Il Nuovo News - Marzo 2014

INCHIESTA
Società
(NON) C’È POSTA PER TE
di Elena Amadori
Nell’area di Fiano Romano e Capena la situazione sembra migliorata,
mentre nella zona dei comuni della Flaminia continuano
i disservizi postali. Causando notevoli disagi ai cittadini.
Abbiamo contattato Poste Italiane per cercare di capire se e
come stanno affrontando la situazione. E abbiamo anche voluto
fare delle prove concrete, inviando lettere e raccomandate per
verificare i tempi di consegna.
Ecco i risultati della nostra mini-inchiesta…
Vi ricordate i libretti di risparmio e i buoni fruttiferi postali?
Sembra passato un secolo da quando alla posta c’erano
solo questi servizi finanziari: ora in un qualsiasi sportello è
possibile accendere mutui, richiedere prestiti personali, acquisire
fondi d’investimento, oppure prodotti assicurativi.
Nel giro di quindici anni Poste Italiane si è trasformata, puntando
sempre di più su attività bancarie che hanno assicurato
un giro d’affari in continua crescita.
Poste Italiane, da noi contattata in merito a questo aspetto,
ci ha infatti dichiarato: “A giocare la parte del leone in questi
anni sono stati i servizi bancari, finanziari e soprattutto tramite
la business unit Banco
Posta e tramite la controllata
Poste Vita, che ha archiviato nel
2012 ricavi record a quota
10,5 miliardi. Basta qualche numero
per capire l’entità del fenomeno:
312 miliardi di euro di
risparmio postale, 5,9 milioni di
conti correnti postali, 6,8 milioni
di carte Postamat, 10,7 milioni
di carte prepagate Postepay; e
ancora: 55 miliardi di euro di riserve
tecniche di Poste Vita,
4,7 milioni di contratti assicurativi
e 35 milioni di operazioni finanziarie
online l’anno”.
Numeri per certi versi sbalorditivi.
Ma consegnare lettere e pacchi,
invece, che risultati sta
dando? Questo settore della società
sembra in affanno. Ritardi
e disservizi sono segnalati quotidianamente
da utenti esasperati,
soprattutto a causa delle
bollette che arrivano già scadute.
L’Eni, contattata da Il
Nuovo, ha comunicato di aver ricevuto
da Poste Italiane un
elenco di comuni “problematici” e
di aver provveduto ad ampliare i
margini di attivazione della mora
sul mancato pagamento. Enel invece
ha dichiarato di aver lasciato
gli stessi termini. E le
bollette scadute determinano
more a carico dei cittadini.
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CAPENA E FIANO ROMANO
Una raccomandata inviata da Fiano
Romano per Fiano Romano è arrivata
dopo una settimana (vedi foto),
mentre gli standard richiederebbero
la consegna entro 5 giorni. In
quel bacino di utenza (dove rientra
anche Capena) la consegna della
posta, alla fine del 2013, ha raggiunto
livelli così allarmanti che
Poste Italiane ha recentemente incaricato
una figura dedicata al solo
smistamento. Questo quanto dichiarato
da Poste Italiane al
“Nuovo”: “In relazione alle problematiche
evidenziate per i Comuni di Capena
e di Fiano Romano si
conferma che sono state adottate
tutte le opportune misure atte a risolvere
le criticità segnalate nei
mesi scorsi. Il Comune di Capena è
servito da 4 zone di recapito gestite
dal Centro di Distribuzione di Fiano
Romano. Attualmente tutte le zone
sono coperte da portalettere titolari,
che stanno facendo fronte a
tutte le note difficoltà legate principalmente
ai problemi di toponomastica
(in particolare per quanto
riguarda le zone rurali). In alcune località
- come Manciano, Le Piane,
Fosso delle Noci, Monte Collarino e
Pastinacci - soggette a cambiamenti
di toponimi e riorganizzazione
da parte del Comune, Poste Italiane
sta cercando di risolvere i disagi in
collaborazione con le Istituzioni
stesse”.