoltre possibile la distribuzione dei dati di tutte le<br />

piattaforme attive alla comunità scientifica di ricerca meteorologica ed<br />

oceanografica.<br />

Argos ha sviluppato l’affidabile <strong>sistema</strong> Argos-GTS Sub-System che<br />

permette ai dati ricevuti di essere controllati, processati e formattati<br />

secondo standard internazionali, per poi essere inseriti nel Global<br />

Telecomunication System (GTS).<br />

<strong>Il</strong> GTS è un network gestito dal World Meteorological Organization<br />

(WMO) per lo scambio di dati meteorologici, idrogeologici ed<br />

oceanografici raccolti su scala globale. Gli enti pubblici o privati che<br />

gestiscono un programma di ricerca tramite <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> Argos,<br />

sono spesso invitati ad acconsentire alla diffusione dei dati raccolti nella<br />

rete GTS. La Argos assicura comunque che la diffusione dei dati non ha<br />

alcun impatto sui servizi offerti agli utilizzatori principali del <strong>sistema</strong>, in<br />

quanto il sotto<strong>sistema</strong> GTS di trattamento dei dati lavora in parallelo con<br />

il <strong>sistema</strong> principale.<br />

Argos Web è la nuova interfaccia offerta agli utilizzatori di Argos per<br />

accedere ai dati finali via internet tramite un semplice Web Browser.<br />

Inoltre , online è possibile:<br />

• disporre di cartografia per la tracciatura e il posizionamento delle<br />

PTTs attive;<br />

• scegliere la modalità di visualizzazione dei dati: tra le varie<br />

opzioni c’è l’opportunità di ottenere le ultime posizioni dei trasmettitori<br />

direttamente su di una mappa digitale; è inoltre possibile richiedere il<br />

tracciato degli spostamenti delle PTTs negli ultimi 10 giorni di attività;<br />

• gestire il proprio programma Argos con visualizzazione dei dati<br />

personali, caratteristiche dei trasmettitori in uso ecc..<br />

• gestire il contratto di fornitura dei servizi di localizzazione e<br />

raccolta dati, con la possibilità di poter procedere a rinnovi e chiusure<br />

anticipate dei programmi Argos.<br />

L’interfaccia Argos Web dispone di apposite sezioni dedicate<br />

all’archivio dei dati provenienti dai sensori collegati alle PTTs attive e<br />

non. L’utente può disporre quindi di uno storico dei dati acquisiti<br />

suddivisi e raccolti secondo classificazioni completamente<br />

personalizzabili.


447<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

Figura 9.16 - Schermata video utilizzata per il controllo e la<br />

tracciatura su cartografia digitale delle piattaforme attive<br />

dell’utente<br />

9.6 - Applicazioni del <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

I campi di applicazione del <strong>sistema</strong> Argos, rispondono a temi di<br />

fondamentale importanza dell’epoca moderna, come la salvaguardia e<br />

gestione dell’ambiente e delle risorse faunistiche ad esso correlate, lo<br />

studio del clima, il monitoraggio dell’andamento di campagne<br />

umanitarie in aree remote del pianeta, la sicurezza marittima ecc..<br />

Grazie all’ affidabilità e al basso costo dei servizi Argos, le comunità<br />

scientifiche internazionali ma anche ricercatori, industrie e privati,<br />

affidano quotidianamente l’acquisizione e la gestione dei loro dati a<br />

questo esaustivo <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong>.<br />

La Argos Service vanta oggi il controllo e la gestione di circa 16000<br />

piattaforme attive!


448<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

9.6.1 - <strong>ARGOS</strong> nell’ oceanografia e meteorologia<br />

<strong>Il</strong> clima ha cessato da tempo di essere una componente immutabile dello<br />

scenario dell’umanità. La capacità che la società umana ha acquisito di<br />

modificare ed influenzare la variabilità e lo stato del clima è ormai un<br />

dato che fa parte della coscienza collettiva. In questo modo, lo studio del<br />

clima è entrato a far parte di quella ristretta cerchia di problemi ad alto<br />

contenuto scientifico e tecnologico che hanno un enorme impatto sulle<br />

attività umane e sulla pubblica opinione, come è stato riconosciuto dalle<br />

conferenze delle Nazioni Unite sulle modificazioni del clima globale e<br />

dalla stesura della Convenzione Internazionale sul Clima con il<br />

Protocollo di Montreal.<br />

La ricerca volge quindi la sua attenzione allo studio e alla creazione di<br />

modelli numerici realistici che riproducano la dinamica del <strong>sistema</strong><br />

oceano-atmosfera. Alla base della realizzazione di un modello di tal<br />

tipo, c’è la raccolta di enormi volumi di dati e di misure oceanografiche<br />

e meteorologiche a cui scienziati e ricercatori devono avere facile<br />

accesso.<br />

La copertura <strong>satellitare</strong> globale, i robusti ed affidabili canali di<br />

trasmissione nonché la semplicità di utilizzo, fanno si che Argos<br />

rappresenti oggi uno dei sistemi primari di carattere internazionale per<br />

la raccolta, gestione e diffusione dei dati provenienti da stazioni<br />

meteorologiche ed oceanografiche distribuite sulla superficie della terra.<br />

9.6.2 - Piattaforme oceanografiche<br />

Le piattaforme oceanografiche sono costituite da boe di vario genere e<br />

tipo le cui forme e caratteristiche costruttive sono studiate per ottenere<br />

efficaci risultati in prestabiliti campi di ricerca.<br />

I modelli principalmente utilizzati nella moderna ricerca oceanografica<br />

sono:<br />

- moored buoys per la misura di temperatura<br />

salinità ma anche di parametri meteorologici sul<br />

livello del mare. Queste boe possono infatti essere<br />

galleggianti (per la misura di vento sulla superficie<br />

del mare, pressione e temperatura) oppure di<br />

profondità comunque ancorate sul fondale marino.<br />

Nel caso dei mooring superficiali Argos provvede<br />

alla diretta acquisizione dei dati, mentre per quelli<br />

di profondità il <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> entra in<br />

funzione solo in caso di rottura del cavo di


ancoraggio, per il recupero e la localizzazione della boa.<br />

449<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

- drifting buoys che, come da definizione (drifter) risultano essere boe<br />

derivanti meteorologiche , oceanografiche o polivalenti. Generalmente<br />

misurano la temperatura superficiale del mare (SST), i valori provenienti<br />

da sensori meteo, e parametri opzionali provenienti dai sensori per il<br />

rilievo di informazioni di carattere chimico-biologico. Questo modello<br />

di boa è impiegato nel programma SVP (Surface Velocity Program).<br />

- Sub-surface floats che effettuano cicli di immersione prestabiliti atti<br />

alla misura del profilo di variazione di temperatura, salinità e allo studio<br />

di correnti oceaniche di profondità. Costituiscono un valido esempio le<br />

PALACEs - Profiling Autonomous Lagrangian Circulation Explorers<br />

che, settimanalmente tornano in superficie e scaricano i dati raccolti<br />

tramite il <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> Argos.<br />

- Boe mareografiche che permettono lo studio e l’acquisizione dei dati<br />

di marea e dell’altezza delle onde. Grazie all’affidabilità di Argos, è<br />

possibile acquisire dati di marea quotidianamente utili per studi<br />

idrografici e geodetici.<br />

La chiave degli studi climatologici sta nell’acquisizione ‘ in sito’ di dati<br />

e parametri fisici. Tutto ciò è possibile unicamente grazie ad Argos che,<br />

negli ultimi 15 anni ha permesso di approfondire gli studi su fenomeni<br />

naturali di scala globale come ad esempio per l’ ENSO (El Niño<br />

Southern Oscillation).<br />

L’ambiente estremo e remoto in cui sono installate queste piattaforme<br />

preclude la necessità di un servizio di controllo di localizzazione<br />

quotidiano oltre a quello di acquisizione dei dati raccolti. A tal fine, oltre<br />

ai normali servizi offerti, la Argos Service mette a disposizione dei sui<br />

utenti anche un software noto sotto il nome di ELSA.


450<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Figura 9.17 : Plotting con software ELSA di drifter buoys. Colori e<br />

modalità di visualizzazione vengono totalmente gestiti dall’utente<br />

mediante toolbar visibile in alto della pagina →<br />

Questo programma permette di visualizzare in modalità automatica le<br />

ultime posizioni e i tracciati di movimento delle PTTs sotto controllo.<br />

ELSA si connette automaticamente ai server Argos e scarica gli ultimi<br />

dati acquisiti e processati (posizione e valori sensori). Inoltre grazie ad<br />

un database di effemeridi continuamente aggiornato, il software fa<br />

previsioni sugli orari delle future acquisizioni in relazione alla località<br />

geografica in cui è situata la piattaforma. È possibile visualizzare i<br />

tracciati di movimento di più PTTs contemporaneamente e di ottenere<br />

rappresentazioni vettoriali per lo studio approfondito degli spostamenti<br />

della piattaforma. Non sono rari casi in cui, a seguito della rottura di<br />

ancoraggi delle boe oceanografiche, si è potuto provvedere ad un<br />

recupero della costosa strumentazione solo grazie al servizio di<br />

posizionamento Argos. La perdita di una strumentazione di tal tipo<br />

causerebbe la fine o l’interruzione di programmi di ricerca, nonché un<br />

elevato pericolo per possibili collisioni con navi in transito (si ricorda<br />

che un mooring, ad esempio, può pesare fino a 20 tonnellate).


451<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

9.6.3 - Piattaforme fisse a terra<br />

Le installazioni terrestri riguardano stazioni meteorologiche e stazioni<br />

per l’analisi della chimica dell’atmosfera.<br />

Figura 9.18 - Configurazione tipica di una stazione meteo<br />

autoalimentata mediante pannelli solare e generatore eolico. Stazioni<br />

di questo tipo sono attualmente installate sulle coste della baia di<br />

Terranova in Antartide e di giorno in giorno trasmettono dati ai<br />

ricercatori facenti parte del Programma Nazionale di Ricerca in<br />

Antartide (PNRA)<br />

L’occhio dei ricercatori è spesso rivolto al monitoraggio di regioni del<br />

pianeta dove l’influenza antropologica è ancora minima o quasi<br />

inesistente (zone polari e circumpolari). La gestione di queste stazioni<br />

avviene quindi tramite il <strong>sistema</strong> Argos i cui satelliti effettuano circa 40<br />

passaggi sulle regioni polari.<br />

In tal modo è possibile ricevere continuamente dati meteo aggiornati<br />

provenienti da igrometri, barometri, anemometri,radiometri ma anche<br />

gestire e controllare le risorse di energia elettrica della stazione.<br />

Le applicazioni di Argos nel campo meteorologico si estendono anche al<br />

settore delle elaborazione delle previsioni meteo ad uso civile. Un<br />

esempio proviene dalla nota Meteo France che, per estendere l’attuale<br />

rete di stazioni di osservazione al suolo, ha prodotto una versatile mini


452<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

weather station ( Minos ) dotata di <strong>sistema</strong> Argos-Gps per l’installazione<br />

nel campo navale.<br />

Figura 9.19 - Minos contiene un barometro, igrometro, sensore per la<br />

temperatura e gps oltre al <strong>sistema</strong> di codifica (datalogger) e<br />

trasmissione dati Argos. La stazione può essere installata in meno di 2<br />

ore ed è dotata di un display che permette l’accessibilità dei dati anche<br />

ai membri dell’equipaggio.<br />

9.6.4 - Biologia : monitoraggio di fauna selvatica e gestione risorse<br />

ittiche<br />

Biologi e ricercatori nel settore dell’ecologia animale utilizzano il<br />

<strong>sistema</strong> Argos per seguire e studiare movimenti e comportamenti di<br />

numerose specie selvatiche: orsi, albatros, falchi pellegrini, pinguini,<br />

mammiferi marini ecc… Grazie a questo <strong>sistema</strong> di radio controllo<br />

<strong>satellitare</strong> è possibile:<br />

• ‘plottare’ su cartografia adeguata, i movimenti migratori di<br />

uccelli e fauna marina ;<br />

• studiare il comportamento di una determinata specie esaminando<br />

i parametri vitali dell’animale acquisiti via satellite;


453<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

• individuare zone di riproduzione degli animali in estinzione al<br />

fine di progettare e pianificare parchi naturali ed aree marine<br />

protette;<br />

• valutare l’impatto antropologico sull’ambiente (attività<br />

industriali, turismo, caccia) monitorando la variazione di flussi<br />

migratori.<br />

L’utilizzo di una tecnologia <strong>satellitare</strong>, permette di poter effettuare<br />

ricerche su scala globale e a costi ragionevolmente bassi. Prima<br />

dell’avvento di Argos, lo studio di fauna selvatica era infatti effettuato<br />

tramite sistemi di radio-monitoraggio VHF che restringevano l’area di<br />

ricerca all’orizzonte radio della stazione trasmittente.<br />

L’evoluzione e la tecnologia impiegata dai produttori di trasmettitori<br />

satellitari utilizzati in questo frangente di ricerche, permette oggi di<br />

ricevere insieme alla posizione, anche i parametri vitali dell’animale<br />

come la frequenza cardiaca e temperatura corporea. Le PTTs impiegate<br />

nello studio di pesci e mammiferi marini quali, ad esempio i cetacei,<br />

rendono inoltre disponibile l’acquisizione dei dati di pressione, utili per<br />

stabilire le profondità marine preferite o frequentate dall’animale.<br />

I trasmettitori per applicazioni su fauna avicola hanno raggiunto il peso<br />

di 15 grammi e dispongono di un’autonomia di 100 o più giorni. Più<br />

complessi invece risultano le PTTs utilizzate per la marcatura <strong>satellitare</strong><br />

di specie marine. Per leoni marini, tartarughe, pinguini vengono<br />

utilizzati trasmettitori ad applicazione fissa, apposti sull’animale<br />

mediante resine a biodegrabilità controllata. Le marcature di balene<br />

come le megattere, vengono invece effettuate tramite PTT ad attivazione<br />

automatica: le trasmissioni partono solo nel caso il cui, in fase di<br />

riemersione dell’animale, il trasmettitore venga a trovarsi fuori<br />

dall’acqua. La Argos Service assicura una banda di trasmissione<br />

dedicata, elevata sensibilità dei ricevitori montati sui satelliti e una<br />

metodo di processing dei dati dedicato, per assicurare un ottimo risultato<br />

nonostante la bassa quantità di dati raccolti in applicazioni di questo<br />

tipo. Ultimamente alcune aziende produttrici, sono riuscite ad<br />

incorporare anche ai trasmettitori per mammiferi marini, uno speciale<br />

ricevitore Gps atto alla trasmissione del dato di posizione con precisione<br />

decametrica. Dato che i normali ricevitori Gps non risultano funzionali<br />

nei casi in cui la PTT trascorre solo pochi istanti fuori dall’acqua,<br />

vengono oggi adoperati Gps muniti di tecnologia FastLoc®. Con questo<br />

nuovo <strong>sistema</strong> il ricevitore Gps non ha bisogno di acquisire le effemeridi<br />

della costellazione <strong>satellitare</strong>, ma effettua una snapshots ( ‘foto’<br />

istantanea) dei segnali ricevuti dai satelliti visibili nel suo orizzonte. Le


454<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

snapshot vengono di volta in volta inviate via Argos all’utente finale,<br />

insieme ai dati registrati dai sensori durante l’immersione dell’animale<br />

in modo tale da consentire all’utilizzatore di ricavare i dati di posizione<br />

tramite processig con software dedicato. <strong>Il</strong> Fast-GPS Solver, ad esempio<br />

, è un software che permette di trasformare le snapshot ricevute in dati di<br />

posizione con i relativi riferimenti temporali. L’algoritmo che risolve il<br />

calcolo di localizzazione necessita di una coordinata geografica iniziale<br />

approssimata a 250 miglia nautiche dalla posizione reale della<br />

piattaforma. Se questo dato non fosse fornito il software non sarebbe in<br />

grado di calcolare la posizione.<br />

<strong>Il</strong> dato finale di Fast GPS Solver fornisce nel suo format completo i<br />

seguenti valori:<br />

• latitudine;<br />

• longitudine;<br />

• distanza espressa in metri dalla precedente posizione calcolata;<br />

• direzione dalla posizione precedente;<br />

• altitudine riferita al modello WGS84;<br />

• numero di satelliti esclusi nel calcolo della posizione; può<br />

accadere infatti che la combinazione del dato temporale<br />

dell’osservazione con la posizione fisica del satellite risulti<br />

incompatibile;<br />

• coefficiente indicante la qualità del dato di posizione.<br />

Un ricevitore FastLoc richiede almeno 4 satelliti per effettuare, in meno<br />

di 100mS , una corretta acquisizione di una singola snapshot . La<br />

precisione di posizionamento raggiungibile con questo ricevitore varia a<br />

seconda del numero dei satelliti visibili e della relativa altezza<br />

sull’orizzonte. Con 10 satelliti visibili il 90% delle posizioni vengono<br />

calcolate con precisione inferiore ai 25 metri.<br />

Per quanto riguarda la fauna ittica, il monitoraggio di queste specie<br />

viene effettuato con i così detti trasmettitori pop-up. Queste PTTs<br />

denominate in gergo comune Tags una volta punzonate sul pesce ed<br />

attivate, registrano per un periodo prestabilito dall’utente i dati di<br />

pressione, temperatura e tasso di luminosità. Terminato questo periodo<br />

di registrazione che può durare settimane o mesi, il trasmettitore rompe<br />

la cimetta che lo ancora al pesce, sale in superficie e avvia la<br />

trasmissione dei dati in memoria mediante <strong>sistema</strong> Argos.<br />

I moderni Pop-up Archival Transmitting Tags sono muniti di software<br />

capace di identificarne una casuale perdita del trasmettitore da parte del<br />

pesce o la morte dello stesso mediante analisi della variazione oraria dei


455<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

dati di profondità. Tale <strong>sistema</strong> permette inoltre di attivare un distacco<br />

prematuro del tag nel caso in cui il pesce sottoponga il trasmettitore a<br />

pressioni eccessive che potrebbero causarne la rottura.<br />

Grazie a questi nuovi apparati elettronici miniaturizzati l’ICRAM (<br />

Istituto Centrale per la Ricerca Scientifica e Tecnologica Applicata al<br />

Mare) ha potuto portare a termine nel Mediterraneo, la prima campagna<br />

mondiale di marcatura del pesce spada. Quattro esemplari, ai quali erano<br />

state applicate nell’estate 2005 delle tags satellitari (due nello Stretto di<br />

Messina, due nel Mar Ligure), hanno infatti 'restituito' alla superficie del<br />

mare i trasmettitori durante il mese di Febbraio 2006. Una volta in<br />

superficie, le PTTs hanno fornito all’ente di ricerca mediante <strong>sistema</strong><br />

Argos, tutti i dati raccolti durante i 240 giorni di registrazione nelle<br />

profondità marine. Si è appurato ad esempio che questi pelagici pescano<br />

fino a 500 metri di profondità, e sono capaci di nuotare a velocità<br />

sorprendenti anche nelle direzioni verticali, sostenendo tranquillamente<br />

scompensi di pressione elevatissimi.<br />

Le marcature sui pesci spada sono state effettuate nello Stretto di<br />

Messina dalle 'feluche', le tradizionali imbarcazioni dalle quali si pesca il<br />

pesce spada scagliando un arpione dalla lunga passerella di prora via. <strong>Il</strong><br />

progetto ha fornito preziose informazioni sull'eco-etologia di questa<br />

specie ittica: le migrazioni, le abitudini alimentari e le aree di pesca.<br />

Dati gli ottimi risultati ottenuti, si prospetta si estendere le marcature<br />

satellitari anche ad un altro grande pelagico, il tonno rosso. Tutto ciò<br />

sarà importante sia per avere informazioni necessarie per la gestione di<br />

questi stock, sia per impostare nuove strategie di conservazione.<br />

9.6.5 - L’impiego di Argos nelle attività marittime di pesca<br />

industriale<br />

<strong>Il</strong> futuro delle industrie ittiche dipende in larga misura dalla nostra<br />

capacità di conservare efficacemente gli stock ittici. Di conseguenza,<br />

molte nazioni litoranee ora pretendono un controllo attivo e continuativo<br />

delle attività svolte dai pescherecci all'interno della loro zona economica<br />

esclusiva. In tali stati, le attività di pesca vengono consentite solo previa<br />

installazione sull’imbarcazione di un <strong>sistema</strong> di telecontrollo <strong>satellitare</strong>,<br />

racchiuso in involucro atto a prevenirne manomissioni (blue-box). Tale<br />

tipo di <strong>sistema</strong> di controllo è conosciuto a livello internazionale sotto il<br />

nome di Vessel Monitoring System (VMS). La soluzione ArgoNET<br />

proposta dalla CSL, consente di seguire le attività delle flotte<br />

pescherecce e di avere un costante controllo dello sforzo di pesca. Argos<br />

fornisce quindi una soluzione globale che permette:


456<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

• ai pescatori, di adeguarsi al regolamento vigente nel loro stato<br />

mediante l’utilizzo di un semplice <strong>sistema</strong> di VMS;<br />

• agli amministratori e agli enti preposti al controllo marittimo, di<br />

verificare la disposizione dei pescherecci nella propria zona<br />

economica esclusiva (Exclusive Economic Zones – EEZs) e di<br />

constatare possibili intrusioni di navi da pesca straniere.<br />

Ogni nave monitorata trasporta un compatto trasmettitore Argos che<br />

invia ai satelliti in visibilità, tutti i dati di posizione Gps e i rapporti di<br />

catture giornaliere caricate nel trasmettitore direttamente dai pescatori. I<br />

satelliti quindi ritrasmettono i dati al centro di controllo Argos che li<br />

processa e li rende disponibili alle autorità di controllo ma anche alla<br />

stesso peschereccio.<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> di trasmissione onboard nelle navi adibite alla pesca possiede<br />

inoltre le seguenti caratteristiche:<br />

• il trasmettitore può essere installato in meno di due ore ed essere<br />

operativo dopo pochi minuti;<br />

• la blue-box viene installata in plancia di comando, corredata di<br />

appositi dispositivi per la segnalazione luminosa del<br />

funzionamento; il box del <strong>sistema</strong> incorpora anche un pulsante di<br />

distress per eventuali richieste di emergenza;<br />

• mediante appositi keypad, i pescatori possono inserire nel <strong>sistema</strong><br />

i dati relativi alle specie e alle relative quantità di cattura;<br />

• nel caso in cui il segnale Gps venga a mancare, il posizionamento<br />

continua ad essere effettuato mediante le procedure di<br />

localizzazione Argos. Nel campo della gestione delle risorse<br />

ittiche, ArgosNet è l’unico <strong>sistema</strong> VMS dotato di <strong>sistema</strong> di<br />

localizzazione secondario indipendente ed integrato.<br />

• in caso di mancanza di energia elettrica per blackout, il<br />

trasmettitore continua a funzionare mediante batterie tampone.<br />

<strong>Il</strong> messaggio inviato dal trasmettitore contiene generalmente tutte le<br />

posizioni raccolte nell’arco delle ultime 24 ore, la velocità e prora<br />

bussola della nave, i reports delle catture giornaliere ed eventuali<br />

messaggi di assistenza. <strong>Il</strong> tutto viene trasmesso mediante segnale<br />

criptato, per far si che le informazioni inviate vengano mantenute<br />

riservate.<br />

Le compagnie armatrici delle navi da pesca gestite mediante VMS<br />

ArgosNET, possono inoltre usufruire dei dati raccolti dal <strong>sistema</strong> e<br />

rielaborarli su software cartografici come l’ELSA. In tal modo


457<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

disporranno giorno per giorno di un quadro completo della loro attività<br />

di pesca, utile per individuare zone di maggiore produttività.<br />

La CSL fornisce inoltre tutta la strumentazione elettronica per la<br />

creazione di sale di controllo per il VMS, le così dette Fishing<br />

Monitoring Center (FMC). Gli hardware e software forniti, permettono<br />

il plottaggio dei pescherecci sotto controllo su cartografia digitale che<br />

raccoglie riferimenti ed informazioni necessarie alla gestione delle aree<br />

di pesca. Memorizzando inoltre su appositi server le generalità delle<br />

navi controllate con i relativi codici di identificazione dei trasmettitori, è<br />

possibile disporre di un database sempre aggiornato, utile per la gestione<br />

dei fermi pesca generali e selettivi e per l’assistenza e il soccorso in caso<br />

di richiesta. Attualmente risultano installati centri FMC basati su <strong>sistema</strong><br />

Argos in Francia, Perù, Sud Africa, Russia e Korea. Si prevede che in<br />

futuro la gran parte dei paesi litoranei aderiranno a questo importante<br />

servizio.<br />

Figura 9.20 - ELSA Software dispone di cartografia e tools dedicati<br />

esclusivamente al VMS. Risulta infatti possibile: visualizzare le<br />

tracciature derivanti dai dati di posizionamento, conoscere il tempo<br />

trascorso all’esterno della EEZ e gestire mediante marker zone di<br />

particolare interesse produttivo.→


458<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

9.6.6 - Gestione di mezzi navali con sistemi anti-terrorismo e antipirateria.<br />

Al fine di migliorare la sicurezza dei trasporti marittimi l' International<br />

Marittime Organisation (IMO) ha imposto a tutte le navi di stazza lorda<br />

superiore a 500 tonnellate l’installazione a bordo di un <strong>sistema</strong> di allerta<br />

Ship Security Alert System ( SOLAS XI 2/6 ). L’ SSAS permette a<br />

qualunque unità navale dotata di apposita strumentazione, di inviare una<br />

richiesta di soccorso a terra nel caso in cui l’imbarcazione subisca<br />

attacchi di pirateria o azioni terroristiche.<br />

La CSL a tal proposito ha lanciato sul mercato il nuovo <strong>sistema</strong> operante<br />

su base Argos chiamato ShipLoc grazie al quale gli armatori possono<br />

adeguarsi alle normative IMO e nello stesso tempo monitorare in modo<br />

permanente la loro flotta.<br />

In caso di incidente o di attacco terroristico, l’equipaggio può attivare un<br />

tasto di allerta che invia alle postazioni di controllo a terra un messaggio<br />

di soccorso ‘discreto’. La CSL dispone infatti di un accordo esclusivo<br />

con il centro internazionale di anti-pirateria IMB (International<br />

Maritime Bureau) operante ed attivo 24 h su 24, 7 giorni su 7.<br />

ShipLoc fornisce quindi due distinti servizi tramite lo stesso apparato<br />

elettronico installato a bordo: l’Immediate Allert e il Long range<br />

tracking.<br />

Grazie al servizio di Immediate Allert, se un membro dell’equipaggio<br />

preme l’apposito tasto di allerta posto in plancia di comando, una<br />

notifica di soccorso viene inviata sia alla compagnia armatrice del<br />

mezzo interessato, sia ad un distaccamento dell’IMB. La notifica di<br />

soccorso viene trasmessa in forma completamente riservata in modo da<br />

informare esclusivamente gli uffici di competenza; né le navi circostanti<br />

, né il resto dell’equipaggio della nave interessata dall’ atto di pirateria<br />

sarà a conoscenza della richiesta di soccorso inviata.<br />

L’apparato da installare a bordo della nave è racchiuso in un box che<br />

contiene :<br />

• un ricevitore Gps che calcola posizione, rotta e velocità della<br />

nave;<br />

• un trasmettitore Argos capace di effettuare anche in completa<br />

autonomia la localizzazione;<br />

• una batteria tampone che interviene se il circuito di alimentazione<br />

dell’apparato fosse interrotto.<br />

<strong>Il</strong> box risulta inoltre nascosto e blindato, in modo tale che nessuno possa<br />

compromettere o modificare i contenuti dei messaggi inviati. Secondo le


459<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

vigenti direttive IMO sono previsti due tasti di attivazione del <strong>sistema</strong> di<br />

soccorso.<br />

<strong>Il</strong> Long Range Tracking è invece un servizio esclusivamente dedicato<br />

alle compagnie armatrici finalizzato alla gestione su scala globale delle<br />

unità navali di appartenenza.<br />

L’apparto di bordo, una volta attivato , invia regolarmente (da 6 a 24<br />

volte al giorno) dei reports sullo stato della nave, come se fosse una<br />

normale piattaforma monitorata dal <strong>sistema</strong> Argos. L’armatore può in tal<br />

modo seguire dal proprio computer le fasi di navigazione della nave,<br />

ricevendo informazioni sulla posizione, rotta, velocità oltre ai dati<br />

meteorologici rilevati da eventuali stazioni meteo a bordo.<br />

I dati possono essere visualizzati sulla pagina Web di ShipLoc previa<br />

connessione del proprio computer sulla rete internet. <strong>Il</strong> posizionamento<br />

dei mezzi monitorati viene mostrato all’utente su cartografia digitale di<br />

tipo MapInfo®; risulta possibile inoltre inserire dei criteri di allerta<br />

come ad esempio l’ingresso/uscita della nave in determinate aree<br />

geografiche.<br />

Attualmente la CSL, in collaborazione con l’IMB di Kuala Lumpur –<br />

Malaysia controlla dal 1990 oltre 6000 unità navali appartenenti a<br />

società armatrici di 55 Stati diversi!<br />

Figura 9.21 - fase di intervento dimostrativa di truppe speciali antipirateria<br />

e anti-terrorismo della Royal Malaysian Navy, tenutasi a Port<br />

Klang.


460<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

9.6.7 - ArgoTrans: tele controllo <strong>satellitare</strong> di containers per merci<br />

deperibili o pericolose<br />

Lo sviluppo delle infrastrutture portuali dei vari paesi costieri, unito alla<br />

velocità ottenibile dalle moderne navi da carico, ha decretato nell’ultimo<br />

decennio un notevole incremento del trasporto di merci via mare.<br />

D’altro canto, gli orientamenti comunitari privilegiano il trasporto<br />

marittimo rispetto a quello effettuato su gomma e rotaia, sia per motivi<br />

di tipo economico che ambientali.<br />

Al fine di garantire la sicurezza nei trasporti via mare di merci<br />

pericolose e prodotti chimici, la CLS propone ArgoTrans, un <strong>sistema</strong><br />

basato su satelliti Argos che permette di monitorare e localizzare<br />

containers dotati di specifico trasmettitore. In questo modo, a seguito di<br />

incidenti o eventi straordinari, risulterà possibile recuperare i containers<br />

smarriti ed evitare in alcuni casi disastri ambientali; nello stesso tempo,<br />

la compagnia di trasporti, fornisce al locatario del containers un servizio<br />

sicuro e all’avanguardia per il controllo dello stato di avanzamento della<br />

spedizione.<br />

I trasmettitori Argos (AGTs) previsti da ArgoTrans, possono inoltre<br />

inviare dati dai sensori apposti sui containers: temperatura e livello di<br />

liquidi, dati di pressione di gas e vapori tossici, controlli di chiusura<br />

porte e voltaggio della batteria del trasmettitore. La maggior parte dei<br />

dispositivi di trasmissione ArgoTrans risultano attualmente installati su<br />

tank-containers e containers frigo.<br />

I tank-conteiners sono di largo utilizzo e risultano essere gli unici mezzi<br />

atti al trasporto di piccole quantità di liquidi (specialmente agenti<br />

chimici) su lunghe distanze a livello continentale ed intercontinentale. È<br />

importantissimo in questi casi monitorare i parametri fisici del liquido<br />

trasportato, come ad esempio la temperatura e la pressione dei vapori in<br />

modo tale da prevenire possibili lacerazioni dello stesso serbatoio di<br />

contenimento. Spesso, con questo tipo di container vengono trasportati<br />

anche rifiuti radioattivi e agenti chimici altamente corrosivi la cui<br />

fuoriuscita potrebbe sia ledere la sicurezza della nave, sia provocare<br />

grave inquinamento ambientale. Discorso a parte merita invece il<br />

trasporto di containers frigo che, per loro caratteristica operativa, devono<br />

esclusivamente mantenere a prestabilita temperatura la merce contenuta<br />

al loro interno. In questo caso, basterà installare sull’unità di trasporto<br />

un trasmettitore ArgoTrans munito di relativo sensore di temperatura<br />

interna ed esterna nonché di un sensore allarme che controlli lo stato<br />

operativo dell’apparato motore del refrigeratore.


461<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

Gli AGT ArgoTrans contengono in generale un trasmettitore Argos,<br />

batteria di alimentazione e vari sensori scelti a seconda del tipo di<br />

trasporto. Le antenne dei trasmettitori vengono installate separatamente;<br />

ne esistono tre modelli: due adeguatamente studiate per i tank-containers<br />

(CLR e CLR-V) ed una installabile su containers frigo (CLD).<br />

Figure 9.22: - Ttrasmettitore Argos AGT-C per il<br />

posizionamento e l’invio dati dei sensori; custodisce all’interno<br />

un pacco batterie che garantisce circa 18 mesi di<br />

funzionamento al trasmettitore. <strong>Il</strong> voltaggio della batteria viene<br />

costantemente monitorato tramite gli stessi messaggi<br />

ArgoTrans e può oscillare tra un massimo di 15V e un minimo di<br />

11V (batteria scarica). Nel momento in cui il voltaggio scende<br />

sotto i 12V è opportuno sostituire il pacco batteria.<br />

La CLS fornisce inoltre una guida pratica di installazione dell’antenna in<br />

quanto è necessario rispettare precise regole al fine di ottenere<br />

trasmissioni satellitari prive di errori. Generalmente, i conteiners<br />

vengono rizzati l’uno sull’altro sopra la coperta della nave; in questo<br />

modo, non tutte le unità di carico godranno di orizzonte libero per le<br />

trasmissioni satellitari. Al fine di garantire buone trasmissioni per la<br />

maggior parte dei casi di stivaggio dei containers, è stata maggiorata<br />

l’ampiezza di banda sul canale dedicato alle comunicazioni ArgoTrans.<br />

<strong>Il</strong> segnale trasmesso dall’AGT verrà più o meno degradato a seconda<br />

delle posizioni assunte dall’unità di carico riconducibili ad uno dei<br />

seguenti casi:


462<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

- il container si trova in posizione elevata sulla coperta della nave o<br />

è situato su mezzi di movimentazione all’interno del porto: in questo<br />

caso l’antenna del trasmettitore non subirà alcuna ostruzione<br />

dell’orizzonte e Argos lavorerà normalmente;<br />

- il container è posizionato sotto altri containers sul pontile di un<br />

porto o sulla coperta di una nave: in questo caso ci sarà una leggera<br />

degradazione del segnale trasmesso. Complessivamente saranno<br />

disponibili all’utente finale pochi reports di posizionamento e di minore<br />

accuratezza. Nello stesso tempo, i dati provenienti dai sensori come<br />

quelli di temperatura e voltaggio batteria, non saranno affetti da errore.<br />

- il container è stivato sottocoperta nella nave o all’interno di un<br />

deposito in area portuale: questi sono gli unici casi conosciuti dove<br />

Argos, come tutti gli altri sistemi wireless, non riesce ad inviare dati.<br />

Figura 9.23 - Modalità di installazione del trasmettitore AGT con<br />

relativa antenna su Tank-Container. La CLS consiglia di installare l’<br />

antenna ed il box dell’AGT su particolari zone del container lontane da<br />

vie calpestabili. Possibilmente l’antenna deve essere posta in alto e su<br />

superficie metallica per maggiorare la riflessione del segnale.<br />

Un fornitore di servizi di trasporto che sceglie il <strong>sistema</strong> ArgoTrans per<br />

monitorare i suoi containers, può facilmente disporre dei dati provenienti<br />

dagli AGTs utilizzando Argos Data Web. Questo servizio


463<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

completamente online su rete Internet, fornisce su mappa cartografica le<br />

ultime posizioni dei trasmettitori e organizza in apposite tabelle i dati<br />

provenienti dai sensori. Ogni qualvolta la CLS riceve una nuova<br />

posizione o un nuovo messaggio dagli AGTs sparsi sul globo terrestre, i<br />

dati ricevuti vengono caricati nei database sui server Argos, gestiti dalla<br />

società di hosting web INTEGRA. Nel momento in cui un utente<br />

effettua l’accesso nel proprio account Argos Data Web, un Database<br />

Manager ricerca nei server gli ultimi dati disponibili per gli AGTs<br />

dell’utente; una volta effettuata la ricerca, viene automaticamente creata<br />

una mappa cartografica per la visualizzazione degli ultimi<br />

posizionamenti. Le informazioni provenienti dai sensori, vengono<br />

invece mostrate su tabelle di facile consultazione. Vengono visualizzati<br />

inoltre:<br />

• nome o codice di identificazione scelto per l’AGT;<br />

• data e ora della posizione ( Giorno/Mese/Anno, GMT time);<br />

• posizione del trasmettitore esprimibile sia in<br />

latitudine/longitudine, sia in termini di vicinanza a punti di<br />

interesse ( ad esempio, nel caso in cui l’AGT si trovasse sulle<br />

coordinate geografiche nelle immediate vicinanze dell’area<br />

metropolitana di New York, il dato di posizione visualizzato<br />

risulterà del tipo “9 Km SW of New York (USA)”;<br />

• la classe di localizzazione del dato di posizione;<br />

• l’Indice di Compressione del messaggio.<br />

L’Indice di compressione è un parametro estremamente importante per<br />

la definizione della qualità del dato visualizzato. Generalmente un<br />

trasmettitore invia un messaggio al satellite ogni 90 secondi. Durante un<br />

passaggio sull’orizzonte il satellite riceve in media 7 messaggi. Quando<br />

lo stesso messaggio è ricevuto più di una volta dal satellite durante lo<br />

stesso passaggio, viene introdotto un indice di compressione che indica<br />

quante volte esso è stato ricevuto.<br />

Un indice di compressione pari a 2 o maggiore, indica che il messaggio<br />

è di buona qualità e non contiene errori. Lo stesso non si potrà dire per<br />

un messaggio con indice di compressione pari a 1 i cui valori potrebbero<br />

essere errati; per tale ragione la CLS non immette nel database web<br />

messaggi di questo tipo.


464<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

9.6.8 - L’utilizzo di Argos nelle competizioni sportive estreme<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> Argos è, da oltre 25 anni, un punto di riferimento per la<br />

pratica di avventure estreme e regate oceaniche d’altura in quanto risulta<br />

essere l’unico <strong>sistema</strong> di localizzazione e raccolta dati completamente<br />

adattabile alla maggior parte delle condizioni meteoclimatiche del<br />

pianeta.<br />

Ogni anno, molti esploratori vengono dotati di un trasmettitore Argos<br />

per affrontare in sicurezza le loro avventure. In questo modo, i<br />

coordinatori della manifestazione sportiva possono periodicamente<br />

localizzare i concorrenti ed essere aggiornati sull’avanzamento della<br />

spedizione direttamente dalle loro postazioni operative. Nello stesso<br />

modo, le regate veliche d’altura possono contare sull’affidabilità di<br />

Argos per consentire un costante monitoraggio delle imbarcazioni che<br />

affrontano navigazioni impegnative attorno al pianeta, tra mari<br />

tempestosi e condizioni meteorologiche impraticabili.<br />

Dal 1979 Argos controlla le maggiori manifestazioni veliche d’altura i<br />

cui campi di regata si estendono per migliaia di miglia attorno al globo.<br />

<strong>Il</strong> servizio Argos è apprezzato sia dallo staff organizzativo delle<br />

manifestazioni, sia dagli equipaggi delle singole imbarcazioni.<br />

Dotando le imbarcazioni di speciali trasmettitori Argos, il comitato di<br />

regata potrà costantemente monitorare le rotte seguite dai concorrenti<br />

visualizzando le unità veliche su cartografia nautica digitale. Nello


465<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

stesso tempo, in caso di pericolo, gli stessi concorrenti possono inviare<br />

al comitato organizzatore una richiesta di soccorso.<br />

Attualmente la CLS fornisce il servizio Argos alle principali<br />

competizioni mondiali di cadenza annuale o quadriennale come la<br />

Solitarie Du Figaro, Transat Jacques Vabre, La route Du Rhum e la<br />

ormai celebre Vendée Globe. L’utilizzo di sistemi di monitoraggio per<br />

queste competizioni associato all’avvento dell’era di Internet, ha<br />

favorito l’aumento del pubblico che, di ora in ora può essere aggiornato<br />

sullo stato dell’imbarcazione preferita, consultando semplicemente la<br />

pagina internet dedicata alla regata in atto.<br />

Per la Vendée Globe 2004-2005 venne installato sulle 20 imbarcazioni<br />

coinvolte nella competizione il trasmettitore MAR-YX. Questo<br />

performante trasmettitore lavora in modalità completamente automatica<br />

ed include un ricevitore GPS per il posizionamento. I dati di posizione,<br />

dopo essere stati trasmessi mediante <strong>sistema</strong> Argos, risultano<br />

visualizzabili sui Chart-Plotter del quartier generale del comitato di<br />

regata. <strong>Il</strong> MAR-YX permette all’utilizzatore di memorizzare nel<br />

trasmettitore 5 messaggi che possono codificare altrettante tipologie di<br />

richieste di soccorso.<br />

Figura 9.24 : trasmettitore MAR –YX. Con il peso di soli 1,6 Kg ed una<br />

autonomia di 110 giorni, questo trasmettitore risulta compatto e<br />

versatile; é completamente resistente alle intemperie ed è dotato di<br />

tasto rapido per invio del segnale di ‘distress’.


466<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Per la prossima Vendée Globe, la CLS ha realizzato l’innovativo<br />

trasmettitore a ‘capovolgimento’ MAR-VR da installare direttamente<br />

sullo scafo dell’imbarcazione. <strong>Il</strong> MAR-VR è l’unico trasmettitore<br />

attualmente in commercio che consente di continuare a localizzare le<br />

unità a vela anche se esse risultino scuffiate.<br />

9.6.9 - <strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> Argos nel controllo delle attività vulcaniche<br />

Ogni anno, i numerosi vulcani attivi del pianeta introducono<br />

nell’atmosfera migliaia di tonnellate di cenere o, nei peggiori dei casi,<br />

eruttano magma senza alcun preavviso. <strong>Il</strong> vulcano Suffriere Hills in<br />

Montserrat, il Kelud in Indonesia ed il Pinatubo nelle Filippine sono stati<br />

la causa di disastri e sofferenza per le popolazioni locali. A causa<br />

dell’alto costo delle apparecchiature convenzionali per il monitoraggio<br />

delle attività vulcaniche, la gran parte dei vulcani attivi risultano tuttora<br />

non controllati in modo continuo.<br />

Figura9.25 - Trasmettitore MAR-VR


467<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> Argos fornisce una soluzione alternativa a basso costo basata<br />

su robusti ed affidabili trasmettitori alimentati ad energia solare. Grazie<br />

ad Argos, i vulcanologi di tutto il mondo, possono ricevere nei loro<br />

laboratori i dati geofisici, geologici e geochimici per provvedere in tal<br />

modo ad una costante analisi dei vulcani più temibili del pianeta. <strong>Il</strong><br />

<strong>sistema</strong> di allerta proposto dalla CLS si basa sui concetti sviluppati dai<br />

ricercatori scientifici del settore nel convegno International Decade for<br />

Natural Disaster Reduction (IDNDR).<br />

Una delle più importanti realizzazioni della CLS è senza dubbio il<br />

network Indonesiano SATTIN, completamente basato su <strong>sistema</strong> Argos.<br />

<strong>Il</strong> SATTIN ( Satellite Technology Transfer Indonesian) nasce da una<br />

collaborazione Franco-Indonesiana al fine di monitorare i numerosi<br />

vulcani attivi Indonesiani mediante prototipi di piattaforme Argos.<br />

<strong>Il</strong> progetto consta di due tipologie di sensori installati su 20 vulcani:<br />

• sismografi per individuare scosse telluriche che precedono le<br />

eruzioni;<br />

• tiltmeters (livelle di alta precisione) per la misura delle<br />

deformazioni del terreno.<br />

La CLS ha fornito per queste installazioni 16 trasmettitori per<br />

sismografi, 15 tilt data transmitter ed una stazione di ricezione<br />

<strong>satellitare</strong> installata presso il centro Vulcanological Survey of Indoneisa<br />

(VSI) in Bandung. Le misurazioni provenienti dalle varie postazioni di<br />

osservazione, tramite Argos, vengono processate sul posto e consentono<br />

ai ricercatori di sorvegliare lo stato di attività dei vulcani. La stazione di<br />

ricezione installata presso il VSI permette di ricevere le informazioni<br />

direttamente dai satelliti NOAA che, dopo aver acquisito i dati dai<br />

trasmettitori, li rilancia immediatamente a terra in tempo reale. Ogni<br />

piattaforma Argos effettua mediamente 12 trasmissioni al giorno. I<br />

messaggi inviati al centro VSI di Bandung contengono generalmente<br />

dati su:<br />

• numero, energia, conformazione e durata di ogni singola scossa<br />

tellurica registrata;<br />

• grado di deformazione del terreno dovuto alla pressione del<br />

magma sottostante.


468<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

9.6.10 - Argos nelle campagne umanitarie e nella prevenzione della<br />

salute pubblica<br />

L’abilità nel raccogliere dati e nel distribuirli agli organi di competenza<br />

è un punto cruciale per assicurare l’effettiva riuscita di missioni<br />

umanitarie nelle zone del pianeta economicamente disagiate. In questi<br />

paesi molti bambini ed adolescenti non hanno la possibilità di<br />

frequentare le scuole in quanto, per ricevere un esiguo pasto quotidiano,<br />

sono costretti a lavorare come adulti.<br />

<strong>Il</strong> World Food Programme è un’associazione Onlus con sede a Roma<br />

che, da pochi anni, lavora per offrire ai ragazzi poveri la possibilità di<br />

frequentare una scuola e di studiare. Lavorando assieme ai governi di<br />

svariate nazioni, autorità locali e organizzazioni non governative, il<br />

WFP utilizza il cibo come attrazione e richiamo per i ragazzi alle attività<br />

scolastiche, in aree del mondo dove la presenza dei bambini nelle scuole<br />

è quasi nulla. Nei paesi economicamente poveri, il WFP ha inserito nelle<br />

scuole locali delle mense dove gli studenti possono ricevere un pasto<br />

caldo e snack nutritivi. Per monitorare l’avanzamento del programma il<br />

Figura 9.26 . Prototipo di piattaforma Argos utilizzato nel progetto<br />

SATTIN. La CLS offre agli utenti del servizio la possibilità di definire il<br />

formato ed il contenuto dei messaggi inviati dalla piattaforma. Sono<br />

attualmente disponibili trasmettitori capaci di acquisire dati da 8, 12 o<br />

16 sensori diversi. Alcuni produttori realizzano inoltre stazioni di rilievo<br />

sismico che integrano direttamente un trasmettitore Argos.


469<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

Figura 9.27: vulcani indonesiani attualmente monitorati mediante<br />

<strong>sistema</strong> Argos<br />

WFP utilizza delle centraline elettroniche che permettono di acquisire<br />

tramite <strong>sistema</strong> Argos i dati rilevati in loco. Queste apparecchiature sono<br />

composte essenzialmente da un processore, keypad, display e<br />

trasmettitore Argos munito di relativa antenna; il tutto è racchiuso in un<br />

robusto box capace di resistere anche agli ambienti climatici equatoriali<br />

in cui il tasso igrometrico rasenta quotidianamente il l00%. Installato<br />

nelle scuole, questo terminale <strong>satellitare</strong> permette agli utenti autorizzati<br />

di immettere tramite il keypad dati attraverso un format standard.<br />

Generalmente appare un questionario nel display a cui, un insegnate<br />

autorizzato alle trasmissioni , inserisce i parametri giornalieri<br />

dell’avanzamento del programma WFP. I dati inviati contengono<br />

informazioni su:<br />

• numero di alunni iscritti nella scuola e frequenza ai corsi;<br />

• numero di insegnanti;<br />

• relazione tra giorni di scuola e numero di pasti erogati agli<br />

studenti;<br />

• differenza tra quantità e tipologia del cibo contenuto nei pasti;<br />

• differenza tra quantità e tipologia di cibo ricevuto dalla scuola;<br />

• bilancio generale delle razioni di cibo distribuite agli studenti.


470<br />

MARIO VULTAGGIO<br />

Gli indicatori sopraelencati aiutano a gestire e ad estendere<br />

razionalmente lo sviluppo del programma umanitario. I dati immessi nel<br />

<strong>sistema</strong> vengono trasmessi tramite i satelliti Argos al centro di<br />

elaborazione di Toulouse del CLS che, li elabora e li rende direttamente<br />

disponibili nel sito internet della campagna umanitaria. I test di queste<br />

apparecchiature satellitari sono stati condotti a partire dal 2001 in circa<br />

13 stati di tre diversi continenti. Dal Febbraio del 2003 sono stati<br />

installati più di 100 trasmettitori in 19 paesi: Cina, India, Perù,Pakistan,<br />

Nuova Guinea, Mozambico Sudan, Repubblica Domenicana ecc..<br />

Attualmente, le richieste di ulteriori installazioni sono in continuo<br />

aumento ed il WFP, con l’appoggio di altre associazioni, sta<br />

provvedendo allo stanziamento di fondi per finanziare la costruzione di<br />

nuove centraline satellitari Argos.<br />

Centraline simili a quelle utilizzate dal WFP sono state realizzate dalla<br />

CLS per favorire la raccolta di dati epidemiologici e sanitari provenienti<br />

da zone povere della terra. Infatti, nei paesi dove è alto il rischio di<br />

epidemie e pandemie, è necessaria la presenza di un <strong>sistema</strong> di<br />

sorveglianza che controlli quotidianamente la crescita o la diminuzione<br />

dei casi di infezione, il tasso di mortalità e le caratteristiche cliniche dei<br />

soggetti affetti da malattie virali.


471<br />

<strong>Il</strong> <strong>sistema</strong> <strong>satellitare</strong> <strong>ARGOS</strong><br />

Ancora una volta, grazie all’aiuto offerto dal <strong>sistema</strong> Argos, risulta<br />

possibile offrire agli organismi competenti dati sanitari concreti su cui<br />

basare e progettare missioni umanitarie; solo in questo modo si potranno<br />

inviare medicinali ed ausili sanitari adeguati alle problematiche locali<br />

delle comunità più povere del mondo.

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