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<strong>ISPO</strong><br />
29.01. - 01.02.12<br />
Halle B3, Stand 212
Comunicazione pubbliredazionale<br />
La Sportiva<br />
al cinema<br />
Il 9 novembre 2011 in Val di Fiemme è andato in scena sul palco del<br />
cinema/teatro di Tesero il primo “La Sportiva Winter Sales Meeting”, evento<br />
durante il quale La Sportiva ha presentato in anteprima assoluta ai propri<br />
distributori internazionali, la sua prima collezione d’abbigliamento invernale.<br />
Il sipario – vista la scelta della location è il termine appropriato – si è aperto<br />
su una linea completa dedicata interamente allo sci alpinista e a chi ama vivere<br />
la montagna in totale sicurezza, comfort e protezione. Capi leggeri,<br />
performanti e dotati di soluzioni tecniche all’avanguardia che incontrano le<br />
esigenze tanto degli atleti, quanto di chi li utilizza per le proprie avventure<br />
personali in montagna.<br />
A fare da filo conduttore per l’operazione di presentazione e nei<br />
prossimi mesi, per la fase di lancio sul mercato della linea “skimountaineering”,<br />
il tema cinematografico dell’eroe. Lo sci alpinista<br />
viene infatti interpretato da La Sportiva come una persona<br />
capace di superare i propri limiti, di abbattere le barriere e di<br />
raggiungere obiettivi sempre più alti. Raggiungimento facilitato<br />
proprio dai capi La Sportiva, in grado di accompagnare<br />
l’atleta nelle sue realizzazioni in gara o durante<br />
un’escursione.<br />
Ogni dettaglio della presentazione è stato quindi<br />
pensato per legarsi al tema portante della campa-<br />
gna: dalle immagini di presentazione, alle scenografie, passando<br />
per i gadgets e alla scelta della location, il cinema di Tese-<br />
ro. E se proprio a Tesero La Sportiva ha mosso i suoi<br />
primi passi nel 1928 attraverso la nascita di un pic-<br />
colo laboratorio artigiano che riparava gli scarponi<br />
dei boscaioli della Valle, a<br />
Tesero La Sportiva ha<br />
presentato oggi la<br />
sua prima collezio-<br />
ne d’abbigliamento<br />
ufficiale, unendo<br />
ancora una vol-<br />
ta innovazio-<br />
ne, tradizio-<br />
ne e pas-<br />
sione.
LA SPORTIVA® is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN)<br />
Photo © La Sportiva<br />
WE ARE SKIMOUNTAINEERS<br />
CRESCERE, SFIDARSI, EVOLVERE: QUESTO È LO SCI ALPINISMO. QUESTI SONO I VALORI DE LA SPORTIVA.<br />
E QUESTA È LA PRIMA COLLEZIONE D’ABBIGLIAMENTO LA SPORTIVA: DEDICATA A TUTTI GLI SCI ALPINISTI.
S<br />
Febbraio 2012<br />
o m m a r i o<br />
Le Ru b r i c h e<br />
44<br />
FOTO: NORDICA<br />
In Copertina: foto Mountain Force<br />
6_ Elenco delle aziende citate<br />
10_ Editoriale<br />
12_ SportVillage<br />
116_ Sport Economia<br />
124_ Vetrine novità prodotto<br />
18<br />
56<br />
78<br />
SPECIALE FREE SKI<br />
Una community di grandi appassionati, che entusiasma e<br />
contagia. Il numero degli amanti del free ski è ancora in crescita,<br />
e da nicchia si sta trasformando in un mercato capace di reggere<br />
alla crisi<br />
SPECIALE SCI ALPINO<br />
I cambiamenti del mercato dello sci alpino nelle testimonianze di<br />
alcune tra le aziende leader del settore, ma anche dei campioni<br />
che ne hanno fatto la storia. Oggi il mercato dello sci alpino è<br />
cambiato, figlio dell'evoluzione della società e dell'economia<br />
SPECIALE UNDERWEAR<br />
Sempre più su, l'underwear tecnico vola ancora più alto.<br />
L'evoluzione dell'intimo sportivo non si ferma. I capi più nuovi,<br />
grazie alle loro caratteristiche si fanno sempre più versatili.<br />
Passano dalla versione baselayer a soggetto principale del<br />
guardaroba<br />
SPORT BUSINESS<br />
IN TEMPO DI CRISI<br />
Per molti è una domanda, per alcuni una certezza, per tutti una<br />
speranza. Quale futuro per il sistema sportivo italiano? Ecco<br />
un'analisi della situazione odierna, raccontata anche attraverso<br />
le parole di alcune voci autorevoli del settore<br />
4
UN SUCCESSO STR AORDINARIO<br />
FREMIL INTERNATIONAL PRESENTA LE REGOLE DEL FUTURO<br />
Sfilate West Scout e Ciesse Piumini<br />
Roma 21 Novembre 2011<br />
Fremil International Spa rompe gli schemi ed in una location esclusiva nel cuore di Roma riscuote un successo straordinario<br />
davanti ad oltre 200 imprenditori e buyer nazionali ed internazionali con una rivoluzionaria proposta di business:<br />
• STRATEGIA DI PRODOTTO INEDITA<br />
• VALUE FOR MONEY INNOVATIVO<br />
• MARGINALITÀ COSTANTE E SUPPORTATA<br />
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6<br />
PERIODICO PROFESSIONALE INDIPENDENTE<br />
DI INFORMAZIONE E OPINIONE<br />
PER GLI OPERATORI ITALIANI<br />
DELL’ARTICOLO E ABBIGLIAMENTO SPORTIVO<br />
Direzione, Redazione, Pubblicità,<br />
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Giovanna Glionna<br />
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di giudizio. Stampa: Grafiche Garattoni, Viserba di Rimini. Opera<br />
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Scientifica Roma. Rivista a carattere culturale ed economico<br />
riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, RNS n°<br />
2003 del 23.10.1986 – ROC 6121.<br />
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20,00 Euro, comprensivo di un’edizione dell’annuario, PanoramaDati.<br />
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scritta in cui sia espressa la qualifica di appartenenza al settore<br />
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fax. Abbonamento annuale per l’Italia per non operatori: 40,00 Euro.<br />
ARRETRATI: I numeri arretrati possono essere richiesti direttamente<br />
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Emilia Ponente, 26 – 40133 Bologna.<br />
Media Partnerships<br />
ABBIAMO PARLATO IN QUESTO NUMERO DI...<br />
Azienda<br />
Pagina<br />
A<br />
Adidas 121<br />
Advansa 101<br />
Affinita Fernando 70<br />
Akkua<br />
136, III cop.<br />
Alfageme Marta 119<br />
Amer Sports 50<br />
Anomaly Action Sports 52<br />
Appelbaum Rhona S. 117<br />
Aquafil 56, 67, 69, 72, 127, 132<br />
Aquarapid – Iga Company 8,<br />
133, 134<br />
Aqua Sphere<br />
II cop.<br />
Arena 66<br />
Armstrong Timothy 117<br />
Asics 14<br />
Assosub 122<br />
Atomic 50<br />
B<br />
Barmasse Hervè 14<br />
Baroni Enrico 119<br />
BasicNet 119<br />
Bastagli Alessandro 119<br />
Baumann Romed 15<br />
Benetton Treviso 15<br />
Bendler Markus 14<br />
Berghaus 121<br />
Bikkembergs 121<br />
Braconi Massimo 46<br />
Briko 58, 60<br />
Brizza 72<br />
Brugger Hermann 14<br />
Burich Don 118<br />
Burton 74<br />
C<br />
Calzaturificio Gue-Mar 108<br />
Calzaturificio La Sportiva 2-3, 47,<br />
125, 128, 134<br />
Calzificio Concorde 131<br />
Canterbury 15<br />
Carturan Giovanni 45, 48<br />
Carvico 54-55, 72, 126,<br />
135, 136<br />
Cheek Craig 117<br />
Ciesse Piumini 12<br />
Cober 35, 124, 131<br />
Colle 24, 31<br />
Colnaghi Calissoni Laura 72<br />
Columbia 60, 62<br />
Compagnoni Debora 26<br />
Cor Sport 87, 131<br />
Costa Alessandro 45, 48<br />
Crazy Idea 50<br />
D<br />
Dainese 22, 27, 30,<br />
37, 126, 133<br />
Danieli Marco 84-85<br />
Della Bordella Matteo 14<br />
De Marco Nathalie 57<br />
De Masis Michele 88-89<br />
De Negri Manfredi 100-101<br />
Dieci HP 20, 28, 29, 30, 37<br />
Digi Instruments 89, 127, 135<br />
Azienda<br />
Pagina<br />
Dimensione Danza 119<br />
DJO Italia 7, 129<br />
Docksteps 121<br />
Dryarn 56, 64, 67, 69<br />
Dugdale Angela 121<br />
E<br />
E-Group 24, 26, 31, 129<br />
Erreà Sport 61, 70, 128, 135<br />
E.R. Rovera 91, 126, 128<br />
Eudishow 123<br />
European Outdoor Group 121<br />
Everlast 119<br />
F<br />
F.a.r. Reti 38<br />
Fas Pendezza 107, 126, 130<br />
Festi Luigi 14<br />
F.lli Campagnolo 38, 40, 41<br />
Fontana Daniel 16<br />
Fossati Carlo 58<br />
Fraticelli Alberto 92<br />
Frare Enrico 20, 24, 26, 29<br />
Fremil International 5, 12, 28,<br />
124, 133, 134<br />
G<br />
Gammasport 111, 127, 130<br />
Garmin 15, 120<br />
Garmont 33, 124, 128, 135<br />
Gartner Arthur 17<br />
Geier Diffusion 52<br />
Geospirit 118<br />
Ghidini Luca 110-111<br />
Gil – Spaziale Splendy 76-77,<br />
125, 135<br />
Girardelli Marc 15<br />
Gnaro Mondinelli Silvio 14<br />
Gore Bike Wear 60<br />
H<br />
Head 120<br />
Held Mark 121<br />
Helly Hansen 68<br />
High Power 96-97, 125, 132<br />
Hirscher Marcel 15<br />
I<br />
Icepeak 23, 136<br />
Idea 84-85<br />
Intersport 100-101<br />
Invista 118<br />
J<br />
Jersey Lomellina 72<br />
K<br />
Kirkwood Bob 118<br />
Kostner Isolde 15<br />
Kotkin Dan 118<br />
L<br />
Land-Mark 12<br />
Latterrade François 119<br />
L-Fashion Group 23, 136<br />
Lotto Sport 92<br />
Longoni Sergio 104-105<br />
Lowe Alpine 118<br />
Lowe Jeff 118<br />
Lutha 23
ABBIAMO PARLATO IN QUESTO NUMERO DI...<br />
Azienda Pagina Azienda Pagina Azienda Pagina Azienda Pagina<br />
M<br />
Maglificio Gimer 99, 129<br />
Manifattura di Bigolino 93, 126<br />
Marsoner Reinhold 12<br />
Marte Robert 120<br />
Mastellini Luca 67<br />
McWalter Wally 118<br />
Merighetti Daniela 15<br />
Mico Sport 36, 59, 66,<br />
67, 125, 130<br />
Milanesio Aldo 14<br />
Millet 14<br />
Moro Simone 14<br />
Mountain HardWear 14<br />
Muner Fabio 22, 24, 30<br />
Murphy&Nye 119<br />
N<br />
Necchi Nadia 119<br />
Nencetti Alberto 21, 24, 29<br />
Neher Helmut 13<br />
New Balance 17<br />
Nike 117, 120<br />
Nordica 15, 28, 46, 48, 49, 129<br />
Northfeet 105<br />
O<br />
Oberrauch Georg 80-81<br />
Odlo 70, 71<br />
OutDry Technologies 83, 124, 132<br />
Oyama Motoi 14<br />
P<br />
Pasasport 114-115, 129, 131<br />
Pellizzari Martino 12<br />
Pelosi Fabio 106-107<br />
Penasa Davide 71<br />
Peuterey Group 118<br />
Pitti Uomo 117<br />
Plake Glen 16<br />
Plastiche Cassano 25, 35,<br />
40, 125, 132<br />
Polartec 71<br />
Polo Sport 88-89<br />
Project 2010 22, 39,<br />
50, 112-113<br />
Prowinter 12, 75<br />
Puma 17<br />
Punto Azzurro 35, 51, 52, 127<br />
Q<br />
Quiksilver 13, 119<br />
R<br />
Rainer Angelika 15<br />
Raxy Line 95, 124, 130<br />
Richards Morphy 121<br />
R. Off. B. 37, 136<br />
Rossi Renato 119<br />
Rossignol Sci 22, 24, 25, 28,<br />
29, 30, 47, 52, IV cop.<br />
Roxy 13<br />
Runggaldier Peter 15<br />
S<br />
Safilo 45, 48, 120<br />
Salewa 16, 66, 121<br />
Sbaraglini Franco 15<br />
Sixs 70<br />
Sixty 119<br />
Spac – Divisione Vegam 109,<br />
128, 132<br />
Sport Alliance 9, 11, 106-107<br />
Sportful 68<br />
Sportler 80-81<br />
Sport Specialist 104-105<br />
Steck Ueli 14<br />
Stefani Maria Giovanna 20, 22, 28<br />
Stricker Erwin 12<br />
Stosur Samantha 14<br />
Superga 119<br />
T<br />
Tecnowear 58, 73<br />
Tecso 64<br />
The Group Distribution 48<br />
The North Face 15<br />
Thoeni Gustav 32, 34<br />
Timberland 110-111<br />
Tolusso Renato 112-113<br />
Tomba Alberto 26, 32,<br />
34, 36, 38, 40<br />
Trerè Innovation 63, 131, 133<br />
U<br />
Ufo Plast<br />
25, 40, 47, 50, 53<br />
Umdasch Shop-Concept 13<br />
Urubko Denis 14<br />
V<br />
Vaude 68<br />
Viganò Stefano 15, 120<br />
Vigouroux Serge 118<br />
W<br />
Waves Ski 21, 127<br />
West Scout 12, 67<br />
Wiesendanger Max 118<br />
Wintersteiger 42-43<br />
WZ International 64, 65,<br />
130, 134<br />
X Y<br />
X-Bionic 62, 64<br />
Z<br />
Zandonà 22, 36, 47, 50, 52<br />
Zanier Sport 1, 22, 50<br />
Zeis Excels 121<br />
Zenga Walter 17<br />
Zoff Dino 17<br />
48.10 35, 51, 52, 127<br />
8
LA VISIBILITA’ E’ LA FORZA<br />
DI UN GRANDE GRUPPO.<br />
DA SOLI,<br />
POTETE SOGNARVELA.<br />
Sport Alliance. Chi partecipa ha già vinto.<br />
Emergere nel settore distributivo degli articoli sportivi è possibile. Basta<br />
divenire Partner di un’organizzazione che offre al commercio indipendente<br />
gli strumenti indispensabili per distinguersi. E che sviluppa progetti chiari,<br />
articolati e credibili, capaci di fornire ai vostri punti vendita la visibilità che<br />
meritano e che avete sempre sognato. Volete partecipare anche voi?<br />
Chiamateci allo 0471057300.<br />
9
EDITORIALE<br />
di Giovanna Glionna<br />
10<br />
QUESTO TEMPO NON<br />
È UNA PARENTESI<br />
Una promozione della pratica sportiva. Nuove e solide<br />
partnership commerciali. Solo così l’Italia dello sport<br />
uscirà dal tunnel di uno status nemmeno tanto ‘cool’<br />
Il 2011 è stato un anno difficile,<br />
di grande cupezza e di aspra<br />
incertezza. Né si è chiuso<br />
favorevolmente, con una meteorologia<br />
altalenante e latitante di neve. Difficile<br />
trovare eventi positivi, ben poca attività<br />
degna di nota sia sul fronte delle<br />
aziende produttrici che su quello della<br />
distribuzione. Poca voglia di rischiare,<br />
poca disponibilità ad investire, per<br />
crisi di liquidità, ma anche di idee. Se<br />
dobbiamo ragionare sul nuovo anno<br />
appena cominciato, non possiamo<br />
nascondere una evidente inquietudine.<br />
Perché il tempo che stiamo vivendo<br />
non ha più i tratti di una situazione<br />
eccezionale, momentanea, sta<br />
durando ormai da intere stagioni. Per<br />
altro da settimane ormai si ventila una<br />
recessione più pesante (e duratura)<br />
del previsto, anche perché non<br />
riguarda solo l’Italia. Mi chiedo fino<br />
a che punto il ‘sistema’ commerciale<br />
sportivo sia veramente consapevole<br />
di quanto stia accadendo. Non è solo<br />
una semplice recessione, c’è chi già la<br />
chiama depressione. Più grave, perché<br />
significa il venir meno della fiducia<br />
da parte degli operatori economici:<br />
stanno smettendo di sperare che<br />
il sistema nel quale hanno operato<br />
possa ancora funzionare.<br />
Stiamo tutti vivendo una fase<br />
storica in cui si è spezzata<br />
l’ininterrotta crescita economica,<br />
una rivoluzione anche culturale<br />
che cambia la percezione del<br />
mondo. Non si può pensare di uscirne<br />
come da una parentesi, sperando<br />
semplicemente di recuperare<br />
le passate posizioni, dobbiamo<br />
pensare ad un nuovo modello di<br />
sviluppo, perché da un clima di<br />
depressione come questo non si esce<br />
semplicemente con un ritorno del<br />
business stagionale (come si è fatto<br />
per anni, approfittando ad esempio<br />
di un clima invernale particolarmente<br />
abbondante di freddo e di neve).<br />
O il sistema commerciale sportivo<br />
italiano riesce a dare qualche<br />
risposta univoca, oppure ci<br />
penserà il mercato al consumo,<br />
tanto più che la recessione<br />
accelererà la tendenza già in atto<br />
a comprimere le spese, riducendo<br />
qualsiasi acquisto che sembri ‘troppo’<br />
velleitario, o ‘troppo’ costoso (rispetto<br />
quanto meno alla necessità reale<br />
del prodotto stesso). Le famiglie, a<br />
lungo rimaste in attesa della ripresa,<br />
hanno probabilmente compreso<br />
che questa, almeno a breve, non ci<br />
sarà. È ora possibile che si possa<br />
operare una riflessione più profonda<br />
sui propri stili di vita, sperimentando<br />
nuovi equilibri nelle scelte di<br />
consumo e tornando ad innalzare<br />
il tasso di risparmio per fare fronte<br />
alla accresciuta incertezza sul futuro.<br />
Quello che inizialmente poteva essere<br />
un aggiustamento momentaneo delle<br />
abitudini di spesa, oggi potrebbe<br />
trasformarsi in una nuova fase di<br />
austerità e contenimento della spesa.<br />
In questa ottica, le prospettive per<br />
il consumo, già ridotte al lumicino<br />
nella prima parte dell’anno, risultano<br />
ulteriormente deteriorate.<br />
Il prodotto sportivo, d’altronde, non è<br />
sufficientemente ‘di moda’ per reggere<br />
il confronto con i beni di lusso, e corre<br />
davvero rischi molto alti a proporsi<br />
come tale. Se lo sport diventa un<br />
‘lusso’ e perde la sua connotazione<br />
‘popolare’, dovremmo rivedere dalla<br />
base il sistema economico su cui si è<br />
basato il mercato dell’articolo sportivo<br />
italiano fino ad oggi. Se il prodotto<br />
sportivo non recupera agli occhi<br />
del consumatore valore e legittimità<br />
oggettiva, persino l’attività sportiva – e<br />
questo è in effetti il rischio maggiore<br />
– sembrerà perdere di significato ed<br />
utilità.<br />
Guardiamo quanto sta accadendo<br />
nelle nostre montagne, anche per la<br />
mancanza di neve: cresce il numero<br />
delle persone che ci va – più o meno<br />
in stagione – non tanto per praticare<br />
sport invernali quanto per trascorrere<br />
weekend (sempre più brevi), magari in<br />
hotel con centri benessere: l’opposto<br />
di una sana e faticosa attività outdoor.<br />
Il cambio di mentalità commerciale<br />
che io immagino, richiede che<br />
si riveda la scala delle priorità,<br />
separando con decisione i bisogni<br />
primari da quelli secondari, cui<br />
bisogna essere anche pronti a<br />
rinunciare o comunque a rivedere in<br />
profondità. Una rivoluzione culturale<br />
ormai assolutamente necessaria,<br />
che forse non si adatta a tutti gli<br />
attuali players sul mercato perché<br />
sottintende la fine di individualismi<br />
esasperati e la scoperta di un nuovo<br />
senso di comunità e di ‘appartenenza’,<br />
di relazioni interpersonali solidali negli<br />
obiettivi da condividere. La fine delle<br />
classiche divisioni di ruoli, l’inizio<br />
di vere partnership commerciali. In<br />
un’Italia dello sport che per decenni è<br />
stata sorretta dalla logica del grande<br />
marchio, il mercato ha vissuto nel<br />
sostanziale immobilismo. Ora serve<br />
il dinamismo delle persone e una<br />
flessibilità maggiore dei prodotti, per<br />
rilanciare il mercato sportivo tramite<br />
un’immagine moderna ed accattivante.<br />
E per questo premiante.<br />
giovanna.glionna@topsport.it<br />
Per uscire dal clima di depressione dobbiamo pensare ad un nuovo<br />
modello di sviluppo, corale e condiviso
SPORT ALLIANCE NEWS<br />
Sport Alliance:<br />
uniti contro la crisi globale<br />
Anche in momenti difficili come quelli che sta vivendo il settore retail è possibile distinguersi ed emergere.<br />
Come? Ce lo spiega Roberto Radivo, responsabile sviluppo di Sport Alliance,<br />
la piattaforma operativa che propone ai negozi di articoli sportivi indipendenti una serie di vantaggi esclusivi<br />
“È innegabile che i partner di Sport Alliance abbiano sempre avuto un<br />
vantaggio nei confronti dei concorrenti. Negli ultimi anni, caratterizzati<br />
da un inasprimento della concorrenza e dai negativi influssi della crisi<br />
globale, questo divario competitivo si è perfino ampliato perché le<br />
organizzazioni di vendita indipendenti non hanno potuto trarre vantaggio<br />
dal flusso di informazioni strategiche a disposizione di chi partecipa ai<br />
nostri progetti.” Così si esprime Roberto Radivo, responsabile sviluppo<br />
del network Sport Alliance, che aggiunge: “In realtà, le armi che<br />
forniamo ai nostri aderenti per affermarsi sul mercato sono numerose e<br />
riferite a molti aspetti della realtà aziendale. Oltre alla citata funzione<br />
informativa sulla sempre mutevole situazione del mercato, Sport<br />
Alliance seleziona e acquista prodotti dei migliori brand internazionali in<br />
nome di tutti i negozi aderenti, ottenendo condizioni contrattuali<br />
estremamente vantaggiose. In alcuni casi, abbiamo anche siglato<br />
accordi di distribuzione in esclusiva. Altra nostra primaria attività<br />
riguarda la realizzazione di attrezzature e abbigliamento a marchio<br />
proprio. Ne è un esempio recente il lancio della nuova linea Get Fit,<br />
brand di attrezzi e accessori per l’home fitness ideato, prodotto e<br />
distribuito da Sport Alliance, e già apprezzato dai partner che l’hanno<br />
posto in assortimento.” L’articolata proposta Sport Alliance è studiata<br />
per essere rivolta alla globalità del mercato: “Ci rivolgiamo a tutti i punti<br />
vendita che vogliono partecipare a progetti sviluppati dalla migliore<br />
piattaforma di acquisto, marketing e servizi esistente oggi sul mercato –<br />
spiega Radivo – siano essi di piccole dimensioni o realtà più complesse,<br />
purché con posizionamento di alta qualità orientato allo ‘Sport Style’ e<br />
allo ‘Sport Active’. A loro Sport Alliance riserva un’offerta trasparente ed<br />
estremamente vantaggiosa, che esclude obblighi d’acquisto e spese<br />
aggiuntive.” Anche l’attenzione costante alle tecnologie e al web<br />
caratterizza l’attività del gruppo bolzanino: “Presto – conclude Radivo –<br />
saremo on-line con un portale internet istituzionale completamente<br />
rinnovato che includerà anche una sezione riservata ai partner per la<br />
gestione degli ordini. Lanceremo a<br />
breve anche siti dedicati ai nostri<br />
principali brand, Get Fit in testa.<br />
Perché crediamo fermamente che<br />
la visibilità, nei confronti del<br />
mercato e dei consumatori, sia la<br />
forza di un grande gruppo.”<br />
A disposizione di tutti<br />
Ad avere accesso al sell-in di Get Fit e a<br />
poter quindi beneficiare dei vantaggi<br />
derivanti da un assortimento di valore, non<br />
sono solo le realtà partner del gruppo<br />
bolzanino (che comunque possono contare<br />
su particolari privilegi) ma chiunque<br />
disponga di un’attività commerciale<br />
specializzata in home fitness o nell’articolo<br />
sportivo. Una corretta attenzione alla non<br />
sovrapposizione territoriale e ai prezzi<br />
praticati al pubblico (imposti e controllati)<br />
sono ulteriori condizioni di tutela per gli<br />
aderenti all’offerta.<br />
Nella foto: l’attrezzo ellittico Elite 600<br />
ELITE 600<br />
Peso gruppo volano: 9 kg<br />
Sistema rallentamento: freno magnetico<br />
Regolazione sforzo: manuale 8 livelli<br />
Computer: LCD con 8 funzioni<br />
Rilevazione cardiaca: piastre hand pulse<br />
Peso max utente: 120 kg<br />
Lunghezza passo: 385 kg<br />
Dimensioni aperto (LxWxH): 1345x555x1582 mm<br />
Dimensioni imballo (LxWxH): 985x425x760 mm<br />
Peso netto: 57 kg<br />
Peso lordo: 64 kg<br />
Ruote trasporto: si<br />
Piedini stabilizzatori: si<br />
Certificazione: CE+Rohs<br />
prezzo al pubblico 699,95 €<br />
Sport Alliance International SpA<br />
Via Enrico Fermi, 14 – 39100 Bolzano – Tel. +39 0471 208300 – Fax +39 0471 208310<br />
www.sportalliance.it – info@sportalliance.it<br />
11
sport viLLaGe<br />
a cura di andrea sganzerla<br />
comunicazione eventi sponsorship<br />
A Bolzano, Prowinter<br />
e Alpitec 2012<br />
Il mondo degli sport invernali e il settore della tecnologia di montagna<br />
sono in continua evoluzione. Con la 12° edizione di Prowinter e la 7° di<br />
Alpitec, in accoppiata biennale dal 18 al 20 aprile 2012, Fiera Bolzano si<br />
conferma ancora una volta il punto di riferimento per conoscere in anteprima<br />
le novità e le tendenze del mercato di settore. Due fiere di successo<br />
che, edizione dopo edizione, hanno saputo integrare la propria offerta<br />
coinvolgendo nuovi comparti produttivi, stringendo partnership strategiche<br />
con associazioni ed enti internazionali, introducendo momenti di approfondimento<br />
dedicati alle novità emergenti. Quest’anno sarà la volta<br />
dello sci alpinismo con una piattaforma espositiva tutta dedicata ad atleti,<br />
esperti ed appassionati di questo sport di nicchia che negli ultimi anni<br />
ha dimostrato grandi potenzialità di sviluppo e un numero crescente di<br />
praticanti. Inoltre, sul palco del Prowinter Forum sono in programma una<br />
serie di eventi, incontri e premiazioni tra cui spicca lo Skiareatest Internazionale,<br />
durante il quale saranno premiate le migliori stazioni sciistiche<br />
dell’arco alpino dell’inverno 2011/12.<br />
Negli anni, Prowinter ha confermato un trend in continua ascesa, dai<br />
3200 visitatori del 2001 ai 5800 del 2011; ben 24 le nazionalità rappresentate<br />
durante la scorsa edizione (Paesi dell’Europa Centrale e dell’Est<br />
ma anche Russia, Stati Uniti, Cina e Giappone). Anche il numero degli<br />
espositori dimostra come la fiera sia oramai diventata un immancabile<br />
appuntamento per tutti gli addetti del settore: 246 aziende provenienti<br />
da 15 Paesi diversi. Considerando poi che solo 15 anni fa il noleggio incideva<br />
per il 6% sul mercato dell’articolo sportivo invernale, mentre oggi<br />
rappresenta una quota pari al 50% – in pratica uno sci su due – e la situazione<br />
economica attuale che spinge i praticanti ad adottare soluzioni<br />
sempre meno dispendiose, sembra che il futuro del comparto sia orientato<br />
verso ulteriori evoluzioni e reinterpretazioni. E Prowinter si configura<br />
proprio come una vetrina per presentare le novità in tema di prodotti e<br />
servizi, un laboratorio per il confronto e lo scambio di idee, un’occasione<br />
d’incontro dedicata a tutti gli addetti ai lavori per concludere accordi importanti<br />
in vista della nuova stagione, tra rental, punti vendita, scuole di<br />
sci, sci club, manager e operatori del settore.<br />
“Già da anni addietro si intravedeva l’ascesa del settore del noleggio –<br />
afferma Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano –. Il noleggio non<br />
serve solo a chi viene a sciare in montagna per una o due settimane, ma<br />
ha conquistato anche altri settori legati agli sport di montagna con un<br />
netto aumento nel settore degli sci alpinisti. Il noleggio offre infatti molti<br />
vantaggi, tra i quali il fatto<br />
di poter utilizzare sempre<br />
gli ultimi modelli usciti sul<br />
mercato. Questo trend del<br />
noleggio è stato intravisto a<br />
suo tempo dall’indimenticabile<br />
amico Erwin Stricker e,<br />
parlando di trend, un organizzatore<br />
di manifestazioni<br />
fieristiche non può non reagire<br />
a quello che sta succedendo<br />
in questo momento.”<br />
Anche per la prossima edizione<br />
Prowinter lancerà una<br />
nuova proposta in linea con<br />
le tendenze del mercato attuale<br />
e introducendo una<br />
piattaforma interamente dedicata<br />
allo sci alpinismo, la<br />
disciplina sportiva invernale che nelle ultime stagioni ha registrato il maggior<br />
incremento in termini di appassionati. “Sempre più sciatori tradizionali<br />
passano o praticano anche lo sci alpinismo e persone che fino ad<br />
oggi non erano sciatori si avvicinano alla montagna attraverso questa disciplina<br />
o attraverso le ciaspole – aggiunge Reinhold Marsoner –. Questo<br />
nuovo megatrend è confermato anche dai dati di vendita e dalle statistiche<br />
effettuate dalla Guardia Forestale nella Provincia Autonoma di<br />
Bolzano che ha registrato in una giornata di fine settimana circa 6000<br />
persone in Provincia di Bolzano che praticavano sci alpinismo.”<br />
In Europa i praticanti sono stimati in oltre 5 milioni, con oltre 100.000<br />
atleti agonisti, la Germania la fa da padrona con gli oltre due milioni di<br />
sportivi. In Italia gli agonisti tesserati alla FISI sono circa 15.000, 70 le<br />
gare riconosciute dalla Federazione, 300.000 i praticanti stimati. A livello<br />
internazionale il movimento dello sci alpinismo è rappresentato dalla<br />
ISMF – International Ski Montaineering Federation –, già partner di Fiera<br />
Bolzano per la realizzazione dell’evento, che organizza annualmente<br />
Campionati Mondiali, Campionati Europei e un circuito di Coppa del<br />
Mondo al quale partecipano atleti provenienti da 29 Paesi.<br />
12<br />
Fremil on-line<br />
Fremil International, azienda titolare dei marchi<br />
West Scout e Ciesse Piumini di abbigliamento<br />
sportswear e ad altro contenuto tecnico per<br />
snowboarder e sciatori, rafforza la propria presenza<br />
in internet rinnovando concettualmente<br />
il sito westscout.com, dando vita al nuovo<br />
web-store ciessepiumini.com, visitato da circa<br />
64.000 utenti da quando è stato attivato, lo<br />
scorso ottobre. Fremil dispone, inoltre, del to verticaltour.it per supportare l’inizia-<br />
sine<br />
(la sesta della serie), organizzata in<br />
quattro tappe, durante le quali freestyler,<br />
tiva promozionale Braulo Vertical Tour<br />
2012, consistente in una manifestazio-<br />
snowboarder e semplici appassionati, oltre<br />
a confrontarsi in gare, potranno assistere<br />
a spettacoli organizzati sulle nevi<br />
ad alta quota.<br />
Nuova distribuzione Opro International<br />
Opro International, l’azienda leader mondiale nei paradenti, annuncia il<br />
nuovo accordo di distribuzione per l’Italia con Land-Mark S.r.l. L’azienda<br />
Britannica non ha bisogno di presentazioni: negli ultimi anni si è imposta<br />
nel mercato dei paradenti per il rugby grazie all’eccellente rapporto<br />
qualità/prezzo ed alla tecnologia innovativa OproFin.<br />
Ora vuole crescere in modo stabile in Italia e per questo motivo è iniziata<br />
la collaborazione con Land-Mark S.r.l., gli specialisti del rugby.<br />
“La distribuzione Opro – ha dichiarato Martino Pellizzari, direttore di<br />
Land-Mark – nasce dalla convinzione che questo prodotto ci darà<br />
grandi soddisfazioni. Come è successo nel Regno Unito, in Germania,<br />
Francia, Spagna ed Est Europa Opro potrà dispiegare tutta la propria<br />
potenzialità nel mercato italiano. Personalmente sono entusiasta di<br />
guidare questo progetto che rappresenta una sfida importante ed allo<br />
stesso tempo un grande stimolo.”<br />
Opro è fornitore ufficiale di suqadre di primissimo rilievo internazionale,<br />
come England Rugby, Leicester Tigers, Cardiff Blues, Harlequins, London<br />
Irish, Newport Dragons, Perpignan, Saracens, Bath Rugby, Castres<br />
Olympique, e molte altre ancora.
Quiksilver apre a Chamonix<br />
Il progetto del Boardriders di Chamonix, ufficialmente inaugurato il 25<br />
gennaio 2012, rientra nella strategia di Quiksilver volta ad affermare la<br />
concezione di una nuova tipologia di negozio sulla costa atlantica, nelle<br />
Alpi e nelle capitali europee più importanti, attuando una filosofia radicalmente<br />
diversa dai canali di distribuzione tradizionale. I Club Boardriders<br />
sono ambienti unici, dal design esclusivo, situati in località accuratamente<br />
selezionate.<br />
Ognuno di essi è stato creato come un luogo dove gli appassionati di<br />
boardsports possano incontrarsi e trascorrere del tempo, avendo a disposizione<br />
servizi dedicati e le ultime novità di prodotto di tutti i brand<br />
del gruppo (Quiksilver, Roxy, DC, Moskova, LibTech,Gnu e altri).<br />
Quiksilver ha costituito la sua base invernale nel cuore di Chamonix rinnovando<br />
un antico edificio di 400 metri quadri di superficie su tre livelli,<br />
e ristrutturandolo per ottimizzare al massimo lo spazio.<br />
L’accogliente facciata rispetta totalmente l’architettura della località di<br />
Chamonix, con ampie vetrate sull’ingresso del negozio in modo tale che<br />
i passanti abbiano una splendida visuale di ciò che accade all’interno.<br />
Per gli interni, Quiksilver ha optato per una versione moderna dello stile<br />
del tipico fienile di montagna, con materiali naturali e di provenienza<br />
etica: legno antico, pietra, ardesia, vetro e metallo.<br />
Gran parte del piano terra è dedicato agli accessori, con una valanga di<br />
guanti, cappelli e caschi da neve. Orologi e goggle sono esposti sotto<br />
campane di vetro retroilluminate, appoggiati su pulegge metalliche come<br />
piccole cabine di risalita degli impianti.<br />
Al piano interrato si accede tramite un’ampia scalinata a gradinate che<br />
può essere utilizzata come spalti per concerti, mostre, proiezioni di film<br />
o collaborazioni artistiche.<br />
Lo stesso piano interrato<br />
ospita un angolo tecnico,<br />
un vero e proprio incubatore<br />
di attrezzatura da sci<br />
e snowboard che mette<br />
in mostra la più ampia<br />
gamma di prodotti tecnici<br />
all’avanguardia firmati<br />
Quiksilver, Roxy, DC, Libtech<br />
e Gnu, in vendita o a<br />
noleggio.<br />
Sopra il primo piano vi è una nuova area, ribattezzata “La Soffitta”, dedicata<br />
appositamente alle donne e ai ragazzi. Il loft, infatti, è la sede delle<br />
collezioni donna Quiksilver e Roxy, ed è stato attrezzato per offrire<br />
un ambiente caldo e accogliente arredato con mobili antichi, con travi<br />
a vista.<br />
Procedendo nello store, si trova una libreria fornita con la collezione<br />
completa Cordé Rouge, pubblicata da Edizioni Guerin, una serie di<br />
opere che raccontano le più grandi avventure di alpinisti-autori.<br />
È un invito a sedersi e compiere un viaggio con gli occhi, grazie al panorama<br />
impareggiabile del Monte Bianco che si scorge attraverso gli<br />
ampi abbaini. Sul retro del loft c’è una zona apposita per i visitatori più<br />
giovani, un’area in stile cabina dove trovare tutte le collezioni dedicate<br />
al bambino.<br />
La giornata mondiale della neve<br />
Da Shop-Concept a Shopfitting<br />
Non esistono solo le discipline dello sci sulla neve delle Alpi. La montagna d’inverno è vissuta<br />
sempre più a 360 gradi, e anche soluzioni ludiche e alternative allo sci, aiutano nella<br />
promozione degli sport invernali.<br />
È in questa ottica che la regione di Hall-Wattens ha accolto l’invito della FIS per ospitare<br />
il primo World Snow Day, la giornata mondiale dedicata alla neve fortemente voluta dalla<br />
Federazione Internazionale dello Sci.<br />
Sono decine le località in tutto il mondo che nel penultimo weekend di gennaio hanno<br />
ospitato eventi e manifestazioni legate alle discipline che si svolgono sulla neve (si veda<br />
www.world-snow-day.com), e tra queste anche la destinazione del Tirolo austriaco a pochi<br />
chilometri da Innsbruck, che per l’occasione ha proposto un proprio cavallo di battaglia:<br />
il “klumper”.<br />
Di cosa si tratta? Il klumper è una sorta di monopattino estremamente semplice nella costruzione:<br />
un telaio di legno – che funge anche da seggiolino per colui che lo cavalca –<br />
nel quale è “integrato” un piccolo sci nella parte terminale, e che consente di scendere<br />
sulle tradizionali piste di discesa, tra evoluzioni, derapate e inevitabilmente qualche caduta.<br />
Ciò che è bello nel klumper è che non è essenziale essere dei grandi atleti per scendere<br />
con questo originale quanto semplice seggiolino: è sufficiente lasciarsi trasportare e<br />
mantenere l’equilibrio ad ogni cambio di direzione. Non c’è età per scendere con il klumper,<br />
piccoli e meno giovani, il divertimento è assicurato.<br />
Nato ufficialmente nel febbraio 2006 con i primi Campionati Mondiali ospitati sulle nevi di<br />
Tulfes nella regione di Hall Wattens, i klumper<br />
sono cresciuti un po’ in tutte le Alpi e oggi entrano<br />
a far parte degli eventi collaterali del FIS<br />
World Snow Day 2012.<br />
Venerdì 19 gennaio, infatti, il villaggio di Tulfes<br />
ha accolto decine di amanti del klumper<br />
che hanno animato le piste da sci, anche i<br />
principianti, giovani e meno giovani ospiti della<br />
regione, hanno potuto partecipare e provare<br />
a sfidarsi in una divertente gara ad eliminazione.<br />
Molti ‘attrezzi’ sono stati a disposizione<br />
per prove dirette, dopo aver visto la prima discesa<br />
era difficile resistere alla tentazione di<br />
un po’ di adrenalina.<br />
Oltre ad avere un nuovo corporate design, dal 1° gennaio<br />
2012 la Umdasch Shop-Concept ha anche un<br />
nuovo wording: Umdasch Shop-Concept diventa Umdasch<br />
Shopfitting “Space for Brands” (“creiamo posto<br />
per il tuo marchio”). Il nuovo e moderno logo mantiene<br />
il grigio antracite come suo colore distintivo.<br />
Gradualmente la nuova immagine sarà visibile su tutti<br />
gli strumenti pubblicitari dell’azienda.<br />
Sono passati esattamente 20 anni dall’ultima revisione<br />
del corporate design Umdasch. Allora fu introdotto<br />
il claim Umdasch Shop-Concept per porre in ulteriore<br />
evidenza la professionalità di un’azienda specializzata<br />
in consulenza e servizi nel settore dell’arredamento di<br />
negozi. Ciò che la nuova immagine non riusciva a trasmettere<br />
con sufficiente incisività, e la cosa è emersa<br />
soprattutto negli ultimi anni, era la sua operatività internazionale<br />
ossia la capacità di offrire le sue prestazioni<br />
a livello globale. Da qui l’esigenza di un nuovo<br />
corporate design capace di trasmettere proprio questo<br />
e di ridefinire l’immagine a livello visivo.<br />
Il nuovo sito della Umdasch Shopfitting (www.umdasch-shopfitting.com)<br />
partirà<br />
entro aprile del<br />
2012 parallelamente<br />
alla pubblicazione<br />
della<br />
brochure aziendale,<br />
anch’essa<br />
in una nuova<br />
veste (nella<br />
foto, Helmut<br />
Neher, patron<br />
dell’azienda).<br />
13
sport viLLaGe<br />
14<br />
L’outdoor sostiene la Medicina di Montagna<br />
Finalmente l’Università di Saragozza<br />
non sarà più l’unica a considerare<br />
la montagna come un ambiente<br />
degno di approfondimenti<br />
specifici da parte della medicina.<br />
A gennaio, infatti, l’Università degli<br />
Studi dell’Insubria (Varese) ha<br />
inaugurato il 1° Master Internazionale<br />
di II° livello in Medicina di<br />
Montagna, distinguendosi come il<br />
secondo Ateneo europeo attento<br />
a questa disciplina. Il Master si avvale<br />
della collaborazione del prestigioso<br />
Mountain Emergency Medicine<br />
(EURAC di Bolzano) diretto<br />
da un’autorità mondiale in materia<br />
come il Prof. Hermann Brugger, e<br />
si adegua alle linee guida internazionali<br />
dettate dalle più importanti<br />
società del settore (UIAA, ICAR,<br />
ISMM). Un progetto importante,<br />
ideato e coordinato dal Dottor Luigi<br />
Festi (dirigente medico presso<br />
l’U.O. di Chirurgia Generale III ad<br />
Indirizzo Toracico dell’Ospedale di<br />
Circolo di Varese) e aperto a tutti<br />
i medici italiani ed esteri interessati<br />
ad acquisire una specializzazione<br />
qualificata in medicina ed emergenza<br />
in ambiente alpino.<br />
I costi del Master non graveranno<br />
sull’Ateneo, bensì saranno sostenuti<br />
(oltre che dalle quote dei<br />
Per ricordare<br />
Addio a Aldo Milanesio<br />
partecipanti) da partner d’eccezione,<br />
fra i quali si distinguono brand<br />
di primissimo piano nel mondo<br />
dell’avventura in quota, come –<br />
per citarne due di prestigio internazionale<br />
– Scarpa e Mountain<br />
Hardwear, quest’ultimo sponsor<br />
tecnico unico dell’iniziativa.<br />
Data la specificità dell’ambiente alpino,<br />
teoria e pratica procederanno<br />
di pari passo; il Master sarà articolato<br />
in lezioni teoriche e sul campo<br />
(oltre 500 ore). Sul programma,<br />
dunque, accanto a importanti autorità<br />
del mondo della medicina, figurano<br />
nomi cari agli appassionati<br />
di alpinismo, come Silvio Gnaro<br />
Mondinelli – responsabile dell’organizzazione<br />
logistica per le uscite<br />
invernali – Simone Moro, Denis<br />
Urubko, Hervè Barmasse, Matteo<br />
della Bordella nonché Ueli Steck,<br />
l’atleta dei team Mountain Hardwear<br />
e Scarpa che, negli ultimi<br />
anni, ha rivoluzionato l’alpinismo<br />
contemporaneo. Un arricchimento<br />
importante reso ancor più significativo<br />
dalla presenza dei partner<br />
ad alta tecnologia, da sempre sostenitori<br />
di un approccio serio al<br />
tema della sicurezza in montagna<br />
e dunque sostenitori dei più qualificati<br />
professionisti del settore.<br />
È morto Aldo Milanesio, l’imprenditore torinese che negli Anni Settanta<br />
ha lanciato l’idea del “supermarket” degli articoli sportivi, quando<br />
in Italia nessuno aveva ancora pensato fosse possibile azzardare<br />
l’apertura di un maxi-store grande come il suo di Corso Peschiera<br />
274, inizialmente dedicato in massima parte alla vendita delle attrezzature<br />
e dell’abbigliamento per gli sport invernali, ma presto dedicato<br />
anche all’occorrente per tutte le discipline. Di successo in successo<br />
di “Milanesio Sport”, in Piemonte e uno anche in Valle d’Aosta, ne sorsero<br />
una decina, tutti ceduti nel 2000 al Gruppo Cisalfa Sport.<br />
Sempre entusiasta, fino all’ultimo, per Milanesio lo sport non era solo<br />
commercio. Nel corso della sua lunga attività ha sponsorizzato centinaia<br />
di atleti, a cominciare da Piero Gros, Alberto Tomba e Gustav<br />
Thoeni, oltre che una marea di realtà sportive grandi e piccole, come<br />
gli sci club di Bardonecchia, Pragelato, Sestriere e San Sicario.<br />
Anche dopo aver ceduto la maggioranza della sua attività non aveva<br />
smesso di lavorare. E si era lanciato in una nuova avventura aprendo<br />
in corso Vittorio, accanto al cinema<br />
Ambrosio, una sezione del<br />
Casinò Saint Vincent slot club.<br />
Una sala giochi per soli maggiorenni<br />
con centinaia di slot machine<br />
oltre a black jack, flipper, corse<br />
di cavalli.<br />
A Corvara si arrampica<br />
con Millet<br />
Come da tradizione il giorno di Santo<br />
Stefano è stata inaugurata la stagione<br />
d’arrampicata su ghiaccio artificiale<br />
a Corvara in Val Passiria, dove<br />
i soci dell’Associazione “Eisturm Rabenstein”,<br />
in collaborazione con Millet,<br />
hanno costruito uno degli impianti<br />
d’arrampicata su ghiaccio artificiale più imponenti al mondo. Nonostante<br />
le temperature molto alte di questo inverno particolare, la qualità<br />
del ghiaccio è eccellente.<br />
Due gli appuntamenti che si sono svolti a gennaio, domenica 15 la<br />
“Psairer Bauernmeisterschaft”, competizione locale molto sentita nella<br />
quale un atleta tira una slitta carica di fieno e il compagno cerca di<br />
scalare la torre di ghiaccio; il 28 e il 29 gennaio l’Icefight 2012 con la<br />
campionessa del Mondo Angelika Rainer e l’ex campione del Mondo,<br />
l’austriaco Markus Bendler.<br />
Ci si arrampica sulla torre di ghiaccio fino alle metà del mese di marzo,<br />
sempre che le temperature nelle prossime settimane non si alzino<br />
troppo. La struttura rimarrà aperta al pubblico ogni martedì e venerdì<br />
dalle ore 19 alle 22.30, la domenica invece dalle 14 alle 19.<br />
Samantha Stosur nuova testimonial Asics<br />
Asics, marchio sportivo leader a<br />
livello mondiale, annuncia di aver<br />
raggiunto un accordo pluriennale<br />
a partire dal 1 gennaio 2012,<br />
con la vincitrice degli US Open<br />
2011 Samantha Stosur come<br />
nuova testimonial della linea tennis.<br />
L’australiana ha indossato<br />
l’abbigliamento da tennis Asics<br />
durante il Torneo Internazionale<br />
di Brisbane.<br />
Ottima giocatrice sia di singolare<br />
che di doppio, la Stosur grazie al<br />
suo servizio potente e ad un gioco<br />
solido in ogni zona del campo,<br />
è un’atleta completa, adatta a tutte<br />
le superfici presenti nei tornei<br />
del Grande Slam.<br />
Durante la preparazione all’Australian<br />
Open 2012, la numero 6<br />
della classifica mondiale ha parlato<br />
della sua partnership con Asics:<br />
“Sono davvero entusiasta di<br />
far parte del team Asics. In realtà<br />
indosso le scarpe già da un<br />
paio d’anni, ma ora utilizzerò anche<br />
l’abbigliamento, sono carica<br />
e davvero impaziente di iniziare<br />
l’anno.”<br />
Motoi Oyama, Global President<br />
e CEO di Asics Corporation ha<br />
dichiarato: “Siamo molto orgogliosi<br />
di aggiungere Samantha<br />
Stosur al nostro elenco di atleti<br />
sponsorizzati. Il tennis è una delle<br />
categorie chiave per il gruppo<br />
Asics all’interno del nostro piano<br />
strategico di crescita previsto fino<br />
al 2015 e siamo lieti di avere<br />
Samantha come testimonial<br />
del nostro marchio, un’atleta che<br />
si sposa perfettamente con i nostri<br />
valori aziendali e con lo sguardo<br />
rivolto verso lo Sport Vero del<br />
nostro brand. Ci auguriamo di poter<br />
aiutare Sam ad eccellere sempre<br />
più grazie all’apporto del nostro<br />
abbigliamento e delle nostre<br />
calzature da tennis.”<br />
Punti di forza della Stosur come<br />
giocatrice sono la potenza fisica<br />
e la resistenza. A tal fine, Asics,<br />
con il contributo di Sam, non solo<br />
continuerà nello sviluppo di attrezzature<br />
per il tennis, ma proporrà<br />
anche nuovi prodotti per la<br />
categoria Training/Fitness.<br />
Oltre al suo talento sul campo da<br />
tennis, la sportività e la dedizione<br />
al suo sport, rendono Samantha<br />
Stosur un modello da seguire per<br />
i giovani atleti di tutto il mondo.
Sbaraglini Man of the Match nel Derby d’Italia<br />
Canterbury si complimenta con Franco Sbaraglini che con una prestazione<br />
importante, conferma il proprio valore di atleta di livello internazionale<br />
e si è aggiudicato il premio RaboDirect Man of the Match valevole<br />
per l’ultima partita dell’anno di Celtic League Benetton Trviso-Aironi.<br />
Il derby italiano, tra le due squadre che rappresentano la massima<br />
espressione del rugby nostrano, vedeva in campo la quasi totalità dei<br />
giocatori che compongono la nostra nazionale.<br />
Sbaraglini, schierato in formazione da Smith nel ruolo di tallonatore,<br />
è stato superlativo; preciso nei lanci in touche, solido in mischia chiusa,<br />
sicuro nella difesa in gioco aperto e decisivo in attacco. La palla<br />
schiacciata oltre la linea al 12’ del secondo tempo è stata il giusto coronamento<br />
di una prestazione riconosciuta dall’ovazione del pubblico al<br />
momento della sostituzione. In occasione dell’incontro ai piedi dell’atleta<br />
sponsorizzato appunto da Canterbury hanno debuttato le nuove<br />
scarpe Phoenix Elite 8 Stud; i primi passi sono stati certamente positivi,<br />
sperando di farne molti altri ancora insieme, ad iniziare dal prossimo<br />
Six-Nations.<br />
Passo Brocon nel nome del freeski<br />
Grande successo per la seconda tappa del Nordica Freeski tour, che<br />
si è svolta a Passo Brocon il 14 e il 15 gennaio: molti i riders che hanno<br />
voluto partecipare all’evento nonostante non ci fosse abbondanza neve.<br />
Ma il Freeski non è solo uno sport, è anche voglia di stare insieme e<br />
condividere l’amore per lo sci: ed ecco che la festa si è accesa con musica<br />
e energia.<br />
Poca neve (i test sul park sono rimandati al prossimo appuntamento),<br />
ma tanto sole: le due giornate sono state perfette per testare le telecamere<br />
GoPro Hd Hero2: molti appassionati hanno deciso di iscriversi al<br />
concorso on-line proponendo i loro video. Più di un centinaio di persone<br />
hanno testato la collezione Nordica con particolare interesse per la collezione<br />
“Fire Arrow”, gli sci versatili ideali per la pista così come per qualche<br />
escursione in neve fresca.<br />
Invicta ha animato il pomeriggio con la Jibbing session coinvolgendo il<br />
pubblico in collaborazione con The North Face.<br />
Superauto ha creato un circuito per mettere sotto “stress” le Skoda Yeti<br />
impegnate nel circuito preparato direttamente sulle piste da sci. La tappa<br />
successiva è stata il 21-22 gennaio all’altopiano di Asiago in località Le<br />
Melette a Gallio dove il villaggio ha fatto tappa.<br />
Queste le tappe seguenti:<br />
4/5 febbraio 2012 Abetone;<br />
11/12 febbraio 2012<br />
San Martino Di Castrozza,<br />
18/19 febbraio 2012<br />
San Candido; 25/26 febbraio<br />
2012 Bardonecchia;<br />
10/11 marzo 2012<br />
Alleghe.<br />
Insieme per la sicurezza in montagna<br />
L’alpinismo è una attività in forte incremento nel panorama<br />
dell’outdoor, perché un crescente numero di appassionati si<br />
avvicina al mondo della montagna, attratto dalla sfida che solo<br />
il “verticale” è in grado di offrire. Se da una parte tutto ciò<br />
rappresenta un aspetto positivo delle attività in quota, dall’altra<br />
richiede da parte degli Enti preposti un presidio costante della<br />
montagna, anche e soprattutto a fronte della crescita proporzionale<br />
degli incidenti. E a monitorare e intervenire in caso di necessità sono loro,<br />
gli angeli della montagna, gli operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino<br />
e Speleologico, sinteticamente racchiusi nella sigla CNSAS.<br />
Da sempre istituzione riconosciuta, il Soccorso Alpino è tra i primi “utenti”<br />
a impiegare le nuove tecnologie in grado di contribuire al salvataggio<br />
di vite umane, ed è per questo che dopo anni di collaborazioni è stata<br />
ufficialmente formalizzata la partnership tra il CNSAS e Garmin, l’azienda<br />
leader nella navigazione satellitare. L’obiettivo reciproco del protocollo<br />
d’intesa è divulgare e diffondere la cultura della montagna e di tutte le<br />
attività ad essa correlate incrementando, tramite l’utilizzo degli strumenti<br />
GPS di Garmin, le indispensabili condizioni di sicurezza che sono richieste<br />
durante gli spostamenti su terreni naturali in alta quota.<br />
“Stiamo lavorando al fianco del Soccorso Alpino da lungo tempo ed è<br />
giunto il momento di comunicare al pubblico degli appassionarti della<br />
montagna l’elevata professionalità dei tecnici del CNSAS – ha commentato<br />
Stefano Viganò, Marcom Manager Recreation di Garmin Italia – e del<br />
loro impegno nel voler essere aggiornati sulle opportunità tecnologiche<br />
offerte dagli strumenti Garmin, in particolare per una attività delicata e vitale<br />
come il soccorso in alta montagna.”<br />
Sotto il profilo pratico, Garmin Italia supporterà la Scuola Nazionale Direttori<br />
Operazioni di Soccorso fornendo know-how tecnologico per i propri<br />
navigatori satellitari, fornendo formazione tecnica e strumentazione<br />
GPS per la gestione dei Corsi operati dalla Scuola. Inoltre Garmin realizzerà<br />
con cadenza annuale un Corso di Alta Specializzazione per i Tecnici<br />
di Ricerca (TeR) ed i Coordinatori Operazioni di Ricerca (COR), in cui<br />
verranno illustrate le innovazioni tecnologiche degli strumenti della gamma<br />
dei prodotti Garmin.<br />
Lo slalom gigante più lungo al mondo<br />
Si rinnova l’appuntamento con l’evento che vedrà presentarsi al cancelletto<br />
di partenza atleti della Coppa del Mondo, campioni del passato e<br />
appassionati di sci che vorranno misurarsi in uno slalom lungo, impegnativo<br />
ma sicuramente divertente.<br />
Domenica 1 aprile 2012, dalle ore 08.30, sul monte Seceda, oltre 600<br />
amanti di questo sport si daranno appuntamento per la Südtirol Gardenissima,<br />
seguendo le scie lasciate da Marc Girardelli (vincitore di 5<br />
edizioni della Coppa del Mondo generale, di 11 medaglie mondiali e 2<br />
olimpiche) da Isolde Kostner e da Peter Runggaldier, solo per citare alcuni<br />
campioni che hanno già dato la loro adesione alla manifestazione<br />
che, ad oggi, ha raccolto oltre 400 registrati.<br />
Il tracciato partirà come di consueto dalla cima del Seceda, a 2518 metri,<br />
e la gara si concluderà alla stazione a valle dell’impianto Col Raiser,<br />
per un dislivello di oltre 1000 metri, dei quali i primi 500 consisteranno<br />
in uno slalom parallelo, mentre i successivi<br />
prevedono un unico tracciato di slalom gigante.<br />
La Gardenissima è sempre stata un<br />
trampolino di lancio per giovani atleti che,<br />
successivamente, sono diventati sportivi di<br />
fama internazionale. Ricordiamo tra gli altri<br />
Marcel Hirscher, oggi leader della Coppa<br />
del Mondo di Sci Alpino, Romed Baumann,<br />
veloce discesista tedesco e Daniela<br />
Merighetti che, per anni, nelle categorie giovanili,<br />
hanno imparato dai big di allora, come<br />
Ghedina, Strobl, Kosir, Runggaldier o la<br />
Kostner.<br />
15
sport viLLaGe<br />
16<br />
Courmayeur e il freeride<br />
Sarà per la sua naturale predisposizione all’avventura,<br />
o forse per l’offerta unica che propone ai freerider di<br />
tutto il mondo, Courmayeur è diventata il luogo ideale<br />
dove vivere ogni anima del freeride. Non è facile infatti<br />
trovare riunite in un unico comprensorio tre diverse<br />
aree dove praticare eccezionali fuoripista, accessibili<br />
sia da chi in questo universo muove i primi passi, sia<br />
dai più esperti e spericolati freerider: il Monte Bianco<br />
regala scenari unici, discese mozzafiato, ma soprattutto<br />
la possibilità di vivere quest’esperienza anche<br />
da un punto di vista davvero speciale.<br />
Ecco perché Courmayeur è stata scelta per re, dal 24 al 29 gennaio, la terza tappa del Freeri-<br />
ospitade<br />
World Tour, la manifestazione più emozionante<br />
dell’inverno che ha riunito ai piedi del Bianco i migliori<br />
freerider di tutto il mondo.<br />
Una scelta dovuta anche alle speciali caratteristiche<br />
del comprensorio della Courmayeur Mont Blanc Funivie e delle Funivie<br />
Monte Bianco: lo scenario naturale che si presenta agli impavidi sciatori<br />
incanta e soddisfa qualsiasi voglia di acrobazie. Dagli itinerari della<br />
Val Veny e di Plan Chécrouit, accessibili con ogni condizione di neve, alle<br />
sensazionali discese dello Youla o dell’Arp, che regalano dislivelli impressionanti,<br />
senza contare la classica Vallée Blanche, oppure i percorsi<br />
del Toula, del Marbrée e del Pavillon. Ogni angolo ai piedi del Monte<br />
Bianco può diventare la cornice ideale per praticare questa specialissima<br />
e unica disciplina invernale. Una somma di elementi che definiscono<br />
una tendenza, una vera e propria moda: i colori sgargianti delle giacche<br />
da competizione, il rigorosissimo caschetto che si indossa prima di<br />
ogni gara, ma anche la libertà di ognuno di scegliere la propria strada<br />
e la consapevolezza di essere su quella pista non solo per divertire, ma<br />
anche per divertirsi.<br />
La new generation del telemark<br />
Una passione senza tempo, che lega il passato al futuro. È quella per il<br />
telemark, la disciplina del tallone libero, ha festeggiato il 21 e 22 gennaio<br />
a Courmayeur in occasione della seconda edizione del Free Telemark<br />
Mont Blanc. L’evento, organizzato dal Telemark Club Mont Blanc,<br />
in collaborazione con la Scuola di sci Courmayeur, ha riunito tanti appassionati<br />
e curiosi e i migliori telemarkisti italiani e internazionali. Per<br />
la prima volta, la manifestazione è inserita all’interno del circuito Telemark<br />
Tour Valle d’Aosta, con lo scopo di riportare l’attenzione su questa<br />
disciplina che ha fatto la storia dello sport invernale.<br />
I due giorni ai piedi del Monte Bianco sono stati ricchi di appuntamenti.<br />
Sabato si è dato spazio alla didattica e al perfezionamento del telemark,<br />
con la possibilità di noleggiare gratuitamente tutte le attrezzature presso<br />
lo stand Telemark Mont Blanc allestito al Plan Checrouit. I neofiti di questa<br />
disciplina hanno potuto sperimentarla sciando in pista e nei boschetti<br />
con i maestri di telemark, mentre chi già conosce l’ebbrezza del tallone<br />
libero, ha potuto testare i più bei percorsi di freeride<br />
del comprensorio grazie al supporto delle guide<br />
alpine. Un’occasione anche per mettere l’accento<br />
sulla sicurezza in fuoripista, una tematica che è stata<br />
ripresa nel corso della due giorni anche grazie<br />
al campo ARVA allestito al Pré de Pascal, dove le<br />
guide alpine hanno tenuto stage di ricerca ARVA<br />
e di primo soccorso in valanga. Domenica invece<br />
è stato il momento della competizione, con la “Gara<br />
di Stile” che ha coinvolto tutti coloro che si sono<br />
accreditati alla due giorni. I partecipanti si sono cimentati<br />
sotto gli occhi vigili degli esperti in discese<br />
in pista e fuoripista, oltre che a qualche piccolo<br />
salto, nel pieno spirito freeride che imperversa nelle<br />
montagne del Bianco.<br />
Daniel Fontana pedala su Kuota<br />
Daniel Fontana sale in sella a una nuova bici per affrontare la stagione<br />
2012 e l’obiettivo top 10 al prossimo mondiale Ironman di Kona.<br />
Kuota Kalibur sarà il suo cavallo di battaglia, stessa bici, in versione<br />
aggiornata, che detiene ancora il record assoluto del percorso ciclistico<br />
nella gara hawaiiana (4h18’26”,<br />
Normann Stadler 2006). Per gli allenamenti<br />
e le gare con scia consentita Daniel<br />
avrà a disposizione il modello Kom<br />
– lo aveva accompagnato nell’avventura<br />
olimpica di Pechino – bici che il campione<br />
italo-argentino ritrova a distanza di<br />
qualche anno rivisitata in alcuni aspetti<br />
tecnici. Kuota, azienda leader nel settore<br />
delle biciclette, con una forte esperienza<br />
nel mondo triathlon, con questa<br />
partnership rilancia prestazioni, immagine<br />
e leadership con un testimonial attivo<br />
di grande spessore agonistico.<br />
È una fusione di professionalità e determinazione<br />
questo nuovo binomio<br />
Fontana – Kuota: un brand che unisce<br />
alla passione per lo sport, il design<br />
funzionale, ma anche materiali all’avanguardia.<br />
Una leggenda dello sci<br />
Anche se in un’epoca in cui sono in tanti ad autoproclamarsi esperti,<br />
l’espressione “leggenda vivente” va usata con criterio, c’è sempre qualcuno<br />
che merita di essere definito tale; è il caso di Glen Plake. La rivista<br />
specializzata americana Powder Magazine lo ha eletto “most influencial<br />
skier of 35 years” e gli sciatori di tutto il mondo lo stimano per le sue indimenticabili<br />
apparizioni in film culto sullo sci.<br />
La U.S. Ski & Snowboard Hall of Fame lo ha inserito ufficialmente nella<br />
classe 2010. Tre volte campione del mondo di Hotdog-Freesking, Glen<br />
scia a livello professionistico da oltre 20 anni e ha lasciato un segno indelebile<br />
e globale nel mondo del Free e Big Mountain Skiing. Con la sua<br />
schiettezza, il cameratismo e l’indomito entusiasmo, è un ambasciatore<br />
incomparabile delle discipline sciistiche, titolo che gli vale sia nell‘Himalaya<br />
indiano sia a Chamonix, sua città di adozione, così come a casa sua,<br />
negli Stati Uniti, dove, con la sua inconfondibile cresta ispirata agli indiani<br />
irochesi, nell’ambito dell’annuale “Down Home Tour” mette sulla tavola<br />
di molti locali le carte dello sci. Dato che Glen indossa gli sci un giorno<br />
sì e uno no, ha bisogno di un abbigliamento affidabile che lo agevoli senza<br />
dover scendere a compromessi, che dovrà dunque garantire un livello<br />
di qualità altrimenti disponibile solo in prodotti per escursioni estreme o<br />
spedizioni ad alta quota in termini di funzionalità, leggerezza e resistenza.<br />
Glen, che conosce come le sue tasche molti dei luoghi più belli del pianeta,<br />
è sempre più determinato nella<br />
ricerca di vette e discese impossibili<br />
da raggiungere in funivia, in motoslitta<br />
o persino in elicottero. Seguace<br />
della filosofia climb2ski, per lui, come<br />
per tanti altri atleti del Free Ski<br />
Mountaineering team alpineXtream<br />
di Salewa, si tratta di un’esperienza<br />
totalizzante della montagna: salite in<br />
ambienti alpini impegnativi dal punto<br />
di vista tecnico con ramponi, attrezzi<br />
da ghiaccio e tecniche di sicurezza<br />
adeguate; e discese lungo pendici,<br />
pareti e couloir incontaminati e in<br />
parte mai battuti prima. E ovviamente,<br />
lo sci fuoripista.
Per ricordare Arthur Gartner – 1928 - 2012<br />
Una Vipiteno straordinariamente innevata ha dato venerdì 20 gennaio<br />
l’ultimo saluto ad un grande uomo, prima ancora che un campione<br />
e un imprenditore, che ha contribuito a segnare la storia dell’articolo<br />
sportivo italiano ed internazionale.<br />
Arthur Gartner, indomabile atleta e lungimirante uomo di azienda lascia<br />
la guida dello storico marchio ai figli, dopo una vita assolutamente<br />
straordinaria come uomo, sportivo, padre di famiglia ed imprenditore.<br />
Innamorato del proprio lavoro, aveva compreso, con le sue originali<br />
innovazioni, come rispondere alle esigenze di tutti gli amanti delle piste.<br />
I successi sportivi gli avevano dato grande lustro nel panorama<br />
nazionale e internazionale. Quelli lavorativi, al pari, lo hanno visto protagonista,<br />
accanto ai grandi nomi dello sport e ad alcuni fra i più blasonati<br />
marchi internazionali, di eventi e sponsorizzazioni anche ardite,<br />
ma sempre coronate da grandi risultati.<br />
Il lancio di grandi marchi di calzature lo aveva proiettato nel mondo del<br />
calcio e anche qui, accanto a grandi campioni, aveva mantenuto tutta<br />
la semplicità e l’umanità che lo hanno sempre contraddistinto nei rapporti<br />
con gli altri, fossero amici, collaboratori o semplici conoscenti.<br />
Una grande apertura mentale, la capacità di confrontarsi con il pubblico,<br />
l’umiltà di chi da umili origini era arrivato alle luci della ribalta senza<br />
montarsi la testa, lo avevano reso un grande uomo, pieno di energie,<br />
di quelli capaci di intuizioni geniali e nel contempo di straordinaria<br />
concretezza nel realizzare i propri sogni.<br />
Esperienze e capacità le ha sempre condivise con la famiglia, in particolare<br />
con i figli che oggi portano avanti nuovi progetti, seguendo una<br />
rotta tracciata da una guida sempre puntuale e cortese. Vita condivisa<br />
anche con il resto del mondo, come ben testimonia il volume foto-<br />
grafico con cui la famiglia ha voluto<br />
ricordare le tappe di questa scalata<br />
unica, in occasione del cinquantenario<br />
dell’azienda.<br />
Le idee e le imprese di Arthur Gartner<br />
restano come una spettacolare<br />
collezione di azioni, paradigma<br />
esemplare di un uomo che ha<br />
saputo cogliere ciò che la vita gli<br />
ha offerto, mettendolo a frutto, non<br />
soltanto per sé, ma per tutti coloro<br />
che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.<br />
La sua energia, i suoi progetti e il<br />
suo spirito continuano, oggi, nel<br />
suo ricordo e nell’opera di una famiglia<br />
che, unita, ha sempre dimostrato<br />
di saper gestire in maniera<br />
straordinaria quanto ricevuto. Resta,<br />
semmai, il vuoto lasciato dalla<br />
scomparsa di un uomo sempre sorridente,<br />
positivo, come è proprio di<br />
quelle belle persone di cui non si è<br />
mai stanchi e di cui tanto, in ogni<br />
tempo, si avrebbe bisogno.<br />
Arrivederci, Arthur e grazie per quanto hai saputo dare al mondo dello<br />
sport italiano e a tutti coloro che ti hanno conosciuto.<br />
Nelle immagini, dall’alto: Gartner premia Walter Zenga a San<br />
Siro. Sotto, la consegna a Stefano Tacconi del “Guanto d’Oro”<br />
allo Stadio delle Alpi<br />
Qui a fianco, da sinistra, al Mias con alcuni clienti, con Puma.<br />
Al centro, con Dino Zoff, sempre al Mias del 1980.<br />
A destra: in una recente immagine con, alle spalle, la sua<br />
storica collezione di sci degli anni 60<br />
Qui sotto: la copertina del bel libro fotografico in cui nel 2009,<br />
per festeggiare i 50 anni dell’azienda, i figli hanno raccolto<br />
le tappe più importanti della vita di Arthur Gartner e del suo<br />
appassionante percorso umano, sportivo ed imprenditoriale<br />
Una storia, tanti traguardi. Di successo<br />
È nella seconda metà degli anni Quaranta che Gartner inizia a produrre innovativi<br />
modelli di scarponi da sci; ben presto nascerà lo straordinario “La Scarpa nella Scarpa”,<br />
speciale sistema per mantenere più sicuro e asciutto il piede dell’atleta.<br />
Ngli anni Cinquanta Arthur entra nella Nazionale Italiana di Sci dove non tarderanno<br />
i successi che gli daranno lustro a livello internazionale. Celebre il suo atteggiamento<br />
in gara: mirare al traguardo anche nella massima difficoltà. Una filosofia di “larghe<br />
vedute” che caratterizzerà il suo operato anche da imprenditore.<br />
Sempre in quegli anni nasce il primo negozio di calzature, in cui la perizia tecnica si<br />
sposa con l’esperienza diretta, per dar vita a un prodotto che da subito attira l’attenzione<br />
del pubblico. Nel 1956 viene presentata la prima collezione alla fiera di Bolzano,<br />
dove accanto alla calzatura prende vita un’intera linea di articoli sportivi.<br />
Il momento è favorevole, le critiche entusiastiche. Si decide così nel 1959 di aprire<br />
la ditta Gartner Sport Import. Negli anni successivi la partecipazione a fiere nazionali<br />
ed europee conferma la qualità delle produzioni, come la prodigiosa linea di sci che<br />
sarà un vero e proprio oggetto di culto.<br />
Non solo inverno, ma una gamma completa arricchisce l’offerta Gartner. Nel boom<br />
degli anni Sessanta, e precisamente nel 1963, l’impresa diviene importatrice esclusiva<br />
del marchio Puma. L’attenzione si sposta ad altre<br />
discipline sportive e al calcio, un riferimento importante.<br />
Alla chiusura del sodalizio con Puma, durato<br />
fino al 1972, l’incontro con Gola, marchio di scarpe<br />
per calcio e rugby che oggi propone sneakers di assoluta<br />
tendenza.<br />
Gli anni Ottanta vedono l’escalation dell’impresa e l’affermazione<br />
anche grazie a famose sponsorizzazioni, con<br />
campioni del calibro di Dino Zoff, fino alla premiazione,<br />
nel 1986, di Walter Zenga con il “Guanto d’Oro”.<br />
Un debole, quello per i portieri, che sfocia in un evento<br />
ancora vivido nella memoria, in una Vipiteno che ospita<br />
nel 1991 l’“Incontro dei numeri 1” con i migliori portieri<br />
di tutta Italia.<br />
Passano gli anni, ma la passione non si affievolisce e nel 1994 nasce il “Progetto<br />
Scarpa”, la ricerca di un marchio storico e tecnico sportivo di grande prestigio. Inizia<br />
con New Balance una partnership ricca di soddisfazioni e successo.<br />
Nel 2009 il cinquantenario dell’azienda. Un grande traguardo che è in realtà un nuovo<br />
slancio, dove la famiglia, caposaldo di questa straordinaria impresa, porta avanti<br />
i progetti e i sogni targati Gartner a livello internazionale.<br />
17
SPECIALE SCI ALPINO<br />
C’è Chi diCe<br />
I cambiamenti del mercato dello sci<br />
alpino nelle testimonianze di alcune<br />
tra le aziende leader del settore,<br />
ma anche dei campioni<br />
che ne hanno fatto la storia<br />
18<br />
una volta un paio<br />
di sci di legno, c’erano<br />
piste non battute e<br />
C’era<br />
c’era la neve rigorosamente<br />
naturale che, quando non cadeva,<br />
era un problema. C’erano pochi<br />
impianti e consumatori meno<br />
esigenti. E c’erano prodotti realizzati<br />
con professionalità, ma senza una<br />
tecnologia ed un’estetica ricercata.<br />
Oggi, a distanza di anni, il mercato<br />
dello sci alpino è cambiato, figlio<br />
dell’evoluzione della società<br />
e della sua economia, abile a districarsi<br />
tra i ghiacci di una crisi che<br />
prima si sentiva ed ora, innegabilmente,<br />
c’è. Il fine, la promozione del<br />
movimento e del business relativo,<br />
giustifica i mezzi per raggiungerlo,<br />
ricordando che, nei momenti difficili,<br />
l’unione fa la forza, e il made in Italy<br />
fa la fortuna dei prodotti italiani.<br />
All’estero ci credono, all’interno dei<br />
nostri confini un po’ meno. Questione<br />
di feeling con il prezzo, un aspetto<br />
davanti al quale i consumatori si<br />
inchinano e ripongono il portafoglio<br />
in tasca. Ci vuole coraggio per andare<br />
al di là del muro di una domanda<br />
che non cresce in proporzione<br />
all’offerta, ci vuole lungimiranza per<br />
indovinare il prodotto giusto, in grado<br />
di accendere l’interesse dei<br />
clienti e di scuotere negozianti a >>
FOTO: BOGNER 2011<br />
19
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
>><br />
volte intimoriti. La sinergia è la strada<br />
da percorrere, la donna, come<br />
soggetto a cui destinare prodotti ad<br />
hoc, il nuovo che avanza e che, con<br />
i chiari di luna di oggi, potrebbe salvare<br />
più di un fatturato. L’importante<br />
è restare al passo con i tempi, con i<br />
materiali, con la moda. Voci dal passato<br />
riecheggiano sulla pista. Certi<br />
campioni nascono una volta ogni<br />
vent’anni, ma i grandi sciatori si<br />
possono costruire. E i testimonial<br />
possono essere utilizzati per incuriosire<br />
un consumatore che oggi va<br />
più che mai attratto con qualcosa di<br />
nuovo, con un simbolo in cui identificarsi.<br />
Dall’abbigliamento all’attrezzo<br />
l’imperativo è comprendere le<br />
esigenze del consumatore. Nel<br />
primo caso per lo sciatore di oggi le<br />
necessità principali sono indossare<br />
un capo pratico, leggero e adattabile<br />
ai cambiamenti del clima. “Bisogna<br />
mantenere una tenuta costante<br />
della temperatura – spiega Maria<br />
Giovanna Stefani, General Manager<br />
di Dieci HP – anche quando le<br />
temperature variano. Per questo riteniamo<br />
che lo sciatore debba avere<br />
un indumento ‘mutante’, come<br />
quelli della nostra linea Easy4 Life,<br />
prodotti che rispecchiano questa<br />
esigenza e che sono garantiti dal<br />
marchio Life.” Un brand che si occupa<br />
e si preoccupa di interpretare al<br />
meglio le richieste del mercato, proprio<br />
come Colle, marchio di E-<br />
Group che ha fatto la storia dell’abbigliamento<br />
sportivo in montagna e<br />
che oggi ha le idee molto chiare su<br />
come sia cambiato il business dello<br />
sci. “La nostra ricetta – afferma infatti<br />
il titolare Enrico Frare – è realizzare<br />
capi tenendo conto al 50%<br />
della moda e al 50% dell’aspetto<br />
tecnico. In pratica siamo in grado di<br />
tecnicizzare i tessuti più richiesti,<br />
come ad esempio accade per il cotone<br />
trattato al teflon e successivamente<br />
accoppiato a membrana traspirante<br />
e antivento, grazie alla quale<br />
diventa un materiale tecnico.” Ecco<br />
allora che nella collezione inverno<br />
2012-13 presentata a Ispo compaiono<br />
confezioni molto pulite, in<br />
cui si è lavorato molto sul colore<br />
singolo, utilizzando colori pastello<br />
che diano slancio alla figura. “La no-<br />
Un’azienda in rosa<br />
La donna può essere<br />
l’elemento nuovo nel target<br />
del mercato dello sci alpino<br />
in Italia. A confermarlo sono<br />
anche le parole di Maria<br />
Giovanna Stefani, General<br />
Manager di Dieci HP. “La<br />
nostra ricerca e sviluppo –<br />
afferma – mira a raggiungere<br />
un po’ tutti i target, lo stile<br />
italiano che presentiamo è<br />
apprezzato da tutta la<br />
famiglia e i risultati ottenuti in<br />
questi anni ci confortano<br />
molto. La mia azienda è<br />
composta da sole donne,<br />
quindi il gergo ‘al femminile’<br />
mi piace moltissimo. È un<br />
nostro obiettivo quello di ‘far<br />
bella la donna sulle piste’ e<br />
non solamente la donna<br />
taglia 42, ma anche quella<br />
che ama il buon cibo e veste<br />
qualche centimetro in più.”<br />
Un messaggio chiaro diretto<br />
anche ai negozianti. “A loro<br />
consiglio sicuramente di<br />
mantenere uno spirito<br />
positivo e di analizzare bene<br />
la propria realtà, selezionando<br />
dei prodotti di buon livello<br />
tecnico che possano offrire<br />
svariate condizioni di vendita<br />
a seconda della stagione che<br />
si presenta. Un prodotto<br />
tecno-fashion per la neve va<br />
bene anche per la vita<br />
quotidiana in città.”<br />
FOTO: dieci hp<br />
20
La reiterazione dello<br />
stesso esercizio produttivo<br />
e commerciale che si<br />
è protratta negli ultimi<br />
vent’anni rischia di esaurire<br />
ogni spinta verso il nuovo.<br />
Il problema è<br />
nell’imprenditoria specifica,<br />
che è sempre più l’ombra<br />
di se stessa ed è incapace<br />
di dotarsi di successori a<br />
cui tramandare sapere e<br />
visioni. Ci vuole un ricambio<br />
generazionale, l’innovazione<br />
non attiene solo al prodotto<br />
ma anche al fare azienda<br />
vità è utilizzare fantasie legate ai<br />
tessuti, prendendo spunto dal mondo<br />
della moda e portandolo sul tecnico.”<br />
La parola d’ordine è warmershell,<br />
un tessuto in quattro strati realizzato<br />
utilizzando una parte esterna, costituita<br />
da un qualsiasi tessuto, dal<br />
velluto al cotone, al nylon, a seconda<br />
dell’aspetto che si vuole dare,<br />
che poi viene reso idrorepellente da<br />
teflonatura e antivento traspirante<br />
grazie all’accoppiamento con una<br />
membrana. Moda e tecnicità insomma,<br />
che viene raggiunta accoppiando<br />
il tessuto citato anche ad<br />
un’ovatta tecnica e quindi, all’interno,<br />
ad un pile in polipropilene, caldo<br />
e antiodore. “È come un panino, accoppiato<br />
in quattro strati.” Utilizzabile<br />
sia come capo tecnico per sciare,<br />
sia come capo da indossare anche<br />
in città, grazie ad una linea di colori<br />
tutta da scoprire<br />
Ne esce così un prodotto trasversale,<br />
che permette al consumatore di<br />
essere trendy in pista, ma anche<br />
durante le passeggiate in centro al<br />
paese dopo la chiusura degli impianti.<br />
Una scelta ben precisa di Colle,<br />
che, passando all’attrezzo, non è<br />
pienamente condivisa da Rossignol,<br />
più orientata verso altri aspetti della<br />
realizzazione dei suoi prodotti.<br />
“L’estetica degli sci – spiega infatti<br />
il direttore marketing, Alberto Nencetti<br />
– non conta molto, più che altro<br />
si lavora solo con il design e le<br />
colorazioni. Quello che incide è<br />
l’aspetto tecnologico, in cui come<br />
azienda investiamo molto attraverso<br />
la ricerca di materiali sempre più<br />
leggeri e performanti che attutiscano<br />
le vibrazioni. Il mercato chiede<br />
sempre di più uno sci corto, facile e<br />
sciancrato, che riesca a contenere<br />
le vibrazioni, per offrire allo sciatore<br />
un impegno muscolare inferiore ed<br />
una maggiore durata e lucidità >><br />
21
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
22<br />
>><br />
psicofisica, oltre a determinare una<br />
diminuzione degli infortuni.” Un risultato<br />
che Rossignol ha raggiunto<br />
grazie all’utilizzo di materiali compositi<br />
come il basalt, una via di mezzo<br />
tra la pietra e la ceramica in combinazione<br />
con materiali più classici.<br />
“Nel legno dello sci viene inserito o<br />
il kevlar, o il carbonio, o il basalt”.<br />
Una novità presentata ad Ispo che<br />
già si preannuncia assolutamente<br />
interessante per negozianti e consumatori,<br />
combattuti tra estetica<br />
e tecnologia, o meglio, attratti dai<br />
prodotti che coniugano entrambi<br />
gli aspetti. Un’opinione condivisa<br />
anche da Maria Giovanna Stefani.<br />
“Tecnologia ed estetica – afferma –<br />
per noi vanno di pari passo. Personalmente,<br />
io pretendo di vestirmi in<br />
modo tecnologico ma voglio avere<br />
un look che mi piace e che mi faccia<br />
stare bene. Tutto deve avere un<br />
equilibrio e i materiali tecnici che in<br />
questo momento sono a nostra disposizione<br />
ci permettono di creare<br />
delle combinate tecno-fashion fantastiche.”<br />
Una strada da percorrere, soprattutto<br />
in un momento di crisi economica<br />
come quella attuale, non legata<br />
ad un settore specifico, ma ad<br />
una complessa questione sociale.<br />
“La destrutturazione del tessuto<br />
aziendale italiano e la rigidità del<br />
mercato del lavoro – afferma infatti<br />
Fabio Muner di Dainese – spingono<br />
verso un sovrautilizzo delle poche<br />
e insufficienti risorse presenti<br />
nelle aziende. Questo limita il tempo<br />
libero a disposizione di ciascuno<br />
per la fruizione di periodi congrui<br />
di ferie, tra cui le settimane<br />
bianche, e peggiora la distribuzione<br />
del reddito, cosa che limita sempre<br />
più il numero degli sciatori e quindi<br />
la massa di consumo specifico. In<br />
questo gioca un ruolo importante<br />
anche il costo degli skipass, che limita<br />
l’accesso allo sci da parte delle<br />
famiglie appartenenti al ceto medio.<br />
Insomma l’attuale contingenza<br />
economica è la conseguenza di errori<br />
delle politiche sociali degli ultimi<br />
15 anni.” Davanti ai quali è necessario<br />
riorganizzarsi per rilan-<br />
>><br />
n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />
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Giocare con le linee<br />
Il cuore della collezione Zanier resta<br />
come sempre il segmento alpino. Qui<br />
l’azienda gioca con le linee, le finiture<br />
e la composizione dei materiali per<br />
raggiungere proprio tutti gli sportivi<br />
invernali. Highlights sono i modelli Gore<br />
Fieberbrunn, Gerlos, Ischgl e Fügen.<br />
Tutti i modelli top con comodo materiale<br />
stretch, isolamento in piume artificiali e<br />
fine pelle di capra.<br />
Sviluppo senza paragoni<br />
Incredibile comfort<br />
I parastinchi Zandonà Carbon Tech<br />
Shinguard sono fabbricati al 100%<br />
in Italia e studiati per difendere da<br />
urti e contusioni il ginocchio-stinco<br />
nella pratica dello slalom; sono<br />
formati da una struttura esterna<br />
realizzata in carbonio ad alto potere<br />
di dissipamento d’energia e basso<br />
fattore di resistenza allo scivolamento<br />
e da un’imbottitura a contatto con<br />
il corpo. La forma e il particolare<br />
posizionamento dei cinghietti<br />
garantiscono un’ottima stabilità del<br />
parastinco. Anche i paraschiena Shield<br />
Evo sono fabbricati al 100% in Italia. Sono progettati<br />
per proteggere la schiena dagli urti e per garantire<br />
un ottimo supporto lombare. Sono realizzati con<br />
materiali plastici ad alta tecnologia che si deformano ma non scheggiano<br />
e con gomme a sistema di cellule a memoria e bassa resilienza che<br />
garantiscono un elevato potere antishock. Le scocche sono congiunte<br />
da un sistema lamellare che garantisce la distribuzione del colpo in tutta<br />
la superficie della protezione. La superficie di contatto è in S.R.T. (Sweat<br />
Removing Textile). Il paraschiena è comodo perché segue ed asseconda<br />
i movimenti della colonna vertebrale e raggiunge il Liv.1 di performance<br />
secondo la normativa EN1621-2 poiché è stato studiato per offrire il<br />
miglior comfort possibile.<br />
ZANIER SPORT<br />
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Il sensazionale sviluppo Racetrack apre nuovi orizzonti in termini di<br />
prestazioni per la divisione Racing di Fischer: dal particolare tipo di<br />
montaggio, solo sul lato anteriore degli attacchi, risulta un flex ottimizzato<br />
che consente allo sci di piegarsi liberamente, il miglior contatto possibile<br />
sulla pista, una straordinaria trasmissione diretta dell’energia e una<br />
posizione eretta mai raggiunta finora. Un intelligente sistema a slitte<br />
consente il montaggio delle ganasce degli attacchi senza l’ausilio di<br />
attrezzi e la regolazione ottimale per qualsiasi misura di scarpa in pochi<br />
secondi. Tutti i modelli top di Fischer sono equipaggiati con il nuovissimo<br />
Racetrack. Lo sci Rc4 Superior, nella foto, è uno sci da gara crossover che<br />
fa sentire la sua modernissima tecnologia Racing fin dalla prima curva.<br />
Fischer è un marchio distribuito da Project 2010.<br />
PROJECT 2010<br />
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Autunno/inverno 2012-2013<br />
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LUHTA ITALY S.R.L. • Via Spizzagonr. 11 • 25010 San Felice Benaco, Brescia<br />
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dal lunedi´ al venerdi, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00<br />
23
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
24<br />
>><br />
ciare il mercato, innanzi tutto riscoprendo<br />
le radici e le qualità intrinseche<br />
alle aziende italiane, senza<br />
lasciarsi ingannare dai luoghi comuni<br />
per cui spendere meno per<br />
un capo significa risparmiare.<br />
Spesso la qualità di un prodotto<br />
made in Italy rappresenta infatti<br />
un vantaggio per il consumatore,<br />
che può fruire di un capo che dura<br />
e che mantiene le proprie prestazioni<br />
nel tempo. “Sta al consumatore<br />
scegliere – afferma Frare – se<br />
spendere meno più volte o spendere<br />
di più una volta sola per acquistare<br />
un prodotto di qualità superiore.”<br />
Come quelli di Colle, realizzati<br />
al 100% in Italia, dai capi più<br />
tecnici a quelli meno tecnici. Un riferimento<br />
dentro e fuori i confini<br />
nazionali. “Stiamo adottando una<br />
strategia di esportazione – spiega<br />
infatti Frare – attraverso contatti<br />
con il mercato inglese, canadese,<br />
coreano, statunitense, sudamericano,<br />
francese, tedesco e svizzero,<br />
dove i consumatori sono interessati<br />
al made in Italy”. È qui il paradosso.<br />
Come mai all’estero la<br />
prima domanda che<br />
i rivenditori e i clienti<br />
si pongono è relativa<br />
alla storia<br />
del marchio e alla<br />
qualità del prodotto,<br />
mentre in Italia è<br />
spesso il prezzo ad<br />
orientare la scelta di chi<br />
acquista? E dire che la<br />
confezione tessile italiana<br />
ha fatto scuola<br />
nel mondo e che ci<br />
sono aziende di qualità<br />
che offrono ai<br />
propri clienti servizi<br />
e garanzie particolari.<br />
È un problema<br />
solo di disponibilità<br />
economica?<br />
Forse è anche<br />
una questione<br />
di coraggio,<br />
di sapere affrontare<br />
la crisi<br />
e fronteg-<br />
giarla con le armi che da sempre<br />
contraddistinguono i commercianti<br />
e le aziende italiane. “La creatività<br />
e la propensione all’innovazione –<br />
afferma infatti Muner – sono qualità<br />
che appartengono agli italiani. Bisogna<br />
analizzare l’attuale situazione<br />
e muoversi di conseguenza. La<br />
reiterazione dello stesso esercizio<br />
produttivo e commerciale che si è<br />
protratta negli ultimi vent’anni rischia<br />
di esaurire ogni spinta verso<br />
il nuovo. Il problema è nell’imprenditoria<br />
specifica, che è sempre >><br />
La sinergia è la strada<br />
da percorrere, lasciando<br />
lo spazio necessario al<br />
nuovo che avanza e che,<br />
con i chiari di luna di oggi,<br />
potrebbe salvare più di<br />
un fatturato. L’importante<br />
è restare al passo con i<br />
tempi, con i materiali,<br />
con la moda<br />
Qualità a noleggio<br />
Non è attraverso l’acquisto<br />
dell’attrezzatura che il<br />
mercato dello sci alpino potrà<br />
evolversi in Italia. Almeno<br />
secondo Alberto Nencetti,<br />
direttore marketing di<br />
Rossignol che evidenzia una<br />
tendenza particolarmente<br />
diffusa nel nostro Paese. “Il<br />
mercato negli ultimi anni –<br />
racconta – ha subito una<br />
totale trasformazione.<br />
Un’azienda come la nostra si<br />
è adattata di conseguenza<br />
ed oggi sta quasi superando<br />
il 50% delle vendite rivolte ai<br />
noleggi. È una percentuale<br />
che rispecchia le richieste dei<br />
consumatori e che<br />
prevediamo aumenterà in<br />
maniera consistente. Il futuro<br />
dirà che lo sci va sempre di<br />
più verso i noleggi, perché<br />
noi aziende ormai<br />
produciamo sci da noleggio<br />
identici a quelli per lo sciatore<br />
comune. Per questo la<br />
maggior parte dei<br />
consumatori tendono ad<br />
arrivare nella località e a<br />
noleggiare lo sci.” Affrontando<br />
una spesa minore di quella<br />
necessaria per l’acquisto ed<br />
avendo in questo modo<br />
sempre attrezzi<br />
all’avanguardia ad un<br />
costo accessibile. In una<br />
situazione economica<br />
come quella attuale è una<br />
soluzione da non<br />
sottovalutare.<br />
FOTO:ROSSIGNOL
n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />
Protezione totale<br />
I Paramani Slalom di Ufo<br />
Plast sono dotati di speciali<br />
adattatori (inclusi<br />
nella confezione) per<br />
bastoncini di diametro<br />
14-16-18 mm, adatti sia<br />
per adulti che per bambini.<br />
Costruiti in Polietilene sono<br />
made in Italy e disponibili<br />
nei colori bianco e nero.<br />
Altra proposta Ufo Plast<br />
sono i parastinchi Slalom,<br />
anch’essi in polietilene e<br />
disponibili sia per adulti che<br />
per bambini. Ultimo, ma non<br />
meno importante, il supporto<br />
schiena Fenom con cintura in<br />
vita regolabile, che dispone di<br />
bretelle regolabili asportabili<br />
e protezione scapole. Disponibile<br />
in 3 diverse<br />
misure e tre<br />
colorazioni, è in<br />
Lycra, polietilene<br />
espanso<br />
aerato e ha la<br />
certificazione<br />
CE.<br />
Un utilizzo semplicissimo<br />
Il nuovo Exclusive Active è lo sci Lange facile<br />
da usare per eccellenza. Caratteristiche<br />
principali: rocker e leggerezza che facilitano<br />
impostazione e conduzione di curva, senza<br />
compromettere stabilità e tenuta, per<br />
progredire realmente. Il tutto abbinato a un<br />
design creato per farsi notare. Per le sciatrici<br />
che amano divertirsi sulle piste al proprio<br />
ritmo. Il nuovo scarpone Lange Exclusive RX<br />
90 unisce la calzata Exclusive di Lange per<br />
donna alla tecnologia Control Fit per garantire<br />
alle sciatrici esperte prestazioni eccezionali.<br />
Unendo una forma interna<br />
da 100 mm e una calzata<br />
leggermente più precisa a<br />
livello della caviglia rispetto<br />
alle altre marche, lo scarpone<br />
Exclusive RX 90 offre un livello<br />
di precisione e di controllo<br />
ineguagliabile. Il nuovo scarpone<br />
dispone inoltre di un isolamento<br />
in piuma d’oca per garantire un<br />
comfort termico eccezionale.<br />
UFO PLAST<br />
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25
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
>><br />
più l’ombra di se stessa ed è incapace<br />
di dotarsi di successori a cui<br />
tramandare sapere e visioni. Ci<br />
vuole un ricambio generazionale,<br />
cosa che non è fra le più indolori,<br />
ma altrimenti rischiamo di vederci<br />
sorpassati a destra e a sinistra,<br />
mentre noi ci chiediamo come mai<br />
quello che ha funzionato per<br />
vent’anni ora non funziona più. L’innovazione<br />
non attiene solo al prodotto<br />
ma anche al fare azienda.<br />
Beninteso, non parliamo del fatto<br />
anagrafico, irrilevante, ma della cultura<br />
aziendale e del coraggio.”<br />
D’altra parte se l’offerta di mercato<br />
supera la domanda è necessario<br />
che le aziende e i negozianti<br />
trovino le giuste contromisure,<br />
magari a partire dall’attenzione<br />
al cliente con un maggior supporto<br />
nelle fasi del sell out e della<br />
comunicazione verso il consumatore.<br />
Che ancora oggi, nonostante, i<br />
tempi siano cambiati, continua ad<br />
essere sensibile alla presenza di<br />
testimonial in grado di veicolare alcuni<br />
prodotti, purché l’atleta sappia<br />
essere carismatico e comunicare<br />
attraverso la propria immagine. “In<br />
Italia – afferma infatti Frare – abbiamo<br />
avuto solo Alberto Tomba e<br />
Debora Compagnoni. Il primo in<br />
particolare ha avvicinato tutti allo<br />
sci ed io stesso mi ricordo che anche<br />
i miei amici d’infanzia che >><br />
Differenziarsi per interessare<br />
Passano gli anni e la comunicazione non è più la stessa. Il mercato<br />
dello sci alpino si è evoluto, le distanze si sono accorciate, la gente è<br />
più disposta a viaggiare. Ormai nei Paesi piccoli si trovano solo negozi<br />
di prima necessità e, utilizzando l’automobile, tutti i consumatori<br />
possono comprare tutto in un giorno solo in un centro commerciale.<br />
È l’analisi di un mutamento nel modo di attirare il cliente, come spiega<br />
Enrico Frare, titolare di E-Group. “C’è stato un cambiamento radicale<br />
della comunicazione. Ci sono meccanismi da capire come quello del<br />
centro commerciale e dell’outlet che nasce perché le over produzioni<br />
per raggiungere i numeri dell’estero impongono produzioni superiori<br />
alla richiesta e bisogna aprire punti vendita con uno smercio più<br />
veloce. Dall’altra parte abbiamo i centri delle città che sono diventati<br />
off limits, per cui la gente preferisce acquistare lì quello che attira la<br />
sua curiosità, muovendosi nelle mura cittadine solo per comprare<br />
prodotti di nicchia.” A cambiare è stato anche il concetto di negozio.<br />
“Oggi in Italia – spiega infatti Frare – c’è il problema dell’omogeneità e<br />
della standardizzazione di tutti i prodotti. Il consumatore non è più<br />
spinto ad acquistarli perché sono tutti molto uguali e perché si<br />
accorge che, ad esempio, il made in Italy proposto da alcuni negozi<br />
non è al 100% made in Italy. Poi bisogna considerare che, se una<br />
volta la spesa per un capo di abbigliamento era una gratifica, oggi lo<br />
stesso effetto si raggiunge solo con l’acquisto di un prodotto di<br />
qualità.” A questo punto la liberalizzazione degli orari per i negozianti è<br />
cosa positiva se si ottimizza il processo di vendita/acquisto in funzione<br />
del prodotto, periodo dell’anno e nel modo di fare la vendita/acquisto.<br />
“Dall’esperienza che ho avuto come vendita al dettaglio – afferma infatti<br />
Frare – la cosa positiva è che in questo modo un commerciante può<br />
gestire al meglio gli orari di vendita, ma non è vero che otto ore di<br />
apertura sono otto ore di vendita. La forbice si restringe ad un paio di ore<br />
alla mattina e ad un paio al pomeriggio. Ad esempio in estate dalle 15<br />
alle 18 non arriva nessuno perchè è troppo caldo e la fascia in cui fare<br />
affari migliori è quella che va dalle 18 alle 19,30. Allo stesso modo in<br />
inverno gli orari preferiti dai consumatori sono anticipati. In questo<br />
contesto ritengo che una gestione oculata, e non da giungla, possa<br />
permettere ai commercianti di gestire al meglio i propri orari,<br />
risparmiando tempo ed ottimizzando le vendite.” Tenendo conto che oggi<br />
è più difficile attirare il cliente. “Il consumatore deve essere catturato,<br />
perché non si muove più in cerca del prodotto, ma è il prodotto che va<br />
in cerca di lui. Bisogna studiare negozi in cui il cliente sia interessato ad<br />
entrare, attirato da qualcosa di nuovo.” A questo proposito il marchio<br />
Colle sta studiando modi nuovi di vendita, investendo molto su mono<br />
brand corner e mono brand store. “All’interno – spiega Frare – viene<br />
posizionato il prodotto abbigliamento e l’azienda, per intrattenere il<br />
consumatore, offre approfondimenti tematici legati al mondo e alla storia<br />
del prodotto. Il negozio mono<br />
brand ha dei pro, come il fatto<br />
che il cliente vede il prodotto di<br />
quel marchio, e sa che lì lo<br />
trova sicuramente, e dei contro,<br />
come la potenziale monotonia<br />
dell’offerta legata al marchio<br />
singolo se non è in grado di<br />
essere costantemente nuovo .<br />
Bisogna rinnovarsi con un<br />
nuovo concetto di prodotto,<br />
giocando anche sul sensoriale<br />
ed offrendo qualcosa di<br />
diverso.”<br />
26<br />
FOTO: ByRON wELLS
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
>><br />
giocavano a pallone, lo seguivano<br />
in televisione.” La necessità è trovare<br />
un testimonial di qualità. “La mia<br />
idea per il marchio Colle, per il<br />
mondo race, è trovare nei vari circuiti<br />
l’atleta carismatico di punta e<br />
costruire qualcosa con lui, perché<br />
è l’uomo della strada, in gergo<br />
l’opinion maker.”<br />
Che possa rispecchiarsi in un mercato<br />
in cui i prodotti arrivano ai<br />
consumatori non solo attraverso i<br />
canali tradizionali, ma anche attraverso<br />
il web, grazie al fenomeno<br />
sempre più diffuso dell’e-commerce,<br />
o ai negozi monobrand, una<br />
strategia adottata da aziende come<br />
Dieci HP. “Abbiamo già in cantiere<br />
il progetto della vendita on-line per<br />
la nostra linea Easy4 Rain – conferma<br />
infatti il General Manager,<br />
Maria Giovanna Stefani – poi valuteremo<br />
le altre linee Dieci Hp per la<br />
FOTO: ROSSIGNOL<br />
novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto<br />
Divertimento assicurato<br />
Grande novità in casa Nordica per la stagione<br />
2012-13, la nuovissima linea di sci e scarponi<br />
Transfire saprà conquistare proprio tutti gli<br />
amanti dello sci da pista rendendo le giornate<br />
sulla neve davvero divertenti. Gli sci Transfire<br />
presentano l’innovativo intuitive profile, una<br />
sciancratura che permette di trasferire al<br />
meglio e più facilmente le forze al momento<br />
della curva per una migliore conduzione dello<br />
sci. Il punto di contatto della spatola con la<br />
neve è stato ampliato per rendere la curva<br />
più agevole e veloce in qualsiasi situazione<br />
della pista. Il modello Transfire 78 Ti EVO<br />
CT presenta una grafica accattivante e la<br />
nuovissima piastra EVO CT, che ha un design<br />
più ampio rispetto alle piastre tradizionali e un<br />
esclusivo sistema di montaggio derivato dalle<br />
piastre utilizzate negli sci World Cup di Nordica.<br />
In abbinamento agli sci, lo scarpone Transfire<br />
R1 è dotato di una struttura a 3 elementi<br />
(scafo-gambetto-linguetta) che<br />
conferisce straordinarie caratteristiche<br />
di progressione in flessione (progressive<br />
flex) e di risposta elastica (rebound). La<br />
chiusura a 45 gradi assicura tenuta del<br />
collo del piede e isolamento termico,<br />
e l’adjustable cuff profile consente di<br />
personalizzare il gambetto dello<br />
scafo all’anatomia del polpaccio<br />
in modo naturale.<br />
Straordinari effetti tra contrasti<br />
di colori e non solo<br />
Altamente tecnica ma allo stesso di assoluta tendenza, la<br />
nuova linea Dynamic della collezione 2012/2013 di West<br />
Scout è dedicata agli sciatori più attenti alle performance<br />
ma sempre alla ricerca di un capo innovativo ad effetto<br />
moda. Tessuto 3 strati accoppiato mesh con imbottiture<br />
ultraslim, caratterizzano questa linea che, unitamente a<br />
maxi zip waterproof a contrasto su tessuti bi-elastici e<br />
termo riflettenti, crea effetti decisamente innovativi grazie<br />
anche ai molteplici e straordinari abbinamenti di colori<br />
tra giacche dall’effetto opaco e pantaloni in nylon rip stop<br />
lucido.<br />
FREMIL INTERNATIONAL<br />
Tel. 06 91 607 109<br />
contact@westscout.it<br />
28<br />
NORDICA<br />
Tel. 0422 7285<br />
nordica.info@nordica.com
La creatività e<br />
la propensione<br />
all’innovazione sono<br />
qualità che appartengono<br />
agli italiani. Bisogna<br />
analizzare l’attuale<br />
situazione e muoversi<br />
di conseguenza<br />
città e Easy4 Life per lo ski; il monobrand<br />
si realizzerà concretamente<br />
nel 2013.” Un traguardo a cui<br />
Rossignol arriverà mantenendosi al<br />
passo coi tempi. “Per Rossignol –<br />
spiega infatti il direttore marketing<br />
Alberto Nencetti – il b2b è una realtà<br />
e il b2c è alle porte.” Ricordando<br />
che, al di là di tutti gli aspetti organizzativi,<br />
è comunque la neve a<br />
fare la differenza. “Il fattore principale<br />
– spiega infatti Frare – è il<br />
tempo. Quest’anno la neve deve<br />
ancora arrivare e le vendite grosse<br />
devono ancora essere fatte.” Che si<br />
tratti di sci più corti, come chiedono<br />
i consumatori, o di sci più lunghi,<br />
come ha imposto la FIS al<br />
mondo race, le difficoltà ci sono,<br />
anche se il target si sta ampliando,<br />
avendo fatto rientrare nelle proprie<br />
fila anche lo sciatore donna, ormai<br />
diventato un soggetto commerciale<br />
importante. “Noi siamo stati i primi<br />
a creare gli sci da donna – racconta<br />
Nencetti – ed oggi abbiamo dodici<br />
modelli a lei dedicati. Anche se<br />
la percentuale degli sciatori maschi<br />
si aggira attorno al 60%, quello<br />
femminile è un segmento molto importante,<br />
perché la donna tende a<br />
comprare e a cambiare lo sci più<br />
dell’uomo, per cui stiamo molto attenti<br />
alle grafiche dei prodotti.” Con<br />
questi presupposti l’obiettivo è difendersi<br />
dalla crisi. “Una crescita<br />
del mercato dello sci alpino non è<br />
prevedibile e neanche auspicabile,<br />
perché non ci sono le condizioni<br />
economiche affinché cresca, ma ritengo<br />
che non ci sarà neanche un<br />
decremento paragonabile a quello<br />
che investirà altri settori. Lo sci tocca<br />
sempre un segmento medio alto<br />
e quindi un decremento di qualche<br />
punto percentuale ci potrà essere,<br />
ma non del 30% e 40%, anche se<br />
prevedo che la prossima cam- >><br />
29
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
30<br />
>><br />
pagna sarà molto difficile.I negozianti<br />
hanno infatti ritardato a vendere<br />
per via della neve che è arrivata<br />
tardi, rimanendone condizionati.<br />
In linea di massima credo che<br />
assisteremo più ad un calo psicologico<br />
che ad un reale calo del mercato.<br />
Un calo comunque ci sarà, e<br />
condizionerà il negoziante e così<br />
noi ne risentiremo.”<br />
C’era una volta un mercato che regalava<br />
soddisfazioni e che attraeva<br />
tanti consumatori disposti a spendere.<br />
Oggi qualcosa è cambiato e<br />
dobbiamo far fronte alla realtà, lavorando<br />
per un domani migliore.<br />
In cui i consumatori compreranno<br />
tutti felisci e contenti.<br />
damiano.montanari@topsport.it<br />
Ricercatezza dei materiali<br />
Dieci HP, azienda padovana<br />
produttrice di abbigliamento da<br />
sci, presenta la linea Easy4-Life<br />
con la quale identifica un prodotto<br />
uomo/donna/bambino, altamente<br />
professionale, creato interamente<br />
in Italia. I capi contraddistinti da<br />
questo marchio mettono in evidenza<br />
dei materiali ricercati, studiati per<br />
mantenere la temperatura costante<br />
a seconda del tempo-spazio che si<br />
vive, creando un perfetto connubio<br />
tra eleganza e tecnicità. I tessuti<br />
esterni permettono un’elevata<br />
impermeabilità associata ad<br />
un’ottima traspirabilità che evita<br />
l’assorbimento del sudore, mentre<br />
l’isolamento interno garantisce<br />
un’elevata protezione del calore.<br />
Life è sinonimo di comfort, praticità,<br />
resistenza e leggerezza per sentirsi<br />
sempre a proprio agio. I capi con<br />
questo marchio rimangono perfetti<br />
anche dopo<br />
numerosi lavaggi.<br />
DIECI HP<br />
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www.easy4-life.it<br />
Nel nome della tecnologia e dell’assistenza<br />
Il mercato dello sci alpino è cambiato e le aziende che vogliono<br />
restare al passo con i tempi devono adeguarsi. In questo senso<br />
va letto l’impegno di Dainese che, come sottolinea Fabio Muner,<br />
investe fortemente sulla qualità e l’affidabilità dei propri prodotti. “Il<br />
nostro impegno tecnico, economico e umano per lo sviluppo di<br />
nuove tecnologie applicate alla protezione è costante. Mi riferisco<br />
in particolare alla tecnologia D-air, il sistema air bag di Dainese,<br />
sviluppato anche nel mondo dello sci sportivo.” Un mercato che<br />
si è evoluto, anche nella distribuzione. “Dainese lavora sia<br />
attraverso D-store monomarca che attraverso punti vendita<br />
multimarca o digitali. L’importante è il rispetto del posizionamento<br />
di prezzo della collezione per non banalizzare il prodotto e<br />
accomunarlo ad altri marchi con meno contenuti tecnico/<br />
stilistici.” Riservando ai negozianti buone marginalità ed offrendo<br />
loro prodotti in grado di garantire performance di un certo livello<br />
per quanto riguarda l’ergonomia, la termicità e la protezione. Con<br />
queste premesse il futuro di Dainese nel mercato delle protezioni<br />
dello sci alpino in Italia non sembra un problema. “Dopo una<br />
sostanziale affermazione e stabilizzazione del prodotto casco –<br />
afferma infatti Muner – come Dainese mi aspetto un’ulteriore<br />
crescita del mondo delle protezioni, in cui il nostro marchio è<br />
stato innovatore, precursore e pioniere. L’azienda quest’anno<br />
festeggia i 40 anni di attività, il paraschiena (uno dei prodotti<br />
icona della società) i 30 anni e l’arrivo nel mondo della neve del<br />
back-protector risale ben all’anno 1995 grazie al supporto<br />
tecnico di Kristian Ghedina e alla valanga azzurra. Prima di tale<br />
data anche gli atleti della discesa libera della coppa del mondo di<br />
sci non indossavano nessuna protezione per proteggere la<br />
schiena e la spina dorsale. Come successo nel mercato moto,<br />
l’air bag e le protezioni intelligenti saranno il futuro per proteggere<br />
l’alteta prima, e l’appassionato di tutti i giorni poi.”<br />
Incredibili prestazioni<br />
Lo Zenith 76 Ti Basalt di Rossignol offre prestazioni incredibili.<br />
Ultra moderno, questo sci è l’ideale per sciatori esperti alla ricerca<br />
di stabilità, potenza e rapidità nei passaggi da uno spigolo all’altro.<br />
Particolarmente potente, è realizzato con una nuova fibra di basalto<br />
associata a strati di titanio che lo rendono più resistente e flessibile<br />
rispetto a una struttura classica con fibra di carbonio. Il basalto è un<br />
ottimo materiale che consente di annullare le vibrazioni e migliorare le<br />
sensazioni sulla neve. Tutto ciò è abbinato a una costruzione sandwich<br />
e moderna sciancratura. Inoltre, grazie a un<br />
nuovo profilo IPS concavo e una spatola<br />
all-mountain, lo Zenith 76 Ti Basalt si rivela<br />
straordinario sulla neve compatta ed è in grado<br />
di affrontare con disinvoltura anche i terreni più<br />
impegnativi. Lo scarpone Zenith Sensor3 100 è<br />
studiato per sciatori esperti che prediligono sciate<br />
in pista. Si caratterizza per un flex 100 di media<br />
durezza e per la forma interna della scarpetta di<br />
100 mm. Il Sensor Fit applicato all’interno della<br />
scarpetta migliora il comfort, mentre la base<br />
della scarpetta, che applica la tecnologia<br />
Sensor3, aumenta la ROSSIGNOL SCI<br />
reattività.<br />
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SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
La parola<br />
ai campioni<br />
32<br />
Nell’addentrarci nella ricerca<br />
dei sintomi del cambiamento<br />
dello sci alpino, siamo andati<br />
ad analizzare questo sport con due<br />
leggende come Gustav Thoeni ed<br />
Alberto Tomba, due ex campioni<br />
che hanno aiutato il movimento a<br />
crescere e che oggi guardano il<br />
passato, il presente ed il futuro dello<br />
sci con competenza e lungimiranza.<br />
A cominciare dal discesista di<br />
Trafoi, oggi quasi sessantunenne, titolare<br />
dell’Hotel Bellavista insieme<br />
alla sua famiglia, maestro di sci non<br />
più in attività, ma soprattutto uno<br />
dei più grandi sciatori di tutti i tempi<br />
con in bacheca quattro vittorie in<br />
Coppa del Mondo generale (1971,<br />
1972, 1973 e 1975), un oro e due<br />
argenti alle Olimpiadi, cinque ori e<br />
due argenti ai Mondiali e cinque ori,<br />
sei argenti e due bronzi ai Campionati<br />
italiani. “Rispetto a quando<br />
sciavo io – racconta Thoeni – lo sci<br />
alpino oggi va meglio, soprattutto<br />
se parliamo di preparazione delle piste<br />
ed innevamento programmato,<br />
dal momento che, grazie alla neve<br />
artificiale, sono sempre perfette.<br />
Una volta, al contrario, potendo<br />
contare solo sulla neve naturale, difficilmente<br />
la pista era completamente<br />
innevata e su qualche dosso<br />
spuntavano sempre l’erba e i sassi.”<br />
Ci sono stati miglioramenti anche<br />
per quanto riguarda i servizi ai consumatori<br />
di questo mercato. “L’impiantistica<br />
è più curata. Fino agli anni<br />
Sessanta erano poche le località<br />
con impianti di risalita. Da lì hanno<br />
cominciato a fare le seggiovie e gli<br />
skilift e, nel periodo di Alberto Tomba,<br />
sono arrivate anche le cabi- >><br />
Passato, presente e futuro dello sci<br />
nelle parole di due grandi atleti italiani.<br />
Competenti, lungimiranti, brillanti<br />
FOTO: FRANCESCO PANUNzIO - MILANO
✓<br />
✓<br />
Ottime prestazioni sia in salita che in fase di sciata<br />
Ottima camminabilità, facile da calzare e da togliere<br />
Scarpette EZ Fit, comfort istantaneo<br />
33
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
>><br />
novie. È stato un cambiamento generale,<br />
che ha coinvolto anche la<br />
tecnica alpinistica.” Che Thoeni per<br />
un periodo ha insegnato, anche come<br />
direttore tecnico nello staff azzurro,<br />
mentre oggi preferisce fare<br />
l’insegnante ai suoi nipoti che si avvicinano<br />
allo sci con attrezzi assolutamente<br />
diversi da quelli del passato.<br />
“Una volta gli sci erano molto<br />
lunghi e per imparare ad usarli servivano<br />
insegnamenti ed una pratica<br />
molto più impegnativi. Oggi gli sci<br />
sono più maneggevoli, è più facile<br />
farli girare e le piste, che una volta<br />
erano battute a scaletta, sono molto<br />
lisce e ben preparate.” Peccato che<br />
la FIS, la Federazione Internazionale<br />
Sci, sembri bloccare le esigenze e<br />
le richieste del mercato. “La sua<br />
scelta di ritornare a sci più lunghi è<br />
dettata dall’esigenza di aumentare<br />
la sicurezza. Penso che alla fine le<br />
aziende troveranno un sistema per<br />
far bene con quegli attrezzi esattamente<br />
come stanno facendo bene<br />
oggi con gli sci più corti.” E come<br />
sta facendo bene il mercato dello<br />
sci alpino nelle sue derivazioni.<br />
“Non lo vedo in calo, c’è ancora parecchia<br />
gente che pratica lo sci. Facendo<br />
le settimane bianche i costi<br />
sono abbordabili. Piuttosto credo<br />
che agli sciatori occasionali ormai<br />
convenga rifornirsi nei noleggi<br />
che sono ben attrezzati ed hanno<br />
un buon materiale, più che acquistare<br />
un paio di sci che dopo cinque<br />
anni sono superati.” Quello che<br />
non passa di moda sono i successi.<br />
“I risultati della squadra o degli atleti<br />
di Coppa del Mondo – afferma infatti<br />
Thoeni – sono ancora un elemento<br />
in grado di orientare le scelte dei<br />
consumatori nel mercato, grazie<br />
all’interesse dei giornali e della televisione.<br />
Nel mio periodo la Valanga<br />
Azzurra ha dato un grosso impulso<br />
allo sci, che poi è un po’ calato<br />
quando ho smesso, ma ha ripreso<br />
moltissimo con Alberto Tomba. Oggi<br />
ci sono elementi interessanti come<br />
Innerhofer, Blardone e qualche ragazza,<br />
ma manca un po’ di visibilità,<br />
perché mancano i fuoriclasse.”<br />
Uno di loro, o meglio un ex di loro, si<br />
è ritirato dalle competizioni da molti<br />
anni, ma continua ad essere un personaggio<br />
di spicco del circuito con<br />
le idee molto chiare sulla situazione<br />
che sta attraversando il movimento<br />
ed il mercato dello sci alpino in Italia.<br />
“Dopo il mio ritiro – racconta infatti<br />
Alberto Tomba, cinquanta vittorie >><br />
L’impiantistica è più curata. Fino agli anni Sessanta<br />
erano poche le località con impianti di risalita. Da<br />
allora hanno cominciato a fare le seggiovie e gli skilift<br />
e, nel periodo di Alberto Tomba, sono arrivate anche<br />
le cabinovie. È stato un cambiamento generale,<br />
che ha coinvolto anche la tecnica alpinistica<br />
34<br />
FOTO: FRANCESCO PANUNzIO - MILANO
n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />
Dettagli fashion<br />
Questo modello femminile<br />
48.10 è pensato per le<br />
sciatrici che cercano un<br />
capo tecnico ma che non<br />
intendono rinunciare<br />
a vestibilità e dettagli<br />
fashion. Tutte le cuciture<br />
sono termosaldate;<br />
polsini regolabili e<br />
mezzo guanto in<br />
morbido fleece per<br />
bloccare vento e neve;<br />
cappuccio amovibile con vera<br />
pelliccia staccabile (micro zip). La<br />
PUNTO AZZURRO<br />
fodera tecnica ha la funzione di<br />
Tel. 0346 22 402<br />
accelerare la traspirabilità. Inoltre info@4810nts.com<br />
una particolare costruzione interna<br />
della fodera crea un canale centrale che segue la<br />
colonna vertebrale per aumentare l’effetto camino,<br />
azzerando la condensa sulla schiena e facilitando<br />
la traspirazione. Il tessuto della giacca appartiene<br />
alla categoria dei softshell. Utilizza una tela stretch<br />
in Poliestere laminato con membrana poliuretanica.<br />
Il risultato è un tessuto ad alte prestazioni tecniche<br />
e molto versatile. L’impermeabilità del tessuto è fra<br />
le più alte ottenute: 15.000 mm di colonna d’acqua.<br />
Anche la traspirabilità è adeguata (15.000 gr/mq/24h).<br />
Il capo utilizza un’imbottitura a struttura alveolare<br />
con densità differenziata. Grazie alle fibre ultra-fini<br />
dell’imbottitura si ottiene uno spessore ridotto senza<br />
intaccare l’efficacia ed il livello delle performance<br />
di traspirabilità: cessione del vapore acqueo senza<br />
essere assorbito dalle fibre. 48.10 è un marchio<br />
distribuito da Punto Azzurro.<br />
Lenti per tutti i gusti<br />
Questa maschera Progrip ha un disegno ergonomico<br />
ed è costruita in materiale termoplastico ad alta<br />
flessibilità. Doppia spugna idrorepellente con ultimo<br />
strato di velluto anallergico. 100% protezione UV.<br />
Presenta: prese d’aria superiori e inferiori per una<br />
migliore efficacia delle lenti anti appannamento;<br />
elastico in poliestere, poliammide ed elastomeri di<br />
45 cm regolabile tramite doppie fibbie. È indossabile<br />
anche con casco ed è dotata di una gamma di lenti<br />
montabili: doppia arancio, doppia fotocromatica,<br />
doppia a specchio argento, doppia a specchio<br />
blu e doppia polarizzata. Tutte le lenti sono anti<br />
appannamento, anti-UV e con trattamento antigraffio.<br />
È fornita con una busta in microfibra porta<br />
maschera e pulisci-lente. Progrip è un marchio<br />
distribuito da Plastiche Cassano.<br />
PLASTICHE CASSANO<br />
Tel. 0331 200 652<br />
progrip@progrip.it<br />
35
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
>><br />
in Coppa del Mondo, una Coppa del<br />
Mondo, otto Coppe di Specialità, tre<br />
medaglie d’oro e due d’argento alle<br />
Olimpiadi e due medaglie d’oro e<br />
due di bronzo ai Mondiali – la FIS ha<br />
apportato modifiche importanti alla<br />
lunghezza dello sci ed alla sciancratura,<br />
spingendo gli atleti a modificare<br />
lo stile a cui ci si era abituati nel periodo<br />
precedente. Negli anni seguenti<br />
ha poi rivisto in parte queste<br />
modifiche, allungando gli sci di qualche<br />
centimetro, ma la sciata ormai<br />
aveva subito modifiche importanti.<br />
Adesso si parla di un nuovo passo<br />
indietro, e tutte queste variazioni improvvise<br />
obbligano l’atleta a modificare<br />
il proprio stile, la massa muscolare,<br />
l’allenamento, che insieme ai<br />
calendari di gara massacranti aumentano<br />
lo stress e la possibilità di<br />
infortuni.” Un problema che ormai<br />
non riguarda più Alberto Tomba, ritiratosi<br />
dalle competizioni ufficiali >><br />
Oggi lo sci alpino è molto<br />
migliorato rispetto al passato,<br />
soprattutto per quel che concerne<br />
la preparazione delle piste<br />
FOTO: VITTORIO JANNUzzI – MILANO<br />
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Difesa da urti e contusioni<br />
La Slalom Jacket prodotta da Zandonà è una giacca leggera con chiusura<br />
frontale a zip, dotata di particolari tutori (removibili tramite tasca con mini-zip<br />
nel retro) dedicati allo slalom per difendere da urti e contusioni le braccia, in<br />
materiale plastico (versione “Pro”) oppure in speciale gomma shock-absorber<br />
(versione “E.V.C.” = Evoluted Viscoelastic Cells). La giacca è realizzata con<br />
pregiato tessuto a rete a nido d’ape traspirante ed estremamente elastico<br />
per un’adesione perfetta alle linee del corpo. L’azienda propone anche le tute<br />
da gara integrali da sci alpino in Skitec bielastico con membrana WindTex,<br />
con zip anteriore ed elastico alto GelGrip con tenuta sul fondo della gamba.<br />
Disponibili in 4 versioni: standard, “Thermo” con rivestimento in Pile, standard<br />
“+ Protections” o “Thermo + Protections” con imbottiture aggiuntive su parte<br />
alta del braccio, avambraccio e coscia.<br />
ZANDONÀ<br />
Tel. 0423 569 135<br />
info@zandona.net<br />
Piedi da campione<br />
La calza da sci Mico X-Race Line<br />
è in maglia extra-light realizzata<br />
in Micotex polypropylene e Lycra<br />
per garantire massima aderenza<br />
e sensibilità senza spessori, per<br />
il totale controllo del movimento.<br />
Termicità e comfort sono assicurati<br />
dalle proprietà di estrema leggerezza<br />
ed elevata traspirabilità del Micotex.<br />
Presenta inoltre: protezione antibatterica<br />
e termoregolatrice in fibra<br />
d’argento X-Static; polsino antistress<br />
in Lycra che assicura massima<br />
aderenza senza compressione; punta<br />
super-comfort con cucitura rimagliata<br />
esterna anti-frizione. È Ideale<br />
per calzature<br />
termoformate<br />
e per chi è<br />
alla ricerca<br />
di una calza<br />
da campione.<br />
MICO SPORT<br />
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36
Bimbi sulla neve e non solo<br />
Per adattarsi alle innumerevoli attività dei<br />
nostri piccoli, Dieci HP, azienda produttrice<br />
con sede a Padova, presenta la linea Easy4-<br />
Life junior realizzata con tessuto elasticizzato<br />
Softshell 10.000 mm, con la quale identifica<br />
un prodotto altamente tecnico dai 6 ai 14<br />
anni. Sempre di più i ragazzi che iniziano lo<br />
sport alpino e che lo vivono con la massima<br />
vivacità, hanno bisogno di prodotti leggeri<br />
ma caldi in grado di mutare seguendo le loro<br />
esigenze di movimento o di temperatura,<br />
rispondendo alle richieste anche dei genitori<br />
più attenti e premurosi che li accompagnano<br />
sulla neve. Life è sinonimo di comfort,<br />
praticità, resistenza e leggerezza per sentirsi<br />
sempre a proprio<br />
agio. I capi con<br />
questo marchio<br />
rimangono<br />
perfetti anche<br />
dopo numerosi<br />
lavaggi.<br />
DIECI HP<br />
Tel. 049 8792 713<br />
www.easy4-life.it<br />
Alte prestazioni<br />
Questa giacca Dainese è interamente termonastrata in tessuto elastico<br />
laminato due strati Gore-Tex Product. Il tessuto morbido e ad alte<br />
prestazioni e gli inserti elastici localizzati sottobraccio assicurano<br />
comfort e libertà di movimento uniti ad una eccellente traspirabilità<br />
e impermeabilità di lunga durata (20.000 millimetri di colonna<br />
d’acqua). Le due tasche sui fianchi e la tasca sul petto sono nastrate,<br />
i polsini presentano esternamente un sistema di regolazione a velcri.<br />
Internamente si trova una comoda ghetta in Lycra ergonomica con<br />
foro per il pollice. Due prese d’aria sui fianchi<br />
garantiscono la giusta aerazione. Il cappuccio,<br />
reversibile e amovibile, è imbottito in<br />
piuma e presenta un doppio sistema<br />
di regolazione: frontale per il viso<br />
e posteriore per la giusta altezza/<br />
circonferenza. L’imbottitura interna,<br />
Pro-Tech inner lining, combina<br />
Primaloft One 60 gr e Schoeller-PCM<br />
a controllo dinamico del clima. Le<br />
cinque tasche interne garantiscono<br />
una sicura collocazione a tutti i beni<br />
personali. Una tasca dedicata al lettore<br />
mp3 e una dedicata allo smartphone<br />
entrambe con foro cuffie, assicurano<br />
massimo divertimento sulla neve e<br />
protezione per i dispositivi elettronici.<br />
A rendere ancor più preziosa la giacca<br />
ci pensano la presenza di un comodo<br />
portamonete removibile in tessuto<br />
DAINESE<br />
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info@dainese.com<br />
37
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
38<br />
>><br />
nel 1998. “Da allora la mia vita non è<br />
cambiata tanto, a parte l’adrenalina<br />
di gara e la ritualità degli allenamenti.<br />
Viaggio ancora moltissimo perché<br />
sono rimasto legato al mondo della<br />
neve partecipando ad eventi sciistici<br />
internazionali e collaborando con<br />
Comitati Olimpici Mondiali, uno su<br />
tutti quello di Torino 2006, ma anche<br />
Vancouver 2010 ed il comitato Coreano<br />
che si è aggiudicato le Olimpiadi<br />
Invernali per il 2018. Seguo anche<br />
alcuni progetti per il rilancio dello<br />
sci e la creazione di nuove realtà<br />
sportive d’alta quota, soprattutto<br />
nell’Est Europeo dove il movimento<br />
sciistico sta crescendo a vista d’occhio.<br />
Non mancano poi le collaborazioni<br />
televisive, sempre legate allo<br />
sport, come quella con Sky durante<br />
le Olimpiadi di Vancouver nel Febbraio<br />
2010, che sicuramente ripeterò<br />
a Sochi nel 2014, e quelle con alcune<br />
località e Regioni italiane con<br />
cui collaboro da qualche anno per la<br />
promozione dei valori dello sport e<br />
dello sci. Il tempo che mi rimane lo<br />
dedico alle attività di charity: dal<br />
1999 sono membro Fondatore della<br />
Laureus Academy & Sport For Good<br />
Foundation, un’Associazione internazionale<br />
composta dai più grandi atleti<br />
dello sport mondiale che si occupa<br />
di diffondere i valori e lo spirito sportivo<br />
in tutto il mondo – www.laureus.<br />
com –. Inoltre sostengo alcune piccole<br />
Fondazioni italiane, dalla ricerca<br />
pediatrica, alla costruzione di strutture<br />
di aiuto, ed una serie di orfanotrofi<br />
basati nell’Est Europeo.” Come volevasi<br />
dimostrare, il testimonial carismatico,<br />
capace di diventare un<br />
fenomeno mediatico, è ancora oggi<br />
un efficace veicolo di promozione<br />
di prodotti o di messaggi. “L’importante<br />
sono le vittorie. L’immagine<br />
viene di conseguenza. Ma credo che<br />
un’atleta non debba mai favorire l’immagine<br />
rispetto alla preparazione atletica<br />
e alle gare. Sinceramente non<br />
ho mai voluto diventare un ‘fenomeno<br />
mediatico’. Probabilmente sono<br />
stati i successi in gara ed il carattere<br />
estroverso con cui condividevo con<br />
il pubblico gioie e dolori a catapultarmi<br />
nel mondo dello showbiz. In realtà<br />
ho sempre pensato solo a >><br />
n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />
Liberi di sciare<br />
CMP presenta questa giacca da sci zip hood:<br />
il capo più performante e con il più alto grado<br />
di tecnicità della nuova collezione AI 2012.<br />
Una linea sportiva ed ergonomica per una<br />
giacca da sci che si adatta a tutte le possibili<br />
condizioni climatiche grazie soprattutto<br />
alla tecnologia Clima Protect. Lo speciale<br />
laminato termico microporoso assicura la<br />
dispersione dell’umidità corporea e una<br />
straordinaria traspirabilità resa ancora più<br />
efficace dai fori laserati. Tutte le cuciture<br />
sono sigillate con speciale nastro PU<br />
evitando quindi qualsiasi infiltrazione di vento e<br />
acqua. La sicurezza è un elemento importante<br />
di questa giacca che è dotata di protezioni<br />
per i gomiti e le spalle. Fra le caratteristiche:<br />
due tasche frontali, tasca porta skipass sulla<br />
manica sinistra, tasca interna e due tasche<br />
alloggiamento, ghetta antineve e polsino in<br />
licra per l’alloggiamento del pollice. Anche<br />
per la donna CMP presenta tante novità<br />
accattivanti tra cui questa giacca zip hood.<br />
Anch’essa dalla linea ergonomica ed<br />
elegante, utilizza la tecnologia Clima<br />
Protect. Lo speciale laminato termico<br />
microporoso assicura dispersione<br />
dell’umidità e traspirabilità. Questa<br />
giacca presenta tutte le caratteristiche<br />
che possono servire sulla neve: quattro tasche<br />
frontali, tasca porta skipass sulla manica sinistra, F.LLI CAMPAGNOLO<br />
Tel. 0424 515 411<br />
una tasca interna e due tasche alloggiamento,<br />
campagnolo@campagnolo.it<br />
ghetta antineve con chiusura a bottoni e<br />
polsini in licra per l’alloggiamento del pollice. Il<br />
cappuccio è regolabile e può essere staccato per dare alla giacca<br />
un tocco glamour.<br />
Esperienza al servizio della sicurezza<br />
Il retificio FAR propone transenne e barriere di delimitazione per piste<br />
da sci e da snowboard. Realizzate in polietilene, stabilizzate ai raggi UV<br />
e idrorepellenti, le delimitazioni sono disponibili in diverse dimensioni<br />
e nei colori rosso e giallo, blu, giallo e blu. Ideali per delimitare le aree<br />
e per definire i tracciati durante le gare o i campi scuola, si inseriscono<br />
armoniosamente nel paesaggio montano. Queste transenne di<br />
delimitazione possono essere fornite con pali di sostegno in fibra di<br />
vetro, molto semplici da montare e da rimuovere. All’offerta standard<br />
FAR aggiunge la possibilità di personalizzare le reti con la stampa del<br />
logo su un inserto in PVC che ricopre i pali e che acquista così una<br />
doppia funzione<br />
promozionale e di<br />
rivestimento.<br />
F.A.R. RETI<br />
Tel. 030 9882 018<br />
info@far-reti.it
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39
SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />
40<br />
>><br />
gareggiare, vincere ed essere me<br />
stesso seguendo il mio istinto, il resto<br />
è stato una conseguenza a cui<br />
sinceramente non mi sono mai abituato<br />
fino in fondo.” Così come le<br />
aziende, i tifosi e gli amanti dello sci<br />
faticano ad abituarsi a non potere<br />
applaudire un campione del calibro<br />
di Alberto Tomba. “La squadra di slalom<br />
maschile adesso è in splendida<br />
forma. Mi godo gli slalom come non<br />
capitava da Vancouver 2010 quando<br />
Razzoli s’è portato a casa la medaglia<br />
d’oro. E anche il gigante va bene,<br />
con un Blardone che pare rinato,<br />
e se lo merita. Aspettiamo gli altri,<br />
quelli acciaccati che ce la stanno<br />
mettendo tutta con la riabilitazione e<br />
i velocisti, un po’ sfortunati in questo<br />
inizio di stagione. Anche le ragazze<br />
ci stanno portando qualche bella<br />
soddisfazione.” Meno soddisfacente<br />
è stata la decisione della FIS di<br />
adottare nelle gare sci in controtendenza<br />
con le richieste del mercato.<br />
“Quando mai la Fis ha preso una decisione<br />
pensando agli atleti e agli interlocutori<br />
tecnici? Non c’erano altre<br />
modifiche più urgenti e a favore degli<br />
atleti rispetto a questa? A voi l’ardua<br />
sentenza, di rimostranze alla Fis ne<br />
ho fatte fin troppe – senza successo<br />
– quando gareggiavo.” E stupiva il<br />
mondo, prima con la sorpresa a Calgary<br />
nel 1988, quindi con la riconferma<br />
ad Albertville nel 1992. “E poi<br />
con i due ori ai Mondiali di Sierra<br />
Nevada e l’ultima gara e vittoria a<br />
Crans Montana, portato in spalla dagli<br />
avversari.” Scatti da ricordare,<br />
sperando che il futuro riservi nuovi<br />
campioni e nuove imprese allo sci<br />
azzurro. “Mi auguro che continui così,<br />
con nuovi giovani che crescono e<br />
i ‘veterani’ che si confermano. Questo<br />
è un anno tranquillo (niente Mondiali<br />
e Olimpiadi) ma dal prossimo<br />
inizierà un triennio importante. È necessario<br />
che le squadre lavorino serenamente<br />
con i loro tecnici, che i<br />
fornitori di materiali si impegnino al<br />
massimo e che la Federazione trovi<br />
una stabilità definitiva.”<br />
aldo.vittorio@topsport.it<br />
n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />
La seconda pelle di ogni sciatore<br />
Il baselayer CMP è la soluzione perfetta<br />
per tutti gli amanti dello sci che sono<br />
alla ricerca di una maglia da indossare<br />
sotto la giacca. Realizzato in micropile<br />
con finitura al carbonio, questo capo<br />
ha un taglio sagomato e un tessuto<br />
elasticizzato in tutte le direzioni,<br />
caratteristca questa che consente un’elevata<br />
libertà di movimento. La tecnologia Softech<br />
inoltre favorisce un’immediata evaporazione del<br />
sudore lasciando il corpo asciutto. La maglia,<br />
dal design ergonomico, ultraleggero e altamente<br />
performante, presenta una mezza zip con<br />
protezione sottogola. Lo stretch performance<br />
CMP da donna è la soluzione migliore come<br />
sottogiacca da sci. Questo capo in pile stretch<br />
F.LLI CAMPAGNOLO<br />
garantisce comfort, elasticità e libertà di<br />
Tel. 0424 515 411<br />
movimento. Il design ergonomico conferisce campagnolo@campagnolo.it<br />
un’elevata vestibilità e praticità. La giacca<br />
presenta mezza zip in contrasto colore, una stampa che richiama cristalli<br />
di neve e cuciture in contrasto. Quattro i colori disponibili: bianco, blu<br />
oceano, verde acido e nero.<br />
Visione perfetta sulle piste<br />
Direttamente dalle piste da cross alle piste innevate arriva questa<br />
maschera Progrip, disponibile con colorazione Flash e Carbon.<br />
Visibilità impareggiabile in tutte le direzioni.<br />
Possibilità di utilizzo anche per chi usa occhiali da vista grazie a speciali<br />
scanalature per alloggiare le aste. 100% protezione UV.<br />
Prese d’aria superiori e inferiori per una migliore efficacia delle lenti anti<br />
appannamento. Elastico di 45 cm regolabile tramite doppie fibbie.<br />
Perfetto fit anche con casco. Tutte le lenti sono anti appannamento e con<br />
trattamento anti graffio. Busta in microfibra porta maschera. Progrip è un<br />
marchio distribuito da Plastiche Cassano.<br />
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Tel. 0331 200 652<br />
progrip@progrip.it<br />
Competizioni in sicurezza<br />
Per lo sciatore Ufo Plast propone Armguard<br />
racing regolabile, ideale per le competizioni.<br />
Costruito in Polietilene con imbottitura<br />
interna. Protezioni Rigide, PE. Il prodotto è<br />
made in Italy ed è a taglia unica e disponibile<br />
in colore bianco. Sempre dell’azienda, il<br />
corpetto protettivo World Cup EVO con<br />
protezioni anteriori soft e posteriori spalla<br />
soft, e protezioni braccia/spalle in plastica.<br />
Prodotto in Lycra, polietilene espanso<br />
aerato, anche questo è<br />
totalmente made in Italy e<br />
disponibile nelle taglie<br />
dalla XS alla XXL.<br />
UFO PLAST<br />
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life is my favourite colour<br />
41<br />
HALL B2 STAND N° 204
Anche l’AustriA ski Pool<br />
sceglie BootDoc!<br />
Marcel hirscher e Marlies schild li hanno già provati e apprezzati<br />
in anteprima - da metà novembre gli atleti dell'Austria ski team<br />
utilizzano i plantari e le calze a compressione graduata BootDoc<br />
Secondo quanto riferito dall'amministratore di Boot-<br />
Doc Andreas Zauner, le esperienze degli atleti professionisti<br />
confluiscono sempre nel processo di sviluppo,<br />
e in ultima analisi ciò consente anche agli amatori di<br />
trarne giovamento. I plantari di BootDoc stabilizzano<br />
e posizionano il piede nella calzatura aiutando così il<br />
corpo a mantenere l'equilibrio. A questo proposito ogni<br />
disciplina pone le proprie esigenze specifiche. "Armonizziamo<br />
i materiali e la struttura al comportamento<br />
di conduzione, ammortizzamento e stabilità, inoltre<br />
teniamo anche in considerazione la dinamica delle varie<br />
discipline. Mentre i discesisti necessitano di plantari<br />
più flessibili, nello slalom è determinante la trasmissione<br />
diretta", cita come esempio Zauner. Soprattutto<br />
per questa ragione la squadra nazionale<br />
di sci più forte del mondo si affida ai materiali e<br />
ai costanti progressi dello sviluppo di BootDoc.<br />
"Le nostre calze a compressione graduata e i<br />
plantari garantiranno anche il supporto ottimale<br />
del piede degli atleti durante le sedute<br />
di allenamento a secco, come per esempio<br />
per la corsa a piedi o in bicicletta", sottolinea<br />
Zauner.<br />
Mai più vesciche o irritazioni da sfregamento<br />
L'assortimento del marchio BootDoc<br />
facente parte del gruppo WINTER-<br />
STEIGER si è arricchito di un prodotto<br />
particolarmente efficace. Da<br />
adesso, grazie al nuovo SIL-PRO-<br />
TECT, la formazione di vesciche<br />
e di irritazioni da sfregamento<br />
appartiene ormai al passato.<br />
Questa efficacissima soluzione<br />
riduce al minimo l'attrito<br />
tra la pelle e i vestiti o le calzature.<br />
SIL-PROTECT rende superflui<br />
i cerotti per vesciche che potrebbero<br />
incollarsi su costosi tessuti<br />
e renderli addirittura inutilizzabili.<br />
SIL-PROTECT viene rimosso con semplicità dall'abbigliamento<br />
con un lavaggio a 40°C. Con una testina<br />
roll-on particolarmente sottile la soluzione viene<br />
applicata in modo mirato per proteggere le zone della<br />
pelle più a rischio. Immediatamente dopo si possono<br />
indossare gli abiti. SIL-PROTECT non penetra nella<br />
pelle come fanno le comuni soluzioni ma crea una pellicola<br />
protettiva che resiste per tutto il giorno anche in<br />
presenza di bagnato. Anche in caso di parti del corpo<br />
irritate e di vesciche aperte l'applicazione di SIL-PRO-<br />
TECT aiuta a prevenire altri danni riducendo i dolori.<br />
Così praticare movimento sarà di nuovo fonte di gioia.<br />
SIL-PROTECT è disponibile in confezioni da 10 ml e<br />
50 ml, ha un utilizzo universale e viene usato anche<br />
dai più forti partecipanti alla classica ciclistica<br />
Race Across America dove si percorrono ben<br />
5000 chilometri. "SIL-PROTECT mi ha permesso<br />
di affrontare senza problemi le circa<br />
215 ore trascorse in sella durante questa<br />
gara di bicicletta", afferma il secondo classificato<br />
del 2009, Gerhard Gulewicz.<br />
WINTERSTEIGER detiene la distribuzione<br />
esclusiva di SIL-PROTECT<br />
su scala mondiale. "Siccome ci occupiamo<br />
intensamente di calzature e plantari,<br />
SIL-PROTECT rappresenta un'integrazione<br />
ideale nel settore Boot Doc",<br />
sottolinea Josef Aigner, Direttore della<br />
linea commerciale WINTER-<br />
STEIGER.<br />
WINTERSTEIGER<br />
ITALIA SRL<br />
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LA VILLA IN BADIA (BZ)<br />
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DALLA COPERTINA SPECIALE FREERIDE<br />
La tribù<br />
degli affari<br />
Una community di grandi<br />
appassionati, che entusiasma<br />
e contagia. Il numero degli<br />
amanti del free ski è ancora<br />
in crescita, e da nicchia<br />
si sta trasformando in un mercato<br />
capace di reggere alla crisi<br />
44
Liberi di scegliere, liberi di<br />
sciare. In modo diverso, perché<br />
il desiderio di distinguersi<br />
dalla massa, ma al contempo<br />
di identificarsi in un certo contesto,<br />
fa parte del DNA del consumatore.<br />
Almeno di quello del free ski,<br />
due parole che indicano una nicchia<br />
di mercato che, per una serie<br />
di ragioni, ora non è più tale. Il desiderio<br />
di adrenalina è la bussola<br />
che orienta un target sempre più<br />
giovane verso le evoluzioni del free<br />
style, il brivido di solcare per primi la<br />
neve incontaminata in ambienti speciali<br />
e riservati è l’essenza del freeride.<br />
Sono le due facce della stessa<br />
medaglia, il vecchio, si fa per dire,<br />
ed il nuovo che si completano in un<br />
concetto diverso di sci, per troppo<br />
tempo snobbato da aziende ed addetti<br />
ai lavori, ma che, numeri alla<br />
mano, è oggi qualcosa di più di una<br />
semplice tendenza. All’estero spopola,<br />
in Italia fatica ad imporsi, nonostante<br />
rappresenti un potenziale deterrente<br />
alla crisi economica del Paese.<br />
C’è chi si muove con circospezione,<br />
chi non crede alla validità di<br />
un fenomeno che sta diventando anche<br />
sociale. La strada per il futuro è<br />
segnata. E passa decisamente per<br />
chi non ama indicazioni fuori e dentro<br />
la pista.<br />
“Il mondo del free ski – commenta<br />
infatti Alessandro Costa, Sales Manager<br />
Italia di K2 per The Group Distribution<br />
– non è affetto in modo diretto<br />
dalla crisi di mercato, perché<br />
rappresenta una nicchia in cui c’è<br />
sempre chi ha necessità di spendere<br />
qualcosa di più nell’attrezzatura nuova,<br />
anche se parlare di nicchia per<br />
questo segmento di mercato può essere<br />
riduttivo.” Meglio definirlo una<br />
tribù, persone collegate tra loro, che<br />
si informano e si scrivono. “Una tribù<br />
aperta verso nuovi sciatori – specifica<br />
Costa – non chiusa in se stessa.”<br />
È proprio questa la forza del free ski,<br />
inteso come movimento, che si alimenta<br />
sul web, ma non disdegna canali<br />
di acquisto tradizionali, purché il<br />
prodotto rispecchi certe esigenze<br />
precise, da un’estetica accattivante<br />
ad una tecnologia all’avanguardia.<br />
L’importante è distinguersi da chi<br />
sposa lo stile e la filosofia di un approccio<br />
classico allo sci. Per certi<br />
versi è una forma d’arte, che come<br />
tale va considerata in un’ottica di<br />
mercato. “Gli sci a volte sono fumettati<br />
– spiega infatti Costa – con colori<br />
particolari e grafiche originali.<br />
Molti atleti free ski sono artisti che<br />
disegnano lo sci a loro piacimento.”<br />
Alle aziende il compito di interpretarne<br />
le richieste, anche in chiave tecnologica,<br />
lavorando sullo sviluppo<br />
del rocker e dei rialzi sulla punta che<br />
danno all’attrezzo maggiore performance<br />
e galleggiabilità, investendo<br />
sullo ‘sbananato’ e su tutto quello<br />
che può suscitare l’interesse di consumatori<br />
sempre più attratti dal free<br />
ski. “Fino a pochi anni fa – conferma<br />
infatti Costa – eravamo pochi a proporre<br />
prodotti freeride, c’era poca<br />
enfasi. Oggi, al contrario, si registra<br />
una forte propensione del pubblico<br />
ad acquistare prodotti alternativi per<br />
lo sci freeride e free style, mentre lo<br />
sci tradizionale è in recessione o fermo.”<br />
Le prerogative per un’esplosione<br />
del movimento quindi ci sono,<br />
anche se rimangono certe condizioni<br />
che non ne facilitano lo sviluppo.<br />
A partire dalla legislazione italiana,<br />
molto restrittiva nei confronti di<br />
chi pratica lo sci in neve fresca e di<br />
come lo può praticare, fino ad arrivare<br />
al ruolo dei maestri e delle guide<br />
alpine come accompagnatori, sul<br />
quale non c’è chiarezza, mentre alcune<br />
località sono ancora indietro nel<br />
bonificare le piste. “I sindaci – afferma<br />
Costa – per comodità mettono<br />
sempre pericolo di valanghe cinque,<br />
così non hanno problemi.” Ostacolando<br />
l’affermarsi del free ski che necessita<br />
di un territorio adatto e di<br />
una regolamentazione non re- >><br />
Qualità per il comfort<br />
Estetica e tecnologia sono sempre importanti, ma non va mai dimenticata<br />
la sicurezza. È questo il must di Safilo che da più di cinquant’anni<br />
è al servizio dei migliori atleti in pista, abbinando il<br />
massimo della sicurezza ad una praticità senza eguali. È questo il<br />
presupposto partendo dal quale l’azienda ha presentato le sue più<br />
recenti novità sul mercato della sciata in libertà. “Per quanto riguarda<br />
il mondo del free ski – afferma infatti Giovanni Carturan,<br />
Sport Marketing Specialist di Safilo – stiamo investendo molto in<br />
termini di tecnologia e ricerca, cercando di offrire agli sciatori il<br />
massimo del comfort durante le discese. Esempi dei nostri sforzi<br />
sono il nuovo casco Zephyr e le maschere Cliff Evo e Crest by Carrera.<br />
Il primo sfrutta la struttura Climatic, un insieme di più di 100<br />
microfori sulla calotta, che combinati ad altre soluzioni, come il<br />
materiale ipoallergenico EVA, garantiscono una traspirabilità ottimale,<br />
mentre le nuove maschere presentano per la prima volta il<br />
Multiple Positioning System (MPS), un sistema di regolazione della<br />
calzata sul naso, che permette l’adattabilità a qualsiasi tipo di viso.”<br />
45
FREERIDE LA TRIBÙ DEGLI AFFARI<br />
>><br />
pressiva.<br />
Anche se incentivi al progredire del<br />
movimento sono arrivati dal riconoscimento<br />
che questo sport ha avuto<br />
a livello internazionale. “Negli ultimi<br />
due o tre anni – racconta infatti<br />
Massimo Braconi, product test manager<br />
e team manager degli atleti di<br />
Nordica – il free ski ha fatto numeri<br />
importanti sullo slancio del riconoscimento<br />
del CIO che ha promosso<br />
l’half pipe e lo slopestyle a discipline<br />
olimpiche. Se parliamo ancora di<br />
mercato di nicchia è solo perché fino<br />
ad oggi le aziende e la politica che<br />
gira dietro allo sport non hanno creduto<br />
nelle potenzialità del free ski.”<br />
Sempre più amato dai giovani e da<br />
chi vuole un approccio diverso al fare<br />
sport sulla neve, un popolo che<br />
abbraccia i bambini di dieci anni e<br />
gli sciatori di mezza età, che ha le<br />
idee chiare, ma anche una certa fretta<br />
nel voler vedere realizzati i suoi<br />
desideri. “Per quanto riguarda le grafiche<br />
– afferma infatti Braconi – bisognerebbe<br />
essere più veloci. La<br />
storia di uno sci è legata a certi tempi,<br />
per cui le aziende lavorano su una<br />
grafica destinata ad essere proposta<br />
sul mercato per un anno. I ragazzi, al<br />
contrario, vorrebbero un prodotto<br />
con molte grafiche, che cambiano<br />
velocemente all’interno della stessa<br />
stagione.” Una tendenza che Braconi<br />
e Nordica hanno rilevato grazie all’attenzione<br />
nei confronti dei consumatori,<br />
per i quali gli atleti nazionali ed<br />
internazionali dell’azienda si riuniscono<br />
facendo dei focus, volti ad individuare<br />
nuove linee e grafiche per sci<br />
e scarponi. Tra queste spicca lo sci<br />
El Paco, per lo slopestyle, e l’Ace of<br />
Spade per il freeride, frutto di ricerche<br />
volte a trovare i materiali migliori.<br />
“Utilizziamo legno aeronautico che<br />
garantisce leggerezza ed un’ottima<br />
prestazione agli sci di alto livello,<br />
mentre per quelli racing utilizziamo il<br />
sistema EDT, una sorta di piastra<br />
che elimina le torsioni laterali lasciando<br />
lo sci molto elastico.” Ideale<br />
per un mercato che potrebbe rappresentare<br />
un antidoto alla difficile<br />
situazione economica del Paese.<br />
“Se il free ski fosse curato come si<br />
deve – afferma infatti Braconi – sarebbe<br />
una categoria in più in un momento<br />
di crisi come questo e permetterebbe<br />
quanto meno di mantenere<br />
i fatturati che le aziende hanno<br />
realizzato in passato.” Un primo passo<br />
potrebbe essere una maggiore<br />
attenzione ai testimonial e agli atleti,<br />
che da un lato rappresentano una<br />
buona parte del target a cui il mercato<br />
del free ski si riferisce, e che<br />
dall’altro sono molto utili nel sviluppare<br />
i prodotti dopo averli testati<br />
personalmente. È una questione di<br />
fiducia. In loro, nel mercato, in uno<br />
sport a cui manca solo l’investitura<br />
ufficiale dagli addetti ai lavori. “In Italia<br />
– afferma infatti Braconi – siamo<br />
più indietro nel free ski rispetto ad<br />
altri Paesi europei, perché lo si >><br />
FOTO: K2<br />
Il desiderio di distinguersi<br />
dalla massa, ma al contempo<br />
di identificarsi in un certo<br />
contesto, fa parte del DNA<br />
del consumatore e dunque<br />
è perfettamente<br />
rappresentato dal free ski<br />
Dai giovani, per i giovani<br />
È appena cominciata, ma già si preannuncia un successo. Lo scorso 6 e 7 gennaio è infatti<br />
ufficialmente partita la terza edizione del Nordica Freeski Tour, un evento di promozione del<br />
mondo free style e freeride che si svilupperà fino al 10 e 11 marzo in otto rinomate località<br />
montane, per avvicinare i giovani a questo sport, insegnando loro le regole per sciare in sicurezza.<br />
Un obiettivo importante per raggiungere il quale saranno impegnati gli atleti del Team<br />
Nordica, che affiancheranno gli interessati sulla neve. Prevista la possibilità di un test sci gratuito<br />
per chi vorrà provare l’attrezzatura Nordica ed un test di guida sicura sulla neve grazie<br />
alla partecipazione della concessionaria Superauto in collaborazione con Skoda e Volkswagen.<br />
Rilevante l’attività di prevenzione in materia di sicurezza nel freeride all’interno del The North<br />
Face Safety camps, durante le tappe del quale i promoter e gli atleti organizzeranno un’uscita<br />
di freeriding in sicurezza per conoscere meglio i segreti ed i pericoli del fuori pista. “Invito anche<br />
i negozianti a partecipare a questo evento – esorta Massimo Braconi, product test manager<br />
e team manager degli atleti di Nordica – per provare in prima persona cosa significa il<br />
free ski e proporlo nel modo migliore ai propri clienti.”<br />
46
Adatto ad ogni terreno<br />
L’S3 di Rossignol è la versione ‘meno estrema’ del pluripremiato e<br />
conosciutissimo S7. Come l’S7, l’S3 si distingue per la tecnologia<br />
Powder Turn con rocker alto in punta e coda e camber ridotto a<br />
centro sci, aspetti che rendono questo sci adatto ad ogni terreno.<br />
Il Powder Turn rocker conferisce un sorprendente galleggiamento,<br />
facilità estrema nei cambi di direzione per discese senza fatica e<br />
immediato controllo della velocità. I 98 mm di larghezza a centro<br />
sci rendono l’S3 versatile, maneggevole e agile sia in pista che<br />
nei terreni non tracciati. Perfetto per coloro che cercano uno sci<br />
leggero per esplorare tutti gli angoli nascosti della montagna.<br />
Per grandi e piccini<br />
ROSSIGNOL<br />
Tel. 0161 855 513<br />
www.rossignol.com<br />
Il supporto<br />
schiena Drift<br />
di Ufo Plast da<br />
adulto con cintura,<br />
presenta bretelle<br />
asportabili ed è realizzato<br />
con materiali traspiranti<br />
quali la rete in poliestere<br />
e l’Airnet. Garantisce il<br />
massimo della leggerezza e della<br />
traspirazione con il vantaggio di un’elevata elasticità per assorbimento<br />
degli urti garantita dalle protezioni interne in ATF (completamente<br />
removibili per il lavaggio). È disponibile in 2 colorazioni, ed è costruito<br />
in Lycra, polietilene espanso aerato. Si tratta di un prodotto totalmente<br />
made in Italy e ha la certificazione CE. Il supporto schiena Drift è<br />
disponibile anche nella versione da bambino in due diverse misure e<br />
due differenti colorazioni.<br />
UFO PLAST<br />
Tel. 0587 488 012<br />
info@ufoplast.it<br />
Elevata<br />
manovrabilità<br />
Lo5 è lo sci più versatile della collezione La Sportiva: dedicato allo<br />
ski-touring ma con una vocazione spiccata per il freeride, per le<br />
discese veloci tra alberi, dossi e cunette. Perfetto sia per nevi<br />
morbide e polverose grazie alla combinazione 20% rocker/80%<br />
camber, sia per nevi compatte sulle quali mantiene un’elevata<br />
manovrabilità. La costruzione comprendente leggerissime fibre<br />
di carbonio, permette massima reattività, flessibilità e velocità<br />
nei cambi di direzione per evitare gli ostacoli che si possono<br />
trovare nei fuori pista. Lo5 è concepito per l’uso continuativo<br />
durante tutta la stagione invernale e può essere facilmente<br />
utilizzato sia con attacchi da sci alpinismo che da telemark.<br />
Il massimo della versatilità per il massimo del divertimento<br />
sulle piste di tutto il mondo.<br />
CALZATURIFICIO LA SPORTIVA<br />
Tel. 0462 571 800<br />
lasportiva@lasportiva.com<br />
47
FREERIDE LA TRIBÙ DEGLI AFFARI<br />
48<br />
>><br />
creda ancora una nicchia e per questo<br />
si pensa che non sia utile investire<br />
in questo settore.” Occorre un<br />
cambio di atteggiamento, anche da<br />
parte dei negozianti. “Sono dei professionisti<br />
e, come tali, dovrebbero<br />
essere più informati sugli sport<br />
emergenti come il free ski e non<br />
aspettare a trattare queste attività<br />
solo quando si sono affermate.”<br />
Anche perché il mercato del free ski<br />
ha tutte le caratteristiche per poter<br />
regalare soddisfazioni nel breve e<br />
medio periodo. “In Italia – commenta<br />
Giovanni Carturan, Sport Marketing<br />
Specialist di Safilo – è in piena<br />
evoluzione. È un movimento che stiamo<br />
recependo da Paesi come la<br />
Francia, gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda,<br />
quindi è stato necessario un<br />
primo momento di adattamento, come<br />
in ogni cosa nuova. Tuttavia credo<br />
che le nuove generazioni inizino ad<br />
apprezzare sempre di più il grado di<br />
libertà che questa disciplina offre.”<br />
Anche grazie ad eventi come il Carrera<br />
Freeride Challenge Punta Nera, un<br />
evento favoloso nella cornice del Faloria<br />
di Cortina, in cui lo scorso anno i<br />
migliori atleti a livello nazionale e non<br />
solo si sono dati battaglia dando vita<br />
ad uno spettacolo incredibile, confermando<br />
la valenza dell’immagine anche<br />
nel free ski. “In questo settore –<br />
afferma infatti Carturan – i testimonial<br />
sono importanti, ma diventano molto<br />
più proattivi rispetto a quelli dello sci<br />
alpino, risultando essere quasi degli<br />
ambasciatori del marchio. È un rapporto<br />
biunivoco per cui la credibilità<br />
del brand si costruisce nel momento<br />
in cui i testimonial trovano i partner<br />
ideali, disponibili a seguirli e ad assecondarli<br />
nelle loro avventure.” Guidati<br />
dalla voglia di scoprire uno sport che<br />
miete consumatori tra i giovani, perché<br />
porta con sé aspetti perculiari di<br />
quella fascia d’età. Entusiasmo, divertimento,<br />
spensieratezza. Emozioni<br />
sempre nuove da provare negli snow<br />
park o fuori pista. Liberi di sciare. E di<br />
scegliere un approccio ed uno stile<br />
trendy in grado di valorizzare il mercato<br />
sportivo sulla neve in modo diverso<br />
ed affascinante.<br />
aldo.vittorio@topsport.it<br />
Meno torsione, più potenza<br />
Per tutti i professionisti Nordica ha ideato sci e scarponi competitivi e all’avanguardia. Il<br />
nuovissimo sci Dobermann GSR Edt Evo CT è pensato per coloro che sono alla ricerca di<br />
performance da gara con la versatilità di un moderno sci da discesa: sciatori che<br />
ricercano una stabilità e una precisione da Coppa del Mondo e la flessibilità di un<br />
grande sci frontside. La tecnologia EDT di questi sci - Efficent<br />
Dynamic Tecnology, sviluppata in collaborazione con il dipartimento<br />
di Ingegneria Meccanica dell’Università di Padova, permette<br />
allo sciatore di risparmiare una notevole quantità di energia<br />
incrementando al tempo stesso la potenza. Il profilo aggressivo<br />
in punta facilita l’ingresso in curva e sfrutta l’efficacia della<br />
sciancratura fin dall’inizio della curva. Una sciancratura ridotta in<br />
punta consente di tracciare linee più incisive e pulite in fondo alla<br />
curva, riducendo in tal modo una virata eccessiva. Lo scarpone<br />
Dobermann Pro EDT 130 ha un appoggio per il piede<br />
in materiale composito, letteralmente inserito nello<br />
scafo con l’ausilio di quattro perni che riduce<br />
radicalmente le inefficienze strutturali provocate<br />
dal flex e dalla deformazione torsionale dello<br />
NORDICA<br />
Tel. 0422 7285<br />
nordica.info@nordica.com<br />
scarpone. L’EDT consente una migliore efficienza<br />
della struttura dello scarpone, l’ottimizzazione della<br />
trasmissione di energia e l’aumento della rigidità torsionale.<br />
Divertimento sicuro<br />
La sicurezza è un bene e un diritto che si può perseguire in tanti modi differenti dal divieto,<br />
ed il free ski è un mondo ricettivo in questo senso. È l’opinione di Alessandro Costa,<br />
Sales Manager Italia di K2 per The Group Distribution, che spiega come uno sport<br />
adrenalinico possa essere praticato in modo sicuro. “Su questo tema – afferma infatti<br />
Costa – ci sono infatti organizzazioni come il mystic free ride che organizza camp sulla<br />
sicurezza con il sostegno di aziende che si adoperano affinché i consumatori siano poi<br />
in grado di utilizzare al meglio gli strumenti che acquistano come l’arva, la pala e la<br />
sonda. Quando le si comprano non c’è un corso per saperle usare. Fortunatamente chi<br />
pratica il freeride è attento e si informa su come utilizzare questi strumenti.” Considerati<br />
e valorizzati da un target che va dai 25 ai 50 anni, anche se, per le sue caratteristiche<br />
il free style è più vicino ai giovani, mentre il freeride, anche per il costo delle attrezzature,<br />
fa riferimento ad una fascia di consumatori più matura. È uno stacco generazionale,<br />
che si traduce in una differente percezione degli stimoli legati all’acquisto.<br />
“È più il ragazzino che chiede ai genitori di comprargli l’attrezzatura free style – spiega<br />
infatti Costa – che non i genitori ad essere ricettivi a questi prodotti.”
HIGH RISE<br />
FEATURING<br />
ROCKER<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
FULL CAM<br />
FULL CAMBER<br />
ROCKER<br />
CAMBER ROCKER<br />
HIGH RISE<br />
FEATURING<br />
FULL CAMBER<br />
ROCKER<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
FULL CAM<br />
FULL CAMBER<br />
ROCKER<br />
CAMBER ROCKER<br />
FULL CAMBER<br />
TWIN POP<br />
FULL CAM<br />
POP CAMBER<br />
FULL CAMBER<br />
TWIN POP<br />
POP CAMBER<br />
FULL CAMBER<br />
TWIN POP<br />
POP CAMBER<br />
FULL POP CAMBER<br />
FULL POP CAMBER<br />
EARLY RISE<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
EARLY RISE<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
FULL POP CAMBER<br />
EARLY RISE<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
CAMBER<br />
CAMBER<br />
RAPID RACE PROFILE<br />
FULL RACE CAMBER<br />
ROCKER<br />
Linear Sidecut<br />
ROCKER<br />
RAPID RACE PROFILE<br />
FULL RACE CAMBER<br />
RAPID RACE PROFILE<br />
FULL RACE CAMBER<br />
Linear Sidecut<br />
FULL RACE CAMBER<br />
FULL RACE CAMBER<br />
Linear Sidecut<br />
FULL RACE CAMBER<br />
INTUITIVE<br />
ROCKER<br />
INTUITIVE<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
ROCKER<br />
ROCKER<br />
ROCKER<br />
CAMBER<br />
CAMBER<br />
80MM<br />
80MM<br />
ROCKER<br />
ROCKER<br />
INTUITIVE<br />
ROCKER<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
ROCKER<br />
CAMBER<br />
ROCKER<br />
49
FREERIDE LA TRIBÙ DEGLI AFFARI<br />
Evitare lo<br />
stress<br />
I parapolsi Zandonà Wristguard Evo sono fabbricati<br />
al 100% in Italia e studiati per difendere da urti,<br />
contusioni e iperflessione il polso; sono formati<br />
da una struttura esterna avvolgente in neoprene<br />
che contiene i tutori, realizzati in speciale lega<br />
plastica ad alto potere di dissipamento d’energia.<br />
La forma e il particolare posizionamento dei<br />
cinghietti elastici garantiscono un’ottima stabilità<br />
del parapolso. Le dimensioni e la forma sono stati<br />
studiati per seguire al meglio la struttura dell’arto<br />
evitando qualunque tipo di stress.<br />
ZANDONÀ<br />
Tel. 0423 569 135<br />
info@zandona.net<br />
Tante idee<br />
sulla neve<br />
Crazy Idea propone il pantalone da freeride da<br />
uomo dal design moderno in velluto idrorepellente<br />
con imbottitura in Primaloft. Sempre per l’uomo<br />
l’azienda propone la giacca Vector, traspirante<br />
e impermeabile con cuciture termosaldate e<br />
imbottitura in Primaloft.<br />
CRAZY IDEA<br />
Tel. 0342 706371<br />
info@crazyidea.it<br />
Dr. Jekyll o Mr. Hyde?<br />
Basta un click e il mostro della pista si trasforma in professionista del fuori pista.<br />
High-end in qualsiasi condizione. La nuova rivoluzionaria tecnologia Hybrid di Fischer<br />
riunisce le migliori caratteristiche di questi due mondi. La brevettata<br />
tecnologia Fischer Hybrid trasforma lo sci da spietato professionista della<br />
pista in uno sci da Freeski estremo per curve formidabili sulla neve fresca<br />
e polverosa premendo semplicemente un bottone. Per tutti coloro che<br />
hanno due anime e non sanno decidere tra velocità in pista ed esperienze<br />
mozzafiato lontano da ogni tracciato. Questa trasformazione è resa<br />
possibile dalla dotazione di un rocker che può essere inserito e disinserito<br />
all’occorrenza grazie alla tecnologia Hybrid. Twin Tip e doppia<br />
costruzione in titanal fanno il resto, per creare i presupposti<br />
ottimali su tutti i tipi di pista e neve sulle curve lunghe e su<br />
quelle strette. La dotazione si completa con la corrispondente<br />
PROJECT 2010<br />
Tel. 02 3087 341<br />
project2010@fischersports.it<br />
Non solo tecnica<br />
Dal team freeride di Zanier non arriva solo la tecnica,<br />
bensì anche lo stile, soprattutto nell’aspetto dei<br />
modelli Bezau e Warth. Questi modelli non convincono<br />
solamente per il loro aspetto esteriore, bensì, grazie alla<br />
lunga cintura, alla membrana Tex, all’isolamento in piuma<br />
sintetica e alla fodera traspirante e leash, sono ottimali<br />
anche per le sciate sulla neve fresca (powder runs).<br />
linea di scarponi Soma Hybrid 12 Plus dotati di sistema<br />
Hike/Ride/Lock e On/Off Piste Mode. Fischer è un marchio<br />
distribuito da Project 2010.<br />
ZANIER SPORT<br />
Tel. +43 4852 658 180<br />
info@zanier.com<br />
Una geometria competitiva<br />
Tracker 130 di Atomic con Pro Fit da 98 mm, è progettato per dare il meglio sulla<br />
neve leggera. La performance e la trasmissione della potenza di questo scarpone<br />
è efficace grazie ad una geometria competitiva e per l’aumento di 5 mm<br />
nell’altezza standard del telaio Enduro, mentre il sistema Power Control Release<br />
System permette di risparmiare energia nel salto. Infine, un extra che tornerà<br />
utile: la suola anti-scivolo può essere facilmente sostituita una volta che si<br />
sarà consumata. Atomic è un marchio distribuito da Amer Sports.<br />
Protezione a tutto tondo<br />
50<br />
Il corpetto Fulcrum di Ufo Plast è ideale per Snowboard / Snowboard Park / Sci<br />
freeride. Costruito in Lycra, polietilene espanso aerato, è dotato di protezioni anteriori<br />
soft e posteriori rigide, PE. Si tratta di un prodotto interamente made in Italy che<br />
è ha anche la certificazione CE. L’azienda propone inoltre gli shorts Atom con<br />
protezioni soft e protezione<br />
paracoccige posteriore<br />
removibile. Anche questi<br />
sono in Lycra, polietilene<br />
espanso aerato e sono<br />
dotati di paracoccige<br />
staccabile.<br />
UFO PLAST<br />
Tel. 0587 488 012<br />
info@ufoplast.it
Presenti<br />
Hall B2<br />
Stand 107<br />
51
FREERIDE LA TRIBÙ DEGLI AFFARI<br />
PUNTO AZZURRO<br />
Tel. 0346 22 402<br />
info@4810nts.com<br />
Sulla neve,<br />
tutto il<br />
giorno<br />
La Turlin flex Jacket è<br />
ideale per una giornata<br />
no-stop sulla neve. È<br />
il modello adottato dai<br />
maestri della Scuola Sci di<br />
Cortina. È disponibile in tinta<br />
unita, scozzese ton-sur-ton e<br />
stampato a losanghe. Si tratta di<br />
un modello maschile progettato<br />
per gli sciatori che cercano un capo<br />
comodo, ma con caratteristiche<br />
tecniche che lo rendano confortevole. Tutte le<br />
cuciture sono termosaldate; polsini regolabili e mezzo<br />
guanto in lycra garzata per bloccare vento e neve; il<br />
cappuccio ha alette che evitano lo sbattacchiamento<br />
nelle discese veloci; 2 ampie tasche interne +<br />
2 tasche esterne scaldamani; minitasca skipass<br />
sul polso e tasca napaleone con accesso interno<br />
senza aprire la giacca. Zip di chiusura con doppia<br />
protezione all’infiltrazione dell’acqua. Il materiale<br />
è reso idrorepellente attraverso l’applicazione di<br />
resina poliuretanica e offre ottima traspirabilità.<br />
L’imbottitura è a struttura alveolare con densità<br />
differenziata. La giacca usa l’imbottitura di 120 g.<br />
48.10 è un marchio distribuito da Punto Azzurro.<br />
Nessun<br />
compromesso<br />
Il nuovo Legend Pro Model Dynastar è<br />
lo sci da freeride senza compromessi,<br />
per chi ha gambe e coraggio, lo stesso<br />
usato dal campione del mondo di freeride<br />
Aurélien Ducroz a cui questa serie<br />
limitata è ispirata. Per la costruzione<br />
del Legend vengono utilizzate anima<br />
in legno/rohacell e lamine di titanio la<br />
cui combinazione assicura precisione,<br />
tenuta in curva e ottima sciabilità in ogni<br />
condizione. Il lungo rocker progressivo<br />
(450 mm) applicato alla spatola permette<br />
un galleggiamento impeccabile in neve<br />
fresca, assorbimento delle ondulazioni<br />
dei pendii e padronanza in velocità.<br />
La coda piatta migliora l’appoggio sul<br />
tallone, la stabilità in uscita in curva e in<br />
fase di atterraggio. Il Legend Pro Model<br />
è stato messo a punto in collaborazione<br />
con Aurélien Ducroz che lo ha definito<br />
straordinario, performante, facile in<br />
ogni condizione, stabile e preciso,<br />
capace di dare ad ogni discesa<br />
emozioni uniche e indimenticabili.<br />
ROSSIGNOL SCI<br />
Tel. 0161 855 513<br />
info@dynastar-europe.com<br />
Eccezionale vestibilità<br />
I pantaloncini Zandonà Cross Shorts Pro, realizzati al 100%<br />
in Italia, sono studiati per difendere da urti e contusioni zona<br />
sacrale, coccige, fianchi e zona anca-femorale. Dotato di tutori<br />
traspiranti morbidi a spessore differenziato e tutori semi-rigidi<br />
in speciale mescola poliuretanica, il pantaloncino è realizzato con<br />
pregiato tessuto a rete a nido d’ape traspirante, anti-batterico, e<br />
anti-stress ed offre un’eccezionale vestibilità e comodità perché<br />
aderisce ed asseconda perfettamente i movimenti del corpo grazie ai<br />
suoi tutori flessibili. La Corax Jacket Evo, capo protettivo per utilizzo<br />
Multisport composto da paraschiena (omologato CE EN1621-2 Liv.1)<br />
e tutori per le braccia, è fabbricato al 100% in Italia e realizzato con<br />
materiali plastici ad alta tecnologia che non scheggiano. L’innovativa<br />
protezione per lo sterno è una struttura deformabile ad alto potere<br />
di dissipamento d’energia dotata di un comodo ed efficace sistema di<br />
apertura/chiusura frontale. La superficie di contatto delle protezioni/tutori è in<br />
S.R.T. (Sweat Removing Textile). Il paraschiena è fornito di sistema di chiusura in<br />
vita a doppia regolazione elasticizzata, fornendo un significativo supporto lombare.<br />
Assorbimento<br />
progressivo<br />
I nuovi caschi Shred Half Brain, Toupee e<br />
Mega Brain Bucket avranno al loro interno<br />
l’ultima novità di Slytech nel campo della<br />
protezione ad impatto: la nuovissima schiuma<br />
Slytech 2nd Skin xt. Uno strato di Slytech 2nd<br />
Skin xt è aggiunto alla struttura dei caschi per<br />
fornire un assorbimento d’urto progressivo che si<br />
adatta in modo intelligente alle diverse forze e velocità di una caduta.<br />
L’assorbimento degli urti aumenta in modo proporzionale alla forza<br />
dell’impatto e permette una protezione completa, a qualsiasi livello di<br />
impatto. Inoltre Slytech 2nd Skin xt ritorna alla propria forma in modo<br />
naturale e quindi consente una migliore protezione in una serie di<br />
impatti. Shred è distribuito da Anomaly Action Sports.<br />
ZANDONÀ<br />
Tel. 0423 569 135<br />
info@zandona.net<br />
ANOMALY ACTION SPORTS<br />
Tel. 041 2517 271<br />
info@slytech.it<br />
Una nuova dimensione di movimento<br />
I prodotti a marchio Mountain Force sono prodotti unici, ispirati alla natura, che assicurano vestibilità,<br />
leggerezza, comfort e multifunzionalità. La membrana ultrafine in ceramica della Mountain Force resiste<br />
ad una colonna d’acqua di 20.000 mm. Tutte le cuciture sono termosaldate. La membrana interna<br />
altamente traspirante, impermeabile ed elastica è arricchita da una spalmatura in ceramica che esclude il<br />
freddo esterno e trattiene il calore corporeo interno. L’umidità viene trasportata all’esterno attraverso l’alto<br />
livello di traspirazione ottimizzando la temperatura del corpo. Tramite lo sviluppo del sistema Fullflex è<br />
stata raggiunta una nuova dimensione di libertà d’azione ed elasticità. Si consente così<br />
un altissimo livello di movimento e comfort. Tessuti ad alta tecnologia appositamente<br />
studiati garantiscono la leggerezza di una piuma. La piuma d’oca d’alta qualità è<br />
l’isolante più naturale e allo stesso tempo più caldo e morbido. Attraverso il<br />
tessuto esterno elastico e impermeabile<br />
che la protegge risulta un capo caldo,<br />
morbido, leggero ed allo stesso<br />
tempo altamente protettivo. La<br />
termosaldatura completamente<br />
piatta, antistrappo ed elastica,<br />
garantisce una perfetta<br />
traspirazione e rende il capo<br />
pulito e perfetto. Mountain<br />
Force è distribuito da Geier<br />
Diffusion.<br />
52
soluzionegroup.com<br />
LIFE CYCLE CONTROL<br />
ETHIC PERFORMANCE<br />
LIFE CYCLE CONTROL<br />
ETHIC PERFORMANCE<br />
100% Magenta<br />
100% Giallo<br />
Font: Babes neue
yle<br />
Sempre più su, l’underwear<br />
tecnico vola ancora più alto.<br />
L’evoluzione dell’intimo sportivo<br />
non si ferma. I capi più nuovi,<br />
grazie alle loro caratteristiche<br />
e performance, rinnovati<br />
anche esteticamente dall’utilizzo<br />
di colori vibranti e contrastanti<br />
dalle sempre più numerose<br />
varianti, si fanno ad ogni<br />
stagione più versatili.<br />
Passano dalla versione baselayer,<br />
da indossare sotto ai capi<br />
destinati alle diverse discipline,<br />
a soggetto principale del<br />
guardaroba, da esibire all’esterno<br />
La tecnologia<br />
che migliora lo sport<br />
(e la salute)<br />
Quando c’è la<br />
56
AQUAFIL<br />
Il lavoro e le produzioni delle<br />
aziende specializzate tracciano il<br />
profilo di un settore in grande<br />
fermento, animato e valorizzato<br />
dall’incredibile versatilità di capi altamente<br />
evoluti, che nell’interazione<br />
continua fra clima esterno e corpo<br />
umano, sono in grado persino di influenzare<br />
le performance atletiche<br />
che grazie alla tecnologia vengono<br />
potenziate e migliorate.<br />
In un contesto tanto attivo nasce<br />
Dryarn l’ambizioso progetto Aquafil<br />
di creare un filato che oltre al comfort<br />
ha l’obiettivo di esaltare le performance<br />
di uno sportivo. La grande<br />
innovazione di questa fibra, ideale<br />
ancora più di lana e cotone per<br />
l’utilizzo in ambito underwear e<br />
sportswear, è strettamente legata al<br />
concetto di benessere che garantisce<br />
a chi la indossa.<br />
Dryarn oltre a una mano morbida e<br />
piacevole, tipica delle microfibre, è<br />
la fibra con il minor peso specifico,<br />
caratteristica che nelle competizioni<br />
sportive consente di guadagnare<br />
molti preziosi secondi e nel tempo<br />
libero, grazie alla sua leggerezza,<br />
aumenta il piacere di indossarla.<br />
Lo stesso indumento pesa il 32% in<br />
meno rispetto all’equivalente indumento<br />
in lana e il 34% in meno rispetto<br />
ad uno in poliestere. Il dipartimento<br />
di Scienza dei Materiali e<br />
Ingegneria Chimica del Politecnico<br />
di Torino, in collaborazione con l’Associazione<br />
Tessile e Salute ha recentemente<br />
portato a termine un<br />
progetto per la valutazione del comfort<br />
termofisiologico di un tessuto in<br />
100% Dryarn, confrontato con tessuti<br />
equivalenti in cotone, nylon e<br />
poliestere. Lo studio evidenzia l’ottima<br />
resa di Dryarn a paragone di altre<br />
fibre in termini di termoregolazione,<br />
traspirabilità e velocità di<br />
asciugatura.<br />
Dryarn è termoisolante, crea cioè<br />
una barriera che ‘respira’: isola in in-<br />
gresso e veicola il sudore<br />
verso l’esterno,<br />
rivelandosi ideale durante<br />
la stagione<br />
estiva. In inverno<br />
permette di vestirsi<br />
più leggeri garantendo<br />
maggiore<br />
libertà di movimento.<br />
Contemporaneamente<br />
è traspirante.<br />
Possiede,<br />
infatti, una ‘naturale’ capacità<br />
di non assorbire l’umidità e un’alta<br />
permeabilità al vapore acqueo. La<br />
combinazione di queste due caratteristiche<br />
fa sì che la fibra sia straordinariamente<br />
traspirante: il sudore<br />
Nathalie de Marco<br />
Marketing & Communication Manager Aquafil<br />
evapora velocemente senza<br />
che il tessuto s’impregni, lasciando<br />
la pelle sempre asciutta.<br />
Dryarn è una fibra naturalmente batteriostatica,<br />
riconosciuta ufficial- >><br />
“L’insieme di queste caratteristiche, applicate alle più moderne tecnologie,<br />
rende Dryarn il partner ideale per tutte le aziende dello sportswear.<br />
L’ultimissima novità è l’utilizzo di Dryarn per l’underwear ufficiale<br />
della FISI, Fisitech, prodotto da Mico. Ma anche la moda e l’abbigliamento<br />
formale sono sempre più interessati alle fibre performanti,<br />
duttili e allo stesso tempo molto tecnologiche, per cui Dryarn® è<br />
utilizzato anche per le collezioni second layer. Mico sport, per esempio,<br />
ha introdotto in collezione maglioni in 100% Dryarn e Slam produce<br />
in Dryarn i maglioni Alford, per lo sport e il tempo libero.<br />
Le previsioni di mercato per il futuro sono positive, specialmente considerando<br />
che sempre più spesso Dryarn è utilizzato in percentuali<br />
altissime, vicine al 100%, quindi non solo in mischia con altre fibre,<br />
così da esaltare le sue performance al meglio. Il consumatore è attento<br />
e soprattutto di questi tempi preferisce acquistare articoli di<br />
qualità, capi destinati a durare nel tempo e in grado di esaltare le<br />
performance dello sportivo.<br />
Aquafil, per cui l’ambiente e l’ecologia sono impegni strategici, ha come<br />
obiettivo lo sviluppo di processi industriali e prodotti caratterizzati<br />
da un’elevata sostenibilità ambientale. Dryarn, è perfettamente allineato<br />
con questa filosofia, perché è riciclabile al 100% e non richiede,<br />
in fase di produzione, lo smaltimento dei reflui di scarico dovuti alla<br />
tintura del tessuto. Dryarn infatti è tinto in massa e anche nella manutenzione<br />
quotidiana è ecologico poiché si lava facilmente a basse<br />
temperature, non si stira, non richiede uso di saponi aggressivi e<br />
nemmeno asciugatura in quanto asciuga velocemente.”<br />
base, c’è tutto!<br />
57
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
58<br />
>><br />
mente dal Dipartimento di Dermatologia<br />
dell’Università di Modena e<br />
Reggio Emilia come fibra dermatologicamente<br />
testata, ideale per chi<br />
soffre di dermatiti o ha una pelle<br />
particolarmente sensibile.<br />
Una summa di preziosi elementi<br />
frutto di ricerca e sperimentazione<br />
senza sosta. Il pubblico, altrettanto<br />
evoluto e sempre più cosciente di<br />
quello che può e vuole indossare, si<br />
lascia volentieri tentare dall’acquisto<br />
di articoli ad alto contenuto di performance<br />
perché sono comodi, funzionali,<br />
facili da mantenere e contribuiscono<br />
a migliorare la prestazione,<br />
qualsiasi sia la disciplina praticata.<br />
Tecnowear ha brevettato tessuti a<br />
doppia frontura studiati per le diver-<br />
Carlo Fossati<br />
titolare di Tecnowear Sport System<br />
TECNOWEAR<br />
La nuova proposta di abbigliamento<br />
intimo Briko sintetizza lo stato<br />
dell’arte dell’underwear funzionale:<br />
capi di ottima vestibilità struttu-<br />
>><br />
se discipline e condizioni<br />
climatiche e<br />
destinati a capi per<br />
l’uomo, la donna e il<br />
bambino in diverse<br />
varianti di colori:<br />
dragon thermo, in<br />
grado di produrre<br />
calore in condizioni<br />
di temperature estreme<br />
mantenendo<br />
asciutto e caldo il<br />
corpo, dragon wind in polipropilene<br />
interno che mantiene asciutti accoppiato<br />
a una membrana microporosa<br />
elastica, antivento e traspirante<br />
e infine dragontex, in polipropilene<br />
interno e poliestere esterno per assorbire<br />
l’umidità corporea e farla<br />
evaporare rapidamente.”<br />
L’avanguardia dell’intimo sportivo, oltre che nelle qualità intrinseche<br />
di un prodotto e negli aspetti performance, sta nella sua capacità<br />
di adattarsi a più situazioni, al punto di arrivare a identificare<br />
underwear e outerwear che diventano finalmente prodotti intercambiabili<br />
se non addirittura lo stesso prodotto.<br />
“Ricerca e innovazione sono la base della produzione Tecnowear Sport<br />
System che col marchio Cyber si propone al mercato dell’intimo sportivo<br />
con capi funzionali rivolti alle diverse discipline sportive. Forte del<br />
progetto Tecnolab-Body Scanner e del costante sviluppo di filati e tessuti<br />
a doppia frontura, realizzati in polipropilene a fibra cava all’interno e<br />
in microfibra di poliestere all’esterno, l’azienda presenta una vasta collezione<br />
di articoli underwear di ultima generazione, che vantano molte<br />
qualità. I capi garantiscono una termoregolazione costante assicurando<br />
un equilibrio naturale della temperatura corporea, sia a riposo che sottosforzo.<br />
Sono ergonomici e permettono grande libertà di movimento, con<br />
una vestibilità che aderisce perfettamente al corpo grazie all’utilizzo della<br />
tessitura Hi-Tech 3D elasticizzata e senza cuciture. La costruzione dei<br />
capi segue la tecnica del Body Mapping alternando cioè zone di compressione,<br />
traspirazione ed evacuazione. I tessuti a doppia frontura, oltre<br />
ad essere antibatterici e antiodore, brevettati Dragontex, rimuovono<br />
facilmente l’umidità verso l’esterno, mantenendo costante la temperatura<br />
e la pelle asciutta. Si aggiungono facile manutenzione, resistenza<br />
all’usura e versatilità di modelli da indossare in ogni situazione, dal lavoro<br />
al tempo libero alle attività outdoor.<br />
Attualmente Tecnowear sta lavorando ai concetti di underwear specifico<br />
per ogni disciplina e outerwear che riassume due capi in uno:<br />
l’idea è di realizzare capi unico strato, cioè un capo da indossare a<br />
pelle con funzionalità di intimo, esteticamente fashion e tecnicamente<br />
pratico per l’attività per cui è stato studiato. Così nascono i capi per il<br />
ciclismo, il trail running e lo sci di fondo, da utilizzare come unico capo<br />
a pelle per l’attività outdoor.<br />
Le caratteristiche dell’intimo sportivo<br />
tecnico sono ormai diventate patrimonio<br />
comune di ogni atleta, a<br />
prescindere dalle singole esigenze,<br />
siano quelle del professionista esigente,<br />
o dello sportivo occasionale:<br />
le differenze tendono ad annullarsi.<br />
Il binomio intimo/performance è<br />
ormai un concetto universalmente<br />
acquisito, appartiene a chiunque<br />
abbia assaporato almeno una volta<br />
il gusto di correre, muoversi e affaticarsi<br />
finalmente lontano dalla sgradevole<br />
sensazione di restare bagnati,<br />
anzi conservando il calore del<br />
corpo senza il rischio di sentirsi a<br />
disagio. Un buon indumento intimo<br />
consente di fare sport in condizioni<br />
ottimali anche quando il clima è<br />
molto rigido, oppure, al contrario,<br />
permette di resistere meglio al calore<br />
perché una T-shirt di qualità è in<br />
grado di assorbire il sudore e<br />
mantenere costante la temperatura<br />
del corpo. L’underwear sportivo,<br />
grazie alla sua anima fortemente<br />
hi-tech diventa, più di qualsiasi altro,<br />
il capo che durante l’attività<br />
sportiva, soprattutto se intensa, fa<br />
la differenza e per questo deve necessariamente<br />
rispondere a criteri<br />
di traspirazione, ergonomia, leggerezza,<br />
resistenza e molto altro.<br />
Dall’intimo tecnico lo sportswear<br />
non può più prescindere: si diffondono<br />
pertanto le proposte di intimo<br />
tecnico anche fra marchi che per<br />
vocazione e storia non sono specializzati<br />
nel settore, ma conoscono<br />
l’universo hi-tech e le sue applicazioni<br />
al guardaroba sportivo.
Sempre vicini ai noStri eroi.<br />
Mico SPort da 10 anni accoMPagna il teaM FiSi in ogni Piega, diSceSa, Salita o<br />
caduta. SiaMo con loro Per Proteggerli con i noStri caPi tecnici, SuPPortarli con<br />
la noStra PaSSione e Per Farli Sentire SeMPre PerFetti e al MaSSiMo della loro<br />
ForMa, Sia nelle vittorie, che nelle SconFitte: chi ci Mette il cuore, vince SeMPre.<br />
www.mico.it<br />
59<br />
PROTECTION FOR perF ormance
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
>><br />
rati in body mapping con aree di<br />
compressione muscolare. Realizzati<br />
sia in seamless sia in tessuti<br />
performanti, garantiscono ottima<br />
traspirabilità, leggerezza, veloce<br />
asciugatura con funzione antibatterica<br />
e inoltre sono ipoallergenici.<br />
BRIKO<br />
L’intimo seamless & compression<br />
Briko rappresenta una linea versatile<br />
ideale d’inverno, come primo strato,<br />
pratica in primavera per la corsa<br />
e l’allenamento all’aria aperta, come<br />
vero e proprio capo d’abbigliamento.<br />
Un duplice utilizzo in&out per<br />
capi in Meryl Skinlife, tessuto antibatterico<br />
multifunction.<br />
La Briko Warm Shirt è in microfibra<br />
Meryl Skinlife e in poliestere<br />
PTB: garantisce un comfort ottimale<br />
grazie alla mappatura realizzata con<br />
strutture differenziate che conferisce<br />
massima aderenza del capo al<br />
corpo. I punti di ventilazione nelle<br />
aree di maggior sudorazione facilitano<br />
la traspirazione lasciando<br />
i capi sempre freschi e<br />
asciutti, anche nei mesi<br />
più rigidi. Inoltre sono<br />
presenti sulle braccia e<br />
sopra le spalle zone di<br />
compressione e sostegno<br />
muscolare a favorire<br />
il rapido riossigenamento<br />
del sangue durante le sedute<br />
di allenamento. La vestibilità<br />
della maglia è ottimizzata<br />
dalle cuciture<br />
ridotte al<br />
minimo, a evitare<br />
fastidiose<br />
irritazioni della<br />
pelle. Ideale<br />
per gli sciatori<br />
che possono<br />
contare anche<br />
sui pantaloni<br />
underwear<br />
costruiti<br />
secondo<br />
le medesime<br />
caratteristiche.<br />
Il completo da uomo canotta e<br />
boxer Gore Bike Wear è<br />
realizzato in<br />
Windstopper antivento<br />
e traspirante. Il boxer ha il<br />
fondello integrato per proteggere le<br />
terminazioni nervose dagli impatti; realizzato in<br />
materiale sottile e morbido, ha cuciture ridotte al<br />
minimo per impedire gli sfregamenti e ha la<br />
banda elastica in vita. Stessi materiali e analoghe<br />
caratteristiche per il completo femminile di<br />
maglietta e slip con cuciture piatte e proprietà<br />
antibatteriche e antiodore. L’umidità filtra<br />
direttamente allo strato superiore, così da garantire<br />
un intimo funzionale e sempre asciutto.<br />
La base diventa quindi prioritaria, è<br />
così che nella nuova collezione Columbia<br />
entra come protagonista il<br />
Baselayer. Lo strato base Columbia<br />
incorpora tutte le più innovative<br />
tecnologie del calore del momento.<br />
Si avvale di una specifica strategia<br />
nella costruzione della trama fortificata<br />
da una fodera a punti argentati<br />
Omni-Heat Thermal<br />
Reflective. Ispirata dalla tecnologia<br />
usata nelle coperte termiche<br />
d’emergenza, l’Omni-<br />
HeatTM Thermal Reflective<br />
aiuta il corpo a mantenere il<br />
proprio calore in base all’esigenza,<br />
regolando la temperatura<br />
grazie alla rifrazione.<br />
Una tecnologia che<br />
permette di mantenere<br />
costante<br />
il calore generato<br />
dal corpo<br />
mentre l’umidità<br />
e il calore in<br />
eccesso vengono<br />
dispersi<br />
attraverso<br />
una straordinaria<br />
traspirabilità.<br />
Per una<br />
miglior ventilazione<br />
nei<br />
punti di maggior<br />
sudorazione<br />
sono posizionati<br />
inserti<br />
di tessuto che<br />
favoriscono la<br />
massima traspirabilità.<br />
Grazie a questi<br />
dettagli che utilizzano<br />
la tecnologia<br />
Omni-WickTM, il sudore<br />
viene fatto rapidamente<br />
evaporare,<br />
mantenendo il<br />
corpo costantemente<br />
asciutto.<br />
Elasticizzato in 4<br />
direzioni consente<br />
la massima libertà<br />
di movimento; è disponibile<br />
in due<br />
versioni con >><br />
COLUMBIA
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
62<br />
COLUMBIA<br />
>><br />
pesi diversi: uno molto caldo e l’altro<br />
per i meno freddolosi.<br />
Completa il quadro il trattamento<br />
Odor control, che grazie a materiali<br />
antimicrobici per il controllo<br />
dell’odore favorisce un utilizzo prolungato<br />
nel tempo. Il baselayer di<br />
Columbia è ottimo sia da indossare<br />
da solo che come strato base, pensato<br />
sia per l’uomo che per la donna;<br />
è perfetto per attività intense<br />
come corsa, bici, sci, alpinismo,<br />
snowboard, trekking, arrampicata<br />
ma anche per chi viaggia o affronta<br />
gli spostamenti quotidiani nelle mattine<br />
d’inverno. All’interno della linea,<br />
Columbia propone maglie a maniche<br />
lunghe, corte e con zip oltre ai<br />
pantaloni. Interessante la disponibilità<br />
di più scelte cromatiche, che soprattutto<br />
in questo momento rappresenta<br />
una caratteristica prioritaria<br />
per il settore.<br />
“Ridurre il sudore senza eliminarlo<br />
del tutto” è il motto ispiratore del<br />
prezioso lavoro che da una decina<br />
d’anni il team di sviluppo di X-Bionic<br />
realizza con successo per il<br />
proprio intimo funzionale che ha come<br />
scopo ultimo il miglioramento<br />
delle prestazioni. Energy Accumulator<br />
è il prodotto di punta delle recenti<br />
stagioni, già vincitore di prestigiosi<br />
premi internazionali. Adesso<br />
con Energy Accumulator Evo X-<br />
Bionic è stato fatto un ulteriore<br />
passo avanti. La premessa è che il<br />
corpo produce calore in modo diverso<br />
a seconda delle zone, è più<br />
sensibile al freddo in corrispondenza<br />
delle articolazioni, come ginocchia,<br />
fianchi, gomiti e protegge in<br />
modo particolare gli organi interni. Il<br />
team svizzero di sviluppo ha concepito<br />
l’Energy Accumulator EVO in<br />
modo da garantire una dissipazione<br />
rapida ed efficace del calore in eccesso<br />
in zone strategiche del corpo<br />
durante l’attività fisica, scongiurando<br />
il rischio di raffreddamento. L’AirConditioning<br />
Channel posizionato<br />
sul torace e sulla parte bassa<br />
della schiena fa parte del sistema di<br />
climatizzazione intelligente che<br />
caratterizza questa linea di intimo.<br />
Senza che la sensazione di freddo<br />
si propaghi a tutto il corpo, questo<br />
sistema rinfresca grazie a un continuo<br />
ricambio di aria fresca e cede<br />
X-BIONIC<br />
efficacemente l’umidità all’esterno.<br />
Rispetto alla sua prestazione muscolare,<br />
l’interno coscia patisce meno<br />
il freddo. L’Innerlap AirConditioningZone,<br />
una maglia reticolare<br />
fine con funzione di isolamento zero<br />
posizionata in questa zona, regola<br />
la temperatura corporea e favorisce<br />
l’azione climatizzante esercitata<br />
dall’evaporazione del sudore. L’AirConditionigSpot<br />
gestisce l’umidità<br />
nelle zone soggette a una sudorazione<br />
intensa, come la parte<br />
posteriore del ginocchio e i gomiti.<br />
Il calore corporeo spinge il sudore<br />
verso la superficie esterna della<br />
struttura, dove evapora.<br />
L’elemento centrale di questi capi di<br />
abbigliamento intimo è l’ampio sistema<br />
3D-BionicSphere che, non<br />
appena iniziano a scorrere le prime<br />
gocce di sudore, garantisce la necessaria<br />
climatizzazione. X-Bionic<br />
lascia un po’ di umidità residua sulla<br />
pelle, prevenendo la sovrapproduzione<br />
di sudore e garantendo la climatizzazione<br />
attraverso l’evaporazione<br />
dello stesso.<br />
All’aumentare della sudorazione con<br />
l’intensificarsi dell’attività fisica, il sistema<br />
assorbe il sudore in eccesso<br />
per mezzo delle SweatTraps e lo<br />
cede all’Evaporation Surface Expander<br />
dove evapora. Gli OuterAirChannels<br />
garantiscono un apporto<br />
continuo di aria fresca, in modo<br />
tale da far funzionare il più efficacemente<br />
possibile l’ampia superficie<br />
costituita da fibre divise.<br />
In fase di riposo l’azione rinfrescante<br />
del sudore cessa e si attivano<br />
gli InnerAirChannels del sistema,<br />
in modo tale che l’aria dell’ambiente<br />
circostante<br />
non rappresenti<br />
più un fattore<br />
di rischio.<br />
Questi canali,<br />
la cui superficie<br />
è distanziata<br />
dalla pelle<br />
di circa cinque<br />
millimetri,<br />
incorporano<br />
aria calda al<br />
proprio interno,<br />
garantendo<br />
un effetto<br />
isolante. Mentre<br />
l’intimo tradizionale<br />
si assottiglia<br />
piegando<br />
il ginocchio<br />
o il<br />
gomito, portando<br />
alla formazione<br />
di un<br />
ponte termico e<br />
alla conseguente perdita della<br />
propria funzione termica, in<br />
queste zone l’Energy Accumulator<br />
EVO ha una struttura talmente<br />
particolare che merita dare un’occhiata<br />
all’interno. Seguendo il principio<br />
della fisarmonica, le ExpansionRibs<br />
fanno aprire un sistema<br />
di camere e canali in cui viene immagazzinata<br />
l’aria calda. La loro<br />
flessibilità e l’elasticità del filato utilizzato<br />
garantiscono il massimo isolamento,<br />
senza compromettere la libertà<br />
di movimento.<br />
L’Energy Accumulator Evo è aderente<br />
e, grazie alla speciale X-Impact<br />
Technology, protegge gli organi<br />
interni dal freddo e riduce >>
achieved for:<br />
innovation<br />
high quality<br />
functionality<br />
OuterAirChannel <br />
InnerAirChannel <br />
Evaporation Surface Expander <br />
SweatTraps ®<br />
AirGuides <br />
ExpansionRibs <br />
Skin NODOR<br />
®
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
64<br />
>><br />
sensibilmente le vibrazioni muscolari,<br />
che portano a un calo del rendimento<br />
fisico. Al tempo stesso stimola<br />
la circolazione sanguigna e migliora<br />
l’apporto di sostanze nutritive.<br />
La nuova compressione parziale<br />
X-Bionic non viene esercitata in modo<br />
piatto sulla muscolatura della coscia<br />
e del polpaccio, ma tramite appositi<br />
ponticelli, a sinistra e a destra<br />
dei quali la pelle è libera di respirare<br />
e può essere sfruttata come il più<br />
grande organo di climatizzazione<br />
del corpo umano.<br />
A questa prima rivoluzione del<br />
complesso sistema di gestione del<br />
sudore, climatizzazione e isolamento<br />
della linea Energy Accumulator si<br />
aggiunge ora la capacità di trattenere<br />
il calore sul corpo in modo reattivo<br />
grazie a Radiactor sviluppato dal<br />
team guidato dal Prof. W. Bodo<br />
Lambertz: Radiactor rinfresca lo<br />
sportivo quando suda e lo riscalda<br />
quando ha freddo. L’esclusivo filato<br />
xitanit è la chiave di tutto: riflette le<br />
radiazioni termiche del corpo e<br />
trattiene attivamente il calore sul<br />
corpo stesso. Nel contempo questo<br />
materiale hi-tech favorisce l’azione<br />
rinfrescante dell’intimo, espellendo<br />
all’esterno il calore in eccesso e<br />
distribuendo il sudore su un’ampia<br />
superficie del corpo. Durante<br />
l’attività sportiva, sulla pelle rimane<br />
una sottile pellicola di sudore, che<br />
evapora grazie al sistema 3D-BionicSphere<br />
rinfrescando il corpo. Il<br />
sudore in eccesso viene espulso<br />
all’esterno, dove evapora lontano<br />
dalla pelle senza influire ulteriormente<br />
sulla temperatura corporea. La<br />
struttura in maglia tridimensionale fa<br />
in modo che l’intimo non aderisca<br />
piatto sull’intera superficie della<br />
pelle. Le cavità così formate incorporano<br />
aria isolante al proprio interno,<br />
con la quale riscaldano il corpo<br />
in fase di riposo. Radiactor rinfresca<br />
e riscalda, inoltre regola in modo<br />
permanente la temperatura e l’umidità,<br />
adattando la gestione climatica<br />
alle condizioni esterne, mantenendo<br />
la temperatura corporea al valore<br />
ottimale di 37°, garanzia del miglior<br />
rendimento fisico.<br />
Le complesse imbottiture in maglia<br />
Iso-Pads proteggono le zone<br />
più sensibili al freddo, come le spalle,<br />
i gomiti e i fianchi, favorendo la<br />
termoregolazione. Fanno parte del<br />
sistema X-Bionic di compressione<br />
ottimizzata dei vasi sanguigni, che<br />
favorisce il ritorno del sangue venoso<br />
al cuore, stabilizza la muscolatura<br />
e ne riduce le vibrazioni, senza<br />
compromettere l’azione rinfrescante<br />
esercitata sulla pelle e sul sangue.<br />
A differenza dei sistemi tradizionali,<br />
esercita la propria azione compressiva<br />
non sull’intera superficie della<br />
pelle, ma solo in determinate zone e<br />
con appositi ponticelli posizionati<br />
in diagonale rispetto alla muscolatura.<br />
Tra un ponticello e l’altro l’irrorazione<br />
sanguigna della pelle rimane<br />
inalterata. Così, attraverso i capillari<br />
più fini il sangue passa direttamente<br />
sotto pelle, dove viene rinfrescato<br />
grazie all’evaporazione del<br />
sudore per poi fluire nuovamente<br />
verso gli organi vitali. Questa funzione<br />
decisiva è favorita in modo unico<br />
dai prodotti della linea Radiactor,<br />
grazie all’interazione intelligente di<br />
isolamento, climatizzazione e compressione.<br />
Diego Smussi<br />
Managing Director WZ International<br />
Fra i protagonisti indiscussi<br />
dell’avanguardia underwear c’è WZ<br />
International, l’azienda che si è imposta<br />
sul mercato col marchio Tecso,<br />
sinonimo di collezioni che con la<br />
tecnologia seamless, vestono il corpo<br />
come una seconda pelle. Specializzata<br />
nella realizzazione di intimo<br />
sportivo di qualità, affronta la<br />
nuova stagione trasferendo i vantaggi<br />
dell’universo seamless su capi<br />
destinati a un ampio range di discipline<br />
sportive, sci in primis.<br />
Dietro a produzioni altamente evolute<br />
dove ogni prodotto è la sintesi di<br />
differenti tecnologie che trasformano<br />
una T-shirt e un pantalone da<br />
running in un coacervo di funzionalità<br />
e performance, ogni stagione<br />
si accompagna a nuove specializzazioni<br />
che prevedono intimo dedicato<br />
alle donne, ai bambini, ai<br />
campioni come ai dilettanti, sciatori,<br />
alpinisti e maratoneti, fitness<br />
maniaci estendendosi a tutte le<br />
possibili discipline sportive. Ogni<br />
minimo dettaglio viene studiato in<br />
funzione di usi sempre più sofisticati,<br />
talvolta nicchie di mercato anche<br />
molto circoscritte che tengono conto<br />
di differenze apparentemente minime.<br />
Oltre le particolarità e le >><br />
“Per la tuta da sci di fondo utilizziamo il nuovissimo filo Emana<br />
che grazie alla presenza di minerali bio attivi migliora la circolazione<br />
del sangue, contribuisce a una maggiore stabilità e<br />
omogeneità della temperatura corporea durante l’esercizio fisico. Il<br />
giubbino da sci prevede parti seamless e soft shell, mentre i maglioni<br />
sono in lana e polipropilene Dryarn, sempre senza cuciture. Per la<br />
linea running, la collezione prevede il ciclista, il pantalone lungo, la<br />
maglia e anche il giubbino con protezione antivento, il tutto con tecnologia<br />
injection system vitamin. Si tratta di nano molecole interne<br />
alla fibra che durante l’attività sportiva rilasciano vitamine e sali minerali<br />
assorbiti direttamente dalla pelle dell’atleta. I capi sono venduti<br />
con una bomboletta con cui ricaricare la maglia.<br />
La linea intimo in lana è uno dei punti di forza del marchio, fra i primi<br />
a usare la lana in combinazione con il polipropilene per dare vita a<br />
un intimo molto caldo e contemporaneamente un’altissima traspirazione<br />
e asciugatura immediata del capo.<br />
L’intimo compression è una linea a compressione graduale dei capi.<br />
Pantacollant, ciclisti, calze, gambali, manicotti, tutto rigorosamente<br />
senza cuciture. Come la linea Bike che oltre ad essere senza<br />
cuciture, ha l’applicazione fondello per salopette e calzamaglia<br />
termosaldata.<br />
Fra le ultimissime novità, c’è la maglia seamless con stampa sublimatica<br />
che si può personalizzare.”
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
66<br />
>><br />
differenziazioni, il comune<br />
denominatore<br />
del top underwear<br />
del momento è riassunto<br />
da alcune<br />
parole chiave,<br />
come termico, traspirante,<br />
asciugatura<br />
rapida, anti<br />
raggi uva, antibatterico,<br />
testato<br />
dermatologicamente.<br />
Gli<br />
esempi top level<br />
si moltiplicano.<br />
ARENA<br />
Su questa linea<br />
Arena ha creato<br />
una collezione donna di underwear<br />
tecnico adattabile ad ogni<br />
tipo di sport e arricchita di dettagli<br />
funzionali, per offrire adeguato supporto<br />
e protezione in ogni condizione,<br />
grazie al tessuto con funzione<br />
moisture management che, unito<br />
a pannelli integrati in mesh,<br />
facilita la traspirazione.<br />
I capi sono stati progettati studiando<br />
le diverse sollecitazioni che ogni<br />
attività sportiva comporta, realizzati<br />
in uno speciale tessuto che facilita<br />
la traspirazione garantendo effetto<br />
asciutto ed estrema leggerezza.<br />
La linea è composta da sports bra<br />
dotati di una speciale costruzione: il<br />
morbido elastico sotto il seno dona<br />
sostegno, ha spalline regolabili e/o<br />
imbottite e coppe con rinforzi commisurati<br />
ai livelli di impatto low/medium/high<br />
per affrontare i vari gradi<br />
di sollecitazione, back variegati<br />
per una totale aderenza e un effetto<br />
modellante anche durante l’allenamento.<br />
Tra i modelli, tutti proposti nelle due<br />
varianti bianco e nero, il Laurette<br />
con spalline imbottite e regolabili<br />
che permettono una doppia opzione<br />
di utilizzo del back, il Lucynda, che<br />
ha sul davanti un supporto verticale<br />
con banda doppio rinforzo nella parte<br />
alta del seno e il nuovissimo Lyrys,<br />
pratico da indossare perché<br />
dotato di una agevole apertura frontale<br />
e back rinforzato.<br />
Tutti i bra sono coordinabili con la<br />
mini culotte Darcy a vita bassa, con<br />
costruzione anatomica e cuciture<br />
anti-sfregamento per donare un<br />
maggior comfort.<br />
Per Salewa il punto di forza<br />
dei modelli risiede nell’uso<br />
della tecnologia seamless<br />
che consente di unire senza<br />
cuciture materiali con<br />
spessori e strutture<br />
diverse, creando nelle<br />
maglie e nei pantaloni<br />
zone speciali in grado di<br />
garantire un maggiore isolamento<br />
termico e un’efficace<br />
eliminazione<br />
dell’umidità per mantenere<br />
un microclima<br />
ideale durante la pratica<br />
delle attività sportive<br />
invernali. Anche Salewa,<br />
per la sua collezione, si affida<br />
alle proprietà dell’esclusivo filato<br />
Dryarn, la fibra prodotta da Aquafil<br />
che vanta il primato di fibra attualmente<br />
più leggera, antibatterica, capace<br />
di combattere con successo i<br />
microrganismi nemici della pelle e<br />
allo stesso tempo in grado di contrastare<br />
la formazione dei cattivi<br />
odori.<br />
Comfort, funzionalità, benessere<br />
all’insegna della performance fisica<br />
con un’attenzione spasmodica alla<br />
cura e alla salute della pelle. Sul tema<br />
si rivelano entusiasmanti le proposte<br />
Mico Sport per il prossimo<br />
autunno-inverno 2012-2013. Il team<br />
ha progettato e costruito una linea<br />
per curare in ogni dettaglio la pelle<br />
SALEWA<br />
degli sportivi: il<br />
sottotuta linea<br />
Skintech seamless<br />
underwear<br />
garantisce massima<br />
libertà di movimento<br />
e una<br />
speciale morbidezza<br />
al tatto. La<br />
linea, testata e<br />
adottata già a<br />
partire da questa<br />
stagione della<br />
coppa del Mondo<br />
FIS dagli atleti<br />
della Federazione<br />
Italiana<br />
Sport Invernali,<br />
non avrà ostacoli<br />
a diventare<br />
un accessorio<br />
indispensabile<br />
per ogni sportivo<br />
amante della<br />
neve.<br />
La maglia manica lunga zip Manifattura<br />
Treponti/Drysports Underwear è<br />
realizzata con la fibra cava in<br />
Polypropilene in mischia<br />
con lana merinos extra<br />
fine. Sfrutta la costruzione<br />
seamless 3D e il body mapping<br />
con pannellatura in zona<br />
posteriore lombare e carrè.<br />
Adatta a temperature comprese<br />
fra +5° e -15°, sfrutta le<br />
caratteristiche dei filati tecnici di<br />
polipropilene e di quelli naturali<br />
come la lana merino posizionata<br />
dove occorre più calore; si asciuga<br />
velocemente e la tramatura<br />
differenziata con zone più aperte<br />
garantisce una veloce traspirazione.
MICO<br />
Luca Mastellini<br />
Responsabile commerciale Italia Mico Sport Spa<br />
“La linea Skintech seamless underwear di Mico Sport garantisce<br />
ottime performance grazie all’elevata qualità dei materiali impiegati.<br />
Concepita per regolare i meccanismi di scambio della temperatura corporea<br />
favorendo il rapido trasferimento dell’umidità verso l’esterno e<br />
un’ideale termoregolazione, ha inserti speciali in fibra di puro argento X-<br />
Static, lavorazioni jacquard e trame a densità variabile localizzati nei<br />
punti di maggiore sudorazione, trazione e compressione. In questo modo<br />
assicura la massima igiene corporea, elimina i batteri causa di odori<br />
sgradevoli, garantisce la corretta aderenza al corpo e il massimo comfort<br />
in ogni situazione.<br />
La gamma degli articoli Skintech seamless underwear comprende tre<br />
categorie di prodotto, studiate e concepite per assicurare il giusto grado<br />
termico e il corretto grado di elasticità a seconda del tipo di disciplina<br />
praticata: la linea Warm Skin per le discipline veloci, Air Skin per le discipline<br />
cross country e Dinamic Skin per le discipline slalom, bob e slittino.<br />
L’ultima nata è Fisitech, frutto di numerosissimi test, feedback e analisi<br />
realizzati in collaborazione tra Mico Sport e i suoi testimonial, atleti e<br />
semplici appassionati di sport.<br />
Questa nuova linea, particolarmente versatile, si adatta all’uso sia in condizioni<br />
di freddo estremo sia in ambiti più temperati, sia in condizioni di<br />
stress sportivo competitivo sia in occasioni sportive di svago e divertimento.<br />
Per vestire questi due momenti si affida alla linea Champion e alla<br />
linea Granturismo dedicata a tutti gli sportivi e amanti dello sci. Fisitech<br />
è 100% made in Italy, dal design al polipropilene Dryarn di Aquafil<br />
alle macchine seamless utilizzate.<br />
Lo spessore di maglie e calzamaglie è ottimale, non impedisce i movimenti<br />
e assicura un grado termico elevatissimo; le poche cuciture utilizzate,<br />
extra piatte, evitano abrasioni e fastidi.<br />
Facile da lavare e completamente privo di odori sgradevoli, ha una tramatura<br />
jacquard con lavorazioni a rilievo che creano un reticolo muscolo<br />
contenitivo per ottenere comfort e una perfetta vestibilità.”<br />
WEST SCOUT<br />
Le performance crescono grazie<br />
a tecnologie sempre più ricercate<br />
che sembrano non conoscere<br />
confini. Nata per soddisfare<br />
le esigenze dello<br />
sportswear di alto livello in<br />
modo innovativo, 3D Ceramic<br />
è la novità più importante<br />
dell’underwear<br />
West Scout. Grazie alla<br />
presenza delle fibre bioceramiche,<br />
la trama 3D<br />
di questo nuovo tessuto<br />
75% nylon, 15%<br />
poliestere, 10% ceramica,<br />
garantisce<br />
un’elevata coibenza<br />
termica che permette<br />
di mantenere costante<br />
la temperatura<br />
corporea anche in condizioni di<br />
freddo estremo.<br />
Il rilascio graduale dell’umidità e<br />
del calore corporeo viene infatti regolato<br />
da questa specifica tramatura<br />
tridimensionale che permette<br />
una notevole riduzione nel consumo<br />
di calorie e quindi risparmio<br />
dell’energia fisica a favore delle<br />
prestazioni sportive e del benessere.<br />
Filato di ultima generazione in fibra<br />
di poliestere e materiale bio-ceramico,<br />
resiste anche dopo numerosi lavaggi,<br />
inoltre protegge in modo totale<br />
dai dannosi raggi ultravioletti<br />
UVA e UVB e funziona da barriera<br />
contro il calore del sole, garantendo<br />
freschezza nel tempo e comfort durante<br />
l’attività sportiva.<br />
>><br />
67
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
>><br />
Sempre più evidente il fenomeno<br />
che vede proporre modelli con silhouette<br />
ad hoc secondo i bisogni di<br />
ogni singola attività, il che avviene tenendo<br />
conto di quali muscoli sono<br />
più sollecitati nello sforzo, dei punti<br />
di maggior frizione fra corpo e tessuto,<br />
come della concentrazione di<br />
sudore e delle varie interazioni fra<br />
corpo e abbigliamento: là dove c’è<br />
un problema, l’underwear tecnico interviene<br />
a prevenirlo e risolverlo.<br />
Ogni singola parte del corpo, sottoposta<br />
agli effetti del movimento e alla<br />
fatica, variabili anche a seconda<br />
dell’attività praticata, manifesta necessità<br />
differenti ma grazie a un abbigliamento<br />
all’avanguardia riceve<br />
risposte adeguate. L’intimo tecnico,<br />
affinando la ricerca e diventando<br />
sempre più sofisticato, rimane al<br />
servizio dello sport, ma potenziando<br />
di gran lunga le sue funzionalità,<br />
sempre più vicine al mondo della<br />
scienza e della medicina, evolvendo<br />
in qualcosa di estremamente complesso,<br />
più di tutto interattivo.<br />
Per Vaude il futuro è soprattutto sinonimo<br />
di Merino seamless, il tessuto<br />
anti odore che garantisce un<br />
elevato comfort utilizzando strutture<br />
diverse a seconda della zona del<br />
corpo. Conforme bluesign 100% e<br />
made in Germany, è disponibile per<br />
uomo e donna, caratterizzato dalla<br />
differenziazione di aree anatomicamente<br />
predisposte nella trama del<br />
tessuto per la termoregolazione e la<br />
ventilazione.<br />
HELLY HANSEN<br />
VAUDE<br />
68<br />
Ogni situazione viene prevista e in<br />
qualche modo ‘anticipata’ con una<br />
soluzione di abbigliamento specifica,<br />
puntuale e funzionale. Molte novità<br />
arricchiscono la gamma prodotti<br />
Sixs per l’inverno, capi versatili<br />
che si differenziano a seconda degli<br />
usi cui sono destinati, dalla semplice<br />
ma efficacissima TS3, T-shirt<br />
con manica lunga e collo a lupetto,<br />
fondamentale base-layer che per lo<br />
sci si può abbinare al pantalone Pnx<br />
sostituendo con grande vantaggio<br />
funzionale la classica calzamaglia,<br />
alla calza Long S.<br />
I capi TS4 e TS5 beneficiano di una<br />
protezione anteriore antivento, un<br />
doppio strato con intercapedi- >><br />
Second Skin Deluxe di<br />
Sportful rappresenta<br />
l’intimo che riesce, in<br />
un solo capo, a<br />
garantire alla pelle la<br />
morbidezza di cui ha bisogno,<br />
mantenendola asciutta, a una<br />
temperatura costante, capace<br />
di combattere la formazione<br />
degli odori sgradevoli.<br />
Il sistema Climate Control,<br />
unito al tessuto Meryl<br />
Skinlife batteriostatico<br />
permanente, regala a chi<br />
lo sceglie la sensazione<br />
di averlo appena<br />
indossato.
www.dryarn.com<br />
Dryness is what you wear
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
>><br />
SIXS<br />
ne che sfrutta<br />
proprio il sudore<br />
allontanato<br />
dall’epidermide<br />
per massimizzare<br />
la protezione antivento.<br />
I capi<br />
della linea<br />
“pro-tech” si<br />
arricchiscono<br />
di nuovi modelli<br />
adatti<br />
agli usi più<br />
diversi. Il<br />
semplicissimo<br />
smanicato<br />
Pro-<br />
Smx S costituisce la base più<br />
semplice per avere una corretta<br />
protezione spinale omologata inserita<br />
in un capo minimo, ma con funzionalità<br />
perfetta per la gestione<br />
del sudore. Si affiancano Pro<br />
TS2S e Pro TS1S garanzia di protezione<br />
anche alle spalle e al gomito,<br />
oltre ai vari modelli Pro-Sho che<br />
proteggono il tronco inferiore con<br />
specificità adatte allo sci, allo snowboard,<br />
alla bici.<br />
Quando il freddo è intenso, ma<br />
l’attività muscolare è contenuta o<br />
discontinua, la soluzione<br />
viene dai capi W.T.<br />
che mescolano tessuti<br />
e materiali diversi nelle<br />
diverse zone del corpo<br />
fino ad ottenere capi che<br />
ottimizzano la protezione<br />
dal freddo e la traspirazione<br />
a seconda delle effettive necessità<br />
nei punti del corpo. Qui<br />
il prodotto di base è<br />
il Full W.T., maglia second layer<br />
molto sofisticata.<br />
Per le estremità Sixs fabbrica i<br />
sottoguanti Glx e una vasta gamma<br />
di calze in polipropilene elasticizzato<br />
che mantengono l’efficacia<br />
dei capi di maglieria come<br />
una scelta di calze a compressione<br />
graduata, prodotte secondo<br />
il protocollo Lycra Energy<br />
e testate in laboratori certificati Lycra<br />
lotto per lotto. Adatte alla preparazione<br />
prima o al recupero dopo<br />
l’attività, riducono in modo significativo<br />
l’accumulo di liquidi e acido lattico<br />
nelle parti basse del corpo.<br />
Tutti proiettati verso il futuro. La sfida<br />
recente che accomuna le aziende<br />
più impegnate nella ricerca,<br />
consiste nel migliorare, a parità di<br />
performance e funzionalità, la qualità<br />
della produzione che a tutt’oggi<br />
e per i decenni futuri sarà sinonimo<br />
di produzione pulita, in cui<br />
cioè tutti gli anelli della catena procederanno<br />
nel rispetto imprescindibile<br />
della natura e della salute. Ecologia,<br />
energia pulita, basso impatto<br />
ambientale, da tempo ormai le<br />
aziende si sono attrezzate per creare<br />
un assetto nuovo, meno dannoso<br />
per l’ambiente circostante, limitando<br />
l’immissione nell’aria di sostanze<br />
tossiche, di residui da smaltire, risanando<br />
i vari gangli produttivi, investendo<br />
parallelamente nella ricerca<br />
di materiali e trattamenti il più<br />
possibile eco compatibili. Ultimamente<br />
la sfida si spinge ancora oltre<br />
e sviluppa un concetto che va<br />
nella direzione del riciclo totale.<br />
L’obiettivo è non solo risparmiare,<br />
evitare gli sprechi e depurare; diventa<br />
prioritario riciclare in modo<br />
totale, utilizzando ciò che già c’è<br />
trasformandolo, dandogli nuova vita.<br />
Questa operazione riduce ulteriormente<br />
l’immissione nell’ambiente<br />
di materiale di scarto. Odlo, leader<br />
nella ricerca e nella realizzazione<br />
di collezioni di intimo tecnico,<br />
recentemente ha iniziato a utilizzare<br />
anche i pezzi che si perdono durante<br />
la produzione dando vita a un ciclo<br />
produttivo ancora più “pulito”, a<br />
ridotto impatto ambientale. >><br />
Fernando Affinita<br />
Ufficio Marketing Erreà<br />
70<br />
È il corpo ad essere costantemente al centro dell’attenzione della più<br />
moderna ricerca underwear come conferma Fernando Affinita, Ufficio<br />
Marketing Erreà.<br />
“Il nostro lavoro parte dal presupposto che il corpo umano possiede circa<br />
143 articolazioni, unità complesse che funzionano da leve, cerniere e ammortizzatori.<br />
Erreà ha creato una linea di prodotti ad applicazione universale,<br />
sportiva, medicale, comfort e tempo libero, studiata da osteopati e fisioterapisti<br />
che, grazie ad una scheletratura elastica denominata esoscheletro, realizzata<br />
in resina naturale, aumenta la stabilità articolare e migliora la funzione<br />
muscolare dei gruppi ai quali è applicata, correggendo la postura. Le maglie, i<br />
pantaloni e i bermuda Active Tense fanno parte della linea intimo-tecnica<br />
3Dwear, completamente progettata in Italia, ergonomica, atossica e anallergica,<br />
lavabile e senza bisogno di essere stirata.<br />
La maglia Active Tense, disponibile a manica lunga e corta, ha diverse proprietà<br />
decisive persino nella correzione della postura di scapola e schiena, in<br />
grado di prevenire gli infortuni alla spalla, migliorando l’equilibrio, la respirazione<br />
e quindi le prestazioni.<br />
Perché questi benefici si possano concretizzare occorre seguire alcune istruzioni<br />
che guidano il posizionamento corretto delle linee della scheletratura.”
Davide Penasa<br />
Odlo<br />
“Per l’inverno 2012-2013<br />
Odlo lancia una nuova linea<br />
seamless 100% poliestere,<br />
100% riciclato dalla<br />
produzione della linea Evolution<br />
seamless, dove i pezzi persi durante<br />
la lavorazione diventano<br />
materia e soggetto di nuovi prodotti<br />
equivalenti ai primi, altrettanto<br />
efficaci e totalmente “amici<br />
dell’ambiente” perché sono sinonimo<br />
di minima immissione di<br />
CO 2<br />
e acqua. Odlo, forte di<br />
un’esperienza quarantennale<br />
nell’intimo funzionale, affronta il<br />
futuro con energia e ottimismo,<br />
anche perché l’intimo senza cuciture<br />
è una realtà consolidata<br />
nel mercato e sua la richiesta è<br />
in continuo aumento. Il marchio<br />
Evolution, prodotto in Europa, è<br />
ormai sul mercato da svariate<br />
stagioni, grazie alla perfetta sintesi<br />
di “zoned funcion”, tessitura<br />
tecnologica tubolare innovativa<br />
3D e stile atletico. Novità di stagione<br />
la Linea RS di Original<br />
Warm proposta con un modello<br />
a chiusura anteriore in cui panty,<br />
brief e string sono sostituiti da<br />
nuovi modelli. Warm Evolution<br />
dispone della linea bambino<br />
mentre per l’uomo e la donna si<br />
aggiungono diversi nuovi colori.”<br />
I Black Light Mid<br />
Semi Pants di<br />
Peak<br />
Performance,<br />
così come la<br />
Mid Zip Long Sleeve<br />
Baselayer in tessuto<br />
Polartec Power Dry<br />
sono sinonimo di<br />
leggerezza, eccellente<br />
traspirabilità, capacità<br />
di asciugare in un<br />
attimo, comfort a contatto con la pelle, termoregolazione.<br />
La particolare costruzione del<br />
tessuto riduce peso e ingombro, ottimizzando<br />
la gestione dell’umidità corporea. I pannelli in<br />
Polartec Power Dry di peso diverso<br />
posizionati strategicamente, migliorano la<br />
protezione dei punti critici.<br />
ODLO<br />
71
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
72<br />
CARVICO<br />
>><br />
In primo piano il progetto, come lo<br />
hanno definito i loro stessi protagonisti<br />
“infinitamente etico”, è Lyfe<br />
Cycle Control promosso da Carvico<br />
e Jersey Lomellina.<br />
Il progetto LCC nasce come risposta<br />
concreta alla richiesta del mercato<br />
mondiale di agire nell’ottica<br />
della responsabilità sociale.<br />
LCC si basa sull’utilizzo di materie<br />
prime di riciclo e sull’abbattimento<br />
degli sprechi grazie all’impiego<br />
significativo e costante di risorse<br />
umane ed economiche, professionali<br />
e tecnologiche, finalizzate alla<br />
creazione di tessuti ad alto contenuto<br />
ecocompatibile destinati al settore<br />
dell’abbigliamento swimwear, intimo,<br />
sportswear e outwear.<br />
In un solo anno 20 milioni di litri<br />
d’acqua recuperati, 300.000 kwh<br />
di energia e 135.000 Sm3 di metano<br />
risparmiati, oltre ad una riduzione<br />
del 20% di CO 2<br />
prodotta per<br />
Kg di tessuto rispetto a 10 anni fa.<br />
Si aggiungono le emissioni in atmosfera<br />
10 volte sotto il limite previsto<br />
dalla legge, la minor quantità di materiale<br />
di scarto prodotto attraverso<br />
l’utilizzo di materie prime riciclabili,<br />
riduzione dei volumi per imballaggio<br />
e il recupero dei rifiuti non pericolosi.<br />
Inoltre è recentissimo il collaudo<br />
dell’impianto di recupero calore<br />
prodotto durante le fasi di lavorazione<br />
del tessuto. L’energia termica recuperata<br />
servirà a riscaldare la palazzina<br />
uffici, gli spogliatoi, gli uffici<br />
tintoria e tessitura, la cucina colori e<br />
l’officina manutenzione. Con questo<br />
intervento le aziende ridurranno del<br />
50% il consumo di metano annualmente<br />
utilizzato per riscaldare i locali<br />
elencati in precedenza<br />
(112.800 Sm3 nel 2010) evitando<br />
la dispersione in atmosfera di oltre<br />
100 Ton/anno di CO 2<br />
.<br />
Un futuro più sostenibile è l’obiettivo<br />
prioritario di Carvico e Jersey<br />
Lomellina che ha portato allo sviluppo,<br />
in collaborazione con Aquafil<br />
della fibra in Poliammide Riciclata<br />
Cava Econyl perfetta per la produzione<br />
di tessuti di nuova generazione.<br />
Econyl è frutto del recupero e<br />
della lavorazione di materiali usati e<br />
di scarto, come ad esempio reti da<br />
pesca dismesse, tulle, fluff, il pelo<br />
rasato delle vecchie moquette, altrimenti<br />
destinati alle discariche, che<br />
si trasformano in nuovo polimero e<br />
La maglia e la calzamaglia<br />
tecnica Seamless Meryl<br />
Skinlife Brizza, grazie<br />
alla qualità e<br />
all’elasticità del<br />
tessuto, aderiscono al corpo<br />
come una seconda pelle,<br />
garantendo massima libertà di<br />
movimento. Non si limitano<br />
ad isolare la pelle, ma<br />
eliminano il calore in eccesso<br />
rimuovendo più velocemente<br />
il sudore dal corpo,<br />
assicurando il massimo<br />
comfort in ogni situazione.<br />
Ideati per l’uomo, la donna e<br />
il bambino.<br />
poi in un nuovo filo, per tessuti dalle<br />
alte prestazioni tecniche, più leggeri<br />
e confortevoli.<br />
Togliere dalla discarica per ridare<br />
nuova vita: un principio semplice<br />
e attuabile che saprà incidere<br />
in modo determinante sull’ambiente<br />
grazie ad una diversa modalità di<br />
sfruttamento dei rifiuti giunti a fine<br />
vita, intesi non più come un problema<br />
da risolvere ma come una possibile<br />
soluzione al problema.<br />
Carvico e Jersey Lomellina credono<br />
fermamente nell’utilizzo della moderna<br />
tecnologia al servizio di un futuro<br />
sostenibile. Questo è il motivo per<br />
cui hanno scelto questa fibra in grado<br />
di rispondere in modo efficace<br />
alle esigenze del cliente, oggi sempre<br />
più attento alle prestazioni ottenibili<br />
da una filiera produttiva orientata<br />
al rispetto dell’ambiente, per<br />
produrre una gamma di tessuti che<br />
garantiscono prestazioni superiori<br />
alle tradizionali fibre “piene”: tessuti<br />
leggeri ma non trasparenti, ad<br />
alta protezione UV, traspiranti ed<br />
isolanti.<br />
“La nostra è una scelta maturata nel<br />
tempo nella consapevolezza del<br />
ruolo sociale che un’azienda, in<br />
qualunque mercato essa operi, deve<br />
necessariamente assumere – afferma<br />
Laura Colnaghi Calissoni,<br />
Presidente del Gruppo Carvico –<br />
per contribuire in modo efficace alla<br />
diffusione di una cultura comune<br />
verso la sostenibilità. Solo così possiamo<br />
tutelare il futuro delle >>
SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />
>><br />
prossime generazioni. La ricerca<br />
di prodotti innovativi e<br />
ad alto contenuto ecocompatibile<br />
è sicuramente un impegno<br />
oneroso ma anche una sfida<br />
continua che ci spinge a<br />
proseguire su questo percorso,<br />
orgogliosi dei risultati ottenuti<br />
frutto della condivisione di pensiero<br />
e operosità dei nostri dipendenti<br />
e collaboratori.”<br />
L’introduzione in collezione di tonalità<br />
fashion, come colori<br />
fluo anche a contrasto, utilizzati a<br />
inserto, così come l’utilizzo di<br />
stampe trendy, è uno dei fenomeni<br />
che stanno rivoluzionando l’underwear<br />
più all’avanguardia. Se da un<br />
lato cresce il contenuto performance<br />
di prodotti sempre più hi-tech, si<br />
sente via via da parte dei consumatori<br />
il bisogno di modelli che per l’intimo,<br />
non meno che per l’esterno,<br />
siano interessanti e gradevoli anche<br />
dal punto di vista estetico, oltre<br />
che funzionale. Dunque emerge<br />
chiaramente un uso sempre più creativo<br />
e fantasioso del colore. Libertà<br />
di movimento, comfort, seamless o<br />
cuciture piatte elastiche, posizionate<br />
in punti strategici per evitare fastidiosi<br />
attriti, sono ormai punti fermi<br />
di molte collezioni.<br />
paola.turcato@topsport.it<br />
BURTON<br />
Realizzato in tessuto Sensitive<br />
Fabrics, il completo<br />
bianco Red Daisy<br />
unisce le performance<br />
ideali per le prestazioni<br />
sportive all’eleganza e alla<br />
perfetta vestibilità. Fascette a<br />
contrasto impreziosiscono il top<br />
bianco e il triplo strato di<br />
tessuto accompagna e sostiene<br />
migliorando comfort e libertà di<br />
movimento durante ogni tipo di<br />
attività fitness.<br />
Il completo nero è ideale per<br />
tutte le attività fitness e<br />
strutturato per garantire il<br />
massimo comfort e una vestibilità<br />
ideale. Elegante e avvolgente il<br />
pantaloncino shorty.<br />
74
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ECONOMIA<br />
Sport business<br />
in tempo di<br />
Per molti è una domanda, per alcuni<br />
una certezza, per tutti una speranza.<br />
Quale futuro per il sistema sportivo italiano?<br />
78<br />
Il momento di profonda crisi del<br />
nostro Paese viene vissuto in<br />
modo diverso da ognuno di noi.<br />
Le speranze, le aspettative, perfino<br />
i sogni di tutti gli italiani sono<br />
legati al difficile e incerto futuro<br />
economico e finanziario del nostro<br />
Paese. Il persistere di una condizione<br />
economica negativa, le manovre<br />
fiscali e finanziarie dei governi<br />
europei, l’aumento dei costi e<br />
dell’inflazione si abbattono su tutta<br />
la filiera. Lo sport mantiene un’immagine<br />
appetibile, grazie alle sempre<br />
ottime potenzialità di pratica e<br />
quindi di sviluppo, ma fatica a mantenersi<br />
competitivo nel rapporto<br />
qualità-prezzo e, ancor più, sul<br />
fronte della redditività<br />
Al di là di certe apocalittiche previsioni,<br />
che la crisi ci sia è un dato di<br />
fatto. Dall’uomo comune all’industriale,<br />
dal negoziante al consumatore,<br />
ormai tutti aprono le conversazioni<br />
discutendo di problemi<br />
economici. Del resto, basta aprire i<br />
giornali o seguire un tg per rendersi<br />
conto che c’è qualcosa che non<br />
funziona. Ed è ben magra consolazione<br />
il fatto che si tratti di una<br />
condizione comune a tutti i Paesi<br />
industrializzati, di qua come di là<br />
dall’oceano. Gli scenari internazionali<br />
preoccupano e le richieste di<br />
aiuto non mancano. Si varano ma-
novre, cresce l’Iva, si studiano tagli<br />
di bilancio, mentre disoccupazione<br />
e precariato raggiungono massimi<br />
storici. Ormai il leit motiv della difficile<br />
situazione in cui versano un po’<br />
tutte le famiglie è divenuto un argomento<br />
di conversazioni fisso e un<br />
dato di fatto che lascia poco spazio<br />
a dubbi o a opinioni divergenti. La<br />
crisi c’è ed è impossibile negarla.<br />
In Italia si avverte un clima generalizzato<br />
di sfiducia e i deboli segnali<br />
di recupero captati a inizio 2011<br />
sono ormai solo un lontano ricordo.<br />
Gira meno denaro, non solo nelle<br />
banche, ma anche nelle tasche degli<br />
Italiani, tanto che i redditi famigliari<br />
sono retrocessi di un decennio.<br />
Il recente Rapporto Coop<br />
2011 dimostra come circa l’80%<br />
delle famiglie italiane è convinta di<br />
vivere al di sotto o sul limite di uno<br />
standard appena accettabile, con<br />
un bel divario rispetto al 44% >><br />
Nell’immagine di apertura e<br />
nelle altre pagine: alcuni<br />
scatti fotografici dell’Ispo<br />
Winter 2011. Le fiere professionali,<br />
ed in particolare<br />
l’appuntamento di Monaco<br />
di Baviera, si confermano un<br />
momento imprescindibile<br />
per gli operatori sportivi.<br />
Un’occasione di incontro e<br />
di confronto ormai indispensabile<br />
per avere una visione<br />
d’assieme del moderno<br />
business sportivo<br />
79
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
della Germania e al 54% della<br />
Francia. Si pesca nei risparmi, nonostante<br />
la spesa rimanga ancora<br />
ampiamente inferiore ai livelli precrisi,<br />
considerando che nell’ultimo<br />
decennio il potere d’acquisto delle<br />
famiglie è calato del 7% e che la<br />
manovra recentemente varata dal<br />
Governo, specie con l’aumento<br />
dell’Iva, non tarderà a farsi sentire.<br />
Le stime asseriscono che ogni<br />
punto di Iva in più pesa 7 miliardi<br />
sui minori consumi annuali, cosicché<br />
l’aumento al 21% andrà ad intaccare<br />
settori già fortemente penalizzati,<br />
come nel caso dell’abbigliamento<br />
che nel primo semestre<br />
2011 piange un -8%, il bazar -6%,<br />
il multimediale -15%. Se per dar<br />
fiato ed energia all’economia occorre<br />
consumare, queste avvisaglie<br />
raddensano le nubi all’orizzonte. A<br />
soffrire maggiormente è il Mezzogiorno<br />
in cui si accentua il divario<br />
rispetto al resto d’Italia.<br />
Se il futuro è nei giovani, le cose<br />
non vanno meglio. Nel Belpaese<br />
solo un giovane su 2 crede ancora<br />
nel valore dell’istruzione e della formazione<br />
professionale, in netta<br />
controtendenza con gli altri stati<br />
europei, tra cui in testa la Germania.<br />
Sembra che solo il gioco sia ad oggi<br />
la principale risorsa, o aspettativa,<br />
per una popolazione che piange<br />
i fasti del passato, con un + 20% a<br />
favore di premi, lotterie e slot machine,<br />
con una spesa superiore a<br />
quella per l’abbigliamento e le calzature<br />
e pari a circa il 60% dei<br />
consumi alimentari.<br />
La crisi c’è, insomma, e le famiglie<br />
per far tornare i conti sacrificano<br />
i consumi no-food. A farne<br />
le spese soprattutto auto, arredo<br />
casa, multimedia, elettrodomestici<br />
e abbigliamento, ma gli alimentari<br />
stessi vengono tagliati, mentre crescono<br />
principalmente i prodotti di<br />
base, quali olio d’oliva, latte uht,<br />
tonno in scatola. Bene anche il carrello<br />
etnico e il pronto a elevato livello<br />
di servizio, mentre sono in<br />
flessione quelli salute e lusso. Un<br />
segnale, questo, che la dice lunga<br />
sulle richieste del consumatore.<br />
L’Italiano si affida alla sobrietà, con<br />
maggiori consumi in ambito domestico,<br />
andando sempre alla ricerca<br />
di promozioni, prediligendo il supermercato<br />
ma non disdegnando<br />
nuove possibilità di risparmio come<br />
quelle offerte dai discount. Interessante<br />
è anche l’approccio più variabile:<br />
si è persa la forza di quella<br />
fidelizzazione che era una garanzia<br />
per il retailer. Il tutto condito da un<br />
crescente pessimismo (il 42% dichiara<br />
peggiorate le proprie prospettive<br />
di lavoro, un anno fa era il<br />
23%), ma con una interessante attenzione<br />
agli sprechi che nella spesa<br />
domestica si traduce in una preferenza<br />
per confezioni più piccole<br />
Concretezza e specializzazione<br />
La risposta alla grande distribuzione è la verticalizzazione,<br />
per garantire a una clientela sempre più esigente un prodotto<br />
di qualità e un servizio di eccellenza<br />
Generalista o specialista? Questo, pare, il problema.<br />
Chi prima puntava sui grandi numeri e su una<br />
classe media che nei suoi acquisti non rinunciava ai prodotti<br />
di marca, oggi vede il negozio svuotarsi del pubblico,<br />
la cui attenzione è catalizzata dalla grande distribuzione.<br />
Cala la disponibilità, diminuisce la propensione alla spesa,<br />
mentre aumenta la preparazione degli sportivi veri e con<br />
essa le richieste di un servizio adeguato. Come dire che<br />
nell’Italia dei controsensi, un po’ di logica c’è. Chi non<br />
può spendere si affida ai supermercati dello sport, ma chi<br />
invece si può ancora permettere di consumare qualche<br />
euro pretende prodotti di un certo livello. In altre parole:<br />
qualità, garanzie, servizi, valore aggiunto.<br />
La risposta a questa situazione è piuttosto chiara. Stop ai<br />
negozi bazar e via a una specializzazione di prodotto e di<br />
personale, perché non basta avere in vetrina qualcosa di<br />
valido, è necessaria anche la presenza di qualcuno che<br />
sappia come proporlo. Tutto molto semplice sulla carta,<br />
ma difficile nella pratica, perché un lavoro di questo tipo<br />
comporta costi, investimenti, formazione. Un lavoro duro<br />
che non tutti in Italia sono in grado di sopportare. Anche<br />
per via di quell’individualismo che certo non aiuta a studiare<br />
soluzioni comuni che possano sostenere il settore.<br />
In Europa, si vedono sempre più negozi specializzati nei<br />
diversi segmenti, e questa è una tendenza decisamente in<br />
crescita. Non mancano poi i negozi tradizionali che hanno<br />
il coraggio di abbandonare intere aree, per concentrarsi<br />
totalmente su filoni specifici. Una scelta tutt’altro che<br />
semplice. In tanti hanno abbandonato l’abbigliamento o il<br />
tempo libero, un cambiamento che ha coinvolto anche<br />
grandi nomi, e che alla fine ha prevalso un po’ dappertutto.<br />
In Italia questo processo fatica ad affermarsi, anche perché<br />
nel nostro Paese sono tutti convinti di dover (e poter)<br />
occuparsi di tutto, col rischio di disperdere energie senza<br />
poi ottenere i risultati sperati.<br />
Bisogna imparare a fare scelte coraggiose e specializzarsi,<br />
a costo di abbandonare segmenti e proposte che storicamente<br />
sono sempre stati presenti. Anche perché si osserva<br />
nel retail entro confine una superficie piuttosto pic-<br />
80
Il sistema sport italiano<br />
ha ottime possibilità<br />
di riscattarsi. Soprattutto<br />
perché può ancora<br />
decidere il proprio futuro<br />
con una certa autonomia<br />
(meno carne, pesce, ortofrutta), ma<br />
anche meno acqua minerale e detersivi,<br />
più sacchetti per la spazzatura<br />
e meno stoviglie di plastica<br />
(-10%).<br />
Un quadro non certo positivo, quello<br />
presentato dal Rapporto Coop<br />
2011 “Consumi e distribuzione” redatto<br />
dall’ Ufficio Studi di Ancc-<br />
Coop (Associazione Nazionale Cooperative<br />
di Consumatori) con la<br />
collaborazione scientifica di Ref.<br />
(Ricerche per l’Economia e la Finanza)<br />
e supporto d’analisi di >><br />
cola, specie se confrontata con quella di altri Paesi. Un<br />
fattore, questo, che rende ancor più necessaria una sostanziale<br />
trasformazione. L’ideale sarebbe riuscire ad aumentare<br />
i metri quadri a disposizione, ma è anche vero<br />
che il periodo difficile spaventa e non spinge nessuno a<br />
investire. Eppure se si vuole sviluppare la specializzazione<br />
bisognerebbe fare un ulteriore sforzo, anche se i risultati<br />
non sarebbero immediati.<br />
Il mix tra sport e moda, un tempo tanto in voga, è ormai in<br />
disuso. Oggi si preferisce parlare di category management.<br />
Bisogna sviluppare ulteriormente i segmenti in cui si<br />
è forti, allargare l’offerta, sia diretta che complementare,<br />
così come la comunicazione, il marketing, il contatto con<br />
la clientela, in modo da dare piena soddisfazione alle persone<br />
che si rivolgono al negozio in cerca del ‘top’. In questo<br />
il punto vendita diventa un trend setter, dal prodotto al<br />
commesso, dall’ambiente alla gamma proposta, fino al<br />
mondo in cui quest’ultima viene presentata e comunicata.<br />
Trend significa comprendere le innovazioni, i marchi, i colori<br />
che attualmente il consumatore chiede nei singoli ambiti<br />
specifici, siano ciaspole, sci, calcio o qualunque altro<br />
settore. Sono tanti i campi di gioco e non è detto che chi<br />
pratica uno sport ne coltivi anche altri. Per questo il pubblico<br />
cerca un referente specifico e specializzato. Un approccio,<br />
questo, che in altri Paesi è molto più sviluppato.<br />
Si offre al consumatore una forte specializzazione settoriale<br />
in modo da poter soddisfare qualsiasi richiesta appartenente<br />
ad una precisa area di prodotto, togliendosi in questo<br />
modo dalla diretta concorrenza con la grande distribuzione<br />
o con le realtà generaliste.<br />
Oggi sicuramente ci sono tanti consumatori che decidono<br />
di allargare gli orizzonti, che si spostano verso situazioni<br />
in cui non erano in precedenza, ma certamente un retail<br />
specializzato ha anche la possibilità di fare tendenza e di<br />
lanciare tendenze, guidando il consumatore.<br />
Anche i consumatori italiani stanno diventando sempre più<br />
europei in termini di mentalità, perché con lo sviluppo della<br />
comunicazione la sola realtà nazionale rappresenta un<br />
mondo troppo piccolo.<br />
Magari in Italia certe tendenze arrivano con qualche mese<br />
di ritardo, ma non si può dire che i connazionali siano così<br />
differenti dal pubblico estero. Forse l’italiano è un po’ più<br />
intuitivo e modaiolo, ma alla fine se guardiamo a chi pratica<br />
sport a certi livelli, le barriere vengono a cadere.<br />
Ciò che tuttora rappresenta una grande differenza nell’organizzazione<br />
è il fatto che in Germania, Svizzera e Austria<br />
un negozio che non è collegato a un network non può più<br />
resistere, mentre in Italia permane sempre un grande individualismo<br />
e questo non permette di fare sistema, portando<br />
avanti strategie comuni con più forza.<br />
Georg Oberrauch – Sportler<br />
81
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
82<br />
>><br />
Nielsen, dove è possibile avere una<br />
fotografia del mercato attuale e<br />
dello stato di salute dei consumi<br />
nel nostro Paese, inserito in un<br />
contesto europeo e internazionale,<br />
fornendo al contempo previsioni ragionate<br />
per il triennio 2011-2013.<br />
Lo scenario economico<br />
Ormai ci si è resi conto di come la<br />
situazione sia cambiata radicalmente<br />
e come lo sbandamento iniziale<br />
sia stato metabolizzato dal consumatore<br />
in modo tale da consentire<br />
un approccio alla spesa più ragionato,<br />
sacrificato, ma anche più<br />
consapevole del contesto socio<br />
economico in cui è inserito.<br />
Se infatti la crisi dell’economia globale<br />
tecnicamente risulta terminata<br />
nel secondo trimestre 2009, il<br />
biennio trascorso purtroppo dà segnali<br />
contrari rispetto ai cicli economici<br />
tradizionali. La caduta è<br />
stata così intensa e diseguale<br />
che anche ora perdurano diversi<br />
focolai di crisi in tutti i Paesi, a<br />
eccezione delle economie emergenti.<br />
Una situazione critica aggravata<br />
peraltro dalle continue tensioni finanziarie<br />
che si abbattono sull’Europa,<br />
come nel caso di quelle avvenute<br />
in Grecia, Irlanda, Portogallo,<br />
ma anche Spagna e Italia.<br />
Nonostante i timidi segnali di recupero<br />
che avevano lasciato ben sperare<br />
a inizio 2011, ci si è dovuti arrendere<br />
davanti ai travolgenti fenomeni<br />
avversi dell’ultimo periodo,<br />
tanto che prendendo in esame l’ultimo<br />
triennio, è proprio l’economia<br />
italiana a risultare particolarmente<br />
deludente. L’Italia è tra i Paesi con<br />
la maggiore contrazione del prodotto<br />
interno lordo, nel 2011 ancora<br />
di 5 punti inferiore rispetto ai livelli<br />
pre-crisi, ed effettivamente è<br />
anche fra quelli che meno di altri<br />
hanno beneficiato dei primi rallentamenti<br />
della crisi. Sale l’inflazione<br />
spinta dalle materie prime, crescono<br />
carburanti, tariffe e servizi di<br />
pubblica utilità, scendono i consumi<br />
e il reddito disponibile, regredito<br />
di un decennio, e il consumatore è<br />
ormai costretto ad attingere ai pochi<br />
risparmi rimasti. Crolla il mi- >><br />
L’ECONOMIA GLOBALE A DUE VELOCITà<br />
IL REDDITO D<strong>ISPO</strong>NIBILE DELLE FAMIGLIE INDIETRO DI UN DECENNIO<br />
crisi e consumi: l’italia tra i paesi più colpiti
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
to di un popolo di risparmiatori: il<br />
tasso di risparmio delle famiglie,<br />
con un -10% rispetto ai valori degli<br />
anni ’90, è oggi inferiore a quello di<br />
Francia e Germania, con un giugno<br />
che ha registrato il picco massimo<br />
(il 22%) delle famiglie italiane che<br />
dichiarano di non riuscire a risparmiare<br />
niente a fine mese.<br />
Cala il denaro, quindi, ma anche la<br />
speranza del consumatore. La Spagna,<br />
che condivide con l’Italia le<br />
maggiori difficoltà degli ultimi anni,<br />
mantiene comunque oltre un terzo<br />
della popolazione con un reddito<br />
adeguato alle necessità delle famiglie.<br />
L’Italia è il Paese europeo, dopo<br />
la Francia, dove i cittadini hanno<br />
la maggiore percezione di povertà<br />
(i 4/5 ritengono che la povertà sia<br />
diffusa) ed è anche il Paese dove è<br />
forte la richiesta di welfare, anche<br />
se il giudizio dato sulle politiche<br />
pubbliche fino ad ora attuate è più<br />
negativo di quello degli altri Paesi:<br />
la quota di quanti ritengono che le<br />
politiche pubbliche finora adottate<br />
abbiano peggiorato la situazio- >><br />
È soprattutto<br />
il sistema<br />
distributivo l’anello<br />
debole del mercato<br />
sportivo. L’offerta<br />
non manca ed è<br />
anzi molto ricca<br />
Nel nome della qualità<br />
La minore disponibilità economica delle famiglie e il crescente peso della<br />
grande distribuzione sono ostacoli allo sviluppo, ecco perché la qualità<br />
del prodotto sportivo è una risposta indispensabile, ora più che mai<br />
Splende il sole, a Montebelluna, e di certo le inusuali<br />
condizioni meteo del 2011 non sono foriere di buone<br />
notizie per chi punta sul mondo della neve. Anche il tempo<br />
sembra essersi schierato contro il mercato, in un momento in<br />
cui la situazione non è tragica, ma sicuramente neppure rosea<br />
per le imprese così come per il settore retail.<br />
Se già nel martoriato ambito dell’abbigliamento non si fanno i<br />
salti di gioia, nemmeno la nicchia baby gioisce. Non soltanto<br />
per una temperatura che non favorisce le vendite, ma per l’atteggiamento<br />
stesso del consumatore che, un tempo solito a<br />
non badare a spese per figli e nipoti, oggi con sempre meno<br />
euro in tasca preferisce dei capi low cost della grande distribuzione.<br />
Del resto, la scusante a portata di mano è che crescono<br />
così in fretta che non vale la pena spendere tanto per<br />
avere completi che durano appena un anno o due. Meglio<br />
qualcosa a basso costo che alla fine consente un rapido ammortamento<br />
della spesa. Anche perché ormai molti si limitano<br />
a fare una capatina in montagna, per cui ci si può anche accontentare.<br />
Né i mercati esteri contravvengono a questo trend; del resto,<br />
non a caso si parla di crisi globale. Tuttavia esiste un punto di<br />
forza, o almeno un baluardo, un elemento che può rappresentare<br />
un caposaldo, in attesa che la situazione si stabilizzi. La<br />
specializzazione è la via che può ancora fornire un dato positivo.<br />
Puntare sulla qualità, su un prodotto performante, su un<br />
design e una vestibilità capaci di far percepire il valore aggiunto<br />
al consumatore sono la strategia premiante in questo<br />
momento.<br />
Parole adatte a rappresentare una situazione di mercato ormai<br />
decisamente globalizzata, in cui il settore dedicato al<br />
bambino sta affrontando la difficile contigenza con anche<br />
maggiore difficoltà. Vi sono diversi fattori contingenti che portano<br />
a doversi confrontare con diverse problematiche, non ve<br />
n’è uno sostanziale. La crisi generale, le problematiche politiche<br />
nazionali, l’IVA sono tutti fattori negativi, ma nessuno ha<br />
una responsabilità unica o soverchiante rispetto agli altri.<br />
Certo il fattore meteo è quello che al momento ha spiazzato<br />
un po’ tutti e sta creando non pochi grattacapi.<br />
Per il mondo neve, d’altronde, le condizioni cliematiche rappresentano<br />
una variabile delicata e pericolosa da sempre. Se<br />
nel momento della vendita il tempo non è favorevole, calano<br />
gli acquisti e i consumi. Purtroppo dipendiamo dal clima e la<br />
stagione è ancora in grado di condizionare pesantemente il<br />
mercato, italiano o estero che sia.<br />
A novembre mentre noi eravamo in maniche di camicia, in<br />
Russia, nostro importante mercato di riferimento, hanno registrato<br />
un pesante ritardo nell’arrivo dell’inverno e il risultato è<br />
che gli showroom sono rimasti vuoti. In un contesto globale<br />
di difficoltà economica, nemmeno la competizione sul fronte<br />
del prezzo modifica le cose. Si è perso il ‘back to school’ di<br />
agosto e settembre, ed è stato un disastro. Certo ad una situazione<br />
malsana che ci trasciniamo da anni si è andato a<br />
sommare un termometro sballato e questo ha avuto forti ripercussioni.<br />
Non resta dunque che confidare nel fattore ‘impulso’, perché<br />
se prima o poi arriva il freddo la gente avvertirà la necessità<br />
dell’acquisto e così si può sperare di recuperare almeno in<br />
parte il tempo perduto. Appare sempre più evidente che per<br />
ridurre gi innegabili rischi del moderno business bisogna<br />
aprirsi a più mercati, in modo da crearsi più opportunità per<br />
trovare un equilibrio stabile, o almeno situazioni che vadano a<br />
compensarsi.<br />
È sul fronte distributivo che provengono, a mio avviso, i segnali<br />
più difficili. La grande distribuzione sta erodendo pro-<br />
84
gressivamente quote di mercato al retail specializzato. Del resto,<br />
l’Italia era in ritardo rispetto agli altri Paesi e quindi questo<br />
processo era prevedibile e pressoché inevitabile.<br />
Non penso tuttavia ad una egemonia schiacciante della GDO<br />
che per sua natura produce un livellamento verso il basso dei<br />
prodotti e che dunque non può mai soddisfare appieno le richieste<br />
di un mercato così complesso e sfaccettato come è<br />
quello dell’abbigliamento. Certo nel momento in cui diminuiscono<br />
i soldi e crescono le difficoltà anche per i negozi di<br />
sport mentre i grandi player stanno entrando nel mercato, è<br />
normale che le quote si assottiglino ancora di più. Si andranno<br />
pertanto a ridisegnare nuovi equilibri e l’abbigliamento neve,<br />
a maggior ragione quello baby, diventerà una nicchia nei<br />
negozi super-specializzati, ma proprio per questo si tratterà di<br />
una nicchia altamente caratterizzante e di pregio.<br />
Nello specifico dell’abbigliamento junior la riduzione di operatività<br />
è un fatto ineludibile. Molti faticano a tenerlo in negozio,<br />
per via di un calo della redditività e della richiesta. Anche per<br />
il fatto che il consumatore spende meno, giustificando questa<br />
scelta con la scusante che si vive meno la neve e che i figli<br />
crescono in fretta. In questa situazione di crisi, si predilige il<br />
completo a basso costo, piuttosto che investire su qualcosa<br />
di fascia superiore, non avendo più la disponibilità economica<br />
di prima. Solo nei retail di montagna, dove ancora c’è la percezione<br />
del valore aggiunto del prodotto, il marchio viene valorizzato<br />
e apprezzato appieno. La famigliola che si limita –<br />
quando va bene – ad una settimana bianca all’anno ormai<br />
non spende più come prima, si accontenta e tira la cinghia.<br />
Cacao è una nicchia della nicchia della nicchia. Nicchia perché<br />
sei junior con il 9% del mercato italiano, nicchia perché<br />
sei nel mondo neve che di suo è solo un parziale dello sport e<br />
nicchia perché comunque il retail si sta assottigliando nelle<br />
quote di mercato. Ci sarà ancora spazio, specie se ci sarà<br />
una ripresa dell’economia, ma non si tornerà più agli anni Ottanta.<br />
Era un altro mondo e questi tre macro fenomeni hanno<br />
rivoluzionato tutto il sistema. A ciò si aggiunge la crisi economica,<br />
la minore disponibilità e i prezzi agevolati della grande<br />
distribuzione.<br />
Non approvo la concorrenza basata essenzialmente sul fattore<br />
prezzo. Dico sempre che ci sarà sempre qualcuno che proporrà<br />
un prodotto ad un euro in meno rispetto al tuo prezzo,<br />
per cui intraprendere quella strada non paga.<br />
La via del monomarca non è d’altronde percorribile per il<br />
mondo bambino. Si può aprire un monomarca aziendale, perché<br />
inserisce tutta una serie di situazioni del bambino, ma un<br />
negozio monobrand non può reggere, non potendo contare<br />
su un prodotto trasversale e funzionale. Nel mondo delle nicchie<br />
è dura rispondere con un monomarca, lo può fare solo<br />
chi ha un total look. Ed un’immagine decisamente forte sul<br />
consumatore.<br />
Quale strategia adottare? Noi cerchiamo di diversificare, sperando<br />
di mantenere la nostra quota di mercato e auspicando<br />
che presidiando le nostre stesse posizioni qualcosa si possa<br />
muovere, augurandosi ovviamente un miglioramento della situazione<br />
economica in generale. Determinante è anche trovare<br />
nuovi mercati, poiché in quelli consolidati esistono dinamiche<br />
e abitudini cristallizzate, come nel caso della Germania<br />
dove il consumatore si è abituato a spendere certe cifre ed è<br />
molto difficile smuoverlo da quelle.<br />
Di certo, non basta stare passivamente ad aspettare e sperare<br />
in una buona nevcata risolutiva. Bisogna resistere puntando<br />
sulla qualità, non certo abbattendo i prezzi. Occorre far<br />
comprendere il valore aggiunto di un capo, comunicare nei limiti<br />
degli investimenti possibili il pregio di un capo. Meglio<br />
anzi investire sul prodotto e sul punto vendita, per collaborare<br />
in maniera soddisfacente con il retailer e incentivandolo a<br />
proporre le proprie linee attraverso un lavoro congiunto. La<br />
qualità paga sempre, per cui è l’unica via per mantenersi a<br />
galla in attesa di potersi poi sviluppare maggiormente appena<br />
si presenteranno migliori condizioni. Inutile cannibalizzare il<br />
marchio con scelte disperate, come la riduzione della qualità<br />
o del prezzo. Bisogna rimanere coerenti con i valori del marchio.<br />
Credo fermamente che industria e retail debbano marciare di<br />
pari passo, sempre più uniti. Collaborare significa dare ai<br />
commercianti la possibilità di guadagnare e al marchio di resistere<br />
in questa situazione. Le cose cambiano rapidamente,<br />
ma pur essendosi deteriorato questo mercato, non bisogna<br />
perdere la speranza di un miglioramento. Ma nella difficoltà di<br />
riuscire a fare previsioni attendibili, bisogna lavorare sul mantenimento<br />
delle proprie posizioni. Una strategia che a livello<br />
di sell in dà i migliori frutti, attendendo gli esiti di un sell out<br />
più a rischio.<br />
Marco Danieli – Idea SpA<br />
85
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
86<br />
>><br />
ne è doppia rispetto a quella di chi<br />
ritiene che l’abbiano migliorata (il<br />
21% a fronte di un 10%).<br />
Ulteriore elemento penalizzante, il<br />
mercato del lavoro debole, dove è<br />
in crescita il tasso di disoccupazione<br />
giovanile (2006/2010 +6%,<br />
mentre in altre aree europee il dato<br />
è anche la metà), ma soprattutto si<br />
tocca con mano il fenomeno dei<br />
giovani inattivi che essendo tali<br />
escono anche dalle file dei disoccupati.<br />
In una simile situazione si<br />
affievolisce anche la stessa volontà<br />
di attivarsi. Solo un giovane italiano<br />
su due crede ancora nel valore<br />
dell’istruzione e della formazione<br />
professionale come opportunità interessanti<br />
per il proprio futuro e<br />
nemmeno risultano allettati dall’autoimprenditorialità.<br />
In compenso,<br />
come extrema ratio gli italiani si affidano<br />
al gioco: alla fine del 2011<br />
saranno oltre 73 i miliardi spesi dagli<br />
italiani in giochi a premi, lotterie<br />
e slot machine.<br />
Considerato il modesto ritmo di incremento<br />
previsto, nella migliore<br />
ipotesi solo nel 2013 si riuscirà a<br />
tornare su livelli pre-crisi. L’epicentro<br />
della caduta dei consumi è il<br />
Mezzogiorno, dove la crisi ha contribuito<br />
ad accrescere le disuguaglianze<br />
colpendo in particolare le<br />
famiglie più giovani e con figli a carico.<br />
Ma non risparmia nemmeno il<br />
Centro e il Nord. A soffrire di più<br />
sono l’alimentare, l’abbigliamento e<br />
l’arredamento, mentre sono inevitabilmente<br />
destinati a crescere le<br />
spese per sanità, trasporti, comunicazioni.<br />
I comportamenti di consumo<br />
sono cambiati, anche in quelle<br />
tipologie di spesa in passato stabili,<br />
o in crescita, come nel caso dei<br />
prodotti tecnologici che nel primo<br />
semestre 2011 sono calati di un<br />
6,2%, fatta unica eccezione per<br />
Smartphone e tablet.<br />
È interessante notare come il credito<br />
dei prodotti di marca non sia<br />
assolutamente venuto meno, che<br />
anzi vengono acquistati con maggior<br />
favore, laddove economicamente<br />
possibile. L’impoverimento<br />
del carrello non significa >><br />
TRA I GIOVANI MANCA ANCHE LA VOGLIA DI METTERSI IN PROPRIO<br />
ALIMENTARI, VESTIARIO, ARREDO CASA: IL MODELLO DI CONSUMO DEGLI ITALIANI<br />
I CONSUMI CHE SONO CRESCIUTI DI PIù E DI MENO NEL 2011
LO SPORT È FATICA.<br />
ANCHE CON GLI<br />
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ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
un’automatica rinuncia alla qualità<br />
da parte del consumatore ‘maturo’,<br />
e in questo senso le promozioni<br />
rappresentano una delle poche<br />
situazioni economiche con segno<br />
positivo, utilizzate strategicamente<br />
da ben il 63% dei consumatori<br />
proprio per riuscire – attivamente<br />
– a risparmiare. È il cosiddetto<br />
fenomeno del downgrading<br />
in cui le famiglie italiane si mostrano<br />
maestre, ma se questo è possibile<br />
nei beni dove la distribuzione è<br />
liberalizzata, è un’arma spuntata in<br />
quei settori obbligati, come ad<br />
esempio servizi pubblici e utenze<br />
varie, il cui peso non è in nessuna<br />
maniera alleggeribile.<br />
Con l’aumento di benzina ed annessi,<br />
anche per quelle famiglie<br />
che avevano attraversato indenni fino<br />
ad oggi la crisi, è arrivato il momento<br />
di ripensare al proprio lifestyle<br />
cominciando a ridisegnarlo in<br />
Vince il rapporto umano<br />
Siamo in un momento molto difficile, ma un rapporto ben<br />
impostato con il cliente può permettere di superare la fase critica.<br />
Stringendo la collaborazione con le aziende<br />
Il vento in poppa si è fermato anche per il mondo retail,<br />
e una bonaccia arresta il settore. Una condizione<br />
particolarmente difficile, dove a pagare il calo dei consumi<br />
sono proprio i negozianti, in prima linea nella lotta quotidiana<br />
per la sopravvivenza. La scomparsa della classe media, la più<br />
penalizzata dalla crisi economica, si ripercuote pesantemente<br />
sugli imprenditori che avevano concentrato le vendite proprio<br />
verso questo target specifico. La crescita della grande distribuzione<br />
e la competizione del private label premium a danno<br />
dei brand hanno finito per causare non poca sofferenza ai negozi<br />
generalisti. Un po’ meglio sembra andare a quelli di nicchia,<br />
gli specializzati e quelli che sono riusciti a conquistarsi il<br />
favore e la fiducia di un pubblico dalla più alta capacità di<br />
spesa, ma parlare di fidelizzazione di questi tempi è davvero<br />
difficile. Ad aggravare la situazione, la tendenza di molti negozianti<br />
a non cercare la collaborazione con le aziende, spesso<br />
per via della difficoltà di saldare i conti con i fornitori, cosa<br />
che ha come conseguenza l’allontanamento da referenti che<br />
potrebbero in qualche modo attuare politiche di partnership<br />
che potrebbero rendere più sopportabile il momento.<br />
Già da qualche mese si avvertiva che le cose non girassero<br />
per il verso giusto. Ora siamo arrivati al picco più profondo<br />
della crisi. Il clima, i media e tutti i vari elementi stanno di fatto<br />
abbattendo il morale della gente. Quando si entra in un negozio<br />
si avverte questo sentimento generale del pubblico e le<br />
spalle si curvano proprio per il peso della crisi, a livello psicologico,<br />
umano, materiale, economico.<br />
Non credo ci sia una soluzione univoca al problema, tanto<br />
meno una magia da conoscere, c’è piuttosto bisogno di rimboccarsi<br />
le maniche. Bisogna coccolare il cliente, perché solitamente<br />
quest’ultimo ha buona memoria e quando esce dal<br />
negozio – che abbia o meno fatto acquisti –, avverte che<br />
all’interno di quelle mura e dietro la vetrina c’è qualcuno che<br />
non lo considera solo uno scontrino. Occorre instaurare un<br />
rapporto umano con il pubblico.<br />
Quando si entra nei negozi si vedono i commessi o i proprietari<br />
quasi tremolanti per la paura che il cliente possa non<br />
comprare nulla. È un atteggiamento sbagliato, negativo. Far<br />
percepire i problemi e il peso dei pagamenti che occorre effettuare<br />
è controproducente. Bisogna invece accogliere il<br />
pubblico, scambiare due parole, rendere piacevole la sua<br />
permanenza in negozio, indipendentemente dall’acquisto.<br />
Poi, se il cliente effettua un acquisto, tanto meglio, ma senza<br />
forzature o elemosina.<br />
Del resto, ormai lo shopping è un lusso, lo stesso Giorgio Armani<br />
ha ammesso in una recente intervista che ormai gli armadi<br />
della gente comune sono pieni. Questo giustifica il fatto<br />
che se qualcuno può fare a meno di comprare qualcosa, lo<br />
fa. La gente oggi può comprare solo quello che serve e il calo<br />
dei consumi, anche nell’alimentare, lo dimostra chiaramente.<br />
Tuttavia alcuni aspetti legati prettamente alla moda permangono.<br />
Il fashion in assoluto registra una grande flessione, ma<br />
se si intende il fashion moda classico possiamo ancora esultare.<br />
Ci sono marchi a cui la gente benestante non rinuncia,<br />
nonostante il prezzo davvero elevato. Anche se ovviamente<br />
non basta comprare una giacca da 2000 euro per poterla<br />
esporre in vetrina e venderla. Occorre una graduale abitudine<br />
verso il cliente finale. Polo Sport lo sta facendo ormai da<br />
quindici anni a questa parte e sta veramente raccogliendo i<br />
frutti di questa politica. Tuttavia è in calo anche il fashion in<br />
senso stretto, quello per tutti, e questo lascia comprendere<br />
come i livelli sociali siano molto diversi e sempre più lontani<br />
fra loro. Chi si è sempre potuto permettere l’acquisto di un<br />
capo costoso continua a comperarlo, ma ovviamente si tratta<br />
di una nicchia.<br />
Le nicchie però nascondono grosse opportunità. Un tempo si<br />
rimproverava a Polo Sport questa scelta, ma oggi, abituati al<br />
trend della nicchia, il negozio viene ancora premiato. Chi invece<br />
ha posto le basi del proprio commercio sul prodotto<br />
medio oggi ha dei conti più sofferenti. Il prodotto di fascia<br />
media è infatti quello che ha pagato di più la riduzione dei<br />
consumi e l’utente che prima lo acquistava ora è decisamente<br />
orientato al risparmio. A dimostrarlo, il picco di lavoro delle<br />
sartorie, dove la gente porta sempre più spesso a sistemare i<br />
capi vecchi. Si allargano, si restringono, si fanno persino ap-<br />
88
termini di almeno parziali rinunce.<br />
La Pratica sPortiva<br />
Se dunque lo scenario economico appare piuttosto<br />
sconfortante, guardando al mondo della pratica<br />
sportiva si nota come mediamente un italiano<br />
su tre pratichi un’attività sportiva. Nel 2010, in Italia,<br />
le persone che praticano sport sono state >><br />
plicazioni, per renderli più moderni o per dargli quel tocco<br />
personalizzato, tutto per evitare un nuovo acquisto.<br />
Il negozio generalista non deve pensare di essere condannato,<br />
ma certamente deve lavorare tantissimo, senza<br />
scoraggiarsi. Non ci si può permettere di fermarsi. Bisogna<br />
agire, anche se ciò può comportare qualche errore.<br />
Bisogna cercare di evitarli, ma occorre muoversi, inventarsi<br />
qualcosa di nuovo per la vetrina, per far capire al<br />
passante che comunque non si sta con le spalle piegate.<br />
Una parte del retail non ha ancora ben compreso l’importanza<br />
di una giusta comunicazione. Mentre le aziende<br />
hanno raggiunto i massimi livelli, la maggior parte dei<br />
commercianti esprime a malapena un 20% del proprio<br />
potenziale.<br />
Lo scambio tra retail e industria d’altronde non si è ancora<br />
rafforzato come invece dovrebbe, soprattutto in simili<br />
contesti economici. I rapporti tra retail e aziende vengono<br />
assolutamente logorati dagli imperativi strettamente finanziari.<br />
A volte è difficile far tornare i conti, slittano i pagamenti,<br />
si evitano i contatti per schivare i solleciti e così<br />
si procede al contrario di quanto invece sarebbe meglio<br />
fare. Bisognerebbe avvicinarsi, parlare, evitare questo<br />
scollamento.<br />
Per intravedere il futuro, bisogna anzitutto averne la speranza,<br />
quella forza d’animo che permetta di vedere lo spiraglio.<br />
Certo oggi per ottenere quello che si otteneva dieci<br />
anni fa bisogna quintuplicare gli sforzi. Questi sacrifici<br />
verranno certamente ripagati, anche se i media sono assolutamente<br />
catastrofici. La gente, oltre agli armadi pieni,<br />
ne ha anche le tasche piene. A qualche emozione ci si lascia<br />
andare e se il volano dovesse piano piano cominciare<br />
a girare, sarebbe la spinta che potrebbe fare riemergere<br />
i retailer.<br />
Qualche anno fa si era subita in maniera deflagrante l’entrata<br />
dei player della grande distribuzione sul mercato, e<br />
una parte della clientela si era orientata verso questo canale.<br />
Oggi però la gente inizia a volere più attenzioni, a<br />
cercare un rapporto con il commerciante, che non si limiti<br />
al semplice buongiorno di cortesia. Cerca la shopping<br />
experience, e nei grandi magazzini manca il contatto ‘a<br />
pellÈ che fa la differenza. A volte basta un saluto e una<br />
stretta di mano per far comprendere al cliente che si è<br />
percepita pienamente la sua presenza e che non si tratta<br />
di un doveroso gesto di accoglienza senza alcun significato.<br />
La stretta di un braccio o di una mano inchioda le<br />
scarpe dell’acquirente al pavimento.<br />
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ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
19 milioni e 200mila (il 32,9% della<br />
popolazione nella stessa fascia<br />
di età). Tra questi, il 22,8% si dedica<br />
allo sport in modo continuativo<br />
e il 10,2% in modo saltuario. Coloro<br />
che pur non praticando uno<br />
sport svolgono un’attività fisica sono<br />
circa 16 milioni e mezzo (il<br />
28,2% della popolazione nella fascia<br />
di età considerata), mentre i<br />
sedentari sono più di 22 milioni,<br />
pari al 38,3% della popolazione.<br />
L’analisi temporale mette in luce un<br />
aumento della propensione alla<br />
pratica sportiva (dal 26,8% del<br />
1997 al 32,9% del 2010), di 1,8<br />
punti percentuali solo nell’ultimo<br />
anno. Dati, questi, basati su informazioni<br />
provenienti dall’indagine<br />
multiscopo sulle famiglie “Aspetti<br />
della vita quotidiana” condotta annualmente<br />
dall’Istat, in cui si rileva<br />
l’abitudine a praticare sport della<br />
popolazione e che considera come<br />
attività sportiva quella svolta nel<br />
tempo libero con carattere di continuità<br />
o saltuarietà dalla popolazione,<br />
escludendo le persone che partecipano<br />
al mondo dello sport per<br />
ragioni professionali (atleti professionisti,<br />
insegnanti, allenatori). Tra<br />
coloro che praticano solo qualche<br />
>><br />
LO SCENARIO 2010 DELLE ATTIVITà SPORTIVE IN ITALIA<br />
P<br />
L’EVOLUzIONE DELLA PRATICA SPORTIVA GIOVANILE<br />
90
la ricerca<br />
del risultato<br />
e l’orgoglio<br />
di averlo<br />
ottenuto<br />
Ciclocamera, recum bike, ellittiche,<br />
climber, pedane footing, vogatori,<br />
pedane vibranti, panche e macchine multifunzione<br />
ad alte prestazioni.<br />
Brand of<br />
91
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
attività fisica sono, invece, compresi<br />
quelli che si dedicano a passatempi<br />
che comportano comunque<br />
movimento, come fare passeggiate<br />
di almeno due chilometri, nuotare,<br />
andare in bicicletta o altro. I sedentari<br />
sono invece coloro che dichiarano<br />
di non praticare sport, né altre<br />
forme di attività fisica.<br />
L’analisi territoriale mostra una differente<br />
attitudine alla pratica sportiva<br />
che riflette anche una diversa<br />
disponibilità di strutture organizzate.<br />
Il Nord-est mostra la quota più<br />
elevata di persone che praticano<br />
sport (40,6%), con punte intorno al<br />
60% nella provincia di Bolzano e al<br />
50% in quella di Trento. Seguono il<br />
Nord-ovest con il 37,4% e il Centro<br />
con il 34,3%. Il Mezzogiorno si caratterizza<br />
per la quota più bassa >><br />
Valore aggiunto e fiducia nel futuro<br />
Nonostante la crisi globale, prodotti innovativi e riconosciuti per<br />
il “value for money” resistono alla negatività dei mercati. Grazie anche<br />
a una stretta collaborazione con i vari anelli di filiera e alla scelta<br />
di testimonial vincenti e convincenti<br />
Se la situazione non è proprio idilliaca, certi brand<br />
mostrano comunque una certa tenuta. Nessuna magia,<br />
ma anzi tanta concretezza, sia con una costante ricerca capace<br />
di dar vita a nuovi e interessanti prodotti, sia mediante una<br />
strategia che curi in maniera attenta i rapporti con la rete commerciale<br />
e il retail. Riuscire infatti a far percepire il valore aggiunto<br />
di quanto si propone nelle varie collezioni risulta determinante<br />
per conquistare quella fascia di consumatori che,<br />
specie in certe discipline come il tennis e il calcio, guardano a<br />
ciò che effettivamente è tecnico e specialistico.<br />
Il ruolo dei canali distributivi è cruciale ed è necessario gestirne<br />
il rapporto in maniera focalizzata, rivolgendosi magari a target<br />
differenti, ma sempre proponendo prodotti con il migliore<br />
value for money. Una formula che possa soddisfare le varie tipologie<br />
di clienti, con diverse esigenze e disponibilità economiche.<br />
Così i vari canali distributivi, anche la grande distribuzione<br />
quando di qualità, possono coesistere senza pericolose<br />
sovrapposizioni.<br />
Sul piano dell’immagine, una strategia vincente non si può più<br />
limitare al binomio prodotto-sponsorizzazione (comunque fondamentale<br />
per il presidio tecnico delle discipline sportive), ma<br />
richiede una forte integrazione con le altre leve della comunicazione,<br />
dal lavoro all’interno dei punti vendita – mediante<br />
supporti tecnici, materiali, formazione e quanto più utile per il<br />
contatto con il pubblico – fino ai nuovi mezzi di comunicazione,<br />
come internet e i social network, particolarmente efficaci<br />
anche in un’ottica internazionale. Nei vari contesti in cui si è<br />
presenti, in questa fase economica nulla può né deve essere<br />
lasciato al caso o all’improvvisazione. Ecco perché un buon<br />
dialogo tra l’azienda e i diversi anelli della filiera è la base di<br />
partenza per condividere azioni che lascino il segno.<br />
In termini globali il fatturato di Lotto nel 2010 è stato stabile e<br />
così è prevista la chiusura 2011 sia nella calzatura che<br />
nell’abbigliamento, con risultati più incoraggianti nel primo<br />
segmento. La marcata speculazione internazionale relativa al<br />
costo delle materie prime ha avuto effetto sui conti economici<br />
di prodotto e sui prezzi diventando così ulteriore motivo di<br />
contenimento delle vendite. Lotto è presente in circa 100 Paesi<br />
nel mondo e questo fa sì che le performance e le strategie<br />
aziendali possano essere diverse a seconda dei vari mercati.<br />
Alcuni di questi sono in crescita mentre altri attraversano una<br />
situazione economica più difficile. Buoni risultati in Asia, che<br />
rappresenta il 23% del fatturato complessivo con una crescita<br />
del +25% e nelle Americhe, che valgono il 15% del totale, in<br />
crescita nel Nord e stabili nel Sud.<br />
L’Italia ha perso circa il 4%, in linea con il calo medio europeo,<br />
mentre la crisi si è fatta sentire maggiormente nell’Est Europa,<br />
dove si è sofferto in termini di consumo generale. Stabili, invece,<br />
Francia, Germania e Spagna.<br />
Normalmente si pensa che in tempi di crisi a soffrire siano i<br />
prodotti dai prezzi più elevati, mentre quelli di costo più accessibile<br />
continuano ad attirare gli acquirenti. Non è sempre<br />
così: ad esempio nel caso del tennis i prodotti più venduti sono<br />
quelli più costosi, perché tecnologicamente all’avanguardia,<br />
riconosciuti dai negozianti specializzati e dai consumatori<br />
come top. La ricerca e l’innovazione sono quindi tra le chiavi<br />
vincenti per guardare al futuro, così come lo è il made in Italy<br />
inteso non solo nel senso della manifattura, ma dello sviluppo<br />
del prodotto in generale, dal design all’innovazione tecnica.<br />
Gli appassionati di calcio e tennis, come molti per altri sport,<br />
esigono una scarpa eccellente in termini di performance e di<br />
design, non si limitano alla ricerca di un prodotto generico<br />
ben realizzato. Lotto valuta con interesse future possibilità, ad<br />
esempio per le collezioni di punta più pregiate, che permettano<br />
di gestire in Italia anche la produzione.<br />
Sono quindi molteplici i piani sui quali è possibile apportare<br />
valore aggiunto, riuscendo così a conquistare vantaggio competitivo<br />
e vicinanza con il cliente: la stretta collaborazione con<br />
gli anelli della filiera, la comunicazione integrata su canali tradizionali<br />
ed innovativi, l’interpretazione e la reazione alle performance<br />
dei mercati, la capacità di differenziare ed innovare i<br />
prodotti.<br />
In tutto questo le sponsorizzazioni emergono come l’elemento<br />
di visibilità più immediato, da ormai 40 anni nel dna di Lotto<br />
che da sempre collabora con i campioni affermati così come<br />
con le giovani promesse dello sport: il nostro modo per dimostrare<br />
fiducia nel futuro.<br />
Alberto Fraticelli – Lotto Sport<br />
92
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
94<br />
>><br />
Siamo di fronte ad una nuova<br />
‘economia dell’abbastanza’,<br />
in cui il consumatore spende<br />
– come è nella sua natura –<br />
ma meno. Anzi: meglio. Fargli<br />
comprendere come farlo<br />
bene è ancora una risorsa per<br />
muovere l’economia<br />
di persone che praticano sport nel<br />
tempo libero, con meno di un quarto<br />
della popolazione che dichiara di<br />
dedicarcisi. Le regioni con la più<br />
bassa quota di praticanti sportivi<br />
sono la Campania e la Sicilia dove<br />
appena due persone su dieci dichiarano<br />
di praticare sport, mentre<br />
Sardegna e Abruzzo mostrano livelli<br />
di pratica decisamente superiori<br />
rispetto alla ripartizione di appartenenza<br />
(circa 31%). Anche per<br />
quanto riguarda l’attività fisica le<br />
quote maggiori di praticanti si riscontrano<br />
nel Centro-Nord con il<br />
31,0%, mentre nel Mezzogiorno il<br />
valore scende al 22,9%. Lo sport è<br />
un’attività tipicamente giovanile: le<br />
quote più alte di sportivi si riscontrano<br />
per i maschi nella fascia di<br />
età tra gli 11 e i 14 anni (almeno 3<br />
su 4) e per le femmine in quella tra<br />
i 6 e i 10 (61%). Il confronto tra i<br />
sessi mostra una dedizione allo<br />
sport più accentuata tra i maschi<br />
(in media 39,7% contro il 26,6%<br />
delle femmine), in tutte le fasce di<br />
età ad eccezione dei giovanissimi<br />
(3-5 anni) dove le bambine praticanti<br />
superano i maschi di circa un<br />
4%. Le differenze di genere sono<br />
successivamente a favore dei ragazzi<br />
con il divario massimo tra i<br />
18 e i 24 anni (20% in più di maschi<br />
praticanti uno sport rispetto<br />
alle coetanee) e si attenuano successivamente<br />
al crescere dell’età.<br />
Con l’aumentare dell’età diminuisce<br />
anche l’impegno sportivo, inteso<br />
nella sua accezione competitiva,<br />
e aumenta l’interesse per le pratiche<br />
orientate ad una più generica<br />
attività motoria, al fine di mantenere<br />
benessere e salute.<br />
matteo.barboni@topsport.it<br />
L’EVOLUzIONE DELLA PRATICA SPORTIVA PER SESSO ED ETà<br />
DISTRIBUzIONE PERCENTUALE PER NUMERO DI FEDERAzIONI CON MAGGIOR DIFFUSIONE
HIGH POWER srl<br />
Via Tonso di Gualtiero,56<br />
47896 Faetano<br />
Repubblica di San Marino<br />
Codice Operatore<br />
Economico: SM 07122<br />
tel. +39 0549 950 078<br />
fax +39 0549 870 168<br />
from other countries<br />
tel. +378 950 078<br />
fax +378 870168<br />
RIMINI WELLNESS 2011<br />
www.highpower.sm<br />
www.highpowersport.com<br />
www.maxbeachtennis.com<br />
Commerciale<br />
tel. + 39 0549 950078<br />
fax +39 0549 996349<br />
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Commerciale<br />
Max Beach Tennis<br />
tel. + 39 0549 950078<br />
fax +39 0549 996349<br />
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Marketing<br />
tel +39 0549 950 078<br />
fax +39 0549 996349<br />
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Amministrazione<br />
tel. +39 0549 950074<br />
fax +39 0549 870168<br />
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Assistenza<br />
tel. +39 0549 950078<br />
fax +39 0549 996349<br />
highpower@area51.sm<br />
High Power è una società operante dall’ inizio del 2004<br />
specializzata nella produzione ed importazione di attrezzature<br />
sportive e Wellness; in particolare gran parte dei<br />
suoi prodotti sono finalizzati al mercato dell’<br />
Home Fitness.<br />
Ad oggi<br />
può vantare oltre 500 clienti in<br />
tutta Italia tra cui i negozi più<br />
importanti di ogni regione e vari<br />
distributori in Europa e Nord Africa.<br />
Lo scopo di High Power è quello di<br />
fornire al Cliente una più ampia e<br />
completa gamma di prodotti<br />
sempre disponibili, di buona<br />
qualità ed attuali, che garantiscano<br />
il giusto rapporto qualità-prezzo.<br />
Ma è il POST VENDITA la grande differenza di questa Azienda,<br />
dove non esistono numeri verdi ma contatti diretti di persone<br />
che garantiscono, per ogni problematica, una risposta risolutiva<br />
immediata: ciò è reso possibile da un’ assistenza tecnica molto<br />
efficiente da personale altamente qualificato che collaborano<br />
direttamente con i nostri fornitori alla progettazione e allo studio<br />
dei nostri attrezzi rendendoli così autonomi sulla risoluzione<br />
delle problematiche, e da una continua disponibilità di pezzi di<br />
ricambio.<br />
La ricerca di nuovi sistemi e di materiali innovativi che cercano di<br />
garantire più confort al suo utilizzatore e più tecnicità al prodotto,<br />
ha portato High Power a inserire in alcuni dei suoi Tapis roulant<br />
i nuovi MARCHI & BREVETTI ESCLUSIVI quali :<br />
system: elastomeri di ammortizzazione più ampi su<br />
cui poggia il piano corsa studiati per attribuire al Tapis Roulant<br />
più assorbimento delle vibrazioni e maggiore silenziosità;<br />
Sistema che permette di implementare in larghezza la<br />
superficie del piano corsa senza andare ad inficiare sulle misure<br />
di ingombro del Tapisroulant, garantendo più stabilità<br />
e sicurezza all’utilizzatore.<br />
I Marchi prodotti e distribuiti<br />
dall’azienda High Power<br />
sono:<br />
vi aspetta<br />
al WINTER <strong>ISPO</strong> 2012<br />
Padiglione C1 stand 121<br />
presso LIFEGEAR<br />
È il marchio che esprime al massimo<br />
il know-how dell’ Azienda in termini di qualità costruttiva e<br />
specificità di prodotto cercando di soddisfare la clientela più<br />
esigente.<br />
Il catalogo è suddiviso in diverse categorie che raggruppano al<br />
loro interno prodotti specifici per diversi canali:<br />
Linea PRO<br />
Linea Professionale dedicata ai centri fitness specializzati o
vi aspetta<br />
al WINTER <strong>ISPO</strong> 2012<br />
Padiglione B2 stand 108<br />
agli sportivi più esigenti; è<br />
dotata di certificazioni<br />
specifiche per l’ uso prolungato<br />
e l’utilizzo in locali pubblici destinati ad attività sportive.<br />
Linea CLUB<br />
Linea Semiprofessionale dedicata a centri sportivi , benessere<br />
o dimagrimento o agli sportivi con particolari esigenze di allenamento.<br />
Linea HOME<br />
Linea per l’ uso domestico dedicata agli sportivi che cercano<br />
migliori prestazioni e materiali di alta qualità per l’ utilizzo all’ interno<br />
della propria abitazione.<br />
TENNISTAVOLO<br />
Linea di tavoli INDOOR e OUTDOOR, racchette ed accessori<br />
di altissima qualità ( vedi paragrafo dedicato )<br />
BOXE E ARTI MARZIALI.<br />
Pro Space<br />
salvaspazio!<br />
È il marchio principale che possiede il catalogo più ampio e<br />
completo dedicato al negozio specializzato (articoli sportivi, ciclisti,<br />
sanitarie e farmacie), dove il rapporto qualità/prezzo è<br />
tenuto in particolare considerazione e col quale i nostri clienti<br />
possono spendere sul mercato la maggior forza del brand<br />
come ad esempio nell’ estensione di tre anni di garanzia sui<br />
motori dei tappeti corsa, nell’ imposizione dei prezzi di vendita<br />
al dettaglio e on-line per la salvaguardia del marchio che rappresenta<br />
un punto fermo dell’ Azienda.<br />
Nuovi settori introdotti da settembre nel catalogo 2012 sono:<br />
TAPPETI ELASTICI E IMPIANTI BASKET, che seppure inseriti<br />
in ritardo rispetto la stagionalità del prodotto, hanno incontrato<br />
da subito un ottimo consenso da parte della clientela,<br />
supportando molto bene i dati di sell/out.<br />
È il marchio nato dalla collaborazione tra High<br />
Power e la ditta L’Alpina Maglierie Sportive S.p.A. nella persona<br />
del suo A.D Sig. Giordano Maioli presentato lo scorso<br />
anno proprio in occasione dell’<strong>ISPO</strong> di Monaco , che racchiude<br />
diversi articoli tecnici e di design che grazie agli ottimi<br />
risultati di vendita hanno portato a presentare proprio per<br />
questa kermesse in terra tedesca la nuovissima LINEA DI AC-<br />
CESSORI FITNESS con packaging in cartone e coloratissimo<br />
e la NUOVA LINEA DI ATTREZZI che vanno ad arricchire il<br />
catalogo dedicato.<br />
I NUOVI ARTICOLI SARANNO PRESENTI ALL’INTERNO<br />
DELLO STAND AUSTRALIAN Padiglione B2 stand 108.<br />
È il brand di ingresso della famiglia High Power;<br />
l’intera gamma di prodotti a catalogo è frutto dell’ esperienza<br />
progettuale e costruttiva delle linee maggiori High Muster ed<br />
High Power ed è nata per una fascia di clienti attenti al prezzo<br />
ma che non vogliono rinunciare alla qualità.<br />
Max Beach Tennis:<br />
È il marchio leader indiscusso nel panorama internazionale (Giappone,<br />
Francia, Svizzera, Brasile, Mauritius, ecc.).<br />
Tra i suoi oltre 250 testimonial tra i più famosi citiamo il Campione<br />
Mondiale ed italiano Luca Meliconi, capace di imporsi<br />
quest’anno nelle più importanti manifestazioni mondiali, il campione<br />
Europeo Michele Cappelletti ed il celebre e pluri titolato<br />
Alan Maldini, campione del mondo 2010 in coppia con Meliconi,<br />
che grazie alla sua esperienza e sagacia tecnica contribuisce<br />
attivamente allo studio ed allo sviluppo del prodotto<br />
M.B.T., il maestro Nicola Gambi riconosciuto da tutto il modo<br />
del beach Tennis quale “Maestro dei Maestri”e ideatore dei<br />
nuovi metodi di insegnamento del Beach Tennis e fondatore<br />
della scuola ARGENTINA, la più importante fucina di giovani<br />
atleti . A partire da Aprile 2012 il catalogo del Beach Tennis<br />
vedrà la nascita del secondo brand<br />
un vero e proprio catalogo completo composto da racchette<br />
innovative di pari qualità rispetto alle titolate M.B.T. ma dalla<br />
diversa impostazione di gioco e dalla forma differente. I principali<br />
Testimonial di questa nuova linea sono Luca Carli,<br />
Campione europeo in coppia con Michele Cappelletti, e le<br />
fortissime Simona Bonadonna e Eva D’Elia, riconosciute anche<br />
all’estero per le vittorie ottenute in “litorali” distanti parecchi<br />
kilometri dall’Italia.<br />
Grazie a questi atleti che portano il marchio<br />
in giro per tutto il globo, il nome High Power ha la possibilità<br />
di essere pubblicizzato attraverso canali molteplici toccando<br />
anche territori oltre oceano.<br />
Tutto ciò sarà possibile osservarlo anche attraverso i siti<br />
www.highpower.sm e www.highpowersport.com a breve online,<br />
strumento innovativo sia<br />
per grafica che per contenuti,<br />
in linea con la filosofia di High<br />
Power.<br />
vi aspetta con il suo staff presso<br />
il padiglione LIFEGEAR<br />
padiglione C1 STAND 121al<br />
WINTER <strong>ISPO</strong> 2012<br />
Padiglione B2 stand 108<br />
LUCA MELICONI CAMPIONE DEL MODO di<br />
BEACH TENNIS 2011.
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
IpotesI<br />
futuro<br />
Il cambiamento dei<br />
mercati impone<br />
nuovi approcci e<br />
nessun settore può<br />
esentarsene. Prendere<br />
coscienza di quanto<br />
è mutato consente<br />
di affrontare i tempi<br />
a venire con la<br />
consapevolezza che<br />
le strategie vincenti<br />
sono quelle condivise<br />
Per affrontare senza commettere<br />
errori imperdonabili, la<br />
difficile congiuntura attuale,<br />
bisogna capire cosa sta succedendo<br />
comprendendone le più profonde<br />
cause. Da mesi ormai le prime<br />
pagine dei giornali sono occupate<br />
dalle notizie economiche e suonano<br />
ormai familiari ai più termini come<br />
spread, indice mibtel, bond, un<br />
tempo appannaggio dei soli operatori<br />
finanziari. Così se al bar prima<br />
si discuteva di calcio e di risultati<br />
sportivi, oggi è l’andamento altalenante<br />
delle borse a tenere banco. In<br />
un Paese in cui quando gioca la nazionale<br />
compaiono 60 milioni di<br />
commissari tecnici, ora siamo tutti<br />
economisti.<br />
Scendere in profondità però è<br />
un’altra faccenda, ed oltre ad<br />
un’indiscutibile competenza, occorre<br />
anche il coraggio di dire<br />
esattamente come stanno le cose.<br />
In primis, molto semplicemente,<br />
che il sistema economico globale<br />
è cambiato e l’italia non è certo<br />
un’isola felice. La crisi internazionale<br />
partita nel 2008 dagli Stati<br />
Uniti è approdata anche nella nostra<br />
Penisola, investendoci tutto<br />
sommato con una violenza oggettivamente<br />
minore rispetto agli U.S.A., (dove il<br />
27% della popolazione campa sui<br />
sussidi pubblici) o la Spagna, che<br />
vede un 30% di disoccupati che<br />
rappresentano 5 milioni di persone<br />
senza la possibilità di accedere a<br />
nessun reddito. Se la Grecia rischia<br />
il default e il Portogallo non<br />
sorride di certo, ora anche l’Italia è<br />
costretta a fare i conti con un nuovo<br />
Governo e un’Unione Europea<br />
che si è stancata di chiacchiere.<br />
Basta fare gli Italiani, basta con le<br />
solite promesse non mantenute.<br />
Ora è il momento di reagire, di portare<br />
un cambiamento concreto a<br />
un capitalismo che mostra il suo<br />
volto peggiore.<br />
Si cercano misure correttive, si indaga<br />
in ogni dove per trovare una<br />
soluzione (più o meno magica), ma<br />
molto più semplicemente bisogna<br />
rendersi conto che ad essere cambiato<br />
è un intero modo di lavorare.<br />
Gli anni Ottanta e Novanta sono finiti<br />
e con essi un’intera epoca >>
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
economica e di mercato. Quella saturazione<br />
che sembrava impossibile<br />
è sotto gli occhi di tutti. Gli errori<br />
passati si pagano, e con gli interessi.<br />
Il costo esorbitante del lavoro ha<br />
costretto a ridurre i posti di lavoro e<br />
a decentrare le produzioni in luoghi<br />
in cui, eccettuati i casi limite di<br />
sfruttamento, la gente ancora si accontenta<br />
di uno stipendio che consenta<br />
poi di vendere un prodotto a<br />
cifre competitive. Una corsa a ridurre<br />
i costi in nome di un rapporto<br />
qualità/prezzo non sempre rispettato<br />
con le stesse proporzioni.<br />
Non si può pensare di mantenere in<br />
essere un sistema che si è dimostrato<br />
fallimentare. Marchionne ha<br />
affermato che mentre in Italia da tre<br />
anni si sta ancora discutendo per i<br />
turni nei giorni festivi alla Fiat, in<br />
America si è già recuperato il debito<br />
di Crysler e si viaggia in utile netto.<br />
Forse un estremismo, ma senza<br />
dubbio non si può non considerare<br />
la lentezza degli italiani nel prendere<br />
decisioni pratiche.<br />
Come non parlare poi degli opportunismi<br />
commerciali o delle vere e<br />
proprie speculazioni che si sono attuate?<br />
Come quando si guardava al<br />
cosiddetto Far East come alla terra<br />
promessa e si pensava che produr-<br />
Una crisi superabile<br />
La recessione economica rilancia il private label e<br />
l’associazionismo, a conferma di un consumatore che oltre alle<br />
logiche del brand guarda al miglior rapporto qualità/prezzo<br />
Sono in molti ormai a rendersi conto che per crisi<br />
globale non si intende solo un fenomeno che ha interessato<br />
tutti i Paesi delle economie più floride, escludendo<br />
quelli in via di sviluppo che sono in controtendenza, ma si<br />
tratta anche, e soprattutto, di un fenomeno che ha colpito tutti<br />
in maniera trasversale. A qualsiasi livello sociale e condizione<br />
economica, chiunque ha avvertito il cambiamento, e la<br />
classe media è quella che ha sofferto e tuttora soffre il contraccolpo<br />
peggiore. Il consumatore ha meno disponibilità, per<br />
cui limita i consumi come denuncia il calo dello scontrino medio.<br />
Oppure guarda a sconti, offerte e prodotti non di marchio,<br />
orientandosi piuttosto sul private label. Non si tratta, però,<br />
solo di questo. Il cliente ha anche cambiato il proprio modo<br />
di ragionare. Stanco di inseguire la moda e la selva di<br />
brand lanciati sul mercato, non più disposto a pagare un sovrapprezzo<br />
senza constatare un reale valore aggiunto – come<br />
dimostrano le etichette al 90% made in China – oggi limita il<br />
superfluo e cerca la qualità reale, possibilmente a basso<br />
prezzo. Lo dimostra il successo di alcune grandi catene dove<br />
il marchio privato ha dato un duro colpo alle firme blasonate.<br />
Anche il mondo dell’abbigliamento e dell’articolo sportivo non<br />
è rimasto immune da una simile evoluzione e i grandi gruppi<br />
d’acquisto hanno ben chiaro lo scenario che si sta profilando.<br />
È fuor di dubbio che il consumatore stia acquistando meno,<br />
come si avverte dal calo consistente dello scontrino medio.<br />
Una tendenza registrata già da un anno a questa parte e consolidatasi<br />
negli ultimi mesi. Oltre al fatto che il mondo dell’abbigliamento<br />
e dell’articolo sportivo vive il fenomeno della moltiplicazione<br />
esponenziale dei canali di vendita. Un fenomeno<br />
in cui, trovando la merce a qualsiasi cifra, il prezzo non è più<br />
un elemento differenziale.<br />
Come reagire a questa situazione? Dal mio punto di vista, in<br />
quanto Direttore Commerciale di Intersport, posso dire che<br />
l’aumento del private label è sicuramente uno degli elementi<br />
strategici per i prossimi anni. All’estero Intersport conta circa<br />
un 25% del venduto derivante dal private, mentre in Italia si<br />
sconta ancora un pregiudizio nei confronti del marchio privato<br />
(che si sta tuttavia radicalmente riducendo), e da cui deriva<br />
una quota di vendite nettamente inferiore rispetto agli altri<br />
Paesi e riconducibile oggi a un 10%.<br />
Agli inizi era forte la convinzione dei nostri associati che il private<br />
label rappresentasse una proposta di livello troppo basso<br />
per la propria clientela. Poi, complice anche l’arrivo di catene<br />
come Decathlon, Zara, H&M che hanno fatto del proprio<br />
marchio privato la base di proposta commerciale, si è assistito<br />
a un’evoluzione da parte del consumatore italiano che ha<br />
portato a un maggior apprezzamento del prodotto privato anche<br />
nei nostri negozi.<br />
Nel mentre, anche la qualità è cresciuta. Oltre al private label<br />
si è imposto anche il private label premium, che ha segnato<br />
un innalzamento del livello qualitativo, in contemporanea alla<br />
riduzione della fedeltà e della fiducia del cliente nei confronti<br />
del prime brand. Di conseguenza è aumentata la valutazione<br />
del prodotto in sé e del rapporto qualità/prezzo, e non più<br />
soltanto per la firma che questo ha sovraimpressa.<br />
Leggere “made in China” su prodotti di fascia alta ha creato<br />
alla fine delle giustificatissime perplessità. L’acquirente non<br />
ne coglie di certo un valore aggiunto, se non quello della firma<br />
stessa. Bisogna considerare però che oggi il consumatore<br />
è anche più smaliziato, meno disposto a farsi affascinare e<br />
abbacinare su prezzi così alti. Intersport era leader nel posizionamento<br />
di prodotto in Europa, ma non dimentichiamo che<br />
quando all’estero un prodotto prime brand costava ad esempio<br />
100 euro, in Italia il medesimo veniva venduto a 140-150<br />
euro. Allora eravamo un po’ fuori contesto, oggi in questo<br />
senso ci siamo più ‘europeizzati’.<br />
Né si può tralasciare la rivoluzione avvenuta tra il pubblico, il<br />
fenomeno del fashion democratico, ovvero la possibilità di<br />
poter vestire aggiornati ma spendendo meno.<br />
Anche l’outdoor e questo nuovo stile hanno contribuito in<br />
100
e un capo a prezzi irrisori avrebbe<br />
portato solo a conseguenze positive<br />
in termini di gadagno. Senza considerare<br />
i danni collaterali – in realtà<br />
non difficili da prevedere –.<br />
Dunque una brutta battuta d’arresto<br />
per l’economia italiana, che vede<br />
impianti che continuano a sfornare<br />
prodotti e piazze sature di merci.<br />
Si è iniziato allora ad attuare il sistema<br />
(o piuttosto il palliativo) dei saldi<br />
che hanno di fatto abituato il pubblico<br />
ad acquistare quasi esclusivamente<br />
a prezzi ridotti. A pagare, inevitabilmente,<br />
è il retail, in particolare<br />
se indipendente, per il quale i margini<br />
di guadagno sono sempre più<br />
erosi.<br />
Se a tutto questo sommiamo una<br />
pratica sportiva in riduzione per via<br />
di una popolazione sempre più sedentaria,<br />
il costo generale della >><br />
questo senso, perché pur essendosi creato anche in questo canale un numero<br />
di brand di riferimento, è altrettanto vero che questo modo di vestire più libero<br />
ha dato molte concessioni anche a chi non vuole o non può permettersi di seguire<br />
le tendenze più in voga.<br />
La strategia di Intersport mira a valorizzare più lo sport praticato che non quello<br />
meramente indossato. Spingiamo affinché i nostri affiliati si identifichino di più<br />
nell’insegna di autenticità sportiva e un po’ meno nella tendenza moda. Vero è<br />
che nel giusto contesto emerge maggiormente il contenuto tecnico del prodotto,<br />
e questo è un grandissimo plus, di cui il negoziante non sempre ha la perfetta<br />
percezione.<br />
In questo senso, il format monomarca è apprezzato proprio per la chiarezza<br />
con cui riesce ad esprimere la propria visione. Siamo un negozio di sport e<br />
questo è chiaro da tutti i particolari, dall’insegna ai colori dei punti vendita che<br />
sono bianco, rosso e blu e quindi non certo fashion, fino al layout e all’arredamento<br />
essenziale, per valorizzare al massimo il prodotto stesso. Analogamente,<br />
teniamo a un’evidenziazione delle categorie merceologiche e dei nomi rappresentati,<br />
nonché a una netta differenziazione per area sportiva. Valorizziamo inoltre<br />
in modo particolare i brand – elemento distintivo, questo, rispetto a Decathlon<br />
– e proponiamo un’attività di supporto alle vendite da parte del personale<br />
che punta alla qualità. Puntiamo molto su questi aspetti.<br />
Bisogna saper anche lavorare sulla fidelizzazione del cliente. Noi abbiamo una<br />
apposita card che segue le logiche delle fidelity, puntando però a eliminare gli<br />
sconti in cassa che sono un elemento di forte impoverimento della marginalità. I<br />
nostri franchising si stanno dando molto da fare in questo senso e hanno la possibilità<br />
attraverso i nostri sistemi non solo di concedere sconti, ma di verificare<br />
esattamente come è composto il panel dei propri clienti, la frequenza, le preferenze,<br />
la spesa effettuata, migliorando conseguentemente la propria comunicazione.<br />
Dal nostro punto di vista, non c’è altra via all’associazionismo fra punti vendita.<br />
Questa fase economica, con la crisi dei prezzi e il fortissimo livello di competizione<br />
sul mercato, di fatto obbliga qualsiasi negoziante ad associarsi alle diverse<br />
organizzazioni presenti. Da parte nostra avvertiamo la grossa responsabilità<br />
di aiutare i singoli ad affrontare con strumenti adeguati la situazione.<br />
I nostri associati non si limitano ad avere sconti e condizioni commerciali favorevoli,<br />
ma hanno a disposizione anche molti interventi e consulenze su temi di<br />
grandissima importanza, come l’aspetto gestionale, il conto economico, un piano<br />
degli acquisti razionale, la gestione delle risorse umane, dalla selezione<br />
all’addestramento. Attività che sono divenute parte integrante dei servizi che<br />
diamo ai nostri affiliati.<br />
Punteremo molto sulla qualità, introducendo sia nei negozi affiliati che in quelli<br />
in franchising strumenti di misurazione delle performance e di conduzione razionale<br />
del proprio business.<br />
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101
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
vita e il fenomeno della grande distribuzione,<br />
si comprende bene come<br />
lo scenario sia ben lontano<br />
dall’essere positivo.<br />
Del resto, ci si trova di fronte a una<br />
crisi economica come non la si ricorda<br />
dal 1929. La soglia di rischio<br />
indigenza si è alzata, e una fetta<br />
crescente della popolazione italiana<br />
sta già intaccando i propri risparmi<br />
e quelli di famiglia. I giovani non<br />
hanno aspettative lavorative e gli<br />
anziani lamentano pensioni ai limiti<br />
della sopravvivenza.<br />
Che fare allora? Certo, non è la fine<br />
del mondo in sé, ma della versione<br />
del mondo che avevamo conosciuto<br />
fino ad oggi.<br />
Anche se si è giunti al capolinea di<br />
un sistema, bisogna anche considerare<br />
che questo cambiamento epocale<br />
potrebbe aprire nuove strade<br />
ancora inesplorate. La filiera del<br />
mondo dell’articolo sportivo dovrebbe<br />
sapere bene che anche se non<br />
si può gioire come un tempo, non si<br />
devono per forza chiudere le serrande.<br />
alla base di qualsiasi azione<br />
di rilancio occorre una forte<br />
determinazione da parte di tutti,<br />
un’azione condivisa, strategie<br />
ben studiate e correttamente applicate,<br />
la voglia di fare sistema e<br />
di abbandonare quei personalismi<br />
che sono sempre stati un limite alle<br />
potenzialità del ‘sistema sport’ italiano.<br />
Una maggiore preparazione – ma<br />
vorremmo anche chiamarla consapevolezza<br />
– nel proprio ruolo, un<br />
associazionismo compatto e consapevole,<br />
la consulenza di esperti capaci<br />
di trasmettere la cultura di una<br />
gestione virtuosa sia a livello di prodotto<br />
che di impresa sono alcuni<br />
degli strumenti a disposizione dei<br />
negozianti, a patto che questi decidano<br />
di mettersi in gioco e di lasciarsi<br />
guidare nella traversata di<br />
questo mare in tempesta.<br />
Si impone una maggiore collaborazione<br />
con le aziende, e si rende altrettanto<br />
necessaria l’applicazione<br />
di formule che sappiano attirare l’attenzione<br />
del consumatore, in primis<br />
l’arte di presentare il prodotto in<br />
maniera convincente. Agire in nome<br />
L’impoverimento del consumatore non significa<br />
un’automatica rinuncia alla qualità, che anzi deve essere<br />
particolarmente sottolineata da parte dei retailer<br />
del visual merchandising e proporre<br />
al cliente la cosiddetta shopping<br />
experience non sono solo tendenze<br />
di marketing ‘alla moda’, ma scialuppe<br />
di salvataggio in cui salire per<br />
evitare il naufragio.<br />
Stop al disordine merceologico ‘da<br />
bazar’, a quei negozi generalisti dove<br />
in nome del multisport non c’è<br />
nessun tipo di varietà di assortimento.<br />
La gente spende meno, ma conosce<br />
il valore del proprio denaro.<br />
Chiede servizi, garanzie, qualità;<br />
non solo nel prodotto, quasi ciò fosse<br />
scontato, ma anche in chi lo propone.<br />
Meglio allora una specializzazione<br />
reale, capace di soddisfare le<br />
sempre maggiori esigenze del consumatore<br />
finale, cercando di alzare<br />
lo scontrino medio e il numero dei<br />
pezzi venduti. Per chi punta sulla<br />
guerra dei prezzi, la battaglia è rischiosissima,<br />
ed in taluni casi già<br />
persa in partenza. La borghesia media-medio<br />
bassa non spende più<br />
certe cifre nel negozio non qualificato.<br />
Preferisce piuttosto recarsi al<br />
grande magazzino dove, senza l’assillo<br />
di un venditore poco esper- >><br />
102
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opera di consultazione per tutti gli operatori di settore<br />
Copyright Edizioni Miglio srl - Divisione Annuari
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
Promuoversi, ma come?<br />
Ormai le vendite scontate e le altre formule cristallizzate non<br />
sono più sufficienti a ovviare al calo dei consumi. Occorre<br />
analizzare e riformulare i margini per far sopravvivere il retail<br />
Difficile. Questo l’aggettivo forse più corretto per<br />
indicare la situazione in cui versa il mondo retail. Non<br />
così tragica come forse qualcuno la dipinge, ma sicuramente<br />
non rosea come la si vorrebbe. Chiaramente ci sono notevoli<br />
differenze fra i vari punti vendita, per cui generalizzare<br />
risulta sempre un’azione rischiosa, ma dovendo riportare<br />
esattamente la fotografia attuale, non resta che osservare<br />
che il 2011, oltre a non essere stato un anno entusiasmante,<br />
ha comunque registrato alcuni cambiamenti.<br />
Bisogna osservare bene gli andamenti e soprattutto i canali<br />
di vendita, perché in questo eterno dualismo tra generalisti<br />
e specializzati, in un mare di correnti che spaziano dai<br />
‘modaioli’ agli sportivi più intransigenti, il già difficilmente<br />
inquadrabile consumatore finale ha dato una profilazione<br />
piuttosto complessa da interpretare.<br />
Ovviamente permangono forti differenze economiche a seconda<br />
delle aree geografiche e della disponibilità dei diversi<br />
nuclei familiari. Del resto, non si può ignorare che c’è<br />
anche il fattore “sfortuna”, perché la situazione meteo di<br />
certo non ha aiutato, specie nel settore invernale per il<br />
quale la presenza della neve è il fattore chiave per realizzare<br />
delle buone vendite in stagione. Il ricorso alle formule<br />
promozionali tradizionali non sembra essere una soluzione<br />
ottimale, anche perché di fatto i saldi sono sempre un momento<br />
per svuotare i magazzini, e ogni anno riaccendono<br />
le polemiche sull’effetto che hanno sul consumatore, sempre<br />
più propenso a spendere meno.<br />
Il retail soffre, e temo soffrirà ancora. La mancanza di neve<br />
sta diventando l’ultima beffa del destino. Gli anni scorsi,<br />
almeno, le abbondanti nevicate hanno fornito una preziosa<br />
accelerazione ai consumi. Vorremmo poterci augurare la<br />
stessa cosa, ma purtroppo il perdurare di una situazione<br />
climatica sfavorevole al mondo neve sta lasciando conseguenze<br />
anche molto gravi, con un notevole ritardo delle<br />
vendite e un pericoloso stato di malessere diffuso.<br />
Fino a novembre, pur con andamenti altalenanti, l’economia<br />
ha girato. Ovviamente siamo ben lontani dai bei tempi<br />
pre-crisi. Tuttavia non è stata una disfatta totale, anche se<br />
ci si inizia a preoccupare.<br />
Eppure le cose non girano. La mancanza di neve ha di fatto<br />
bloccato il mondo invernale, e questo in realtà di grandi<br />
dimensioni in cui si contano numerosi collaboratori dà adito<br />
a molte preoccupazioni, perché bastano una manciata<br />
di mesi negativi per rischiare moltissimo, visti gli alti costi<br />
fissi che si è comunque costretti a sostenere.<br />
Che fare per aumentare le vendite? Sinceramente ormai si<br />
è già tentato di tutto. Se ci guardiamo attorno, è tutta una<br />
vendita promozionale, uno sconto, un saldo. Tuttavia l’economia<br />
non sta ripartendo e queste formule non solo non risolvono<br />
il problema di fondo, ma neppure fungono più da<br />
palliativo per i negozianti né da richiamo per il grande pubblico.<br />
L’outlet sembra performare meglio, anche se in realtà<br />
abbiamo avuto un maggior numero di scontrini per un fatturato<br />
rimasto invece invariato. Diversa è la situazione del<br />
negozio specializzato, dove calano gli scontrini, e ultimamente<br />
anche i fatturati.<br />
Osservando i comportamenti all’acquisto, si nota che oggi<br />
l’approccio del consumatore alla spesa è sempre più vario<br />
e complesso. Capita ancora che affronti d’impulso la piccola<br />
spesa – anche se con meno disinvoltura rispetto al<br />
passato – oppure che si conceda ogni tanto qualcosa di<br />
differente, magari più tecnico e di brand noti, ma si tratta<br />
appunto di una concessione, di una tantum che non riesce<br />
a sanare la situazione che vige già da qualche mese. Evidentemente<br />
la spesa a minor prezzo si dimostra estremamente<br />
attrattiva per un’ampia fetta di pubblico, e anche chi<br />
prima si concedeva spese più consistenti oggi è più restio,<br />
indeciso, e tende a tirare fuori il portafogli con molta oculatezza.<br />
In questa difficile fase economica, anche il mondo produttivo<br />
ha dei bei grattacapi. Certo non manca la disponibilità<br />
ad intraprendere azioni che cerchino di portare un po’ di<br />
stimolo. Tuttavia, per quanto tutto conti, non si può pensare<br />
di andare avanti solo con sconti e vendite promozionali.<br />
Credo che ormai si renda necessario, se non indispensabile,<br />
prendere in esame i prezzi e i margini. Il mondo retail ha<br />
i magazzini pieni, non crede più molto in soluzioni estemporanee.<br />
Forse c’è davvero bisogno di una presa di coscienza<br />
comune e una rivalutazione del mark up che il negoziante<br />
può avere per riuscire a vendere.<br />
Ma anche le idee, in tempi come questi, sono difficili da<br />
applicare, perché in un intero sistema in crisi cambiare tutte<br />
le carte in tavola è quasi un’utopia. Se fino a qualche<br />
mese fa si poteva anche cercare di essere ottimisti, ora ci<br />
si scontra con la realtà, con un mondo in grande sofferenza<br />
economica. Di sicuro il catastrofismo delle news trasmesse<br />
ogni giorno dai media non aiuta.<br />
Noi, per quanto abbiamo potuto, abbiamo assorbito il rialzo<br />
dell’IVA senza farlo ricadere sulla clientela, ma questo<br />
comporterà sicuramente un ulteriore sforzo economico.<br />
Oggi occorre davvero una gestione estremamente oculata,<br />
perché anche un singolo euro ha molto valore.<br />
Anche le proiezioni per il 2012, purtroppo, non lasciano<br />
sperare in una ripresa rapida. Difficile restare sereni.<br />
Bisogna rendersi conto che le strutture hanno costi micidiali,<br />
così come il personale. Basta davvero poco, anche<br />
solo un trimestre con vendite ridotte ai minimi termini, a<br />
mettere in ginocchio una realtà consolidata. Ecco perché<br />
preferisco parlare di un’analisi profonda, a livello di filiera,<br />
sulla marginalità. Purtroppo questa stagnazione è comune<br />
e diffusa a qualsiasi livello della filiera. Il negoziante, coprendo<br />
l’ultimo miglio, ha una vivissima percezione di come<br />
stiano le cose. Chiaramente anche le industrie fanno i loro<br />
conti, ma sarebbe bene trovare una soluzione di compro-<br />
104
messo.<br />
In molti professano la collaborazione tra i vari anelli della filiera, ma a mio parere<br />
non è la chiave passepartout che risolve il problema. Ormai occorre<br />
prendere atto che è tutto differente e come oggi sia indispensabile mettere il<br />
commercio in condizione di sviluppare il proprio lavoro, ovvero vendere. Il<br />
fatto di limitarsi ai saldi e alle promozioni non fa altro che ridurre ulteriormente<br />
i margini per i negozianti, e così le realtà più strutturate, quelle con molto<br />
personale, fanno davvero fatica.<br />
Ciascuno ha la sua parte, e deve farla. Inutile dire che la gente ha meno soldi<br />
e armadi pieni, per cui da un lato è di fatto già fornita e non abbisogna di<br />
nulla, e dall’altro ha anche minore disponibilità economica. Un tempo c’era<br />
magari una maggiore diversificazione del canale d’acquisto. Oggi bisogna<br />
prendere atto che il pubblico ha creato due sostanziali filoni, ovvero “grande<br />
distribuzione” e “nicchia”. Distinzione fra chi può ancora mantenere un certo<br />
tenore di vita o concedersi qualcosa (magari anche solo ogni tanto) seguendo<br />
le mode, e chi invece compra solo ciò di cui ha bisogno, rincorrendo<br />
prezzi estremamente contenuti. La forbice si è allargata e la classe media ha<br />
pagato forse più di tutte le altre questa trasformazione.<br />
A chi mi chiede quali strategie bisognerebbe seguire, non mi resta che rispondere:<br />
non ci sono grosse strategie. Cerchiamo come tutti di limitare i<br />
costi e sperare che il clima aiuti, perché nell’invernale è davvero un elemento<br />
determinante che quest’anno sta facendo soffrire. Magari si verificheranno<br />
delle vendite più concentrate. Per il resto, anche noi ci siamo affidati alle<br />
promozioni, anche se non siamo molto propensi. Di fatto, abituano male il<br />
cliente e non portano poi così tanti benefici al negozio. Abituare qualcuno a<br />
comprare in maniera non ottimale non è un bene. Ecco perché rivedere i<br />
margini e ridiscutere in maniera allargata della situazione potrebbe risultare<br />
un confronto molto interessante. Certo non si può neppure stare fermi e<br />
aspettare che qualcosa cambi da sé. Occorre darsi da fare, perché a rimanere<br />
passivi si rischia di subire in toto senza neppure tentare nuove strade<br />
che, se anche non riporteranno a una condizione ottimale, possono comunque<br />
aiutare a resistere.<br />
Sergio Longoni, Sport Specialist<br />
>><br />
to e molto insistente, pessimo modello<br />
ancora in voga in tanti luoghi,<br />
può acquistare ciò che vuole, utilizzando<br />
le formule ormai ben conosciute<br />
‘da supermercato’ dello<br />
sport.<br />
Per l’acquirente risulta molto difficile<br />
comprendere appieno la qualità<br />
di un prodotto di marca se non adeguatamente<br />
assistito da un commesso<br />
in grado di trasmettergli informazioni<br />
pertinenti, atte a giustificarne<br />
il prezzo elevato. Meglio a<br />
quel punto scegliere di acquistare<br />
un prodotto private label, o magari<br />
puntare su un private label premium.<br />
Un tempo guardati con una<br />
certa diffidenza, oggi questi prodotti<br />
non spaventano più, anzi incuriosiscono<br />
un consumatore più propenso<br />
a rompere con gli schemi<br />
precostituiti e a sfidare le regole di<br />
un mercato giudicato spesso troppo<br />
tradizionalista.<br />
Nello sport a mancare è spesso<br />
una comunicazione di impatto e<br />
moderna, capace di trasmettere al<br />
consumatore la qualità superiore<br />
racchiusa in un prodotto di marca.<br />
Il clima non aiuta l’invernale, ma forse<br />
nemmeno il sistema turistico lo<br />
fa. Già, perché se è vero che la neve<br />
tarda a venire e l’estate ha >><br />
105
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
Confrontarsi e osare<br />
Più autocritica può essere decisiva in questa delicata fase<br />
del mercato. Così come tanta buona volontà di fare<br />
Difficile ma non tragica, potrebbe essere la definizione<br />
più attuale della condizione del mondo retail. È<br />
evidente che qualcosa è cambiato in maniera radicale. Il sistema<br />
economico è diverso da come si era abituati a recepirlo<br />
e a viverlo. Non è più pensabile rapportarsi al mercato<br />
così come lo si intendeva prima della crisi. L’innovazione,<br />
pertanto, è diventata una necessità imprescindibile per<br />
qualsiasi attività. L’Italia fatica per via di diversi fattori, a<br />
partire da quella scarsa autocritica che porta spesso a un<br />
conservatorismo statico che serra la porta alle novità. Non<br />
da meno le tante aziende di piccole dimensioni, in cui permane<br />
quella politica generalista che non riesce a reggere il<br />
confronto con la grande distribuzione. A sostenere i negozianti<br />
ci sono però organizzazioni, come i gruppi d’acquisto,<br />
che oltre a un importante lavoro sui volumi (fornendo<br />
prodotti a prezzi più contenuti), giocano un ruolo fondamentale<br />
nella consulenza, proponendo inoltre linee vincenti<br />
e vantaggiose attraverso il private label. Una fotografia del<br />
sistema che lascia sperare in un futuro se non luminoso,<br />
almeno con qualche spiraglio di luce, a patto che si cambi<br />
la mentalità vigente e ci si affidi a consigli costruttivi e ragionati.<br />
Oggi più che mai, in qualsiasi lavoro e a maggior ragione<br />
nell’articolo sportivo, io dico che per rimanere nel mercato<br />
bisogna ripartire da sé, cioè dalla coscienza e dall’entusiasmo<br />
che si hanno nello svolgere la propria professione. Da<br />
questo punto di vista penso che occorra scrollarsi un po’ di<br />
borghesismo, e questo lo dico soprattutto a quei negozianti<br />
che ormai da tanti anni fanno questo lavoro, gli stessi che<br />
hanno avuto la possibilità di vivere anche momenti entusiasmanti<br />
in un mercato in cui le cose accadevano con un po’<br />
più di facilità.<br />
Tanti sono i fattori ad essere mutati, e lo scenario oggi è diverso<br />
dal passato. Purtroppo è cambiato l’aspetto economico<br />
e sociale in generale del nostro Paese. Un cambiamento<br />
derivante dal fatto che negli ultimi quindici anni anche la<br />
qualità della distribuzione in tutti i settori ha portato notevoli<br />
variazioni nel rapporto con il negozio tradizionale dell’articolo<br />
sportivo, riferimento principale per una realtà come la nostra,<br />
che è nata per la difesa delle imprese familiari e di<br />
quelle attività storiche che hanno costruito il mercato dell’articolo<br />
sportivo in Italia.<br />
Proprio nelle attività tradizionali gli imprenditori di oggi hanno<br />
fatto fatica in molti casi a compiere il passaggio generazionale<br />
o non sono stati capaci di innovarsi adeguatamente,<br />
accettando i cambiamenti anche legati al consumatore,<br />
all’approccio, al tipo di risposta che vuole avere quando entra<br />
in un contenitore dove si vende sport.<br />
Credo che sia una delle ragioni principali per cui oggi tanti<br />
problemi emergono così chiaramente. La mancanza di capacità<br />
di investire in tutte le direzioni, nell’innovazione e nel futuro<br />
ha fatto sì che in molti si siano un po’ adagiati, non innovandosi<br />
nella propria cultura di lavoro. Questo è un problema<br />
grande in Italia. La mancanza di curiosità a cascata<br />
ha generato anche un rallentamento del cambiamento qualitativo<br />
e dell’innovazione, trasformazione che oggi si rende<br />
necessaria per essere sempre all’altezza di un consumatore<br />
che invece è cambiato, e molto.<br />
Come gruppo d’acquisto, noi stiamo cercando di mettere<br />
sul tavolo degli affiliati tutti quegli strumenti che bisogna<br />
avere per cercare di rimanere sul mercato e di essere quei<br />
consulenti capaci di consigliare come muoversi in una situazione<br />
così difficile e complessa.<br />
Di fatto, bisogna occuparsi in po’ di tutto, a partire<br />
dall’aspetto commerciale, che comprende come, cosa e<br />
quanto si compra, come esporre il prodotto, il contenitore,<br />
come creare l’emozione nel consumatore, con il layout, il<br />
servizio, la comunicazione dentro e fuori il punto vendita.<br />
Oggi è ancora più importante catturare il cliente che entra<br />
in negozio, cercando di aumentare l’importo dello scontrino<br />
medio e il numero di pezzi venduti.<br />
Vendita, dunque, ma anche comunicazione. Senza dimenticare<br />
anche l’organizzazione, ovvero la parte gestionale, amministrativa<br />
ed economica.<br />
Parlare di investimenti in questo momento non è facile, ma è<br />
ora di tirar fuori il fieno messo in cascina e trovare il coraggio.<br />
Proprio da questa volontà si vede quanta forza imprenditoriale<br />
ci sia ancora, la determinazione di tanti commercianti<br />
del settore sportivo, in questo frangente difficile. Del<br />
resto le banche non sostengono più a cuor leggero le imprese,<br />
e lo fanno solo quando vanno a constatare che ci<br />
stai mettendo del tuo. Tanti negozi hanno vissuto un po’ di<br />
rendita a trecentosessanta gradi, ma ora è il tempo di rischiare,<br />
seppur tenendo un occhio sempre rivolto al bilancio.<br />
Anche perché nel frattempo la grande distribuzione avanza,<br />
è estremamente competitiva, con un concetto di analisi<br />
dettagliata del mercato che si è affermato nel tempo. Per<br />
cui oggi il problema è che l’imprenditore deve collegare<br />
pancia, cuore e cervello. Se queste tre parti fondamentali<br />
sono sintonizzate, allora si può essere tranquilli e sicuri<br />
che l’azienda possa funzionare bene. Il nostro compito è<br />
quindi rendere coscienti gli imprenditori di quanto sta succedendo,<br />
mostrar loro le case history più interessanti all’interno<br />
del nostro gruppo d’acquisto o nel mercato in generale,<br />
far capire cosa significa avere un conto economico<br />
corretto e cosa serve loro affinché possano conquistare il<br />
consumatore finale.<br />
In breve: specializzazione per chi ha realtà medio piccole, ridimensionamento<br />
delle categorie trattate in ragione dei metri<br />
quadri a disposizione, verticalizzazione specie quando si<br />
trattano categorie minori evitando quelle formule generaliste<br />
che sono in via di estinzione. Ma ci vuole una certa propensione<br />
d’animo per farcela, bisogna tirarsi su le maniche, essere<br />
umili e procedere con coraggio, non ci si può certo fermare<br />
e restare a guardare gli altri o, peggio ancora, i com-<br />
106
petitor che avanzano.<br />
Anche perché avanza anche il private label della grande distribuzione che,<br />
specie quando è premium, attacca la leadership dei brand. Se analizziamo le<br />
dinamiche commerciali, è chiaro che la marginalità è uno degli aspetti fondamentali<br />
da ricostruire. Calano i consumi e si vende a cifre minori. Purtroppo la<br />
soluzione che tanti negozianti hanno adottato è stata quella di proporre sconti,<br />
ma così facendo si finisce per creare un circuito autolesionista. Meglio incassare<br />
meno ma con un margine migliore. In questo il private label può essere<br />
d’aiuto. Exclusive brand e brand d’importazione distribuiti dalla centrale<br />
nel territorio italiano consentono, nel mix della nostra politica commerciale, di<br />
offrire un aiuto. Chiaramente bisogna lavorare anche con i marchi primari di<br />
settore, affinché con azioni mirate, linee di prodotto, articoli singoli acquistati<br />
in quantità, grazie al collegamento tra le varie ragioni sociali e al concentramento<br />
dell’acquisto su prodotti unici, si possano spuntare prezzi migliori. Poi<br />
il percorso nella singola categoria, perché noi ormai lavoriamo con la logica<br />
del category management, di un parco assortimentale che consenta l’inserimento<br />
di tutto quello che a livello commerciale serve per emergere nel mercato.<br />
Ovvero prodotti giusti ai prezzi giusti, con un’attenzione anche a tutta<br />
quella parte di prodotto continuativo che non subisce il ricatto commerciale<br />
dei saldi. Fattore, questo, determinante per un buon risultato finale dell’attività<br />
commerciale.<br />
Il retail italiano condivide simili strategie in maniera diversa, a seconda delle<br />
dimensioni del punto vendita, perché con la logica che impone di trattare<br />
meno categorie e lasciare più respiro a un numero più limitato di prodotti è<br />
evidente che si ha bisogno di superfici di un certo tipo. Tutto risulta semplificato<br />
quando si ha a che fare con superfici grandi, a partire dagli 800 metri<br />
quadri, se ci si riferisce ai multisport. Per gli specializzati si ragiona su due<br />
o tre categorie, con 400 metri quadri, almeno. Quando si ha a che fare con<br />
questo tipo di situazioni risulta più agevole l’inserimento di prodotti private<br />
negli assortimenti. Quando invece sussistono una compressione eccessiva<br />
nel negozio a livello di referenze trattate e una situazione di magazzino pesante,<br />
tutto è più complicato, pur con la buona volontà del negoziante stesso,<br />
che si trova condizionato da situazioni che gli impediscono certi tipi di<br />
sviluppo. Occorrerebbe un’evoluzione di tutto il business che possa consentire<br />
di scaricarsi di quanto si ha in eccesso per poi introdurre correttamente<br />
le nuove referenze.<br />
Non è un passaggio facile, è una questione di spazio e gestione. Anche perché<br />
il private necessita di essere introdotto nella giusta maniera, bisogna crederci,<br />
spingerlo, evidenziarlo nel punto vendita, avere un venditore coinvolto e<br />
motivato, certo di proporre un prodotto di qualità. Quindi è un lavoro importante<br />
di tutta la filiera aziendale e deve esserci la massima convinzione che<br />
quei marchi sono dei veri e propri brand e assicurano un valore aggiunto<br />
all’azienda ma anche al consumatore finale.<br />
C’è comunque un raggio di sole all’orizzonte, la torta sarà più piccola in futuro,<br />
ma saranno anche in numero minore quelli che la mangeranno. Per cui oggi<br />
la sfida è essere tra quelli che rimarranno e questo è il motivo per cui bisogna<br />
allenarsi di più, come una squadra che aspira a crescere di categoria. Il<br />
mercato stesso ti impone queste condizioni. Noi siamo nati da commercianti<br />
e sappiamo bene quali sono le problematiche dei negozianti, ma occorre anche<br />
avere fiducia. In Italia soprattutto. Questo perché anche davanti all’evidenza<br />
dei fatti si fatica a far passare dei concetti che possano aiutare gli imprenditori<br />
a migliorare la qualità delle aziende, perché ci si trova spesso davanti<br />
a persone poco pragmatiche. Troppe volte si prende un consiglio per<br />
una critica, come un appunto personale, mentre bisognerebbe essere più<br />
aperti al confronto, mettersi in gioco attraverso lo scambio, l’autocritica e<br />
l’analisi oggettiva. Questo è un aspetto devastante, specie nelle piccole<br />
aziende italiane, mentre all’estero la mentalità è molto più aperta.<br />
Fabio Pelosi – Sport Alliance<br />
107
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
sconfinato nell’autunno, è altrettanto<br />
vero che le famiglie faticano a<br />
sostenere i costi di settimane bianche<br />
sempre più dispendiose. Calano<br />
quindi le giornate sugli sci, ma<br />
anche gli acquisti, non più ammortizzati<br />
da quelle poche fughe saltuarie<br />
che ci si può permettere nel corso<br />
della stagione.<br />
Da anni, ormai, la merce sportiva<br />
non si vende più da sola. Il cliente<br />
ormai non sente più il richiamo di<br />
una fidelizzazione che prima lo portava<br />
a fare capolino presso il negozio<br />
di fiducia. Oggi solo chi ha un<br />
prodotto valido e sa farlo percepire<br />
come tale riesce a spuntarla.<br />
L’ultimo miglio, si sa, è sempre il più<br />
duro, anche perché il pubblico di<br />
oggi non si lascia più incantare dalla<br />
pubblicità. Non basta uno spot<br />
per vendere una giacca. Anzi, visto<br />
il peso sul bilancio famigliare, l’acquisto<br />
ormai viene dopo un’indagine<br />
di prodotto, con tanto di letture<br />
su internet, visite a siti e analisi di<br />
schede specifiche. Così le tre righe<br />
postate in un blog possono fare la<br />
fortuna o decretare la condanna di<br />
un prodotto, allontanando il consumatore<br />
da un capo e da chi lo vende.<br />
Queste dinamiche dimostrano come<br />
il sistema sia cambiato, non in<br />
un singolo aspetto, ma nella sua totalità.<br />
Alcuni negozianti di lungo<br />
corso si sono guadagnati la fiducia<br />
della clientela e ancora riescono a<br />
togliersi delle soddisfazioni, ma solo<br />
con una continua crescita e ricerca.<br />
Altri si affacciano al mercato forti un<br />
un know-how teorico da manuale<br />
economico, ma con carenze pratiche.<br />
Poi ci sono quelli che sono rimasti a<br />
guardare. Qualche toppa l’hanno<br />
messa, ma non hanno saputo porre<br />
mano in maniera sistematica a una<br />
formula gestionale decisamente superata.<br />
Chi ha chiesto aiuto, rivolgendosi<br />
a esperti e associazioni,<br />
gruppi e consulenti, è riuscito ad arginare<br />
in tempo la piena, ma altri si<br />
sono arresi e hanno abbassato le<br />
serrande. O si sono rintanati nei negozi,<br />
tenendo in magazzino il minimo<br />
indispensabile e limitando al<br />
massimo le spese, cercando insomma<br />
un’economia di sussistenza che<br />
rischia di crollare al primo colpo di<br />
vento.<br />
Dunque che fare? Restare alla finestra<br />
o agire? Il dubbio amletico pare<br />
risolto dalle parole di esponenti<br />
del mondo dell’industria, ma anche<br />
del retail. Inutile aspettare in maniera<br />
passiva che qualcosa cambi. Si<br />
può, anzi, si deve intervenire, otti-<br />
108
Si impone una maggiore collaborazione con le aziende,<br />
e si rende altrettanto necessaria l’applicazione di formule<br />
che sappiano attirare l’attenzione del consumatore,<br />
in primis l’arte di presentare il prodotto in maniera<br />
non solo convincente, ma anche vincente<br />
mizzando le risorse e investendo<br />
sulla specializzazione e su una<br />
migliore gestione, cercando quella<br />
collaborazione tra i vari anelli della<br />
filiera che può consentire di suddividersi<br />
oneri e onori. Lo sfrenato individualismo<br />
che caratterizza la mentalità<br />
italiana deve lasciare il posto<br />
a quegli accordi di partnership che<br />
possono alleggerire il carico a entrambi<br />
i contraenti. Oltre a una buona<br />
dose di umiltà, da tradursi in una<br />
disponibilità a mettersi in discussione,<br />
documentarsi, evitare di sentirsi<br />
arrivati quando il cammino da compiere<br />
è ancora lungo.<br />
Occorre, in pratica, una generale<br />
presa di coscienza che consenta di<br />
rendersi conto di come il venir meno<br />
di un modello preesistente non<br />
significhi necessariamente la fine di<br />
tutto. Saper rispondere alle esigenze<br />
di un consumatore competente e<br />
desideroso di effettuare un buon<br />
acquisto, gestire con oculatezza >><br />
109<br />
accoppiatura tessuti tecnologie hot - melt
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
Alla base di qualsiasi azione<br />
di rilancio occorre una forte<br />
determinazione da parte di<br />
tutti, un’azione condivisa,<br />
strategie ben studiate e<br />
correttamente applicate<br />
gli ordini, gli spazi, l’esposizione<br />
della merce sono punti fondamentali<br />
non ignorabili. Investire sul punto<br />
vendita, sulla consulenza, sul personale,<br />
non sono certo necessità nuove.<br />
Se però tutto questo prima poteva<br />
leggersi come un consiglio, ora<br />
è diventato necessaario per la sopravvivenza.<br />
Non è più rimandabile<br />
questo tipo di atteggiamento, pena<br />
il rischio di chiusura, o comunque di<br />
riduzione pesante del proprio business.<br />
Il ricorso a svendite, saldi e<br />
super offerte non è altro che un palliativo.<br />
Ora è tempo di trasformare la teoria<br />
in pratica, adottare quei sistemi che<br />
stanno dando risultati positivi. occorre,<br />
in sostanza, un impegno<br />
concreto, uno scambio reale di<br />
competenze e know-how, per reagire<br />
con forza. Restare con le<br />
spalle ricurve, abbattute dalla crisi<br />
non può consentire la ripresa. Siamo<br />
di fronte a una nuova ‘economia<br />
dell’abbastanza’, in cui il consumatore<br />
spende – come è nella sua natura<br />
– ma meno. Fargli comprendere<br />
come farlo bene è ancora una risorsa.<br />
Se i media hanno la grossa<br />
responsabilità di riportare notizie<br />
negative per dovere di cronaca ma<br />
anche per quell’innato amore per il<br />
catastrofismo, è altrettanto vero che<br />
molte informazioni vanno lette con<br />
intelligenza e non solo con uno stato<br />
di ansia prolungato. Calano i<br />
consumi, persino nell’alimentare. Un<br />
dato vero, ma a ben guardare, si<br />
nota che la riduzione colpisce soprattutto<br />
il fresco. Dunque non è<br />
vero che la gente non mangia più,<br />
ma forse in questo momento economico<br />
difficile ha smesso di gettare<br />
il 50% di ciò che acquista nella<br />
spazzatura. Un’equazione valida, >><br />
110<br />
Il business<br />
va gestito<br />
Alla base del successo c’è la<br />
capacità di capire come far fronte<br />
in termini imprenditoriali alle<br />
richieste del mercato, ma anche<br />
alle necessità di un punto vendita<br />
Non si può negarlo: la situazione è sicuramente una<br />
delle più difficili dell’ultimo decennio, sia a livello economico<br />
che distributivo. Con cause interrelate, in una concatenazione<br />
che può provocare un pericoloso effetto domino. Incertezza<br />
politica, crisi dei consumi, disoccupazione, una meteorologia<br />
sempre più anomala e ‘straordinaria’. Ad una stagione<br />
estiva già tradizionalmente debole si somma un inizio di autunno<br />
a dir poco anomalo, con conseguenze ben visibili sul freno<br />
dei nuovi acquisti cui non si salvano nemmeno i grandi brand,<br />
per quanto sempre desiderati.<br />
Non sono uguali, però, le reazioni delle aziende, perché in base<br />
alle caratteristiche specifiche, alle diverse strategie attuate<br />
per affrontare ed interpretare il mercato sportivo mutano il modo<br />
in cui approcciano il consumatore e valorizzano il proprio<br />
brand, cercando di rafforzarne l’immagine. Timberland ha puntato<br />
moltissimo sulla distribuzione, ben bilanciata, con un 55%<br />
di clienti multibrand e un 45% sviluppato con i nostri monomarca,<br />
quindi con dei franchise. Stiamo monitorando molto attentamente<br />
entrambi i canali, ognuno con problematiche differenti<br />
e proprie. Dal punto di vista di un cliente multibrand ci<br />
aspettiamo una ‘selezione naturalÈ molto forte per via della<br />
complessità del mercato, o per capacità di gestione, o per capacità<br />
finanziarie. Attraverso l’analisi della mappatura distributiva<br />
vogliamo ridisegnare la nostra presenza nelle varie regioni,<br />
cercando di aumentare la produttività per cliente e quindi la<br />
penetrazione.<br />
La nostra attività in franchising si basa sull’affiancamento dei<br />
partner, come supporto nell’adeguamento degli assortimenti<br />
in base alla realtà del negozio, alla posizione, al tipo di clientela,<br />
segmentando quindi l’offerta di prodotto a seconda delle<br />
location, delle dimensioni del negozio e della realtà di consumatore.<br />
Un affiancamento che coinvolge anche la gestione<br />
finanziaria, ovvero la messa a punto degli acquisti, evitando<br />
di stipare i negozi di merce. Sappiamo infatti che in questo<br />
momento è molto più conveniente sviluppare un discorso di<br />
marginalità, cercando di spingere con flussi di prodotto minori<br />
e più costanti, mese per mese, mirando a una stagionalità<br />
molto stretta.<br />
È una strategia mirata che l’azienda sta mettendo in pratica da<br />
3-4 anni, puntando su concetti che noi chiamiamo “big ideas”,<br />
elaborando la miglior proposta possibile per i diversi clienti, in<br />
funzione di quella che è la loro realtà sul mercato.<br />
Timberland è uno dei brand che negli anni ha mostrato di evol-
versi con maggiore dinamismo. Siamo nati agli inizi degli anni Ottanta come<br />
fenomeno più moda e tendenza. Poi c’è stato un consolidamento focalizzato<br />
sul nostro boot classico, su un consumatore che è diventato via via<br />
meno di tendenza e più fidelizzato, creando una base stabile di clienti su<br />
quel tipo di prodotto. Negli ultimi 2 o 3 anni abbiamo poi avuto una ripartenza<br />
di un certo tipo di moda, che ha favorito la ripresa delle vendite del<br />
nostro prodotto classico. Nel contempo, è progredita una strategia<br />
dell’azienda basata sui prodotti Earthkeeper, diventati la linea trainante di<br />
tutta l’offerta Timberland.<br />
La funzionalità è sicuramente una caratteristica trasversale ai nostri prodotti,<br />
e questo ci porta a menzionare la seconda anima di Timberland, quella<br />
costruita nel tempo attraverso la proposta di prodotti ecocompatibili, che<br />
racchiudono una coscienza di tipo green ed ecosostenibile, nata quando<br />
ancora nessuno ne parlava, e sviluppata anche tramite iniziative rivolte alla<br />
tutela dell’ambiente e al sostegno del sociale. Siamo così entrati in maniera<br />
più profonda nel mercato e non solo con il classico effimero prodotto di<br />
moda, ma con qualcosa di consistente che si basa su valori importanti e investe<br />
su questi, come dimostrano tutte le nostre campagne di comunicazione.<br />
La grande coerenza è stata quindi la nostra arma vincente in questi<br />
anni.<br />
Dal punto di vista distributivo, ritengo che il circuito degli outlet sia qualcosa<br />
di funzionale e difficilmente prescindibile per le aziende che fanno franchising.<br />
Questo perché lo sviluppo di una catena franchising porta con sé<br />
la necessità di tenere un’immagine piuttosto elevata. I negozi non possono<br />
essere pieni di prodotto vecchio e questo comporta un quantitativo fisiologico<br />
di rimanenze a fine saldi, che da qualche parte vanno smaltite. La catena<br />
franchising porta avanti un concetto di immagine e pulizia distributiva,<br />
anche a tutela del partner che investe. Meglio quindi avere un outlet che<br />
smaltisce le rimanenze piuttosto che rivolgersi a un grossista e non sapere<br />
dove poi finirà quel prodotto. Tanto più che a mio modo di vedere negli outlet<br />
ormai c’è una presenza di consumatori che comunque dimostrano esigenze<br />
diverse da quelli che comprano nei negozi.<br />
Il canale per noi più interessante resta il franchising che, in questa crisi<br />
economica, è anche quello in cui la collaborazione azienda-dettagliante/<br />
partner è una maggiore garanzia di successo. Il profilo del negoziante in<br />
franchising si è evoluto, passando da un interlocutore abbiente che decideva<br />
di investire in questo canale seppur senza know-how, a uno con competenze<br />
nella gestione economico-finanziaria del punto vendita, del personale,<br />
una persona insomma che ha la capacità di selezionare le persone, formarle,<br />
farle crescere all’interno della propria attività. Oltre a saper scegliere la<br />
location giusta, cosa che dà una certa garanzia di successo. Relativamente<br />
al prodotto, è assolutamente necessario parlare la stessa lingua, ma ormai<br />
le aziende hanno sviluppato una tale capacità di costruire gli assortimenti<br />
sulla base del tipo di negozio che si trovano di fronte, da riuscire a sopperire<br />
molto bene alle eventuali carenze del partner.<br />
Moda e sport sono due mondi che possono andare di pari passo, ma con<br />
una corretta segmentazione e predisposizione dei punti vendita. La strategia<br />
del vendere tutto a tutti non ha mai premiato, e oggi risulta pressoché<br />
impossibile. Il settore sportivo deve avere la capacità per fare un salto di<br />
qualità attraverso un’analisi più profonda della realtà dei propri negozi. Occorre<br />
capire come gestire un punto vendita, anche a livello di stile e atmosfere,<br />
ovvero proponendo quella shopping experience in grado di comunicare<br />
e offrire al consumatore qualcosa che vada oltre il semplice oggettoprodotto.<br />
Oggi retail e impresa devono riuscire lavorare congiuntamente<br />
per offrire quel tipo di esperienza particolare, legata certo alla moda, ma<br />
orientata a un tipo di cliente da negozio sportivo.<br />
Luca Ghidini, Timberland<br />
111
ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />
>><br />
forse, anche per il mondo dello<br />
sport. Meno capi o attrezzi, ma di<br />
qualità migliore, più sicuri, garantiti.<br />
Che i tempi siano bui non si discute,<br />
ma a ben guardare offrono anche<br />
occasioni d’oro per chi è in grado<br />
di coglierle, per chi cerca una<br />
nuova e diversa visibilità. Questa<br />
nuova età sembra dare una chance<br />
a valori che prima stentavano a conquistare<br />
l’attenzione collettiva. Parole<br />
come qualità, etica, sobrietà,<br />
sostenibilità e responsabilità sociale<br />
cominciano a farsi strada, proponendo<br />
un futuro nuovo ad un occidente<br />
spaventato dalla diminuzione<br />
dei redditi.<br />
La promessa di un futuro positivo è<br />
la giusta cura ad un’incertezza altrimenti<br />
logorante.<br />
Molta prudenza, tanta fiducia<br />
Pur nel momento difficile, l’industria non resta a guardare ma<br />
anzi risponde alla crisi con innovazione e qualità, uniche vie per<br />
proporre un prodotto di fascia alta che regala ancora soddisfazioni<br />
Inutile piangersi addosso. La crisi c’è, e questo è<br />
un dato di fatto, ma bisogna saperla leggere non<br />
solo come un calo dei consumi e quindi dei fatturati. È<br />
un intero sistema ad essere mutato: si è verificata una<br />
trasformazione economica globale che ha cambiato radicalmente<br />
il modo di approcciarsi al mercato da parte dei<br />
vari anelli della filiera. Anche le aziende, dopo la fase iniziale<br />
di disorientamento, cominciano ora a guardare al<br />
domani forti di nuove strategie. Dati alla mano, dopo profonde<br />
riflessioni, sembrano pronte ad affrontare il domani<br />
con una nuova concezione e un approccio che, lontano<br />
da facili entusiasmi, può comunque ancora regalare<br />
soddisfazioni, o almeno assicurare la sopravvivenza.<br />
Il clamore suscitato dalla stampa e il costante martellamento<br />
dei media non hanno piegato un tessuto produttivo<br />
solido. Certo è che le continue notizie di una situazione<br />
difficile hanno modificato pesantemente il modo di<br />
comportarsi del consumatore, costringendo tutti a fare i<br />
conti con una classe media senza potere di spesa e una<br />
borghesia abbiente, pretenziosa e più esperta. Chi spende<br />
sa cosa vuole: novità, innovazione, qualità. Una strada<br />
imposta ma anche naturalmente tracciata ai brand da<br />
una grande distribuzione che guadagna terreno e un private<br />
label che non concede tregua ai prodotti di compromesso.<br />
La fascia alta tira e chi può compra al meglio,<br />
salvaguardando i margini di produttori e negozianti. La<br />
specializzazione, il servizio e la capacità di far comprendere<br />
il valore aggiunto di un prodotto sono determinanti<br />
per portare avanti l’intero settore, traghettandolo oltre<br />
questa linea di confine tra la vecchia economia e quella<br />
che in pratica si sta ritarando su differenti standard rispetto<br />
a quelli passati.<br />
È finita un’epoca, ma ciò non significa che sia preclusa<br />
la via a una nuova era, dove la vera imprenditoria, a qualsiasi<br />
livello, saprà togliersi le giuste soddisfazioni, a patto<br />
di applicare formule e accorgimenti determinanti per<br />
la sopravvivenza e per una più decisa ripartenza futura.<br />
Si guarda avanti sperando di avere prodotti che siano interessanti<br />
e utili a poter affrontare il futuro. Oggi vediamo<br />
una grossa marcatura su prodotti medio-alti che<br />
sembrano avere ancora una vita propria e una loro specifica<br />
quota di mercato, mentre il prodotto di classe medio-bassa<br />
appare in grande sofferenza. Mi pare che questo<br />
sia un sintomo, almeno per quanto riguarda il settore<br />
dell’attrezzatura invernale, tra i più evidenti della situazione<br />
in essere. Anche perché a soffrire di più sono sicuramente<br />
i giovani e le famiglie di livello medio e medio-basso.<br />
La borghesia classica, anche se soffre, riesce comunque<br />
ad andare avanti e a praticare delle discipline<br />
sportive.<br />
Io direi che se si vuole puntare su qualcosa che possa<br />
tenere a galla o faccia recuperare, creando un posizionamento<br />
soddisfacente, bisogna puntare sulla fascia alta<br />
del prodotto. I numeri forse ne risentono, ma a livello di<br />
tenuta dei fatturati, la capacità di offrire innovazione e alta<br />
tecnologia è il modo per uscire da una fase di stasi o<br />
di calo.<br />
Puntare all’eccellenza e proporre qualità paga oggi più<br />
che mai.<br />
Lo riscontriamo, ad esempio, con certi prodotti che abbiamo<br />
portato sul mercato nell’ambito dello scarpone.<br />
Per questo la linea che è stata tracciata anche per l’anno<br />
prossimo è quella di entrare ancora di più nel settore alto<br />
e medio-alto dello sci, portando cambiamenti e idee<br />
nuove. Questo perché è stato chiaramente determinato<br />
che è un’area in cui c’è ancora possibilità di lavorare.<br />
Inoltre soprattutto per l’azienda, seppur siano importanti<br />
i quantitativi, i margini operativi sui singoli pezzi sono determinanti<br />
e vanno a compensare altre situazioni critiche<br />
che esistono nell’ambito delle collezioni.<br />
Si guarda più agli indici di valore che non di volume, anche<br />
se molto dipende sempre dagli obiettivi delle aziende,<br />
perché se realizzare un certo prodotto comporta, per<br />
avere un costo ottimale, un certo quantitativo, non può<br />
essere assolutamente dimenticato questo aspetto. Tuttavia<br />
in questo momento non ha senso lavorare sul prezzo,<br />
proponendolo addirittura più basso dello scorso anno e<br />
puntando solo su prodotti economici. Una simile strategia<br />
non ha ragione di essere nel momento in cui non c’è<br />
un movimento di massa che la giustifichi.<br />
112
Ci si scontra sempre più con la grande distribuzione e i<br />
private labels che sono molto agguerriti. Le fonti oggi<br />
sono alla portata del retail e a maggior ragione della<br />
grande distribuzione che sta puntando molto su questo<br />
business, rivelatosi l’angolo dove si hanno le maggiori<br />
soddisfazioni. Anche se in realtà bisogna considerare le<br />
conseguenze collaterali di diventare fornitori di se stessi,<br />
in primis le giacenze degli stock. Sono molte le grandi<br />
realtà che si rivolgono a produzioni speciali del Far East,<br />
anche perché non è affatto difficile copiare o fare realizzare<br />
un prodotto identico a quello che è in collezione<br />
nelle aziende leader. Così facendo si riesce a comprare<br />
a prezzi interessanti, poi si può posizionare nelle proprie<br />
catene, anche con marchio proprio. È innegabile che siano<br />
strade che danno delle soddisfazioni. In effetti, il private<br />
label è una tendenza di un certo peso, lo stanno<br />
cercando un po’ tutti.<br />
Se i brand blasonati non applicano politiche così favorevoli<br />
al retail o hanno comunque costi più alti e offrono<br />
marginalità più basse è comunque spiegabile, dal momento<br />
che le aziende devono sostenere la ricerca, la<br />
promozione, la pubblicità e la necessità di coprire dei<br />
passaggi differenti.<br />
Il private label premium è una spina nel fianco dei brand.<br />
Molti affermano che non vi siano grosse differenze, ma<br />
bisognerebbe valutare diversi fattori con attenzione. Intanto<br />
se si parla di copia, bisogna tenere presente che<br />
l’azienda ha investito grandi capitali nel settore ricerca e<br />
sviluppo, mentre chi di fatto copia un prodotto ha già in<br />
partenza un notevole risparmio. In termini di qualità alla<br />
fin fine le differenze potrebbero anche non essere enormi,<br />
ma bisogna considerare che qualcuno cerca di farsi<br />
fare un prodotto che costi meno per realizzare più margine,<br />
senza aver bisogno di tecnologie identiche a quelle<br />
utilizzate dall’azienda leader. Basti pensare all’abbigliamento<br />
o alle calzature, mentre se si guarda a situazioni<br />
diverse, come l’attrezzo, non è pensabile una linea al di<br />
fuori di una casa di sci tradizionale. Anche se, a ben<br />
guardare, esistono delle stranezze anche in questo senso,<br />
ovvero l’azienda di sci che riesce a offrire al gruppo<br />
d’acquisto una produzione marcata esclusiva a prezzi<br />
anche molto convenienti, forse anche più bassi di quelli<br />
dell’importatore. Però in questo caso è una questione di<br />
quantità e di volumi, discorso che è un po’ in contrasto<br />
con quello di cui necessitiamo oggi.<br />
Se un’azienda di attrezzo dà priorità a quantità e volumi,<br />
probabilmente non vuol perdere questo tipo di business,<br />
anche se è poco remunerativo. A meno che non sia costretta<br />
a tale comportamento dalle produzioni a monte<br />
che richiedono grandi numeri. Anche se oggi assistiamo<br />
spesso al decentramento, con produzioni delocalizzate<br />
in Paesi dell’est Europa, dove c’è una maggiore elasticità<br />
rispetto a quanto avviene in Austria e Francia, dove di<br />
fatto hanno sede le principali case di sci.<br />
All’estero l’attrezzo soffre come in Italia. Difetti, virtù e<br />
necessità nostre sono anche da altre parti. Anche perché<br />
la situazione economica coinvolge tutti e la preoccupazione<br />
c’è ovunque. Forse noi la sentiamo un po’ meno,<br />
anche se da luglio ad oggi i mezzi di informazione hanno<br />
fortemente condizionato l’opinione pubblica, ma non dimentichiamo<br />
che il tedesco appena sente una foglia<br />
muoversi già si prepara per la tempesta. Un qualcosa<br />
per noi impensabile. Loro come posizionamento di ordini<br />
base e prenotazioni sono molto indietro. Arrivando<br />
sull’acquisto quando la stagione è partita, cercando di<br />
recuperare tutto quello che è possibile in termini di retail.<br />
Quindi l’azienda o il distributore devono assumersi i<br />
propri rischi a seconda dei traguardi, o comportarsi in<br />
maniera analoga ai negozianti se gli obiettivi sono più<br />
contenuti.<br />
Il consumatore estero è storicamente più tecnico e più<br />
preparato, ma neppure quello italiano è più così facilmente<br />
influenzabile, men che meno dalle mode passeggere.<br />
Mi spingo ad affermare che ormai abbiamo perso il<br />
consumatore facile e da basso prezzo. Anche perché ormai<br />
le fascie di reddito basso non hanno praticamente<br />
più nessuna potenzialità di spesa sul ‘non necessario’.<br />
Questo tipo di vendita è stato parzialmente sostituito dal<br />
noleggio. Mentre infatti fino a qualche hanno fa il pubblico<br />
si poteva permettere di spendere qualche centinaio<br />
di euro per il proprio sci, oggi questo non avviene perché<br />
la spesa non è più ammortizzata, dato che le vacanze<br />
sono sempre più mordi e fuggi. E da qui si comprende<br />
come il noleggio ovviamente penalizzi le quantità globali.<br />
Personalmente sono dell’avviso che in questa difficile fase<br />
del mercato, il rapporto tra azienda e retail sia buono<br />
e tenda ancora a migliorare e rafforzarsi. Forse c’è meno<br />
attenzione da parte del fornitore verso il cliente per<br />
quanto riguarda iniziative che non possono essere spendibili.<br />
La riduzione dei budget ha certamente comportato<br />
investimenti minori, o comunque investimenti differenti<br />
dal passato. Si lavora più sul negozio che non sulle presentazioni<br />
e i viaggi. Ovviamente sviluppando un lavoro<br />
in partnership non si può pensare di prescindere uno<br />
dall’altro. Del resto, anche il negoziante è in una fase in<br />
cui si chiede cosa fare, quali azioni intraprendere, che tipo<br />
di promozioni sviluppare, dove specializzarsi. Ora i retailer<br />
spingono molto sulla vendita on-line, dove in molti<br />
credono di trovare l’Eldorado. Qualcuno riesce bene, altri<br />
meno, anche se alla fine dei conti non saprei esattamente<br />
quanto guadagnino e quanto sia premiante.<br />
Impossibile oggi avere prospettive a lungo termine. Nel<br />
breve, intravedo una certa stabilità, come già da due o<br />
tre stagioni. Il mercato non riesce a ripartire perché i<br />
problemi non sono cambiati. Forse dobbiamo tentare di<br />
evitare un ulteriore raffreddamento, soprattutto nel settore<br />
agonistico dei giovani che negli anni ha perso forse<br />
meno di altri, ma che comunque grava molto sulle famiglie.<br />
Complessivamente abbiamo ancora davanti la prossima<br />
stagione e forse anche quella dopo in cui ci sarà<br />
una sorta di stallo/mantenimento, sperando poi che le<br />
condizioni climatiche siano favorevoli. Nessuno a livello<br />
generale può parlare di crescita, anche se non mancano<br />
settori in cui si cerca di espandersi, magari differenziando<br />
le merceologie, per colmare qualche perdita.<br />
Renato Tolusso – Project 2010<br />
113
Dietro le grandi<br />
firme della moda<br />
sportiva<br />
Dal 1973 Pasasport progetta e realizza accessori<br />
per la moda e lo sport: berretti, guanti, sciarpe, e<br />
tutto quanto è complementare all’abbigliamento.<br />
Benvenuto nel nostro mondo di accessori! La realizzazione<br />
e la produzione di accessori d’abbigliamento sono la nostra<br />
specialità da oltre 35 anni: passione e professionalità<br />
che mettiamo in tutte le collezioni, tra moda e sport, lusso e<br />
sobrietà, funzionalità e dettagli.<br />
Guanti, berretti, sciarpe e molto altro ancora: tessuti tecnici, fibre<br />
naturali, pelle e una profonda conoscenza dei materiali e<br />
della loro lavorazione.<br />
Questa preziosa competenza si è affinata via via nel corso degli<br />
anni ed è stata dedicata esclusivamente alla produzione in nome<br />
e per conto di altre aziende, tanto da ottenere la fiducia di molte<br />
tra le più prestigiose marche del mercato italiano ed europeo.<br />
L’ideazione, il design e la progettazione vengono realizzate in<br />
modo esclusivo e personalizzato, al fine di ottenere progetti su<br />
misura che poi sono sviluppati in tutte le fasi della prototipia, del<br />
campionario e della produzione, da uno staff dinamico e specializzato,<br />
in grado di offrire parallelamente all’esclusività nelle<br />
creazioni, la necessaria riservatezza dovuta ad ogni cliente.<br />
L’esperienza maturata in questo particolare settore<br />
ci identifica come i professionisti dell’outsourcing<br />
per le aziende più prestigiose del mercato<br />
europeo.<br />
La localizzazione della produzione viene di volta in volta identificata<br />
in base alle necessità del cliente, in modo da tener conto<br />
di tutti gli aspetti dell’approvvigionamento: prezzo, minimi di<br />
produzione, assortimento, livello di finitura.<br />
Behind the great<br />
fashion sport<br />
brands<br />
Since 1973, Pasasport plans and realizes<br />
accessories for fashion and sportswear: caps,<br />
gloves, scarves and everything is complementary<br />
to the clothing.<br />
Welcome to our world of fashion accessories! The development<br />
and production of clothing accessories are<br />
our specialty for over 35 years: passion and professionality<br />
that we put in all the collections, fashion and sports, trends<br />
and elegance, functionality and details.<br />
Gloves, hats, scarves and much more: technical fabrics, natural<br />
fibers, leather and a deep knowledge of materials and their<br />
processing.<br />
This huge store of knowledge has been constantly updated and<br />
applied precisely and exclusively in production for our customers,<br />
which made us appreciated by the most prestigious<br />
brands of Italian and European markets.<br />
Ideation, design and planning: all of this is made in exclusive and<br />
personalized way, with the purpose to develop our client’s<br />
projects. Then our dynamic and specialized staff can developed<br />
them in all the phases from the prototypes up to the mass production,<br />
we are able to offer the exclusiveness of the<br />
creations join to the necessary due discretion to every<br />
client.<br />
The experience reached in this particular branch<br />
identifies our company as a valid out-sourcing<br />
solution for all the most prestigious brands present<br />
in the European market.<br />
The location of production is chosen on the identified needs of<br />
the client, taking into account all aspects of supply: the price,<br />
the minimum quantity, the quality of the product.<br />
Via Boschetto s/n - 37049<br />
VILLA BARTOLOMEA (VR) - ITALY<br />
Tel 0039 0442 659022<br />
Fax 0039 0442 659026<br />
info@pasasport.it<br />
www.pasasport.it
FEBBRAIO 2012<br />
Supplemento Economico Finanziario<br />
di <strong>TopSport</strong> – Il Giornale degli Articoli Sportivi<br />
INDAGINI DI MERCATO<br />
Business differenziato<br />
L’andamento variabile degli affari nei diversi canali distributivi di sport<br />
dimostra dinamiche di scelta e di acquisto da parte del consumatore<br />
in significativa evoluzione<br />
Nel complesso scenario del mondo<br />
dell’abbigliamento e dell’articolo<br />
sportivo, da una recente analisi<br />
del panorama retail condotta puntualmente<br />
da Npd emerge chiaramente<br />
come la gran parte degli acquisti<br />
di calzature ed abbigliamento<br />
sportivo avvenga ancora presso i<br />
cosiddetti sport shops, negozi specializzati<br />
sportivi.<br />
Scendendo nel dettaglio, si può<br />
osservare come i brand store sono<br />
in calo in termini di fatturato, e pesano<br />
solamente per il 3,4% sulle<br />
vendite complessive. A motivare<br />
questa modalità di scelta da parte<br />
dei consumatori è ancora e soprattutto<br />
il range dei prodotti offerti.<br />
Appare non meno interessante<br />
osservare l’evoluzione dei brand<br />
factory outlets che pur vantando<br />
un peso superiore dei brand stores,<br />
con un 5,5% a valore, stanno<br />
anch’essi registrando una flessione<br />
significativa. Su scala annuale,<br />
prendendo a campione i 12 mesi<br />
(da settembre 2010 a settembre<br />
2011), Npd ha rilevato un decremento<br />
dell’8% del fatturato complessivo.<br />
La motivazione di questa<br />
caduta è principalmente imputabile<br />
ad una decrescita dei volumi del<br />
116<br />
7,7% di fronte ad un prezzo medio<br />
che rimane essenzialmente stabile.<br />
Anche in questo caso è interessante<br />
comprendere l’atteggiamento<br />
dei consumatori che dichiarano di<br />
scegliere questa tipologia di store<br />
perché vengono spesso praticate<br />
delle promozioni oppure possono<br />
usufruire di sconti rilevanti sui prodotti.<br />
Spostando l’attenzione sullo specifico<br />
abbigliamento sportivo, la<br />
crescita maggiore riguarda le vendite<br />
praticate proprio negli sports<br />
shops (+4% rispetto ai 12 mesi di<br />
settembre 2010). Focalizzandosi<br />
sulle calzature, gli sports shops<br />
registrano un incremento dell’8%<br />
dovuto ad un aumento del 6% dei<br />
volumi di vendita e del 2% del prezzo<br />
medio. Si registra invece un calo<br />
nelle vendite degli di articoli sportivi<br />
presso i cosiddetti department<br />
store e nei negozi orientati ad una<br />
sola disciplina.<br />
Sono dati in un certo qual modo<br />
confortanti, che inducono a ritenere<br />
che nel business sportivo l’offerta<br />
specializzata ed insieme multisport<br />
resti pur sempre quella più gradita<br />
dal consumatore e ritenuta commercialmente<br />
più valida a rappresentare<br />
un universo di offerta per<br />
sua stessa natura estremamente<br />
eterogenea.<br />
Ma dimostra altresì come a fianco<br />
di una innegabile ricerca di specializzazione<br />
da parte di un’area<br />
di mercato specializzato conviva<br />
ormai più o meno stabilmente<br />
un’altra fascia di consumatori maggiormente<br />
volta al risparmio, ed invogliata<br />
all’acquisto soprattutto in<br />
presenza di promozioni o di offerte<br />
speciali. D’altronde è evidente che<br />
in questa fase economica così negativa<br />
l’impatto principale sia stato<br />
accusato dalla classe media e dal<br />
medio risparmiatore. Tuttavia persiste,<br />
oltre al praticante che cerca un<br />
prodotto d’alta gamma, un punto<br />
di contatto tra sport e moda che<br />
ancora rappresenta un’attrattiva,<br />
soprattutto per chi veste sportivo<br />
più per una questione di immagine<br />
e lifestyle che non per una reale<br />
pratica. Ma c’è anche chi cerca il<br />
miglior rapporto effettivo tra qualità<br />
e prezzo per lo svolgimento attivo<br />
di una disciplina sportiva, e dunque<br />
per questo non così sensibile<br />
ai diktat della moda. Le varie anime<br />
che convivono oggi nello sport si<br />
rappresentano efficacemente nella<br />
disarmonia distributiva presente,<br />
con andamenti anche fortemente<br />
altalenanti e sempre meno facili da<br />
interpretare.<br />
NPD Sports Tracking Europe – Consumer<br />
Panel Apparel 12 ME Sept 11 – Italy. Dati<br />
estratti anche dal Consumer Panel Footwear<br />
& Appareal.<br />
The NPD Group è una società di ricerche di mercato fondata<br />
nel 1967 negli Stati Uniti, con sede a Port Washington,<br />
NY. È attualmente presente in 19 Paesi al mondo, e impiega<br />
più di 1100 dipendenti, offrendo consulenza e informazioni<br />
di mercato a più di 1700 aziende clienti. Attraverso i suoi<br />
panel, consumer on-line e retail, NPD è la fonte principale di<br />
informazioni per il mercato dello sport. Il Gruppo è all’avanguardia<br />
da più di dieci anni nella rilevazione di dati per calzature,<br />
abbigliamento e attrezzature sportive.
INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />
NEWS<br />
Piani orientali per Nike<br />
Nike sta dando un’organizzazione alla propria struttura in<br />
Cina. Il produttore americano di articoli sportivi ha annunciato<br />
la firma di un contratto di affitto a lungo termine con la società<br />
immobiliare privata Tishman Speyer. Un accordo che<br />
riguarda un’area di 54.574 m² situata vicino a Shanghai sulla<br />
quale il gruppo dell’Oregon insedierà la sede della regione<br />
Grande Cina (quella cioè che comprende Cina continentale,<br />
Hong Kong, Macao e Taiwan).<br />
“Si tratta di un investimento strategico per Nike e per la sua<br />
crescita in Cina. Questa nuova sede ci permetterà di rafforzarci<br />
in termini di attrezzature, apparecchiature e impianti,<br />
ma anche, di riunire l’insieme dei marchi del portafoglio di<br />
Nike Inc. all’interno di un campus centrale, a vantaggio dei<br />
nostri impiegati basati a Shanghai”, puntualizza Craig Cheek,<br />
vicepresidente e direttore generale di Nike Greater China.<br />
La sede includerà in particolare tre palazzi per uffici, un<br />
conference centre di cinque piani e degli edifici commerciali,<br />
ma anche un campo da calcio, un campo da basket<br />
coperto e un centro benessere. Nike spera di occupare i<br />
luoghi in questione entro il primo trimestre 2014. La sede<br />
si trova nella zona chiamata The Spring, gestita da Tishman<br />
Speyer. Una location di quasi un milione di metri quadrati,<br />
posizionata fra i due aeroporti di Shanghai e a una manciata<br />
di chilometri dal business centre della megalopoli cinese,<br />
che ospiterà delle abitazioni, degli esercizi commerciali<br />
e un parco naturale.<br />
Nel secondo trimestre del suo esercizio 2012, chiuso il 30<br />
novembre, Nike, che è presente in Cina da 30 anni, ma che<br />
fino ad oggi non aveva una sede centrale in loco, ha fatto<br />
registrare un incremento del 35% del proprio fatturato (arrivato<br />
così a circa 650 milioni di dollari USA) nel grande<br />
Paese asiatico.<br />
Ma l’Estremo Oriente è foriero anche di nuove vicissitudini.<br />
Circa 4500 operai che lavorano in una fabbrica del gruppo<br />
Nike in Indonesia sono riusciti a ottenere il versamento degli<br />
arretrati per le ore straordinarie lavorate e mai pagate.<br />
Lo ha annunciato il sindacato dei lavoratori Serikat Pekerja<br />
National (Spn) sottolineando che, dopo una battaglia di undici<br />
mesi, l’azienda produttrice di abbigliamento e accessori<br />
sportivi dovrà sborsare un milione di dollari (circa 700mila<br />
euro) per pagare 593.468 ore di straordinario dei suoi operai<br />
della fabbrica di Serang, lavorate negli ultimi due anni.<br />
Il leader del Spn, Bambang Wirahyoso, citato dalla Bbc, si<br />
augura che questa vittoria sindacale sia da esempio per le<br />
altre multinazionali dell’abbigliamento che operano in Indonesia.<br />
Anteprima Ispo Winter 2012<br />
Senza ombra di dubbio lo sport ha un impatto positivo sul benessere dell’uomo,<br />
e ora è sempre più al centro dell’attenzione della scienza anche come medicina.<br />
La portata di questo tema spazia dalla prevenzione generale fino ad una<br />
maggiore possibilità di guarigione per le malattie potenzialmente letali. Ad Ispo<br />
2012 i professionisti dello sport business scoprono come il mercato dello sport<br />
e quello della salute possono trarre i migliori vantaggi reciproci. Prevenzione<br />
è la parola d’ordine nel mondo della sanità perché le spese del settore sanitario<br />
stanno esplodendo. Contemporaneamente la crescente consapevolezza<br />
della salute nella popolazione fa aumentare i volumi d’affari di anno in anno di<br />
vari miliardi nei segmenti del cosiddetto 2° mercato della salute (tutto ciò che<br />
riguarda fitness, sport e alimentazione). Per il 2020, si prevede per questo mercato<br />
un volume di 450 miliardi di euro. Le offerte di sport e tempo libero legate<br />
alla salute, i viaggi per attività sportive o cure, il wellness e l’alimentazione bio<br />
sono diventati aspetti centrali della vita e influenzano oggi anche le decisioni di<br />
acquisto. Si profilano pertanto per il mercato degli articoli sportivi opportunità<br />
ottimali per ampliare il potenziale d’affari grazie ad una gamma di prodotti più<br />
ampia e ad una collaborazione più intensa con il settore della sanità.<br />
Ispo si prefigge il compito di presentare e di promuovere gli sviluppi e i trend<br />
nello sport business. Quali sinergie risulteranno da questo trend della salute<br />
per lo sports business è il tema illustrato da diversi eventi del programma<br />
collaterale; all’Health Symposium della World Federation of Sporting Goods<br />
Industry (WFSGI) intervengono, tra gli altri, il Dr. Timothy Armstrong (WHO) e<br />
il Dr. Rhona S. Applebaum (Coca-Cola) per parlare dei vantaggi reciproci di un<br />
legame tra settore dello sport e mercato della salute, per realizzare cooperazioni<br />
di lunga durata tra il mercato dello sport e quello della salute, rafforzare le<br />
misure comuni di prevenzione tramite il secondo mercato della salute e tagliare<br />
sui costi. La tavola rotonda “Health sells: individuazione di nuovi gruppi target<br />
per il settore sportivo” illustra il potenziale d’affari del trend “healthstyle” e la<br />
piattaforma Ispo Generations mostra come i professionisti dello sport business<br />
possono sfruttare il tema traendone un profitto per incrementare la redditività<br />
dei loro affari.<br />
Internazionalità a Pitti Uomo<br />
Si è conclusa l’edizione 81 di Pitti Immagine<br />
Uomo, che i 1100 espositori<br />
hanno onorato con collezioni piene di<br />
novità, ricerca e innovazioni stilistiche,<br />
e dalla quale arrivano conferme sugli<br />
andamenti dei diversi mercati della<br />
moda maschile. Germania, Giappone,<br />
UK, USA, Cina, Corea del Sud e<br />
Turchia – tutti in aumento o per compratori<br />
o per punti vendita – trainano<br />
la domanda estera e compensano<br />
alcuni significativi cali, sia pure prevedibili,<br />
come quello di Spagna, Grecia<br />
e Portogallo. Nell’insieme le presenze<br />
estere si sono attestate intorno<br />
alle 7400 unità, mentre i compratori<br />
italiani sono stati in totale 13.600<br />
circa. Raffaello Napoleone, A.D. di<br />
Pitti Immagine: “I migliori negozi di<br />
moda italiani, quelli di riferimento per<br />
le aziende di qualità, sono arrivati tutti<br />
a Firenze, ma è inutile raccontarci<br />
storie: la situazione è pesante, i consumi<br />
sono al minimo e i negozianti<br />
fanno un’enorme fatica, spesso sono<br />
costretti a rinviare i pagamenti… e<br />
qualcuno chiude. Se a Pitti sono calati<br />
di oltre il 10% i motivi reali non<br />
mancano di certo. Anzi, in tanti sono<br />
venuti lo stesso per ritrovare idee ed<br />
entusiasmo.”<br />
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INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />
NEWS<br />
Saldi in saldo<br />
Nonostante la crisi economica, quasi il 70% degli italiani non rinuncia a<br />
fare acquisti approfittando dei saldi invernali che dal 5 gennaio sono iniziati,<br />
praticamente in tutta Italia. Ma il budget è in calo rispetto all’anno scorso.<br />
È quanto emerge da un’indagine sui saldi invernali 2012 realizzata da Confcommercio<br />
in collaborazione con Format Ricerche.<br />
Il 68,5% dei consumatori – rileva l’indagine – ha manifestato, dunque, l’intenzione<br />
di approfittare dei saldi (-3,3% rispetto all’anno precedente), mentre il<br />
31,5% ha affermato di non essere intenzionato ad utilizzarli. Abbigliamento<br />
(cappotti, maglioni, pantaloni, giacche) e calzature costituiranno, almeno secondo<br />
le intenzioni di spesa, le principali tipologie di acquisti; il 68,1% dei<br />
consumatori spenderà meno di 200 euro (+11,4% rispetto allo scorso anno)<br />
e la quasi totalità delle imprese (96,5%) proporrà ai consumatori uno sconto<br />
medio sui prodotti posti in vendita a saldo fino al 50%. Quanto alla qualità dei<br />
prodotti stessi, il 90% dei consumatori la giudica positivamente e oltre l’85%<br />
pensa che la varietà sia “molto” o “abbastanza” buona.<br />
Oltre sei consumatori su dieci, poi, si sentono tutelati acquistando capi in<br />
saldo e il 73,6% attribuisce una maggiore importanza alla qualità rispetto<br />
al prezzo. Da parte delle imprese del commercio al dettaglio si prevede<br />
una contrazione di visitatori nel proprio punto vendita (per il 62,9% degli<br />
imprenditori il negozio sarà visitato da nuovi clienti contro il 73,7% dell’anno<br />
scorso) e anche una diminuzione del contributo dei saldi alla crescita della<br />
clientela. Infine, ad attendere la fatidica ‘ora X’, sono soprattutto le donne,<br />
gli individui di età compresa tra i 25 e i 44 anni e i residenti del Centro, del<br />
Sud Italia e delle aree metropolitane.<br />
Lowe Alpine e i fratelli fondatori<br />
Nello scorso mese di luglio, i britannici di Equip Outdoor Technologies hanno<br />
comprato Lowe Alpine dalla famiglia italiana Zanatta. I nuovi proprietari hanno<br />
immediatamente manifestato la volontà di rilanciare le linee d’abbigliamento –<br />
mentre il marchio si era concentrato in particolare sulla produzione di zaini – ma<br />
soprattutto di recuperare le radici del brand. A tale scopo, hanno chiamato ad<br />
intervenire la competenza e lo spessore morale di uno dei tre fratelli fondatori.<br />
Lowe Alpine ha così nominato Jeff Lowe, oggi 61 anni ed importante personaggio<br />
dell’alpinismo, presidente onorario non esecutivo. “Lowe Alpine sta vivendo<br />
una fase di nuova partenza e il ritorno all’ovile di Jeff Lowe è un inizio perfetto<br />
per ricollegarsi al marchio, all’innovazione e alle idee che portava con sé in origine”,<br />
ha dichiarato David Udberg, direttore generale di Lowe Alpine. “I fratelli<br />
Lowe fanno parte del tessuto di base dell’industria dell’outdoor. Hanno creato<br />
questo marchio leggendario e contribuito a formare l’intero settore mettendo i<br />
loro cuori e le loro anime in tutto quello che realizzavano. Ho atteso per molto<br />
tempo l’occasione di ristabilire i contatti con Jeff e di riconquistare lo spirito di<br />
tutto quello che rappresenta il brand Lowe Alpine.”<br />
All’inizio degli anni ’70, i fratelli Greg, Mike e Jeff Lowe creano la loro società.<br />
Diciotto anni più tardi la vendono a FamCo Holdings, dopo averla fatta diventare<br />
una marca protagonista indiscussa del mondo dell’outdoor. In seguito, il<br />
marchio cresce ancora, prima di ottenere più di recente una serie di risultati<br />
deludenti e di cambiare continuamente proprietario negli ultimi anni.<br />
Jeff Lowe è membro onorario a vita del club alpino americano e anche di quello<br />
britannico. È anche questa esperienza e la sua visione della pratica alpinistica<br />
che Lowe Alpine intende valorizzare, soprattutto promuovendo il film “Metanoia”<br />
che ripercorre la prima ascensione in solitario della Metanoia, sulla facciata<br />
Nord dell’Eiger, realizzata dall’alpinista nel 1991.<br />
Peuterey Polo Sportswear<br />
G&P Net, guidato da Francesca Lusini<br />
e titolare dei brand Geospirit e Peuterey,<br />
a seguito della sottoscrizione della<br />
licenza triennale Post Card, si è trasformato<br />
in Peuterey Group. Allo stile tecnico-sportivo<br />
con un contenuto fashion<br />
di Geospirit e Peuterey si aggiunge<br />
quindi l’offerta elegante e al femminile<br />
di capispalla da neve.<br />
Secondo dati di Pambianco Strategie<br />
di Impresa, nonostante il periodo non<br />
favorevole per le aziende dello sportswear,<br />
G&P Net è cresciuta costantemente<br />
negli ultimi tre anni passando<br />
da un fatturato di 94 milioni di euro a<br />
100 milioni, con un Ebitda arrivato a 25<br />
milioni. Considerando la percentuale<br />
di crescita e l’Ebitda medio del periodo<br />
2008-10, la notorietà del marchio,<br />
la forza distributiva e l’indebitamento,<br />
G&P Net, ora Peuterey Group è al 24°<br />
posto nella classifica delle aziende<br />
quotabili in Borsa.<br />
Invista fra Oriente e Occidente<br />
Il produttore di fibre e polimeri adotta<br />
una nuova ripartizione della sua attività.<br />
Il proprietario di Lycra ha infatti deciso di<br />
scindere la propria attività negli elastomeri<br />
fra l’Est, comprendente il Sud-Est<br />
asiatico e l’Asia-Pacifico, e l’Ovest, che<br />
comprende l’Europa, il Medio Oriente,<br />
l’Africa e il continente americano, sia la<br />
parte Nord che la parte Sud.<br />
La zona Occidentale sarà gestita da<br />
Max Wiesendanger, mentre l’Oriente<br />
resta sotto il controllo di Dan Kotkin.<br />
Inoltre, la catena di approvvigionamento<br />
e lo sviluppo commerciale del settore<br />
elastane sono stati affidati a Wally<br />
McWalter, mentre il settore dei poliammidi<br />
ritorna a Don Burich, in precedenza<br />
a capo dell’attività d’oltreoceano.<br />
L’azienda approfitta di queste evoluzioni<br />
per avvicinare l’organizzazione<br />
marketing di Invista Abbigliamento e il<br />
team tecnologico internazionale. Il polo<br />
Tecnologia e Marketing sarà guidato<br />
da Bob Kirkwood, che in precedenza<br />
dirigeva la ricerca e lo sviluppo del<br />
gruppo. Kirkwood assume le funzioni<br />
marketing di Serge Vigouroux, vicepresidente<br />
esecutivo, che si occuperà di<br />
nuovi ruoli di responsabilità legati allo<br />
sviluppo e alla strategia di Lycra.<br />
118
INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />
NEWS<br />
Dimensione Danza con A. Moda<br />
Dimensione Danza, marchio leader nell’abbigliamento ispirato alla danza per il tempo<br />
libero, sigla una nuova partnership con A. Moda di Alessandro Bastagli e affida<br />
in esclusiva alla società toscana la produzione e distribuzione globale della collezione.<br />
L’accordo prende avvio dalla Primavera Estate 2013 ed è una tappa fondamentale<br />
per un incisivo potenziamento nel canale dell’abbigliamento di ispirazione<br />
sport attraverso una duplice azione sia verso il trade, sia verso i consumatori, con<br />
una particolare attenzione ai mercati esteri.<br />
Con un prestigioso portafoglio di marchi di fama internazionale, fra cui spicca il<br />
brand americano Everlast, e con l’acquisizione nel 2010 del gruppo tessile Lineapiù,<br />
A. Moda ha consolidato una grande esperienza nell’intera filiera dell’abbigliamento<br />
fashion sport, a partire dallo studio delle materie prime, fino alla produzione<br />
e alla commercializzazione in ogni parte del mondo.<br />
Una relazione sinergica, quella fra A. Moda e Dimensione Danza, rafforzata dall’ingresso<br />
nel 2013 di Alessandro Bastagli nel capitale sociale dell’Azienda creata<br />
nel 1983 dalla ballerina classica Nadia Necchi e dall’imprenditore Enrico Baroni e<br />
oggi guidata dalla fondatrice e dalla figlia Ginger Baroni, direttore creativo. Alessandro<br />
Bastagli entra così nel Consiglio di Amministrazione della Società.<br />
In Italia, i prodotti Dimensione Danza sono distribuiti in quattro monomarca a Milano,<br />
accanto ad una rete di circa 600 multimarca su tutto il territorio nazionale.<br />
All’estero invece la distribuzione viene effettuata tramite una rete di 200 multimarca<br />
e tramite boutique monomarca in Russia, (Mosca, Vladivostok, Perm, Barnaul<br />
e Samara), in Giappone (Osaka), in Romania e in Cina (Pechino). L’azienda, che<br />
realizza il suo fatturato per l’80% in Italia e il 20% all’estero, prevede di chiudere il<br />
2011 a quota 30 milioni di euro (incluse tutte le licenze donna, bambina, cartoleria<br />
e accessori).<br />
Nuovi mercati per BasicNet<br />
BasicNet spa ha siglato un contratto<br />
triennale di collaborazione, rinnovabile<br />
per i successivi tre, con la società Electric<br />
Sekki Ltd di Hong Kong, ora impegnata<br />
a distribuire prodotti con marchio<br />
“Superga” in tutta la Cina, a Singapore,<br />
in Malesia e in Vietnam, nell’intero Far<br />
East asiatico e perfino in Nord America.<br />
L’accordo prevede l’apertura di negozi<br />
a insegna Superga, sia in proprietà sia<br />
in franchising, con l’obiettivo di raggiungere<br />
le 30 unità nei primi tre anni e le<br />
100 nel secondo triennio. Gli obiettivi di<br />
fatturato, nella prima fase, sono stati definiti<br />
in 14 milioni di dollari Usa, mentre<br />
dovrebbero raggiungere gli 80 milioni<br />
nel prosieguo contrattuale. La collezione<br />
Superga sarà in vendita presso negozi<br />
di articoli sportivi e per il tempo libero,<br />
adeguatamente selezionati; commercializzata<br />
mediante l’e-commerce e all’interno<br />
di grandi centri commerciali. Electric<br />
Sekki, fondata ad Hong Kong nel 2004,<br />
è un’organizzazione specializzata nella<br />
distribuzione e nello sviluppo di marchi<br />
internazionali sul territorio asiatico.<br />
Murphy&Nye sfida l’oceano<br />
con Soldini<br />
Murphy&Nye, brand di abbigliamento<br />
velico dal 1933, (oggi del gruppo Sixty),<br />
ha annunciato la partnership con il<br />
velista italiano Giovanni Soldini, per un<br />
progetto che unisce i due nomi della<br />
nautica italiana.<br />
Murphy&Nye accompagnerà Giovanni<br />
Soldini in qualità di sponsor tecnico<br />
nella sua sfida di conquistare tre importanti<br />
record oceanici in Nord Atlantico<br />
attraversando le rotte da Cadice<br />
a San Salvador, da Miami a New York<br />
e da New York a Cap Lizard, sotto lo<br />
stretto monitoraggio del World Sail<br />
Speed Record Council.<br />
È stato realizzato un pacchetto ad hoc<br />
di capi speciali composto da t-shirt,<br />
giubbini, bermuda e pantaloni altamente<br />
performanti, studiati per assecondare<br />
ogni libertà di movimento.<br />
“Crediamo fortemente nella partnership<br />
tra il nostro brand e Soldini” dichiara<br />
Renato Rossi, co-fondatore ed<br />
azionista del Gruppo Sixty, “il valore<br />
dell’autenticità, la ricerca dell’eccellenza<br />
e la passione per le sfide sono da<br />
sempre nel DNA di Murphy&Nye.”<br />
Quiksilver e la montagna per donna<br />
Quiksilver prosegue lo sviluppo delle sue linee femminili con, per l’inverno 2012/2013<br />
il lancio di una prima linea per la montagna riservata alle donne. “Con questa linea<br />
di outwear, è la prima volta dal lancio della Donna da Quiksilver nel 2008 che il<br />
marchio propone una linea tecnica per il genere femminile”, precisa Marta Alfageme<br />
direttrice marketing della linea Donna di Quiksilver.<br />
I capi di questa collezione da montagna sono impreziositi da dettagli pratici e tecnici.<br />
Sul versante del look, la quarantina di articoli (200 per l’uomo) sono disponibili in<br />
pantaloni a vita alta, slims versione fuseaux e ancora giacche regolate stile perfecto<br />
concepite in materiali a trama strutturata, oltre a colori e motivi ispirati dalla collezione<br />
di abbigliamento. “C’è una vera continuità fra la linea di abbigliamento per<br />
donna e questa linea da montagna”, sottolinea François Latterrade capo-prodotto<br />
di Quiksilver.<br />
La collezione sarà distribuita a partire dal mese di settembre in Europa in 50 store<br />
in proprio Quiksilver e in 700 punti vendita multimarca. “La Donna rappresenta un<br />
vettore importante nella crescita di Quiksilver, ma ci troviamo solamente all’inizio del<br />
suo sviluppo. Preferiamo imparare a camminare prima di correre”, dichiara Marta<br />
Alfageme.<br />
Un margine di sviluppo consistente, dato che l’Uomo Quiksilver è presente nel Vecchio<br />
Continente nei 170 negozi Quiksilver e presso 3500 clienti in Europa.<br />
Da sei trimestri questo indicatore macroeconomico era in rosso, ma adesso, per la<br />
prima volta da un anno e mezzo a questa parte, le vendite nette a perimetro costante<br />
di Quiksilver Inc. in Europa sono cresciute. Un avvenimento importante per il gruppo<br />
specialista del lifestyle e degli sport di scorrevolezza, che realizza un buon trimestre<br />
sul Vecchio Continente. Un fatto che potrebbe anche rafforzare le sue ambizioni di<br />
sviluppo del proprio concept multimarca Boardriders. Per questo quarto trimestre,<br />
chiuso al 31 ottobre, Quiksilver mostra vendite nette che ammontano a 212 milioni<br />
di dollari USA, in crescita dell’11%, dopo un cambio favorevole rispetto all’anno<br />
passato; vale a dire, in euro, una crescita del 6%, per raggiungere i 152 milioni.<br />
119
INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />
NEWS<br />
Nike perde redditività<br />
in Europa<br />
Sul secondo trimestre del suo esercizio<br />
2011-2012, chiusosi il 30 novembre,<br />
Nike ha visto i mercati emergenti diventare<br />
i suoi secondi contribuenti in termini<br />
di fatturato totale, con 948 milioni di dollari<br />
USA, prendendo il posto dell’Europa<br />
Occidentale, che ha realizzato 915 milioni<br />
di dollari USA. Il Nordamerica mantiene<br />
un grande margine di sicurezza sul<br />
primo gradino del podio: Nike realizza infatti<br />
2 dei suoi 5,73 miliardi di dollari USA<br />
(4,3 miliardi di euro) di fatturato in questa<br />
zona, con vendite che sono andate al di<br />
là delle previsioni degli analisti.<br />
Il gruppo americano ha infatti visto crescere<br />
il proprio fatturato globale del<br />
18% in questo trimestre rispetto allo<br />
stesso periodo di un anno fa. Prima di<br />
considerare un tasso di cambio che gli è<br />
spesso molto favorevole, Nike ha ottenuto<br />
una progressione del 21% nell’America<br />
del Nord, ma soprattutto del 28% in<br />
Cina comprese le sue nazioni satellite<br />
(650 milioni di dollari USA) e del 26%<br />
sui mercati emergenti. La zona Europa<br />
Centrale e dell’Est (261 milioni di dollari<br />
USA) cresce del 19%. Al contrario, i<br />
mercati maturi dell’Europa Occidentale<br />
ristagnano (+2%) e il Giappone accusa<br />
addirittura un -7%.<br />
Inoltre, il gruppo ha visto calare il margine<br />
lordo dal 45,3% al 42,7%, evidenziando<br />
come causa principale di questo dato<br />
l’aumento dei costi di produzione. Oltre a<br />
non seguire il ritmo di crescita del gruppo,<br />
l’Europa accusa il colpo soprattutto<br />
in termini di redditività. Infatti, il risultato<br />
del gruppo americano prima di interessi<br />
e imposte (Ebit) è sceso del 35% (92 milioni<br />
di dollari USA) in Europa Occidentale<br />
e del 31% (33 milioni di dollari USA)<br />
in Europa Centrale e dell’Est. Invece, in<br />
Cina e sui mercati emergenti il dato cresce<br />
rispettivamente del 26 e del 27% e<br />
con 418 milioni di dollari USA aumenta<br />
del 17% anche in America del Nord. Alla<br />
fine, l’utile prima di interessi e imposte<br />
del gruppo è aumentato del 2%, a 621<br />
milioni di dollari USA.<br />
Il gruppo rileva poi che il suo settore “Action<br />
Sports” è in ribasso, ma precisa che<br />
“la crescita di Converse ha più che compensato<br />
le minori entrate di Nike Golf,<br />
Cole Haan, Hurley e Umbro”. Il gruppo<br />
ha infine annunciato che i suoi ordini per<br />
le consegne tra dicembre e aprile hanno<br />
raggiunto gli 8,9 miliardi di dollari USA,<br />
in crescita del 13% rispetto all’anno precedente.<br />
HEAD e FIT sino al 2016<br />
Head annuncia di aver prolungato l’accordo con la FIT come fornitore ufficiale<br />
di palle per tutte le manifestazioni agonistiche indette sotto l’egida federale,<br />
sino alla fine del 2016.<br />
“Head è l’unica azienda ad essere sempre stata fornitore ufficiale di FIT da<br />
quando ne esiste la qualifica, e l’accordo in oggetto rappresenta la naturale<br />
prosecuzione di uno storico e consolidato rapporto di partnership a testimonianza<br />
della qualità e dell’affidabilità della linea di palle Head”, sono state le<br />
parole del Vice Executive President RaquetSport di Head, Robert Marte.<br />
Nel dettaglio l’accordo prevede la possibilità di utilizzare la palla Head con<br />
riferimento a tutte le attività essenziali di FIT, quali le manifestazioni indette dai<br />
Comitati Regionali, i campionati individuali ed i campionati a squadre, e più in<br />
generale tutte le manifestazioni di ogni livello che si disputano in Italia sino alla<br />
fine del 2016.<br />
“Il rinnovo della qualifica di fornitore ufficiale palle – ha proseguito Marte – si<br />
colloca all’interno di una sinergia globale tra Head e FIT. Head, infatti, supporta<br />
già da tempo il progetto Fit Ranking Program come racchetta ufficiale, oltre a<br />
tutti i Tecnici PIA nonché essere già palla ufficiale dei Centri Estivi Federali.”<br />
“Siamo convinti – ha concluso Marte – che la rinnovata collaborazione con FIT<br />
permetterà alla palla Head di consolidarsi ulteriormente ai vertici del mercato<br />
nazionale in linea con il costante trend di crescita che l’ha resa, dal 2007 ad<br />
oggi, marchio di assoluto riferimento per tutti i giocatori italiani.”<br />
Aumento di capitale per Safilo<br />
L’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Safilo Group S.p.A. ha approvato<br />
all’unanimità lo scorso dicembre la proposta all’ordine del giorno ovvero l’aumento<br />
di capitale sociale, a pagamento, riservato al proprio principale azionista,<br />
Multibrands Italy B.V., società controllata da HAL Holding N.V..<br />
L’importo complessivo dell’aumento di capitale sarà pari a Euro 44.262.000,00<br />
(incluso il sovrapprezzo), e quindi nel limite del 10% del capitale sociale preesistente<br />
e con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, comma<br />
4, seconda parte, codice civile, e dell’art. 158 del T.U.F.<br />
L’aumento di capitale riservato è aperto per la sottoscrizione fino al 10 giugno<br />
2012 e si effettuerà mediante emissione di n. 4.918.000 azioni ordinarie, ad un<br />
prezzo di sottoscrizione di Euro 9,00 per azione, di cui Euro 5,00 quale valore<br />
nominale ed Euro 4,00 quale sovrapprezzo, che avranno godimento regolare e<br />
caratteristiche identiche a quelle delle altre azioni in circolazione al momento<br />
della loro emissione.<br />
Sulla base di quanto comunicato il 17 novembre, la sottoscrizione dell’aumento<br />
di capitale riservato è subordinata al perfezionamento dell’acquisizione di Polaroid<br />
Eyewear e avverrà entro la settimana successiva al suo completamento.<br />
Nuovo Managing Director Garmin<br />
Dallo scorso 13 dicembre Stefano Viganò, già responsabile della divisione fitness<br />
& outdoor, è stato nominato managing director di Garmin Italia. “Il nuovo<br />
incarico mi vedrà impegnato a riconfermare il ruolo di trend setter dell’azienda<br />
nel campo della navigazione satellitare, predisponendo la società ad affrontare<br />
gli impegni futuri in un contesto economico mutevole”, ha commentato il<br />
manager.<br />
Bergamasco, 47 anni, Stefano Viganò ha acquisito esperienza nel campo dello<br />
sport business arrivando a ricoprire il ruolo di marketing & communication manager<br />
di FIV Bianchi, azienda nota nel mondo per le storiche biciclette da corsa.<br />
Nel 2007 è entrato in Garmin, con l’incarico di sales & marketing manager<br />
della allora recente divisione fitness & outdoor, assumendo successivamente<br />
anche la direzione della funzione marketing della divisione Marine.<br />
120
INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />
NEWS<br />
Maredimoda<br />
in Sudamerica<br />
Dopo Monaco di Baviera, Barcellona<br />
e Cannes è la volta della missione sudamericana.<br />
L’obiettivo è quello di generare<br />
qualificati momenti commerciali<br />
nelle zone più strategiche del mondo<br />
tenendo fermo l’appuntamento centrale<br />
della Costa Azzurra come epicentro<br />
di questo road show. La partenza dunque<br />
è avvenuta in Colombia, il 26 e 27<br />
gennaio (in parziale sovrapposizione<br />
con Colombiatex, la fiera tessile più<br />
nota di tutta l’America Latina) tappa<br />
a Medellin dove si sono svolti incontri<br />
con clienti e agenti all’Hotel Intercontinental.<br />
La missione si è poi spostata<br />
a San Paolo dal 29 al 31 gennaio,<br />
all’hotel Tulip Inn, situato nel prestigioso<br />
quartiere di Jardims, nei pressi del<br />
quadrilatero della moda paolista.<br />
Sono una quindicina le aziende che<br />
hanno partecipato ai due incontri:<br />
per le aziende di Maredimoda il Sud<br />
America, la Colombia e il Brasile in<br />
particolare, rappresentano probabilmente<br />
il futuro delle relazioni, un approdo<br />
atteso che possa consentire<br />
di avvicinare tradizione e avanguardia<br />
europee all’universo del mercato Latino<br />
Americano. Un appuntamento per<br />
i marchi e le case di moda che cercano,<br />
oltre all’eccellenza, tendenze e<br />
tessuti ricercati. Oggi la scelta pare<br />
facile: confondersi nella massificazione<br />
di prodotti dozzinali oppure puntare<br />
sull’esclusività e sulla raffinatezza.<br />
Perché in alto c’è sempre posto.<br />
Fii entra in Zeis<br />
Il Fondo Italiano di Investimento (Fii)<br />
entra nel capitale di Zeis Excels, società<br />
attiva nella produzione di calzature<br />
e abbigliamento, investendo 20 milioni<br />
di euro. L’operazione, si legge in<br />
un comunicato, avverrà attraverso un<br />
aumento di capitale e tramite la sottoscrizione<br />
di un prestito obbligazionario<br />
convertibile.<br />
Zeis ha sede a Montegranaro (Fermo)<br />
e produce calzature di media e alta<br />
gamma, sia con brand di proprietà (con<br />
i marchi Bikkembergs, Docksteps, Cult<br />
e Virtus Palestre), sia su licenza.<br />
Nel maggio 2010, Zeis ha rilevato la<br />
proprietà del marchio Bikkembergs. Il<br />
gruppo dovrebbe chiudere il 2011 con<br />
un fatturato di oltre 140 milioni.<br />
Una banca dati in EOG<br />
Lo European Outdoor Group ha comunicato i risultati della sua prima raccolta<br />
di dati fra i marchi del settore. Nelle cifre sottoposte alla stampa ci sono poche<br />
sorprese: la Germania occupa il 23% del mercato. La Gran Bretagna e l’Irlanda<br />
(15%) superano di poco la Francia (14%). Sul versante dei prodotti, il 50% del<br />
mercato in Europa riguarda l’abbigliamento, mentre il 25% riguarda le calzature.<br />
Ma il gruppo europeo precisa che i brand che hanno condiviso, in via confidenziale,<br />
i loro dati hanno accesso a dei dettagli ben più approfonditi mercato per<br />
mercato.<br />
“La banca dati su cui è costruito questo rapporto proviene da informazioni reali<br />
fornite da 80 marchi, e non da estrapolazioni provenienti da associazioni di consumatori<br />
o da altri gruppi”, sottolinea Mark Held, segretario generale del gruppo.<br />
“Ciò significa che la percentuale di dati di base raccolta è statisticamente sufficiente<br />
per essere in grado di trarre delle conclusioni con una fiducia assoluta<br />
nell’esattezza delle nostre cifre. Per garantirsi una maggiore rilevanza dei dati,<br />
abbiamo riunito un gruppo di esperti per esaminare le nostre prime conclusioni.”<br />
I marchi possono ancora aderire al progetto fino alla fine del 2012. In seguito, lo<br />
studio dovrebbe diventare stagionale.<br />
Berghaus potenzia<br />
i suoi team europei<br />
Berghaus ha annunciato una serie di nomine per svilupparsi sul Vecchio Continente.<br />
Dopo aver insediato il suo ufficio per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa<br />
a Monaco di Baviera, il marchio britannico di outdoor ha affidato le vendite della<br />
zona (eccettuate l’Austria e la Germania) ad Angela Dugdale, che precedentemente<br />
lavorava per Morphy Richards, azienda specialista in elettrodomestici.<br />
I mercati tedesco e austriaco sono stati invece affidati a Elisabeth Richter, reduce<br />
da 7 anni di lavoro per Salewa. Le due manager riferiranno direttamente a<br />
Simon Roberts, direttore commerciale Europa/Medio Oriente/Africa.<br />
Fondata negli anni ’60 del 900, Berghaus appartiene dal 1993 al gruppo Pentland<br />
(Speedo, Ellesse).<br />
Adidas insieme a UEFA fino al 2018<br />
Adidas ha firmato un nuovo accordo con UEFA per la Champions League, la<br />
Europa League e la Supercoppa, valido fino alla stagione 2017/18. L’accordo di<br />
sei anni consentirà al marchio fornitore ufficiale, di rinforzare ulteriormente la sua<br />
consolidata relazione con tutte le competizioni fino alla fine della partenership.<br />
I palloni adidas verranno usati in tutte le gare della Champions League, a partire<br />
dagli spareggi, con un nuovo pallone ufficiale di gara ogni anno e un pallone<br />
speciale di gara per ogni turno a eliminazione diretta della Champions League<br />
fino alla finale. Il design del pallone ufficiale di gara della UEFA Europa League si<br />
basa sul logo ufficiale della competizione e verrà utilizzato dalla fase a gironi fino<br />
alla finale.<br />
Inoltre, il marchio di abbigliamento sportivo promuoverà ulteriormente la Champions<br />
League e la Europa League attraverso una serie di iniziative, che prevedono:<br />
• la diffusione di una tipologia di prodotti professionali in tutto il mondo, marchiati<br />
con il logo della UEFA Champions League e della UEFA Europa League;<br />
• specifici angoli UEFA Champions League verranno allestiti in tutti i negozi del<br />
brand, per offrire prodotti con il logo del torneo;<br />
• gli ufficiali di gara della UEFA Champions League porteranno un kit speciale che<br />
integra il design del pallone stellato UEFA;<br />
• la fornitura di abbigliamento e accessori specifici UEFA Champions League e<br />
UEFA Europa League in occasione delle rispettive finali;<br />
• ulteriori programmi di calcio di base<br />
legati alla UEFA Champions League riceveranno<br />
la fornitura di abbigliamento<br />
ispirato alla UEFA Champions League.<br />
Fonti: Fashion magazine, il Sole24 ore, Assosport,<br />
coni, Ansa, AdnKronos, Prima comunicazione,<br />
www.sportbizreport.it, www.sporteconomy.<br />
it, www.sponsornet.it, www.fashionmag.com<br />
121
A cura di ASSOSUB<br />
EUDI SHOW & BIT<br />
Per lo sviluppo e la promozione<br />
dell’attività subacquea, la nascita<br />
di Assosub nei primissimi<br />
anni ’90 è stato un evento decisivo.<br />
La partecipazione quest’anno a Milano<br />
di Eudi Sow (fiera della subacquea)<br />
assieme alla BIT (Borsa Internazionale<br />
del Turismo), potrebbe rappresentare<br />
un’altra pietra miliare per questo settore.<br />
I soci di Assosub, infatti, rappresentano<br />
tutte le categorie merceologiche<br />
del comparto, coprendo ogni settore<br />
dell’attività subacquea: non solo<br />
la produzione e la commercializzazione<br />
delle attrezzature, ma anche l’importante<br />
categoria delle didattiche,<br />
che hanno il merito di fare proseliti e<br />
attrarre nuovi utenti, oltre che rendere<br />
l’immersione sempre più facile e sicura<br />
grazie ad una serie di corsi semplici<br />
e modulari, pensati proprio per seguire<br />
l’evoluzione del subacqueo dal momento<br />
in cui inizia, fino ai livelli in cui è<br />
in grado di raggiungere traguardi di<br />
eccellente livello tecnico. Ovvio che la<br />
convivenza nella stessa associazione<br />
di aziende manifatturiere con agenzie<br />
che vivono quotidianamente il contatto<br />
con l’utente finale consente una veloce<br />
evoluzione delle attrezzature realizzate<br />
e proposte oltre che un’ottimizzazione<br />
negli sforzi di progettazione.<br />
Un modo efficiente e moderno di produrre<br />
e proporre equipaggiamenti e<br />
servizi, basato su un contatto costante<br />
e prossimo con l’utente finale. Viste<br />
le cose in quest’ottica sarebbe impossibile<br />
pensare che Assosub<br />
non annoveri tra<br />
i soci anche centri subacquei<br />
(diving center)<br />
e tour operator specializzati.<br />
Sono queste, infatti,<br />
le aziende che chiudono<br />
il circolo, fornendo<br />
agli appassionati la pos-<br />
sibilità di praticare la loro<br />
attività preferita in strutture<br />
appositamente realizzate<br />
e nelle quali tutto<br />
diviene più facile ed eco-<br />
nomico. Questo il segreto del successo<br />
di Assosub, questi gli elementi<br />
che ne contraddistinguono<br />
l’unicità e la particolare efficacia:<br />
un gruppo di imprenditori moderni<br />
e dinamici in grado di seguire il<br />
settore in cui operano ad ogni livello<br />
mantenendo costantemente<br />
il contatto con l’utente finale. Ecco<br />
perché quest’anno si annuncia la<br />
grande novità: Assosub si è “alleata”<br />
con la BIT, la Borsa Internazionale del<br />
Turismo, una delle più grandi ed importanti<br />
manifestazioni fieristiche del<br />
nostro Paese. Un Paese – non dimentichiamolo<br />
– che ha proprio nel turismo<br />
un punto di orgoglio e un’importante<br />
voce di bilancio. Le prossime<br />
edizioni della BIT e di Eudi Show,<br />
l’evento fieristico che appartiene ad<br />
Assosub, avranno luogo contemporaneamente,<br />
nella sede della Nuova Fiera<br />
di Milano. Sono evidenti i vantaggi<br />
che entrambe le esposizioni possono<br />
ricavare, offrendo agli spettatori ed<br />
agli operatori nuovi padiglioni da visitare<br />
e nuove offerte da considerare.<br />
Nelle giornate di sabato e domenica,<br />
infatti, con un solo biglietto si avrà il<br />
diritto di visitare sia il padiglione dedicato<br />
al mare e alle immersioni, sia<br />
quelli che aprono al visitatore le porte<br />
per un viaggio fantastico in ogni parte<br />
del mondo, vistando gli stand delle<br />
nazioni che intervengono da ogni continente.<br />
La convivenza tra le due fiere<br />
è particolarmente importante se si<br />
considera una parziale coincidenza<br />
tra le utenze: una clientela desiderosa<br />
di viaggiare e di investire tempo e risorse<br />
in attività per il proprio tempo libero.<br />
Dal punto di vista degli operatori<br />
dei due settori, questo evento comune<br />
crea la possibilità di stringere nuovi<br />
accordi, elaborare nuove proposte,<br />
creare nuove opportunità tra rappresentanti<br />
del mondo subacqueo, quelli<br />
del settore turistico (sia per quanto<br />
concerne figure istituzionali legate ad<br />
enti del turismo o enti locali, sia per<br />
quanto concerne l’imprenditoria privata),<br />
ed i rappresentanti dei principali<br />
vettori aerei. Date queste premesse,<br />
c’è da essere certi del grande successo<br />
della prossima edizione di Eudi<br />
Show, sia dal punto di vista della presenza<br />
del pubblico, che da quello delle<br />
opportunità che la fiera offre agli<br />
operatori del settore e all’utenza finale.<br />
Voglia questo essere un invito a tutti<br />
gli interessati a visitare Eudi Show<br />
che si terrà presso la Fiera di Milano<br />
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progrip@progrip.it<br />
Spaziale Splendy, il marchio originale, inventore dell’accappatoio in microfibra e<br />
attuale leader di mercato, ha come ‘mission’ primaria la continua ricerca e lo sviluppo<br />
della tecnologia produttiva allo scopo di migliorare costantemente il tessuto e restituire<br />
al consumatore finale i benefici che derivano da performance sempre d’avanguardia in<br />
termini di comfort, qualità ed efficienza. Il risultato più recente di questa sorta di vocazione<br />
applicata al campo degli accappatoi e degli asciugamani, è il tessuto Texwinner,<br />
prodotto esclusivamente per Spaziale Splendy utilizzando una tecnica unica e originale.<br />
La caratteristica principale del tessuto è quella di trasferire<br />
più velocemente di qualsiasi altro l’acqua dalla<br />
pelle alla superficie esterna dell’oggetto tessile, dove<br />
evapora rapidamente. Inoltre la struttura double-face<br />
del tessuto aiuta l’accappatoio a scivolare facilmente<br />
sulla pelle senza aderire alla superficie umida<br />
della cute. La tecnologia innovativa di Texwinner è<br />
protagonista assoluta della più recente campagna<br />
pubblicitaria lanciata da Spaziale Splendy insieme a<br />
un testimonial d’eccezione, Antonio Rossi, fuoriclasse<br />
di canoa, oro alle Olimpiadi e ai mondiali. Per protagonisti<br />
d’eccezione ci voleva un fotografo altrettanto<br />
unico: gli scatti della campagna sono stati realizzati<br />
dal grande ritrattista Gian Paolo Barbieri.<br />
GIL – SPAZIALE SPLENDY<br />
Tel. 02 70 636 911<br />
marketing@spazialesplendy.it<br />
Segue le forme<br />
del corpo<br />
La maglia lupetto<br />
Skintech Warmskin è<br />
un intimo uomo a 3<br />
dimensioni, realizzato<br />
con la tecnologia<br />
seamless (senza<br />
cuciture), progettato<br />
e costruito allo<br />
scopo di aderire<br />
perfettamente<br />
all’anatomia del corpo.<br />
MICO SPORT<br />
Dotato di una struttura<br />
Tel. 030 2003 211<br />
automodellante a<br />
info@mico.it<br />
reticoli differenziati<br />
muscolo-contenitivi,<br />
la totale elasticità del tessuto (nelle 4<br />
direzioni) garantisce la massima libertà di<br />
movimento aderendo senza costrizioni. Il<br />
tessuto, realizzato in polipropilene Micotex<br />
no pilling, è particolarmente morbito al<br />
tatto e permette di massimizzare la velocità<br />
di espulsione del sudore e garantire la<br />
minima dispersione di calore. La struttura<br />
multi-densità favorisce protezione e isolamento<br />
termico delle zone più esposte alle<br />
temperature più fredde.<br />
Un must have<br />
Insulation pullover di La Sportiva è,<br />
come dice il nome stesso, l’insulation layer<br />
per eccelenza appartenente alla linea Fast<br />
Forward Ski Mountaineering ed è dedicato<br />
a tutti coloro che sono alla ricerca di<br />
un prodotto caldo e confortevole senza<br />
rinunciare alla leggerezza, requisito fondamentale<br />
per le performance più elevate.<br />
Disegnato per permettere allo sci alpinista<br />
di superare i propri limiti<br />
in tutta sicurezza, è un prodotto<br />
super leggero, anti-vento e<br />
idrorepellente. Adotta le migliori<br />
soluzioni tecniche ed i materiali<br />
più performanti per contenere<br />
al minimo il peso e fornire<br />
al contempo il massimo<br />
della termicità. Può<br />
essere accoppiato ad<br />
un guscio hard shell<br />
o indossato come<br />
strato superiore. Il<br />
cappuccio staccabile<br />
è disegnato per<br />
proteggere al massimo<br />
il capo senza<br />
compromettere in<br />
nessun modo la<br />
visibilità.<br />
CALZATURIFICIO LA SPORTIVA<br />
Tel. 0462 571 800<br />
lasportiva@lasportiva.com<br />
125
NOVITà PRODOTTO<br />
126<br />
Comfort pieno di stile<br />
La nuova ciclo camera Magnetica<br />
di ER Rovera, compatta e colorata, è<br />
perfetta per un allenamento a casa che<br />
coniughi comfort e stile. Il sistema interno,<br />
magnetico, garantisce una pedalata fluida<br />
e silenziosa, con la possibilità di regolare<br />
l’intensità di sforzo su diversi livelli; la sella<br />
regolabile in inclinazione e il manubrio<br />
ergonomico facilitano<br />
l’allenamento<br />
permettendo di<br />
adattare l’attrezzo<br />
alle esigenze di ciascun<br />
atleta. Il computer<br />
multifunzione e il cardiofrequenzimetro<br />
con<br />
sensori palmari, infine,<br />
consentono di monitorare<br />
le sessioni.<br />
Il lato morbido<br />
della tecnica<br />
E.R. ROVERA<br />
Tel. 039 2459 333<br />
info@rovera.com<br />
La decima edizione di “Mare di Moda”<br />
a Cannes è stata il palcoscenico per la<br />
presentazione di numerose novità firmate<br />
Carvico e tra queste, in anteprima assoluta,<br />
è stata presentata Revolutional Grace.<br />
Da anni l’azienda propone tutti i plus dei<br />
tessuti della numerosa quanto prestigiosa<br />
famiglia Revolutional – sottili, leggeri,<br />
coprenti, elastici, traspiranti, resistenti<br />
alla sabbia e al cloro, ad alta protezione<br />
UV, confortevoli e performanti – ed ora si<br />
aggiunge una nuova inaspettata caratteristica:<br />
la morbidezza. Revolutional Grace,<br />
infatti, è un tessuto tecnico di altissima<br />
qualità ma con un nuovo tocco di grazia,<br />
bellezza e rinnovata raffinatezza. È in<br />
grado di regalare ancora più comfort e<br />
piacere sulla pelle senza pregiudicare le<br />
performance tecniche. I capi realizzati con<br />
Revolutional Grace sono comodi, ideali<br />
per lo sport e il bagno, perfetti per coloro<br />
che amano sentirsi a proprio agio in ogni<br />
momento. La composizione è 73% PA<br />
Micro, 27% Elastane e il peso è di 150<br />
g/mq.<br />
CARVICO<br />
Tel. 035 780 111<br />
carvico@carvico.com<br />
Passione su ruote<br />
Il tavolo Wimbledon di Fas in<br />
posizione semichiusa consente il<br />
“sole training”. Disponibile nelle due<br />
versioni da interno e da esterno, e nei colori<br />
verde e blu, ha un telaio robusto, dotato<br />
FAS PENDEZZA<br />
di cornice in metallo a sostegno del piano<br />
Tel. 0346 21 164<br />
che per il modello da interno è in panoxil 19 mm e per esterno info@faspendezza.it<br />
è in resina melaminica 5 mm. Il sistema di chiusura è dotato<br />
di blocco di sicurezza su entrambi i lati. Le quattro ruote completamente manovrabili<br />
con filetto in gomma permettono lo spostamento anche su superfici sconnesse. I porta<br />
palline su entrambi i lati del tavolo possono tenere fino a 4 palline ognuno. Dotato di<br />
piedini regolabili aggiustabili fino a 30 mm per compensare i dislivelli del terreno. Misure<br />
d’ingombro del tavolo chiuso: cm 152,5 x 72 x 155.<br />
Un’offerta ricchissima<br />
Novità in vista per la Manifattura di Bigolino che quest’anno si presenta all’Ispo con<br />
un catalogo rinnovato e ricco di nuovi prodotti. Per la fit boxe, l’azienda propone vari tipi<br />
di accessori per implementare l’allenamento: cinture con elastici da attaccare a braccia<br />
e caviglie oppure “orecchie” da fissare sui sacchi per creare nuove zone di impatto. Soprattutto<br />
presenta il nuovo sacco basculante che consente un allenamento piacevole ed<br />
efficace grazie alla sua semplice funzionalità. L’azienda è da sempre attenta alle tendenze<br />
e alle novità, inserendo sempre nuovi accessori nell’offerta già ricca e personalizzabile<br />
su richiesta del cliente. Articoli per ginnastica dolce e Pilates ma anche molte novità per<br />
chi ama l’allenamento pesante. Per avere maggiori informazioni si può visitare il sito o<br />
contattare l’azienda telefonicamente.<br />
MANIFATTURA DI BIGOLINO<br />
Tel. 0439 788 430<br />
info@bbsitalia.eu<br />
Divertimento sulla neve<br />
Dainese propone una giacca interamente termonastrata in pelle Gore-Tex Product.<br />
L’esclusivo processo costruttivo, che unisce la pelle e la membrana Gore-Tex tramite<br />
laminazione, somma così le eccellenti capacità di impermeabilità e traspirazione di<br />
quest’ultima alla resistenza all’abrasione della pelle, garantendo un’impermeabilità superiore.<br />
Il tessuto morbido e ad alte prestazioni assicura comfort e libertà di movimento<br />
uniti ad una eccellente traspirabilità e impermeabilità di lunga durata (20.000 millimetri<br />
di colonna d’acqua). Le due tasche sui fianchi e quella sul petto sono nastrate, i polsini<br />
presentano esternamente un sistema di regolazione a velcri. Internamente si trova una<br />
innovativa ghetta ergonomica in Lycra con foro per il pollice. Il cappuccio, reversibile e<br />
removibile, presenta una calda imbottitura in piuma con un doppio sistema di regolazione.<br />
Il colletto interno è imbottito in piuma. L’imbottitura interna top di gamma Dainese,<br />
Pro-Tech inner lining, combina Primaloft One<br />
60 gr e Schoeller-PCM a controllo dinamico<br />
del clima. Le quattro comode tasche interne<br />
garantiscono una sicura collocazione a tutti i<br />
beni personali. Una tasca dedicata al lettore<br />
mp3 ed una dedicata allo smartphone entrambe<br />
con foro cuffie, assicurano massimo<br />
divertimento. Completano il capo la ghetta<br />
antineve removibile e la doppia coulisse in<br />
vita.<br />
DAINESE<br />
Tel. 0444 224 100<br />
info@dainese.com
dUe in Uno<br />
HH G-Tech: il casco e la maschera assemblati<br />
con un sistema innovativo e funzionale. I tecnici<br />
Waves hanno ideato una nuova maschera in grado di<br />
ancorarsi e ruotare con gli stessi principi e la stessa<br />
funzionalità di una visiera. In questo modo si hanno<br />
più vantaggi: una maschera doppia lente sferica,<br />
anti-crash a anti-fog. La maschera può assumere solo<br />
due posizioni, sul viso o sopra il casco, quindi non<br />
può cadere indietro, questo è ottimale per i bambini.<br />
È semplicissima da rimuovere, basta togliere due viti.<br />
HH G-Tech sarà disponibile per la prossima stagione<br />
invernale.<br />
WAVES SKI<br />
Tel. 035 768 780<br />
info@wavesbrand.com<br />
calcio a norma<br />
altissime<br />
prestazioni<br />
La Sappada Jacket<br />
Lady di 48.10 è in tessuto<br />
LNT 4040 2L 4way<br />
(tela stretch in poliestere)<br />
ad alte prestazioni tecniche,<br />
grazie all’elasticità del<br />
filato, con cappuccio in vera<br />
pelliccia e staccabile. Il capo<br />
presenta: cuciture termosaldate,<br />
lampo spalmate<br />
e ghetta interna amovibile.<br />
Maniche preformate con<br />
taschino skipass in una di<br />
esse, 2 tasche inferiori, una<br />
tasca sul petto e 2 tasche<br />
interne. 48.10 è distribuito<br />
da Punto Azzurro.<br />
PUNTO AZZURRO<br />
Tel. 0346 22 402<br />
info@4810nts.com<br />
performance in alta montagna<br />
Power Carbon, Wind Defence e Warm Merino sono<br />
tre linee studiate da Salewa e realizzate in Dryarn, nate per<br />
offrire massimo comfort agli amanti della montagna che ricercano<br />
un abbigliamento leggero e funzionale, in grado di assecondare al meglio<br />
lo sforzo fisico in qualsiasi situazione ambientale, anche in presenza di frequenti<br />
e improvvise variazioni climatiche tipiche delle attività outdoor. La prima qualità<br />
che si apprezza nella collezione è l’estrema leggerezza dei capi: Dryarn è la fibra<br />
più leggera sul mercato e Salewa l’ha utilizzata nella linea baselayer, AlpineSkin,<br />
che risulta così più leggera del tradizionale underwear performante a vantaggio<br />
di una maggiore libertà di movimento. Ecco alcune caratteristiche delle tre linee<br />
nel dettaglio: Power Carbon è la fibra in carbonio che sostiene i muscoli per<br />
performance alpine senza rivali. Effetti benefici del Dryarn in combinazione con<br />
Power Carbon: riduce di 4 battiti al minuto la frequenza cardiaca; riduce la concentrazione<br />
dell’acido lattico del 7/10%; ottimizza il volume della respirazione a<br />
3 litri al minuto. Wind Defence offre una valida protezione antivento combinata<br />
con la traspirabilità, mentre Warm Merino è arricchito dalla fibra in lana merino<br />
per situazioni di freddo estremo.<br />
AQUAFIL<br />
Tel. 0464 581 218<br />
marketing.textile@aquafil.com<br />
La ditta Gammasport è una delle maggiori realtà produttive di porte da calcio in Italia.<br />
Nella vasta sezione dedicata al calcio propone una serie di porte realizzate in profilo<br />
di alluminio a sezione ovale 100x120 mm, verniciate a polvere epossidica con verniciatura<br />
poliestere per esterno ed essiccate a forno. Tutte le porte sono costruite nel rispetto<br />
delle direttive diramate dalla Federazione e sono conformi alla norma UNI EN 748.<br />
L’azienda produce diversi modelli di porte calcio, sia da gioco da fissare a terra con bossole<br />
da interrare che trasportabili da utilizzare per gli allenamenti, con reggirete a gomito<br />
o con paletti posteriori reggirete staccati, nelle dimensioni regolamentari di 732x244 cm<br />
o di misure inferiori come 600x200 o 500x200 cm. Tutte le porte sono dotate di gancetti<br />
reggirete in nylon sicuri e pratici da posare o sostituire. Inoltre la gamma di articoli per il<br />
calcio è completata da carrelli segnacampo e panchine allenatori. Recentemente Gammasport<br />
ha raggiunto un importante traguardo in quanto tutte le porte calcio, calcetto e<br />
pallamano dispongono della certificazione Uni EN 748 e Uni EN 749 rilasciata dall’Ente<br />
Certificatore Bureau Veritas.<br />
GAMMASPORT<br />
Tel. 0438 454 305<br />
info@gammasport.com<br />
stabilità, performance e<br />
protezione<br />
Il plantare “Ironman Spenco Total Support<br />
Premium Insoles” è progettato per<br />
tutti gli sportivi e gli atleti che cercano un<br />
supporto efficiente che restituisca energia<br />
positiva di ritorno, sostenga correttamente<br />
il piede e assorba le vibrazioni, riducendo<br />
così il rischio di microtraumi e infortuni.<br />
La risultante positiva del ritorno di energia<br />
dei plantari Total Support comporta minor<br />
sforzo per l’esecuzione dei movimenti durante<br />
l’attività. Il plantare infatti restituisce<br />
energia alle gambe, rendendo la falcata<br />
più efficiente e abbassando lo sforzo<br />
necessario per proseguire il movimento.<br />
Il sostegno dell’arcata plantare e la<br />
profonda coppa per il tallone assicurano<br />
un adeguato supporto e allineamento del<br />
piede. L’esclusivo materiale Spenco garantisce<br />
un ritorno di energia positiva per<br />
un passo più efficiente e minor affaticamento<br />
muscolare. L’innovativo sistema ammortizzante<br />
brevettato “3-Pod Cushioning<br />
System” permette l’assorbimento delle<br />
onde d’urto durante l’impatto, riducendo il<br />
rischio di infortuni. I due cuscinetti posizionati<br />
sul tallone ne evitano lo spostamento<br />
verso l’interno, aiutando così a prevenire<br />
l’eccessiva pronazione, mentre il terzo<br />
cuscinetto posizionato longitudinalmente<br />
previene l’eccessiva supinazione. Fra le<br />
caratteristiche: intelaiatura equilibrante,<br />
cuscinetti che permettono l’assorbimento<br />
degli impatti, tessuto antimicrobico<br />
e antisfregamento che previene<br />
la formazione di vesciche<br />
garantendo al tempo stesso<br />
il controllo degli odori grazie<br />
al trattamento “Ultra-<br />
Fresh Silpure”. Sono<br />
distribuiti in Italia da<br />
Digi Instruments.<br />
DIGI INSTRUMENTS<br />
Tel. 051 6782 046<br />
info@digi-instruments.it<br />
127
NOVITà PRODOTTO<br />
asciUgatUra rapidissima<br />
A volte alcuni prodotti riescono a<br />
rivoluzionare il comfort, a volte alcune idee<br />
rivoluzionano un intero settore, a volte capita…<br />
Ultra Dry. Le performance di questo<br />
feltro permettono di mantenere il piede<br />
asciutto anche dopo ore di utilizzo intenso<br />
delle calzature e garantisce una velocissima<br />
asciugatura delle fodere e della scarpa<br />
in caso si bagni. Il processo avviene in 3<br />
step: prima il sudore o l’acqua entrano a<br />
contatto con il feltro, poi il feltro assorbe<br />
in pochissimi secondi con il primo strato<br />
l’umidità e infine il secondo strato trattiene<br />
e dissipa il sudore permettendo una<br />
rapida asciugatura mentre il primo strato<br />
evita che la sensazione di bagnato entri a<br />
contatto con il piede garantendo sempre<br />
caldo e asciutto.<br />
SPAC DIVISIONE VEGAM<br />
Tel. 0445 403 226<br />
www.vegam.eu<br />
tanti esercizi possibili<br />
AB- Spring di E.R. Rovera è un innovativo<br />
sistema di allenamento per tonificare<br />
tutti i muscoli addominali: progettato per aiutare<br />
il movimento “crunch” senza affaticare la schiena,<br />
tonifica gli addominali superiori, inferiori e obliqui<br />
ma può essere usato anche per l’allenamento di<br />
braccia, pettorali e gambe. Tanti gli esercizi possibili,<br />
tutti illustrati nel manuale di istruzioni. Sempre<br />
dell’azienda, la nuova Aerobic bike di Performance<br />
è dotata di volano di 13 kgs e belt system, per un<br />
allenamento di livello professionale nella comodità<br />
di casa propria; la sella è regolabile in altezza e<br />
distanza per un utilizzo più confortevole, adattabile<br />
alle esigenze dell’atleta, mentre il supporto “crono”<br />
per i gomiti favorisce il mantenimento della postura<br />
corretta. Il computer multifunzione permette il monitoraggio<br />
costante del proprio allenamento.<br />
GARMONT<br />
Tel. 0423 8726<br />
info@garmont.com<br />
E.R. ROVERA<br />
Tel. 039 2459 333<br />
info@rovera.com<br />
protezione dalle intemperie<br />
Momentum IceLock GTX è lo scarponcino<br />
Garmont ideale per attività après-ski, escusionismo<br />
invernale e per un utilizzo quotidiano in<br />
villaggi di montagna. Ottima protezione dalle<br />
intemperie grazie alla fodera Gore-Tex Koala.<br />
La suola HyperGrip con 9 tasselli IceLock,<br />
caratterizzati da una tecnologia in fibre di<br />
vetro, assicura una tenuta ottimale su ghiaccio<br />
e neve. L’azienda propone anche lo scarpone<br />
Sofia Mid GTX, dall’altezza media per un<br />
uso quotidiano nei villaggi di montagna nella<br />
stagione invernale. La fodera in Gore-Tex Partelana<br />
offre ottima impermeabilità e isolamento<br />
termico mentre la suola Vibram IceTrek, specifica<br />
per l’inverno, assicura una buona tenuta<br />
sulla neve. Ideale per escursioni su neve.<br />
128<br />
regolazione ottimale dei volUmi<br />
Sideral è lo scarpone La Sportiva da sci alpinismo allaround<br />
pensato per l’escursionista esigente. È dotato di uno<br />
scafo interamente in Grilamid e di gambaletto in Poliamide<br />
PA12 con supporto ergonomico nella parte posteriore. Il<br />
sistema di allacciatura “Fast Lock System” (patent pending),<br />
formato dalla robusta ed ergonomica vertebra strutturale<br />
“Vertebra Technology” e dall’innovativa chiusura “Cam<br />
Closure System”, permette il passaggio dalla modalità<br />
ski a quella walk in un unico velocissimo movimento<br />
e garantisce al contempo un’ottimale regolazione dei<br />
volumi. L’escursione di movimento è eccezionalmente<br />
ampia grazie allo snodo EZ Flex presente sulla linguella<br />
in Pebax. La rullata è facilitata dal profilo ergonomico dello<br />
scafo che migliora il comfort e agevola sia la camminata<br />
che la trasmissione della potenza sugli sci. La soletta<br />
WarmSole interna estraibile inoltre, crea una<br />
barriera isolante con l’esterno. Finalmente<br />
un prodotto tecnico anche per sci<br />
alpinisti di medio livello.<br />
CALZATURIFICIO LA SPORTIVA<br />
Tel. 0462 571 800<br />
lasportiva@lasportiva.com<br />
enormi benefici<br />
Questa maglia rivoluzionaria della nuova<br />
linea 3D Wear Active Tense di Erreà ad<br />
applicazione universale grazie ad una scheletratura<br />
elastica in resina naturale aumenta<br />
la stabilità articolare e migliora la funzione<br />
muscolare dei gruppi ai quali è applicata,<br />
correggendo la postura. La Maglia Fysio è<br />
prodotta, progettata e brevettata in Italia ed<br />
è caratterizzata da una resina interna che<br />
aderisce al corpo e da linee verdi per un<br />
corretto ancoraggio. Il suo utilizzo permette<br />
principalmente un’apertura del diaframma<br />
e la stabilizzazione della spalla ed una<br />
conseguente correzione della postura di<br />
scapola e schiena che determinano un<br />
effetto preventivo sugli infortuni all’arto, una<br />
maggiore ossigenazione e respirazione che<br />
va ad aumentare i benefici sulle prestazioni<br />
sportive.<br />
ERREÀ SPORT<br />
Tel. 0521 3102<br />
info@errea.it
NORDICA<br />
Tel. 0422 7285<br />
nordica.info@nordica.com<br />
per ogni condizione<br />
di neve<br />
Gli sci Helldorado di<br />
Nordica, dedicati a chi ama il<br />
powder, offrono la versatilità<br />
di utilizzo su qualsiasi terreno<br />
e condizione di neve. La tecnologia<br />
Camrock di questi sci,<br />
che presentano un High Rise<br />
Profile, garantisce inoltre una<br />
gamma completa di funzioni<br />
che rispondono alle esigenze<br />
specifiche per back country e<br />
big lines. L’azienda propone<br />
anche Patron pro, lo scarpone<br />
avvolgente e performante, dotato<br />
di un’imbottitura calda per<br />
garantire il massimo comfort;<br />
precisione e sostegno per uno<br />
stile aggressive e shock absorption<br />
perfetto per affrontare<br />
big lines. La tecnologia Dual<br />
Density Full Shock Eraser attutisce<br />
efficacemente gli impatti<br />
e assorbe le vibrazioni, mentre<br />
la costruzione dello scafo<br />
Pro Freeride e la<br />
scarpetta Pro Fit<br />
garantiscono ottime<br />
performance.<br />
tempi di recUpero rapidissimi<br />
mUsica a portata di... braccio<br />
Quando si corre, la cosa più<br />
importante è sentirsi liberi nei<br />
movimenti e proprio a questo<br />
proposito sorge la domanda:<br />
“Quante volte vi è capitato di<br />
dover rinunciare all’ascolto di<br />
buona musica durante le vostre<br />
camminate all’aria aperta perché<br />
non sapevate dove mettere il<br />
vostro iPhone?”. È per questo che Gimer ha ideato<br />
una maglia tecnica in quattro colori, in grado di<br />
conciliare le due cose grazie ad una tasca posta sul<br />
braccio nella quale è possibile introdurre il proprio<br />
iPod o iPhone garantendo il massimo comfort.<br />
per amatori e professionisti<br />
PASASPORT<br />
Tel. 0442 659 022<br />
www.pasasport.it<br />
Utilizzo trasversale<br />
MAGLIFICIO GIMER<br />
Tel. 081 7528 308<br />
gimer@gimer.it<br />
Pasasport propone un’ampia gamma di accessori<br />
dedicati al ciclismo, settore che rappresenta<br />
da molti anni il core business della ditta. Guanti,<br />
copriscarpe, gambali, manicotti e molto altro; tutti<br />
i prodotti sono pensati e realizzati per chi si diletta<br />
in questo campo, dal semplice amatore al<br />
vero professionista. Entrano in gioco quindi<br />
tessuti altamente tecnici, forme e design<br />
anatomici, stampe siliconate dalla duplice<br />
funzione: estetica e antiscivolo. L’attenzione<br />
posta alle esigenze della clientela rende ogni articolo<br />
unico, personalizzabile in ogni suo aspetto, a<br />
seconda delle necessità di chi lo commissiona.<br />
Diego Remon Nuñez è uno dei due fortunati vincitori<br />
della sfida on-line Compex Wireless ‘No Limits’,<br />
creata per celebrare il lancio del rivoluzionario Compex<br />
Wireless, l’unico elettrostimolatore muscolare<br />
senza fili (EMS) per gli atleti. Diego Remon Nuñez si<br />
aggiunge a Pedro García, vincitore di una bicicletta<br />
professionale autografata da Mark Cavendish, Campione<br />
del Mondo di ciclismo. Entrambi hanno il privi-<br />
legio di essere fra i primi ad essere entrati in possesso<br />
di un Compex Wireless. Questi sistemi di Elettrostimolazione<br />
(EMS) sono usati in tutto il mondo dagli atleti per ottimizzare le<br />
loro sessioni di allenamento e velocizzare i tempi di recupero. Gli<br />
impulsi elettrici perfettamente controllati scatenano una contrazione<br />
muscolare, riproducendo i segnali naturali inviati dal cervello<br />
quando ordina ai muscoli di contrarsi, fornendo un allenamento<br />
mirato ed efficace. Si tratta del primo elettrostimolatore al mondo<br />
in grado di offrire una contrazione muscolare<br />
professionale, sicura ed efficace utilizzando<br />
la tecnologia senza fili. Accolto con grande<br />
entusiasmo dai migliori atleti, il sistema elimina<br />
finalmente l’ultimo ostacolo all’uso regolare e<br />
confortevole per ottenere prestazioni sempre<br />
migliori. Chiamata ‘No Limits’, la campagna<br />
lancio del Compex Wireless invitava i partecipanti<br />
a registrarsi sul sito web e gareggiare<br />
per ottenere quanti più fan possibili on-line.<br />
DJO ITALIA<br />
Tel. 02 48 463 386<br />
it.info@djoglobal.com<br />
Il prodotto invernale, brandizzato Colle<br />
e dedicato allo sci, identifica una collezione<br />
composta da quattro linee ispirate<br />
a quattro differenti temi di sviluppo, ma<br />
accomunate da un unico elemento: la<br />
trasversalità di utilizzo. Una di queste è la<br />
Freeride Line, segmento dinamico della collezione<br />
che prende ispirazione dal mondo<br />
street e dedicata al freeski. È la prima linea<br />
dedicata al freeski che non prende spunto<br />
né utilizza le vestibilità che caratterizzano<br />
i classici capi per lo snowboard. Nota<br />
importante per questa, come per le altre<br />
linee, è l’essenzialità che trova estroversione<br />
nei colori, fantasie, tessuti mantenendo<br />
un tema ricorrente: la trasversalità. Per lui<br />
e per lei, capi disegnati e realizzati con<br />
colori basici ma cool, come il nero della<br />
giacca in raso abbinato ad un tocco ‘shock’<br />
del pantalone fuxia, che rendono questo<br />
completo grintoso, dinamico, per una lady<br />
sempre al passo con quello che la moda<br />
del momento richiede. Guscio grigio “fumo<br />
di Londra” abbinato al pantalone di velluto<br />
tundra, rendono l’uomo grintoso, super e<br />
sempre... ‘freestyle’ sia sulle piste da sci<br />
che in centro città.<br />
Colle è distribuito<br />
da E-Group.<br />
E-GROUP<br />
Tel. 0423 631 711<br />
info@collesport.it
NOVITà PRODOTTO<br />
Il divertimento ha inizio<br />
FAS PENDEZZA<br />
Tel. 0346 21 164<br />
info@faspendezza.it<br />
Beach Volley in tutta sicurezza<br />
Il tavolo da Ping Pong Active è disponibile nelle due versioni<br />
da interno e da esterno, e nei colori verde e blu. Presenta un<br />
telaio robusto in tubolare d’acciaio 30x30 ed è dotato di cornice<br />
in metallo a sostegno del piano che per il modello da interno è<br />
in panoxil 19 mm e per esterno è in resina melaminica 6 mm. È<br />
dotato di quattro ruote completamente manovrabili di cui due<br />
con freno, e di piedini regolabili per terreni sconnessi. La chiusura<br />
e l’apertura del tavolo sono semplici<br />
e sicure, grazie a un sistema di<br />
blocco automatico. Il tavolo è<br />
fornito interamente, montato<br />
e pronto per il gioco. Le misure<br />
d’ingombro del tavolo chiuso sono<br />
163x66x167 cm. Fas propone<br />
anche il tavolo Camping, ideale per<br />
alberghi, spiagge, parchi, poiché completamente<br />
zincato (anche la rete è<br />
in acciaio zincato). Piano in<br />
resina melaminica 6 mm con<br />
robustissima struttura 35 mm<br />
zincata; è dotato di gambe tonde<br />
di diametro 80, ancorabile<br />
al suolo tramite un robusto<br />
sistema di fissaggio.<br />
Tecnologia e design<br />
I capi appartenenti a questa<br />
linea Tecso esaltano al massimo<br />
le possibilità della tecnologia<br />
seamless combinando zone ad<br />
elevato livello di traspirazione ad<br />
altre di supporto e compressione.<br />
Per garantire un ottimale<br />
livello di comfort termofisiologico,<br />
Tecso in questa linea<br />
ha combinato l’utilizzo della lana merinos al<br />
Dryarn. Molteplici sono i benefici garantiti da<br />
questo abbinamento: la lana mantiene la temperatura<br />
corporea e il Dryarn favorisce il passaggio dell’umidità<br />
verso l’esterno mantenendo il corpo sempre asciutto; in mischia<br />
WZ INTERNATIONAL<br />
Tel. 030 2691 660<br />
info@wz-international.com<br />
diminuiscono i problemi dell’infeltrimento; grazie all’alta resistenza<br />
all’umidità del polipropilene si prolunga la durata del capo. Migliorano<br />
quindi in generale le caratteristiche di manutenzione. La lana<br />
bagnata impiega molto tempo ad asciugarsi, in combinazione con<br />
il Dryarn vengono ridotti di molto i tempi di asciugatura. Le pieghe<br />
che sulla lana spariscono con il vapore, vengono ulteriormente<br />
distese dall’alta resilienza del polipropilene. Il comfort del corpo<br />
è assicurato dalle due fibre ad alta coibenza termica e dal basso<br />
peso specifico della combinazione. Tecso è distribuito da WZ<br />
International.<br />
GAMMASPORT<br />
Tel. 0438 454 305<br />
info@gammasport.com<br />
Gammasport, azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008, è al momento una delle maggiori realtà produttive di attrezzature<br />
per lo sport in Italia. Nella vasta gamma di articoli offerti, che vanno dall’arredo palestra, alle porte calcio regolamentari presenti<br />
sui maggiori campi di serie A, agli impianti basket personalizzati per ogni particolare esigenza, all’arredo spogliatoio. Gammasport<br />
propone per la spiaggia un impianto beach volley semplice e funzionale. Realizzato in profilo di acciaio zincato diametro 76 mm, è<br />
dotato di bossole a croce da insabbiare, senza realizzare un plinto in calcestruzzo. Nelle speciali bossole a croce vanno inseriti 2<br />
pali in legno della lunghezza minima di 200 cm in modo da creare una solida base di appoggio a terra che una volta ricoperta<br />
di sabbia garantisce notevole stabilità. I pali sono dotati di arganello tendirete a cricchetto, montato su scorrevoli che<br />
si abbassano fino a terra, in modo da permettere anche il gioco del tennis. La linea di prodotti per il beach volley è completata<br />
da reti, segnaletica, palloni e protezioni di sicurezza.<br />
130<br />
Comfort e performance<br />
Protection di Mico Sport rappresenta il terzo strato concepito<br />
per proteggere il corpo dall’ambiente esterno, garantendo<br />
comfort e prestazioni in ogni condizione d’uso. Questo strato<br />
protegge da pioggia, vento e freddo e al contempo favorisce la<br />
traspirazione rilasciando il calore e l’umidità in eccesso proveniente<br />
dagli strati inferiori. MicoShell soft è il tessuto che abbina<br />
un fleece per l’isolamento a uno strato shell traspirante,<br />
per la massima protezione dalle abrasioni, dal<br />
freddo, dalla pioggia e dalla neve e offrire calore<br />
senza peso e inutile ingombro. La superficie<br />
esterna liscia e densa consente resistenza<br />
all’abrasione senza rigidità né fastidioso<br />
fruscio. La soffice garzatura interna di<br />
poliestere intrappola l’aria favorendo<br />
l’isolamento termico. La membrana<br />
intermedia blocca il vento e al contempo<br />
favorisce la trasmissione del vapore<br />
corporeo riducendo le situazioni di<br />
surriscaldamento corporeo. Le proprietà<br />
stretch assicurano la massima libertà di<br />
movimento in ogni condizione.<br />
MICO SPORT<br />
Tel. 030 2003 211<br />
info@mico.it<br />
Per un’attività naturale<br />
Il Nordic Walking è un’attività adatta a tutti, bambini adulti ed<br />
anziani perché naturale; è un ottimo esercizio cardiovascolare,<br />
in grado di allenare il cuore e la respirazione senza rischi o sforzi<br />
eccessivi, così come migliora la tonicità muscolare. Gli Sticks<br />
Strap Raxy Line sono una pratica ed elegante soluzione per tenere<br />
uniti i bastoncini, rendendone più facile e sicuro il trasporto<br />
semplicemente avvolgendoli con la fascia a strappo. È possibile<br />
personalizzarli con qualsiasi grafica o immagine in alta definizione.<br />
Questi Sticks Strap si possono abbinare con il pratico e sicuro<br />
reggi bottiglia. La stampa è in alta definizione e la qualità è made<br />
in Italy.<br />
RAXY LINE<br />
Tel. 0422 725 691<br />
info@raxyline.com
semplice e geniale<br />
allenamento efficace<br />
Ad un anno di distanza dal lancio, la rotella Carve<br />
della Cober conferma le aspettative. Le prove effettuate<br />
da maestri, opinion leader e tester delle maggiori riviste<br />
del settore hanno confermato tutte le caratteristiche per<br />
le quali è stata progettata. La particolare forma, infatti,<br />
permette di ridurre in modo sensibile l’attrito sulla neve,<br />
quando lo sciatore si inclina verso l’interno della curva e, avvicinando<br />
la mano al manto nevoso, porta così il bastone parallelo e<br />
rasente al terreno. Confortati da questo successo, i responsabili di<br />
progetto dell’azienda di Opera hanno previsto per la prossima collezione<br />
invernale, un ampliamento della gamma<br />
COBER<br />
Tel. 02 57 601 341<br />
info@cober.it<br />
svilUppo continUo per maggiori prestazioni<br />
Da circa 10 anni il team di sviluppo di X-Bionic lavora al proprio<br />
intimo funzionale per il miglioramento delle prestazioni. L’Energy Accumulator<br />
ha già vinto più premi internazionali di qualsiasi altra linea di intimo<br />
funzionale. Il team svizzero di sviluppo ha concepito l’Energy Accumulator<br />
EVO in modo tale da garantire una dissipazione rapida ed efficace<br />
del calore in eccesso in zone strategiche del corpo durante l’attività<br />
fisica, scongiurando il rischio di raffreddamento. L’AirConditioning Channel<br />
sul torace e sulla parte bassa della schiena fa parte del sistema di<br />
climatizzazione intelligente che caratterizza questa linea di intimo. Questo<br />
sistema rinfresca grazie a un continuo ricambio di aria fresca e cede efficacemente<br />
l’umidità all’esterno. Rispetto alla sua prestazione muscolare,<br />
l’interno coscia patisce meno il freddo. L’Innerlap AirConditioningZone,<br />
una maglia reticolare fine con funzione di isolamento zero posizionata in<br />
questa zona, regola la temperatura corporea e favorisce l’azione climatizzante<br />
esercitata dall’evaporazione del sudore. L’AirConditionigSpot<br />
gestisce l’umidità nelle zone soggette a una<br />
sudorazione intensa, come la parte posteriore del<br />
ginocchio e i gomiti. Il calore corporeo spinge il sudore<br />
verso la superficie esterna della struttura, dove<br />
evapora. Nelle foto, oltre a un<br />
capo Energy Accumulator<br />
EVO, i due atleti Svindal<br />
e Jansrud della nazionale<br />
norvegese di Sci Alpino,<br />
di cui X-Bionic è fornitore<br />
ufficiale underwear. X-Bionic<br />
è distribuito da Trerè<br />
TRERÈ INNOVATION<br />
Tel. 0376 718 611<br />
x-bionic@trereinnovation.it<br />
di bastoni dotati di questa rotella,<br />
che sarà infatti montata su tutti i modelli di<br />
fascia superiore.<br />
per chi non si accontenta<br />
La calza da uomo e donna prodotta da Calzificio Concorde<br />
per sportivi al top con rinforzi differenziati e a compressione<br />
graduale per ridurre al minimo il calo della prestazione dovuta allo<br />
stress derivato dalla scomodità presenta inserti in polipropilene e<br />
lana nella suola e nella zona anteriore, per conferire massima traspirabiltà<br />
e isolamento. Il lycra elasticizzato presente in tutta la calza e<br />
la differenza di maglia e filato garantiscono inoltre che la calza stia<br />
immobile anche con calzature tecniche durante sforzi prolungati. Si<br />
CALZIFICIO CONCORDE<br />
Tel. 030 2792 338<br />
info@calzificioconcorde.it<br />
tratta di una calza per lo sportivo che<br />
non si accontenta, ma che pretende il<br />
massimo miglioramento possibile.<br />
Tenere sotto controllo il battito<br />
cardiaco e il livello di soglia anaerobica è<br />
fondamentale per impostare in modo corretto<br />
ed efficace l’allenamento quotidiano<br />
sia di corsa che di bicicletta. Il cardiofrequenzimetro<br />
di Cor Sport è stato studiato<br />
in modo da permettere all’atleta la miglior<br />
pianificazione della seduta di allenamento<br />
utilizzando la funzione target zone, cioè<br />
la zona di frequenza cardiaca individuata<br />
come allenante in base alle proprie<br />
necessità. Il cardiofrequenzimetro è dotato<br />
di un segnale acustico che avvisa l’atleta<br />
nel caso in cui venga superato il valore<br />
massimo di battiti cardiaci impostato; ciò<br />
consente la miglior gestione del ritmo<br />
del cuore sotto sforzo. Lo strumento è in<br />
grado inoltre di indicare il dato di<br />
pulsazioni sia<br />
istantaneo che<br />
medio, oltre<br />
che fornire il<br />
numero di calorie<br />
consumate nella<br />
seduta di allenamento,<br />
funzione particolarmente<br />
interessante se l’obiettivo<br />
è il dimagrimento. Grazie<br />
ad un comodo cinturino in<br />
gomma, può essere usato<br />
anche come orologio con<br />
datario. Il cardiofrequenzimetro<br />
Cor Sport è disponibile nelle colorazioni<br />
nero, azzurro e grigio.<br />
COR SPORT<br />
Tel. 0423 83296<br />
info@corsport.com<br />
l’ora... in Un secondo<br />
Inverno significa maglioni, sciarpe, giacche e giacconi,<br />
insomma coperture di ogni tipo, purché riparino dal<br />
freddo. Ma se vogliamo sapere che ore sono in un attimo,<br />
senza dover sollevare e risollevare strati di tessuti, polsini<br />
in maglia e quant’altro, ecco una simpatica idea proposta<br />
da Pasasport: un guanto antivento foderato, che permette<br />
di guardare l’orologio rapidamente,<br />
grazie al suo polsino sagomato<br />
nel quale il quadrante si inserisce<br />
perfettamente. Un<br />
accessorio tanto semplice<br />
quanto funzionale, ideale<br />
per chi fa sport ma anche<br />
per una semplice passeggiata<br />
all’aperto.<br />
PASASPORT<br />
Tel. 0442 659 022<br />
www.pasasport.it<br />
131
NOVITà PRODOTTO<br />
AQUAFIL<br />
Tel. 0464 581 218<br />
marketing.textile@aquafil.com<br />
MassiMa resistenza<br />
Columbia presenta questa scarpa con tomaia in mesh resistente alle abrasioni unito a sovralaminazioni<br />
in pelle di alta qualità, per il massimo della resistenza. La tomaia è abbinata a una struttura<br />
impermeabile e traspirante OutDry, ovvero il massimo della tecnologia per la protezione dall’acqua.<br />
L’intersuola è in Techlite su tutta la lunghezza per garantire leggerezza e ammortizzazione. La suola è<br />
avvolgente sull’arco plantare per dare una rigidità torsionale ancora maggiore al sottopiede. La suola<br />
in Omni-Grip è progettata con battistrada che garantisce massima tenuta in tutti i tipi di terreno.<br />
PartnershiP ad alto contenuto<br />
tecnologico<br />
TCX Base Layer Winter, sviluppata in sinergia<br />
fra TCX (marchio del gruppo Novation) e Dryarn, è<br />
stata studiata in modo approfondito in considerazione<br />
del fatto che il capo è da utilizzarsi in<br />
inverno sotto altri capi di protezione esterna,<br />
quindi in assenza di aerazione diretta. Lo scopo<br />
è mantenere la pelle asciutta e calda, impedire<br />
al sudore di ristagnare e di produrre freddo,<br />
mantenere la temperatura del corpo costantemente<br />
confortevole, prevedendo situazioni<br />
di escursioni termiche molto forti. La<br />
collezione Base Layer Summer invece si<br />
compone di diversi pezzi (maglia maniche<br />
corte, smanicato, lupetto con manica<br />
lunga, pantaloncino corto e lungo) che,<br />
anche grazie all’utilizzo di Dryarn, sono ideali<br />
per essere indossati nel periodo più caldo<br />
dell’anno, quando il corpo è più soggetto a<br />
sudorazione e diventa fondamentale la termoregolabilità<br />
del capo che si indossa. In tutti<br />
i capi TCX Base Layer comfort, benessere<br />
e prestazioni sono assicurate grazie alla<br />
tecnologia Seamless che garantisce un fit<br />
perfetto a pelle che segue la morfologia del<br />
corpo e customizza lo stesso senza condizionamenti.<br />
La presenza di cuciture piatte solo<br />
su maniche e fianchi permette al capo di essere indeformabile<br />
e adattarsi al corpo senza costringere.<br />
visione iMPareggiabile<br />
Direttamente dalle piste da cross alle piste innevate<br />
arriva la maschera Progrip 3450, disponibile con colorazione<br />
Flash e Carbon. Garantisce visibilità impareggiabile<br />
in tutte le direzioni. Possibilità di utilizzo anche a chi usa<br />
occhiali da vista grazie a speciali scanalature per alloggiare<br />
le bacchette. 100% protezione UV. Prese d’aria superiori e<br />
inferiori per una migliore efficacia delle lenti anti appannamento.<br />
Elastico di 45 cm regolabile tramite doppie fibbie.<br />
Assicura perfetto fit anche con casco. Tutte le lenti sono<br />
anti appannamento e con trattamento anti graffio. Disponibile<br />
con la busta in microfibra porta maschera. Gamma<br />
di lenti montabili: doppia arancio, doppia fotocromatica,<br />
specchio argento, specchio blu, sferica a specchio argento,<br />
specchio arcobaleno e polarizzata. Progrip è distribuito da<br />
Plastiche Cassano.<br />
PLASTICHE CASSANO<br />
Tel. 0331 200 652<br />
progrip@progrip.it<br />
relax ai MassiMi livelli<br />
La vasca idromassaggio da<br />
esterno High Muster rappresenta<br />
il sogno di tutti coloro che hanno<br />
un giardino o dello spazio esterno<br />
da poter sfruttare. Bella, comoda,<br />
facile da installare, offre il<br />
massimo del relax, si può utilizzare<br />
da soli o in compagnia fino ad<br />
un massimo di sei persone. Può<br />
essere usata anche in interno.<br />
Il computer di controllo regola:<br />
bolle, tempo, pompe, riscaldamento,<br />
lampada, radio e cd,<br />
sensore. La vasca presenta un<br />
rivestimento in acrilico ed ha un<br />
peso di 400 kg a secco e di 685<br />
kg con acqua. Presenta inoltre:<br />
sei getti di massaggio acqua, sei<br />
getti di massaggio aria, riscaldamento<br />
1500 KW, pompa per<br />
l’acqua a 1500 KW, pompa per<br />
le bolle a 700 W, alimentazione<br />
220-240 V 50 Hz, assorbimento<br />
3700 watt. Completano la vasca:<br />
cascata, filtro, rubinetti di regolazione<br />
dell’ingresso dell’acqua,<br />
regolatore bolle, lampada, radio,<br />
scaletta, copertura. High Muster è<br />
distribuito da High Power.<br />
HIGH POWER<br />
Tel. 0549 950 078<br />
commerciale@area51.sm<br />
una soluzione PerforMante<br />
OUTDRY TECHNOLOGIES<br />
Tel. 0331 677 611<br />
outdryinfo@outdry.com<br />
Ecco 4 proposte della nuova collezione Spac Divisione Vegam:<br />
la soluzione più performante e innovativa per i prodotti. Una perfetta<br />
combinazione tra look e performance che garantisce così un prodotto<br />
con elevate prestazioni come<br />
resistenza all’abrasione e costruzioe<br />
indemagliabile unita<br />
ad un aspetto accattivante.<br />
L’ampia gamma di colori e<br />
le molteplici possibilità di<br />
accoppiatura rendono questi<br />
tessuti adatti alle più svariate<br />
tipologie di prodotti tecnici<br />
quali calzature, abbigliamento<br />
tecnico, protezioni.<br />
132<br />
SPAC DIvISIONE vEGAm<br />
Tel. 0445 403 226<br />
www.vegam.eu
versatilità assicUrata<br />
totale versatilità<br />
Concepita come il Top di gamma<br />
della collezione 2012/2013 di West<br />
Scout, la linea “WSXP” è assolutamente<br />
versatile sia per lo sport che<br />
per il tempo libero, caratterizzata da<br />
linee rigorose e slim-fit impreziosite<br />
da dettagli moda e da un utilizzo di<br />
diversi tessuti tra i quali il tessuto“Schoeller” ad effetto<br />
alluminio. Questa estrema eleganza estetica custodisce<br />
la natura tecnica dei capi caratterizzati da maniche<br />
preformate, zip waterproof ed inserti in tessuti bi<br />
elastici nei punti critici, cuciture 100% termo nastrate,<br />
imbottiture in vera piuma, ovatte Ultraslim e Thermolite<br />
di diversi pesi a seconda delle esigenze. Una linea<br />
confortevole e dalla tecnologia avanzata concepita<br />
per garantire migliori performances sportive. West<br />
FREMIL INTERNATIONAL<br />
Tel. 06 91 607 109<br />
contact@westscout.it<br />
miscela esplosiva per Un’immagine inedita<br />
Scout è un marchio<br />
distribuito da Fremil<br />
International.<br />
Una linea fortemente connotata con un look sportivo puro e lineare, coniugata<br />
a dettagli di sofisticato design e silhouette di “perfect fitting”. Aquarapid lavora sui<br />
dettagli: loghi impreziositi da applicazioni e serigrafie, lamine trasparenti sovrastampate<br />
e grafiche sfumate di carbonio, apportano preziosità e innovazione; inserti che<br />
si fondono con stampe e tinte unite, colori inediti che evocano racing team e piping<br />
che slanciano e sottolineano la silhouette<br />
accentuandone la vestibilità, rendono ogni<br />
capo della linea FSW12 unico e prezioso<br />
nei modelli interi e nell’innovativo 2 pezzi. I<br />
tessuti migliori in esclusiva per Aquarapid,<br />
come il Defender e il CL2race, sono utilizzati<br />
per migliorarne le performance. Anche la<br />
linea uomo ripercorre le caratteristiche<br />
proprie della donna, con inserti e piping che<br />
apportano tecnicità per un look sportivo e<br />
unico.<br />
AQUARAPID – IGA COMPANY<br />
Tel. 039 2497 344<br />
info@aquarapid.it<br />
per Una perfetta<br />
climatizzazione<br />
L’elemento centrale dei<br />
capi di abbigliamento intimo X-<br />
Bionic che utilizzano l’Energy<br />
Accumulator EVO è l’ampio<br />
sistema 3D-BionicSphere<br />
che, non appena iniziano a<br />
scorrere le prime gocce di<br />
sudore, garantisce la necessaria climatizzazione.<br />
X-Bionic lascia<br />
un po’ di umidità residua<br />
sulla pelle, prevenendo la<br />
sovrapproduzione di sudore<br />
e garantendo la climatizzazione attraverso<br />
l’evaporazione dello stesso. All’aumentare della<br />
sudorazione con l’intensificarsi dell’attività<br />
fisica, il sistema assorbe il sudore in eccesso<br />
per mezzo delle SweatTraps e lo cede all’Evaporation<br />
Surface Expander dove evapora. Gli<br />
OuterAirChannels garantiscono un apporto<br />
continuo di aria fresca, in modo tale da far funzionare<br />
il più efficacemente possibile l’ampia<br />
superficie costituita da fibre divise. In fase di<br />
riposo l’azione rinfrescante del sudore cessa<br />
e si attivano gli InnerAirChannels del sistema,<br />
in modo tale che l’aria dell’ambiente circostante<br />
non rappresenti più un fattore di rischio.<br />
Questi canali incorporano aria calda al proprio<br />
interno, garantendo un effetto isolante. Mentre<br />
l’intimo tradizionale si assottiglia piegando il<br />
ginocchio o il gomito, in queste zone l’Energy<br />
Accumulator EVO ha una struttura particolare:<br />
seguendo il principio della fisarmonica, le<br />
ExpansionRibs fanno aprire un sistema di camere<br />
e canali in cui viene immagazzinata l’aria<br />
calda. La loro flessibilità e l’elasticità del filato<br />
utilizzato garantiscono il massimo isolamento,<br />
senza compromettere la libertà di movimento.<br />
L’Energy Accumulator EVO è aderente<br />
e, grazie alla speciale X-Impact Technology,<br />
protegge gli organi interni dal freddo e riduce<br />
sensibilmente le vibrazioni muscolari, che<br />
portano a un calo del rendimento fisico. Al<br />
tempo stesso stimola la circolazione sanguigna<br />
e migliora l’apporto di sostanze nutritive.<br />
X-Bionic è distribuito da Trerè.<br />
TRERÈ INNOVATION<br />
Tel. 0376 718 611<br />
x-bionic@trereinnovation.it<br />
Dainese presenta un innovativo concept ski in grado di coniugare termicità e protezione. Grazie all’utilizzo di un tessuto idrorepellente<br />
con imbottitura in piuma 90/10 e alla predisposizione per kit protettivi Dainese, tale capo risulta essere assolutamente versatile ed<br />
in grado di soddisfare le richieste dei consumatori più esigenti. In corrispondenza dei gomiti e delle spalle, vi sono infatti delle apposite<br />
tasche in grado di ospitare protezioni morbide Pro-Shape, opportunamente studiate ed omologate CE 1621.1. Allo stesso modo, sulla<br />
schiena vi è una tasca ove collocare un apposito paraschiena in Crash Absorb, omologato CE EN 1621.2 livello 1. Mediante i due kit<br />
acquistabili separatamente si potranno infatti ottenere fino a 8 diversi livelli<br />
protettivi, per ottenere la massima protezione, sia dal freddo che dagli urti.<br />
La giacca presenta 2 tasche sui fianchi e due tasche sul petto opportunamente<br />
studiate per facilitare l’inserimento e l’estrazione degli oggetti<br />
dalle stesse, nella configurazione completa che comprende l’utilizzo del<br />
guscio X-Flight Dainese. Completano il capo i polsini con comoda ghetta<br />
in lycra ergonomica con foro per il pollice e la<br />
presenza di una cerniera posteriore in grado<br />
di agganciare la stessa giacca ai pantaloni,<br />
assicurando così massima termicità.<br />
DAINESE<br />
Tel.0444 224 100<br />
info@dainese.com<br />
133
NOVITà PRODOTTO<br />
nessUn ostacolo al<br />
raggiUngimento della vetta<br />
CALZATURIFICIO<br />
LA SPORTIVA<br />
Tel. 0462 571 800<br />
lasportiva@lasportiva.com<br />
134<br />
La Storm Fighter Jacket è l’hard shell<br />
per eccellenza della collezione La<br />
Sportiva. Leggerissima, realizzata<br />
con tecnologia Gore-Tex Active<br />
Shell, è totalmente impermeabile<br />
e l’ideale per attività ad alto<br />
impatto aerobico come lo sci<br />
alpinismo. Combina leggerezza<br />
e un altissimo<br />
livello di protezione<br />
dagli agenti esterni,<br />
in un prodotto<br />
packable<br />
e quindi<br />
facilmente trasportabile<br />
nello<br />
zaino. Massima<br />
mobilità delle<br />
braccia grazie ai<br />
tessuti stretch e ai<br />
polsini elastici preformati.<br />
Il collo alto ed il<br />
cappuccio integrato, conferiscono<br />
massima protezione<br />
da vento, neve e pioggia,<br />
garantendo al contempo<br />
massima visibilità e mobilità.<br />
Il cappuccio ha inoltre una<br />
vestibilità “multi-fit” che permette<br />
di essere indossato<br />
con o senza casco. Grazie<br />
alla sua versatilità, Storm<br />
Fighter Jacket può essere<br />
indossata sia singolarmente<br />
che come strato esterno<br />
sopra ad un insulation<br />
layer. Storm Fighter Pant<br />
GTX è un pantalone hard<br />
shell 3 strati laminato in<br />
Gore-Tex Pro Shell.<br />
Impermeabile e<br />
traspirante conferisce<br />
un’elevata protezione<br />
contro gli<br />
agenti atmosferici.<br />
Taglio “Comfort<br />
fit” e ginocchia<br />
pre-sagomate<br />
per massima<br />
mobilità, può<br />
essere indossato come strato<br />
esterno sopra ad un pantalone<br />
termico oppure da solo come<br />
strato singolo. Giro-vita in materiali<br />
sof-shell elastici e traspiranti<br />
e le bretelle addizionali permettono<br />
una personalizzazione massima della vestibilità.<br />
Resolute GTX pant è un prodotto<br />
packable e presenta: tasche capienti,<br />
rinforzi anti-taglio sul fondo gamba, risvolti<br />
facilmente adattabili allo scarpone e zip<br />
complete su entrambe le gambe.<br />
adatta a vari sport<br />
Grazie alle sue zone comprimenti e all’innovativa<br />
tecnologia X4Mance questa linea Tecso è ideale per tutti<br />
coloro che mettono il proprio fisico sotto massimo stress<br />
durante l’attività sportiva. I prodotti di questa linea offrono<br />
elevate particolarità tecniche, inoltre grazie all’uso del<br />
filato Meryl Skinlife questa linea vanta la proprietà (sotto<br />
l’influenza di ioni di argento), di mantenere tutte le caratteristiche<br />
batteriostatiche, oltre all’alta traspirabilità,<br />
altissimo comfort, assenza di cuciture grazie alla tecnologia<br />
seamless, morbidezza al tatto, si adatta perfettamente<br />
al corpo, è ipoallergenica, antistatica, massima libertà<br />
Tel. 030 2691 660<br />
WZ INTERNATIONAL<br />
di movimento, rapidissima asciugatura dopo il lavaggio. info@wz-international.com<br />
I prodotti trattati con tecnologia X4Mance funzionano<br />
come un pannello solare, grazie alla capacità di assorbire luce solare per poi riemetterla<br />
sull’acqua corporea sotto forma di impulsi fotonici. Altro aspetto fondamentale della<br />
tecnologia X4Mance è che i materiali trattati mantengono per sempre la proprietà di<br />
rilasciare queste frequenze in quanto il procedimento è irreversibile. Tecso è distribuito<br />
da WZ International.<br />
massimo comfort<br />
declinato al femminile<br />
Aquarapid presenta il nuovo modello Arabel che<br />
arricchisce la gamma della linea esclusiva Appeal,<br />
per la donna che ricerca il massimo comfort in un costume<br />
da nuoto. Modellistiche particolarmente curate<br />
che esaltano la silhouette, assicurando un’elevata<br />
vestibillità e funzionallità, modellando senza costringere.<br />
Il modello Arabel presenta una foderina stretch<br />
interna per un piacevole sostegno del seno e spalline<br />
regolabili per un’assoluta vestibilità; gli inserti laterali<br />
contribuiscono ad un perfetto fitting. La gamma delle<br />
varianti colore impreziosisce ulteriormente questo<br />
capo unico nel suo genere.<br />
AQUARAPID – IGA COMPANY<br />
Tel. 039 2497 344<br />
info@aquarapid.it<br />
soddisfazione garantita<br />
I capi della linea Dynamic<br />
di West Scout sono realizzati,<br />
principalmente, con tessuto<br />
3 strati accoppiato-mesh<br />
e personalizzazioni effetto<br />
“graphite”, unitamente a maxi<br />
zip waterproof a contrasto,<br />
tessuti bi-elastici e termo<br />
riflettenti, cuciture 100%<br />
termo nastrate ed ovatte<br />
ultraslim. Tutte caratteristiche<br />
che rendono questa linea<br />
altamente tecnica e di tendenza<br />
con diverse vestibilità<br />
per soddisfare una più ampia<br />
fascia di clientela. West<br />
scout è un marchio distribuito<br />
da Fremil International.<br />
FREMIL INTERNATIONAL<br />
Tel. 06 91 607 109<br />
contact@westscout.it
CARVICO<br />
Tel. 035 780 111<br />
carvico@carvico.com<br />
comfort e protezione<br />
vestire lo sport invernale<br />
Vuelta è un tecno tessuto bielastico garzato, perfetto<br />
per la pratica degli sport aerobici più impegnativi, quando<br />
è fondamentale indossare capi che garantiscono il corretto<br />
scambio termico tra il corpo e l’esterno. È traspirante, antipilling,<br />
resistente all’abrasione e ha una soffice garzatura.<br />
L’elevata elasticità permette di creare linee di abbigliamento<br />
che non costringono l’atleta e non ne limitano i movimenti,<br />
perfezionando le prestazioni aerodinamiche. Vuelta ha<br />
un effetto second skin: leggero, comodo e confortevole.<br />
Offre ottima vestibilità, estrema morbidezza ed è di facile<br />
manutenzione. L’elevata termicità e l’eccezionale traspirabilità, permettono al muscolo di<br />
lavorare in un ambiente caldo e asciutto, così da prevenire il sopraggiungere di imprevisti<br />
muscolari. La cartella colori è stata ampliata inserendo, oltre ai classici colori sportivi,<br />
una gamma sport vintage. È stata arricchita da accenti freschi e fluo, ideali per il ciclismo<br />
invernale e per la felperia giovane, dal sapore cool young.<br />
performance efficaci<br />
DIGI INSTRUMENTS<br />
Tel. 051 6782 046<br />
info@digi-instruments.it<br />
“Spenco Medical Corporation”, uno dei leader mondiali nel<br />
campo della cura del piede, presenta i Sandals Total Support: una<br />
calzatura progettata per il supporto avanzato del piede e il massimo<br />
comfort. Gli studi dimostrano che l’utilizzo di infradito e calzature<br />
con suola sottile influisce sul modo in cui si cammina e<br />
il loro eccessivo uso può causare seri danni. La linea Yumi<br />
dal classico stile ad infradito è stata ampliata con altri colori<br />
e la nuova linea Kholo soddisferà sicuramente le richieste del<br />
pubblico che apprezza i Sandals con fascia. Grazie all’esclusivo<br />
plantare nel 2010 hanno ottenuto la certificazione della APMA (American<br />
Podiatric Medical Association). Fra le caratteristiche principali:<br />
sistema ammortizzante che assorbe gli urti e riduce la tendenza<br />
alla pronazione e alla supinazione; avanzato supporto dell’arco<br />
plantare e profonda coppa per il tallone per una maggiore stabilità<br />
e controllo del movimento; superficie in EVA che si modella<br />
nel tempo per adattarsi alla forma unica del piede; supporto<br />
per l’arco metatarsale che scarica la pressione dall’avampiede<br />
per alleviare il dolore alla parte<br />
anteriore del piede; morbide fasce<br />
che garantiscono comfort e vestibilità<br />
a lungo. I Sandals sono distribuiti da<br />
Digi Instruments.<br />
Con il tessuto TexWinner, Gil-Spaziale Splendy ha stabilito un nuovo traguardo: un<br />
supporto hi-tech che garantisce tempi di asciugatura e performance molto più efficaci<br />
della microfibra semplice. Le caratteristiche del prodotto sono certe e certificate.<br />
L’azienda milanese è l’unica impresa che sottopone regolarmente il proprio prodotto alla<br />
più completa serie di analisi e test per verificarne qualità e veridicità, in collaborazione<br />
con il Centro Tessile Cotoniero di Busto<br />
Arsizio dal quale ha ricevuto la certificazione<br />
Oeko Tex – Fiducia nel Tessile<br />
riconosciuta a<br />
livello internazionale.<br />
I risultati<br />
sono consultabili<br />
da chiunque e,<br />
soprattutto, la<br />
differenza tra le<br />
creazioni Spaziale<br />
Splendy e<br />
la nutrita schiera<br />
di copie, più o<br />
meno corrette,<br />
è evidente e<br />
tangibile.<br />
GIL – SPAZIALE SPLENDY<br />
Tel. 02 70 636 911<br />
marketing@spazialesplendy.it<br />
Una sciata in totale<br />
sicUrezza<br />
Orbit è uno scarpone proposto da<br />
Garmont a 3 leve solido, che offre le<br />
performance di uno scarpone da sci alpinismo<br />
con un peso che rasenta quello dei<br />
modelli race. Orbit può essere utilizzato<br />
con i modelli più larghi di sci, ma quando<br />
viene abbinato a sci da touring ultraleggeri<br />
e ai relativi attacchi, si crea una perfetta<br />
combinazione di velocità e leggerezza. La<br />
scarpetta di Orbit è la EZ Fit dallo specifico<br />
design Garmont, che permette ottime<br />
prestazioni senza essere termoformata,<br />
ma, allo stesso tempo, è termoformabile<br />
al 100%, per gli sciatori che preferiscono<br />
una maggiore personalizzazione. È<br />
calda e confortevole,<br />
così come viene<br />
richiesto dagli sci<br />
alpinisti.<br />
nessUn infortUnio<br />
La linea 3D Wear Active Tense di<br />
Erreà si completa con la presenza dei<br />
panta Exo e panta Ergo specifici per<br />
le articolazioni inferiori. Il loro utilizzo<br />
permette principalmente la stabilizzazione<br />
e una corretta postura del ginocchio con<br />
un conseguente effetto preventivo sugli<br />
infortuni degli arti inferiori,<br />
una maggiore stabilità e<br />
un miglioramento delle<br />
performance nella corsa<br />
e delle prestazioni.<br />
ERREÀ SPORT<br />
Tel. 0521 3102<br />
info@errea.it<br />
GARMONT<br />
Tel. 0423 8726<br />
info@garmont.com<br />
135
NOVITà PRODOTTO<br />
136<br />
il tessUto per Una donna<br />
di classe, e non solo<br />
Vertigo è l’innovativo tessuto che unisce<br />
tecnicità e fascino, performance e creatività,<br />
per un design grafico attuale e contemporaneo.<br />
L’estrema elasticità del tessuto e l’eccezionale<br />
recupero della forma anche dopo<br />
numerosi lavaggi, permettono di creare capi<br />
di abbigliamento intimo capaci di adattarsi al<br />
corpo modellando le forme senza particolari<br />
costrizioni. Ecco perché Vertigo vanta la certificazione<br />
Lycra Beauty di Invista: programma<br />
pensato per garantire capi da intimo shaping<br />
all’avanguardia capaci di assicurare comfort,<br />
stile, qualità ed eleganza. Per quanto riguarda<br />
invece il mondo dell’abbigliamento sportivo,<br />
Vertigo è un punto di riferimento per tutti<br />
gli atleti, anche i più esigenti. Compatto e<br />
coprente assicura una corretta compressione<br />
muscolare, fondamentale per rallentare la<br />
formazione dell’acido lattico, aumentare la<br />
resistenza, affinare la precisione dei movimenti<br />
ed esercitare un leggero massaggio sulle<br />
fasce muscolari, posticipando la sensazione<br />
di affaticamento. Queste caratteristiche<br />
hanno assicurato a Vertigo la<br />
certificazione Lycra Sport, garanzia<br />
di elevata tecnicità del<br />
tessuto, libertà di movimento,<br />
raggiungimento della massima<br />
performance. Inoltre, questo<br />
tessuto resiste al pilling e alle<br />
abrasioni, protegge dai raggi<br />
UV (UPF 50+) e grazie alla<br />
presenza dell’elastomero Xtra<br />
Life Lycra, resiste agli attacchi<br />
del cloro, delle creme e del<br />
sudore, molto più a lungo<br />
rispetto ad un tessuto realizzato<br />
con elastomero standard.<br />
CARVICO<br />
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tanti stili in Una sola collezione<br />
doti incredibili<br />
La TP25 prodotta da R. Off. B. è<br />
una rettificatrice a mole in ceramica<br />
semplice da usare per la lavorazione<br />
della lamina laterale e per il tuning<br />
degli sci. Si caratterizza oltre che<br />
per un ingombro davvero ridotto (cm<br />
84x67x126h) anche per una qualità<br />
eccellente.<br />
R. OFF. B.<br />
Tel. 0445 621 023<br />
info@roffb.com<br />
Il barefoot, quello vero, consiste nel muoversi<br />
con il piede completamente scalzo. Oggi, tutti i<br />
vantaggi che ne conseguono, sono ottenibili solo<br />
con un calzare e mai con una calzatura anche se<br />
minimalista. La Divisione Ricerca e Sviluppo di<br />
Akkua in collaborazione con quella di Elav hanno<br />
realizzato R’Evolution, l’unico prodotto al mondo<br />
progettato a partire dalla calza invece che dalla<br />
scarpa. Il processo di Ricerca e Sviluppo ha<br />
comportato un lavoro di studio biomeccanico e dei<br />
materiali per arrivare ad un prodotto che consente<br />
di far lavorare il piede come se fosse scalzo quando<br />
in realtà è ben protetto dal mondo esterno. Akkua<br />
ha sviluppato tre tipologie di prodotti che spaziano<br />
dal Free Time al Fitness al Running, con precise<br />
caratteristiche tecniche strettamente legate alla<br />
tipologia dell’impegno meccanico. Il piede ritornerà<br />
finalmente a lavorare come è stato progettato<br />
dalla natura, per una piacevole sensazione quasi<br />
dimenticata. Fra i maggiori benefici di R’Evolution:<br />
appoggio fisiologico del piede, caricamento efficace<br />
delle volte plantari, trasferimento ottimale dell’energia<br />
meccanica ed ottimizzazione della locomozione,<br />
aumento del reflusso venoso, ottimizzazione del<br />
treno ascendente di vibrazioni meccaniche naturali,<br />
aumento del drenaggio linfatico.<br />
AKKUA<br />
Tel. 030 6821 559<br />
info@akkua.it<br />
Il design giovanile della collezione Freezone di Icepeak si rivolge in modo particolare agli snowboarders. Il nucleo della collezione si<br />
basa su tessuti funzionali dal tocco fashion, con fantasie dalle colorazioni vivacissime. Le linee di questi capi si ispirano allo streetwear<br />
e alle uniformi militari. Per i tessuti, fra le novità troviamo il denim laminato per i pantaloni (63% in cotone, 37% in poliestere), e il velluto<br />
laminato sempre per i pantaloni (10.000 mm/5000mvp). I colori accesi utilizzati per i capi femminili<br />
sono: melanzana, blueberry, mango, raspberry, limone, rosso pomodoro e mela verde. Un’altra<br />
palette di colori disponibile utilizza le varie sfumature del blu, oltre ai colori torrone e cioccolato.<br />
La collezione racchiude diversi stili, e comprende: giacche tinta unita che si abbianano facilmente<br />
con i pantaloni da sci dai colori vivaci, giacche imbottite con fantasie a scacchi e dalle stampe in<br />
moderno camouflage. Tutte le giacche imbottite hanno dettagli funzionali come cappucci rimovibili,<br />
sbocchi di aerazione, cuciture nastrate, polsini in<br />
lycra, e inserti para neve staccabili ed elasticizzati.<br />
Le numerose tasche, le zip nastrate, i blocchi di<br />
colore e i rivestimenti con diversi materiali completano<br />
i capi. Inoltre, la collezione comprende un’ampia<br />
varietà di midlayer, che vanno dalle giacche<br />
soft shell fino alle felpe<br />
in cotone.<br />
L-FASHION GROUP<br />
Tel. +358 (0) 3 8221211<br />
www.lutha.fi<br />
riscoprire antiche sensazioni