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Il Nuovo News - Marzo 2014

Edizione di Castelnuovo di Porto

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Le crepe sopra Vigna del Piano<br />

Terzo passo, le domande: chi ha deciso tali indici? Perché<br />

in una zona così limitata territorialmente, alle porte<br />

del paese, sotto una parete così vicina, si è deciso di applicare<br />

un indice di fabbricabilità tanto alto? Soprattutto:<br />

perché non si è accompagnata tale decisione da un’indagine<br />

geologica approfondita su questa zona, della<br />

quale non c’è traccia negli atti della variante?<br />

Quarto passo, le risposte: il Piano Regolatore di Riano<br />

è stato approvato definitivamente e pubblicato sulla Gazzetta<br />

Ufficiale della Regione Lazio il 10 marzo del 2000.<br />

Nel 1995 per approvarlo il Consiglio Comunale di allora<br />

fu “costretto” a chiamare un Commissario ad Acta perché<br />

15 consiglieri sui 17 che componevano il Consiglio<br />

stesso non potevano votarlo in quanto loro o loro<br />

parenti affini fino al quarto grado avevano interessi,<br />

terreni o immobili all’interno del PRG (vedi foto). Successivamente,<br />

nel dicembre del 2000 è stata adottata<br />

la Variante Generale, definitivamente approvata nel<br />

2006. La decisione di applicare un indice così alto (1,79,<br />

ripetiamo) in quella zona è stata dunque una decisione<br />

“politica”. Nel tempo si è poi anche appurato che alcuni<br />

rappresentanti della maggioranza di allora avevano interessi<br />

diretti o indiretti su terreni in via Vigna del Piano.<br />

<strong>Il</strong>legale? No. Inopportuno? Certamente. Almeno per<br />

noi. Chi vuole e ha mente “libera” ci rifletta sopra…<br />

Quinto passo: un terreno di Vigna del Piano che prima<br />

del Piano Regolatore era agricolo e valeva circa 50 milioni<br />

di lire (ancora non c’era l’euro), il giorno dopo l’approvazione<br />

del PRG che valore aveva raggiunto?<br />

Facendo la media di quanto dettoci da alcuni urbanisti<br />

interpellati, circa 800 milioni di lire. Anche qui, chi ne<br />

ha voglia ci rifletta sopra…<br />

Una storia che viene da lontano è il titolo di questo pezzo.<br />

Alla luce di quanto accaduto oggi forse la scelta di un indice<br />

così alto per quella zona non è stata opportuna.<br />

Non è in alcun modo dimostrabile né è la nostra tesi –<br />

e su questo vogliamo esser molto chiari – che vi sia<br />

un legame “doloso” tra quanto successo e quella decisione.<br />

Di sicuro forse sarebbero stati necessari dei maggiori<br />

approfondimenti.<br />

LA GRU SE NE VA… (FINALMENTE)<br />

L’Amministrazione comunale ha ottenuto da Unicredit (che detiene<br />

in leasing la gru della società Citis che ha costruito “Le<br />

residenze di Giano”) il via libera alla rimozione della gru che si<br />

trova nella zona di Vigna del Piano.<br />

La prossima settimana verrà individuato dai tecnici il modo per<br />

poter procedere all’operazione di rimozione, in quanto le dimensioni<br />

e le condizioni attuali della strada non lo consentono.<br />

Una volta messa a punto la modalità, si procederà alla rimozione.<br />

La rimozione avverrà a cura di una società individuata<br />

e pagata da Unicredit. Al Comune spetterà esclusivamente<br />

un limitato intervento per la sistemazione di una parte del terreno<br />

limitrofo.<br />

Da segnalare che la gru non era finora stata rimossa perché<br />

la Citis avrebbe dovuto costruire altre palazzine nel terreno<br />

cerchiato nella foto, per le quali ha presentato regolare richiesta<br />

di concessione edilizia.<br />

Ricordiamo che alcune delle ordinanze di sgombero dalle abitazioni,<br />

ancora vigenti, sono dovute proprio alla presenza (divenuta<br />

un rischio) della gru.<br />

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