Presentazione di Daniel S. Worthon
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Così si entra nell' ultimo sta<strong>di</strong>o, o dei dolori, e allora<br />
si sveglia nel morfinista la cognizione <strong>di</strong> essere sotto l'impero<br />
della morfina non a <strong>di</strong>screzione ma assolutamente senza<br />
speranza <strong>di</strong> liberazione. La sua volontà è completamente paralizzata:<br />
egli è incapace <strong>di</strong> decidersi a fare il minimo lavoro;<br />
e la lotta continua fra il dover volere e il non poter<br />
fare produce un dolore senza nome all' infelice che ha ora<br />
l'impressione delle sue miserie interne. Il martirio dell'anima<br />
prosegue anche nei sogni poichè anche durante essi riesce<br />
tormentoso il confronto fra il passato felice, allorchè la volontà<br />
era libera, e il presente sconfortante.<br />
Solo iniettandosi dosi eccessive il soggetto riesce ora a<br />
fare il suo lavoro <strong>di</strong> ufficio o a sod<strong>di</strong>sfare agli impegni <strong>di</strong><br />
una professione libera. In questo modo il chirurgo morfinomane<br />
riesce ancora a mantenersi sicura la mano, a rischiararsi<br />
lo sguardo torbido e il giu<strong>di</strong>zio oscurato (io ho visto in<br />
questo stato uno dei migliori chirurghi, che un tempo aveva<br />
scritto anche delle poesie <strong>di</strong> un reale ,alore); così può<br />
ancora un corridore raggiungere pel primo il traguardo in<br />
una gara, il giu<strong>di</strong>ce stendere una sentenza giusta; ma la volontà<br />
non giunge a potere se non vi9ne ogni volta frustata e<br />
rapidamente si spegne. Se il soggetto non è saturo della so<br />
stanza, o se è forzato a rinunciarvi <strong>di</strong>venta inquieto <strong>di</strong> corpo<br />
e <strong>di</strong> spirito e quin<strong>di</strong> irascibile, senza riguardo verso gli altri<br />
e specialmente verso i subalterni, colle varianti con<strong>di</strong>zionate<br />
dal suo carattere precedente.<br />
Si potrebbe colla descrizione <strong>di</strong> queste varianti riempire<br />
molte pagine nelle quali figurerebbe, ad esempio, il<br />
giu<strong>di</strong>ce morfinomane che in un tale stato tratta in modo illegale<br />
gli accusati, il capo d'ufficio, che sfoga sui suoi <strong>di</strong>pendenti<br />
la tensione nervosa prodotta dall' astinenza, e persino<br />
un professore - morto da varii anni - che (come mi fu<br />
raccontato) si comportava cogli esaminan<strong>di</strong> umanamente solo<br />
quando il bidello, <strong>di</strong>etro compenso da parte degli stessi, gli<br />
teneva pronte le siringhe piene <strong>di</strong> morfina.