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Il Nuovo News - Marzo 2014

Edizione di Castelnuovo di Porto

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MAMMA MIA!<br />

a cura di Artemisia<br />

<strong>Il</strong> MOMENTO GIUSTO<br />

Pensa, pensa, pensa…. Quando glielo dico? Come glielo<br />

dico? Qual è il momento giusto??<br />

In fondo esiste un momento giusto per mangiare, un momento<br />

giusto per dormire, un momento giusto per studiare,<br />

un momento giusto per divertirsi….<br />

Poi ci sono tutti gli altri momenti – i miei - ai quali è difficile<br />

abbinare la parola giusto. E sembra che la mia giornata sia<br />

costellata solo di questi ultimi…<br />

Bando alle ciance, ho deciso che ORA è il momento giusto.<br />

Domenica pomeriggio di dicembre, il cielo è grigio, l’aria è<br />

frizzante.<br />

La tavola in cucina è apparecchiata per il the, i nostri amici<br />

si stanno per accomodare ignari della bomba che sta per<br />

esplodere.<br />

La mia dolce metà ha appena alzato il coltello per tagliare il<br />

panettone artigianale che non vedeva l’ora di mangiare per<br />

poi iniziare l’arcinota requisitoria contro il pandoro condita di<br />

aneddoti tipo libro Cuore sulla sua lontana infanzia lombarda.<br />

<strong>Il</strong> quadro ha il sapore dell’intimità e della tranquillità, i volti<br />

sono malgrado tutto sorridenti e distesi.<br />

Accendo la miccia, conto alla rovescia e…. BUM!<br />

“Ah, a proposito, ti volevo dire che nostra figlia ha un fidanzatino.<br />

Latte o limone?”<br />

Gelo.<br />

Forse non era il momento giusto.<br />

<strong>Il</strong> coltello è rimasto minacciosamente in aria, la faccia sbigottita,<br />

gli occhi mi fissano increduli come se gli avessi detto<br />

di aver incontrato un marziano.<br />

Poi, la bocca si schiude per dar fiato ad una raffica di domande.<br />

“A proposito di che??? CHI?? Quando? Perché proprio lei??<br />

Da quanto tempo lo sai? Chi è sto tipo? Cosa fa? Com’è possibile?<br />

Si vedono? Si sono visti? Si vedranno?”<br />

Gli amici sdrammatizzano e cercano di mantenere gli animi<br />

scherzosi, in cuor loro in realtà stanno maledicendo il momento<br />

in cui hanno accettato ‘sto maledetto invito rinunciando<br />

ad una bella chiusa domenicale sul divano davanti<br />

al caminetto a guardare un bel film o in compagnia di un<br />

buon libro.<br />

Io invece li ringrazio di esistere così riesco a sciorinare tra<br />

una battuta e l’altra ciò che so dei fatti evitando che lo scenario<br />

si trasformi in tregenda medievale.<br />

Che furba che sono!<br />

Speravo davvero di<br />

scaricare quel barile<br />

così su di lui nella<br />

speranza di liberarmi<br />

almeno in parte di un<br />

peso?<br />

Mentre osservo le<br />

sue reazioni schizofreniche, tipiche del genitore sedicente<br />

moderno, rivivo la mia reazione e mi consolo.<br />

Quando l’ho saputo, mi sono trasformata in un istante in<br />

maga Magò, con quell’aria un po’ sorniona e svampita, i capelli<br />

tipo scopa di saggina sparati verso mete oscure, l’andatura<br />

appesantita e goffa, i vestiti sciatti e trasandati di chi<br />

è fuori dal mondo.<br />

Ebbene sì, sono diventata un fumetto senza tempo, quindi<br />

che importanza ha se ho i vestiti a posto, i capelli fatti e il<br />

cervello attivo? L’importante è che io ci sia e che faccia<br />

anche un po’ ridere.<br />

Meno male comunque che “Dio li fa e poi li accoppia”: a noi<br />

si addice!<br />

Eccolo là: mago Merlino, mio caro compagno.<br />

Dopo questa notizia anche la sua barba bianca è cresciuta<br />

all’improvviso, il suo abito sempre ben curato è ora quello<br />

del mago, dal cappello spuntano inconfondibili quei suoi due<br />

ciuffi bianchi sopra le orecchie, il suo braccio brandisce non<br />

più il coltello ma la bacchetta con cui spera di poter cambiare<br />

il mondo. Sul posizionamento e funzionamento del cervello<br />

non posso garantire, ma son certa che anche lui ora è<br />

un fumetto senza tempo.<br />

L’importante è riconoscersi, no?<br />

Così, dopo lo choque e la conseguente trasformazione,<br />

quasi come se niente fosse, come se ci fossimo rialzati in<br />

corpi nuovi dopo esser stati travolti da un treno ad alta velocità<br />

ci guardiamo, prendiamo lentamente coscienza delle<br />

nostre nuove vesti e con arrendevole e imprevedibile serenità<br />

torniamo alla nostra tavola, al nostro the con gli amici<br />

di sempre, al nostro panettone.<br />

Sempre e rigorosamente augurandoci in silenzio che questa<br />

pseudo love-story duri pochi giorni o, meglio, poche ore.<br />

Come a voler immobilizzare in un fumetto senza tempo<br />

anche chi, come nostra figlia, vive mangiando il tempo.<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

<br />

!"<br />

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+, -$<br />

8

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