Presentazione di Daniel S. Worthon
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spiegare l'uso dell'oppio nell'Arcipelago Malese come l'effetto<br />
d'una « insufficiente educazione su basi cristiane ». Ogni giorno<br />
accade <strong>di</strong> u<strong>di</strong>re <strong>di</strong> queste assur<strong>di</strong>tà, in abbondanza. E mentre<br />
da UD lato fanno stupire una tanta ignoranza e una tale incapacità<br />
<strong>di</strong> giu<strong>di</strong>care dell' uomo e dei suoi istinti, sorge più<br />
vivo il desiderio che si <strong>di</strong>ffonda sempre più largamente la<br />
cognizione dei problemi, ch'entrano qui in giuoco.<br />
La spinta più potente verso l'uso frequente od anzi quoti<strong>di</strong>ano<br />
delle sostanze in questione sta nella specie stessa delle<br />
loro azioni, nella capacità, che esse hanno, <strong>di</strong> ridestare in<br />
determinati mo<strong>di</strong> e più o meno a lungo le funzioni <strong>di</strong> quelle<br />
parti del cervello, che provvedono alle sensazioni piacevoli<br />
e mantengono desto in una qualche misura il ricordo dei sentimenti<br />
pregressi.<br />
Le <strong>di</strong>fferenze, che esistono fra le azioni <strong>di</strong> queste <strong>di</strong>verse<br />
sostanze, sono gran<strong>di</strong>. Già nei limiti dei due gran<strong>di</strong> gruppi <strong>di</strong><br />
azioni possibili, cioè <strong>di</strong> quelle eccitanti e <strong>di</strong> quelle paralizzanti,<br />
i mo<strong>di</strong> con cui si manifestano le rispettive energie<br />
variano assai <strong>di</strong>mostrandosi a seconda dei casi più o meno<br />
adeguati e intonati alle con<strong>di</strong>zioni del sistema nervoso <strong>di</strong> chi<br />
le introduce.<br />
Nè meno <strong>di</strong>verse sono le occasioni, in cui si ricorre a<br />
tali sostanze la prima volta, specialmente trattandosi <strong>di</strong> quelle<br />
stupefacenti.<br />
Ma è sempre dalla reazione alle magiche azioni, che queste<br />
sostanze svolgono sul cervello, che <strong>di</strong>pende tutto ciò che<br />
ha poi luogo nell'organismo, cioè sia il desiderio <strong>di</strong> conti·<br />
nuarne l'uso, desiderio che può intensificarsi fino a <strong>di</strong>ventare<br />
irresistibile, siano i fenomeni patologici consecutivi. E ciò tanto<br />
se la spinta ad usare queste sostanze sia consistita un giorno<br />
nel puro istinto <strong>di</strong> imitazione, al quale van riferite tante<br />
azioni pazzesche o rovinose e che in molti uomini stimola<br />
la .curiosità senza posa, finchè essa si sia sod<strong>di</strong>sfatta, quanto<br />
se quella spinta sia consistita nella necessità <strong>di</strong> ser\'Ìrsene<br />
come <strong>di</strong> me<strong>di</strong>cine, in ragione delle loro azioni euforiche, o