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CAROL’S CORNER<br />
a cura di Carolina Garrow<br />
l’essere del sottosuolo<br />
…Nessuno sa che cosa vuole.<br />
Nessuno sa quale anima possiede,<br />
né cosa siano male o bene….<br />
(“Nebbia” F. Pessoa)<br />
Se passate a Montebello, sulle scale che portano<br />
dalla stazione alla Flaminia, troverete che lì, nei<br />
tombini, vive qualcuno. Nel sottosuolo, nascosto,<br />
c’è un essere che ha lasciato delle impronte.<br />
Piedi neri che escono da un tombino, si fanno<br />
una passeggiata e rientrano in un altro tombino.<br />
Sembra che nessuno si accorga di lui<br />
o delle tracce che lascia, chissà se lui si accorge<br />
di noi. Vivrà solo o in compagnia? Ce ne saranno<br />
altri? Ci somiglia? Altre impronte sono state<br />
lasciate anche a Roma, a Via Ludovisi, simili, ma non uguali:<br />
questa volta sembra che l’essere si sia ricordato di mettere le<br />
scarpe prima di venir fuori; cammina sotto di noi per la città, in<br />
un’alter-città, parallela alla nostra, ma diversa e ogni tanto<br />
esce.<br />
Che quest’essere sia nato dalla<br />
fantasia e dalla bomboletta di<br />
qualcuno poco importa. Quello<br />
che mi chiedo tutte le volte che<br />
passo di là è “cosa l’avrà spinto<br />
ad uscire da sotto terra?” La voglia<br />
di calore? La curiosità? La<br />
luce? L’ironia?<br />
Cosa spinge le cose a venire<br />
fuori?<br />
E se si potesse fare il contrario?<br />
E se per un giorno<br />
ci venisse offerta la possibilità<br />
di andare sotto…Di andare<br />
dentro, nel sottosuolo?<br />
Ci piacerebbe quello che<br />
avremo modo di vedere, sentire,<br />
toccare? Saremo capaci<br />
di non perderci? Quando si<br />
visita un posto nuovo bisogna<br />
essere sempre in grado di<br />
orientarsi e quando non si ha<br />
la mappa né se ne conosce la<br />
geografia<br />
possiamo sempre fare<br />
affidamento sul buon senso.<br />
Come sarebbe la nostra vita<br />
nel sottosuolo?<br />
Forse sarebbe come la casa<br />
che vediamo riflessa nello<br />
specchio, perfettamente<br />
speculare, solo che tutto andrebbe<br />
nell’altra direzione. Quindi saremo sempre noi<br />
stessi, perfettamente speculari, solo che tutte le scelte<br />
della nostra vita andrebbero esattamente nell’altra direzione.<br />
Riusciamo ad immaginare come sarebbe la nostra<br />
vita se facessimo esattamente il contrario di quello che<br />
stiamo facendo? Farlo per un giorno, per un’ora e poi tornare<br />
su… e poi decidere, scegliere…<br />
Essere noi o l’essere sotto di noi?<br />
Ogni tanto, anche se non autorizzata, questa creatura si affaccia<br />
e ci ricorda che ci sono innumerevoli vie da percorrere<br />
e che alcune di queste non sono state neanche prese<br />
in considerazione. Se commettiamo l’errore di non ascoltarla<br />
veniamo colti da un lieve malessere che di solito identifichiamo<br />
come “Insoddisfazione”, ma che altro non è che un<br />
messaggio della nostra creatura interna che ci indica la via.<br />
Cosa avrà visto di sé la creatura del sottosuolo venendo fuori?<br />
Cosa vedremo noi andando dentro?<br />
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