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Rifiuti da centrali termoelettriche - ARPAL

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PHARE TWINNING PROJECT RO2004/IB/EN-07 GUIDELINES ON INDUSTRIAL - THERMOELECTRIC PLANTS XX<br />

che si formano durante il processo. Una semplice dimostrazione di questa legge è la<br />

combustione di 1 kg di carbonio con l’ossigeno. La reazione può avvenire in una sola fase,<br />

con la formazione di produrre CO 2 , o in due fasi, una prima con la formazione di CO, che<br />

produce una minore quantità di calore, ed una secon<strong>da</strong> per produrre CO 2 . Comunque la<br />

somma del calore rilasciato nelle due fasi è la stessa dei 32800 kJ/kg ottenuti nella<br />

combustione in fase singola.<br />

Le mo<strong>da</strong>lità di reazione del carbonio e ossigeno sono di fon<strong>da</strong>mentale importanza nel<br />

progetto del componente dove risiede il processo: deve essere perseguito l’obiettivo del<br />

completo miscelamento del combustibile con l’ossigeno per formare solo CO 2 . Il non<br />

raggiungimento di questo requisito comporta sensibili perdite, sia nella quantità di calore<br />

liberato (e nell’efficienza di combustione) che nell’aumento della produzione d’inquinanti.<br />

Infatti, ad esempio, con la formazione di CO anziché CO 2 , sarebbe rilasciato solo il 28% del<br />

calore teoricamente disponibile. Allo scopo di massimizzare l’energia termica, il processo di<br />

combustione dovrà risultare completo: con una quantità in eccesso o in difetto, rispetto<br />

all’aria stechiometrica, non si raggiunge l’obiettivo.<br />

Per conoscere in pratica con sufficiente approssimazione il volume di aria necessario <strong>da</strong> un<br />

combustibile, si possono considerare come normali costituenti il carbonio, l’idrogeno e<br />

trascurare gli altri elementi, come lo zolfo, normalmente presente in quantità trascurabili. Il<br />

volume di aria teorico V T (a 0°C e 760 mmHg) necessario per la combustione di 1 kg di<br />

combustibile che contiene C kg di carbonio e H kg di idrogeno e O kg di ossigeno, si ottiene<br />

in m 3 , la seguente formula:<br />

V T = 108 (C/12+H/4-O/32)<br />

Tale valore comunque è del tutto teorico in quanto occorre tener conto delle geometrie in<br />

gioco che influenzano grandemente il processo.<br />

Nelle combustioni industriali realizzate con combustibili gassosi riesce abbastanza facile<br />

controllare le proporzioni tra portate di combustibile e di aria comburente, in modo <strong>da</strong> essere<br />

in condizioni stechiometriche; in altri casi è più opportuno avere delle condizioni di<br />

combustione povera (con eccesso d’aria) per rispettare i limiti delle emissioni di inquinanti.<br />

Alcuni parametri sono indicativi per caratterizzare il processo di combustione, tipicamente:<br />

<br />

temperatura di accensione: temperatura alla quale deve essere portata la miscela ariacombustibile<br />

perché possa bruciare. Questo parametro dipende <strong>da</strong> vari fattori quali la<br />

pressione, le mo<strong>da</strong>lità di riscal<strong>da</strong>mento e, per combustibili solidi, <strong>da</strong>lla loro<br />

granulometria.<br />

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