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ISPO - TopSport

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<strong>ISPO</strong><br />

29.01. - 01.02.12<br />

Halle B3, Stand 212


Comunicazione pubbliredazionale<br />

La Sportiva<br />

al cinema<br />

Il 9 novembre 2011 in Val di Fiemme è andato in scena sul palco del<br />

cinema/teatro di Tesero il primo “La Sportiva Winter Sales Meeting”, evento<br />

durante il quale La Sportiva ha presentato in anteprima assoluta ai propri<br />

distributori internazionali, la sua prima collezione d’abbigliamento invernale.<br />

Il sipario – vista la scelta della location è il termine appropriato – si è aperto<br />

su una linea completa dedicata interamente allo sci alpinista e a chi ama vivere<br />

la montagna in totale sicurezza, comfort e protezione. Capi leggeri,<br />

performanti e dotati di soluzioni tecniche all’avanguardia che incontrano le<br />

esigenze tanto degli atleti, quanto di chi li utilizza per le proprie avventure<br />

personali in montagna.<br />

A fare da filo conduttore per l’operazione di presentazione e nei<br />

prossimi mesi, per la fase di lancio sul mercato della linea “skimountaineering”,<br />

il tema cinematografico dell’eroe. Lo sci alpinista<br />

viene infatti interpretato da La Sportiva come una persona<br />

capace di superare i propri limiti, di abbattere le barriere e di<br />

raggiungere obiettivi sempre più alti. Raggiungimento facilitato<br />

proprio dai capi La Sportiva, in grado di accompagnare<br />

l’atleta nelle sue realizzazioni in gara o durante<br />

un’escursione.<br />

Ogni dettaglio della presentazione è stato quindi<br />

pensato per legarsi al tema portante della campa-<br />

gna: dalle immagini di presentazione, alle scenografie, passando<br />

per i gadgets e alla scelta della location, il cinema di Tese-<br />

ro. E se proprio a Tesero La Sportiva ha mosso i suoi<br />

primi passi nel 1928 attraverso la nascita di un pic-<br />

colo laboratorio artigiano che riparava gli scarponi<br />

dei boscaioli della Valle, a<br />

Tesero La Sportiva ha<br />

presentato oggi la<br />

sua prima collezio-<br />

ne d’abbigliamento<br />

ufficiale, unendo<br />

ancora una vol-<br />

ta innovazio-<br />

ne, tradizio-<br />

ne e pas-<br />

sione.


LA SPORTIVA® is a trademark of the shoe manufacturing company “La Sportiva S.p.A” located in Italy (TN)<br />

Photo © La Sportiva<br />

WE ARE SKIMOUNTAINEERS<br />

CRESCERE, SFIDARSI, EVOLVERE: QUESTO È LO SCI ALPINISMO. QUESTI SONO I VALORI DE LA SPORTIVA.<br />

E QUESTA È LA PRIMA COLLEZIONE D’ABBIGLIAMENTO LA SPORTIVA: DEDICATA A TUTTI GLI SCI ALPINISTI.


S<br />

Febbraio 2012<br />

o m m a r i o<br />

Le Ru b r i c h e<br />

44<br />

FOTO: NORDICA<br />

In Copertina: foto Mountain Force<br />

6_ Elenco delle aziende citate<br />

10_ Editoriale<br />

12_ SportVillage<br />

116_ Sport Economia<br />

124_ Vetrine novità prodotto<br />

18<br />

56<br />

78<br />

SPECIALE FREE SKI<br />

Una community di grandi appassionati, che entusiasma e<br />

contagia. Il numero degli amanti del free ski è ancora in crescita,<br />

e da nicchia si sta trasformando in un mercato capace di reggere<br />

alla crisi<br />

SPECIALE SCI ALPINO<br />

I cambiamenti del mercato dello sci alpino nelle testimonianze di<br />

alcune tra le aziende leader del settore, ma anche dei campioni<br />

che ne hanno fatto la storia. Oggi il mercato dello sci alpino è<br />

cambiato, figlio dell'evoluzione della società e dell'economia<br />

SPECIALE UNDERWEAR<br />

Sempre più su, l'underwear tecnico vola ancora più alto.<br />

L'evoluzione dell'intimo sportivo non si ferma. I capi più nuovi,<br />

grazie alle loro caratteristiche si fanno sempre più versatili.<br />

Passano dalla versione baselayer a soggetto principale del<br />

guardaroba<br />

SPORT BUSINESS<br />

IN TEMPO DI CRISI<br />

Per molti è una domanda, per alcuni una certezza, per tutti una<br />

speranza. Quale futuro per il sistema sportivo italiano? Ecco<br />

un'analisi della situazione odierna, raccontata anche attraverso<br />

le parole di alcune voci autorevoli del settore<br />

4


UN SUCCESSO STR AORDINARIO<br />

FREMIL INTERNATIONAL PRESENTA LE REGOLE DEL FUTURO<br />

Sfilate West Scout e Ciesse Piumini<br />

Roma 21 Novembre 2011<br />

Fremil International Spa rompe gli schemi ed in una location esclusiva nel cuore di Roma riscuote un successo straordinario<br />

davanti ad oltre 200 imprenditori e buyer nazionali ed internazionali con una rivoluzionaria proposta di business:<br />

• STRATEGIA DI PRODOTTO INEDITA<br />

• VALUE FOR MONEY INNOVATIVO<br />

• MARGINALITÀ COSTANTE E SUPPORTATA<br />

• NUOVA POLITICA DI GESTIONE GIACENZE<br />

Una vera partnership a 360°. Scoprila anche tu!<br />

Infoline:<br />

(+39) 335 1917424 • contact@ciessepiumini.com • contact@westscout.it


6<br />

PERIODICO PROFESSIONALE INDIPENDENTE<br />

DI INFORMAZIONE E OPINIONE<br />

PER GLI OPERATORI ITALIANI<br />

DELL’ARTICOLO E ABBIGLIAMENTO SPORTIVO<br />

Direzione, Redazione, Pubblicità,<br />

Amministrazione:<br />

Via Emilia Ponente, 26 - 40133 Bologna<br />

Telefono: 051 385 700 (r.a.)<br />

Telefax: 051 384 793<br />

www.topsport.it - info@topsport.it<br />

Direttore Responsabile<br />

Giovanna Glionna<br />

Direttore Editoriale<br />

Michele Glionna<br />

Opinionisti<br />

Fabio Campagnolo, Lucia Casadei, Marco Danieli,<br />

Michele De Masis, Grazia Fornaro, Sergio Longoni,<br />

Georg Oberrauch, Fabio Pelosi, Pierpaolo Pighini,<br />

Renato Tolusso<br />

Testi e servizi<br />

Tina Alboresi, Piero Aliprandi, Matteo Barboni,<br />

Orelia Campolo, Monica D’Alessandro, Salvatore<br />

Ferraiuolo,<br />

Leonardo Glionna, Lidia Malacarne, Nicola Marra,<br />

Damiano Montanari, Vittorio Nava, Antonio Padovani,<br />

Ezio Petrillo, Francesco Pontelli, Andrea Sganzerla,<br />

Guido Siniscalchi,<br />

Paola Turcato, Aldo Vittorio<br />

Segreteria di Redazione<br />

Arianna Pelagalli<br />

Promozione e sviluppo<br />

Michele Francescutti<br />

Antonio De Luca<br />

Giovanni De Risio<br />

Grafica<br />

Silvia Carbonaro<br />

Pubblicazione edita dalle Edizioni Miglio srl – Divisione Periodici.<br />

Spedizione in regime Posta Target Magazine. Registrazione del Tribunale<br />

di Milano n. 258 del 28/05/83 e del Tribunale di Bologna n.<br />

5459 del 20/02/87. Pubblicità inferiore al 45%. Proprietà e diritti riservati.<br />

Manoscritti, foto e disegni, anche se non pubblicati, non saranno<br />

restituiti. Delle opinioni manifestate negli scritti sono responsabili<br />

gli autori, dei quali la direzione intende rispettare la piena libertà<br />

di giudizio. Stampa: Grafiche Garattoni, Viserba di Rimini. Opera<br />

depositata a norma di legge presso l’ufficio proprietà Letteraria Artistica<br />

Scientifica Roma. Rivista a carattere culturale ed economico<br />

riconosciuta dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, RNS n°<br />

2003 del 23.10.1986 – ROC 6121.<br />

ABBONAMENTI PER l’ITALIA: La spedizione di Top Sport in Italia<br />

(10 numeri annui) avviene in abbonamento postale. Per richiedere<br />

l’invio, è necessario sottoscrivere un abbonamento annuale pari a<br />

20,00 Euro, comprensivo di un’edizione dell’annuario, PanoramaDati.<br />

Dopo aver effettuato il versamento su c/c postale n. 22897409<br />

intestato a Edizioni Miglio, occorrerà inviare via fax copia del bollettino<br />

comprovante l’avvenuto pagamento, unitamente ad una lettera<br />

scritta in cui sia espressa la qualifica di appartenenza al settore<br />

(negoziante, fabbricante, rappresentante ecc.). L’abbonamento decorrerà<br />

dal primo numero raggiungibile a far data dal ricevimento del<br />

fax. Abbonamento annuale per l’Italia per non operatori: 40,00 Euro.<br />

ARRETRATI: I numeri arretrati possono essere richiesti direttamente<br />

presso gli Uffici delle Edizioni Miglio e vengono inviati in contrassegno<br />

(al costo di Euro 6,00 cad.).<br />

LEGGE 675/1996 SULLA PRIVACY. Le Edizioni Miglio garantiscono<br />

la riservatezza dei dati. L’invio dei dati alle Edizioni Miglio è indispensabile<br />

per quanto riguarda la gestione di abbonamenti gratuiti,<br />

la partecipazione a manifestazioni fieristiche o informazioni commerciali.<br />

Il mancato invio renderà impossibile lo svolgimento dei suddetti<br />

servizi. In base all’articolo 13 Legge n. 675/96, si potrà in qualsiasi<br />

momento esercitare i relativi diritti, tra cui consultare, integrare, correggere<br />

e cancellare i dati personali ed anche opporsi all’utilizzo per<br />

finalità di marketing diretto. Basterà scrivere a: Edizioni Miglio srl – Via<br />

Emilia Ponente, 26 – 40133 Bologna.<br />

Media Partnerships<br />

ABBIAMO PARLATO IN QUESTO NUMERO DI...<br />

Azienda<br />

Pagina<br />

A<br />

Adidas 121<br />

Advansa 101<br />

Affinita Fernando 70<br />

Akkua<br />

136, III cop.<br />

Alfageme Marta 119<br />

Amer Sports 50<br />

Anomaly Action Sports 52<br />

Appelbaum Rhona S. 117<br />

Aquafil 56, 67, 69, 72, 127, 132<br />

Aquarapid – Iga Company 8,<br />

133, 134<br />

Aqua Sphere<br />

II cop.<br />

Arena 66<br />

Armstrong Timothy 117<br />

Asics 14<br />

Assosub 122<br />

Atomic 50<br />

B<br />

Barmasse Hervè 14<br />

Baroni Enrico 119<br />

BasicNet 119<br />

Bastagli Alessandro 119<br />

Baumann Romed 15<br />

Benetton Treviso 15<br />

Bendler Markus 14<br />

Berghaus 121<br />

Bikkembergs 121<br />

Braconi Massimo 46<br />

Briko 58, 60<br />

Brizza 72<br />

Brugger Hermann 14<br />

Burich Don 118<br />

Burton 74<br />

C<br />

Calzaturificio Gue-Mar 108<br />

Calzaturificio La Sportiva 2-3, 47,<br />

125, 128, 134<br />

Calzificio Concorde 131<br />

Canterbury 15<br />

Carturan Giovanni 45, 48<br />

Carvico 54-55, 72, 126,<br />

135, 136<br />

Cheek Craig 117<br />

Ciesse Piumini 12<br />

Cober 35, 124, 131<br />

Colle 24, 31<br />

Colnaghi Calissoni Laura 72<br />

Columbia 60, 62<br />

Compagnoni Debora 26<br />

Cor Sport 87, 131<br />

Costa Alessandro 45, 48<br />

Crazy Idea 50<br />

D<br />

Dainese 22, 27, 30,<br />

37, 126, 133<br />

Danieli Marco 84-85<br />

Della Bordella Matteo 14<br />

De Marco Nathalie 57<br />

De Masis Michele 88-89<br />

De Negri Manfredi 100-101<br />

Dieci HP 20, 28, 29, 30, 37<br />

Digi Instruments 89, 127, 135<br />

Azienda<br />

Pagina<br />

Dimensione Danza 119<br />

DJO Italia 7, 129<br />

Docksteps 121<br />

Dryarn 56, 64, 67, 69<br />

Dugdale Angela 121<br />

E<br />

E-Group 24, 26, 31, 129<br />

Erreà Sport 61, 70, 128, 135<br />

E.R. Rovera 91, 126, 128<br />

Eudishow 123<br />

European Outdoor Group 121<br />

Everlast 119<br />

F<br />

F.a.r. Reti 38<br />

Fas Pendezza 107, 126, 130<br />

Festi Luigi 14<br />

F.lli Campagnolo 38, 40, 41<br />

Fontana Daniel 16<br />

Fossati Carlo 58<br />

Fraticelli Alberto 92<br />

Frare Enrico 20, 24, 26, 29<br />

Fremil International 5, 12, 28,<br />

124, 133, 134<br />

G<br />

Gammasport 111, 127, 130<br />

Garmin 15, 120<br />

Garmont 33, 124, 128, 135<br />

Gartner Arthur 17<br />

Geier Diffusion 52<br />

Geospirit 118<br />

Ghidini Luca 110-111<br />

Gil – Spaziale Splendy 76-77,<br />

125, 135<br />

Girardelli Marc 15<br />

Gnaro Mondinelli Silvio 14<br />

Gore Bike Wear 60<br />

H<br />

Head 120<br />

Held Mark 121<br />

Helly Hansen 68<br />

High Power 96-97, 125, 132<br />

Hirscher Marcel 15<br />

I<br />

Icepeak 23, 136<br />

Idea 84-85<br />

Intersport 100-101<br />

Invista 118<br />

J<br />

Jersey Lomellina 72<br />

K<br />

Kirkwood Bob 118<br />

Kostner Isolde 15<br />

Kotkin Dan 118<br />

L<br />

Land-Mark 12<br />

Latterrade François 119<br />

L-Fashion Group 23, 136<br />

Lotto Sport 92<br />

Longoni Sergio 104-105<br />

Lowe Alpine 118<br />

Lowe Jeff 118<br />

Lutha 23


ABBIAMO PARLATO IN QUESTO NUMERO DI...<br />

Azienda Pagina Azienda Pagina Azienda Pagina Azienda Pagina<br />

M<br />

Maglificio Gimer 99, 129<br />

Manifattura di Bigolino 93, 126<br />

Marsoner Reinhold 12<br />

Marte Robert 120<br />

Mastellini Luca 67<br />

McWalter Wally 118<br />

Merighetti Daniela 15<br />

Mico Sport 36, 59, 66,<br />

67, 125, 130<br />

Milanesio Aldo 14<br />

Millet 14<br />

Moro Simone 14<br />

Mountain HardWear 14<br />

Muner Fabio 22, 24, 30<br />

Murphy&Nye 119<br />

N<br />

Necchi Nadia 119<br />

Nencetti Alberto 21, 24, 29<br />

Neher Helmut 13<br />

New Balance 17<br />

Nike 117, 120<br />

Nordica 15, 28, 46, 48, 49, 129<br />

Northfeet 105<br />

O<br />

Oberrauch Georg 80-81<br />

Odlo 70, 71<br />

OutDry Technologies 83, 124, 132<br />

Oyama Motoi 14<br />

P<br />

Pasasport 114-115, 129, 131<br />

Pellizzari Martino 12<br />

Pelosi Fabio 106-107<br />

Penasa Davide 71<br />

Peuterey Group 118<br />

Pitti Uomo 117<br />

Plake Glen 16<br />

Plastiche Cassano 25, 35,<br />

40, 125, 132<br />

Polartec 71<br />

Polo Sport 88-89<br />

Project 2010 22, 39,<br />

50, 112-113<br />

Prowinter 12, 75<br />

Puma 17<br />

Punto Azzurro 35, 51, 52, 127<br />

Q<br />

Quiksilver 13, 119<br />

R<br />

Rainer Angelika 15<br />

Raxy Line 95, 124, 130<br />

Richards Morphy 121<br />

R. Off. B. 37, 136<br />

Rossi Renato 119<br />

Rossignol Sci 22, 24, 25, 28,<br />

29, 30, 47, 52, IV cop.<br />

Roxy 13<br />

Runggaldier Peter 15<br />

S<br />

Safilo 45, 48, 120<br />

Salewa 16, 66, 121<br />

Sbaraglini Franco 15<br />

Sixs 70<br />

Sixty 119<br />

Spac – Divisione Vegam 109,<br />

128, 132<br />

Sport Alliance 9, 11, 106-107<br />

Sportful 68<br />

Sportler 80-81<br />

Sport Specialist 104-105<br />

Steck Ueli 14<br />

Stefani Maria Giovanna 20, 22, 28<br />

Stricker Erwin 12<br />

Stosur Samantha 14<br />

Superga 119<br />

T<br />

Tecnowear 58, 73<br />

Tecso 64<br />

The Group Distribution 48<br />

The North Face 15<br />

Thoeni Gustav 32, 34<br />

Timberland 110-111<br />

Tolusso Renato 112-113<br />

Tomba Alberto 26, 32,<br />

34, 36, 38, 40<br />

Trerè Innovation 63, 131, 133<br />

U<br />

Ufo Plast<br />

25, 40, 47, 50, 53<br />

Umdasch Shop-Concept 13<br />

Urubko Denis 14<br />

V<br />

Vaude 68<br />

Viganò Stefano 15, 120<br />

Vigouroux Serge 118<br />

W<br />

Waves Ski 21, 127<br />

West Scout 12, 67<br />

Wiesendanger Max 118<br />

Wintersteiger 42-43<br />

WZ International 64, 65,<br />

130, 134<br />

X Y<br />

X-Bionic 62, 64<br />

Z<br />

Zandonà 22, 36, 47, 50, 52<br />

Zanier Sport 1, 22, 50<br />

Zeis Excels 121<br />

Zenga Walter 17<br />

Zoff Dino 17<br />

48.10 35, 51, 52, 127<br />

8


LA VISIBILITA’ E’ LA FORZA<br />

DI UN GRANDE GRUPPO.<br />

DA SOLI,<br />

POTETE SOGNARVELA.<br />

Sport Alliance. Chi partecipa ha già vinto.<br />

Emergere nel settore distributivo degli articoli sportivi è possibile. Basta<br />

divenire Partner di un’organizzazione che offre al commercio indipendente<br />

gli strumenti indispensabili per distinguersi. E che sviluppa progetti chiari,<br />

articolati e credibili, capaci di fornire ai vostri punti vendita la visibilità che<br />

meritano e che avete sempre sognato. Volete partecipare anche voi?<br />

Chiamateci allo 0471057300.<br />

9


EDITORIALE<br />

di Giovanna Glionna<br />

10<br />

QUESTO TEMPO NON<br />

È UNA PARENTESI<br />

Una promozione della pratica sportiva. Nuove e solide<br />

partnership commerciali. Solo così l’Italia dello sport<br />

uscirà dal tunnel di uno status nemmeno tanto ‘cool’<br />

Il 2011 è stato un anno difficile,<br />

di grande cupezza e di aspra<br />

incertezza. Né si è chiuso<br />

favorevolmente, con una meteorologia<br />

altalenante e latitante di neve. Difficile<br />

trovare eventi positivi, ben poca attività<br />

degna di nota sia sul fronte delle<br />

aziende produttrici che su quello della<br />

distribuzione. Poca voglia di rischiare,<br />

poca disponibilità ad investire, per<br />

crisi di liquidità, ma anche di idee. Se<br />

dobbiamo ragionare sul nuovo anno<br />

appena cominciato, non possiamo<br />

nascondere una evidente inquietudine.<br />

Perché il tempo che stiamo vivendo<br />

non ha più i tratti di una situazione<br />

eccezionale, momentanea, sta<br />

durando ormai da intere stagioni. Per<br />

altro da settimane ormai si ventila una<br />

recessione più pesante (e duratura)<br />

del previsto, anche perché non<br />

riguarda solo l’Italia. Mi chiedo fino<br />

a che punto il ‘sistema’ commerciale<br />

sportivo sia veramente consapevole<br />

di quanto stia accadendo. Non è solo<br />

una semplice recessione, c’è chi già la<br />

chiama depressione. Più grave, perché<br />

significa il venir meno della fiducia<br />

da parte degli operatori economici:<br />

stanno smettendo di sperare che<br />

il sistema nel quale hanno operato<br />

possa ancora funzionare.<br />

Stiamo tutti vivendo una fase<br />

storica in cui si è spezzata<br />

l’ininterrotta crescita economica,<br />

una rivoluzione anche culturale<br />

che cambia la percezione del<br />

mondo. Non si può pensare di uscirne<br />

come da una parentesi, sperando<br />

semplicemente di recuperare<br />

le passate posizioni, dobbiamo<br />

pensare ad un nuovo modello di<br />

sviluppo, perché da un clima di<br />

depressione come questo non si esce<br />

semplicemente con un ritorno del<br />

business stagionale (come si è fatto<br />

per anni, approfittando ad esempio<br />

di un clima invernale particolarmente<br />

abbondante di freddo e di neve).<br />

O il sistema commerciale sportivo<br />

italiano riesce a dare qualche<br />

risposta univoca, oppure ci<br />

penserà il mercato al consumo,<br />

tanto più che la recessione<br />

accelererà la tendenza già in atto<br />

a comprimere le spese, riducendo<br />

qualsiasi acquisto che sembri ‘troppo’<br />

velleitario, o ‘troppo’ costoso (rispetto<br />

quanto meno alla necessità reale<br />

del prodotto stesso). Le famiglie, a<br />

lungo rimaste in attesa della ripresa,<br />

hanno probabilmente compreso<br />

che questa, almeno a breve, non ci<br />

sarà. È ora possibile che si possa<br />

operare una riflessione più profonda<br />

sui propri stili di vita, sperimentando<br />

nuovi equilibri nelle scelte di<br />

consumo e tornando ad innalzare<br />

il tasso di risparmio per fare fronte<br />

alla accresciuta incertezza sul futuro.<br />

Quello che inizialmente poteva essere<br />

un aggiustamento momentaneo delle<br />

abitudini di spesa, oggi potrebbe<br />

trasformarsi in una nuova fase di<br />

austerità e contenimento della spesa.<br />

In questa ottica, le prospettive per<br />

il consumo, già ridotte al lumicino<br />

nella prima parte dell’anno, risultano<br />

ulteriormente deteriorate.<br />

Il prodotto sportivo, d’altronde, non è<br />

sufficientemente ‘di moda’ per reggere<br />

il confronto con i beni di lusso, e corre<br />

davvero rischi molto alti a proporsi<br />

come tale. Se lo sport diventa un<br />

‘lusso’ e perde la sua connotazione<br />

‘popolare’, dovremmo rivedere dalla<br />

base il sistema economico su cui si è<br />

basato il mercato dell’articolo sportivo<br />

italiano fino ad oggi. Se il prodotto<br />

sportivo non recupera agli occhi<br />

del consumatore valore e legittimità<br />

oggettiva, persino l’attività sportiva – e<br />

questo è in effetti il rischio maggiore<br />

– sembrerà perdere di significato ed<br />

utilità.<br />

Guardiamo quanto sta accadendo<br />

nelle nostre montagne, anche per la<br />

mancanza di neve: cresce il numero<br />

delle persone che ci va – più o meno<br />

in stagione – non tanto per praticare<br />

sport invernali quanto per trascorrere<br />

weekend (sempre più brevi), magari in<br />

hotel con centri benessere: l’opposto<br />

di una sana e faticosa attività outdoor.<br />

Il cambio di mentalità commerciale<br />

che io immagino, richiede che<br />

si riveda la scala delle priorità,<br />

separando con decisione i bisogni<br />

primari da quelli secondari, cui<br />

bisogna essere anche pronti a<br />

rinunciare o comunque a rivedere in<br />

profondità. Una rivoluzione culturale<br />

ormai assolutamente necessaria,<br />

che forse non si adatta a tutti gli<br />

attuali players sul mercato perché<br />

sottintende la fine di individualismi<br />

esasperati e la scoperta di un nuovo<br />

senso di comunità e di ‘appartenenza’,<br />

di relazioni interpersonali solidali negli<br />

obiettivi da condividere. La fine delle<br />

classiche divisioni di ruoli, l’inizio<br />

di vere partnership commerciali. In<br />

un’Italia dello sport che per decenni è<br />

stata sorretta dalla logica del grande<br />

marchio, il mercato ha vissuto nel<br />

sostanziale immobilismo. Ora serve<br />

il dinamismo delle persone e una<br />

flessibilità maggiore dei prodotti, per<br />

rilanciare il mercato sportivo tramite<br />

un’immagine moderna ed accattivante.<br />

E per questo premiante.<br />

giovanna.glionna@topsport.it<br />

Per uscire dal clima di depressione dobbiamo pensare ad un nuovo<br />

modello di sviluppo, corale e condiviso


SPORT ALLIANCE NEWS<br />

Sport Alliance:<br />

uniti contro la crisi globale<br />

Anche in momenti difficili come quelli che sta vivendo il settore retail è possibile distinguersi ed emergere.<br />

Come? Ce lo spiega Roberto Radivo, responsabile sviluppo di Sport Alliance,<br />

la piattaforma operativa che propone ai negozi di articoli sportivi indipendenti una serie di vantaggi esclusivi<br />

“È innegabile che i partner di Sport Alliance abbiano sempre avuto un<br />

vantaggio nei confronti dei concorrenti. Negli ultimi anni, caratterizzati<br />

da un inasprimento della concorrenza e dai negativi influssi della crisi<br />

globale, questo divario competitivo si è perfino ampliato perché le<br />

organizzazioni di vendita indipendenti non hanno potuto trarre vantaggio<br />

dal flusso di informazioni strategiche a disposizione di chi partecipa ai<br />

nostri progetti.” Così si esprime Roberto Radivo, responsabile sviluppo<br />

del network Sport Alliance, che aggiunge: “In realtà, le armi che<br />

forniamo ai nostri aderenti per affermarsi sul mercato sono numerose e<br />

riferite a molti aspetti della realtà aziendale. Oltre alla citata funzione<br />

informativa sulla sempre mutevole situazione del mercato, Sport<br />

Alliance seleziona e acquista prodotti dei migliori brand internazionali in<br />

nome di tutti i negozi aderenti, ottenendo condizioni contrattuali<br />

estremamente vantaggiose. In alcuni casi, abbiamo anche siglato<br />

accordi di distribuzione in esclusiva. Altra nostra primaria attività<br />

riguarda la realizzazione di attrezzature e abbigliamento a marchio<br />

proprio. Ne è un esempio recente il lancio della nuova linea Get Fit,<br />

brand di attrezzi e accessori per l’home fitness ideato, prodotto e<br />

distribuito da Sport Alliance, e già apprezzato dai partner che l’hanno<br />

posto in assortimento.” L’articolata proposta Sport Alliance è studiata<br />

per essere rivolta alla globalità del mercato: “Ci rivolgiamo a tutti i punti<br />

vendita che vogliono partecipare a progetti sviluppati dalla migliore<br />

piattaforma di acquisto, marketing e servizi esistente oggi sul mercato –<br />

spiega Radivo – siano essi di piccole dimensioni o realtà più complesse,<br />

purché con posizionamento di alta qualità orientato allo ‘Sport Style’ e<br />

allo ‘Sport Active’. A loro Sport Alliance riserva un’offerta trasparente ed<br />

estremamente vantaggiosa, che esclude obblighi d’acquisto e spese<br />

aggiuntive.” Anche l’attenzione costante alle tecnologie e al web<br />

caratterizza l’attività del gruppo bolzanino: “Presto – conclude Radivo –<br />

saremo on-line con un portale internet istituzionale completamente<br />

rinnovato che includerà anche una sezione riservata ai partner per la<br />

gestione degli ordini. Lanceremo a<br />

breve anche siti dedicati ai nostri<br />

principali brand, Get Fit in testa.<br />

Perché crediamo fermamente che<br />

la visibilità, nei confronti del<br />

mercato e dei consumatori, sia la<br />

forza di un grande gruppo.”<br />

A disposizione di tutti<br />

Ad avere accesso al sell-in di Get Fit e a<br />

poter quindi beneficiare dei vantaggi<br />

derivanti da un assortimento di valore, non<br />

sono solo le realtà partner del gruppo<br />

bolzanino (che comunque possono contare<br />

su particolari privilegi) ma chiunque<br />

disponga di un’attività commerciale<br />

specializzata in home fitness o nell’articolo<br />

sportivo. Una corretta attenzione alla non<br />

sovrapposizione territoriale e ai prezzi<br />

praticati al pubblico (imposti e controllati)<br />

sono ulteriori condizioni di tutela per gli<br />

aderenti all’offerta.<br />

Nella foto: l’attrezzo ellittico Elite 600<br />

ELITE 600<br />

Peso gruppo volano: 9 kg<br />

Sistema rallentamento: freno magnetico<br />

Regolazione sforzo: manuale 8 livelli<br />

Computer: LCD con 8 funzioni<br />

Rilevazione cardiaca: piastre hand pulse<br />

Peso max utente: 120 kg<br />

Lunghezza passo: 385 kg<br />

Dimensioni aperto (LxWxH): 1345x555x1582 mm<br />

Dimensioni imballo (LxWxH): 985x425x760 mm<br />

Peso netto: 57 kg<br />

Peso lordo: 64 kg<br />

Ruote trasporto: si<br />

Piedini stabilizzatori: si<br />

Certificazione: CE+Rohs<br />

prezzo al pubblico 699,95 €<br />

Sport Alliance International SpA<br />

Via Enrico Fermi, 14 – 39100 Bolzano – Tel. +39 0471 208300 – Fax +39 0471 208310<br />

www.sportalliance.it – info@sportalliance.it<br />

11


sport viLLaGe<br />

a cura di andrea sganzerla<br />

comunicazione eventi sponsorship<br />

A Bolzano, Prowinter<br />

e Alpitec 2012<br />

Il mondo degli sport invernali e il settore della tecnologia di montagna<br />

sono in continua evoluzione. Con la 12° edizione di Prowinter e la 7° di<br />

Alpitec, in accoppiata biennale dal 18 al 20 aprile 2012, Fiera Bolzano si<br />

conferma ancora una volta il punto di riferimento per conoscere in anteprima<br />

le novità e le tendenze del mercato di settore. Due fiere di successo<br />

che, edizione dopo edizione, hanno saputo integrare la propria offerta<br />

coinvolgendo nuovi comparti produttivi, stringendo partnership strategiche<br />

con associazioni ed enti internazionali, introducendo momenti di approfondimento<br />

dedicati alle novità emergenti. Quest’anno sarà la volta<br />

dello sci alpinismo con una piattaforma espositiva tutta dedicata ad atleti,<br />

esperti ed appassionati di questo sport di nicchia che negli ultimi anni<br />

ha dimostrato grandi potenzialità di sviluppo e un numero crescente di<br />

praticanti. Inoltre, sul palco del Prowinter Forum sono in programma una<br />

serie di eventi, incontri e premiazioni tra cui spicca lo Skiareatest Internazionale,<br />

durante il quale saranno premiate le migliori stazioni sciistiche<br />

dell’arco alpino dell’inverno 2011/12.<br />

Negli anni, Prowinter ha confermato un trend in continua ascesa, dai<br />

3200 visitatori del 2001 ai 5800 del 2011; ben 24 le nazionalità rappresentate<br />

durante la scorsa edizione (Paesi dell’Europa Centrale e dell’Est<br />

ma anche Russia, Stati Uniti, Cina e Giappone). Anche il numero degli<br />

espositori dimostra come la fiera sia oramai diventata un immancabile<br />

appuntamento per tutti gli addetti del settore: 246 aziende provenienti<br />

da 15 Paesi diversi. Considerando poi che solo 15 anni fa il noleggio incideva<br />

per il 6% sul mercato dell’articolo sportivo invernale, mentre oggi<br />

rappresenta una quota pari al 50% – in pratica uno sci su due – e la situazione<br />

economica attuale che spinge i praticanti ad adottare soluzioni<br />

sempre meno dispendiose, sembra che il futuro del comparto sia orientato<br />

verso ulteriori evoluzioni e reinterpretazioni. E Prowinter si configura<br />

proprio come una vetrina per presentare le novità in tema di prodotti e<br />

servizi, un laboratorio per il confronto e lo scambio di idee, un’occasione<br />

d’incontro dedicata a tutti gli addetti ai lavori per concludere accordi importanti<br />

in vista della nuova stagione, tra rental, punti vendita, scuole di<br />

sci, sci club, manager e operatori del settore.<br />

“Già da anni addietro si intravedeva l’ascesa del settore del noleggio –<br />

afferma Reinhold Marsoner, direttore di Fiera Bolzano –. Il noleggio non<br />

serve solo a chi viene a sciare in montagna per una o due settimane, ma<br />

ha conquistato anche altri settori legati agli sport di montagna con un<br />

netto aumento nel settore degli sci alpinisti. Il noleggio offre infatti molti<br />

vantaggi, tra i quali il fatto<br />

di poter utilizzare sempre<br />

gli ultimi modelli usciti sul<br />

mercato. Questo trend del<br />

noleggio è stato intravisto a<br />

suo tempo dall’indimenticabile<br />

amico Erwin Stricker e,<br />

parlando di trend, un organizzatore<br />

di manifestazioni<br />

fieristiche non può non reagire<br />

a quello che sta succedendo<br />

in questo momento.”<br />

Anche per la prossima edizione<br />

Prowinter lancerà una<br />

nuova proposta in linea con<br />

le tendenze del mercato attuale<br />

e introducendo una<br />

piattaforma interamente dedicata<br />

allo sci alpinismo, la<br />

disciplina sportiva invernale che nelle ultime stagioni ha registrato il maggior<br />

incremento in termini di appassionati. “Sempre più sciatori tradizionali<br />

passano o praticano anche lo sci alpinismo e persone che fino ad<br />

oggi non erano sciatori si avvicinano alla montagna attraverso questa disciplina<br />

o attraverso le ciaspole – aggiunge Reinhold Marsoner –. Questo<br />

nuovo megatrend è confermato anche dai dati di vendita e dalle statistiche<br />

effettuate dalla Guardia Forestale nella Provincia Autonoma di<br />

Bolzano che ha registrato in una giornata di fine settimana circa 6000<br />

persone in Provincia di Bolzano che praticavano sci alpinismo.”<br />

In Europa i praticanti sono stimati in oltre 5 milioni, con oltre 100.000<br />

atleti agonisti, la Germania la fa da padrona con gli oltre due milioni di<br />

sportivi. In Italia gli agonisti tesserati alla FISI sono circa 15.000, 70 le<br />

gare riconosciute dalla Federazione, 300.000 i praticanti stimati. A livello<br />

internazionale il movimento dello sci alpinismo è rappresentato dalla<br />

ISMF – International Ski Montaineering Federation –, già partner di Fiera<br />

Bolzano per la realizzazione dell’evento, che organizza annualmente<br />

Campionati Mondiali, Campionati Europei e un circuito di Coppa del<br />

Mondo al quale partecipano atleti provenienti da 29 Paesi.<br />

12<br />

Fremil on-line<br />

Fremil International, azienda titolare dei marchi<br />

West Scout e Ciesse Piumini di abbigliamento<br />

sportswear e ad altro contenuto tecnico per<br />

snowboarder e sciatori, rafforza la propria presenza<br />

in internet rinnovando concettualmente<br />

il sito westscout.com, dando vita al nuovo<br />

web-store ciessepiumini.com, visitato da circa<br />

64.000 utenti da quando è stato attivato, lo<br />

scorso ottobre. Fremil dispone, inoltre, del to verticaltour.it per supportare l’inizia-<br />

sine<br />

(la sesta della serie), organizzata in<br />

quattro tappe, durante le quali freestyler,<br />

tiva promozionale Braulo Vertical Tour<br />

2012, consistente in una manifestazio-<br />

snowboarder e semplici appassionati, oltre<br />

a confrontarsi in gare, potranno assistere<br />

a spettacoli organizzati sulle nevi<br />

ad alta quota.<br />

Nuova distribuzione Opro International<br />

Opro International, l’azienda leader mondiale nei paradenti, annuncia il<br />

nuovo accordo di distribuzione per l’Italia con Land-Mark S.r.l. L’azienda<br />

Britannica non ha bisogno di presentazioni: negli ultimi anni si è imposta<br />

nel mercato dei paradenti per il rugby grazie all’eccellente rapporto<br />

qualità/prezzo ed alla tecnologia innovativa OproFin.<br />

Ora vuole crescere in modo stabile in Italia e per questo motivo è iniziata<br />

la collaborazione con Land-Mark S.r.l., gli specialisti del rugby.<br />

“La distribuzione Opro – ha dichiarato Martino Pellizzari, direttore di<br />

Land-Mark – nasce dalla convinzione che questo prodotto ci darà<br />

grandi soddisfazioni. Come è successo nel Regno Unito, in Germania,<br />

Francia, Spagna ed Est Europa Opro potrà dispiegare tutta la propria<br />

potenzialità nel mercato italiano. Personalmente sono entusiasta di<br />

guidare questo progetto che rappresenta una sfida importante ed allo<br />

stesso tempo un grande stimolo.”<br />

Opro è fornitore ufficiale di suqadre di primissimo rilievo internazionale,<br />

come England Rugby, Leicester Tigers, Cardiff Blues, Harlequins, London<br />

Irish, Newport Dragons, Perpignan, Saracens, Bath Rugby, Castres<br />

Olympique, e molte altre ancora.


Quiksilver apre a Chamonix<br />

Il progetto del Boardriders di Chamonix, ufficialmente inaugurato il 25<br />

gennaio 2012, rientra nella strategia di Quiksilver volta ad affermare la<br />

concezione di una nuova tipologia di negozio sulla costa atlantica, nelle<br />

Alpi e nelle capitali europee più importanti, attuando una filosofia radicalmente<br />

diversa dai canali di distribuzione tradizionale. I Club Boardriders<br />

sono ambienti unici, dal design esclusivo, situati in località accuratamente<br />

selezionate.<br />

Ognuno di essi è stato creato come un luogo dove gli appassionati di<br />

boardsports possano incontrarsi e trascorrere del tempo, avendo a disposizione<br />

servizi dedicati e le ultime novità di prodotto di tutti i brand<br />

del gruppo (Quiksilver, Roxy, DC, Moskova, LibTech,Gnu e altri).<br />

Quiksilver ha costituito la sua base invernale nel cuore di Chamonix rinnovando<br />

un antico edificio di 400 metri quadri di superficie su tre livelli,<br />

e ristrutturandolo per ottimizzare al massimo lo spazio.<br />

L’accogliente facciata rispetta totalmente l’architettura della località di<br />

Chamonix, con ampie vetrate sull’ingresso del negozio in modo tale che<br />

i passanti abbiano una splendida visuale di ciò che accade all’interno.<br />

Per gli interni, Quiksilver ha optato per una versione moderna dello stile<br />

del tipico fienile di montagna, con materiali naturali e di provenienza<br />

etica: legno antico, pietra, ardesia, vetro e metallo.<br />

Gran parte del piano terra è dedicato agli accessori, con una valanga di<br />

guanti, cappelli e caschi da neve. Orologi e goggle sono esposti sotto<br />

campane di vetro retroilluminate, appoggiati su pulegge metalliche come<br />

piccole cabine di risalita degli impianti.<br />

Al piano interrato si accede tramite un’ampia scalinata a gradinate che<br />

può essere utilizzata come spalti per concerti, mostre, proiezioni di film<br />

o collaborazioni artistiche.<br />

Lo stesso piano interrato<br />

ospita un angolo tecnico,<br />

un vero e proprio incubatore<br />

di attrezzatura da sci<br />

e snowboard che mette<br />

in mostra la più ampia<br />

gamma di prodotti tecnici<br />

all’avanguardia firmati<br />

Quiksilver, Roxy, DC, Libtech<br />

e Gnu, in vendita o a<br />

noleggio.<br />

Sopra il primo piano vi è una nuova area, ribattezzata “La Soffitta”, dedicata<br />

appositamente alle donne e ai ragazzi. Il loft, infatti, è la sede delle<br />

collezioni donna Quiksilver e Roxy, ed è stato attrezzato per offrire<br />

un ambiente caldo e accogliente arredato con mobili antichi, con travi<br />

a vista.<br />

Procedendo nello store, si trova una libreria fornita con la collezione<br />

completa Cordé Rouge, pubblicata da Edizioni Guerin, una serie di<br />

opere che raccontano le più grandi avventure di alpinisti-autori.<br />

È un invito a sedersi e compiere un viaggio con gli occhi, grazie al panorama<br />

impareggiabile del Monte Bianco che si scorge attraverso gli<br />

ampi abbaini. Sul retro del loft c’è una zona apposita per i visitatori più<br />

giovani, un’area in stile cabina dove trovare tutte le collezioni dedicate<br />

al bambino.<br />

La giornata mondiale della neve<br />

Da Shop-Concept a Shopfitting<br />

Non esistono solo le discipline dello sci sulla neve delle Alpi. La montagna d’inverno è vissuta<br />

sempre più a 360 gradi, e anche soluzioni ludiche e alternative allo sci, aiutano nella<br />

promozione degli sport invernali.<br />

È in questa ottica che la regione di Hall-Wattens ha accolto l’invito della FIS per ospitare<br />

il primo World Snow Day, la giornata mondiale dedicata alla neve fortemente voluta dalla<br />

Federazione Internazionale dello Sci.<br />

Sono decine le località in tutto il mondo che nel penultimo weekend di gennaio hanno<br />

ospitato eventi e manifestazioni legate alle discipline che si svolgono sulla neve (si veda<br />

www.world-snow-day.com), e tra queste anche la destinazione del Tirolo austriaco a pochi<br />

chilometri da Innsbruck, che per l’occasione ha proposto un proprio cavallo di battaglia:<br />

il “klumper”.<br />

Di cosa si tratta? Il klumper è una sorta di monopattino estremamente semplice nella costruzione:<br />

un telaio di legno – che funge anche da seggiolino per colui che lo cavalca –<br />

nel quale è “integrato” un piccolo sci nella parte terminale, e che consente di scendere<br />

sulle tradizionali piste di discesa, tra evoluzioni, derapate e inevitabilmente qualche caduta.<br />

Ciò che è bello nel klumper è che non è essenziale essere dei grandi atleti per scendere<br />

con questo originale quanto semplice seggiolino: è sufficiente lasciarsi trasportare e<br />

mantenere l’equilibrio ad ogni cambio di direzione. Non c’è età per scendere con il klumper,<br />

piccoli e meno giovani, il divertimento è assicurato.<br />

Nato ufficialmente nel febbraio 2006 con i primi Campionati Mondiali ospitati sulle nevi di<br />

Tulfes nella regione di Hall Wattens, i klumper<br />

sono cresciuti un po’ in tutte le Alpi e oggi entrano<br />

a far parte degli eventi collaterali del FIS<br />

World Snow Day 2012.<br />

Venerdì 19 gennaio, infatti, il villaggio di Tulfes<br />

ha accolto decine di amanti del klumper<br />

che hanno animato le piste da sci, anche i<br />

principianti, giovani e meno giovani ospiti della<br />

regione, hanno potuto partecipare e provare<br />

a sfidarsi in una divertente gara ad eliminazione.<br />

Molti ‘attrezzi’ sono stati a disposizione<br />

per prove dirette, dopo aver visto la prima discesa<br />

era difficile resistere alla tentazione di<br />

un po’ di adrenalina.<br />

Oltre ad avere un nuovo corporate design, dal 1° gennaio<br />

2012 la Umdasch Shop-Concept ha anche un<br />

nuovo wording: Umdasch Shop-Concept diventa Umdasch<br />

Shopfitting “Space for Brands” (“creiamo posto<br />

per il tuo marchio”). Il nuovo e moderno logo mantiene<br />

il grigio antracite come suo colore distintivo.<br />

Gradualmente la nuova immagine sarà visibile su tutti<br />

gli strumenti pubblicitari dell’azienda.<br />

Sono passati esattamente 20 anni dall’ultima revisione<br />

del corporate design Umdasch. Allora fu introdotto<br />

il claim Umdasch Shop-Concept per porre in ulteriore<br />

evidenza la professionalità di un’azienda specializzata<br />

in consulenza e servizi nel settore dell’arredamento di<br />

negozi. Ciò che la nuova immagine non riusciva a trasmettere<br />

con sufficiente incisività, e la cosa è emersa<br />

soprattutto negli ultimi anni, era la sua operatività internazionale<br />

ossia la capacità di offrire le sue prestazioni<br />

a livello globale. Da qui l’esigenza di un nuovo<br />

corporate design capace di trasmettere proprio questo<br />

e di ridefinire l’immagine a livello visivo.<br />

Il nuovo sito della Umdasch Shopfitting (www.umdasch-shopfitting.com)<br />

partirà<br />

entro aprile del<br />

2012 parallelamente<br />

alla pubblicazione<br />

della<br />

brochure aziendale,<br />

anch’essa<br />

in una nuova<br />

veste (nella<br />

foto, Helmut<br />

Neher, patron<br />

dell’azienda).<br />

13


sport viLLaGe<br />

14<br />

L’outdoor sostiene la Medicina di Montagna<br />

Finalmente l’Università di Saragozza<br />

non sarà più l’unica a considerare<br />

la montagna come un ambiente<br />

degno di approfondimenti<br />

specifici da parte della medicina.<br />

A gennaio, infatti, l’Università degli<br />

Studi dell’Insubria (Varese) ha<br />

inaugurato il 1° Master Internazionale<br />

di II° livello in Medicina di<br />

Montagna, distinguendosi come il<br />

secondo Ateneo europeo attento<br />

a questa disciplina. Il Master si avvale<br />

della collaborazione del prestigioso<br />

Mountain Emergency Medicine<br />

(EURAC di Bolzano) diretto<br />

da un’autorità mondiale in materia<br />

come il Prof. Hermann Brugger, e<br />

si adegua alle linee guida internazionali<br />

dettate dalle più importanti<br />

società del settore (UIAA, ICAR,<br />

ISMM). Un progetto importante,<br />

ideato e coordinato dal Dottor Luigi<br />

Festi (dirigente medico presso<br />

l’U.O. di Chirurgia Generale III ad<br />

Indirizzo Toracico dell’Ospedale di<br />

Circolo di Varese) e aperto a tutti<br />

i medici italiani ed esteri interessati<br />

ad acquisire una specializzazione<br />

qualificata in medicina ed emergenza<br />

in ambiente alpino.<br />

I costi del Master non graveranno<br />

sull’Ateneo, bensì saranno sostenuti<br />

(oltre che dalle quote dei<br />

Per ricordare<br />

Addio a Aldo Milanesio<br />

partecipanti) da partner d’eccezione,<br />

fra i quali si distinguono brand<br />

di primissimo piano nel mondo<br />

dell’avventura in quota, come –<br />

per citarne due di prestigio internazionale<br />

– Scarpa e Mountain<br />

Hardwear, quest’ultimo sponsor<br />

tecnico unico dell’iniziativa.<br />

Data la specificità dell’ambiente alpino,<br />

teoria e pratica procederanno<br />

di pari passo; il Master sarà articolato<br />

in lezioni teoriche e sul campo<br />

(oltre 500 ore). Sul programma,<br />

dunque, accanto a importanti autorità<br />

del mondo della medicina, figurano<br />

nomi cari agli appassionati<br />

di alpinismo, come Silvio Gnaro<br />

Mondinelli – responsabile dell’organizzazione<br />

logistica per le uscite<br />

invernali – Simone Moro, Denis<br />

Urubko, Hervè Barmasse, Matteo<br />

della Bordella nonché Ueli Steck,<br />

l’atleta dei team Mountain Hardwear<br />

e Scarpa che, negli ultimi<br />

anni, ha rivoluzionato l’alpinismo<br />

contemporaneo. Un arricchimento<br />

importante reso ancor più significativo<br />

dalla presenza dei partner<br />

ad alta tecnologia, da sempre sostenitori<br />

di un approccio serio al<br />

tema della sicurezza in montagna<br />

e dunque sostenitori dei più qualificati<br />

professionisti del settore.<br />

È morto Aldo Milanesio, l’imprenditore torinese che negli Anni Settanta<br />

ha lanciato l’idea del “supermarket” degli articoli sportivi, quando<br />

in Italia nessuno aveva ancora pensato fosse possibile azzardare<br />

l’apertura di un maxi-store grande come il suo di Corso Peschiera<br />

274, inizialmente dedicato in massima parte alla vendita delle attrezzature<br />

e dell’abbigliamento per gli sport invernali, ma presto dedicato<br />

anche all’occorrente per tutte le discipline. Di successo in successo<br />

di “Milanesio Sport”, in Piemonte e uno anche in Valle d’Aosta, ne sorsero<br />

una decina, tutti ceduti nel 2000 al Gruppo Cisalfa Sport.<br />

Sempre entusiasta, fino all’ultimo, per Milanesio lo sport non era solo<br />

commercio. Nel corso della sua lunga attività ha sponsorizzato centinaia<br />

di atleti, a cominciare da Piero Gros, Alberto Tomba e Gustav<br />

Thoeni, oltre che una marea di realtà sportive grandi e piccole, come<br />

gli sci club di Bardonecchia, Pragelato, Sestriere e San Sicario.<br />

Anche dopo aver ceduto la maggioranza della sua attività non aveva<br />

smesso di lavorare. E si era lanciato in una nuova avventura aprendo<br />

in corso Vittorio, accanto al cinema<br />

Ambrosio, una sezione del<br />

Casinò Saint Vincent slot club.<br />

Una sala giochi per soli maggiorenni<br />

con centinaia di slot machine<br />

oltre a black jack, flipper, corse<br />

di cavalli.<br />

A Corvara si arrampica<br />

con Millet<br />

Come da tradizione il giorno di Santo<br />

Stefano è stata inaugurata la stagione<br />

d’arrampicata su ghiaccio artificiale<br />

a Corvara in Val Passiria, dove<br />

i soci dell’Associazione “Eisturm Rabenstein”,<br />

in collaborazione con Millet,<br />

hanno costruito uno degli impianti<br />

d’arrampicata su ghiaccio artificiale più imponenti al mondo. Nonostante<br />

le temperature molto alte di questo inverno particolare, la qualità<br />

del ghiaccio è eccellente.<br />

Due gli appuntamenti che si sono svolti a gennaio, domenica 15 la<br />

“Psairer Bauernmeisterschaft”, competizione locale molto sentita nella<br />

quale un atleta tira una slitta carica di fieno e il compagno cerca di<br />

scalare la torre di ghiaccio; il 28 e il 29 gennaio l’Icefight 2012 con la<br />

campionessa del Mondo Angelika Rainer e l’ex campione del Mondo,<br />

l’austriaco Markus Bendler.<br />

Ci si arrampica sulla torre di ghiaccio fino alle metà del mese di marzo,<br />

sempre che le temperature nelle prossime settimane non si alzino<br />

troppo. La struttura rimarrà aperta al pubblico ogni martedì e venerdì<br />

dalle ore 19 alle 22.30, la domenica invece dalle 14 alle 19.<br />

Samantha Stosur nuova testimonial Asics<br />

Asics, marchio sportivo leader a<br />

livello mondiale, annuncia di aver<br />

raggiunto un accordo pluriennale<br />

a partire dal 1 gennaio 2012,<br />

con la vincitrice degli US Open<br />

2011 Samantha Stosur come<br />

nuova testimonial della linea tennis.<br />

L’australiana ha indossato<br />

l’abbigliamento da tennis Asics<br />

durante il Torneo Internazionale<br />

di Brisbane.<br />

Ottima giocatrice sia di singolare<br />

che di doppio, la Stosur grazie al<br />

suo servizio potente e ad un gioco<br />

solido in ogni zona del campo,<br />

è un’atleta completa, adatta a tutte<br />

le superfici presenti nei tornei<br />

del Grande Slam.<br />

Durante la preparazione all’Australian<br />

Open 2012, la numero 6<br />

della classifica mondiale ha parlato<br />

della sua partnership con Asics:<br />

“Sono davvero entusiasta di<br />

far parte del team Asics. In realtà<br />

indosso le scarpe già da un<br />

paio d’anni, ma ora utilizzerò anche<br />

l’abbigliamento, sono carica<br />

e davvero impaziente di iniziare<br />

l’anno.”<br />

Motoi Oyama, Global President<br />

e CEO di Asics Corporation ha<br />

dichiarato: “Siamo molto orgogliosi<br />

di aggiungere Samantha<br />

Stosur al nostro elenco di atleti<br />

sponsorizzati. Il tennis è una delle<br />

categorie chiave per il gruppo<br />

Asics all’interno del nostro piano<br />

strategico di crescita previsto fino<br />

al 2015 e siamo lieti di avere<br />

Samantha come testimonial<br />

del nostro marchio, un’atleta che<br />

si sposa perfettamente con i nostri<br />

valori aziendali e con lo sguardo<br />

rivolto verso lo Sport Vero del<br />

nostro brand. Ci auguriamo di poter<br />

aiutare Sam ad eccellere sempre<br />

più grazie all’apporto del nostro<br />

abbigliamento e delle nostre<br />

calzature da tennis.”<br />

Punti di forza della Stosur come<br />

giocatrice sono la potenza fisica<br />

e la resistenza. A tal fine, Asics,<br />

con il contributo di Sam, non solo<br />

continuerà nello sviluppo di attrezzature<br />

per il tennis, ma proporrà<br />

anche nuovi prodotti per la<br />

categoria Training/Fitness.<br />

Oltre al suo talento sul campo da<br />

tennis, la sportività e la dedizione<br />

al suo sport, rendono Samantha<br />

Stosur un modello da seguire per<br />

i giovani atleti di tutto il mondo.


Sbaraglini Man of the Match nel Derby d’Italia<br />

Canterbury si complimenta con Franco Sbaraglini che con una prestazione<br />

importante, conferma il proprio valore di atleta di livello internazionale<br />

e si è aggiudicato il premio RaboDirect Man of the Match valevole<br />

per l’ultima partita dell’anno di Celtic League Benetton Trviso-Aironi.<br />

Il derby italiano, tra le due squadre che rappresentano la massima<br />

espressione del rugby nostrano, vedeva in campo la quasi totalità dei<br />

giocatori che compongono la nostra nazionale.<br />

Sbaraglini, schierato in formazione da Smith nel ruolo di tallonatore,<br />

è stato superlativo; preciso nei lanci in touche, solido in mischia chiusa,<br />

sicuro nella difesa in gioco aperto e decisivo in attacco. La palla<br />

schiacciata oltre la linea al 12’ del secondo tempo è stata il giusto coronamento<br />

di una prestazione riconosciuta dall’ovazione del pubblico al<br />

momento della sostituzione. In occasione dell’incontro ai piedi dell’atleta<br />

sponsorizzato appunto da Canterbury hanno debuttato le nuove<br />

scarpe Phoenix Elite 8 Stud; i primi passi sono stati certamente positivi,<br />

sperando di farne molti altri ancora insieme, ad iniziare dal prossimo<br />

Six-Nations.<br />

Passo Brocon nel nome del freeski<br />

Grande successo per la seconda tappa del Nordica Freeski tour, che<br />

si è svolta a Passo Brocon il 14 e il 15 gennaio: molti i riders che hanno<br />

voluto partecipare all’evento nonostante non ci fosse abbondanza neve.<br />

Ma il Freeski non è solo uno sport, è anche voglia di stare insieme e<br />

condividere l’amore per lo sci: ed ecco che la festa si è accesa con musica<br />

e energia.<br />

Poca neve (i test sul park sono rimandati al prossimo appuntamento),<br />

ma tanto sole: le due giornate sono state perfette per testare le telecamere<br />

GoPro Hd Hero2: molti appassionati hanno deciso di iscriversi al<br />

concorso on-line proponendo i loro video. Più di un centinaio di persone<br />

hanno testato la collezione Nordica con particolare interesse per la collezione<br />

“Fire Arrow”, gli sci versatili ideali per la pista così come per qualche<br />

escursione in neve fresca.<br />

Invicta ha animato il pomeriggio con la Jibbing session coinvolgendo il<br />

pubblico in collaborazione con The North Face.<br />

Superauto ha creato un circuito per mettere sotto “stress” le Skoda Yeti<br />

impegnate nel circuito preparato direttamente sulle piste da sci. La tappa<br />

successiva è stata il 21-22 gennaio all’altopiano di Asiago in località Le<br />

Melette a Gallio dove il villaggio ha fatto tappa.<br />

Queste le tappe seguenti:<br />

4/5 febbraio 2012 Abetone;<br />

11/12 febbraio 2012<br />

San Martino Di Castrozza,<br />

18/19 febbraio 2012<br />

San Candido; 25/26 febbraio<br />

2012 Bardonecchia;<br />

10/11 marzo 2012<br />

Alleghe.<br />

Insieme per la sicurezza in montagna<br />

L’alpinismo è una attività in forte incremento nel panorama<br />

dell’outdoor, perché un crescente numero di appassionati si<br />

avvicina al mondo della montagna, attratto dalla sfida che solo<br />

il “verticale” è in grado di offrire. Se da una parte tutto ciò<br />

rappresenta un aspetto positivo delle attività in quota, dall’altra<br />

richiede da parte degli Enti preposti un presidio costante della<br />

montagna, anche e soprattutto a fronte della crescita proporzionale<br />

degli incidenti. E a monitorare e intervenire in caso di necessità sono loro,<br />

gli angeli della montagna, gli operatori del Corpo Nazionale Soccorso Alpino<br />

e Speleologico, sinteticamente racchiusi nella sigla CNSAS.<br />

Da sempre istituzione riconosciuta, il Soccorso Alpino è tra i primi “utenti”<br />

a impiegare le nuove tecnologie in grado di contribuire al salvataggio<br />

di vite umane, ed è per questo che dopo anni di collaborazioni è stata<br />

ufficialmente formalizzata la partnership tra il CNSAS e Garmin, l’azienda<br />

leader nella navigazione satellitare. L’obiettivo reciproco del protocollo<br />

d’intesa è divulgare e diffondere la cultura della montagna e di tutte le<br />

attività ad essa correlate incrementando, tramite l’utilizzo degli strumenti<br />

GPS di Garmin, le indispensabili condizioni di sicurezza che sono richieste<br />

durante gli spostamenti su terreni naturali in alta quota.<br />

“Stiamo lavorando al fianco del Soccorso Alpino da lungo tempo ed è<br />

giunto il momento di comunicare al pubblico degli appassionarti della<br />

montagna l’elevata professionalità dei tecnici del CNSAS – ha commentato<br />

Stefano Viganò, Marcom Manager Recreation di Garmin Italia – e del<br />

loro impegno nel voler essere aggiornati sulle opportunità tecnologiche<br />

offerte dagli strumenti Garmin, in particolare per una attività delicata e vitale<br />

come il soccorso in alta montagna.”<br />

Sotto il profilo pratico, Garmin Italia supporterà la Scuola Nazionale Direttori<br />

Operazioni di Soccorso fornendo know-how tecnologico per i propri<br />

navigatori satellitari, fornendo formazione tecnica e strumentazione<br />

GPS per la gestione dei Corsi operati dalla Scuola. Inoltre Garmin realizzerà<br />

con cadenza annuale un Corso di Alta Specializzazione per i Tecnici<br />

di Ricerca (TeR) ed i Coordinatori Operazioni di Ricerca (COR), in cui<br />

verranno illustrate le innovazioni tecnologiche degli strumenti della gamma<br />

dei prodotti Garmin.<br />

Lo slalom gigante più lungo al mondo<br />

Si rinnova l’appuntamento con l’evento che vedrà presentarsi al cancelletto<br />

di partenza atleti della Coppa del Mondo, campioni del passato e<br />

appassionati di sci che vorranno misurarsi in uno slalom lungo, impegnativo<br />

ma sicuramente divertente.<br />

Domenica 1 aprile 2012, dalle ore 08.30, sul monte Seceda, oltre 600<br />

amanti di questo sport si daranno appuntamento per la Südtirol Gardenissima,<br />

seguendo le scie lasciate da Marc Girardelli (vincitore di 5<br />

edizioni della Coppa del Mondo generale, di 11 medaglie mondiali e 2<br />

olimpiche) da Isolde Kostner e da Peter Runggaldier, solo per citare alcuni<br />

campioni che hanno già dato la loro adesione alla manifestazione<br />

che, ad oggi, ha raccolto oltre 400 registrati.<br />

Il tracciato partirà come di consueto dalla cima del Seceda, a 2518 metri,<br />

e la gara si concluderà alla stazione a valle dell’impianto Col Raiser,<br />

per un dislivello di oltre 1000 metri, dei quali i primi 500 consisteranno<br />

in uno slalom parallelo, mentre i successivi<br />

prevedono un unico tracciato di slalom gigante.<br />

La Gardenissima è sempre stata un<br />

trampolino di lancio per giovani atleti che,<br />

successivamente, sono diventati sportivi di<br />

fama internazionale. Ricordiamo tra gli altri<br />

Marcel Hirscher, oggi leader della Coppa<br />

del Mondo di Sci Alpino, Romed Baumann,<br />

veloce discesista tedesco e Daniela<br />

Merighetti che, per anni, nelle categorie giovanili,<br />

hanno imparato dai big di allora, come<br />

Ghedina, Strobl, Kosir, Runggaldier o la<br />

Kostner.<br />

15


sport viLLaGe<br />

16<br />

Courmayeur e il freeride<br />

Sarà per la sua naturale predisposizione all’avventura,<br />

o forse per l’offerta unica che propone ai freerider di<br />

tutto il mondo, Courmayeur è diventata il luogo ideale<br />

dove vivere ogni anima del freeride. Non è facile infatti<br />

trovare riunite in un unico comprensorio tre diverse<br />

aree dove praticare eccezionali fuoripista, accessibili<br />

sia da chi in questo universo muove i primi passi, sia<br />

dai più esperti e spericolati freerider: il Monte Bianco<br />

regala scenari unici, discese mozzafiato, ma soprattutto<br />

la possibilità di vivere quest’esperienza anche<br />

da un punto di vista davvero speciale.<br />

Ecco perché Courmayeur è stata scelta per re, dal 24 al 29 gennaio, la terza tappa del Freeri-<br />

ospitade<br />

World Tour, la manifestazione più emozionante<br />

dell’inverno che ha riunito ai piedi del Bianco i migliori<br />

freerider di tutto il mondo.<br />

Una scelta dovuta anche alle speciali caratteristiche<br />

del comprensorio della Courmayeur Mont Blanc Funivie e delle Funivie<br />

Monte Bianco: lo scenario naturale che si presenta agli impavidi sciatori<br />

incanta e soddisfa qualsiasi voglia di acrobazie. Dagli itinerari della<br />

Val Veny e di Plan Chécrouit, accessibili con ogni condizione di neve, alle<br />

sensazionali discese dello Youla o dell’Arp, che regalano dislivelli impressionanti,<br />

senza contare la classica Vallée Blanche, oppure i percorsi<br />

del Toula, del Marbrée e del Pavillon. Ogni angolo ai piedi del Monte<br />

Bianco può diventare la cornice ideale per praticare questa specialissima<br />

e unica disciplina invernale. Una somma di elementi che definiscono<br />

una tendenza, una vera e propria moda: i colori sgargianti delle giacche<br />

da competizione, il rigorosissimo caschetto che si indossa prima di<br />

ogni gara, ma anche la libertà di ognuno di scegliere la propria strada<br />

e la consapevolezza di essere su quella pista non solo per divertire, ma<br />

anche per divertirsi.<br />

La new generation del telemark<br />

Una passione senza tempo, che lega il passato al futuro. È quella per il<br />

telemark, la disciplina del tallone libero, ha festeggiato il 21 e 22 gennaio<br />

a Courmayeur in occasione della seconda edizione del Free Telemark<br />

Mont Blanc. L’evento, organizzato dal Telemark Club Mont Blanc,<br />

in collaborazione con la Scuola di sci Courmayeur, ha riunito tanti appassionati<br />

e curiosi e i migliori telemarkisti italiani e internazionali. Per<br />

la prima volta, la manifestazione è inserita all’interno del circuito Telemark<br />

Tour Valle d’Aosta, con lo scopo di riportare l’attenzione su questa<br />

disciplina che ha fatto la storia dello sport invernale.<br />

I due giorni ai piedi del Monte Bianco sono stati ricchi di appuntamenti.<br />

Sabato si è dato spazio alla didattica e al perfezionamento del telemark,<br />

con la possibilità di noleggiare gratuitamente tutte le attrezzature presso<br />

lo stand Telemark Mont Blanc allestito al Plan Checrouit. I neofiti di questa<br />

disciplina hanno potuto sperimentarla sciando in pista e nei boschetti<br />

con i maestri di telemark, mentre chi già conosce l’ebbrezza del tallone<br />

libero, ha potuto testare i più bei percorsi di freeride<br />

del comprensorio grazie al supporto delle guide<br />

alpine. Un’occasione anche per mettere l’accento<br />

sulla sicurezza in fuoripista, una tematica che è stata<br />

ripresa nel corso della due giorni anche grazie<br />

al campo ARVA allestito al Pré de Pascal, dove le<br />

guide alpine hanno tenuto stage di ricerca ARVA<br />

e di primo soccorso in valanga. Domenica invece<br />

è stato il momento della competizione, con la “Gara<br />

di Stile” che ha coinvolto tutti coloro che si sono<br />

accreditati alla due giorni. I partecipanti si sono cimentati<br />

sotto gli occhi vigili degli esperti in discese<br />

in pista e fuoripista, oltre che a qualche piccolo<br />

salto, nel pieno spirito freeride che imperversa nelle<br />

montagne del Bianco.<br />

Daniel Fontana pedala su Kuota<br />

Daniel Fontana sale in sella a una nuova bici per affrontare la stagione<br />

2012 e l’obiettivo top 10 al prossimo mondiale Ironman di Kona.<br />

Kuota Kalibur sarà il suo cavallo di battaglia, stessa bici, in versione<br />

aggiornata, che detiene ancora il record assoluto del percorso ciclistico<br />

nella gara hawaiiana (4h18’26”,<br />

Normann Stadler 2006). Per gli allenamenti<br />

e le gare con scia consentita Daniel<br />

avrà a disposizione il modello Kom<br />

– lo aveva accompagnato nell’avventura<br />

olimpica di Pechino – bici che il campione<br />

italo-argentino ritrova a distanza di<br />

qualche anno rivisitata in alcuni aspetti<br />

tecnici. Kuota, azienda leader nel settore<br />

delle biciclette, con una forte esperienza<br />

nel mondo triathlon, con questa<br />

partnership rilancia prestazioni, immagine<br />

e leadership con un testimonial attivo<br />

di grande spessore agonistico.<br />

È una fusione di professionalità e determinazione<br />

questo nuovo binomio<br />

Fontana – Kuota: un brand che unisce<br />

alla passione per lo sport, il design<br />

funzionale, ma anche materiali all’avanguardia.<br />

Una leggenda dello sci<br />

Anche se in un’epoca in cui sono in tanti ad autoproclamarsi esperti,<br />

l’espressione “leggenda vivente” va usata con criterio, c’è sempre qualcuno<br />

che merita di essere definito tale; è il caso di Glen Plake. La rivista<br />

specializzata americana Powder Magazine lo ha eletto “most influencial<br />

skier of 35 years” e gli sciatori di tutto il mondo lo stimano per le sue indimenticabili<br />

apparizioni in film culto sullo sci.<br />

La U.S. Ski & Snowboard Hall of Fame lo ha inserito ufficialmente nella<br />

classe 2010. Tre volte campione del mondo di Hotdog-Freesking, Glen<br />

scia a livello professionistico da oltre 20 anni e ha lasciato un segno indelebile<br />

e globale nel mondo del Free e Big Mountain Skiing. Con la sua<br />

schiettezza, il cameratismo e l’indomito entusiasmo, è un ambasciatore<br />

incomparabile delle discipline sciistiche, titolo che gli vale sia nell‘Himalaya<br />

indiano sia a Chamonix, sua città di adozione, così come a casa sua,<br />

negli Stati Uniti, dove, con la sua inconfondibile cresta ispirata agli indiani<br />

irochesi, nell’ambito dell’annuale “Down Home Tour” mette sulla tavola<br />

di molti locali le carte dello sci. Dato che Glen indossa gli sci un giorno<br />

sì e uno no, ha bisogno di un abbigliamento affidabile che lo agevoli senza<br />

dover scendere a compromessi, che dovrà dunque garantire un livello<br />

di qualità altrimenti disponibile solo in prodotti per escursioni estreme o<br />

spedizioni ad alta quota in termini di funzionalità, leggerezza e resistenza.<br />

Glen, che conosce come le sue tasche molti dei luoghi più belli del pianeta,<br />

è sempre più determinato nella<br />

ricerca di vette e discese impossibili<br />

da raggiungere in funivia, in motoslitta<br />

o persino in elicottero. Seguace<br />

della filosofia climb2ski, per lui, come<br />

per tanti altri atleti del Free Ski<br />

Mountaineering team alpineXtream<br />

di Salewa, si tratta di un’esperienza<br />

totalizzante della montagna: salite in<br />

ambienti alpini impegnativi dal punto<br />

di vista tecnico con ramponi, attrezzi<br />

da ghiaccio e tecniche di sicurezza<br />

adeguate; e discese lungo pendici,<br />

pareti e couloir incontaminati e in<br />

parte mai battuti prima. E ovviamente,<br />

lo sci fuoripista.


Per ricordare Arthur Gartner – 1928 - 2012<br />

Una Vipiteno straordinariamente innevata ha dato venerdì 20 gennaio<br />

l’ultimo saluto ad un grande uomo, prima ancora che un campione<br />

e un imprenditore, che ha contribuito a segnare la storia dell’articolo<br />

sportivo italiano ed internazionale.<br />

Arthur Gartner, indomabile atleta e lungimirante uomo di azienda lascia<br />

la guida dello storico marchio ai figli, dopo una vita assolutamente<br />

straordinaria come uomo, sportivo, padre di famiglia ed imprenditore.<br />

Innamorato del proprio lavoro, aveva compreso, con le sue originali<br />

innovazioni, come rispondere alle esigenze di tutti gli amanti delle piste.<br />

I successi sportivi gli avevano dato grande lustro nel panorama<br />

nazionale e internazionale. Quelli lavorativi, al pari, lo hanno visto protagonista,<br />

accanto ai grandi nomi dello sport e ad alcuni fra i più blasonati<br />

marchi internazionali, di eventi e sponsorizzazioni anche ardite,<br />

ma sempre coronate da grandi risultati.<br />

Il lancio di grandi marchi di calzature lo aveva proiettato nel mondo del<br />

calcio e anche qui, accanto a grandi campioni, aveva mantenuto tutta<br />

la semplicità e l’umanità che lo hanno sempre contraddistinto nei rapporti<br />

con gli altri, fossero amici, collaboratori o semplici conoscenti.<br />

Una grande apertura mentale, la capacità di confrontarsi con il pubblico,<br />

l’umiltà di chi da umili origini era arrivato alle luci della ribalta senza<br />

montarsi la testa, lo avevano reso un grande uomo, pieno di energie,<br />

di quelli capaci di intuizioni geniali e nel contempo di straordinaria<br />

concretezza nel realizzare i propri sogni.<br />

Esperienze e capacità le ha sempre condivise con la famiglia, in particolare<br />

con i figli che oggi portano avanti nuovi progetti, seguendo una<br />

rotta tracciata da una guida sempre puntuale e cortese. Vita condivisa<br />

anche con il resto del mondo, come ben testimonia il volume foto-<br />

grafico con cui la famiglia ha voluto<br />

ricordare le tappe di questa scalata<br />

unica, in occasione del cinquantenario<br />

dell’azienda.<br />

Le idee e le imprese di Arthur Gartner<br />

restano come una spettacolare<br />

collezione di azioni, paradigma<br />

esemplare di un uomo che ha<br />

saputo cogliere ciò che la vita gli<br />

ha offerto, mettendolo a frutto, non<br />

soltanto per sé, ma per tutti coloro<br />

che hanno avuto la fortuna di conoscerlo.<br />

La sua energia, i suoi progetti e il<br />

suo spirito continuano, oggi, nel<br />

suo ricordo e nell’opera di una famiglia<br />

che, unita, ha sempre dimostrato<br />

di saper gestire in maniera<br />

straordinaria quanto ricevuto. Resta,<br />

semmai, il vuoto lasciato dalla<br />

scomparsa di un uomo sempre sorridente,<br />

positivo, come è proprio di<br />

quelle belle persone di cui non si è<br />

mai stanchi e di cui tanto, in ogni<br />

tempo, si avrebbe bisogno.<br />

Arrivederci, Arthur e grazie per quanto hai saputo dare al mondo dello<br />

sport italiano e a tutti coloro che ti hanno conosciuto.<br />

Nelle immagini, dall’alto: Gartner premia Walter Zenga a San<br />

Siro. Sotto, la consegna a Stefano Tacconi del “Guanto d’Oro”<br />

allo Stadio delle Alpi<br />

Qui a fianco, da sinistra, al Mias con alcuni clienti, con Puma.<br />

Al centro, con Dino Zoff, sempre al Mias del 1980.<br />

A destra: in una recente immagine con, alle spalle, la sua<br />

storica collezione di sci degli anni 60<br />

Qui sotto: la copertina del bel libro fotografico in cui nel 2009,<br />

per festeggiare i 50 anni dell’azienda, i figli hanno raccolto<br />

le tappe più importanti della vita di Arthur Gartner e del suo<br />

appassionante percorso umano, sportivo ed imprenditoriale<br />

Una storia, tanti traguardi. Di successo<br />

È nella seconda metà degli anni Quaranta che Gartner inizia a produrre innovativi<br />

modelli di scarponi da sci; ben presto nascerà lo straordinario “La Scarpa nella Scarpa”,<br />

speciale sistema per mantenere più sicuro e asciutto il piede dell’atleta.<br />

Ngli anni Cinquanta Arthur entra nella Nazionale Italiana di Sci dove non tarderanno<br />

i successi che gli daranno lustro a livello internazionale. Celebre il suo atteggiamento<br />

in gara: mirare al traguardo anche nella massima difficoltà. Una filosofia di “larghe<br />

vedute” che caratterizzerà il suo operato anche da imprenditore.<br />

Sempre in quegli anni nasce il primo negozio di calzature, in cui la perizia tecnica si<br />

sposa con l’esperienza diretta, per dar vita a un prodotto che da subito attira l’attenzione<br />

del pubblico. Nel 1956 viene presentata la prima collezione alla fiera di Bolzano,<br />

dove accanto alla calzatura prende vita un’intera linea di articoli sportivi.<br />

Il momento è favorevole, le critiche entusiastiche. Si decide così nel 1959 di aprire<br />

la ditta Gartner Sport Import. Negli anni successivi la partecipazione a fiere nazionali<br />

ed europee conferma la qualità delle produzioni, come la prodigiosa linea di sci che<br />

sarà un vero e proprio oggetto di culto.<br />

Non solo inverno, ma una gamma completa arricchisce l’offerta Gartner. Nel boom<br />

degli anni Sessanta, e precisamente nel 1963, l’impresa diviene importatrice esclusiva<br />

del marchio Puma. L’attenzione si sposta ad altre<br />

discipline sportive e al calcio, un riferimento importante.<br />

Alla chiusura del sodalizio con Puma, durato<br />

fino al 1972, l’incontro con Gola, marchio di scarpe<br />

per calcio e rugby che oggi propone sneakers di assoluta<br />

tendenza.<br />

Gli anni Ottanta vedono l’escalation dell’impresa e l’affermazione<br />

anche grazie a famose sponsorizzazioni, con<br />

campioni del calibro di Dino Zoff, fino alla premiazione,<br />

nel 1986, di Walter Zenga con il “Guanto d’Oro”.<br />

Un debole, quello per i portieri, che sfocia in un evento<br />

ancora vivido nella memoria, in una Vipiteno che ospita<br />

nel 1991 l’“Incontro dei numeri 1” con i migliori portieri<br />

di tutta Italia.<br />

Passano gli anni, ma la passione non si affievolisce e nel 1994 nasce il “Progetto<br />

Scarpa”, la ricerca di un marchio storico e tecnico sportivo di grande prestigio. Inizia<br />

con New Balance una partnership ricca di soddisfazioni e successo.<br />

Nel 2009 il cinquantenario dell’azienda. Un grande traguardo che è in realtà un nuovo<br />

slancio, dove la famiglia, caposaldo di questa straordinaria impresa, porta avanti<br />

i progetti e i sogni targati Gartner a livello internazionale.<br />

17


SPECIALE SCI ALPINO<br />

C’è Chi diCe<br />

I cambiamenti del mercato dello sci<br />

alpino nelle testimonianze di alcune<br />

tra le aziende leader del settore,<br />

ma anche dei campioni<br />

che ne hanno fatto la storia<br />

18<br />

una volta un paio<br />

di sci di legno, c’erano<br />

piste non battute e<br />

C’era<br />

c’era la neve rigorosamente<br />

naturale che, quando non cadeva,<br />

era un problema. C’erano pochi<br />

impianti e consumatori meno<br />

esigenti. E c’erano prodotti realizzati<br />

con professionalità, ma senza una<br />

tecnologia ed un’estetica ricercata.<br />

Oggi, a distanza di anni, il mercato<br />

dello sci alpino è cambiato, figlio<br />

dell’evoluzione della società<br />

e della sua economia, abile a districarsi<br />

tra i ghiacci di una crisi che<br />

prima si sentiva ed ora, innegabilmente,<br />

c’è. Il fine, la promozione del<br />

movimento e del business relativo,<br />

giustifica i mezzi per raggiungerlo,<br />

ricordando che, nei momenti difficili,<br />

l’unione fa la forza, e il made in Italy<br />

fa la fortuna dei prodotti italiani.<br />

All’estero ci credono, all’interno dei<br />

nostri confini un po’ meno. Questione<br />

di feeling con il prezzo, un aspetto<br />

davanti al quale i consumatori si<br />

inchinano e ripongono il portafoglio<br />

in tasca. Ci vuole coraggio per andare<br />

al di là del muro di una domanda<br />

che non cresce in proporzione<br />

all’offerta, ci vuole lungimiranza per<br />

indovinare il prodotto giusto, in grado<br />

di accendere l’interesse dei<br />

clienti e di scuotere negozianti a >>


FOTO: BOGNER 2011<br />

19


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

>><br />

volte intimoriti. La sinergia è la strada<br />

da percorrere, la donna, come<br />

soggetto a cui destinare prodotti ad<br />

hoc, il nuovo che avanza e che, con<br />

i chiari di luna di oggi, potrebbe salvare<br />

più di un fatturato. L’importante<br />

è restare al passo con i tempi, con i<br />

materiali, con la moda. Voci dal passato<br />

riecheggiano sulla pista. Certi<br />

campioni nascono una volta ogni<br />

vent’anni, ma i grandi sciatori si<br />

possono costruire. E i testimonial<br />

possono essere utilizzati per incuriosire<br />

un consumatore che oggi va<br />

più che mai attratto con qualcosa di<br />

nuovo, con un simbolo in cui identificarsi.<br />

Dall’abbigliamento all’attrezzo<br />

l’imperativo è comprendere le<br />

esigenze del consumatore. Nel<br />

primo caso per lo sciatore di oggi le<br />

necessità principali sono indossare<br />

un capo pratico, leggero e adattabile<br />

ai cambiamenti del clima. “Bisogna<br />

mantenere una tenuta costante<br />

della temperatura – spiega Maria<br />

Giovanna Stefani, General Manager<br />

di Dieci HP – anche quando le<br />

temperature variano. Per questo riteniamo<br />

che lo sciatore debba avere<br />

un indumento ‘mutante’, come<br />

quelli della nostra linea Easy4 Life,<br />

prodotti che rispecchiano questa<br />

esigenza e che sono garantiti dal<br />

marchio Life.” Un brand che si occupa<br />

e si preoccupa di interpretare al<br />

meglio le richieste del mercato, proprio<br />

come Colle, marchio di E-<br />

Group che ha fatto la storia dell’abbigliamento<br />

sportivo in montagna e<br />

che oggi ha le idee molto chiare su<br />

come sia cambiato il business dello<br />

sci. “La nostra ricetta – afferma infatti<br />

il titolare Enrico Frare – è realizzare<br />

capi tenendo conto al 50%<br />

della moda e al 50% dell’aspetto<br />

tecnico. In pratica siamo in grado di<br />

tecnicizzare i tessuti più richiesti,<br />

come ad esempio accade per il cotone<br />

trattato al teflon e successivamente<br />

accoppiato a membrana traspirante<br />

e antivento, grazie alla quale<br />

diventa un materiale tecnico.” Ecco<br />

allora che nella collezione inverno<br />

2012-13 presentata a Ispo compaiono<br />

confezioni molto pulite, in<br />

cui si è lavorato molto sul colore<br />

singolo, utilizzando colori pastello<br />

che diano slancio alla figura. “La no-<br />

Un’azienda in rosa<br />

La donna può essere<br />

l’elemento nuovo nel target<br />

del mercato dello sci alpino<br />

in Italia. A confermarlo sono<br />

anche le parole di Maria<br />

Giovanna Stefani, General<br />

Manager di Dieci HP. “La<br />

nostra ricerca e sviluppo –<br />

afferma – mira a raggiungere<br />

un po’ tutti i target, lo stile<br />

italiano che presentiamo è<br />

apprezzato da tutta la<br />

famiglia e i risultati ottenuti in<br />

questi anni ci confortano<br />

molto. La mia azienda è<br />

composta da sole donne,<br />

quindi il gergo ‘al femminile’<br />

mi piace moltissimo. È un<br />

nostro obiettivo quello di ‘far<br />

bella la donna sulle piste’ e<br />

non solamente la donna<br />

taglia 42, ma anche quella<br />

che ama il buon cibo e veste<br />

qualche centimetro in più.”<br />

Un messaggio chiaro diretto<br />

anche ai negozianti. “A loro<br />

consiglio sicuramente di<br />

mantenere uno spirito<br />

positivo e di analizzare bene<br />

la propria realtà, selezionando<br />

dei prodotti di buon livello<br />

tecnico che possano offrire<br />

svariate condizioni di vendita<br />

a seconda della stagione che<br />

si presenta. Un prodotto<br />

tecno-fashion per la neve va<br />

bene anche per la vita<br />

quotidiana in città.”<br />

FOTO: dieci hp<br />

20


La reiterazione dello<br />

stesso esercizio produttivo<br />

e commerciale che si<br />

è protratta negli ultimi<br />

vent’anni rischia di esaurire<br />

ogni spinta verso il nuovo.<br />

Il problema è<br />

nell’imprenditoria specifica,<br />

che è sempre più l’ombra<br />

di se stessa ed è incapace<br />

di dotarsi di successori a<br />

cui tramandare sapere e<br />

visioni. Ci vuole un ricambio<br />

generazionale, l’innovazione<br />

non attiene solo al prodotto<br />

ma anche al fare azienda<br />

vità è utilizzare fantasie legate ai<br />

tessuti, prendendo spunto dal mondo<br />

della moda e portandolo sul tecnico.”<br />

La parola d’ordine è warmershell,<br />

un tessuto in quattro strati realizzato<br />

utilizzando una parte esterna, costituita<br />

da un qualsiasi tessuto, dal<br />

velluto al cotone, al nylon, a seconda<br />

dell’aspetto che si vuole dare,<br />

che poi viene reso idrorepellente da<br />

teflonatura e antivento traspirante<br />

grazie all’accoppiamento con una<br />

membrana. Moda e tecnicità insomma,<br />

che viene raggiunta accoppiando<br />

il tessuto citato anche ad<br />

un’ovatta tecnica e quindi, all’interno,<br />

ad un pile in polipropilene, caldo<br />

e antiodore. “È come un panino, accoppiato<br />

in quattro strati.” Utilizzabile<br />

sia come capo tecnico per sciare,<br />

sia come capo da indossare anche<br />

in città, grazie ad una linea di colori<br />

tutta da scoprire<br />

Ne esce così un prodotto trasversale,<br />

che permette al consumatore di<br />

essere trendy in pista, ma anche<br />

durante le passeggiate in centro al<br />

paese dopo la chiusura degli impianti.<br />

Una scelta ben precisa di Colle,<br />

che, passando all’attrezzo, non è<br />

pienamente condivisa da Rossignol,<br />

più orientata verso altri aspetti della<br />

realizzazione dei suoi prodotti.<br />

“L’estetica degli sci – spiega infatti<br />

il direttore marketing, Alberto Nencetti<br />

– non conta molto, più che altro<br />

si lavora solo con il design e le<br />

colorazioni. Quello che incide è<br />

l’aspetto tecnologico, in cui come<br />

azienda investiamo molto attraverso<br />

la ricerca di materiali sempre più<br />

leggeri e performanti che attutiscano<br />

le vibrazioni. Il mercato chiede<br />

sempre di più uno sci corto, facile e<br />

sciancrato, che riesca a contenere<br />

le vibrazioni, per offrire allo sciatore<br />

un impegno muscolare inferiore ed<br />

una maggiore durata e lucidità >><br />

21


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

22<br />

>><br />

psicofisica, oltre a determinare una<br />

diminuzione degli infortuni.” Un risultato<br />

che Rossignol ha raggiunto<br />

grazie all’utilizzo di materiali compositi<br />

come il basalt, una via di mezzo<br />

tra la pietra e la ceramica in combinazione<br />

con materiali più classici.<br />

“Nel legno dello sci viene inserito o<br />

il kevlar, o il carbonio, o il basalt”.<br />

Una novità presentata ad Ispo che<br />

già si preannuncia assolutamente<br />

interessante per negozianti e consumatori,<br />

combattuti tra estetica<br />

e tecnologia, o meglio, attratti dai<br />

prodotti che coniugano entrambi<br />

gli aspetti. Un’opinione condivisa<br />

anche da Maria Giovanna Stefani.<br />

“Tecnologia ed estetica – afferma –<br />

per noi vanno di pari passo. Personalmente,<br />

io pretendo di vestirmi in<br />

modo tecnologico ma voglio avere<br />

un look che mi piace e che mi faccia<br />

stare bene. Tutto deve avere un<br />

equilibrio e i materiali tecnici che in<br />

questo momento sono a nostra disposizione<br />

ci permettono di creare<br />

delle combinate tecno-fashion fantastiche.”<br />

Una strada da percorrere, soprattutto<br />

in un momento di crisi economica<br />

come quella attuale, non legata<br />

ad un settore specifico, ma ad<br />

una complessa questione sociale.<br />

“La destrutturazione del tessuto<br />

aziendale italiano e la rigidità del<br />

mercato del lavoro – afferma infatti<br />

Fabio Muner di Dainese – spingono<br />

verso un sovrautilizzo delle poche<br />

e insufficienti risorse presenti<br />

nelle aziende. Questo limita il tempo<br />

libero a disposizione di ciascuno<br />

per la fruizione di periodi congrui<br />

di ferie, tra cui le settimane<br />

bianche, e peggiora la distribuzione<br />

del reddito, cosa che limita sempre<br />

più il numero degli sciatori e quindi<br />

la massa di consumo specifico. In<br />

questo gioca un ruolo importante<br />

anche il costo degli skipass, che limita<br />

l’accesso allo sci da parte delle<br />

famiglie appartenenti al ceto medio.<br />

Insomma l’attuale contingenza<br />

economica è la conseguenza di errori<br />

delle politiche sociali degli ultimi<br />

15 anni.” Davanti ai quali è necessario<br />

riorganizzarsi per rilan-<br />

>><br />

n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />

ZANDONÀ<br />

Tel. 0423 569 135<br />

info@zandona.net<br />

Giocare con le linee<br />

Il cuore della collezione Zanier resta<br />

come sempre il segmento alpino. Qui<br />

l’azienda gioca con le linee, le finiture<br />

e la composizione dei materiali per<br />

raggiungere proprio tutti gli sportivi<br />

invernali. Highlights sono i modelli Gore<br />

Fieberbrunn, Gerlos, Ischgl e Fügen.<br />

Tutti i modelli top con comodo materiale<br />

stretch, isolamento in piume artificiali e<br />

fine pelle di capra.<br />

Sviluppo senza paragoni<br />

Incredibile comfort<br />

I parastinchi Zandonà Carbon Tech<br />

Shinguard sono fabbricati al 100%<br />

in Italia e studiati per difendere da<br />

urti e contusioni il ginocchio-stinco<br />

nella pratica dello slalom; sono<br />

formati da una struttura esterna<br />

realizzata in carbonio ad alto potere<br />

di dissipamento d’energia e basso<br />

fattore di resistenza allo scivolamento<br />

e da un’imbottitura a contatto con<br />

il corpo. La forma e il particolare<br />

posizionamento dei cinghietti<br />

garantiscono un’ottima stabilità del<br />

parastinco. Anche i paraschiena Shield<br />

Evo sono fabbricati al 100% in Italia. Sono progettati<br />

per proteggere la schiena dagli urti e per garantire<br />

un ottimo supporto lombare. Sono realizzati con<br />

materiali plastici ad alta tecnologia che si deformano ma non scheggiano<br />

e con gomme a sistema di cellule a memoria e bassa resilienza che<br />

garantiscono un elevato potere antishock. Le scocche sono congiunte<br />

da un sistema lamellare che garantisce la distribuzione del colpo in tutta<br />

la superficie della protezione. La superficie di contatto è in S.R.T. (Sweat<br />

Removing Textile). Il paraschiena è comodo perché segue ed asseconda<br />

i movimenti della colonna vertebrale e raggiunge il Liv.1 di performance<br />

secondo la normativa EN1621-2 poiché è stato studiato per offrire il<br />

miglior comfort possibile.<br />

ZANIER SPORT<br />

Tel. +43 4852 658 180<br />

info@zanier.com<br />

Il sensazionale sviluppo Racetrack apre nuovi orizzonti in termini di<br />

prestazioni per la divisione Racing di Fischer: dal particolare tipo di<br />

montaggio, solo sul lato anteriore degli attacchi, risulta un flex ottimizzato<br />

che consente allo sci di piegarsi liberamente, il miglior contatto possibile<br />

sulla pista, una straordinaria trasmissione diretta dell’energia e una<br />

posizione eretta mai raggiunta finora. Un intelligente sistema a slitte<br />

consente il montaggio delle ganasce degli attacchi senza l’ausilio di<br />

attrezzi e la regolazione ottimale per qualsiasi misura di scarpa in pochi<br />

secondi. Tutti i modelli top di Fischer sono equipaggiati con il nuovissimo<br />

Racetrack. Lo sci Rc4 Superior, nella foto, è uno sci da gara crossover che<br />

fa sentire la sua modernissima tecnologia Racing fin dalla prima curva.<br />

Fischer è un marchio distribuito da Project 2010.<br />

PROJECT 2010<br />

Tel. 02 3087 341<br />

project2010@fischersports.it


Skiing<br />

Autunno/inverno 2012-2013<br />

Snowboarding<br />

Mountaineering<br />

2012 / 2013<br />

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LUHTA ITALY S.R.L. • Via Spizzagonr. 11 • 25010 San Felice Benaco, Brescia<br />

• emanuela.cecchetto@luhta.it • telefono 0365558099<br />

dal lunedi´ al venerdi, dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00<br />

23


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

24<br />

>><br />

ciare il mercato, innanzi tutto riscoprendo<br />

le radici e le qualità intrinseche<br />

alle aziende italiane, senza<br />

lasciarsi ingannare dai luoghi comuni<br />

per cui spendere meno per<br />

un capo significa risparmiare.<br />

Spesso la qualità di un prodotto<br />

made in Italy rappresenta infatti<br />

un vantaggio per il consumatore,<br />

che può fruire di un capo che dura<br />

e che mantiene le proprie prestazioni<br />

nel tempo. “Sta al consumatore<br />

scegliere – afferma Frare – se<br />

spendere meno più volte o spendere<br />

di più una volta sola per acquistare<br />

un prodotto di qualità superiore.”<br />

Come quelli di Colle, realizzati<br />

al 100% in Italia, dai capi più<br />

tecnici a quelli meno tecnici. Un riferimento<br />

dentro e fuori i confini<br />

nazionali. “Stiamo adottando una<br />

strategia di esportazione – spiega<br />

infatti Frare – attraverso contatti<br />

con il mercato inglese, canadese,<br />

coreano, statunitense, sudamericano,<br />

francese, tedesco e svizzero,<br />

dove i consumatori sono interessati<br />

al made in Italy”. È qui il paradosso.<br />

Come mai all’estero la<br />

prima domanda che<br />

i rivenditori e i clienti<br />

si pongono è relativa<br />

alla storia<br />

del marchio e alla<br />

qualità del prodotto,<br />

mentre in Italia è<br />

spesso il prezzo ad<br />

orientare la scelta di chi<br />

acquista? E dire che la<br />

confezione tessile italiana<br />

ha fatto scuola<br />

nel mondo e che ci<br />

sono aziende di qualità<br />

che offrono ai<br />

propri clienti servizi<br />

e garanzie particolari.<br />

È un problema<br />

solo di disponibilità<br />

economica?<br />

Forse è anche<br />

una questione<br />

di coraggio,<br />

di sapere affrontare<br />

la crisi<br />

e fronteg-<br />

giarla con le armi che da sempre<br />

contraddistinguono i commercianti<br />

e le aziende italiane. “La creatività<br />

e la propensione all’innovazione –<br />

afferma infatti Muner – sono qualità<br />

che appartengono agli italiani. Bisogna<br />

analizzare l’attuale situazione<br />

e muoversi di conseguenza. La<br />

reiterazione dello stesso esercizio<br />

produttivo e commerciale che si è<br />

protratta negli ultimi vent’anni rischia<br />

di esaurire ogni spinta verso<br />

il nuovo. Il problema è nell’imprenditoria<br />

specifica, che è sempre >><br />

La sinergia è la strada<br />

da percorrere, lasciando<br />

lo spazio necessario al<br />

nuovo che avanza e che,<br />

con i chiari di luna di oggi,<br />

potrebbe salvare più di<br />

un fatturato. L’importante<br />

è restare al passo con i<br />

tempi, con i materiali,<br />

con la moda<br />

Qualità a noleggio<br />

Non è attraverso l’acquisto<br />

dell’attrezzatura che il<br />

mercato dello sci alpino potrà<br />

evolversi in Italia. Almeno<br />

secondo Alberto Nencetti,<br />

direttore marketing di<br />

Rossignol che evidenzia una<br />

tendenza particolarmente<br />

diffusa nel nostro Paese. “Il<br />

mercato negli ultimi anni –<br />

racconta – ha subito una<br />

totale trasformazione.<br />

Un’azienda come la nostra si<br />

è adattata di conseguenza<br />

ed oggi sta quasi superando<br />

il 50% delle vendite rivolte ai<br />

noleggi. È una percentuale<br />

che rispecchia le richieste dei<br />

consumatori e che<br />

prevediamo aumenterà in<br />

maniera consistente. Il futuro<br />

dirà che lo sci va sempre di<br />

più verso i noleggi, perché<br />

noi aziende ormai<br />

produciamo sci da noleggio<br />

identici a quelli per lo sciatore<br />

comune. Per questo la<br />

maggior parte dei<br />

consumatori tendono ad<br />

arrivare nella località e a<br />

noleggiare lo sci.” Affrontando<br />

una spesa minore di quella<br />

necessaria per l’acquisto ed<br />

avendo in questo modo<br />

sempre attrezzi<br />

all’avanguardia ad un<br />

costo accessibile. In una<br />

situazione economica<br />

come quella attuale è una<br />

soluzione da non<br />

sottovalutare.<br />

FOTO:ROSSIGNOL


n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />

Protezione totale<br />

I Paramani Slalom di Ufo<br />

Plast sono dotati di speciali<br />

adattatori (inclusi<br />

nella confezione) per<br />

bastoncini di diametro<br />

14-16-18 mm, adatti sia<br />

per adulti che per bambini.<br />

Costruiti in Polietilene sono<br />

made in Italy e disponibili<br />

nei colori bianco e nero.<br />

Altra proposta Ufo Plast<br />

sono i parastinchi Slalom,<br />

anch’essi in polietilene e<br />

disponibili sia per adulti che<br />

per bambini. Ultimo, ma non<br />

meno importante, il supporto<br />

schiena Fenom con cintura in<br />

vita regolabile, che dispone di<br />

bretelle regolabili asportabili<br />

e protezione scapole. Disponibile<br />

in 3 diverse<br />

misure e tre<br />

colorazioni, è in<br />

Lycra, polietilene<br />

espanso<br />

aerato e ha la<br />

certificazione<br />

CE.<br />

Un utilizzo semplicissimo<br />

Il nuovo Exclusive Active è lo sci Lange facile<br />

da usare per eccellenza. Caratteristiche<br />

principali: rocker e leggerezza che facilitano<br />

impostazione e conduzione di curva, senza<br />

compromettere stabilità e tenuta, per<br />

progredire realmente. Il tutto abbinato a un<br />

design creato per farsi notare. Per le sciatrici<br />

che amano divertirsi sulle piste al proprio<br />

ritmo. Il nuovo scarpone Lange Exclusive RX<br />

90 unisce la calzata Exclusive di Lange per<br />

donna alla tecnologia Control Fit per garantire<br />

alle sciatrici esperte prestazioni eccezionali.<br />

Unendo una forma interna<br />

da 100 mm e una calzata<br />

leggermente più precisa a<br />

livello della caviglia rispetto<br />

alle altre marche, lo scarpone<br />

Exclusive RX 90 offre un livello<br />

di precisione e di controllo<br />

ineguagliabile. Il nuovo scarpone<br />

dispone inoltre di un isolamento<br />

in piuma d’oca per garantire un<br />

comfort termico eccezionale.<br />

UFO PLAST<br />

Tel. 0587 488 012<br />

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ROSSIGNOL SCI<br />

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25


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

>><br />

più l’ombra di se stessa ed è incapace<br />

di dotarsi di successori a cui<br />

tramandare sapere e visioni. Ci<br />

vuole un ricambio generazionale,<br />

cosa che non è fra le più indolori,<br />

ma altrimenti rischiamo di vederci<br />

sorpassati a destra e a sinistra,<br />

mentre noi ci chiediamo come mai<br />

quello che ha funzionato per<br />

vent’anni ora non funziona più. L’innovazione<br />

non attiene solo al prodotto<br />

ma anche al fare azienda.<br />

Beninteso, non parliamo del fatto<br />

anagrafico, irrilevante, ma della cultura<br />

aziendale e del coraggio.”<br />

D’altra parte se l’offerta di mercato<br />

supera la domanda è necessario<br />

che le aziende e i negozianti<br />

trovino le giuste contromisure,<br />

magari a partire dall’attenzione<br />

al cliente con un maggior supporto<br />

nelle fasi del sell out e della<br />

comunicazione verso il consumatore.<br />

Che ancora oggi, nonostante, i<br />

tempi siano cambiati, continua ad<br />

essere sensibile alla presenza di<br />

testimonial in grado di veicolare alcuni<br />

prodotti, purché l’atleta sappia<br />

essere carismatico e comunicare<br />

attraverso la propria immagine. “In<br />

Italia – afferma infatti Frare – abbiamo<br />

avuto solo Alberto Tomba e<br />

Debora Compagnoni. Il primo in<br />

particolare ha avvicinato tutti allo<br />

sci ed io stesso mi ricordo che anche<br />

i miei amici d’infanzia che >><br />

Differenziarsi per interessare<br />

Passano gli anni e la comunicazione non è più la stessa. Il mercato<br />

dello sci alpino si è evoluto, le distanze si sono accorciate, la gente è<br />

più disposta a viaggiare. Ormai nei Paesi piccoli si trovano solo negozi<br />

di prima necessità e, utilizzando l’automobile, tutti i consumatori<br />

possono comprare tutto in un giorno solo in un centro commerciale.<br />

È l’analisi di un mutamento nel modo di attirare il cliente, come spiega<br />

Enrico Frare, titolare di E-Group. “C’è stato un cambiamento radicale<br />

della comunicazione. Ci sono meccanismi da capire come quello del<br />

centro commerciale e dell’outlet che nasce perché le over produzioni<br />

per raggiungere i numeri dell’estero impongono produzioni superiori<br />

alla richiesta e bisogna aprire punti vendita con uno smercio più<br />

veloce. Dall’altra parte abbiamo i centri delle città che sono diventati<br />

off limits, per cui la gente preferisce acquistare lì quello che attira la<br />

sua curiosità, muovendosi nelle mura cittadine solo per comprare<br />

prodotti di nicchia.” A cambiare è stato anche il concetto di negozio.<br />

“Oggi in Italia – spiega infatti Frare – c’è il problema dell’omogeneità e<br />

della standardizzazione di tutti i prodotti. Il consumatore non è più<br />

spinto ad acquistarli perché sono tutti molto uguali e perché si<br />

accorge che, ad esempio, il made in Italy proposto da alcuni negozi<br />

non è al 100% made in Italy. Poi bisogna considerare che, se una<br />

volta la spesa per un capo di abbigliamento era una gratifica, oggi lo<br />

stesso effetto si raggiunge solo con l’acquisto di un prodotto di<br />

qualità.” A questo punto la liberalizzazione degli orari per i negozianti è<br />

cosa positiva se si ottimizza il processo di vendita/acquisto in funzione<br />

del prodotto, periodo dell’anno e nel modo di fare la vendita/acquisto.<br />

“Dall’esperienza che ho avuto come vendita al dettaglio – afferma infatti<br />

Frare – la cosa positiva è che in questo modo un commerciante può<br />

gestire al meglio gli orari di vendita, ma non è vero che otto ore di<br />

apertura sono otto ore di vendita. La forbice si restringe ad un paio di ore<br />

alla mattina e ad un paio al pomeriggio. Ad esempio in estate dalle 15<br />

alle 18 non arriva nessuno perchè è troppo caldo e la fascia in cui fare<br />

affari migliori è quella che va dalle 18 alle 19,30. Allo stesso modo in<br />

inverno gli orari preferiti dai consumatori sono anticipati. In questo<br />

contesto ritengo che una gestione oculata, e non da giungla, possa<br />

permettere ai commercianti di gestire al meglio i propri orari,<br />

risparmiando tempo ed ottimizzando le vendite.” Tenendo conto che oggi<br />

è più difficile attirare il cliente. “Il consumatore deve essere catturato,<br />

perché non si muove più in cerca del prodotto, ma è il prodotto che va<br />

in cerca di lui. Bisogna studiare negozi in cui il cliente sia interessato ad<br />

entrare, attirato da qualcosa di nuovo.” A questo proposito il marchio<br />

Colle sta studiando modi nuovi di vendita, investendo molto su mono<br />

brand corner e mono brand store. “All’interno – spiega Frare – viene<br />

posizionato il prodotto abbigliamento e l’azienda, per intrattenere il<br />

consumatore, offre approfondimenti tematici legati al mondo e alla storia<br />

del prodotto. Il negozio mono<br />

brand ha dei pro, come il fatto<br />

che il cliente vede il prodotto di<br />

quel marchio, e sa che lì lo<br />

trova sicuramente, e dei contro,<br />

come la potenziale monotonia<br />

dell’offerta legata al marchio<br />

singolo se non è in grado di<br />

essere costantemente nuovo .<br />

Bisogna rinnovarsi con un<br />

nuovo concetto di prodotto,<br />

giocando anche sul sensoriale<br />

ed offrendo qualcosa di<br />

diverso.”<br />

26<br />

FOTO: ByRON wELLS


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

>><br />

giocavano a pallone, lo seguivano<br />

in televisione.” La necessità è trovare<br />

un testimonial di qualità. “La mia<br />

idea per il marchio Colle, per il<br />

mondo race, è trovare nei vari circuiti<br />

l’atleta carismatico di punta e<br />

costruire qualcosa con lui, perché<br />

è l’uomo della strada, in gergo<br />

l’opinion maker.”<br />

Che possa rispecchiarsi in un mercato<br />

in cui i prodotti arrivano ai<br />

consumatori non solo attraverso i<br />

canali tradizionali, ma anche attraverso<br />

il web, grazie al fenomeno<br />

sempre più diffuso dell’e-commerce,<br />

o ai negozi monobrand, una<br />

strategia adottata da aziende come<br />

Dieci HP. “Abbiamo già in cantiere<br />

il progetto della vendita on-line per<br />

la nostra linea Easy4 Rain – conferma<br />

infatti il General Manager,<br />

Maria Giovanna Stefani – poi valuteremo<br />

le altre linee Dieci Hp per la<br />

FOTO: ROSSIGNOL<br />

novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto<br />

Divertimento assicurato<br />

Grande novità in casa Nordica per la stagione<br />

2012-13, la nuovissima linea di sci e scarponi<br />

Transfire saprà conquistare proprio tutti gli<br />

amanti dello sci da pista rendendo le giornate<br />

sulla neve davvero divertenti. Gli sci Transfire<br />

presentano l’innovativo intuitive profile, una<br />

sciancratura che permette di trasferire al<br />

meglio e più facilmente le forze al momento<br />

della curva per una migliore conduzione dello<br />

sci. Il punto di contatto della spatola con la<br />

neve è stato ampliato per rendere la curva<br />

più agevole e veloce in qualsiasi situazione<br />

della pista. Il modello Transfire 78 Ti EVO<br />

CT presenta una grafica accattivante e la<br />

nuovissima piastra EVO CT, che ha un design<br />

più ampio rispetto alle piastre tradizionali e un<br />

esclusivo sistema di montaggio derivato dalle<br />

piastre utilizzate negli sci World Cup di Nordica.<br />

In abbinamento agli sci, lo scarpone Transfire<br />

R1 è dotato di una struttura a 3 elementi<br />

(scafo-gambetto-linguetta) che<br />

conferisce straordinarie caratteristiche<br />

di progressione in flessione (progressive<br />

flex) e di risposta elastica (rebound). La<br />

chiusura a 45 gradi assicura tenuta del<br />

collo del piede e isolamento termico,<br />

e l’adjustable cuff profile consente di<br />

personalizzare il gambetto dello<br />

scafo all’anatomia del polpaccio<br />

in modo naturale.<br />

Straordinari effetti tra contrasti<br />

di colori e non solo<br />

Altamente tecnica ma allo stesso di assoluta tendenza, la<br />

nuova linea Dynamic della collezione 2012/2013 di West<br />

Scout è dedicata agli sciatori più attenti alle performance<br />

ma sempre alla ricerca di un capo innovativo ad effetto<br />

moda. Tessuto 3 strati accoppiato mesh con imbottiture<br />

ultraslim, caratterizzano questa linea che, unitamente a<br />

maxi zip waterproof a contrasto su tessuti bi-elastici e<br />

termo riflettenti, crea effetti decisamente innovativi grazie<br />

anche ai molteplici e straordinari abbinamenti di colori<br />

tra giacche dall’effetto opaco e pantaloni in nylon rip stop<br />

lucido.<br />

FREMIL INTERNATIONAL<br />

Tel. 06 91 607 109<br />

contact@westscout.it<br />

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NORDICA<br />

Tel. 0422 7285<br />

nordica.info@nordica.com


La creatività e<br />

la propensione<br />

all’innovazione sono<br />

qualità che appartengono<br />

agli italiani. Bisogna<br />

analizzare l’attuale<br />

situazione e muoversi<br />

di conseguenza<br />

città e Easy4 Life per lo ski; il monobrand<br />

si realizzerà concretamente<br />

nel 2013.” Un traguardo a cui<br />

Rossignol arriverà mantenendosi al<br />

passo coi tempi. “Per Rossignol –<br />

spiega infatti il direttore marketing<br />

Alberto Nencetti – il b2b è una realtà<br />

e il b2c è alle porte.” Ricordando<br />

che, al di là di tutti gli aspetti organizzativi,<br />

è comunque la neve a<br />

fare la differenza. “Il fattore principale<br />

– spiega infatti Frare – è il<br />

tempo. Quest’anno la neve deve<br />

ancora arrivare e le vendite grosse<br />

devono ancora essere fatte.” Che si<br />

tratti di sci più corti, come chiedono<br />

i consumatori, o di sci più lunghi,<br />

come ha imposto la FIS al<br />

mondo race, le difficoltà ci sono,<br />

anche se il target si sta ampliando,<br />

avendo fatto rientrare nelle proprie<br />

fila anche lo sciatore donna, ormai<br />

diventato un soggetto commerciale<br />

importante. “Noi siamo stati i primi<br />

a creare gli sci da donna – racconta<br />

Nencetti – ed oggi abbiamo dodici<br />

modelli a lei dedicati. Anche se<br />

la percentuale degli sciatori maschi<br />

si aggira attorno al 60%, quello<br />

femminile è un segmento molto importante,<br />

perché la donna tende a<br />

comprare e a cambiare lo sci più<br />

dell’uomo, per cui stiamo molto attenti<br />

alle grafiche dei prodotti.” Con<br />

questi presupposti l’obiettivo è difendersi<br />

dalla crisi. “Una crescita<br />

del mercato dello sci alpino non è<br />

prevedibile e neanche auspicabile,<br />

perché non ci sono le condizioni<br />

economiche affinché cresca, ma ritengo<br />

che non ci sarà neanche un<br />

decremento paragonabile a quello<br />

che investirà altri settori. Lo sci tocca<br />

sempre un segmento medio alto<br />

e quindi un decremento di qualche<br />

punto percentuale ci potrà essere,<br />

ma non del 30% e 40%, anche se<br />

prevedo che la prossima cam- >><br />

29


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

30<br />

>><br />

pagna sarà molto difficile.I negozianti<br />

hanno infatti ritardato a vendere<br />

per via della neve che è arrivata<br />

tardi, rimanendone condizionati.<br />

In linea di massima credo che<br />

assisteremo più ad un calo psicologico<br />

che ad un reale calo del mercato.<br />

Un calo comunque ci sarà, e<br />

condizionerà il negoziante e così<br />

noi ne risentiremo.”<br />

C’era una volta un mercato che regalava<br />

soddisfazioni e che attraeva<br />

tanti consumatori disposti a spendere.<br />

Oggi qualcosa è cambiato e<br />

dobbiamo far fronte alla realtà, lavorando<br />

per un domani migliore.<br />

In cui i consumatori compreranno<br />

tutti felisci e contenti.<br />

damiano.montanari@topsport.it<br />

Ricercatezza dei materiali<br />

Dieci HP, azienda padovana<br />

produttrice di abbigliamento da<br />

sci, presenta la linea Easy4-Life<br />

con la quale identifica un prodotto<br />

uomo/donna/bambino, altamente<br />

professionale, creato interamente<br />

in Italia. I capi contraddistinti da<br />

questo marchio mettono in evidenza<br />

dei materiali ricercati, studiati per<br />

mantenere la temperatura costante<br />

a seconda del tempo-spazio che si<br />

vive, creando un perfetto connubio<br />

tra eleganza e tecnicità. I tessuti<br />

esterni permettono un’elevata<br />

impermeabilità associata ad<br />

un’ottima traspirabilità che evita<br />

l’assorbimento del sudore, mentre<br />

l’isolamento interno garantisce<br />

un’elevata protezione del calore.<br />

Life è sinonimo di comfort, praticità,<br />

resistenza e leggerezza per sentirsi<br />

sempre a proprio agio. I capi con<br />

questo marchio rimangono perfetti<br />

anche dopo<br />

numerosi lavaggi.<br />

DIECI HP<br />

Tel. 049 8792 713<br />

www.easy4-life.it<br />

Nel nome della tecnologia e dell’assistenza<br />

Il mercato dello sci alpino è cambiato e le aziende che vogliono<br />

restare al passo con i tempi devono adeguarsi. In questo senso<br />

va letto l’impegno di Dainese che, come sottolinea Fabio Muner,<br />

investe fortemente sulla qualità e l’affidabilità dei propri prodotti. “Il<br />

nostro impegno tecnico, economico e umano per lo sviluppo di<br />

nuove tecnologie applicate alla protezione è costante. Mi riferisco<br />

in particolare alla tecnologia D-air, il sistema air bag di Dainese,<br />

sviluppato anche nel mondo dello sci sportivo.” Un mercato che<br />

si è evoluto, anche nella distribuzione. “Dainese lavora sia<br />

attraverso D-store monomarca che attraverso punti vendita<br />

multimarca o digitali. L’importante è il rispetto del posizionamento<br />

di prezzo della collezione per non banalizzare il prodotto e<br />

accomunarlo ad altri marchi con meno contenuti tecnico/<br />

stilistici.” Riservando ai negozianti buone marginalità ed offrendo<br />

loro prodotti in grado di garantire performance di un certo livello<br />

per quanto riguarda l’ergonomia, la termicità e la protezione. Con<br />

queste premesse il futuro di Dainese nel mercato delle protezioni<br />

dello sci alpino in Italia non sembra un problema. “Dopo una<br />

sostanziale affermazione e stabilizzazione del prodotto casco –<br />

afferma infatti Muner – come Dainese mi aspetto un’ulteriore<br />

crescita del mondo delle protezioni, in cui il nostro marchio è<br />

stato innovatore, precursore e pioniere. L’azienda quest’anno<br />

festeggia i 40 anni di attività, il paraschiena (uno dei prodotti<br />

icona della società) i 30 anni e l’arrivo nel mondo della neve del<br />

back-protector risale ben all’anno 1995 grazie al supporto<br />

tecnico di Kristian Ghedina e alla valanga azzurra. Prima di tale<br />

data anche gli atleti della discesa libera della coppa del mondo di<br />

sci non indossavano nessuna protezione per proteggere la<br />

schiena e la spina dorsale. Come successo nel mercato moto,<br />

l’air bag e le protezioni intelligenti saranno il futuro per proteggere<br />

l’alteta prima, e l’appassionato di tutti i giorni poi.”<br />

Incredibili prestazioni<br />

Lo Zenith 76 Ti Basalt di Rossignol offre prestazioni incredibili.<br />

Ultra moderno, questo sci è l’ideale per sciatori esperti alla ricerca<br />

di stabilità, potenza e rapidità nei passaggi da uno spigolo all’altro.<br />

Particolarmente potente, è realizzato con una nuova fibra di basalto<br />

associata a strati di titanio che lo rendono più resistente e flessibile<br />

rispetto a una struttura classica con fibra di carbonio. Il basalto è un<br />

ottimo materiale che consente di annullare le vibrazioni e migliorare le<br />

sensazioni sulla neve. Tutto ciò è abbinato a una costruzione sandwich<br />

e moderna sciancratura. Inoltre, grazie a un<br />

nuovo profilo IPS concavo e una spatola<br />

all-mountain, lo Zenith 76 Ti Basalt si rivela<br />

straordinario sulla neve compatta ed è in grado<br />

di affrontare con disinvoltura anche i terreni più<br />

impegnativi. Lo scarpone Zenith Sensor3 100 è<br />

studiato per sciatori esperti che prediligono sciate<br />

in pista. Si caratterizza per un flex 100 di media<br />

durezza e per la forma interna della scarpetta di<br />

100 mm. Il Sensor Fit applicato all’interno della<br />

scarpetta migliora il comfort, mentre la base<br />

della scarpetta, che applica la tecnologia<br />

Sensor3, aumenta la ROSSIGNOL SCI<br />

reattività.<br />

Tel. 0161 855 513<br />

www.rossignol.com<br />

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SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

La parola<br />

ai campioni<br />

32<br />

Nell’addentrarci nella ricerca<br />

dei sintomi del cambiamento<br />

dello sci alpino, siamo andati<br />

ad analizzare questo sport con due<br />

leggende come Gustav Thoeni ed<br />

Alberto Tomba, due ex campioni<br />

che hanno aiutato il movimento a<br />

crescere e che oggi guardano il<br />

passato, il presente ed il futuro dello<br />

sci con competenza e lungimiranza.<br />

A cominciare dal discesista di<br />

Trafoi, oggi quasi sessantunenne, titolare<br />

dell’Hotel Bellavista insieme<br />

alla sua famiglia, maestro di sci non<br />

più in attività, ma soprattutto uno<br />

dei più grandi sciatori di tutti i tempi<br />

con in bacheca quattro vittorie in<br />

Coppa del Mondo generale (1971,<br />

1972, 1973 e 1975), un oro e due<br />

argenti alle Olimpiadi, cinque ori e<br />

due argenti ai Mondiali e cinque ori,<br />

sei argenti e due bronzi ai Campionati<br />

italiani. “Rispetto a quando<br />

sciavo io – racconta Thoeni – lo sci<br />

alpino oggi va meglio, soprattutto<br />

se parliamo di preparazione delle piste<br />

ed innevamento programmato,<br />

dal momento che, grazie alla neve<br />

artificiale, sono sempre perfette.<br />

Una volta, al contrario, potendo<br />

contare solo sulla neve naturale, difficilmente<br />

la pista era completamente<br />

innevata e su qualche dosso<br />

spuntavano sempre l’erba e i sassi.”<br />

Ci sono stati miglioramenti anche<br />

per quanto riguarda i servizi ai consumatori<br />

di questo mercato. “L’impiantistica<br />

è più curata. Fino agli anni<br />

Sessanta erano poche le località<br />

con impianti di risalita. Da lì hanno<br />

cominciato a fare le seggiovie e gli<br />

skilift e, nel periodo di Alberto Tomba,<br />

sono arrivate anche le cabi- >><br />

Passato, presente e futuro dello sci<br />

nelle parole di due grandi atleti italiani.<br />

Competenti, lungimiranti, brillanti<br />

FOTO: FRANCESCO PANUNzIO - MILANO


✓<br />

✓<br />

Ottime prestazioni sia in salita che in fase di sciata<br />

Ottima camminabilità, facile da calzare e da togliere<br />

Scarpette EZ Fit, comfort istantaneo<br />

33


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

>><br />

novie. È stato un cambiamento generale,<br />

che ha coinvolto anche la<br />

tecnica alpinistica.” Che Thoeni per<br />

un periodo ha insegnato, anche come<br />

direttore tecnico nello staff azzurro,<br />

mentre oggi preferisce fare<br />

l’insegnante ai suoi nipoti che si avvicinano<br />

allo sci con attrezzi assolutamente<br />

diversi da quelli del passato.<br />

“Una volta gli sci erano molto<br />

lunghi e per imparare ad usarli servivano<br />

insegnamenti ed una pratica<br />

molto più impegnativi. Oggi gli sci<br />

sono più maneggevoli, è più facile<br />

farli girare e le piste, che una volta<br />

erano battute a scaletta, sono molto<br />

lisce e ben preparate.” Peccato che<br />

la FIS, la Federazione Internazionale<br />

Sci, sembri bloccare le esigenze e<br />

le richieste del mercato. “La sua<br />

scelta di ritornare a sci più lunghi è<br />

dettata dall’esigenza di aumentare<br />

la sicurezza. Penso che alla fine le<br />

aziende troveranno un sistema per<br />

far bene con quegli attrezzi esattamente<br />

come stanno facendo bene<br />

oggi con gli sci più corti.” E come<br />

sta facendo bene il mercato dello<br />

sci alpino nelle sue derivazioni.<br />

“Non lo vedo in calo, c’è ancora parecchia<br />

gente che pratica lo sci. Facendo<br />

le settimane bianche i costi<br />

sono abbordabili. Piuttosto credo<br />

che agli sciatori occasionali ormai<br />

convenga rifornirsi nei noleggi<br />

che sono ben attrezzati ed hanno<br />

un buon materiale, più che acquistare<br />

un paio di sci che dopo cinque<br />

anni sono superati.” Quello che<br />

non passa di moda sono i successi.<br />

“I risultati della squadra o degli atleti<br />

di Coppa del Mondo – afferma infatti<br />

Thoeni – sono ancora un elemento<br />

in grado di orientare le scelte dei<br />

consumatori nel mercato, grazie<br />

all’interesse dei giornali e della televisione.<br />

Nel mio periodo la Valanga<br />

Azzurra ha dato un grosso impulso<br />

allo sci, che poi è un po’ calato<br />

quando ho smesso, ma ha ripreso<br />

moltissimo con Alberto Tomba. Oggi<br />

ci sono elementi interessanti come<br />

Innerhofer, Blardone e qualche ragazza,<br />

ma manca un po’ di visibilità,<br />

perché mancano i fuoriclasse.”<br />

Uno di loro, o meglio un ex di loro, si<br />

è ritirato dalle competizioni da molti<br />

anni, ma continua ad essere un personaggio<br />

di spicco del circuito con<br />

le idee molto chiare sulla situazione<br />

che sta attraversando il movimento<br />

ed il mercato dello sci alpino in Italia.<br />

“Dopo il mio ritiro – racconta infatti<br />

Alberto Tomba, cinquanta vittorie >><br />

L’impiantistica è più curata. Fino agli anni Sessanta<br />

erano poche le località con impianti di risalita. Da<br />

allora hanno cominciato a fare le seggiovie e gli skilift<br />

e, nel periodo di Alberto Tomba, sono arrivate anche<br />

le cabinovie. È stato un cambiamento generale,<br />

che ha coinvolto anche la tecnica alpinistica<br />

34<br />

FOTO: FRANCESCO PANUNzIO - MILANO


n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />

Dettagli fashion<br />

Questo modello femminile<br />

48.10 è pensato per le<br />

sciatrici che cercano un<br />

capo tecnico ma che non<br />

intendono rinunciare<br />

a vestibilità e dettagli<br />

fashion. Tutte le cuciture<br />

sono termosaldate;<br />

polsini regolabili e<br />

mezzo guanto in<br />

morbido fleece per<br />

bloccare vento e neve;<br />

cappuccio amovibile con vera<br />

pelliccia staccabile (micro zip). La<br />

PUNTO AZZURRO<br />

fodera tecnica ha la funzione di<br />

Tel. 0346 22 402<br />

accelerare la traspirabilità. Inoltre info@4810nts.com<br />

una particolare costruzione interna<br />

della fodera crea un canale centrale che segue la<br />

colonna vertebrale per aumentare l’effetto camino,<br />

azzerando la condensa sulla schiena e facilitando<br />

la traspirazione. Il tessuto della giacca appartiene<br />

alla categoria dei softshell. Utilizza una tela stretch<br />

in Poliestere laminato con membrana poliuretanica.<br />

Il risultato è un tessuto ad alte prestazioni tecniche<br />

e molto versatile. L’impermeabilità del tessuto è fra<br />

le più alte ottenute: 15.000 mm di colonna d’acqua.<br />

Anche la traspirabilità è adeguata (15.000 gr/mq/24h).<br />

Il capo utilizza un’imbottitura a struttura alveolare<br />

con densità differenziata. Grazie alle fibre ultra-fini<br />

dell’imbottitura si ottiene uno spessore ridotto senza<br />

intaccare l’efficacia ed il livello delle performance<br />

di traspirabilità: cessione del vapore acqueo senza<br />

essere assorbito dalle fibre. 48.10 è un marchio<br />

distribuito da Punto Azzurro.<br />

Lenti per tutti i gusti<br />

Questa maschera Progrip ha un disegno ergonomico<br />

ed è costruita in materiale termoplastico ad alta<br />

flessibilità. Doppia spugna idrorepellente con ultimo<br />

strato di velluto anallergico. 100% protezione UV.<br />

Presenta: prese d’aria superiori e inferiori per una<br />

migliore efficacia delle lenti anti appannamento;<br />

elastico in poliestere, poliammide ed elastomeri di<br />

45 cm regolabile tramite doppie fibbie. È indossabile<br />

anche con casco ed è dotata di una gamma di lenti<br />

montabili: doppia arancio, doppia fotocromatica,<br />

doppia a specchio argento, doppia a specchio<br />

blu e doppia polarizzata. Tutte le lenti sono anti<br />

appannamento, anti-UV e con trattamento antigraffio.<br />

È fornita con una busta in microfibra porta<br />

maschera e pulisci-lente. Progrip è un marchio<br />

distribuito da Plastiche Cassano.<br />

PLASTICHE CASSANO<br />

Tel. 0331 200 652<br />

progrip@progrip.it<br />

35


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

>><br />

in Coppa del Mondo, una Coppa del<br />

Mondo, otto Coppe di Specialità, tre<br />

medaglie d’oro e due d’argento alle<br />

Olimpiadi e due medaglie d’oro e<br />

due di bronzo ai Mondiali – la FIS ha<br />

apportato modifiche importanti alla<br />

lunghezza dello sci ed alla sciancratura,<br />

spingendo gli atleti a modificare<br />

lo stile a cui ci si era abituati nel periodo<br />

precedente. Negli anni seguenti<br />

ha poi rivisto in parte queste<br />

modifiche, allungando gli sci di qualche<br />

centimetro, ma la sciata ormai<br />

aveva subito modifiche importanti.<br />

Adesso si parla di un nuovo passo<br />

indietro, e tutte queste variazioni improvvise<br />

obbligano l’atleta a modificare<br />

il proprio stile, la massa muscolare,<br />

l’allenamento, che insieme ai<br />

calendari di gara massacranti aumentano<br />

lo stress e la possibilità di<br />

infortuni.” Un problema che ormai<br />

non riguarda più Alberto Tomba, ritiratosi<br />

dalle competizioni ufficiali >><br />

Oggi lo sci alpino è molto<br />

migliorato rispetto al passato,<br />

soprattutto per quel che concerne<br />

la preparazione delle piste<br />

FOTO: VITTORIO JANNUzzI – MILANO<br />

novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto novità prodotto<br />

Difesa da urti e contusioni<br />

La Slalom Jacket prodotta da Zandonà è una giacca leggera con chiusura<br />

frontale a zip, dotata di particolari tutori (removibili tramite tasca con mini-zip<br />

nel retro) dedicati allo slalom per difendere da urti e contusioni le braccia, in<br />

materiale plastico (versione “Pro”) oppure in speciale gomma shock-absorber<br />

(versione “E.V.C.” = Evoluted Viscoelastic Cells). La giacca è realizzata con<br />

pregiato tessuto a rete a nido d’ape traspirante ed estremamente elastico<br />

per un’adesione perfetta alle linee del corpo. L’azienda propone anche le tute<br />

da gara integrali da sci alpino in Skitec bielastico con membrana WindTex,<br />

con zip anteriore ed elastico alto GelGrip con tenuta sul fondo della gamba.<br />

Disponibili in 4 versioni: standard, “Thermo” con rivestimento in Pile, standard<br />

“+ Protections” o “Thermo + Protections” con imbottiture aggiuntive su parte<br />

alta del braccio, avambraccio e coscia.<br />

ZANDONÀ<br />

Tel. 0423 569 135<br />

info@zandona.net<br />

Piedi da campione<br />

La calza da sci Mico X-Race Line<br />

è in maglia extra-light realizzata<br />

in Micotex polypropylene e Lycra<br />

per garantire massima aderenza<br />

e sensibilità senza spessori, per<br />

il totale controllo del movimento.<br />

Termicità e comfort sono assicurati<br />

dalle proprietà di estrema leggerezza<br />

ed elevata traspirabilità del Micotex.<br />

Presenta inoltre: protezione antibatterica<br />

e termoregolatrice in fibra<br />

d’argento X-Static; polsino antistress<br />

in Lycra che assicura massima<br />

aderenza senza compressione; punta<br />

super-comfort con cucitura rimagliata<br />

esterna anti-frizione. È Ideale<br />

per calzature<br />

termoformate<br />

e per chi è<br />

alla ricerca<br />

di una calza<br />

da campione.<br />

MICO SPORT<br />

Tel. 030 2003 211<br />

info@mico.it<br />

36


Bimbi sulla neve e non solo<br />

Per adattarsi alle innumerevoli attività dei<br />

nostri piccoli, Dieci HP, azienda produttrice<br />

con sede a Padova, presenta la linea Easy4-<br />

Life junior realizzata con tessuto elasticizzato<br />

Softshell 10.000 mm, con la quale identifica<br />

un prodotto altamente tecnico dai 6 ai 14<br />

anni. Sempre di più i ragazzi che iniziano lo<br />

sport alpino e che lo vivono con la massima<br />

vivacità, hanno bisogno di prodotti leggeri<br />

ma caldi in grado di mutare seguendo le loro<br />

esigenze di movimento o di temperatura,<br />

rispondendo alle richieste anche dei genitori<br />

più attenti e premurosi che li accompagnano<br />

sulla neve. Life è sinonimo di comfort,<br />

praticità, resistenza e leggerezza per sentirsi<br />

sempre a proprio<br />

agio. I capi con<br />

questo marchio<br />

rimangono<br />

perfetti anche<br />

dopo numerosi<br />

lavaggi.<br />

DIECI HP<br />

Tel. 049 8792 713<br />

www.easy4-life.it<br />

Alte prestazioni<br />

Questa giacca Dainese è interamente termonastrata in tessuto elastico<br />

laminato due strati Gore-Tex Product. Il tessuto morbido e ad alte<br />

prestazioni e gli inserti elastici localizzati sottobraccio assicurano<br />

comfort e libertà di movimento uniti ad una eccellente traspirabilità<br />

e impermeabilità di lunga durata (20.000 millimetri di colonna<br />

d’acqua). Le due tasche sui fianchi e la tasca sul petto sono nastrate,<br />

i polsini presentano esternamente un sistema di regolazione a velcri.<br />

Internamente si trova una comoda ghetta in Lycra ergonomica con<br />

foro per il pollice. Due prese d’aria sui fianchi<br />

garantiscono la giusta aerazione. Il cappuccio,<br />

reversibile e amovibile, è imbottito in<br />

piuma e presenta un doppio sistema<br />

di regolazione: frontale per il viso<br />

e posteriore per la giusta altezza/<br />

circonferenza. L’imbottitura interna,<br />

Pro-Tech inner lining, combina<br />

Primaloft One 60 gr e Schoeller-PCM<br />

a controllo dinamico del clima. Le<br />

cinque tasche interne garantiscono<br />

una sicura collocazione a tutti i beni<br />

personali. Una tasca dedicata al lettore<br />

mp3 e una dedicata allo smartphone<br />

entrambe con foro cuffie, assicurano<br />

massimo divertimento sulla neve e<br />

protezione per i dispositivi elettronici.<br />

A rendere ancor più preziosa la giacca<br />

ci pensano la presenza di un comodo<br />

portamonete removibile in tessuto<br />

DAINESE<br />

Tel. 0444 224 100<br />

info@dainese.com<br />

37


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

38<br />

>><br />

nel 1998. “Da allora la mia vita non è<br />

cambiata tanto, a parte l’adrenalina<br />

di gara e la ritualità degli allenamenti.<br />

Viaggio ancora moltissimo perché<br />

sono rimasto legato al mondo della<br />

neve partecipando ad eventi sciistici<br />

internazionali e collaborando con<br />

Comitati Olimpici Mondiali, uno su<br />

tutti quello di Torino 2006, ma anche<br />

Vancouver 2010 ed il comitato Coreano<br />

che si è aggiudicato le Olimpiadi<br />

Invernali per il 2018. Seguo anche<br />

alcuni progetti per il rilancio dello<br />

sci e la creazione di nuove realtà<br />

sportive d’alta quota, soprattutto<br />

nell’Est Europeo dove il movimento<br />

sciistico sta crescendo a vista d’occhio.<br />

Non mancano poi le collaborazioni<br />

televisive, sempre legate allo<br />

sport, come quella con Sky durante<br />

le Olimpiadi di Vancouver nel Febbraio<br />

2010, che sicuramente ripeterò<br />

a Sochi nel 2014, e quelle con alcune<br />

località e Regioni italiane con<br />

cui collaboro da qualche anno per la<br />

promozione dei valori dello sport e<br />

dello sci. Il tempo che mi rimane lo<br />

dedico alle attività di charity: dal<br />

1999 sono membro Fondatore della<br />

Laureus Academy & Sport For Good<br />

Foundation, un’Associazione internazionale<br />

composta dai più grandi atleti<br />

dello sport mondiale che si occupa<br />

di diffondere i valori e lo spirito sportivo<br />

in tutto il mondo – www.laureus.<br />

com –. Inoltre sostengo alcune piccole<br />

Fondazioni italiane, dalla ricerca<br />

pediatrica, alla costruzione di strutture<br />

di aiuto, ed una serie di orfanotrofi<br />

basati nell’Est Europeo.” Come volevasi<br />

dimostrare, il testimonial carismatico,<br />

capace di diventare un<br />

fenomeno mediatico, è ancora oggi<br />

un efficace veicolo di promozione<br />

di prodotti o di messaggi. “L’importante<br />

sono le vittorie. L’immagine<br />

viene di conseguenza. Ma credo che<br />

un’atleta non debba mai favorire l’immagine<br />

rispetto alla preparazione atletica<br />

e alle gare. Sinceramente non<br />

ho mai voluto diventare un ‘fenomeno<br />

mediatico’. Probabilmente sono<br />

stati i successi in gara ed il carattere<br />

estroverso con cui condividevo con<br />

il pubblico gioie e dolori a catapultarmi<br />

nel mondo dello showbiz. In realtà<br />

ho sempre pensato solo a >><br />

n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />

Liberi di sciare<br />

CMP presenta questa giacca da sci zip hood:<br />

il capo più performante e con il più alto grado<br />

di tecnicità della nuova collezione AI 2012.<br />

Una linea sportiva ed ergonomica per una<br />

giacca da sci che si adatta a tutte le possibili<br />

condizioni climatiche grazie soprattutto<br />

alla tecnologia Clima Protect. Lo speciale<br />

laminato termico microporoso assicura la<br />

dispersione dell’umidità corporea e una<br />

straordinaria traspirabilità resa ancora più<br />

efficace dai fori laserati. Tutte le cuciture<br />

sono sigillate con speciale nastro PU<br />

evitando quindi qualsiasi infiltrazione di vento e<br />

acqua. La sicurezza è un elemento importante<br />

di questa giacca che è dotata di protezioni<br />

per i gomiti e le spalle. Fra le caratteristiche:<br />

due tasche frontali, tasca porta skipass sulla<br />

manica sinistra, tasca interna e due tasche<br />

alloggiamento, ghetta antineve e polsino in<br />

licra per l’alloggiamento del pollice. Anche<br />

per la donna CMP presenta tante novità<br />

accattivanti tra cui questa giacca zip hood.<br />

Anch’essa dalla linea ergonomica ed<br />

elegante, utilizza la tecnologia Clima<br />

Protect. Lo speciale laminato termico<br />

microporoso assicura dispersione<br />

dell’umidità e traspirabilità. Questa<br />

giacca presenta tutte le caratteristiche<br />

che possono servire sulla neve: quattro tasche<br />

frontali, tasca porta skipass sulla manica sinistra, F.LLI CAMPAGNOLO<br />

Tel. 0424 515 411<br />

una tasca interna e due tasche alloggiamento,<br />

campagnolo@campagnolo.it<br />

ghetta antineve con chiusura a bottoni e<br />

polsini in licra per l’alloggiamento del pollice. Il<br />

cappuccio è regolabile e può essere staccato per dare alla giacca<br />

un tocco glamour.<br />

Esperienza al servizio della sicurezza<br />

Il retificio FAR propone transenne e barriere di delimitazione per piste<br />

da sci e da snowboard. Realizzate in polietilene, stabilizzate ai raggi UV<br />

e idrorepellenti, le delimitazioni sono disponibili in diverse dimensioni<br />

e nei colori rosso e giallo, blu, giallo e blu. Ideali per delimitare le aree<br />

e per definire i tracciati durante le gare o i campi scuola, si inseriscono<br />

armoniosamente nel paesaggio montano. Queste transenne di<br />

delimitazione possono essere fornite con pali di sostegno in fibra di<br />

vetro, molto semplici da montare e da rimuovere. All’offerta standard<br />

FAR aggiunge la possibilità di personalizzare le reti con la stampa del<br />

logo su un inserto in PVC che ricopre i pali e che acquista così una<br />

doppia funzione<br />

promozionale e di<br />

rivestimento.<br />

F.A.R. RETI<br />

Tel. 030 9882 018<br />

info@far-reti.it


TRADITIONAL<br />

SKI<br />

ROCKER<br />

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39


SCI ALPINO LA PAROLA AL MERCATO<br />

40<br />

>><br />

gareggiare, vincere ed essere me<br />

stesso seguendo il mio istinto, il resto<br />

è stato una conseguenza a cui<br />

sinceramente non mi sono mai abituato<br />

fino in fondo.” Così come le<br />

aziende, i tifosi e gli amanti dello sci<br />

faticano ad abituarsi a non potere<br />

applaudire un campione del calibro<br />

di Alberto Tomba. “La squadra di slalom<br />

maschile adesso è in splendida<br />

forma. Mi godo gli slalom come non<br />

capitava da Vancouver 2010 quando<br />

Razzoli s’è portato a casa la medaglia<br />

d’oro. E anche il gigante va bene,<br />

con un Blardone che pare rinato,<br />

e se lo merita. Aspettiamo gli altri,<br />

quelli acciaccati che ce la stanno<br />

mettendo tutta con la riabilitazione e<br />

i velocisti, un po’ sfortunati in questo<br />

inizio di stagione. Anche le ragazze<br />

ci stanno portando qualche bella<br />

soddisfazione.” Meno soddisfacente<br />

è stata la decisione della FIS di<br />

adottare nelle gare sci in controtendenza<br />

con le richieste del mercato.<br />

“Quando mai la Fis ha preso una decisione<br />

pensando agli atleti e agli interlocutori<br />

tecnici? Non c’erano altre<br />

modifiche più urgenti e a favore degli<br />

atleti rispetto a questa? A voi l’ardua<br />

sentenza, di rimostranze alla Fis ne<br />

ho fatte fin troppe – senza successo<br />

– quando gareggiavo.” E stupiva il<br />

mondo, prima con la sorpresa a Calgary<br />

nel 1988, quindi con la riconferma<br />

ad Albertville nel 1992. “E poi<br />

con i due ori ai Mondiali di Sierra<br />

Nevada e l’ultima gara e vittoria a<br />

Crans Montana, portato in spalla dagli<br />

avversari.” Scatti da ricordare,<br />

sperando che il futuro riservi nuovi<br />

campioni e nuove imprese allo sci<br />

azzurro. “Mi auguro che continui così,<br />

con nuovi giovani che crescono e<br />

i ‘veterani’ che si confermano. Questo<br />

è un anno tranquillo (niente Mondiali<br />

e Olimpiadi) ma dal prossimo<br />

inizierà un triennio importante. È necessario<br />

che le squadre lavorino serenamente<br />

con i loro tecnici, che i<br />

fornitori di materiali si impegnino al<br />

massimo e che la Federazione trovi<br />

una stabilità definitiva.”<br />

aldo.vittorio@topsport.it<br />

n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à p r o d o t t o n o v i t à<br />

La seconda pelle di ogni sciatore<br />

Il baselayer CMP è la soluzione perfetta<br />

per tutti gli amanti dello sci che sono<br />

alla ricerca di una maglia da indossare<br />

sotto la giacca. Realizzato in micropile<br />

con finitura al carbonio, questo capo<br />

ha un taglio sagomato e un tessuto<br />

elasticizzato in tutte le direzioni,<br />

caratteristca questa che consente un’elevata<br />

libertà di movimento. La tecnologia Softech<br />

inoltre favorisce un’immediata evaporazione del<br />

sudore lasciando il corpo asciutto. La maglia,<br />

dal design ergonomico, ultraleggero e altamente<br />

performante, presenta una mezza zip con<br />

protezione sottogola. Lo stretch performance<br />

CMP da donna è la soluzione migliore come<br />

sottogiacca da sci. Questo capo in pile stretch<br />

F.LLI CAMPAGNOLO<br />

garantisce comfort, elasticità e libertà di<br />

Tel. 0424 515 411<br />

movimento. Il design ergonomico conferisce campagnolo@campagnolo.it<br />

un’elevata vestibilità e praticità. La giacca<br />

presenta mezza zip in contrasto colore, una stampa che richiama cristalli<br />

di neve e cuciture in contrasto. Quattro i colori disponibili: bianco, blu<br />

oceano, verde acido e nero.<br />

Visione perfetta sulle piste<br />

Direttamente dalle piste da cross alle piste innevate arriva questa<br />

maschera Progrip, disponibile con colorazione Flash e Carbon.<br />

Visibilità impareggiabile in tutte le direzioni.<br />

Possibilità di utilizzo anche per chi usa occhiali da vista grazie a speciali<br />

scanalature per alloggiare le aste. 100% protezione UV.<br />

Prese d’aria superiori e inferiori per una migliore efficacia delle lenti anti<br />

appannamento. Elastico di 45 cm regolabile tramite doppie fibbie.<br />

Perfetto fit anche con casco. Tutte le lenti sono anti appannamento e con<br />

trattamento anti graffio. Busta in microfibra porta maschera. Progrip è un<br />

marchio distribuito da Plastiche Cassano.<br />

PLATICHE CASSANO<br />

Tel. 0331 200 652<br />

progrip@progrip.it<br />

Competizioni in sicurezza<br />

Per lo sciatore Ufo Plast propone Armguard<br />

racing regolabile, ideale per le competizioni.<br />

Costruito in Polietilene con imbottitura<br />

interna. Protezioni Rigide, PE. Il prodotto è<br />

made in Italy ed è a taglia unica e disponibile<br />

in colore bianco. Sempre dell’azienda, il<br />

corpetto protettivo World Cup EVO con<br />

protezioni anteriori soft e posteriori spalla<br />

soft, e protezioni braccia/spalle in plastica.<br />

Prodotto in Lycra, polietilene espanso<br />

aerato, anche questo è<br />

totalmente made in Italy e<br />

disponibile nelle taglie<br />

dalla XS alla XXL.<br />

UFO PLAST<br />

Tel. 0587 488 012<br />

info@ufoplast.it


www.cmp.campagnolo.it<br />

life is my favourite colour<br />

41<br />

HALL B2 STAND N° 204


Anche l’AustriA ski Pool<br />

sceglie BootDoc!<br />

Marcel hirscher e Marlies schild li hanno già provati e apprezzati<br />

in anteprima - da metà novembre gli atleti dell'Austria ski team<br />

utilizzano i plantari e le calze a compressione graduata BootDoc<br />

Secondo quanto riferito dall'amministratore di Boot-<br />

Doc Andreas Zauner, le esperienze degli atleti professionisti<br />

confluiscono sempre nel processo di sviluppo,<br />

e in ultima analisi ciò consente anche agli amatori di<br />

trarne giovamento. I plantari di BootDoc stabilizzano<br />

e posizionano il piede nella calzatura aiutando così il<br />

corpo a mantenere l'equilibrio. A questo proposito ogni<br />

disciplina pone le proprie esigenze specifiche. "Armonizziamo<br />

i materiali e la struttura al comportamento<br />

di conduzione, ammortizzamento e stabilità, inoltre<br />

teniamo anche in considerazione la dinamica delle varie<br />

discipline. Mentre i discesisti necessitano di plantari<br />

più flessibili, nello slalom è determinante la trasmissione<br />

diretta", cita come esempio Zauner. Soprattutto<br />

per questa ragione la squadra nazionale<br />

di sci più forte del mondo si affida ai materiali e<br />

ai costanti progressi dello sviluppo di BootDoc.<br />

"Le nostre calze a compressione graduata e i<br />

plantari garantiranno anche il supporto ottimale<br />

del piede degli atleti durante le sedute<br />

di allenamento a secco, come per esempio<br />

per la corsa a piedi o in bicicletta", sottolinea<br />

Zauner.<br />

Mai più vesciche o irritazioni da sfregamento<br />

L'assortimento del marchio BootDoc<br />

facente parte del gruppo WINTER-<br />

STEIGER si è arricchito di un prodotto<br />

particolarmente efficace. Da<br />

adesso, grazie al nuovo SIL-PRO-<br />

TECT, la formazione di vesciche<br />

e di irritazioni da sfregamento<br />

appartiene ormai al passato.<br />

Questa efficacissima soluzione<br />

riduce al minimo l'attrito<br />

tra la pelle e i vestiti o le calzature.<br />

SIL-PROTECT rende superflui<br />

i cerotti per vesciche che potrebbero<br />

incollarsi su costosi tessuti<br />

e renderli addirittura inutilizzabili.<br />

SIL-PROTECT viene rimosso con semplicità dall'abbigliamento<br />

con un lavaggio a 40°C. Con una testina<br />

roll-on particolarmente sottile la soluzione viene<br />

applicata in modo mirato per proteggere le zone della<br />

pelle più a rischio. Immediatamente dopo si possono<br />

indossare gli abiti. SIL-PROTECT non penetra nella<br />

pelle come fanno le comuni soluzioni ma crea una pellicola<br />

protettiva che resiste per tutto il giorno anche in<br />

presenza di bagnato. Anche in caso di parti del corpo<br />

irritate e di vesciche aperte l'applicazione di SIL-PRO-<br />

TECT aiuta a prevenire altri danni riducendo i dolori.<br />

Così praticare movimento sarà di nuovo fonte di gioia.<br />

SIL-PROTECT è disponibile in confezioni da 10 ml e<br />

50 ml, ha un utilizzo universale e viene usato anche<br />

dai più forti partecipanti alla classica ciclistica<br />

Race Across America dove si percorrono ben<br />

5000 chilometri. "SIL-PROTECT mi ha permesso<br />

di affrontare senza problemi le circa<br />

215 ore trascorse in sella durante questa<br />

gara di bicicletta", afferma il secondo classificato<br />

del 2009, Gerhard Gulewicz.<br />

WINTERSTEIGER detiene la distribuzione<br />

esclusiva di SIL-PROTECT<br />

su scala mondiale. "Siccome ci occupiamo<br />

intensamente di calzature e plantari,<br />

SIL-PROTECT rappresenta un'integrazione<br />

ideale nel settore Boot Doc",<br />

sottolinea Josef Aigner, Direttore della<br />

linea commerciale WINTER-<br />

STEIGER.<br />

WINTERSTEIGER<br />

ITALIA SRL<br />

STRADA NINZ 82<br />

LA VILLA IN BADIA (BZ)<br />

Tel. 0471 844 186<br />

Fax 0471 844 179<br />

info@wintersteiger.it<br />

www.wintersteiger.com


DALLA COPERTINA SPECIALE FREERIDE<br />

La tribù<br />

degli affari<br />

Una community di grandi<br />

appassionati, che entusiasma<br />

e contagia. Il numero degli<br />

amanti del free ski è ancora<br />

in crescita, e da nicchia<br />

si sta trasformando in un mercato<br />

capace di reggere alla crisi<br />

44


Liberi di scegliere, liberi di<br />

sciare. In modo diverso, perché<br />

il desiderio di distinguersi<br />

dalla massa, ma al contempo<br />

di identificarsi in un certo contesto,<br />

fa parte del DNA del consumatore.<br />

Almeno di quello del free ski,<br />

due parole che indicano una nicchia<br />

di mercato che, per una serie<br />

di ragioni, ora non è più tale. Il desiderio<br />

di adrenalina è la bussola<br />

che orienta un target sempre più<br />

giovane verso le evoluzioni del free<br />

style, il brivido di solcare per primi la<br />

neve incontaminata in ambienti speciali<br />

e riservati è l’essenza del freeride.<br />

Sono le due facce della stessa<br />

medaglia, il vecchio, si fa per dire,<br />

ed il nuovo che si completano in un<br />

concetto diverso di sci, per troppo<br />

tempo snobbato da aziende ed addetti<br />

ai lavori, ma che, numeri alla<br />

mano, è oggi qualcosa di più di una<br />

semplice tendenza. All’estero spopola,<br />

in Italia fatica ad imporsi, nonostante<br />

rappresenti un potenziale deterrente<br />

alla crisi economica del Paese.<br />

C’è chi si muove con circospezione,<br />

chi non crede alla validità di<br />

un fenomeno che sta diventando anche<br />

sociale. La strada per il futuro è<br />

segnata. E passa decisamente per<br />

chi non ama indicazioni fuori e dentro<br />

la pista.<br />

“Il mondo del free ski – commenta<br />

infatti Alessandro Costa, Sales Manager<br />

Italia di K2 per The Group Distribution<br />

– non è affetto in modo diretto<br />

dalla crisi di mercato, perché<br />

rappresenta una nicchia in cui c’è<br />

sempre chi ha necessità di spendere<br />

qualcosa di più nell’attrezzatura nuova,<br />

anche se parlare di nicchia per<br />

questo segmento di mercato può essere<br />

riduttivo.” Meglio definirlo una<br />

tribù, persone collegate tra loro, che<br />

si informano e si scrivono. “Una tribù<br />

aperta verso nuovi sciatori – specifica<br />

Costa – non chiusa in se stessa.”<br />

È proprio questa la forza del free ski,<br />

inteso come movimento, che si alimenta<br />

sul web, ma non disdegna canali<br />

di acquisto tradizionali, purché il<br />

prodotto rispecchi certe esigenze<br />

precise, da un’estetica accattivante<br />

ad una tecnologia all’avanguardia.<br />

L’importante è distinguersi da chi<br />

sposa lo stile e la filosofia di un approccio<br />

classico allo sci. Per certi<br />

versi è una forma d’arte, che come<br />

tale va considerata in un’ottica di<br />

mercato. “Gli sci a volte sono fumettati<br />

– spiega infatti Costa – con colori<br />

particolari e grafiche originali.<br />

Molti atleti free ski sono artisti che<br />

disegnano lo sci a loro piacimento.”<br />

Alle aziende il compito di interpretarne<br />

le richieste, anche in chiave tecnologica,<br />

lavorando sullo sviluppo<br />

del rocker e dei rialzi sulla punta che<br />

danno all’attrezzo maggiore performance<br />

e galleggiabilità, investendo<br />

sullo ‘sbananato’ e su tutto quello<br />

che può suscitare l’interesse di consumatori<br />

sempre più attratti dal free<br />

ski. “Fino a pochi anni fa – conferma<br />

infatti Costa – eravamo pochi a proporre<br />

prodotti freeride, c’era poca<br />

enfasi. Oggi, al contrario, si registra<br />

una forte propensione del pubblico<br />

ad acquistare prodotti alternativi per<br />

lo sci freeride e free style, mentre lo<br />

sci tradizionale è in recessione o fermo.”<br />

Le prerogative per un’esplosione<br />

del movimento quindi ci sono,<br />

anche se rimangono certe condizioni<br />

che non ne facilitano lo sviluppo.<br />

A partire dalla legislazione italiana,<br />

molto restrittiva nei confronti di<br />

chi pratica lo sci in neve fresca e di<br />

come lo può praticare, fino ad arrivare<br />

al ruolo dei maestri e delle guide<br />

alpine come accompagnatori, sul<br />

quale non c’è chiarezza, mentre alcune<br />

località sono ancora indietro nel<br />

bonificare le piste. “I sindaci – afferma<br />

Costa – per comodità mettono<br />

sempre pericolo di valanghe cinque,<br />

così non hanno problemi.” Ostacolando<br />

l’affermarsi del free ski che necessita<br />

di un territorio adatto e di<br />

una regolamentazione non re- >><br />

Qualità per il comfort<br />

Estetica e tecnologia sono sempre importanti, ma non va mai dimenticata<br />

la sicurezza. È questo il must di Safilo che da più di cinquant’anni<br />

è al servizio dei migliori atleti in pista, abbinando il<br />

massimo della sicurezza ad una praticità senza eguali. È questo il<br />

presupposto partendo dal quale l’azienda ha presentato le sue più<br />

recenti novità sul mercato della sciata in libertà. “Per quanto riguarda<br />

il mondo del free ski – afferma infatti Giovanni Carturan,<br />

Sport Marketing Specialist di Safilo – stiamo investendo molto in<br />

termini di tecnologia e ricerca, cercando di offrire agli sciatori il<br />

massimo del comfort durante le discese. Esempi dei nostri sforzi<br />

sono il nuovo casco Zephyr e le maschere Cliff Evo e Crest by Carrera.<br />

Il primo sfrutta la struttura Climatic, un insieme di più di 100<br />

microfori sulla calotta, che combinati ad altre soluzioni, come il<br />

materiale ipoallergenico EVA, garantiscono una traspirabilità ottimale,<br />

mentre le nuove maschere presentano per la prima volta il<br />

Multiple Positioning System (MPS), un sistema di regolazione della<br />

calzata sul naso, che permette l’adattabilità a qualsiasi tipo di viso.”<br />

45


FREERIDE LA TRIBÙ DEGLI AFFARI<br />

>><br />

pressiva.<br />

Anche se incentivi al progredire del<br />

movimento sono arrivati dal riconoscimento<br />

che questo sport ha avuto<br />

a livello internazionale. “Negli ultimi<br />

due o tre anni – racconta infatti<br />

Massimo Braconi, product test manager<br />

e team manager degli atleti di<br />

Nordica – il free ski ha fatto numeri<br />

importanti sullo slancio del riconoscimento<br />

del CIO che ha promosso<br />

l’half pipe e lo slopestyle a discipline<br />

olimpiche. Se parliamo ancora di<br />

mercato di nicchia è solo perché fino<br />

ad oggi le aziende e la politica che<br />

gira dietro allo sport non hanno creduto<br />

nelle potenzialità del free ski.”<br />

Sempre più amato dai giovani e da<br />

chi vuole un approccio diverso al fare<br />

sport sulla neve, un popolo che<br />

abbraccia i bambini di dieci anni e<br />

gli sciatori di mezza età, che ha le<br />

idee chiare, ma anche una certa fretta<br />

nel voler vedere realizzati i suoi<br />

desideri. “Per quanto riguarda le grafiche<br />

– afferma infatti Braconi – bisognerebbe<br />

essere più veloci. La<br />

storia di uno sci è legata a certi tempi,<br />

per cui le aziende lavorano su una<br />

grafica destinata ad essere proposta<br />

sul mercato per un anno. I ragazzi, al<br />

contrario, vorrebbero un prodotto<br />

con molte grafiche, che cambiano<br />

velocemente all’interno della stessa<br />

stagione.” Una tendenza che Braconi<br />

e Nordica hanno rilevato grazie all’attenzione<br />

nei confronti dei consumatori,<br />

per i quali gli atleti nazionali ed<br />

internazionali dell’azienda si riuniscono<br />

facendo dei focus, volti ad individuare<br />

nuove linee e grafiche per sci<br />

e scarponi. Tra queste spicca lo sci<br />

El Paco, per lo slopestyle, e l’Ace of<br />

Spade per il freeride, frutto di ricerche<br />

volte a trovare i materiali migliori.<br />

“Utilizziamo legno aeronautico che<br />

garantisce leggerezza ed un’ottima<br />

prestazione agli sci di alto livello,<br />

mentre per quelli racing utilizziamo il<br />

sistema EDT, una sorta di piastra<br />

che elimina le torsioni laterali lasciando<br />

lo sci molto elastico.” Ideale<br />

per un mercato che potrebbe rappresentare<br />

un antidoto alla difficile<br />

situazione economica del Paese.<br />

“Se il free ski fosse curato come si<br />

deve – afferma infatti Braconi – sarebbe<br />

una categoria in più in un momento<br />

di crisi come questo e permetterebbe<br />

quanto meno di mantenere<br />

i fatturati che le aziende hanno<br />

realizzato in passato.” Un primo passo<br />

potrebbe essere una maggiore<br />

attenzione ai testimonial e agli atleti,<br />

che da un lato rappresentano una<br />

buona parte del target a cui il mercato<br />

del free ski si riferisce, e che<br />

dall’altro sono molto utili nel sviluppare<br />

i prodotti dopo averli testati<br />

personalmente. È una questione di<br />

fiducia. In loro, nel mercato, in uno<br />

sport a cui manca solo l’investitura<br />

ufficiale dagli addetti ai lavori. “In Italia<br />

– afferma infatti Braconi – siamo<br />

più indietro nel free ski rispetto ad<br />

altri Paesi europei, perché lo si >><br />

FOTO: K2<br />

Il desiderio di distinguersi<br />

dalla massa, ma al contempo<br />

di identificarsi in un certo<br />

contesto, fa parte del DNA<br />

del consumatore e dunque<br />

è perfettamente<br />

rappresentato dal free ski<br />

Dai giovani, per i giovani<br />

È appena cominciata, ma già si preannuncia un successo. Lo scorso 6 e 7 gennaio è infatti<br />

ufficialmente partita la terza edizione del Nordica Freeski Tour, un evento di promozione del<br />

mondo free style e freeride che si svilupperà fino al 10 e 11 marzo in otto rinomate località<br />

montane, per avvicinare i giovani a questo sport, insegnando loro le regole per sciare in sicurezza.<br />

Un obiettivo importante per raggiungere il quale saranno impegnati gli atleti del Team<br />

Nordica, che affiancheranno gli interessati sulla neve. Prevista la possibilità di un test sci gratuito<br />

per chi vorrà provare l’attrezzatura Nordica ed un test di guida sicura sulla neve grazie<br />

alla partecipazione della concessionaria Superauto in collaborazione con Skoda e Volkswagen.<br />

Rilevante l’attività di prevenzione in materia di sicurezza nel freeride all’interno del The North<br />

Face Safety camps, durante le tappe del quale i promoter e gli atleti organizzeranno un’uscita<br />

di freeriding in sicurezza per conoscere meglio i segreti ed i pericoli del fuori pista. “Invito anche<br />

i negozianti a partecipare a questo evento – esorta Massimo Braconi, product test manager<br />

e team manager degli atleti di Nordica – per provare in prima persona cosa significa il<br />

free ski e proporlo nel modo migliore ai propri clienti.”<br />

46


Adatto ad ogni terreno<br />

L’S3 di Rossignol è la versione ‘meno estrema’ del pluripremiato e<br />

conosciutissimo S7. Come l’S7, l’S3 si distingue per la tecnologia<br />

Powder Turn con rocker alto in punta e coda e camber ridotto a<br />

centro sci, aspetti che rendono questo sci adatto ad ogni terreno.<br />

Il Powder Turn rocker conferisce un sorprendente galleggiamento,<br />

facilità estrema nei cambi di direzione per discese senza fatica e<br />

immediato controllo della velocità. I 98 mm di larghezza a centro<br />

sci rendono l’S3 versatile, maneggevole e agile sia in pista che<br />

nei terreni non tracciati. Perfetto per coloro che cercano uno sci<br />

leggero per esplorare tutti gli angoli nascosti della montagna.<br />

Per grandi e piccini<br />

ROSSIGNOL<br />

Tel. 0161 855 513<br />

www.rossignol.com<br />

Il supporto<br />

schiena Drift<br />

di Ufo Plast da<br />

adulto con cintura,<br />

presenta bretelle<br />

asportabili ed è realizzato<br />

con materiali traspiranti<br />

quali la rete in poliestere<br />

e l’Airnet. Garantisce il<br />

massimo della leggerezza e della<br />

traspirazione con il vantaggio di un’elevata elasticità per assorbimento<br />

degli urti garantita dalle protezioni interne in ATF (completamente<br />

removibili per il lavaggio). È disponibile in 2 colorazioni, ed è costruito<br />

in Lycra, polietilene espanso aerato. Si tratta di un prodotto totalmente<br />

made in Italy e ha la certificazione CE. Il supporto schiena Drift è<br />

disponibile anche nella versione da bambino in due diverse misure e<br />

due differenti colorazioni.<br />

UFO PLAST<br />

Tel. 0587 488 012<br />

info@ufoplast.it<br />

Elevata<br />

manovrabilità<br />

Lo5 è lo sci più versatile della collezione La Sportiva: dedicato allo<br />

ski-touring ma con una vocazione spiccata per il freeride, per le<br />

discese veloci tra alberi, dossi e cunette. Perfetto sia per nevi<br />

morbide e polverose grazie alla combinazione 20% rocker/80%<br />

camber, sia per nevi compatte sulle quali mantiene un’elevata<br />

manovrabilità. La costruzione comprendente leggerissime fibre<br />

di carbonio, permette massima reattività, flessibilità e velocità<br />

nei cambi di direzione per evitare gli ostacoli che si possono<br />

trovare nei fuori pista. Lo5 è concepito per l’uso continuativo<br />

durante tutta la stagione invernale e può essere facilmente<br />

utilizzato sia con attacchi da sci alpinismo che da telemark.<br />

Il massimo della versatilità per il massimo del divertimento<br />

sulle piste di tutto il mondo.<br />

CALZATURIFICIO LA SPORTIVA<br />

Tel. 0462 571 800<br />

lasportiva@lasportiva.com<br />

47


FREERIDE LA TRIBÙ DEGLI AFFARI<br />

48<br />

>><br />

creda ancora una nicchia e per questo<br />

si pensa che non sia utile investire<br />

in questo settore.” Occorre un<br />

cambio di atteggiamento, anche da<br />

parte dei negozianti. “Sono dei professionisti<br />

e, come tali, dovrebbero<br />

essere più informati sugli sport<br />

emergenti come il free ski e non<br />

aspettare a trattare queste attività<br />

solo quando si sono affermate.”<br />

Anche perché il mercato del free ski<br />

ha tutte le caratteristiche per poter<br />

regalare soddisfazioni nel breve e<br />

medio periodo. “In Italia – commenta<br />

Giovanni Carturan, Sport Marketing<br />

Specialist di Safilo – è in piena<br />

evoluzione. È un movimento che stiamo<br />

recependo da Paesi come la<br />

Francia, gli Stati Uniti e la Nuova Zelanda,<br />

quindi è stato necessario un<br />

primo momento di adattamento, come<br />

in ogni cosa nuova. Tuttavia credo<br />

che le nuove generazioni inizino ad<br />

apprezzare sempre di più il grado di<br />

libertà che questa disciplina offre.”<br />

Anche grazie ad eventi come il Carrera<br />

Freeride Challenge Punta Nera, un<br />

evento favoloso nella cornice del Faloria<br />

di Cortina, in cui lo scorso anno i<br />

migliori atleti a livello nazionale e non<br />

solo si sono dati battaglia dando vita<br />

ad uno spettacolo incredibile, confermando<br />

la valenza dell’immagine anche<br />

nel free ski. “In questo settore –<br />

afferma infatti Carturan – i testimonial<br />

sono importanti, ma diventano molto<br />

più proattivi rispetto a quelli dello sci<br />

alpino, risultando essere quasi degli<br />

ambasciatori del marchio. È un rapporto<br />

biunivoco per cui la credibilità<br />

del brand si costruisce nel momento<br />

in cui i testimonial trovano i partner<br />

ideali, disponibili a seguirli e ad assecondarli<br />

nelle loro avventure.” Guidati<br />

dalla voglia di scoprire uno sport che<br />

miete consumatori tra i giovani, perché<br />

porta con sé aspetti perculiari di<br />

quella fascia d’età. Entusiasmo, divertimento,<br />

spensieratezza. Emozioni<br />

sempre nuove da provare negli snow<br />

park o fuori pista. Liberi di sciare. E di<br />

scegliere un approccio ed uno stile<br />

trendy in grado di valorizzare il mercato<br />

sportivo sulla neve in modo diverso<br />

ed affascinante.<br />

aldo.vittorio@topsport.it<br />

Meno torsione, più potenza<br />

Per tutti i professionisti Nordica ha ideato sci e scarponi competitivi e all’avanguardia. Il<br />

nuovissimo sci Dobermann GSR Edt Evo CT è pensato per coloro che sono alla ricerca di<br />

performance da gara con la versatilità di un moderno sci da discesa: sciatori che<br />

ricercano una stabilità e una precisione da Coppa del Mondo e la flessibilità di un<br />

grande sci frontside. La tecnologia EDT di questi sci - Efficent<br />

Dynamic Tecnology, sviluppata in collaborazione con il dipartimento<br />

di Ingegneria Meccanica dell’Università di Padova, permette<br />

allo sciatore di risparmiare una notevole quantità di energia<br />

incrementando al tempo stesso la potenza. Il profilo aggressivo<br />

in punta facilita l’ingresso in curva e sfrutta l’efficacia della<br />

sciancratura fin dall’inizio della curva. Una sciancratura ridotta in<br />

punta consente di tracciare linee più incisive e pulite in fondo alla<br />

curva, riducendo in tal modo una virata eccessiva. Lo scarpone<br />

Dobermann Pro EDT 130 ha un appoggio per il piede<br />

in materiale composito, letteralmente inserito nello<br />

scafo con l’ausilio di quattro perni che riduce<br />

radicalmente le inefficienze strutturali provocate<br />

dal flex e dalla deformazione torsionale dello<br />

NORDICA<br />

Tel. 0422 7285<br />

nordica.info@nordica.com<br />

scarpone. L’EDT consente una migliore efficienza<br />

della struttura dello scarpone, l’ottimizzazione della<br />

trasmissione di energia e l’aumento della rigidità torsionale.<br />

Divertimento sicuro<br />

La sicurezza è un bene e un diritto che si può perseguire in tanti modi differenti dal divieto,<br />

ed il free ski è un mondo ricettivo in questo senso. È l’opinione di Alessandro Costa,<br />

Sales Manager Italia di K2 per The Group Distribution, che spiega come uno sport<br />

adrenalinico possa essere praticato in modo sicuro. “Su questo tema – afferma infatti<br />

Costa – ci sono infatti organizzazioni come il mystic free ride che organizza camp sulla<br />

sicurezza con il sostegno di aziende che si adoperano affinché i consumatori siano poi<br />

in grado di utilizzare al meglio gli strumenti che acquistano come l’arva, la pala e la<br />

sonda. Quando le si comprano non c’è un corso per saperle usare. Fortunatamente chi<br />

pratica il freeride è attento e si informa su come utilizzare questi strumenti.” Considerati<br />

e valorizzati da un target che va dai 25 ai 50 anni, anche se, per le sue caratteristiche<br />

il free style è più vicino ai giovani, mentre il freeride, anche per il costo delle attrezzature,<br />

fa riferimento ad una fascia di consumatori più matura. È uno stacco generazionale,<br />

che si traduce in una differente percezione degli stimoli legati all’acquisto.<br />

“È più il ragazzino che chiede ai genitori di comprargli l’attrezzatura free style – spiega<br />

infatti Costa – che non i genitori ad essere ricettivi a questi prodotti.”


HIGH RISE<br />

FEATURING<br />

ROCKER<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

FULL CAM<br />

FULL CAMBER<br />

ROCKER<br />

CAMBER ROCKER<br />

HIGH RISE<br />

FEATURING<br />

FULL CAMBER<br />

ROCKER<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

FULL CAM<br />

FULL CAMBER<br />

ROCKER<br />

CAMBER ROCKER<br />

FULL CAMBER<br />

TWIN POP<br />

FULL CAM<br />

POP CAMBER<br />

FULL CAMBER<br />

TWIN POP<br />

POP CAMBER<br />

FULL CAMBER<br />

TWIN POP<br />

POP CAMBER<br />

FULL POP CAMBER<br />

FULL POP CAMBER<br />

EARLY RISE<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

EARLY RISE<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

FULL POP CAMBER<br />

EARLY RISE<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

CAMBER<br />

CAMBER<br />

RAPID RACE PROFILE<br />

FULL RACE CAMBER<br />

ROCKER<br />

Linear Sidecut<br />

ROCKER<br />

RAPID RACE PROFILE<br />

FULL RACE CAMBER<br />

RAPID RACE PROFILE<br />

FULL RACE CAMBER<br />

Linear Sidecut<br />

FULL RACE CAMBER<br />

FULL RACE CAMBER<br />

Linear Sidecut<br />

FULL RACE CAMBER<br />

INTUITIVE<br />

ROCKER<br />

INTUITIVE<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

ROCKER<br />

ROCKER<br />

ROCKER<br />

CAMBER<br />

CAMBER<br />

80MM<br />

80MM<br />

ROCKER<br />

ROCKER<br />

INTUITIVE<br />

ROCKER<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

ROCKER<br />

CAMBER<br />

ROCKER<br />

49


FREERIDE LA TRIBÙ DEGLI AFFARI<br />

Evitare lo<br />

stress<br />

I parapolsi Zandonà Wristguard Evo sono fabbricati<br />

al 100% in Italia e studiati per difendere da urti,<br />

contusioni e iperflessione il polso; sono formati<br />

da una struttura esterna avvolgente in neoprene<br />

che contiene i tutori, realizzati in speciale lega<br />

plastica ad alto potere di dissipamento d’energia.<br />

La forma e il particolare posizionamento dei<br />

cinghietti elastici garantiscono un’ottima stabilità<br />

del parapolso. Le dimensioni e la forma sono stati<br />

studiati per seguire al meglio la struttura dell’arto<br />

evitando qualunque tipo di stress.<br />

ZANDONÀ<br />

Tel. 0423 569 135<br />

info@zandona.net<br />

Tante idee<br />

sulla neve<br />

Crazy Idea propone il pantalone da freeride da<br />

uomo dal design moderno in velluto idrorepellente<br />

con imbottitura in Primaloft. Sempre per l’uomo<br />

l’azienda propone la giacca Vector, traspirante<br />

e impermeabile con cuciture termosaldate e<br />

imbottitura in Primaloft.<br />

CRAZY IDEA<br />

Tel. 0342 706371<br />

info@crazyidea.it<br />

Dr. Jekyll o Mr. Hyde?<br />

Basta un click e il mostro della pista si trasforma in professionista del fuori pista.<br />

High-end in qualsiasi condizione. La nuova rivoluzionaria tecnologia Hybrid di Fischer<br />

riunisce le migliori caratteristiche di questi due mondi. La brevettata<br />

tecnologia Fischer Hybrid trasforma lo sci da spietato professionista della<br />

pista in uno sci da Freeski estremo per curve formidabili sulla neve fresca<br />

e polverosa premendo semplicemente un bottone. Per tutti coloro che<br />

hanno due anime e non sanno decidere tra velocità in pista ed esperienze<br />

mozzafiato lontano da ogni tracciato. Questa trasformazione è resa<br />

possibile dalla dotazione di un rocker che può essere inserito e disinserito<br />

all’occorrenza grazie alla tecnologia Hybrid. Twin Tip e doppia<br />

costruzione in titanal fanno il resto, per creare i presupposti<br />

ottimali su tutti i tipi di pista e neve sulle curve lunghe e su<br />

quelle strette. La dotazione si completa con la corrispondente<br />

PROJECT 2010<br />

Tel. 02 3087 341<br />

project2010@fischersports.it<br />

Non solo tecnica<br />

Dal team freeride di Zanier non arriva solo la tecnica,<br />

bensì anche lo stile, soprattutto nell’aspetto dei<br />

modelli Bezau e Warth. Questi modelli non convincono<br />

solamente per il loro aspetto esteriore, bensì, grazie alla<br />

lunga cintura, alla membrana Tex, all’isolamento in piuma<br />

sintetica e alla fodera traspirante e leash, sono ottimali<br />

anche per le sciate sulla neve fresca (powder runs).<br />

linea di scarponi Soma Hybrid 12 Plus dotati di sistema<br />

Hike/Ride/Lock e On/Off Piste Mode. Fischer è un marchio<br />

distribuito da Project 2010.<br />

ZANIER SPORT<br />

Tel. +43 4852 658 180<br />

info@zanier.com<br />

Una geometria competitiva<br />

Tracker 130 di Atomic con Pro Fit da 98 mm, è progettato per dare il meglio sulla<br />

neve leggera. La performance e la trasmissione della potenza di questo scarpone<br />

è efficace grazie ad una geometria competitiva e per l’aumento di 5 mm<br />

nell’altezza standard del telaio Enduro, mentre il sistema Power Control Release<br />

System permette di risparmiare energia nel salto. Infine, un extra che tornerà<br />

utile: la suola anti-scivolo può essere facilmente sostituita una volta che si<br />

sarà consumata. Atomic è un marchio distribuito da Amer Sports.<br />

Protezione a tutto tondo<br />

50<br />

Il corpetto Fulcrum di Ufo Plast è ideale per Snowboard / Snowboard Park / Sci<br />

freeride. Costruito in Lycra, polietilene espanso aerato, è dotato di protezioni anteriori<br />

soft e posteriori rigide, PE. Si tratta di un prodotto interamente made in Italy che<br />

è ha anche la certificazione CE. L’azienda propone inoltre gli shorts Atom con<br />

protezioni soft e protezione<br />

paracoccige posteriore<br />

removibile. Anche questi<br />

sono in Lycra, polietilene<br />

espanso aerato e sono<br />

dotati di paracoccige<br />

staccabile.<br />

UFO PLAST<br />

Tel. 0587 488 012<br />

info@ufoplast.it


Presenti<br />

Hall B2<br />

Stand 107<br />

51


FREERIDE LA TRIBÙ DEGLI AFFARI<br />

PUNTO AZZURRO<br />

Tel. 0346 22 402<br />

info@4810nts.com<br />

Sulla neve,<br />

tutto il<br />

giorno<br />

La Turlin flex Jacket è<br />

ideale per una giornata<br />

no-stop sulla neve. È<br />

il modello adottato dai<br />

maestri della Scuola Sci di<br />

Cortina. È disponibile in tinta<br />

unita, scozzese ton-sur-ton e<br />

stampato a losanghe. Si tratta di<br />

un modello maschile progettato<br />

per gli sciatori che cercano un capo<br />

comodo, ma con caratteristiche<br />

tecniche che lo rendano confortevole. Tutte le<br />

cuciture sono termosaldate; polsini regolabili e mezzo<br />

guanto in lycra garzata per bloccare vento e neve; il<br />

cappuccio ha alette che evitano lo sbattacchiamento<br />

nelle discese veloci; 2 ampie tasche interne +<br />

2 tasche esterne scaldamani; minitasca skipass<br />

sul polso e tasca napaleone con accesso interno<br />

senza aprire la giacca. Zip di chiusura con doppia<br />

protezione all’infiltrazione dell’acqua. Il materiale<br />

è reso idrorepellente attraverso l’applicazione di<br />

resina poliuretanica e offre ottima traspirabilità.<br />

L’imbottitura è a struttura alveolare con densità<br />

differenziata. La giacca usa l’imbottitura di 120 g.<br />

48.10 è un marchio distribuito da Punto Azzurro.<br />

Nessun<br />

compromesso<br />

Il nuovo Legend Pro Model Dynastar è<br />

lo sci da freeride senza compromessi,<br />

per chi ha gambe e coraggio, lo stesso<br />

usato dal campione del mondo di freeride<br />

Aurélien Ducroz a cui questa serie<br />

limitata è ispirata. Per la costruzione<br />

del Legend vengono utilizzate anima<br />

in legno/rohacell e lamine di titanio la<br />

cui combinazione assicura precisione,<br />

tenuta in curva e ottima sciabilità in ogni<br />

condizione. Il lungo rocker progressivo<br />

(450 mm) applicato alla spatola permette<br />

un galleggiamento impeccabile in neve<br />

fresca, assorbimento delle ondulazioni<br />

dei pendii e padronanza in velocità.<br />

La coda piatta migliora l’appoggio sul<br />

tallone, la stabilità in uscita in curva e in<br />

fase di atterraggio. Il Legend Pro Model<br />

è stato messo a punto in collaborazione<br />

con Aurélien Ducroz che lo ha definito<br />

straordinario, performante, facile in<br />

ogni condizione, stabile e preciso,<br />

capace di dare ad ogni discesa<br />

emozioni uniche e indimenticabili.<br />

ROSSIGNOL SCI<br />

Tel. 0161 855 513<br />

info@dynastar-europe.com<br />

Eccezionale vestibilità<br />

I pantaloncini Zandonà Cross Shorts Pro, realizzati al 100%<br />

in Italia, sono studiati per difendere da urti e contusioni zona<br />

sacrale, coccige, fianchi e zona anca-femorale. Dotato di tutori<br />

traspiranti morbidi a spessore differenziato e tutori semi-rigidi<br />

in speciale mescola poliuretanica, il pantaloncino è realizzato con<br />

pregiato tessuto a rete a nido d’ape traspirante, anti-batterico, e<br />

anti-stress ed offre un’eccezionale vestibilità e comodità perché<br />

aderisce ed asseconda perfettamente i movimenti del corpo grazie ai<br />

suoi tutori flessibili. La Corax Jacket Evo, capo protettivo per utilizzo<br />

Multisport composto da paraschiena (omologato CE EN1621-2 Liv.1)<br />

e tutori per le braccia, è fabbricato al 100% in Italia e realizzato con<br />

materiali plastici ad alta tecnologia che non scheggiano. L’innovativa<br />

protezione per lo sterno è una struttura deformabile ad alto potere<br />

di dissipamento d’energia dotata di un comodo ed efficace sistema di<br />

apertura/chiusura frontale. La superficie di contatto delle protezioni/tutori è in<br />

S.R.T. (Sweat Removing Textile). Il paraschiena è fornito di sistema di chiusura in<br />

vita a doppia regolazione elasticizzata, fornendo un significativo supporto lombare.<br />

Assorbimento<br />

progressivo<br />

I nuovi caschi Shred Half Brain, Toupee e<br />

Mega Brain Bucket avranno al loro interno<br />

l’ultima novità di Slytech nel campo della<br />

protezione ad impatto: la nuovissima schiuma<br />

Slytech 2nd Skin xt. Uno strato di Slytech 2nd<br />

Skin xt è aggiunto alla struttura dei caschi per<br />

fornire un assorbimento d’urto progressivo che si<br />

adatta in modo intelligente alle diverse forze e velocità di una caduta.<br />

L’assorbimento degli urti aumenta in modo proporzionale alla forza<br />

dell’impatto e permette una protezione completa, a qualsiasi livello di<br />

impatto. Inoltre Slytech 2nd Skin xt ritorna alla propria forma in modo<br />

naturale e quindi consente una migliore protezione in una serie di<br />

impatti. Shred è distribuito da Anomaly Action Sports.<br />

ZANDONÀ<br />

Tel. 0423 569 135<br />

info@zandona.net<br />

ANOMALY ACTION SPORTS<br />

Tel. 041 2517 271<br />

info@slytech.it<br />

Una nuova dimensione di movimento<br />

I prodotti a marchio Mountain Force sono prodotti unici, ispirati alla natura, che assicurano vestibilità,<br />

leggerezza, comfort e multifunzionalità. La membrana ultrafine in ceramica della Mountain Force resiste<br />

ad una colonna d’acqua di 20.000 mm. Tutte le cuciture sono termosaldate. La membrana interna<br />

altamente traspirante, impermeabile ed elastica è arricchita da una spalmatura in ceramica che esclude il<br />

freddo esterno e trattiene il calore corporeo interno. L’umidità viene trasportata all’esterno attraverso l’alto<br />

livello di traspirazione ottimizzando la temperatura del corpo. Tramite lo sviluppo del sistema Fullflex è<br />

stata raggiunta una nuova dimensione di libertà d’azione ed elasticità. Si consente così<br />

un altissimo livello di movimento e comfort. Tessuti ad alta tecnologia appositamente<br />

studiati garantiscono la leggerezza di una piuma. La piuma d’oca d’alta qualità è<br />

l’isolante più naturale e allo stesso tempo più caldo e morbido. Attraverso il<br />

tessuto esterno elastico e impermeabile<br />

che la protegge risulta un capo caldo,<br />

morbido, leggero ed allo stesso<br />

tempo altamente protettivo. La<br />

termosaldatura completamente<br />

piatta, antistrappo ed elastica,<br />

garantisce una perfetta<br />

traspirazione e rende il capo<br />

pulito e perfetto. Mountain<br />

Force è distribuito da Geier<br />

Diffusion.<br />

52


soluzionegroup.com<br />

LIFE CYCLE CONTROL<br />

ETHIC PERFORMANCE<br />

LIFE CYCLE CONTROL<br />

ETHIC PERFORMANCE<br />

100% Magenta<br />

100% Giallo<br />

Font: Babes neue


yle<br />

Sempre più su, l’underwear<br />

tecnico vola ancora più alto.<br />

L’evoluzione dell’intimo sportivo<br />

non si ferma. I capi più nuovi,<br />

grazie alle loro caratteristiche<br />

e performance, rinnovati<br />

anche esteticamente dall’utilizzo<br />

di colori vibranti e contrastanti<br />

dalle sempre più numerose<br />

varianti, si fanno ad ogni<br />

stagione più versatili.<br />

Passano dalla versione baselayer,<br />

da indossare sotto ai capi<br />

destinati alle diverse discipline,<br />

a soggetto principale del<br />

guardaroba, da esibire all’esterno<br />

La tecnologia<br />

che migliora lo sport<br />

(e la salute)<br />

Quando c’è la<br />

56


AQUAFIL<br />

Il lavoro e le produzioni delle<br />

aziende specializzate tracciano il<br />

profilo di un settore in grande<br />

fermento, animato e valorizzato<br />

dall’incredibile versatilità di capi altamente<br />

evoluti, che nell’interazione<br />

continua fra clima esterno e corpo<br />

umano, sono in grado persino di influenzare<br />

le performance atletiche<br />

che grazie alla tecnologia vengono<br />

potenziate e migliorate.<br />

In un contesto tanto attivo nasce<br />

Dryarn l’ambizioso progetto Aquafil<br />

di creare un filato che oltre al comfort<br />

ha l’obiettivo di esaltare le performance<br />

di uno sportivo. La grande<br />

innovazione di questa fibra, ideale<br />

ancora più di lana e cotone per<br />

l’utilizzo in ambito underwear e<br />

sportswear, è strettamente legata al<br />

concetto di benessere che garantisce<br />

a chi la indossa.<br />

Dryarn oltre a una mano morbida e<br />

piacevole, tipica delle microfibre, è<br />

la fibra con il minor peso specifico,<br />

caratteristica che nelle competizioni<br />

sportive consente di guadagnare<br />

molti preziosi secondi e nel tempo<br />

libero, grazie alla sua leggerezza,<br />

aumenta il piacere di indossarla.<br />

Lo stesso indumento pesa il 32% in<br />

meno rispetto all’equivalente indumento<br />

in lana e il 34% in meno rispetto<br />

ad uno in poliestere. Il dipartimento<br />

di Scienza dei Materiali e<br />

Ingegneria Chimica del Politecnico<br />

di Torino, in collaborazione con l’Associazione<br />

Tessile e Salute ha recentemente<br />

portato a termine un<br />

progetto per la valutazione del comfort<br />

termofisiologico di un tessuto in<br />

100% Dryarn, confrontato con tessuti<br />

equivalenti in cotone, nylon e<br />

poliestere. Lo studio evidenzia l’ottima<br />

resa di Dryarn a paragone di altre<br />

fibre in termini di termoregolazione,<br />

traspirabilità e velocità di<br />

asciugatura.<br />

Dryarn è termoisolante, crea cioè<br />

una barriera che ‘respira’: isola in in-<br />

gresso e veicola il sudore<br />

verso l’esterno,<br />

rivelandosi ideale durante<br />

la stagione<br />

estiva. In inverno<br />

permette di vestirsi<br />

più leggeri garantendo<br />

maggiore<br />

libertà di movimento.<br />

Contemporaneamente<br />

è traspirante.<br />

Possiede,<br />

infatti, una ‘naturale’ capacità<br />

di non assorbire l’umidità e un’alta<br />

permeabilità al vapore acqueo. La<br />

combinazione di queste due caratteristiche<br />

fa sì che la fibra sia straordinariamente<br />

traspirante: il sudore<br />

Nathalie de Marco<br />

Marketing & Communication Manager Aquafil<br />

evapora velocemente senza<br />

che il tessuto s’impregni, lasciando<br />

la pelle sempre asciutta.<br />

Dryarn è una fibra naturalmente batteriostatica,<br />

riconosciuta ufficial- >><br />

“L’insieme di queste caratteristiche, applicate alle più moderne tecnologie,<br />

rende Dryarn il partner ideale per tutte le aziende dello sportswear.<br />

L’ultimissima novità è l’utilizzo di Dryarn per l’underwear ufficiale<br />

della FISI, Fisitech, prodotto da Mico. Ma anche la moda e l’abbigliamento<br />

formale sono sempre più interessati alle fibre performanti,<br />

duttili e allo stesso tempo molto tecnologiche, per cui Dryarn® è<br />

utilizzato anche per le collezioni second layer. Mico sport, per esempio,<br />

ha introdotto in collezione maglioni in 100% Dryarn e Slam produce<br />

in Dryarn i maglioni Alford, per lo sport e il tempo libero.<br />

Le previsioni di mercato per il futuro sono positive, specialmente considerando<br />

che sempre più spesso Dryarn è utilizzato in percentuali<br />

altissime, vicine al 100%, quindi non solo in mischia con altre fibre,<br />

così da esaltare le sue performance al meglio. Il consumatore è attento<br />

e soprattutto di questi tempi preferisce acquistare articoli di<br />

qualità, capi destinati a durare nel tempo e in grado di esaltare le<br />

performance dello sportivo.<br />

Aquafil, per cui l’ambiente e l’ecologia sono impegni strategici, ha come<br />

obiettivo lo sviluppo di processi industriali e prodotti caratterizzati<br />

da un’elevata sostenibilità ambientale. Dryarn, è perfettamente allineato<br />

con questa filosofia, perché è riciclabile al 100% e non richiede,<br />

in fase di produzione, lo smaltimento dei reflui di scarico dovuti alla<br />

tintura del tessuto. Dryarn infatti è tinto in massa e anche nella manutenzione<br />

quotidiana è ecologico poiché si lava facilmente a basse<br />

temperature, non si stira, non richiede uso di saponi aggressivi e<br />

nemmeno asciugatura in quanto asciuga velocemente.”<br />

base, c’è tutto!<br />

57


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

58<br />

>><br />

mente dal Dipartimento di Dermatologia<br />

dell’Università di Modena e<br />

Reggio Emilia come fibra dermatologicamente<br />

testata, ideale per chi<br />

soffre di dermatiti o ha una pelle<br />

particolarmente sensibile.<br />

Una summa di preziosi elementi<br />

frutto di ricerca e sperimentazione<br />

senza sosta. Il pubblico, altrettanto<br />

evoluto e sempre più cosciente di<br />

quello che può e vuole indossare, si<br />

lascia volentieri tentare dall’acquisto<br />

di articoli ad alto contenuto di performance<br />

perché sono comodi, funzionali,<br />

facili da mantenere e contribuiscono<br />

a migliorare la prestazione,<br />

qualsiasi sia la disciplina praticata.<br />

Tecnowear ha brevettato tessuti a<br />

doppia frontura studiati per le diver-<br />

Carlo Fossati<br />

titolare di Tecnowear Sport System<br />

TECNOWEAR<br />

La nuova proposta di abbigliamento<br />

intimo Briko sintetizza lo stato<br />

dell’arte dell’underwear funzionale:<br />

capi di ottima vestibilità struttu-<br />

>><br />

se discipline e condizioni<br />

climatiche e<br />

destinati a capi per<br />

l’uomo, la donna e il<br />

bambino in diverse<br />

varianti di colori:<br />

dragon thermo, in<br />

grado di produrre<br />

calore in condizioni<br />

di temperature estreme<br />

mantenendo<br />

asciutto e caldo il<br />

corpo, dragon wind in polipropilene<br />

interno che mantiene asciutti accoppiato<br />

a una membrana microporosa<br />

elastica, antivento e traspirante<br />

e infine dragontex, in polipropilene<br />

interno e poliestere esterno per assorbire<br />

l’umidità corporea e farla<br />

evaporare rapidamente.”<br />

L’avanguardia dell’intimo sportivo, oltre che nelle qualità intrinseche<br />

di un prodotto e negli aspetti performance, sta nella sua capacità<br />

di adattarsi a più situazioni, al punto di arrivare a identificare<br />

underwear e outerwear che diventano finalmente prodotti intercambiabili<br />

se non addirittura lo stesso prodotto.<br />

“Ricerca e innovazione sono la base della produzione Tecnowear Sport<br />

System che col marchio Cyber si propone al mercato dell’intimo sportivo<br />

con capi funzionali rivolti alle diverse discipline sportive. Forte del<br />

progetto Tecnolab-Body Scanner e del costante sviluppo di filati e tessuti<br />

a doppia frontura, realizzati in polipropilene a fibra cava all’interno e<br />

in microfibra di poliestere all’esterno, l’azienda presenta una vasta collezione<br />

di articoli underwear di ultima generazione, che vantano molte<br />

qualità. I capi garantiscono una termoregolazione costante assicurando<br />

un equilibrio naturale della temperatura corporea, sia a riposo che sottosforzo.<br />

Sono ergonomici e permettono grande libertà di movimento, con<br />

una vestibilità che aderisce perfettamente al corpo grazie all’utilizzo della<br />

tessitura Hi-Tech 3D elasticizzata e senza cuciture. La costruzione dei<br />

capi segue la tecnica del Body Mapping alternando cioè zone di compressione,<br />

traspirazione ed evacuazione. I tessuti a doppia frontura, oltre<br />

ad essere antibatterici e antiodore, brevettati Dragontex, rimuovono<br />

facilmente l’umidità verso l’esterno, mantenendo costante la temperatura<br />

e la pelle asciutta. Si aggiungono facile manutenzione, resistenza<br />

all’usura e versatilità di modelli da indossare in ogni situazione, dal lavoro<br />

al tempo libero alle attività outdoor.<br />

Attualmente Tecnowear sta lavorando ai concetti di underwear specifico<br />

per ogni disciplina e outerwear che riassume due capi in uno:<br />

l’idea è di realizzare capi unico strato, cioè un capo da indossare a<br />

pelle con funzionalità di intimo, esteticamente fashion e tecnicamente<br />

pratico per l’attività per cui è stato studiato. Così nascono i capi per il<br />

ciclismo, il trail running e lo sci di fondo, da utilizzare come unico capo<br />

a pelle per l’attività outdoor.<br />

Le caratteristiche dell’intimo sportivo<br />

tecnico sono ormai diventate patrimonio<br />

comune di ogni atleta, a<br />

prescindere dalle singole esigenze,<br />

siano quelle del professionista esigente,<br />

o dello sportivo occasionale:<br />

le differenze tendono ad annullarsi.<br />

Il binomio intimo/performance è<br />

ormai un concetto universalmente<br />

acquisito, appartiene a chiunque<br />

abbia assaporato almeno una volta<br />

il gusto di correre, muoversi e affaticarsi<br />

finalmente lontano dalla sgradevole<br />

sensazione di restare bagnati,<br />

anzi conservando il calore del<br />

corpo senza il rischio di sentirsi a<br />

disagio. Un buon indumento intimo<br />

consente di fare sport in condizioni<br />

ottimali anche quando il clima è<br />

molto rigido, oppure, al contrario,<br />

permette di resistere meglio al calore<br />

perché una T-shirt di qualità è in<br />

grado di assorbire il sudore e<br />

mantenere costante la temperatura<br />

del corpo. L’underwear sportivo,<br />

grazie alla sua anima fortemente<br />

hi-tech diventa, più di qualsiasi altro,<br />

il capo che durante l’attività<br />

sportiva, soprattutto se intensa, fa<br />

la differenza e per questo deve necessariamente<br />

rispondere a criteri<br />

di traspirazione, ergonomia, leggerezza,<br />

resistenza e molto altro.<br />

Dall’intimo tecnico lo sportswear<br />

non può più prescindere: si diffondono<br />

pertanto le proposte di intimo<br />

tecnico anche fra marchi che per<br />

vocazione e storia non sono specializzati<br />

nel settore, ma conoscono<br />

l’universo hi-tech e le sue applicazioni<br />

al guardaroba sportivo.


Sempre vicini ai noStri eroi.<br />

Mico SPort da 10 anni accoMPagna il teaM FiSi in ogni Piega, diSceSa, Salita o<br />

caduta. SiaMo con loro Per Proteggerli con i noStri caPi tecnici, SuPPortarli con<br />

la noStra PaSSione e Per Farli Sentire SeMPre PerFetti e al MaSSiMo della loro<br />

ForMa, Sia nelle vittorie, che nelle SconFitte: chi ci Mette il cuore, vince SeMPre.<br />

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59<br />

PROTECTION FOR perF ormance


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

>><br />

rati in body mapping con aree di<br />

compressione muscolare. Realizzati<br />

sia in seamless sia in tessuti<br />

performanti, garantiscono ottima<br />

traspirabilità, leggerezza, veloce<br />

asciugatura con funzione antibatterica<br />

e inoltre sono ipoallergenici.<br />

BRIKO<br />

L’intimo seamless & compression<br />

Briko rappresenta una linea versatile<br />

ideale d’inverno, come primo strato,<br />

pratica in primavera per la corsa<br />

e l’allenamento all’aria aperta, come<br />

vero e proprio capo d’abbigliamento.<br />

Un duplice utilizzo in&out per<br />

capi in Meryl Skinlife, tessuto antibatterico<br />

multifunction.<br />

La Briko Warm Shirt è in microfibra<br />

Meryl Skinlife e in poliestere<br />

PTB: garantisce un comfort ottimale<br />

grazie alla mappatura realizzata con<br />

strutture differenziate che conferisce<br />

massima aderenza del capo al<br />

corpo. I punti di ventilazione nelle<br />

aree di maggior sudorazione facilitano<br />

la traspirazione lasciando<br />

i capi sempre freschi e<br />

asciutti, anche nei mesi<br />

più rigidi. Inoltre sono<br />

presenti sulle braccia e<br />

sopra le spalle zone di<br />

compressione e sostegno<br />

muscolare a favorire<br />

il rapido riossigenamento<br />

del sangue durante le sedute<br />

di allenamento. La vestibilità<br />

della maglia è ottimizzata<br />

dalle cuciture<br />

ridotte al<br />

minimo, a evitare<br />

fastidiose<br />

irritazioni della<br />

pelle. Ideale<br />

per gli sciatori<br />

che possono<br />

contare anche<br />

sui pantaloni<br />

underwear<br />

costruiti<br />

secondo<br />

le medesime<br />

caratteristiche.<br />

Il completo da uomo canotta e<br />

boxer Gore Bike Wear è<br />

realizzato in<br />

Windstopper antivento<br />

e traspirante. Il boxer ha il<br />

fondello integrato per proteggere le<br />

terminazioni nervose dagli impatti; realizzato in<br />

materiale sottile e morbido, ha cuciture ridotte al<br />

minimo per impedire gli sfregamenti e ha la<br />

banda elastica in vita. Stessi materiali e analoghe<br />

caratteristiche per il completo femminile di<br />

maglietta e slip con cuciture piatte e proprietà<br />

antibatteriche e antiodore. L’umidità filtra<br />

direttamente allo strato superiore, così da garantire<br />

un intimo funzionale e sempre asciutto.<br />

La base diventa quindi prioritaria, è<br />

così che nella nuova collezione Columbia<br />

entra come protagonista il<br />

Baselayer. Lo strato base Columbia<br />

incorpora tutte le più innovative<br />

tecnologie del calore del momento.<br />

Si avvale di una specifica strategia<br />

nella costruzione della trama fortificata<br />

da una fodera a punti argentati<br />

Omni-Heat Thermal<br />

Reflective. Ispirata dalla tecnologia<br />

usata nelle coperte termiche<br />

d’emergenza, l’Omni-<br />

HeatTM Thermal Reflective<br />

aiuta il corpo a mantenere il<br />

proprio calore in base all’esigenza,<br />

regolando la temperatura<br />

grazie alla rifrazione.<br />

Una tecnologia che<br />

permette di mantenere<br />

costante<br />

il calore generato<br />

dal corpo<br />

mentre l’umidità<br />

e il calore in<br />

eccesso vengono<br />

dispersi<br />

attraverso<br />

una straordinaria<br />

traspirabilità.<br />

Per una<br />

miglior ventilazione<br />

nei<br />

punti di maggior<br />

sudorazione<br />

sono posizionati<br />

inserti<br />

di tessuto che<br />

favoriscono la<br />

massima traspirabilità.<br />

Grazie a questi<br />

dettagli che utilizzano<br />

la tecnologia<br />

Omni-WickTM, il sudore<br />

viene fatto rapidamente<br />

evaporare,<br />

mantenendo il<br />

corpo costantemente<br />

asciutto.<br />

Elasticizzato in 4<br />

direzioni consente<br />

la massima libertà<br />

di movimento; è disponibile<br />

in due<br />

versioni con >><br />

COLUMBIA


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

62<br />

COLUMBIA<br />

>><br />

pesi diversi: uno molto caldo e l’altro<br />

per i meno freddolosi.<br />

Completa il quadro il trattamento<br />

Odor control, che grazie a materiali<br />

antimicrobici per il controllo<br />

dell’odore favorisce un utilizzo prolungato<br />

nel tempo. Il baselayer di<br />

Columbia è ottimo sia da indossare<br />

da solo che come strato base, pensato<br />

sia per l’uomo che per la donna;<br />

è perfetto per attività intense<br />

come corsa, bici, sci, alpinismo,<br />

snowboard, trekking, arrampicata<br />

ma anche per chi viaggia o affronta<br />

gli spostamenti quotidiani nelle mattine<br />

d’inverno. All’interno della linea,<br />

Columbia propone maglie a maniche<br />

lunghe, corte e con zip oltre ai<br />

pantaloni. Interessante la disponibilità<br />

di più scelte cromatiche, che soprattutto<br />

in questo momento rappresenta<br />

una caratteristica prioritaria<br />

per il settore.<br />

“Ridurre il sudore senza eliminarlo<br />

del tutto” è il motto ispiratore del<br />

prezioso lavoro che da una decina<br />

d’anni il team di sviluppo di X-Bionic<br />

realizza con successo per il<br />

proprio intimo funzionale che ha come<br />

scopo ultimo il miglioramento<br />

delle prestazioni. Energy Accumulator<br />

è il prodotto di punta delle recenti<br />

stagioni, già vincitore di prestigiosi<br />

premi internazionali. Adesso<br />

con Energy Accumulator Evo X-<br />

Bionic è stato fatto un ulteriore<br />

passo avanti. La premessa è che il<br />

corpo produce calore in modo diverso<br />

a seconda delle zone, è più<br />

sensibile al freddo in corrispondenza<br />

delle articolazioni, come ginocchia,<br />

fianchi, gomiti e protegge in<br />

modo particolare gli organi interni. Il<br />

team svizzero di sviluppo ha concepito<br />

l’Energy Accumulator EVO in<br />

modo da garantire una dissipazione<br />

rapida ed efficace del calore in eccesso<br />

in zone strategiche del corpo<br />

durante l’attività fisica, scongiurando<br />

il rischio di raffreddamento. L’AirConditioning<br />

Channel posizionato<br />

sul torace e sulla parte bassa<br />

della schiena fa parte del sistema di<br />

climatizzazione intelligente che<br />

caratterizza questa linea di intimo.<br />

Senza che la sensazione di freddo<br />

si propaghi a tutto il corpo, questo<br />

sistema rinfresca grazie a un continuo<br />

ricambio di aria fresca e cede<br />

X-BIONIC<br />

efficacemente l’umidità all’esterno.<br />

Rispetto alla sua prestazione muscolare,<br />

l’interno coscia patisce meno<br />

il freddo. L’Innerlap AirConditioningZone,<br />

una maglia reticolare<br />

fine con funzione di isolamento zero<br />

posizionata in questa zona, regola<br />

la temperatura corporea e favorisce<br />

l’azione climatizzante esercitata<br />

dall’evaporazione del sudore. L’AirConditionigSpot<br />

gestisce l’umidità<br />

nelle zone soggette a una sudorazione<br />

intensa, come la parte<br />

posteriore del ginocchio e i gomiti.<br />

Il calore corporeo spinge il sudore<br />

verso la superficie esterna della<br />

struttura, dove evapora.<br />

L’elemento centrale di questi capi di<br />

abbigliamento intimo è l’ampio sistema<br />

3D-BionicSphere che, non<br />

appena iniziano a scorrere le prime<br />

gocce di sudore, garantisce la necessaria<br />

climatizzazione. X-Bionic<br />

lascia un po’ di umidità residua sulla<br />

pelle, prevenendo la sovrapproduzione<br />

di sudore e garantendo la climatizzazione<br />

attraverso l’evaporazione<br />

dello stesso.<br />

All’aumentare della sudorazione con<br />

l’intensificarsi dell’attività fisica, il sistema<br />

assorbe il sudore in eccesso<br />

per mezzo delle SweatTraps e lo<br />

cede all’Evaporation Surface Expander<br />

dove evapora. Gli OuterAirChannels<br />

garantiscono un apporto<br />

continuo di aria fresca, in modo<br />

tale da far funzionare il più efficacemente<br />

possibile l’ampia superficie<br />

costituita da fibre divise.<br />

In fase di riposo l’azione rinfrescante<br />

del sudore cessa e si attivano<br />

gli InnerAirChannels del sistema,<br />

in modo tale che l’aria dell’ambiente<br />

circostante<br />

non rappresenti<br />

più un fattore<br />

di rischio.<br />

Questi canali,<br />

la cui superficie<br />

è distanziata<br />

dalla pelle<br />

di circa cinque<br />

millimetri,<br />

incorporano<br />

aria calda al<br />

proprio interno,<br />

garantendo<br />

un effetto<br />

isolante. Mentre<br />

l’intimo tradizionale<br />

si assottiglia<br />

piegando<br />

il ginocchio<br />

o il<br />

gomito, portando<br />

alla formazione<br />

di un<br />

ponte termico e<br />

alla conseguente perdita della<br />

propria funzione termica, in<br />

queste zone l’Energy Accumulator<br />

EVO ha una struttura talmente<br />

particolare che merita dare un’occhiata<br />

all’interno. Seguendo il principio<br />

della fisarmonica, le ExpansionRibs<br />

fanno aprire un sistema<br />

di camere e canali in cui viene immagazzinata<br />

l’aria calda. La loro<br />

flessibilità e l’elasticità del filato utilizzato<br />

garantiscono il massimo isolamento,<br />

senza compromettere la libertà<br />

di movimento.<br />

L’Energy Accumulator Evo è aderente<br />

e, grazie alla speciale X-Impact<br />

Technology, protegge gli organi<br />

interni dal freddo e riduce >>


achieved for:<br />

innovation<br />

high quality<br />

functionality<br />

OuterAirChannel <br />

InnerAirChannel <br />

Evaporation Surface Expander <br />

SweatTraps ®<br />

AirGuides <br />

ExpansionRibs <br />

Skin NODOR<br />

®


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

64<br />

>><br />

sensibilmente le vibrazioni muscolari,<br />

che portano a un calo del rendimento<br />

fisico. Al tempo stesso stimola<br />

la circolazione sanguigna e migliora<br />

l’apporto di sostanze nutritive.<br />

La nuova compressione parziale<br />

X-Bionic non viene esercitata in modo<br />

piatto sulla muscolatura della coscia<br />

e del polpaccio, ma tramite appositi<br />

ponticelli, a sinistra e a destra<br />

dei quali la pelle è libera di respirare<br />

e può essere sfruttata come il più<br />

grande organo di climatizzazione<br />

del corpo umano.<br />

A questa prima rivoluzione del<br />

complesso sistema di gestione del<br />

sudore, climatizzazione e isolamento<br />

della linea Energy Accumulator si<br />

aggiunge ora la capacità di trattenere<br />

il calore sul corpo in modo reattivo<br />

grazie a Radiactor sviluppato dal<br />

team guidato dal Prof. W. Bodo<br />

Lambertz: Radiactor rinfresca lo<br />

sportivo quando suda e lo riscalda<br />

quando ha freddo. L’esclusivo filato<br />

xitanit è la chiave di tutto: riflette le<br />

radiazioni termiche del corpo e<br />

trattiene attivamente il calore sul<br />

corpo stesso. Nel contempo questo<br />

materiale hi-tech favorisce l’azione<br />

rinfrescante dell’intimo, espellendo<br />

all’esterno il calore in eccesso e<br />

distribuendo il sudore su un’ampia<br />

superficie del corpo. Durante<br />

l’attività sportiva, sulla pelle rimane<br />

una sottile pellicola di sudore, che<br />

evapora grazie al sistema 3D-BionicSphere<br />

rinfrescando il corpo. Il<br />

sudore in eccesso viene espulso<br />

all’esterno, dove evapora lontano<br />

dalla pelle senza influire ulteriormente<br />

sulla temperatura corporea. La<br />

struttura in maglia tridimensionale fa<br />

in modo che l’intimo non aderisca<br />

piatto sull’intera superficie della<br />

pelle. Le cavità così formate incorporano<br />

aria isolante al proprio interno,<br />

con la quale riscaldano il corpo<br />

in fase di riposo. Radiactor rinfresca<br />

e riscalda, inoltre regola in modo<br />

permanente la temperatura e l’umidità,<br />

adattando la gestione climatica<br />

alle condizioni esterne, mantenendo<br />

la temperatura corporea al valore<br />

ottimale di 37°, garanzia del miglior<br />

rendimento fisico.<br />

Le complesse imbottiture in maglia<br />

Iso-Pads proteggono le zone<br />

più sensibili al freddo, come le spalle,<br />

i gomiti e i fianchi, favorendo la<br />

termoregolazione. Fanno parte del<br />

sistema X-Bionic di compressione<br />

ottimizzata dei vasi sanguigni, che<br />

favorisce il ritorno del sangue venoso<br />

al cuore, stabilizza la muscolatura<br />

e ne riduce le vibrazioni, senza<br />

compromettere l’azione rinfrescante<br />

esercitata sulla pelle e sul sangue.<br />

A differenza dei sistemi tradizionali,<br />

esercita la propria azione compressiva<br />

non sull’intera superficie della<br />

pelle, ma solo in determinate zone e<br />

con appositi ponticelli posizionati<br />

in diagonale rispetto alla muscolatura.<br />

Tra un ponticello e l’altro l’irrorazione<br />

sanguigna della pelle rimane<br />

inalterata. Così, attraverso i capillari<br />

più fini il sangue passa direttamente<br />

sotto pelle, dove viene rinfrescato<br />

grazie all’evaporazione del<br />

sudore per poi fluire nuovamente<br />

verso gli organi vitali. Questa funzione<br />

decisiva è favorita in modo unico<br />

dai prodotti della linea Radiactor,<br />

grazie all’interazione intelligente di<br />

isolamento, climatizzazione e compressione.<br />

Diego Smussi<br />

Managing Director WZ International<br />

Fra i protagonisti indiscussi<br />

dell’avanguardia underwear c’è WZ<br />

International, l’azienda che si è imposta<br />

sul mercato col marchio Tecso,<br />

sinonimo di collezioni che con la<br />

tecnologia seamless, vestono il corpo<br />

come una seconda pelle. Specializzata<br />

nella realizzazione di intimo<br />

sportivo di qualità, affronta la<br />

nuova stagione trasferendo i vantaggi<br />

dell’universo seamless su capi<br />

destinati a un ampio range di discipline<br />

sportive, sci in primis.<br />

Dietro a produzioni altamente evolute<br />

dove ogni prodotto è la sintesi di<br />

differenti tecnologie che trasformano<br />

una T-shirt e un pantalone da<br />

running in un coacervo di funzionalità<br />

e performance, ogni stagione<br />

si accompagna a nuove specializzazioni<br />

che prevedono intimo dedicato<br />

alle donne, ai bambini, ai<br />

campioni come ai dilettanti, sciatori,<br />

alpinisti e maratoneti, fitness<br />

maniaci estendendosi a tutte le<br />

possibili discipline sportive. Ogni<br />

minimo dettaglio viene studiato in<br />

funzione di usi sempre più sofisticati,<br />

talvolta nicchie di mercato anche<br />

molto circoscritte che tengono conto<br />

di differenze apparentemente minime.<br />

Oltre le particolarità e le >><br />

“Per la tuta da sci di fondo utilizziamo il nuovissimo filo Emana<br />

che grazie alla presenza di minerali bio attivi migliora la circolazione<br />

del sangue, contribuisce a una maggiore stabilità e<br />

omogeneità della temperatura corporea durante l’esercizio fisico. Il<br />

giubbino da sci prevede parti seamless e soft shell, mentre i maglioni<br />

sono in lana e polipropilene Dryarn, sempre senza cuciture. Per la<br />

linea running, la collezione prevede il ciclista, il pantalone lungo, la<br />

maglia e anche il giubbino con protezione antivento, il tutto con tecnologia<br />

injection system vitamin. Si tratta di nano molecole interne<br />

alla fibra che durante l’attività sportiva rilasciano vitamine e sali minerali<br />

assorbiti direttamente dalla pelle dell’atleta. I capi sono venduti<br />

con una bomboletta con cui ricaricare la maglia.<br />

La linea intimo in lana è uno dei punti di forza del marchio, fra i primi<br />

a usare la lana in combinazione con il polipropilene per dare vita a<br />

un intimo molto caldo e contemporaneamente un’altissima traspirazione<br />

e asciugatura immediata del capo.<br />

L’intimo compression è una linea a compressione graduale dei capi.<br />

Pantacollant, ciclisti, calze, gambali, manicotti, tutto rigorosamente<br />

senza cuciture. Come la linea Bike che oltre ad essere senza<br />

cuciture, ha l’applicazione fondello per salopette e calzamaglia<br />

termosaldata.<br />

Fra le ultimissime novità, c’è la maglia seamless con stampa sublimatica<br />

che si può personalizzare.”


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

66<br />

>><br />

differenziazioni, il comune<br />

denominatore<br />

del top underwear<br />

del momento è riassunto<br />

da alcune<br />

parole chiave,<br />

come termico, traspirante,<br />

asciugatura<br />

rapida, anti<br />

raggi uva, antibatterico,<br />

testato<br />

dermatologicamente.<br />

Gli<br />

esempi top level<br />

si moltiplicano.<br />

ARENA<br />

Su questa linea<br />

Arena ha creato<br />

una collezione donna di underwear<br />

tecnico adattabile ad ogni<br />

tipo di sport e arricchita di dettagli<br />

funzionali, per offrire adeguato supporto<br />

e protezione in ogni condizione,<br />

grazie al tessuto con funzione<br />

moisture management che, unito<br />

a pannelli integrati in mesh,<br />

facilita la traspirazione.<br />

I capi sono stati progettati studiando<br />

le diverse sollecitazioni che ogni<br />

attività sportiva comporta, realizzati<br />

in uno speciale tessuto che facilita<br />

la traspirazione garantendo effetto<br />

asciutto ed estrema leggerezza.<br />

La linea è composta da sports bra<br />

dotati di una speciale costruzione: il<br />

morbido elastico sotto il seno dona<br />

sostegno, ha spalline regolabili e/o<br />

imbottite e coppe con rinforzi commisurati<br />

ai livelli di impatto low/medium/high<br />

per affrontare i vari gradi<br />

di sollecitazione, back variegati<br />

per una totale aderenza e un effetto<br />

modellante anche durante l’allenamento.<br />

Tra i modelli, tutti proposti nelle due<br />

varianti bianco e nero, il Laurette<br />

con spalline imbottite e regolabili<br />

che permettono una doppia opzione<br />

di utilizzo del back, il Lucynda, che<br />

ha sul davanti un supporto verticale<br />

con banda doppio rinforzo nella parte<br />

alta del seno e il nuovissimo Lyrys,<br />

pratico da indossare perché<br />

dotato di una agevole apertura frontale<br />

e back rinforzato.<br />

Tutti i bra sono coordinabili con la<br />

mini culotte Darcy a vita bassa, con<br />

costruzione anatomica e cuciture<br />

anti-sfregamento per donare un<br />

maggior comfort.<br />

Per Salewa il punto di forza<br />

dei modelli risiede nell’uso<br />

della tecnologia seamless<br />

che consente di unire senza<br />

cuciture materiali con<br />

spessori e strutture<br />

diverse, creando nelle<br />

maglie e nei pantaloni<br />

zone speciali in grado di<br />

garantire un maggiore isolamento<br />

termico e un’efficace<br />

eliminazione<br />

dell’umidità per mantenere<br />

un microclima<br />

ideale durante la pratica<br />

delle attività sportive<br />

invernali. Anche Salewa,<br />

per la sua collezione, si affida<br />

alle proprietà dell’esclusivo filato<br />

Dryarn, la fibra prodotta da Aquafil<br />

che vanta il primato di fibra attualmente<br />

più leggera, antibatterica, capace<br />

di combattere con successo i<br />

microrganismi nemici della pelle e<br />

allo stesso tempo in grado di contrastare<br />

la formazione dei cattivi<br />

odori.<br />

Comfort, funzionalità, benessere<br />

all’insegna della performance fisica<br />

con un’attenzione spasmodica alla<br />

cura e alla salute della pelle. Sul tema<br />

si rivelano entusiasmanti le proposte<br />

Mico Sport per il prossimo<br />

autunno-inverno 2012-2013. Il team<br />

ha progettato e costruito una linea<br />

per curare in ogni dettaglio la pelle<br />

SALEWA<br />

degli sportivi: il<br />

sottotuta linea<br />

Skintech seamless<br />

underwear<br />

garantisce massima<br />

libertà di movimento<br />

e una<br />

speciale morbidezza<br />

al tatto. La<br />

linea, testata e<br />

adottata già a<br />

partire da questa<br />

stagione della<br />

coppa del Mondo<br />

FIS dagli atleti<br />

della Federazione<br />

Italiana<br />

Sport Invernali,<br />

non avrà ostacoli<br />

a diventare<br />

un accessorio<br />

indispensabile<br />

per ogni sportivo<br />

amante della<br />

neve.<br />

La maglia manica lunga zip Manifattura<br />

Treponti/Drysports Underwear è<br />

realizzata con la fibra cava in<br />

Polypropilene in mischia<br />

con lana merinos extra<br />

fine. Sfrutta la costruzione<br />

seamless 3D e il body mapping<br />

con pannellatura in zona<br />

posteriore lombare e carrè.<br />

Adatta a temperature comprese<br />

fra +5° e -15°, sfrutta le<br />

caratteristiche dei filati tecnici di<br />

polipropilene e di quelli naturali<br />

come la lana merino posizionata<br />

dove occorre più calore; si asciuga<br />

velocemente e la tramatura<br />

differenziata con zone più aperte<br />

garantisce una veloce traspirazione.


MICO<br />

Luca Mastellini<br />

Responsabile commerciale Italia Mico Sport Spa<br />

“La linea Skintech seamless underwear di Mico Sport garantisce<br />

ottime performance grazie all’elevata qualità dei materiali impiegati.<br />

Concepita per regolare i meccanismi di scambio della temperatura corporea<br />

favorendo il rapido trasferimento dell’umidità verso l’esterno e<br />

un’ideale termoregolazione, ha inserti speciali in fibra di puro argento X-<br />

Static, lavorazioni jacquard e trame a densità variabile localizzati nei<br />

punti di maggiore sudorazione, trazione e compressione. In questo modo<br />

assicura la massima igiene corporea, elimina i batteri causa di odori<br />

sgradevoli, garantisce la corretta aderenza al corpo e il massimo comfort<br />

in ogni situazione.<br />

La gamma degli articoli Skintech seamless underwear comprende tre<br />

categorie di prodotto, studiate e concepite per assicurare il giusto grado<br />

termico e il corretto grado di elasticità a seconda del tipo di disciplina<br />

praticata: la linea Warm Skin per le discipline veloci, Air Skin per le discipline<br />

cross country e Dinamic Skin per le discipline slalom, bob e slittino.<br />

L’ultima nata è Fisitech, frutto di numerosissimi test, feedback e analisi<br />

realizzati in collaborazione tra Mico Sport e i suoi testimonial, atleti e<br />

semplici appassionati di sport.<br />

Questa nuova linea, particolarmente versatile, si adatta all’uso sia in condizioni<br />

di freddo estremo sia in ambiti più temperati, sia in condizioni di<br />

stress sportivo competitivo sia in occasioni sportive di svago e divertimento.<br />

Per vestire questi due momenti si affida alla linea Champion e alla<br />

linea Granturismo dedicata a tutti gli sportivi e amanti dello sci. Fisitech<br />

è 100% made in Italy, dal design al polipropilene Dryarn di Aquafil<br />

alle macchine seamless utilizzate.<br />

Lo spessore di maglie e calzamaglie è ottimale, non impedisce i movimenti<br />

e assicura un grado termico elevatissimo; le poche cuciture utilizzate,<br />

extra piatte, evitano abrasioni e fastidi.<br />

Facile da lavare e completamente privo di odori sgradevoli, ha una tramatura<br />

jacquard con lavorazioni a rilievo che creano un reticolo muscolo<br />

contenitivo per ottenere comfort e una perfetta vestibilità.”<br />

WEST SCOUT<br />

Le performance crescono grazie<br />

a tecnologie sempre più ricercate<br />

che sembrano non conoscere<br />

confini. Nata per soddisfare<br />

le esigenze dello<br />

sportswear di alto livello in<br />

modo innovativo, 3D Ceramic<br />

è la novità più importante<br />

dell’underwear<br />

West Scout. Grazie alla<br />

presenza delle fibre bioceramiche,<br />

la trama 3D<br />

di questo nuovo tessuto<br />

75% nylon, 15%<br />

poliestere, 10% ceramica,<br />

garantisce<br />

un’elevata coibenza<br />

termica che permette<br />

di mantenere costante<br />

la temperatura<br />

corporea anche in condizioni di<br />

freddo estremo.<br />

Il rilascio graduale dell’umidità e<br />

del calore corporeo viene infatti regolato<br />

da questa specifica tramatura<br />

tridimensionale che permette<br />

una notevole riduzione nel consumo<br />

di calorie e quindi risparmio<br />

dell’energia fisica a favore delle<br />

prestazioni sportive e del benessere.<br />

Filato di ultima generazione in fibra<br />

di poliestere e materiale bio-ceramico,<br />

resiste anche dopo numerosi lavaggi,<br />

inoltre protegge in modo totale<br />

dai dannosi raggi ultravioletti<br />

UVA e UVB e funziona da barriera<br />

contro il calore del sole, garantendo<br />

freschezza nel tempo e comfort durante<br />

l’attività sportiva.<br />

>><br />

67


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

>><br />

Sempre più evidente il fenomeno<br />

che vede proporre modelli con silhouette<br />

ad hoc secondo i bisogni di<br />

ogni singola attività, il che avviene tenendo<br />

conto di quali muscoli sono<br />

più sollecitati nello sforzo, dei punti<br />

di maggior frizione fra corpo e tessuto,<br />

come della concentrazione di<br />

sudore e delle varie interazioni fra<br />

corpo e abbigliamento: là dove c’è<br />

un problema, l’underwear tecnico interviene<br />

a prevenirlo e risolverlo.<br />

Ogni singola parte del corpo, sottoposta<br />

agli effetti del movimento e alla<br />

fatica, variabili anche a seconda<br />

dell’attività praticata, manifesta necessità<br />

differenti ma grazie a un abbigliamento<br />

all’avanguardia riceve<br />

risposte adeguate. L’intimo tecnico,<br />

affinando la ricerca e diventando<br />

sempre più sofisticato, rimane al<br />

servizio dello sport, ma potenziando<br />

di gran lunga le sue funzionalità,<br />

sempre più vicine al mondo della<br />

scienza e della medicina, evolvendo<br />

in qualcosa di estremamente complesso,<br />

più di tutto interattivo.<br />

Per Vaude il futuro è soprattutto sinonimo<br />

di Merino seamless, il tessuto<br />

anti odore che garantisce un<br />

elevato comfort utilizzando strutture<br />

diverse a seconda della zona del<br />

corpo. Conforme bluesign 100% e<br />

made in Germany, è disponibile per<br />

uomo e donna, caratterizzato dalla<br />

differenziazione di aree anatomicamente<br />

predisposte nella trama del<br />

tessuto per la termoregolazione e la<br />

ventilazione.<br />

HELLY HANSEN<br />

VAUDE<br />

68<br />

Ogni situazione viene prevista e in<br />

qualche modo ‘anticipata’ con una<br />

soluzione di abbigliamento specifica,<br />

puntuale e funzionale. Molte novità<br />

arricchiscono la gamma prodotti<br />

Sixs per l’inverno, capi versatili<br />

che si differenziano a seconda degli<br />

usi cui sono destinati, dalla semplice<br />

ma efficacissima TS3, T-shirt<br />

con manica lunga e collo a lupetto,<br />

fondamentale base-layer che per lo<br />

sci si può abbinare al pantalone Pnx<br />

sostituendo con grande vantaggio<br />

funzionale la classica calzamaglia,<br />

alla calza Long S.<br />

I capi TS4 e TS5 beneficiano di una<br />

protezione anteriore antivento, un<br />

doppio strato con intercapedi- >><br />

Second Skin Deluxe di<br />

Sportful rappresenta<br />

l’intimo che riesce, in<br />

un solo capo, a<br />

garantire alla pelle la<br />

morbidezza di cui ha bisogno,<br />

mantenendola asciutta, a una<br />

temperatura costante, capace<br />

di combattere la formazione<br />

degli odori sgradevoli.<br />

Il sistema Climate Control,<br />

unito al tessuto Meryl<br />

Skinlife batteriostatico<br />

permanente, regala a chi<br />

lo sceglie la sensazione<br />

di averlo appena<br />

indossato.


www.dryarn.com<br />

Dryness is what you wear


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

>><br />

SIXS<br />

ne che sfrutta<br />

proprio il sudore<br />

allontanato<br />

dall’epidermide<br />

per massimizzare<br />

la protezione antivento.<br />

I capi<br />

della linea<br />

“pro-tech” si<br />

arricchiscono<br />

di nuovi modelli<br />

adatti<br />

agli usi più<br />

diversi. Il<br />

semplicissimo<br />

smanicato<br />

Pro-<br />

Smx S costituisce la base più<br />

semplice per avere una corretta<br />

protezione spinale omologata inserita<br />

in un capo minimo, ma con funzionalità<br />

perfetta per la gestione<br />

del sudore. Si affiancano Pro<br />

TS2S e Pro TS1S garanzia di protezione<br />

anche alle spalle e al gomito,<br />

oltre ai vari modelli Pro-Sho che<br />

proteggono il tronco inferiore con<br />

specificità adatte allo sci, allo snowboard,<br />

alla bici.<br />

Quando il freddo è intenso, ma<br />

l’attività muscolare è contenuta o<br />

discontinua, la soluzione<br />

viene dai capi W.T.<br />

che mescolano tessuti<br />

e materiali diversi nelle<br />

diverse zone del corpo<br />

fino ad ottenere capi che<br />

ottimizzano la protezione<br />

dal freddo e la traspirazione<br />

a seconda delle effettive necessità<br />

nei punti del corpo. Qui<br />

il prodotto di base è<br />

il Full W.T., maglia second layer<br />

molto sofisticata.<br />

Per le estremità Sixs fabbrica i<br />

sottoguanti Glx e una vasta gamma<br />

di calze in polipropilene elasticizzato<br />

che mantengono l’efficacia<br />

dei capi di maglieria come<br />

una scelta di calze a compressione<br />

graduata, prodotte secondo<br />

il protocollo Lycra Energy<br />

e testate in laboratori certificati Lycra<br />

lotto per lotto. Adatte alla preparazione<br />

prima o al recupero dopo<br />

l’attività, riducono in modo significativo<br />

l’accumulo di liquidi e acido lattico<br />

nelle parti basse del corpo.<br />

Tutti proiettati verso il futuro. La sfida<br />

recente che accomuna le aziende<br />

più impegnate nella ricerca,<br />

consiste nel migliorare, a parità di<br />

performance e funzionalità, la qualità<br />

della produzione che a tutt’oggi<br />

e per i decenni futuri sarà sinonimo<br />

di produzione pulita, in cui<br />

cioè tutti gli anelli della catena procederanno<br />

nel rispetto imprescindibile<br />

della natura e della salute. Ecologia,<br />

energia pulita, basso impatto<br />

ambientale, da tempo ormai le<br />

aziende si sono attrezzate per creare<br />

un assetto nuovo, meno dannoso<br />

per l’ambiente circostante, limitando<br />

l’immissione nell’aria di sostanze<br />

tossiche, di residui da smaltire, risanando<br />

i vari gangli produttivi, investendo<br />

parallelamente nella ricerca<br />

di materiali e trattamenti il più<br />

possibile eco compatibili. Ultimamente<br />

la sfida si spinge ancora oltre<br />

e sviluppa un concetto che va<br />

nella direzione del riciclo totale.<br />

L’obiettivo è non solo risparmiare,<br />

evitare gli sprechi e depurare; diventa<br />

prioritario riciclare in modo<br />

totale, utilizzando ciò che già c’è<br />

trasformandolo, dandogli nuova vita.<br />

Questa operazione riduce ulteriormente<br />

l’immissione nell’ambiente<br />

di materiale di scarto. Odlo, leader<br />

nella ricerca e nella realizzazione<br />

di collezioni di intimo tecnico,<br />

recentemente ha iniziato a utilizzare<br />

anche i pezzi che si perdono durante<br />

la produzione dando vita a un ciclo<br />

produttivo ancora più “pulito”, a<br />

ridotto impatto ambientale. >><br />

Fernando Affinita<br />

Ufficio Marketing Erreà<br />

70<br />

È il corpo ad essere costantemente al centro dell’attenzione della più<br />

moderna ricerca underwear come conferma Fernando Affinita, Ufficio<br />

Marketing Erreà.<br />

“Il nostro lavoro parte dal presupposto che il corpo umano possiede circa<br />

143 articolazioni, unità complesse che funzionano da leve, cerniere e ammortizzatori.<br />

Erreà ha creato una linea di prodotti ad applicazione universale,<br />

sportiva, medicale, comfort e tempo libero, studiata da osteopati e fisioterapisti<br />

che, grazie ad una scheletratura elastica denominata esoscheletro, realizzata<br />

in resina naturale, aumenta la stabilità articolare e migliora la funzione<br />

muscolare dei gruppi ai quali è applicata, correggendo la postura. Le maglie, i<br />

pantaloni e i bermuda Active Tense fanno parte della linea intimo-tecnica<br />

3Dwear, completamente progettata in Italia, ergonomica, atossica e anallergica,<br />

lavabile e senza bisogno di essere stirata.<br />

La maglia Active Tense, disponibile a manica lunga e corta, ha diverse proprietà<br />

decisive persino nella correzione della postura di scapola e schiena, in<br />

grado di prevenire gli infortuni alla spalla, migliorando l’equilibrio, la respirazione<br />

e quindi le prestazioni.<br />

Perché questi benefici si possano concretizzare occorre seguire alcune istruzioni<br />

che guidano il posizionamento corretto delle linee della scheletratura.”


Davide Penasa<br />

Odlo<br />

“Per l’inverno 2012-2013<br />

Odlo lancia una nuova linea<br />

seamless 100% poliestere,<br />

100% riciclato dalla<br />

produzione della linea Evolution<br />

seamless, dove i pezzi persi durante<br />

la lavorazione diventano<br />

materia e soggetto di nuovi prodotti<br />

equivalenti ai primi, altrettanto<br />

efficaci e totalmente “amici<br />

dell’ambiente” perché sono sinonimo<br />

di minima immissione di<br />

CO 2<br />

e acqua. Odlo, forte di<br />

un’esperienza quarantennale<br />

nell’intimo funzionale, affronta il<br />

futuro con energia e ottimismo,<br />

anche perché l’intimo senza cuciture<br />

è una realtà consolidata<br />

nel mercato e sua la richiesta è<br />

in continuo aumento. Il marchio<br />

Evolution, prodotto in Europa, è<br />

ormai sul mercato da svariate<br />

stagioni, grazie alla perfetta sintesi<br />

di “zoned funcion”, tessitura<br />

tecnologica tubolare innovativa<br />

3D e stile atletico. Novità di stagione<br />

la Linea RS di Original<br />

Warm proposta con un modello<br />

a chiusura anteriore in cui panty,<br />

brief e string sono sostituiti da<br />

nuovi modelli. Warm Evolution<br />

dispone della linea bambino<br />

mentre per l’uomo e la donna si<br />

aggiungono diversi nuovi colori.”<br />

I Black Light Mid<br />

Semi Pants di<br />

Peak<br />

Performance,<br />

così come la<br />

Mid Zip Long Sleeve<br />

Baselayer in tessuto<br />

Polartec Power Dry<br />

sono sinonimo di<br />

leggerezza, eccellente<br />

traspirabilità, capacità<br />

di asciugare in un<br />

attimo, comfort a contatto con la pelle, termoregolazione.<br />

La particolare costruzione del<br />

tessuto riduce peso e ingombro, ottimizzando<br />

la gestione dell’umidità corporea. I pannelli in<br />

Polartec Power Dry di peso diverso<br />

posizionati strategicamente, migliorano la<br />

protezione dei punti critici.<br />

ODLO<br />

71


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

72<br />

CARVICO<br />

>><br />

In primo piano il progetto, come lo<br />

hanno definito i loro stessi protagonisti<br />

“infinitamente etico”, è Lyfe<br />

Cycle Control promosso da Carvico<br />

e Jersey Lomellina.<br />

Il progetto LCC nasce come risposta<br />

concreta alla richiesta del mercato<br />

mondiale di agire nell’ottica<br />

della responsabilità sociale.<br />

LCC si basa sull’utilizzo di materie<br />

prime di riciclo e sull’abbattimento<br />

degli sprechi grazie all’impiego<br />

significativo e costante di risorse<br />

umane ed economiche, professionali<br />

e tecnologiche, finalizzate alla<br />

creazione di tessuti ad alto contenuto<br />

ecocompatibile destinati al settore<br />

dell’abbigliamento swimwear, intimo,<br />

sportswear e outwear.<br />

In un solo anno 20 milioni di litri<br />

d’acqua recuperati, 300.000 kwh<br />

di energia e 135.000 Sm3 di metano<br />

risparmiati, oltre ad una riduzione<br />

del 20% di CO 2<br />

prodotta per<br />

Kg di tessuto rispetto a 10 anni fa.<br />

Si aggiungono le emissioni in atmosfera<br />

10 volte sotto il limite previsto<br />

dalla legge, la minor quantità di materiale<br />

di scarto prodotto attraverso<br />

l’utilizzo di materie prime riciclabili,<br />

riduzione dei volumi per imballaggio<br />

e il recupero dei rifiuti non pericolosi.<br />

Inoltre è recentissimo il collaudo<br />

dell’impianto di recupero calore<br />

prodotto durante le fasi di lavorazione<br />

del tessuto. L’energia termica recuperata<br />

servirà a riscaldare la palazzina<br />

uffici, gli spogliatoi, gli uffici<br />

tintoria e tessitura, la cucina colori e<br />

l’officina manutenzione. Con questo<br />

intervento le aziende ridurranno del<br />

50% il consumo di metano annualmente<br />

utilizzato per riscaldare i locali<br />

elencati in precedenza<br />

(112.800 Sm3 nel 2010) evitando<br />

la dispersione in atmosfera di oltre<br />

100 Ton/anno di CO 2<br />

.<br />

Un futuro più sostenibile è l’obiettivo<br />

prioritario di Carvico e Jersey<br />

Lomellina che ha portato allo sviluppo,<br />

in collaborazione con Aquafil<br />

della fibra in Poliammide Riciclata<br />

Cava Econyl perfetta per la produzione<br />

di tessuti di nuova generazione.<br />

Econyl è frutto del recupero e<br />

della lavorazione di materiali usati e<br />

di scarto, come ad esempio reti da<br />

pesca dismesse, tulle, fluff, il pelo<br />

rasato delle vecchie moquette, altrimenti<br />

destinati alle discariche, che<br />

si trasformano in nuovo polimero e<br />

La maglia e la calzamaglia<br />

tecnica Seamless Meryl<br />

Skinlife Brizza, grazie<br />

alla qualità e<br />

all’elasticità del<br />

tessuto, aderiscono al corpo<br />

come una seconda pelle,<br />

garantendo massima libertà di<br />

movimento. Non si limitano<br />

ad isolare la pelle, ma<br />

eliminano il calore in eccesso<br />

rimuovendo più velocemente<br />

il sudore dal corpo,<br />

assicurando il massimo<br />

comfort in ogni situazione.<br />

Ideati per l’uomo, la donna e<br />

il bambino.<br />

poi in un nuovo filo, per tessuti dalle<br />

alte prestazioni tecniche, più leggeri<br />

e confortevoli.<br />

Togliere dalla discarica per ridare<br />

nuova vita: un principio semplice<br />

e attuabile che saprà incidere<br />

in modo determinante sull’ambiente<br />

grazie ad una diversa modalità di<br />

sfruttamento dei rifiuti giunti a fine<br />

vita, intesi non più come un problema<br />

da risolvere ma come una possibile<br />

soluzione al problema.<br />

Carvico e Jersey Lomellina credono<br />

fermamente nell’utilizzo della moderna<br />

tecnologia al servizio di un futuro<br />

sostenibile. Questo è il motivo per<br />

cui hanno scelto questa fibra in grado<br />

di rispondere in modo efficace<br />

alle esigenze del cliente, oggi sempre<br />

più attento alle prestazioni ottenibili<br />

da una filiera produttiva orientata<br />

al rispetto dell’ambiente, per<br />

produrre una gamma di tessuti che<br />

garantiscono prestazioni superiori<br />

alle tradizionali fibre “piene”: tessuti<br />

leggeri ma non trasparenti, ad<br />

alta protezione UV, traspiranti ed<br />

isolanti.<br />

“La nostra è una scelta maturata nel<br />

tempo nella consapevolezza del<br />

ruolo sociale che un’azienda, in<br />

qualunque mercato essa operi, deve<br />

necessariamente assumere – afferma<br />

Laura Colnaghi Calissoni,<br />

Presidente del Gruppo Carvico –<br />

per contribuire in modo efficace alla<br />

diffusione di una cultura comune<br />

verso la sostenibilità. Solo così possiamo<br />

tutelare il futuro delle >>


SPORTSTYLE TECNOLOGIA CHE MIGLIORA LO SPORT<br />

>><br />

prossime generazioni. La ricerca<br />

di prodotti innovativi e<br />

ad alto contenuto ecocompatibile<br />

è sicuramente un impegno<br />

oneroso ma anche una sfida<br />

continua che ci spinge a<br />

proseguire su questo percorso,<br />

orgogliosi dei risultati ottenuti<br />

frutto della condivisione di pensiero<br />

e operosità dei nostri dipendenti<br />

e collaboratori.”<br />

L’introduzione in collezione di tonalità<br />

fashion, come colori<br />

fluo anche a contrasto, utilizzati a<br />

inserto, così come l’utilizzo di<br />

stampe trendy, è uno dei fenomeni<br />

che stanno rivoluzionando l’underwear<br />

più all’avanguardia. Se da un<br />

lato cresce il contenuto performance<br />

di prodotti sempre più hi-tech, si<br />

sente via via da parte dei consumatori<br />

il bisogno di modelli che per l’intimo,<br />

non meno che per l’esterno,<br />

siano interessanti e gradevoli anche<br />

dal punto di vista estetico, oltre<br />

che funzionale. Dunque emerge<br />

chiaramente un uso sempre più creativo<br />

e fantasioso del colore. Libertà<br />

di movimento, comfort, seamless o<br />

cuciture piatte elastiche, posizionate<br />

in punti strategici per evitare fastidiosi<br />

attriti, sono ormai punti fermi<br />

di molte collezioni.<br />

paola.turcato@topsport.it<br />

BURTON<br />

Realizzato in tessuto Sensitive<br />

Fabrics, il completo<br />

bianco Red Daisy<br />

unisce le performance<br />

ideali per le prestazioni<br />

sportive all’eleganza e alla<br />

perfetta vestibilità. Fascette a<br />

contrasto impreziosiscono il top<br />

bianco e il triplo strato di<br />

tessuto accompagna e sostiene<br />

migliorando comfort e libertà di<br />

movimento durante ogni tipo di<br />

attività fitness.<br />

Il completo nero è ideale per<br />

tutte le attività fitness e<br />

strutturato per garantire il<br />

massimo comfort e una vestibilità<br />

ideale. Elegante e avvolgente il<br />

pantaloncino shorty.<br />

74


PROWINTER<br />

18 - 20 aprile 2012 | Bolzano<br />

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cui è composto permettono di assorbire<br />

acqua oltre 75 volte più rapidamente<br />

rispetto ad altri tessuti.<br />

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il minimo ingombro favoriscono la<br />

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ECONOMIA<br />

Sport business<br />

in tempo di<br />

Per molti è una domanda, per alcuni<br />

una certezza, per tutti una speranza.<br />

Quale futuro per il sistema sportivo italiano?<br />

78<br />

Il momento di profonda crisi del<br />

nostro Paese viene vissuto in<br />

modo diverso da ognuno di noi.<br />

Le speranze, le aspettative, perfino<br />

i sogni di tutti gli italiani sono<br />

legati al difficile e incerto futuro<br />

economico e finanziario del nostro<br />

Paese. Il persistere di una condizione<br />

economica negativa, le manovre<br />

fiscali e finanziarie dei governi<br />

europei, l’aumento dei costi e<br />

dell’inflazione si abbattono su tutta<br />

la filiera. Lo sport mantiene un’immagine<br />

appetibile, grazie alle sempre<br />

ottime potenzialità di pratica e<br />

quindi di sviluppo, ma fatica a mantenersi<br />

competitivo nel rapporto<br />

qualità-prezzo e, ancor più, sul<br />

fronte della redditività<br />

Al di là di certe apocalittiche previsioni,<br />

che la crisi ci sia è un dato di<br />

fatto. Dall’uomo comune all’industriale,<br />

dal negoziante al consumatore,<br />

ormai tutti aprono le conversazioni<br />

discutendo di problemi<br />

economici. Del resto, basta aprire i<br />

giornali o seguire un tg per rendersi<br />

conto che c’è qualcosa che non<br />

funziona. Ed è ben magra consolazione<br />

il fatto che si tratti di una<br />

condizione comune a tutti i Paesi<br />

industrializzati, di qua come di là<br />

dall’oceano. Gli scenari internazionali<br />

preoccupano e le richieste di<br />

aiuto non mancano. Si varano ma-


novre, cresce l’Iva, si studiano tagli<br />

di bilancio, mentre disoccupazione<br />

e precariato raggiungono massimi<br />

storici. Ormai il leit motiv della difficile<br />

situazione in cui versano un po’<br />

tutte le famiglie è divenuto un argomento<br />

di conversazioni fisso e un<br />

dato di fatto che lascia poco spazio<br />

a dubbi o a opinioni divergenti. La<br />

crisi c’è ed è impossibile negarla.<br />

In Italia si avverte un clima generalizzato<br />

di sfiducia e i deboli segnali<br />

di recupero captati a inizio 2011<br />

sono ormai solo un lontano ricordo.<br />

Gira meno denaro, non solo nelle<br />

banche, ma anche nelle tasche degli<br />

Italiani, tanto che i redditi famigliari<br />

sono retrocessi di un decennio.<br />

Il recente Rapporto Coop<br />

2011 dimostra come circa l’80%<br />

delle famiglie italiane è convinta di<br />

vivere al di sotto o sul limite di uno<br />

standard appena accettabile, con<br />

un bel divario rispetto al 44% >><br />

Nell’immagine di apertura e<br />

nelle altre pagine: alcuni<br />

scatti fotografici dell’Ispo<br />

Winter 2011. Le fiere professionali,<br />

ed in particolare<br />

l’appuntamento di Monaco<br />

di Baviera, si confermano un<br />

momento imprescindibile<br />

per gli operatori sportivi.<br />

Un’occasione di incontro e<br />

di confronto ormai indispensabile<br />

per avere una visione<br />

d’assieme del moderno<br />

business sportivo<br />

79


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

della Germania e al 54% della<br />

Francia. Si pesca nei risparmi, nonostante<br />

la spesa rimanga ancora<br />

ampiamente inferiore ai livelli precrisi,<br />

considerando che nell’ultimo<br />

decennio il potere d’acquisto delle<br />

famiglie è calato del 7% e che la<br />

manovra recentemente varata dal<br />

Governo, specie con l’aumento<br />

dell’Iva, non tarderà a farsi sentire.<br />

Le stime asseriscono che ogni<br />

punto di Iva in più pesa 7 miliardi<br />

sui minori consumi annuali, cosicché<br />

l’aumento al 21% andrà ad intaccare<br />

settori già fortemente penalizzati,<br />

come nel caso dell’abbigliamento<br />

che nel primo semestre<br />

2011 piange un -8%, il bazar -6%,<br />

il multimediale -15%. Se per dar<br />

fiato ed energia all’economia occorre<br />

consumare, queste avvisaglie<br />

raddensano le nubi all’orizzonte. A<br />

soffrire maggiormente è il Mezzogiorno<br />

in cui si accentua il divario<br />

rispetto al resto d’Italia.<br />

Se il futuro è nei giovani, le cose<br />

non vanno meglio. Nel Belpaese<br />

solo un giovane su 2 crede ancora<br />

nel valore dell’istruzione e della formazione<br />

professionale, in netta<br />

controtendenza con gli altri stati<br />

europei, tra cui in testa la Germania.<br />

Sembra che solo il gioco sia ad oggi<br />

la principale risorsa, o aspettativa,<br />

per una popolazione che piange<br />

i fasti del passato, con un + 20% a<br />

favore di premi, lotterie e slot machine,<br />

con una spesa superiore a<br />

quella per l’abbigliamento e le calzature<br />

e pari a circa il 60% dei<br />

consumi alimentari.<br />

La crisi c’è, insomma, e le famiglie<br />

per far tornare i conti sacrificano<br />

i consumi no-food. A farne<br />

le spese soprattutto auto, arredo<br />

casa, multimedia, elettrodomestici<br />

e abbigliamento, ma gli alimentari<br />

stessi vengono tagliati, mentre crescono<br />

principalmente i prodotti di<br />

base, quali olio d’oliva, latte uht,<br />

tonno in scatola. Bene anche il carrello<br />

etnico e il pronto a elevato livello<br />

di servizio, mentre sono in<br />

flessione quelli salute e lusso. Un<br />

segnale, questo, che la dice lunga<br />

sulle richieste del consumatore.<br />

L’Italiano si affida alla sobrietà, con<br />

maggiori consumi in ambito domestico,<br />

andando sempre alla ricerca<br />

di promozioni, prediligendo il supermercato<br />

ma non disdegnando<br />

nuove possibilità di risparmio come<br />

quelle offerte dai discount. Interessante<br />

è anche l’approccio più variabile:<br />

si è persa la forza di quella<br />

fidelizzazione che era una garanzia<br />

per il retailer. Il tutto condito da un<br />

crescente pessimismo (il 42% dichiara<br />

peggiorate le proprie prospettive<br />

di lavoro, un anno fa era il<br />

23%), ma con una interessante attenzione<br />

agli sprechi che nella spesa<br />

domestica si traduce in una preferenza<br />

per confezioni più piccole<br />

Concretezza e specializzazione<br />

La risposta alla grande distribuzione è la verticalizzazione,<br />

per garantire a una clientela sempre più esigente un prodotto<br />

di qualità e un servizio di eccellenza<br />

Generalista o specialista? Questo, pare, il problema.<br />

Chi prima puntava sui grandi numeri e su una<br />

classe media che nei suoi acquisti non rinunciava ai prodotti<br />

di marca, oggi vede il negozio svuotarsi del pubblico,<br />

la cui attenzione è catalizzata dalla grande distribuzione.<br />

Cala la disponibilità, diminuisce la propensione alla spesa,<br />

mentre aumenta la preparazione degli sportivi veri e con<br />

essa le richieste di un servizio adeguato. Come dire che<br />

nell’Italia dei controsensi, un po’ di logica c’è. Chi non<br />

può spendere si affida ai supermercati dello sport, ma chi<br />

invece si può ancora permettere di consumare qualche<br />

euro pretende prodotti di un certo livello. In altre parole:<br />

qualità, garanzie, servizi, valore aggiunto.<br />

La risposta a questa situazione è piuttosto chiara. Stop ai<br />

negozi bazar e via a una specializzazione di prodotto e di<br />

personale, perché non basta avere in vetrina qualcosa di<br />

valido, è necessaria anche la presenza di qualcuno che<br />

sappia come proporlo. Tutto molto semplice sulla carta,<br />

ma difficile nella pratica, perché un lavoro di questo tipo<br />

comporta costi, investimenti, formazione. Un lavoro duro<br />

che non tutti in Italia sono in grado di sopportare. Anche<br />

per via di quell’individualismo che certo non aiuta a studiare<br />

soluzioni comuni che possano sostenere il settore.<br />

In Europa, si vedono sempre più negozi specializzati nei<br />

diversi segmenti, e questa è una tendenza decisamente in<br />

crescita. Non mancano poi i negozi tradizionali che hanno<br />

il coraggio di abbandonare intere aree, per concentrarsi<br />

totalmente su filoni specifici. Una scelta tutt’altro che<br />

semplice. In tanti hanno abbandonato l’abbigliamento o il<br />

tempo libero, un cambiamento che ha coinvolto anche<br />

grandi nomi, e che alla fine ha prevalso un po’ dappertutto.<br />

In Italia questo processo fatica ad affermarsi, anche perché<br />

nel nostro Paese sono tutti convinti di dover (e poter)<br />

occuparsi di tutto, col rischio di disperdere energie senza<br />

poi ottenere i risultati sperati.<br />

Bisogna imparare a fare scelte coraggiose e specializzarsi,<br />

a costo di abbandonare segmenti e proposte che storicamente<br />

sono sempre stati presenti. Anche perché si osserva<br />

nel retail entro confine una superficie piuttosto pic-<br />

80


Il sistema sport italiano<br />

ha ottime possibilità<br />

di riscattarsi. Soprattutto<br />

perché può ancora<br />

decidere il proprio futuro<br />

con una certa autonomia<br />

(meno carne, pesce, ortofrutta), ma<br />

anche meno acqua minerale e detersivi,<br />

più sacchetti per la spazzatura<br />

e meno stoviglie di plastica<br />

(-10%).<br />

Un quadro non certo positivo, quello<br />

presentato dal Rapporto Coop<br />

2011 “Consumi e distribuzione” redatto<br />

dall’ Ufficio Studi di Ancc-<br />

Coop (Associazione Nazionale Cooperative<br />

di Consumatori) con la<br />

collaborazione scientifica di Ref.<br />

(Ricerche per l’Economia e la Finanza)<br />

e supporto d’analisi di >><br />

cola, specie se confrontata con quella di altri Paesi. Un<br />

fattore, questo, che rende ancor più necessaria una sostanziale<br />

trasformazione. L’ideale sarebbe riuscire ad aumentare<br />

i metri quadri a disposizione, ma è anche vero<br />

che il periodo difficile spaventa e non spinge nessuno a<br />

investire. Eppure se si vuole sviluppare la specializzazione<br />

bisognerebbe fare un ulteriore sforzo, anche se i risultati<br />

non sarebbero immediati.<br />

Il mix tra sport e moda, un tempo tanto in voga, è ormai in<br />

disuso. Oggi si preferisce parlare di category management.<br />

Bisogna sviluppare ulteriormente i segmenti in cui si<br />

è forti, allargare l’offerta, sia diretta che complementare,<br />

così come la comunicazione, il marketing, il contatto con<br />

la clientela, in modo da dare piena soddisfazione alle persone<br />

che si rivolgono al negozio in cerca del ‘top’. In questo<br />

il punto vendita diventa un trend setter, dal prodotto al<br />

commesso, dall’ambiente alla gamma proposta, fino al<br />

mondo in cui quest’ultima viene presentata e comunicata.<br />

Trend significa comprendere le innovazioni, i marchi, i colori<br />

che attualmente il consumatore chiede nei singoli ambiti<br />

specifici, siano ciaspole, sci, calcio o qualunque altro<br />

settore. Sono tanti i campi di gioco e non è detto che chi<br />

pratica uno sport ne coltivi anche altri. Per questo il pubblico<br />

cerca un referente specifico e specializzato. Un approccio,<br />

questo, che in altri Paesi è molto più sviluppato.<br />

Si offre al consumatore una forte specializzazione settoriale<br />

in modo da poter soddisfare qualsiasi richiesta appartenente<br />

ad una precisa area di prodotto, togliendosi in questo<br />

modo dalla diretta concorrenza con la grande distribuzione<br />

o con le realtà generaliste.<br />

Oggi sicuramente ci sono tanti consumatori che decidono<br />

di allargare gli orizzonti, che si spostano verso situazioni<br />

in cui non erano in precedenza, ma certamente un retail<br />

specializzato ha anche la possibilità di fare tendenza e di<br />

lanciare tendenze, guidando il consumatore.<br />

Anche i consumatori italiani stanno diventando sempre più<br />

europei in termini di mentalità, perché con lo sviluppo della<br />

comunicazione la sola realtà nazionale rappresenta un<br />

mondo troppo piccolo.<br />

Magari in Italia certe tendenze arrivano con qualche mese<br />

di ritardo, ma non si può dire che i connazionali siano così<br />

differenti dal pubblico estero. Forse l’italiano è un po’ più<br />

intuitivo e modaiolo, ma alla fine se guardiamo a chi pratica<br />

sport a certi livelli, le barriere vengono a cadere.<br />

Ciò che tuttora rappresenta una grande differenza nell’organizzazione<br />

è il fatto che in Germania, Svizzera e Austria<br />

un negozio che non è collegato a un network non può più<br />

resistere, mentre in Italia permane sempre un grande individualismo<br />

e questo non permette di fare sistema, portando<br />

avanti strategie comuni con più forza.<br />

Georg Oberrauch – Sportler<br />

81


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

82<br />

>><br />

Nielsen, dove è possibile avere una<br />

fotografia del mercato attuale e<br />

dello stato di salute dei consumi<br />

nel nostro Paese, inserito in un<br />

contesto europeo e internazionale,<br />

fornendo al contempo previsioni ragionate<br />

per il triennio 2011-2013.<br />

Lo scenario economico<br />

Ormai ci si è resi conto di come la<br />

situazione sia cambiata radicalmente<br />

e come lo sbandamento iniziale<br />

sia stato metabolizzato dal consumatore<br />

in modo tale da consentire<br />

un approccio alla spesa più ragionato,<br />

sacrificato, ma anche più<br />

consapevole del contesto socio<br />

economico in cui è inserito.<br />

Se infatti la crisi dell’economia globale<br />

tecnicamente risulta terminata<br />

nel secondo trimestre 2009, il<br />

biennio trascorso purtroppo dà segnali<br />

contrari rispetto ai cicli economici<br />

tradizionali. La caduta è<br />

stata così intensa e diseguale<br />

che anche ora perdurano diversi<br />

focolai di crisi in tutti i Paesi, a<br />

eccezione delle economie emergenti.<br />

Una situazione critica aggravata<br />

peraltro dalle continue tensioni finanziarie<br />

che si abbattono sull’Europa,<br />

come nel caso di quelle avvenute<br />

in Grecia, Irlanda, Portogallo,<br />

ma anche Spagna e Italia.<br />

Nonostante i timidi segnali di recupero<br />

che avevano lasciato ben sperare<br />

a inizio 2011, ci si è dovuti arrendere<br />

davanti ai travolgenti fenomeni<br />

avversi dell’ultimo periodo,<br />

tanto che prendendo in esame l’ultimo<br />

triennio, è proprio l’economia<br />

italiana a risultare particolarmente<br />

deludente. L’Italia è tra i Paesi con<br />

la maggiore contrazione del prodotto<br />

interno lordo, nel 2011 ancora<br />

di 5 punti inferiore rispetto ai livelli<br />

pre-crisi, ed effettivamente è<br />

anche fra quelli che meno di altri<br />

hanno beneficiato dei primi rallentamenti<br />

della crisi. Sale l’inflazione<br />

spinta dalle materie prime, crescono<br />

carburanti, tariffe e servizi di<br />

pubblica utilità, scendono i consumi<br />

e il reddito disponibile, regredito<br />

di un decennio, e il consumatore è<br />

ormai costretto ad attingere ai pochi<br />

risparmi rimasti. Crolla il mi- >><br />

L’ECONOMIA GLOBALE A DUE VELOCITà<br />

IL REDDITO D<strong>ISPO</strong>NIBILE DELLE FAMIGLIE INDIETRO DI UN DECENNIO<br />

crisi e consumi: l’italia tra i paesi più colpiti


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

to di un popolo di risparmiatori: il<br />

tasso di risparmio delle famiglie,<br />

con un -10% rispetto ai valori degli<br />

anni ’90, è oggi inferiore a quello di<br />

Francia e Germania, con un giugno<br />

che ha registrato il picco massimo<br />

(il 22%) delle famiglie italiane che<br />

dichiarano di non riuscire a risparmiare<br />

niente a fine mese.<br />

Cala il denaro, quindi, ma anche la<br />

speranza del consumatore. La Spagna,<br />

che condivide con l’Italia le<br />

maggiori difficoltà degli ultimi anni,<br />

mantiene comunque oltre un terzo<br />

della popolazione con un reddito<br />

adeguato alle necessità delle famiglie.<br />

L’Italia è il Paese europeo, dopo<br />

la Francia, dove i cittadini hanno<br />

la maggiore percezione di povertà<br />

(i 4/5 ritengono che la povertà sia<br />

diffusa) ed è anche il Paese dove è<br />

forte la richiesta di welfare, anche<br />

se il giudizio dato sulle politiche<br />

pubbliche fino ad ora attuate è più<br />

negativo di quello degli altri Paesi:<br />

la quota di quanti ritengono che le<br />

politiche pubbliche finora adottate<br />

abbiano peggiorato la situazio- >><br />

È soprattutto<br />

il sistema<br />

distributivo l’anello<br />

debole del mercato<br />

sportivo. L’offerta<br />

non manca ed è<br />

anzi molto ricca<br />

Nel nome della qualità<br />

La minore disponibilità economica delle famiglie e il crescente peso della<br />

grande distribuzione sono ostacoli allo sviluppo, ecco perché la qualità<br />

del prodotto sportivo è una risposta indispensabile, ora più che mai<br />

Splende il sole, a Montebelluna, e di certo le inusuali<br />

condizioni meteo del 2011 non sono foriere di buone<br />

notizie per chi punta sul mondo della neve. Anche il tempo<br />

sembra essersi schierato contro il mercato, in un momento in<br />

cui la situazione non è tragica, ma sicuramente neppure rosea<br />

per le imprese così come per il settore retail.<br />

Se già nel martoriato ambito dell’abbigliamento non si fanno i<br />

salti di gioia, nemmeno la nicchia baby gioisce. Non soltanto<br />

per una temperatura che non favorisce le vendite, ma per l’atteggiamento<br />

stesso del consumatore che, un tempo solito a<br />

non badare a spese per figli e nipoti, oggi con sempre meno<br />

euro in tasca preferisce dei capi low cost della grande distribuzione.<br />

Del resto, la scusante a portata di mano è che crescono<br />

così in fretta che non vale la pena spendere tanto per<br />

avere completi che durano appena un anno o due. Meglio<br />

qualcosa a basso costo che alla fine consente un rapido ammortamento<br />

della spesa. Anche perché ormai molti si limitano<br />

a fare una capatina in montagna, per cui ci si può anche accontentare.<br />

Né i mercati esteri contravvengono a questo trend; del resto,<br />

non a caso si parla di crisi globale. Tuttavia esiste un punto di<br />

forza, o almeno un baluardo, un elemento che può rappresentare<br />

un caposaldo, in attesa che la situazione si stabilizzi. La<br />

specializzazione è la via che può ancora fornire un dato positivo.<br />

Puntare sulla qualità, su un prodotto performante, su un<br />

design e una vestibilità capaci di far percepire il valore aggiunto<br />

al consumatore sono la strategia premiante in questo<br />

momento.<br />

Parole adatte a rappresentare una situazione di mercato ormai<br />

decisamente globalizzata, in cui il settore dedicato al<br />

bambino sta affrontando la difficile contigenza con anche<br />

maggiore difficoltà. Vi sono diversi fattori contingenti che portano<br />

a doversi confrontare con diverse problematiche, non ve<br />

n’è uno sostanziale. La crisi generale, le problematiche politiche<br />

nazionali, l’IVA sono tutti fattori negativi, ma nessuno ha<br />

una responsabilità unica o soverchiante rispetto agli altri.<br />

Certo il fattore meteo è quello che al momento ha spiazzato<br />

un po’ tutti e sta creando non pochi grattacapi.<br />

Per il mondo neve, d’altronde, le condizioni cliematiche rappresentano<br />

una variabile delicata e pericolosa da sempre. Se<br />

nel momento della vendita il tempo non è favorevole, calano<br />

gli acquisti e i consumi. Purtroppo dipendiamo dal clima e la<br />

stagione è ancora in grado di condizionare pesantemente il<br />

mercato, italiano o estero che sia.<br />

A novembre mentre noi eravamo in maniche di camicia, in<br />

Russia, nostro importante mercato di riferimento, hanno registrato<br />

un pesante ritardo nell’arrivo dell’inverno e il risultato è<br />

che gli showroom sono rimasti vuoti. In un contesto globale<br />

di difficoltà economica, nemmeno la competizione sul fronte<br />

del prezzo modifica le cose. Si è perso il ‘back to school’ di<br />

agosto e settembre, ed è stato un disastro. Certo ad una situazione<br />

malsana che ci trasciniamo da anni si è andato a<br />

sommare un termometro sballato e questo ha avuto forti ripercussioni.<br />

Non resta dunque che confidare nel fattore ‘impulso’, perché<br />

se prima o poi arriva il freddo la gente avvertirà la necessità<br />

dell’acquisto e così si può sperare di recuperare almeno in<br />

parte il tempo perduto. Appare sempre più evidente che per<br />

ridurre gi innegabili rischi del moderno business bisogna<br />

aprirsi a più mercati, in modo da crearsi più opportunità per<br />

trovare un equilibrio stabile, o almeno situazioni che vadano a<br />

compensarsi.<br />

È sul fronte distributivo che provengono, a mio avviso, i segnali<br />

più difficili. La grande distribuzione sta erodendo pro-<br />

84


gressivamente quote di mercato al retail specializzato. Del resto,<br />

l’Italia era in ritardo rispetto agli altri Paesi e quindi questo<br />

processo era prevedibile e pressoché inevitabile.<br />

Non penso tuttavia ad una egemonia schiacciante della GDO<br />

che per sua natura produce un livellamento verso il basso dei<br />

prodotti e che dunque non può mai soddisfare appieno le richieste<br />

di un mercato così complesso e sfaccettato come è<br />

quello dell’abbigliamento. Certo nel momento in cui diminuiscono<br />

i soldi e crescono le difficoltà anche per i negozi di<br />

sport mentre i grandi player stanno entrando nel mercato, è<br />

normale che le quote si assottiglino ancora di più. Si andranno<br />

pertanto a ridisegnare nuovi equilibri e l’abbigliamento neve,<br />

a maggior ragione quello baby, diventerà una nicchia nei<br />

negozi super-specializzati, ma proprio per questo si tratterà di<br />

una nicchia altamente caratterizzante e di pregio.<br />

Nello specifico dell’abbigliamento junior la riduzione di operatività<br />

è un fatto ineludibile. Molti faticano a tenerlo in negozio,<br />

per via di un calo della redditività e della richiesta. Anche per<br />

il fatto che il consumatore spende meno, giustificando questa<br />

scelta con la scusante che si vive meno la neve e che i figli<br />

crescono in fretta. In questa situazione di crisi, si predilige il<br />

completo a basso costo, piuttosto che investire su qualcosa<br />

di fascia superiore, non avendo più la disponibilità economica<br />

di prima. Solo nei retail di montagna, dove ancora c’è la percezione<br />

del valore aggiunto del prodotto, il marchio viene valorizzato<br />

e apprezzato appieno. La famigliola che si limita –<br />

quando va bene – ad una settimana bianca all’anno ormai<br />

non spende più come prima, si accontenta e tira la cinghia.<br />

Cacao è una nicchia della nicchia della nicchia. Nicchia perché<br />

sei junior con il 9% del mercato italiano, nicchia perché<br />

sei nel mondo neve che di suo è solo un parziale dello sport e<br />

nicchia perché comunque il retail si sta assottigliando nelle<br />

quote di mercato. Ci sarà ancora spazio, specie se ci sarà<br />

una ripresa dell’economia, ma non si tornerà più agli anni Ottanta.<br />

Era un altro mondo e questi tre macro fenomeni hanno<br />

rivoluzionato tutto il sistema. A ciò si aggiunge la crisi economica,<br />

la minore disponibilità e i prezzi agevolati della grande<br />

distribuzione.<br />

Non approvo la concorrenza basata essenzialmente sul fattore<br />

prezzo. Dico sempre che ci sarà sempre qualcuno che proporrà<br />

un prodotto ad un euro in meno rispetto al tuo prezzo,<br />

per cui intraprendere quella strada non paga.<br />

La via del monomarca non è d’altronde percorribile per il<br />

mondo bambino. Si può aprire un monomarca aziendale, perché<br />

inserisce tutta una serie di situazioni del bambino, ma un<br />

negozio monobrand non può reggere, non potendo contare<br />

su un prodotto trasversale e funzionale. Nel mondo delle nicchie<br />

è dura rispondere con un monomarca, lo può fare solo<br />

chi ha un total look. Ed un’immagine decisamente forte sul<br />

consumatore.<br />

Quale strategia adottare? Noi cerchiamo di diversificare, sperando<br />

di mantenere la nostra quota di mercato e auspicando<br />

che presidiando le nostre stesse posizioni qualcosa si possa<br />

muovere, augurandosi ovviamente un miglioramento della situazione<br />

economica in generale. Determinante è anche trovare<br />

nuovi mercati, poiché in quelli consolidati esistono dinamiche<br />

e abitudini cristallizzate, come nel caso della Germania<br />

dove il consumatore si è abituato a spendere certe cifre ed è<br />

molto difficile smuoverlo da quelle.<br />

Di certo, non basta stare passivamente ad aspettare e sperare<br />

in una buona nevcata risolutiva. Bisogna resistere puntando<br />

sulla qualità, non certo abbattendo i prezzi. Occorre far<br />

comprendere il valore aggiunto di un capo, comunicare nei limiti<br />

degli investimenti possibili il pregio di un capo. Meglio<br />

anzi investire sul prodotto e sul punto vendita, per collaborare<br />

in maniera soddisfacente con il retailer e incentivandolo a<br />

proporre le proprie linee attraverso un lavoro congiunto. La<br />

qualità paga sempre, per cui è l’unica via per mantenersi a<br />

galla in attesa di potersi poi sviluppare maggiormente appena<br />

si presenteranno migliori condizioni. Inutile cannibalizzare il<br />

marchio con scelte disperate, come la riduzione della qualità<br />

o del prezzo. Bisogna rimanere coerenti con i valori del marchio.<br />

Credo fermamente che industria e retail debbano marciare di<br />

pari passo, sempre più uniti. Collaborare significa dare ai<br />

commercianti la possibilità di guadagnare e al marchio di resistere<br />

in questa situazione. Le cose cambiano rapidamente,<br />

ma pur essendosi deteriorato questo mercato, non bisogna<br />

perdere la speranza di un miglioramento. Ma nella difficoltà di<br />

riuscire a fare previsioni attendibili, bisogna lavorare sul mantenimento<br />

delle proprie posizioni. Una strategia che a livello<br />

di sell in dà i migliori frutti, attendendo gli esiti di un sell out<br />

più a rischio.<br />

Marco Danieli – Idea SpA<br />

85


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

86<br />

>><br />

ne è doppia rispetto a quella di chi<br />

ritiene che l’abbiano migliorata (il<br />

21% a fronte di un 10%).<br />

Ulteriore elemento penalizzante, il<br />

mercato del lavoro debole, dove è<br />

in crescita il tasso di disoccupazione<br />

giovanile (2006/2010 +6%,<br />

mentre in altre aree europee il dato<br />

è anche la metà), ma soprattutto si<br />

tocca con mano il fenomeno dei<br />

giovani inattivi che essendo tali<br />

escono anche dalle file dei disoccupati.<br />

In una simile situazione si<br />

affievolisce anche la stessa volontà<br />

di attivarsi. Solo un giovane italiano<br />

su due crede ancora nel valore<br />

dell’istruzione e della formazione<br />

professionale come opportunità interessanti<br />

per il proprio futuro e<br />

nemmeno risultano allettati dall’autoimprenditorialità.<br />

In compenso,<br />

come extrema ratio gli italiani si affidano<br />

al gioco: alla fine del 2011<br />

saranno oltre 73 i miliardi spesi dagli<br />

italiani in giochi a premi, lotterie<br />

e slot machine.<br />

Considerato il modesto ritmo di incremento<br />

previsto, nella migliore<br />

ipotesi solo nel 2013 si riuscirà a<br />

tornare su livelli pre-crisi. L’epicentro<br />

della caduta dei consumi è il<br />

Mezzogiorno, dove la crisi ha contribuito<br />

ad accrescere le disuguaglianze<br />

colpendo in particolare le<br />

famiglie più giovani e con figli a carico.<br />

Ma non risparmia nemmeno il<br />

Centro e il Nord. A soffrire di più<br />

sono l’alimentare, l’abbigliamento e<br />

l’arredamento, mentre sono inevitabilmente<br />

destinati a crescere le<br />

spese per sanità, trasporti, comunicazioni.<br />

I comportamenti di consumo<br />

sono cambiati, anche in quelle<br />

tipologie di spesa in passato stabili,<br />

o in crescita, come nel caso dei<br />

prodotti tecnologici che nel primo<br />

semestre 2011 sono calati di un<br />

6,2%, fatta unica eccezione per<br />

Smartphone e tablet.<br />

È interessante notare come il credito<br />

dei prodotti di marca non sia<br />

assolutamente venuto meno, che<br />

anzi vengono acquistati con maggior<br />

favore, laddove economicamente<br />

possibile. L’impoverimento<br />

del carrello non significa >><br />

TRA I GIOVANI MANCA ANCHE LA VOGLIA DI METTERSI IN PROPRIO<br />

ALIMENTARI, VESTIARIO, ARREDO CASA: IL MODELLO DI CONSUMO DEGLI ITALIANI<br />

I CONSUMI CHE SONO CRESCIUTI DI PIù E DI MENO NEL 2011


LO SPORT È FATICA.<br />

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ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

un’automatica rinuncia alla qualità<br />

da parte del consumatore ‘maturo’,<br />

e in questo senso le promozioni<br />

rappresentano una delle poche<br />

situazioni economiche con segno<br />

positivo, utilizzate strategicamente<br />

da ben il 63% dei consumatori<br />

proprio per riuscire – attivamente<br />

– a risparmiare. È il cosiddetto<br />

fenomeno del downgrading<br />

in cui le famiglie italiane si mostrano<br />

maestre, ma se questo è possibile<br />

nei beni dove la distribuzione è<br />

liberalizzata, è un’arma spuntata in<br />

quei settori obbligati, come ad<br />

esempio servizi pubblici e utenze<br />

varie, il cui peso non è in nessuna<br />

maniera alleggeribile.<br />

Con l’aumento di benzina ed annessi,<br />

anche per quelle famiglie<br />

che avevano attraversato indenni fino<br />

ad oggi la crisi, è arrivato il momento<br />

di ripensare al proprio lifestyle<br />

cominciando a ridisegnarlo in<br />

Vince il rapporto umano<br />

Siamo in un momento molto difficile, ma un rapporto ben<br />

impostato con il cliente può permettere di superare la fase critica.<br />

Stringendo la collaborazione con le aziende<br />

Il vento in poppa si è fermato anche per il mondo retail,<br />

e una bonaccia arresta il settore. Una condizione<br />

particolarmente difficile, dove a pagare il calo dei consumi<br />

sono proprio i negozianti, in prima linea nella lotta quotidiana<br />

per la sopravvivenza. La scomparsa della classe media, la più<br />

penalizzata dalla crisi economica, si ripercuote pesantemente<br />

sugli imprenditori che avevano concentrato le vendite proprio<br />

verso questo target specifico. La crescita della grande distribuzione<br />

e la competizione del private label premium a danno<br />

dei brand hanno finito per causare non poca sofferenza ai negozi<br />

generalisti. Un po’ meglio sembra andare a quelli di nicchia,<br />

gli specializzati e quelli che sono riusciti a conquistarsi il<br />

favore e la fiducia di un pubblico dalla più alta capacità di<br />

spesa, ma parlare di fidelizzazione di questi tempi è davvero<br />

difficile. Ad aggravare la situazione, la tendenza di molti negozianti<br />

a non cercare la collaborazione con le aziende, spesso<br />

per via della difficoltà di saldare i conti con i fornitori, cosa<br />

che ha come conseguenza l’allontanamento da referenti che<br />

potrebbero in qualche modo attuare politiche di partnership<br />

che potrebbero rendere più sopportabile il momento.<br />

Già da qualche mese si avvertiva che le cose non girassero<br />

per il verso giusto. Ora siamo arrivati al picco più profondo<br />

della crisi. Il clima, i media e tutti i vari elementi stanno di fatto<br />

abbattendo il morale della gente. Quando si entra in un negozio<br />

si avverte questo sentimento generale del pubblico e le<br />

spalle si curvano proprio per il peso della crisi, a livello psicologico,<br />

umano, materiale, economico.<br />

Non credo ci sia una soluzione univoca al problema, tanto<br />

meno una magia da conoscere, c’è piuttosto bisogno di rimboccarsi<br />

le maniche. Bisogna coccolare il cliente, perché solitamente<br />

quest’ultimo ha buona memoria e quando esce dal<br />

negozio – che abbia o meno fatto acquisti –, avverte che<br />

all’interno di quelle mura e dietro la vetrina c’è qualcuno che<br />

non lo considera solo uno scontrino. Occorre instaurare un<br />

rapporto umano con il pubblico.<br />

Quando si entra nei negozi si vedono i commessi o i proprietari<br />

quasi tremolanti per la paura che il cliente possa non<br />

comprare nulla. È un atteggiamento sbagliato, negativo. Far<br />

percepire i problemi e il peso dei pagamenti che occorre effettuare<br />

è controproducente. Bisogna invece accogliere il<br />

pubblico, scambiare due parole, rendere piacevole la sua<br />

permanenza in negozio, indipendentemente dall’acquisto.<br />

Poi, se il cliente effettua un acquisto, tanto meglio, ma senza<br />

forzature o elemosina.<br />

Del resto, ormai lo shopping è un lusso, lo stesso Giorgio Armani<br />

ha ammesso in una recente intervista che ormai gli armadi<br />

della gente comune sono pieni. Questo giustifica il fatto<br />

che se qualcuno può fare a meno di comprare qualcosa, lo<br />

fa. La gente oggi può comprare solo quello che serve e il calo<br />

dei consumi, anche nell’alimentare, lo dimostra chiaramente.<br />

Tuttavia alcuni aspetti legati prettamente alla moda permangono.<br />

Il fashion in assoluto registra una grande flessione, ma<br />

se si intende il fashion moda classico possiamo ancora esultare.<br />

Ci sono marchi a cui la gente benestante non rinuncia,<br />

nonostante il prezzo davvero elevato. Anche se ovviamente<br />

non basta comprare una giacca da 2000 euro per poterla<br />

esporre in vetrina e venderla. Occorre una graduale abitudine<br />

verso il cliente finale. Polo Sport lo sta facendo ormai da<br />

quindici anni a questa parte e sta veramente raccogliendo i<br />

frutti di questa politica. Tuttavia è in calo anche il fashion in<br />

senso stretto, quello per tutti, e questo lascia comprendere<br />

come i livelli sociali siano molto diversi e sempre più lontani<br />

fra loro. Chi si è sempre potuto permettere l’acquisto di un<br />

capo costoso continua a comperarlo, ma ovviamente si tratta<br />

di una nicchia.<br />

Le nicchie però nascondono grosse opportunità. Un tempo si<br />

rimproverava a Polo Sport questa scelta, ma oggi, abituati al<br />

trend della nicchia, il negozio viene ancora premiato. Chi invece<br />

ha posto le basi del proprio commercio sul prodotto<br />

medio oggi ha dei conti più sofferenti. Il prodotto di fascia<br />

media è infatti quello che ha pagato di più la riduzione dei<br />

consumi e l’utente che prima lo acquistava ora è decisamente<br />

orientato al risparmio. A dimostrarlo, il picco di lavoro delle<br />

sartorie, dove la gente porta sempre più spesso a sistemare i<br />

capi vecchi. Si allargano, si restringono, si fanno persino ap-<br />

88


termini di almeno parziali rinunce.<br />

La Pratica sPortiva<br />

Se dunque lo scenario economico appare piuttosto<br />

sconfortante, guardando al mondo della pratica<br />

sportiva si nota come mediamente un italiano<br />

su tre pratichi un’attività sportiva. Nel 2010, in Italia,<br />

le persone che praticano sport sono state >><br />

plicazioni, per renderli più moderni o per dargli quel tocco<br />

personalizzato, tutto per evitare un nuovo acquisto.<br />

Il negozio generalista non deve pensare di essere condannato,<br />

ma certamente deve lavorare tantissimo, senza<br />

scoraggiarsi. Non ci si può permettere di fermarsi. Bisogna<br />

agire, anche se ciò può comportare qualche errore.<br />

Bisogna cercare di evitarli, ma occorre muoversi, inventarsi<br />

qualcosa di nuovo per la vetrina, per far capire al<br />

passante che comunque non si sta con le spalle piegate.<br />

Una parte del retail non ha ancora ben compreso l’importanza<br />

di una giusta comunicazione. Mentre le aziende<br />

hanno raggiunto i massimi livelli, la maggior parte dei<br />

commercianti esprime a malapena un 20% del proprio<br />

potenziale.<br />

Lo scambio tra retail e industria d’altronde non si è ancora<br />

rafforzato come invece dovrebbe, soprattutto in simili<br />

contesti economici. I rapporti tra retail e aziende vengono<br />

assolutamente logorati dagli imperativi strettamente finanziari.<br />

A volte è difficile far tornare i conti, slittano i pagamenti,<br />

si evitano i contatti per schivare i solleciti e così<br />

si procede al contrario di quanto invece sarebbe meglio<br />

fare. Bisognerebbe avvicinarsi, parlare, evitare questo<br />

scollamento.<br />

Per intravedere il futuro, bisogna anzitutto averne la speranza,<br />

quella forza d’animo che permetta di vedere lo spiraglio.<br />

Certo oggi per ottenere quello che si otteneva dieci<br />

anni fa bisogna quintuplicare gli sforzi. Questi sacrifici<br />

verranno certamente ripagati, anche se i media sono assolutamente<br />

catastrofici. La gente, oltre agli armadi pieni,<br />

ne ha anche le tasche piene. A qualche emozione ci si lascia<br />

andare e se il volano dovesse piano piano cominciare<br />

a girare, sarebbe la spinta che potrebbe fare riemergere<br />

i retailer.<br />

Qualche anno fa si era subita in maniera deflagrante l’entrata<br />

dei player della grande distribuzione sul mercato, e<br />

una parte della clientela si era orientata verso questo canale.<br />

Oggi però la gente inizia a volere più attenzioni, a<br />

cercare un rapporto con il commerciante, che non si limiti<br />

al semplice buongiorno di cortesia. Cerca la shopping<br />

experience, e nei grandi magazzini manca il contatto ‘a<br />

pellÈ che fa la differenza. A volte basta un saluto e una<br />

stretta di mano per far comprendere al cliente che si è<br />

percepita pienamente la sua presenza e che non si tratta<br />

di un doveroso gesto di accoglienza senza alcun significato.<br />

La stretta di un braccio o di una mano inchioda le<br />

scarpe dell’acquirente al pavimento.<br />

Michele De Masis – Polo Sport<br />

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ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

19 milioni e 200mila (il 32,9% della<br />

popolazione nella stessa fascia<br />

di età). Tra questi, il 22,8% si dedica<br />

allo sport in modo continuativo<br />

e il 10,2% in modo saltuario. Coloro<br />

che pur non praticando uno<br />

sport svolgono un’attività fisica sono<br />

circa 16 milioni e mezzo (il<br />

28,2% della popolazione nella fascia<br />

di età considerata), mentre i<br />

sedentari sono più di 22 milioni,<br />

pari al 38,3% della popolazione.<br />

L’analisi temporale mette in luce un<br />

aumento della propensione alla<br />

pratica sportiva (dal 26,8% del<br />

1997 al 32,9% del 2010), di 1,8<br />

punti percentuali solo nell’ultimo<br />

anno. Dati, questi, basati su informazioni<br />

provenienti dall’indagine<br />

multiscopo sulle famiglie “Aspetti<br />

della vita quotidiana” condotta annualmente<br />

dall’Istat, in cui si rileva<br />

l’abitudine a praticare sport della<br />

popolazione e che considera come<br />

attività sportiva quella svolta nel<br />

tempo libero con carattere di continuità<br />

o saltuarietà dalla popolazione,<br />

escludendo le persone che partecipano<br />

al mondo dello sport per<br />

ragioni professionali (atleti professionisti,<br />

insegnanti, allenatori). Tra<br />

coloro che praticano solo qualche<br />

>><br />

LO SCENARIO 2010 DELLE ATTIVITà SPORTIVE IN ITALIA<br />

P<br />

L’EVOLUzIONE DELLA PRATICA SPORTIVA GIOVANILE<br />

90


la ricerca<br />

del risultato<br />

e l’orgoglio<br />

di averlo<br />

ottenuto<br />

Ciclocamera, recum bike, ellittiche,<br />

climber, pedane footing, vogatori,<br />

pedane vibranti, panche e macchine multifunzione<br />

ad alte prestazioni.<br />

Brand of<br />

91


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

attività fisica sono, invece, compresi<br />

quelli che si dedicano a passatempi<br />

che comportano comunque<br />

movimento, come fare passeggiate<br />

di almeno due chilometri, nuotare,<br />

andare in bicicletta o altro. I sedentari<br />

sono invece coloro che dichiarano<br />

di non praticare sport, né altre<br />

forme di attività fisica.<br />

L’analisi territoriale mostra una differente<br />

attitudine alla pratica sportiva<br />

che riflette anche una diversa<br />

disponibilità di strutture organizzate.<br />

Il Nord-est mostra la quota più<br />

elevata di persone che praticano<br />

sport (40,6%), con punte intorno al<br />

60% nella provincia di Bolzano e al<br />

50% in quella di Trento. Seguono il<br />

Nord-ovest con il 37,4% e il Centro<br />

con il 34,3%. Il Mezzogiorno si caratterizza<br />

per la quota più bassa >><br />

Valore aggiunto e fiducia nel futuro<br />

Nonostante la crisi globale, prodotti innovativi e riconosciuti per<br />

il “value for money” resistono alla negatività dei mercati. Grazie anche<br />

a una stretta collaborazione con i vari anelli di filiera e alla scelta<br />

di testimonial vincenti e convincenti<br />

Se la situazione non è proprio idilliaca, certi brand<br />

mostrano comunque una certa tenuta. Nessuna magia,<br />

ma anzi tanta concretezza, sia con una costante ricerca capace<br />

di dar vita a nuovi e interessanti prodotti, sia mediante una<br />

strategia che curi in maniera attenta i rapporti con la rete commerciale<br />

e il retail. Riuscire infatti a far percepire il valore aggiunto<br />

di quanto si propone nelle varie collezioni risulta determinante<br />

per conquistare quella fascia di consumatori che,<br />

specie in certe discipline come il tennis e il calcio, guardano a<br />

ciò che effettivamente è tecnico e specialistico.<br />

Il ruolo dei canali distributivi è cruciale ed è necessario gestirne<br />

il rapporto in maniera focalizzata, rivolgendosi magari a target<br />

differenti, ma sempre proponendo prodotti con il migliore<br />

value for money. Una formula che possa soddisfare le varie tipologie<br />

di clienti, con diverse esigenze e disponibilità economiche.<br />

Così i vari canali distributivi, anche la grande distribuzione<br />

quando di qualità, possono coesistere senza pericolose<br />

sovrapposizioni.<br />

Sul piano dell’immagine, una strategia vincente non si può più<br />

limitare al binomio prodotto-sponsorizzazione (comunque fondamentale<br />

per il presidio tecnico delle discipline sportive), ma<br />

richiede una forte integrazione con le altre leve della comunicazione,<br />

dal lavoro all’interno dei punti vendita – mediante<br />

supporti tecnici, materiali, formazione e quanto più utile per il<br />

contatto con il pubblico – fino ai nuovi mezzi di comunicazione,<br />

come internet e i social network, particolarmente efficaci<br />

anche in un’ottica internazionale. Nei vari contesti in cui si è<br />

presenti, in questa fase economica nulla può né deve essere<br />

lasciato al caso o all’improvvisazione. Ecco perché un buon<br />

dialogo tra l’azienda e i diversi anelli della filiera è la base di<br />

partenza per condividere azioni che lascino il segno.<br />

In termini globali il fatturato di Lotto nel 2010 è stato stabile e<br />

così è prevista la chiusura 2011 sia nella calzatura che<br />

nell’abbigliamento, con risultati più incoraggianti nel primo<br />

segmento. La marcata speculazione internazionale relativa al<br />

costo delle materie prime ha avuto effetto sui conti economici<br />

di prodotto e sui prezzi diventando così ulteriore motivo di<br />

contenimento delle vendite. Lotto è presente in circa 100 Paesi<br />

nel mondo e questo fa sì che le performance e le strategie<br />

aziendali possano essere diverse a seconda dei vari mercati.<br />

Alcuni di questi sono in crescita mentre altri attraversano una<br />

situazione economica più difficile. Buoni risultati in Asia, che<br />

rappresenta il 23% del fatturato complessivo con una crescita<br />

del +25% e nelle Americhe, che valgono il 15% del totale, in<br />

crescita nel Nord e stabili nel Sud.<br />

L’Italia ha perso circa il 4%, in linea con il calo medio europeo,<br />

mentre la crisi si è fatta sentire maggiormente nell’Est Europa,<br />

dove si è sofferto in termini di consumo generale. Stabili, invece,<br />

Francia, Germania e Spagna.<br />

Normalmente si pensa che in tempi di crisi a soffrire siano i<br />

prodotti dai prezzi più elevati, mentre quelli di costo più accessibile<br />

continuano ad attirare gli acquirenti. Non è sempre<br />

così: ad esempio nel caso del tennis i prodotti più venduti sono<br />

quelli più costosi, perché tecnologicamente all’avanguardia,<br />

riconosciuti dai negozianti specializzati e dai consumatori<br />

come top. La ricerca e l’innovazione sono quindi tra le chiavi<br />

vincenti per guardare al futuro, così come lo è il made in Italy<br />

inteso non solo nel senso della manifattura, ma dello sviluppo<br />

del prodotto in generale, dal design all’innovazione tecnica.<br />

Gli appassionati di calcio e tennis, come molti per altri sport,<br />

esigono una scarpa eccellente in termini di performance e di<br />

design, non si limitano alla ricerca di un prodotto generico<br />

ben realizzato. Lotto valuta con interesse future possibilità, ad<br />

esempio per le collezioni di punta più pregiate, che permettano<br />

di gestire in Italia anche la produzione.<br />

Sono quindi molteplici i piani sui quali è possibile apportare<br />

valore aggiunto, riuscendo così a conquistare vantaggio competitivo<br />

e vicinanza con il cliente: la stretta collaborazione con<br />

gli anelli della filiera, la comunicazione integrata su canali tradizionali<br />

ed innovativi, l’interpretazione e la reazione alle performance<br />

dei mercati, la capacità di differenziare ed innovare i<br />

prodotti.<br />

In tutto questo le sponsorizzazioni emergono come l’elemento<br />

di visibilità più immediato, da ormai 40 anni nel dna di Lotto<br />

che da sempre collabora con i campioni affermati così come<br />

con le giovani promesse dello sport: il nostro modo per dimostrare<br />

fiducia nel futuro.<br />

Alberto Fraticelli – Lotto Sport<br />

92


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

94<br />

>><br />

Siamo di fronte ad una nuova<br />

‘economia dell’abbastanza’,<br />

in cui il consumatore spende<br />

– come è nella sua natura –<br />

ma meno. Anzi: meglio. Fargli<br />

comprendere come farlo<br />

bene è ancora una risorsa per<br />

muovere l’economia<br />

di persone che praticano sport nel<br />

tempo libero, con meno di un quarto<br />

della popolazione che dichiara di<br />

dedicarcisi. Le regioni con la più<br />

bassa quota di praticanti sportivi<br />

sono la Campania e la Sicilia dove<br />

appena due persone su dieci dichiarano<br />

di praticare sport, mentre<br />

Sardegna e Abruzzo mostrano livelli<br />

di pratica decisamente superiori<br />

rispetto alla ripartizione di appartenenza<br />

(circa 31%). Anche per<br />

quanto riguarda l’attività fisica le<br />

quote maggiori di praticanti si riscontrano<br />

nel Centro-Nord con il<br />

31,0%, mentre nel Mezzogiorno il<br />

valore scende al 22,9%. Lo sport è<br />

un’attività tipicamente giovanile: le<br />

quote più alte di sportivi si riscontrano<br />

per i maschi nella fascia di<br />

età tra gli 11 e i 14 anni (almeno 3<br />

su 4) e per le femmine in quella tra<br />

i 6 e i 10 (61%). Il confronto tra i<br />

sessi mostra una dedizione allo<br />

sport più accentuata tra i maschi<br />

(in media 39,7% contro il 26,6%<br />

delle femmine), in tutte le fasce di<br />

età ad eccezione dei giovanissimi<br />

(3-5 anni) dove le bambine praticanti<br />

superano i maschi di circa un<br />

4%. Le differenze di genere sono<br />

successivamente a favore dei ragazzi<br />

con il divario massimo tra i<br />

18 e i 24 anni (20% in più di maschi<br />

praticanti uno sport rispetto<br />

alle coetanee) e si attenuano successivamente<br />

al crescere dell’età.<br />

Con l’aumentare dell’età diminuisce<br />

anche l’impegno sportivo, inteso<br />

nella sua accezione competitiva,<br />

e aumenta l’interesse per le pratiche<br />

orientate ad una più generica<br />

attività motoria, al fine di mantenere<br />

benessere e salute.<br />

matteo.barboni@topsport.it<br />

L’EVOLUzIONE DELLA PRATICA SPORTIVA PER SESSO ED ETà<br />

DISTRIBUzIONE PERCENTUALE PER NUMERO DI FEDERAzIONI CON MAGGIOR DIFFUSIONE


HIGH POWER srl<br />

Via Tonso di Gualtiero,56<br />

47896 Faetano<br />

Repubblica di San Marino<br />

Codice Operatore<br />

Economico: SM 07122<br />

tel. +39 0549 950 078<br />

fax +39 0549 870 168<br />

from other countries<br />

tel. +378 950 078<br />

fax +378 870168<br />

RIMINI WELLNESS 2011<br />

www.highpower.sm<br />

www.highpowersport.com<br />

www.maxbeachtennis.com<br />

Commerciale<br />

tel. + 39 0549 950078<br />

fax +39 0549 996349<br />

commercialehp@area51.sm<br />

Commerciale<br />

Max Beach Tennis<br />

tel. + 39 0549 950078<br />

fax +39 0549 996349<br />

marketinghp@area51.sm<br />

Marketing<br />

tel +39 0549 950 078<br />

fax +39 0549 996349<br />

marketinghp@area51.sm<br />

infohp@area51.sm<br />

Amministrazione<br />

tel. +39 0549 950074<br />

fax +39 0549 870168<br />

amministrazionehp@area51.sm<br />

Assistenza<br />

tel. +39 0549 950078<br />

fax +39 0549 996349<br />

highpower@area51.sm<br />

High Power è una società operante dall’ inizio del 2004<br />

specializzata nella produzione ed importazione di attrezzature<br />

sportive e Wellness; in particolare gran parte dei<br />

suoi prodotti sono finalizzati al mercato dell’<br />

Home Fitness.<br />

Ad oggi<br />

può vantare oltre 500 clienti in<br />

tutta Italia tra cui i negozi più<br />

importanti di ogni regione e vari<br />

distributori in Europa e Nord Africa.<br />

Lo scopo di High Power è quello di<br />

fornire al Cliente una più ampia e<br />

completa gamma di prodotti<br />

sempre disponibili, di buona<br />

qualità ed attuali, che garantiscano<br />

il giusto rapporto qualità-prezzo.<br />

Ma è il POST VENDITA la grande differenza di questa Azienda,<br />

dove non esistono numeri verdi ma contatti diretti di persone<br />

che garantiscono, per ogni problematica, una risposta risolutiva<br />

immediata: ciò è reso possibile da un’ assistenza tecnica molto<br />

efficiente da personale altamente qualificato che collaborano<br />

direttamente con i nostri fornitori alla progettazione e allo studio<br />

dei nostri attrezzi rendendoli così autonomi sulla risoluzione<br />

delle problematiche, e da una continua disponibilità di pezzi di<br />

ricambio.<br />

La ricerca di nuovi sistemi e di materiali innovativi che cercano di<br />

garantire più confort al suo utilizzatore e più tecnicità al prodotto,<br />

ha portato High Power a inserire in alcuni dei suoi Tapis roulant<br />

i nuovi MARCHI & BREVETTI ESCLUSIVI quali :<br />

system: elastomeri di ammortizzazione più ampi su<br />

cui poggia il piano corsa studiati per attribuire al Tapis Roulant<br />

più assorbimento delle vibrazioni e maggiore silenziosità;<br />

Sistema che permette di implementare in larghezza la<br />

superficie del piano corsa senza andare ad inficiare sulle misure<br />

di ingombro del Tapisroulant, garantendo più stabilità<br />

e sicurezza all’utilizzatore.<br />

I Marchi prodotti e distribuiti<br />

dall’azienda High Power<br />

sono:<br />

vi aspetta<br />

al WINTER <strong>ISPO</strong> 2012<br />

Padiglione C1 stand 121<br />

presso LIFEGEAR<br />

È il marchio che esprime al massimo<br />

il know-how dell’ Azienda in termini di qualità costruttiva e<br />

specificità di prodotto cercando di soddisfare la clientela più<br />

esigente.<br />

Il catalogo è suddiviso in diverse categorie che raggruppano al<br />

loro interno prodotti specifici per diversi canali:<br />

Linea PRO<br />

Linea Professionale dedicata ai centri fitness specializzati o


vi aspetta<br />

al WINTER <strong>ISPO</strong> 2012<br />

Padiglione B2 stand 108<br />

agli sportivi più esigenti; è<br />

dotata di certificazioni<br />

specifiche per l’ uso prolungato<br />

e l’utilizzo in locali pubblici destinati ad attività sportive.<br />

Linea CLUB<br />

Linea Semiprofessionale dedicata a centri sportivi , benessere<br />

o dimagrimento o agli sportivi con particolari esigenze di allenamento.<br />

Linea HOME<br />

Linea per l’ uso domestico dedicata agli sportivi che cercano<br />

migliori prestazioni e materiali di alta qualità per l’ utilizzo all’ interno<br />

della propria abitazione.<br />

TENNISTAVOLO<br />

Linea di tavoli INDOOR e OUTDOOR, racchette ed accessori<br />

di altissima qualità ( vedi paragrafo dedicato )<br />

BOXE E ARTI MARZIALI.<br />

Pro Space<br />

salvaspazio!<br />

È il marchio principale che possiede il catalogo più ampio e<br />

completo dedicato al negozio specializzato (articoli sportivi, ciclisti,<br />

sanitarie e farmacie), dove il rapporto qualità/prezzo è<br />

tenuto in particolare considerazione e col quale i nostri clienti<br />

possono spendere sul mercato la maggior forza del brand<br />

come ad esempio nell’ estensione di tre anni di garanzia sui<br />

motori dei tappeti corsa, nell’ imposizione dei prezzi di vendita<br />

al dettaglio e on-line per la salvaguardia del marchio che rappresenta<br />

un punto fermo dell’ Azienda.<br />

Nuovi settori introdotti da settembre nel catalogo 2012 sono:<br />

TAPPETI ELASTICI E IMPIANTI BASKET, che seppure inseriti<br />

in ritardo rispetto la stagionalità del prodotto, hanno incontrato<br />

da subito un ottimo consenso da parte della clientela,<br />

supportando molto bene i dati di sell/out.<br />

È il marchio nato dalla collaborazione tra High<br />

Power e la ditta L’Alpina Maglierie Sportive S.p.A. nella persona<br />

del suo A.D Sig. Giordano Maioli presentato lo scorso<br />

anno proprio in occasione dell’<strong>ISPO</strong> di Monaco , che racchiude<br />

diversi articoli tecnici e di design che grazie agli ottimi<br />

risultati di vendita hanno portato a presentare proprio per<br />

questa kermesse in terra tedesca la nuovissima LINEA DI AC-<br />

CESSORI FITNESS con packaging in cartone e coloratissimo<br />

e la NUOVA LINEA DI ATTREZZI che vanno ad arricchire il<br />

catalogo dedicato.<br />

I NUOVI ARTICOLI SARANNO PRESENTI ALL’INTERNO<br />

DELLO STAND AUSTRALIAN Padiglione B2 stand 108.<br />

È il brand di ingresso della famiglia High Power;<br />

l’intera gamma di prodotti a catalogo è frutto dell’ esperienza<br />

progettuale e costruttiva delle linee maggiori High Muster ed<br />

High Power ed è nata per una fascia di clienti attenti al prezzo<br />

ma che non vogliono rinunciare alla qualità.<br />

Max Beach Tennis:<br />

È il marchio leader indiscusso nel panorama internazionale (Giappone,<br />

Francia, Svizzera, Brasile, Mauritius, ecc.).<br />

Tra i suoi oltre 250 testimonial tra i più famosi citiamo il Campione<br />

Mondiale ed italiano Luca Meliconi, capace di imporsi<br />

quest’anno nelle più importanti manifestazioni mondiali, il campione<br />

Europeo Michele Cappelletti ed il celebre e pluri titolato<br />

Alan Maldini, campione del mondo 2010 in coppia con Meliconi,<br />

che grazie alla sua esperienza e sagacia tecnica contribuisce<br />

attivamente allo studio ed allo sviluppo del prodotto<br />

M.B.T., il maestro Nicola Gambi riconosciuto da tutto il modo<br />

del beach Tennis quale “Maestro dei Maestri”e ideatore dei<br />

nuovi metodi di insegnamento del Beach Tennis e fondatore<br />

della scuola ARGENTINA, la più importante fucina di giovani<br />

atleti . A partire da Aprile 2012 il catalogo del Beach Tennis<br />

vedrà la nascita del secondo brand<br />

un vero e proprio catalogo completo composto da racchette<br />

innovative di pari qualità rispetto alle titolate M.B.T. ma dalla<br />

diversa impostazione di gioco e dalla forma differente. I principali<br />

Testimonial di questa nuova linea sono Luca Carli,<br />

Campione europeo in coppia con Michele Cappelletti, e le<br />

fortissime Simona Bonadonna e Eva D’Elia, riconosciute anche<br />

all’estero per le vittorie ottenute in “litorali” distanti parecchi<br />

kilometri dall’Italia.<br />

Grazie a questi atleti che portano il marchio<br />

in giro per tutto il globo, il nome High Power ha la possibilità<br />

di essere pubblicizzato attraverso canali molteplici toccando<br />

anche territori oltre oceano.<br />

Tutto ciò sarà possibile osservarlo anche attraverso i siti<br />

www.highpower.sm e www.highpowersport.com a breve online,<br />

strumento innovativo sia<br />

per grafica che per contenuti,<br />

in linea con la filosofia di High<br />

Power.<br />

vi aspetta con il suo staff presso<br />

il padiglione LIFEGEAR<br />

padiglione C1 STAND 121al<br />

WINTER <strong>ISPO</strong> 2012<br />

Padiglione B2 stand 108<br />

LUCA MELICONI CAMPIONE DEL MODO di<br />

BEACH TENNIS 2011.


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

IpotesI<br />

futuro<br />

Il cambiamento dei<br />

mercati impone<br />

nuovi approcci e<br />

nessun settore può<br />

esentarsene. Prendere<br />

coscienza di quanto<br />

è mutato consente<br />

di affrontare i tempi<br />

a venire con la<br />

consapevolezza che<br />

le strategie vincenti<br />

sono quelle condivise<br />

Per affrontare senza commettere<br />

errori imperdonabili, la<br />

difficile congiuntura attuale,<br />

bisogna capire cosa sta succedendo<br />

comprendendone le più profonde<br />

cause. Da mesi ormai le prime<br />

pagine dei giornali sono occupate<br />

dalle notizie economiche e suonano<br />

ormai familiari ai più termini come<br />

spread, indice mibtel, bond, un<br />

tempo appannaggio dei soli operatori<br />

finanziari. Così se al bar prima<br />

si discuteva di calcio e di risultati<br />

sportivi, oggi è l’andamento altalenante<br />

delle borse a tenere banco. In<br />

un Paese in cui quando gioca la nazionale<br />

compaiono 60 milioni di<br />

commissari tecnici, ora siamo tutti<br />

economisti.<br />

Scendere in profondità però è<br />

un’altra faccenda, ed oltre ad<br />

un’indiscutibile competenza, occorre<br />

anche il coraggio di dire<br />

esattamente come stanno le cose.<br />

In primis, molto semplicemente,<br />

che il sistema economico globale<br />

è cambiato e l’italia non è certo<br />

un’isola felice. La crisi internazionale<br />

partita nel 2008 dagli Stati<br />

Uniti è approdata anche nella nostra<br />

Penisola, investendoci tutto<br />

sommato con una violenza oggettivamente<br />

minore rispetto agli U.S.A., (dove il<br />

27% della popolazione campa sui<br />

sussidi pubblici) o la Spagna, che<br />

vede un 30% di disoccupati che<br />

rappresentano 5 milioni di persone<br />

senza la possibilità di accedere a<br />

nessun reddito. Se la Grecia rischia<br />

il default e il Portogallo non<br />

sorride di certo, ora anche l’Italia è<br />

costretta a fare i conti con un nuovo<br />

Governo e un’Unione Europea<br />

che si è stancata di chiacchiere.<br />

Basta fare gli Italiani, basta con le<br />

solite promesse non mantenute.<br />

Ora è il momento di reagire, di portare<br />

un cambiamento concreto a<br />

un capitalismo che mostra il suo<br />

volto peggiore.<br />

Si cercano misure correttive, si indaga<br />

in ogni dove per trovare una<br />

soluzione (più o meno magica), ma<br />

molto più semplicemente bisogna<br />

rendersi conto che ad essere cambiato<br />

è un intero modo di lavorare.<br />

Gli anni Ottanta e Novanta sono finiti<br />

e con essi un’intera epoca >>


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

economica e di mercato. Quella saturazione<br />

che sembrava impossibile<br />

è sotto gli occhi di tutti. Gli errori<br />

passati si pagano, e con gli interessi.<br />

Il costo esorbitante del lavoro ha<br />

costretto a ridurre i posti di lavoro e<br />

a decentrare le produzioni in luoghi<br />

in cui, eccettuati i casi limite di<br />

sfruttamento, la gente ancora si accontenta<br />

di uno stipendio che consenta<br />

poi di vendere un prodotto a<br />

cifre competitive. Una corsa a ridurre<br />

i costi in nome di un rapporto<br />

qualità/prezzo non sempre rispettato<br />

con le stesse proporzioni.<br />

Non si può pensare di mantenere in<br />

essere un sistema che si è dimostrato<br />

fallimentare. Marchionne ha<br />

affermato che mentre in Italia da tre<br />

anni si sta ancora discutendo per i<br />

turni nei giorni festivi alla Fiat, in<br />

America si è già recuperato il debito<br />

di Crysler e si viaggia in utile netto.<br />

Forse un estremismo, ma senza<br />

dubbio non si può non considerare<br />

la lentezza degli italiani nel prendere<br />

decisioni pratiche.<br />

Come non parlare poi degli opportunismi<br />

commerciali o delle vere e<br />

proprie speculazioni che si sono attuate?<br />

Come quando si guardava al<br />

cosiddetto Far East come alla terra<br />

promessa e si pensava che produr-<br />

Una crisi superabile<br />

La recessione economica rilancia il private label e<br />

l’associazionismo, a conferma di un consumatore che oltre alle<br />

logiche del brand guarda al miglior rapporto qualità/prezzo<br />

Sono in molti ormai a rendersi conto che per crisi<br />

globale non si intende solo un fenomeno che ha interessato<br />

tutti i Paesi delle economie più floride, escludendo<br />

quelli in via di sviluppo che sono in controtendenza, ma si<br />

tratta anche, e soprattutto, di un fenomeno che ha colpito tutti<br />

in maniera trasversale. A qualsiasi livello sociale e condizione<br />

economica, chiunque ha avvertito il cambiamento, e la<br />

classe media è quella che ha sofferto e tuttora soffre il contraccolpo<br />

peggiore. Il consumatore ha meno disponibilità, per<br />

cui limita i consumi come denuncia il calo dello scontrino medio.<br />

Oppure guarda a sconti, offerte e prodotti non di marchio,<br />

orientandosi piuttosto sul private label. Non si tratta, però,<br />

solo di questo. Il cliente ha anche cambiato il proprio modo<br />

di ragionare. Stanco di inseguire la moda e la selva di<br />

brand lanciati sul mercato, non più disposto a pagare un sovrapprezzo<br />

senza constatare un reale valore aggiunto – come<br />

dimostrano le etichette al 90% made in China – oggi limita il<br />

superfluo e cerca la qualità reale, possibilmente a basso<br />

prezzo. Lo dimostra il successo di alcune grandi catene dove<br />

il marchio privato ha dato un duro colpo alle firme blasonate.<br />

Anche il mondo dell’abbigliamento e dell’articolo sportivo non<br />

è rimasto immune da una simile evoluzione e i grandi gruppi<br />

d’acquisto hanno ben chiaro lo scenario che si sta profilando.<br />

È fuor di dubbio che il consumatore stia acquistando meno,<br />

come si avverte dal calo consistente dello scontrino medio.<br />

Una tendenza registrata già da un anno a questa parte e consolidatasi<br />

negli ultimi mesi. Oltre al fatto che il mondo dell’abbigliamento<br />

e dell’articolo sportivo vive il fenomeno della moltiplicazione<br />

esponenziale dei canali di vendita. Un fenomeno<br />

in cui, trovando la merce a qualsiasi cifra, il prezzo non è più<br />

un elemento differenziale.<br />

Come reagire a questa situazione? Dal mio punto di vista, in<br />

quanto Direttore Commerciale di Intersport, posso dire che<br />

l’aumento del private label è sicuramente uno degli elementi<br />

strategici per i prossimi anni. All’estero Intersport conta circa<br />

un 25% del venduto derivante dal private, mentre in Italia si<br />

sconta ancora un pregiudizio nei confronti del marchio privato<br />

(che si sta tuttavia radicalmente riducendo), e da cui deriva<br />

una quota di vendite nettamente inferiore rispetto agli altri<br />

Paesi e riconducibile oggi a un 10%.<br />

Agli inizi era forte la convinzione dei nostri associati che il private<br />

label rappresentasse una proposta di livello troppo basso<br />

per la propria clientela. Poi, complice anche l’arrivo di catene<br />

come Decathlon, Zara, H&M che hanno fatto del proprio<br />

marchio privato la base di proposta commerciale, si è assistito<br />

a un’evoluzione da parte del consumatore italiano che ha<br />

portato a un maggior apprezzamento del prodotto privato anche<br />

nei nostri negozi.<br />

Nel mentre, anche la qualità è cresciuta. Oltre al private label<br />

si è imposto anche il private label premium, che ha segnato<br />

un innalzamento del livello qualitativo, in contemporanea alla<br />

riduzione della fedeltà e della fiducia del cliente nei confronti<br />

del prime brand. Di conseguenza è aumentata la valutazione<br />

del prodotto in sé e del rapporto qualità/prezzo, e non più<br />

soltanto per la firma che questo ha sovraimpressa.<br />

Leggere “made in China” su prodotti di fascia alta ha creato<br />

alla fine delle giustificatissime perplessità. L’acquirente non<br />

ne coglie di certo un valore aggiunto, se non quello della firma<br />

stessa. Bisogna considerare però che oggi il consumatore<br />

è anche più smaliziato, meno disposto a farsi affascinare e<br />

abbacinare su prezzi così alti. Intersport era leader nel posizionamento<br />

di prodotto in Europa, ma non dimentichiamo che<br />

quando all’estero un prodotto prime brand costava ad esempio<br />

100 euro, in Italia il medesimo veniva venduto a 140-150<br />

euro. Allora eravamo un po’ fuori contesto, oggi in questo<br />

senso ci siamo più ‘europeizzati’.<br />

Né si può tralasciare la rivoluzione avvenuta tra il pubblico, il<br />

fenomeno del fashion democratico, ovvero la possibilità di<br />

poter vestire aggiornati ma spendendo meno.<br />

Anche l’outdoor e questo nuovo stile hanno contribuito in<br />

100


e un capo a prezzi irrisori avrebbe<br />

portato solo a conseguenze positive<br />

in termini di gadagno. Senza considerare<br />

i danni collaterali – in realtà<br />

non difficili da prevedere –.<br />

Dunque una brutta battuta d’arresto<br />

per l’economia italiana, che vede<br />

impianti che continuano a sfornare<br />

prodotti e piazze sature di merci.<br />

Si è iniziato allora ad attuare il sistema<br />

(o piuttosto il palliativo) dei saldi<br />

che hanno di fatto abituato il pubblico<br />

ad acquistare quasi esclusivamente<br />

a prezzi ridotti. A pagare, inevitabilmente,<br />

è il retail, in particolare<br />

se indipendente, per il quale i margini<br />

di guadagno sono sempre più<br />

erosi.<br />

Se a tutto questo sommiamo una<br />

pratica sportiva in riduzione per via<br />

di una popolazione sempre più sedentaria,<br />

il costo generale della >><br />

questo senso, perché pur essendosi creato anche in questo canale un numero<br />

di brand di riferimento, è altrettanto vero che questo modo di vestire più libero<br />

ha dato molte concessioni anche a chi non vuole o non può permettersi di seguire<br />

le tendenze più in voga.<br />

La strategia di Intersport mira a valorizzare più lo sport praticato che non quello<br />

meramente indossato. Spingiamo affinché i nostri affiliati si identifichino di più<br />

nell’insegna di autenticità sportiva e un po’ meno nella tendenza moda. Vero è<br />

che nel giusto contesto emerge maggiormente il contenuto tecnico del prodotto,<br />

e questo è un grandissimo plus, di cui il negoziante non sempre ha la perfetta<br />

percezione.<br />

In questo senso, il format monomarca è apprezzato proprio per la chiarezza<br />

con cui riesce ad esprimere la propria visione. Siamo un negozio di sport e<br />

questo è chiaro da tutti i particolari, dall’insegna ai colori dei punti vendita che<br />

sono bianco, rosso e blu e quindi non certo fashion, fino al layout e all’arredamento<br />

essenziale, per valorizzare al massimo il prodotto stesso. Analogamente,<br />

teniamo a un’evidenziazione delle categorie merceologiche e dei nomi rappresentati,<br />

nonché a una netta differenziazione per area sportiva. Valorizziamo inoltre<br />

in modo particolare i brand – elemento distintivo, questo, rispetto a Decathlon<br />

– e proponiamo un’attività di supporto alle vendite da parte del personale<br />

che punta alla qualità. Puntiamo molto su questi aspetti.<br />

Bisogna saper anche lavorare sulla fidelizzazione del cliente. Noi abbiamo una<br />

apposita card che segue le logiche delle fidelity, puntando però a eliminare gli<br />

sconti in cassa che sono un elemento di forte impoverimento della marginalità. I<br />

nostri franchising si stanno dando molto da fare in questo senso e hanno la possibilità<br />

attraverso i nostri sistemi non solo di concedere sconti, ma di verificare<br />

esattamente come è composto il panel dei propri clienti, la frequenza, le preferenze,<br />

la spesa effettuata, migliorando conseguentemente la propria comunicazione.<br />

Dal nostro punto di vista, non c’è altra via all’associazionismo fra punti vendita.<br />

Questa fase economica, con la crisi dei prezzi e il fortissimo livello di competizione<br />

sul mercato, di fatto obbliga qualsiasi negoziante ad associarsi alle diverse<br />

organizzazioni presenti. Da parte nostra avvertiamo la grossa responsabilità<br />

di aiutare i singoli ad affrontare con strumenti adeguati la situazione.<br />

I nostri associati non si limitano ad avere sconti e condizioni commerciali favorevoli,<br />

ma hanno a disposizione anche molti interventi e consulenze su temi di<br />

grandissima importanza, come l’aspetto gestionale, il conto economico, un piano<br />

degli acquisti razionale, la gestione delle risorse umane, dalla selezione<br />

all’addestramento. Attività che sono divenute parte integrante dei servizi che<br />

diamo ai nostri affiliati.<br />

Punteremo molto sulla qualità, introducendo sia nei negozi affiliati che in quelli<br />

in franchising strumenti di misurazione delle performance e di conduzione razionale<br />

del proprio business.<br />

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101


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

vita e il fenomeno della grande distribuzione,<br />

si comprende bene come<br />

lo scenario sia ben lontano<br />

dall’essere positivo.<br />

Del resto, ci si trova di fronte a una<br />

crisi economica come non la si ricorda<br />

dal 1929. La soglia di rischio<br />

indigenza si è alzata, e una fetta<br />

crescente della popolazione italiana<br />

sta già intaccando i propri risparmi<br />

e quelli di famiglia. I giovani non<br />

hanno aspettative lavorative e gli<br />

anziani lamentano pensioni ai limiti<br />

della sopravvivenza.<br />

Che fare allora? Certo, non è la fine<br />

del mondo in sé, ma della versione<br />

del mondo che avevamo conosciuto<br />

fino ad oggi.<br />

Anche se si è giunti al capolinea di<br />

un sistema, bisogna anche considerare<br />

che questo cambiamento epocale<br />

potrebbe aprire nuove strade<br />

ancora inesplorate. La filiera del<br />

mondo dell’articolo sportivo dovrebbe<br />

sapere bene che anche se non<br />

si può gioire come un tempo, non si<br />

devono per forza chiudere le serrande.<br />

alla base di qualsiasi azione<br />

di rilancio occorre una forte<br />

determinazione da parte di tutti,<br />

un’azione condivisa, strategie<br />

ben studiate e correttamente applicate,<br />

la voglia di fare sistema e<br />

di abbandonare quei personalismi<br />

che sono sempre stati un limite alle<br />

potenzialità del ‘sistema sport’ italiano.<br />

Una maggiore preparazione – ma<br />

vorremmo anche chiamarla consapevolezza<br />

– nel proprio ruolo, un<br />

associazionismo compatto e consapevole,<br />

la consulenza di esperti capaci<br />

di trasmettere la cultura di una<br />

gestione virtuosa sia a livello di prodotto<br />

che di impresa sono alcuni<br />

degli strumenti a disposizione dei<br />

negozianti, a patto che questi decidano<br />

di mettersi in gioco e di lasciarsi<br />

guidare nella traversata di<br />

questo mare in tempesta.<br />

Si impone una maggiore collaborazione<br />

con le aziende, e si rende altrettanto<br />

necessaria l’applicazione<br />

di formule che sappiano attirare l’attenzione<br />

del consumatore, in primis<br />

l’arte di presentare il prodotto in<br />

maniera convincente. Agire in nome<br />

L’impoverimento del consumatore non significa<br />

un’automatica rinuncia alla qualità, che anzi deve essere<br />

particolarmente sottolineata da parte dei retailer<br />

del visual merchandising e proporre<br />

al cliente la cosiddetta shopping<br />

experience non sono solo tendenze<br />

di marketing ‘alla moda’, ma scialuppe<br />

di salvataggio in cui salire per<br />

evitare il naufragio.<br />

Stop al disordine merceologico ‘da<br />

bazar’, a quei negozi generalisti dove<br />

in nome del multisport non c’è<br />

nessun tipo di varietà di assortimento.<br />

La gente spende meno, ma conosce<br />

il valore del proprio denaro.<br />

Chiede servizi, garanzie, qualità;<br />

non solo nel prodotto, quasi ciò fosse<br />

scontato, ma anche in chi lo propone.<br />

Meglio allora una specializzazione<br />

reale, capace di soddisfare le<br />

sempre maggiori esigenze del consumatore<br />

finale, cercando di alzare<br />

lo scontrino medio e il numero dei<br />

pezzi venduti. Per chi punta sulla<br />

guerra dei prezzi, la battaglia è rischiosissima,<br />

ed in taluni casi già<br />

persa in partenza. La borghesia media-medio<br />

bassa non spende più<br />

certe cifre nel negozio non qualificato.<br />

Preferisce piuttosto recarsi al<br />

grande magazzino dove, senza l’assillo<br />

di un venditore poco esper- >><br />

102


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ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

Promuoversi, ma come?<br />

Ormai le vendite scontate e le altre formule cristallizzate non<br />

sono più sufficienti a ovviare al calo dei consumi. Occorre<br />

analizzare e riformulare i margini per far sopravvivere il retail<br />

Difficile. Questo l’aggettivo forse più corretto per<br />

indicare la situazione in cui versa il mondo retail. Non<br />

così tragica come forse qualcuno la dipinge, ma sicuramente<br />

non rosea come la si vorrebbe. Chiaramente ci sono notevoli<br />

differenze fra i vari punti vendita, per cui generalizzare<br />

risulta sempre un’azione rischiosa, ma dovendo riportare<br />

esattamente la fotografia attuale, non resta che osservare<br />

che il 2011, oltre a non essere stato un anno entusiasmante,<br />

ha comunque registrato alcuni cambiamenti.<br />

Bisogna osservare bene gli andamenti e soprattutto i canali<br />

di vendita, perché in questo eterno dualismo tra generalisti<br />

e specializzati, in un mare di correnti che spaziano dai<br />

‘modaioli’ agli sportivi più intransigenti, il già difficilmente<br />

inquadrabile consumatore finale ha dato una profilazione<br />

piuttosto complessa da interpretare.<br />

Ovviamente permangono forti differenze economiche a seconda<br />

delle aree geografiche e della disponibilità dei diversi<br />

nuclei familiari. Del resto, non si può ignorare che c’è<br />

anche il fattore “sfortuna”, perché la situazione meteo di<br />

certo non ha aiutato, specie nel settore invernale per il<br />

quale la presenza della neve è il fattore chiave per realizzare<br />

delle buone vendite in stagione. Il ricorso alle formule<br />

promozionali tradizionali non sembra essere una soluzione<br />

ottimale, anche perché di fatto i saldi sono sempre un momento<br />

per svuotare i magazzini, e ogni anno riaccendono<br />

le polemiche sull’effetto che hanno sul consumatore, sempre<br />

più propenso a spendere meno.<br />

Il retail soffre, e temo soffrirà ancora. La mancanza di neve<br />

sta diventando l’ultima beffa del destino. Gli anni scorsi,<br />

almeno, le abbondanti nevicate hanno fornito una preziosa<br />

accelerazione ai consumi. Vorremmo poterci augurare la<br />

stessa cosa, ma purtroppo il perdurare di una situazione<br />

climatica sfavorevole al mondo neve sta lasciando conseguenze<br />

anche molto gravi, con un notevole ritardo delle<br />

vendite e un pericoloso stato di malessere diffuso.<br />

Fino a novembre, pur con andamenti altalenanti, l’economia<br />

ha girato. Ovviamente siamo ben lontani dai bei tempi<br />

pre-crisi. Tuttavia non è stata una disfatta totale, anche se<br />

ci si inizia a preoccupare.<br />

Eppure le cose non girano. La mancanza di neve ha di fatto<br />

bloccato il mondo invernale, e questo in realtà di grandi<br />

dimensioni in cui si contano numerosi collaboratori dà adito<br />

a molte preoccupazioni, perché bastano una manciata<br />

di mesi negativi per rischiare moltissimo, visti gli alti costi<br />

fissi che si è comunque costretti a sostenere.<br />

Che fare per aumentare le vendite? Sinceramente ormai si<br />

è già tentato di tutto. Se ci guardiamo attorno, è tutta una<br />

vendita promozionale, uno sconto, un saldo. Tuttavia l’economia<br />

non sta ripartendo e queste formule non solo non risolvono<br />

il problema di fondo, ma neppure fungono più da<br />

palliativo per i negozianti né da richiamo per il grande pubblico.<br />

L’outlet sembra performare meglio, anche se in realtà<br />

abbiamo avuto un maggior numero di scontrini per un fatturato<br />

rimasto invece invariato. Diversa è la situazione del<br />

negozio specializzato, dove calano gli scontrini, e ultimamente<br />

anche i fatturati.<br />

Osservando i comportamenti all’acquisto, si nota che oggi<br />

l’approccio del consumatore alla spesa è sempre più vario<br />

e complesso. Capita ancora che affronti d’impulso la piccola<br />

spesa – anche se con meno disinvoltura rispetto al<br />

passato – oppure che si conceda ogni tanto qualcosa di<br />

differente, magari più tecnico e di brand noti, ma si tratta<br />

appunto di una concessione, di una tantum che non riesce<br />

a sanare la situazione che vige già da qualche mese. Evidentemente<br />

la spesa a minor prezzo si dimostra estremamente<br />

attrattiva per un’ampia fetta di pubblico, e anche chi<br />

prima si concedeva spese più consistenti oggi è più restio,<br />

indeciso, e tende a tirare fuori il portafogli con molta oculatezza.<br />

In questa difficile fase economica, anche il mondo produttivo<br />

ha dei bei grattacapi. Certo non manca la disponibilità<br />

ad intraprendere azioni che cerchino di portare un po’ di<br />

stimolo. Tuttavia, per quanto tutto conti, non si può pensare<br />

di andare avanti solo con sconti e vendite promozionali.<br />

Credo che ormai si renda necessario, se non indispensabile,<br />

prendere in esame i prezzi e i margini. Il mondo retail ha<br />

i magazzini pieni, non crede più molto in soluzioni estemporanee.<br />

Forse c’è davvero bisogno di una presa di coscienza<br />

comune e una rivalutazione del mark up che il negoziante<br />

può avere per riuscire a vendere.<br />

Ma anche le idee, in tempi come questi, sono difficili da<br />

applicare, perché in un intero sistema in crisi cambiare tutte<br />

le carte in tavola è quasi un’utopia. Se fino a qualche<br />

mese fa si poteva anche cercare di essere ottimisti, ora ci<br />

si scontra con la realtà, con un mondo in grande sofferenza<br />

economica. Di sicuro il catastrofismo delle news trasmesse<br />

ogni giorno dai media non aiuta.<br />

Noi, per quanto abbiamo potuto, abbiamo assorbito il rialzo<br />

dell’IVA senza farlo ricadere sulla clientela, ma questo<br />

comporterà sicuramente un ulteriore sforzo economico.<br />

Oggi occorre davvero una gestione estremamente oculata,<br />

perché anche un singolo euro ha molto valore.<br />

Anche le proiezioni per il 2012, purtroppo, non lasciano<br />

sperare in una ripresa rapida. Difficile restare sereni.<br />

Bisogna rendersi conto che le strutture hanno costi micidiali,<br />

così come il personale. Basta davvero poco, anche<br />

solo un trimestre con vendite ridotte ai minimi termini, a<br />

mettere in ginocchio una realtà consolidata. Ecco perché<br />

preferisco parlare di un’analisi profonda, a livello di filiera,<br />

sulla marginalità. Purtroppo questa stagnazione è comune<br />

e diffusa a qualsiasi livello della filiera. Il negoziante, coprendo<br />

l’ultimo miglio, ha una vivissima percezione di come<br />

stiano le cose. Chiaramente anche le industrie fanno i loro<br />

conti, ma sarebbe bene trovare una soluzione di compro-<br />

104


messo.<br />

In molti professano la collaborazione tra i vari anelli della filiera, ma a mio parere<br />

non è la chiave passepartout che risolve il problema. Ormai occorre<br />

prendere atto che è tutto differente e come oggi sia indispensabile mettere il<br />

commercio in condizione di sviluppare il proprio lavoro, ovvero vendere. Il<br />

fatto di limitarsi ai saldi e alle promozioni non fa altro che ridurre ulteriormente<br />

i margini per i negozianti, e così le realtà più strutturate, quelle con molto<br />

personale, fanno davvero fatica.<br />

Ciascuno ha la sua parte, e deve farla. Inutile dire che la gente ha meno soldi<br />

e armadi pieni, per cui da un lato è di fatto già fornita e non abbisogna di<br />

nulla, e dall’altro ha anche minore disponibilità economica. Un tempo c’era<br />

magari una maggiore diversificazione del canale d’acquisto. Oggi bisogna<br />

prendere atto che il pubblico ha creato due sostanziali filoni, ovvero “grande<br />

distribuzione” e “nicchia”. Distinzione fra chi può ancora mantenere un certo<br />

tenore di vita o concedersi qualcosa (magari anche solo ogni tanto) seguendo<br />

le mode, e chi invece compra solo ciò di cui ha bisogno, rincorrendo<br />

prezzi estremamente contenuti. La forbice si è allargata e la classe media ha<br />

pagato forse più di tutte le altre questa trasformazione.<br />

A chi mi chiede quali strategie bisognerebbe seguire, non mi resta che rispondere:<br />

non ci sono grosse strategie. Cerchiamo come tutti di limitare i<br />

costi e sperare che il clima aiuti, perché nell’invernale è davvero un elemento<br />

determinante che quest’anno sta facendo soffrire. Magari si verificheranno<br />

delle vendite più concentrate. Per il resto, anche noi ci siamo affidati alle<br />

promozioni, anche se non siamo molto propensi. Di fatto, abituano male il<br />

cliente e non portano poi così tanti benefici al negozio. Abituare qualcuno a<br />

comprare in maniera non ottimale non è un bene. Ecco perché rivedere i<br />

margini e ridiscutere in maniera allargata della situazione potrebbe risultare<br />

un confronto molto interessante. Certo non si può neppure stare fermi e<br />

aspettare che qualcosa cambi da sé. Occorre darsi da fare, perché a rimanere<br />

passivi si rischia di subire in toto senza neppure tentare nuove strade<br />

che, se anche non riporteranno a una condizione ottimale, possono comunque<br />

aiutare a resistere.<br />

Sergio Longoni, Sport Specialist<br />

>><br />

to e molto insistente, pessimo modello<br />

ancora in voga in tanti luoghi,<br />

può acquistare ciò che vuole, utilizzando<br />

le formule ormai ben conosciute<br />

‘da supermercato’ dello<br />

sport.<br />

Per l’acquirente risulta molto difficile<br />

comprendere appieno la qualità<br />

di un prodotto di marca se non adeguatamente<br />

assistito da un commesso<br />

in grado di trasmettergli informazioni<br />

pertinenti, atte a giustificarne<br />

il prezzo elevato. Meglio a<br />

quel punto scegliere di acquistare<br />

un prodotto private label, o magari<br />

puntare su un private label premium.<br />

Un tempo guardati con una<br />

certa diffidenza, oggi questi prodotti<br />

non spaventano più, anzi incuriosiscono<br />

un consumatore più propenso<br />

a rompere con gli schemi<br />

precostituiti e a sfidare le regole di<br />

un mercato giudicato spesso troppo<br />

tradizionalista.<br />

Nello sport a mancare è spesso<br />

una comunicazione di impatto e<br />

moderna, capace di trasmettere al<br />

consumatore la qualità superiore<br />

racchiusa in un prodotto di marca.<br />

Il clima non aiuta l’invernale, ma forse<br />

nemmeno il sistema turistico lo<br />

fa. Già, perché se è vero che la neve<br />

tarda a venire e l’estate ha >><br />

105


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

Confrontarsi e osare<br />

Più autocritica può essere decisiva in questa delicata fase<br />

del mercato. Così come tanta buona volontà di fare<br />

Difficile ma non tragica, potrebbe essere la definizione<br />

più attuale della condizione del mondo retail. È<br />

evidente che qualcosa è cambiato in maniera radicale. Il sistema<br />

economico è diverso da come si era abituati a recepirlo<br />

e a viverlo. Non è più pensabile rapportarsi al mercato<br />

così come lo si intendeva prima della crisi. L’innovazione,<br />

pertanto, è diventata una necessità imprescindibile per<br />

qualsiasi attività. L’Italia fatica per via di diversi fattori, a<br />

partire da quella scarsa autocritica che porta spesso a un<br />

conservatorismo statico che serra la porta alle novità. Non<br />

da meno le tante aziende di piccole dimensioni, in cui permane<br />

quella politica generalista che non riesce a reggere il<br />

confronto con la grande distribuzione. A sostenere i negozianti<br />

ci sono però organizzazioni, come i gruppi d’acquisto,<br />

che oltre a un importante lavoro sui volumi (fornendo<br />

prodotti a prezzi più contenuti), giocano un ruolo fondamentale<br />

nella consulenza, proponendo inoltre linee vincenti<br />

e vantaggiose attraverso il private label. Una fotografia del<br />

sistema che lascia sperare in un futuro se non luminoso,<br />

almeno con qualche spiraglio di luce, a patto che si cambi<br />

la mentalità vigente e ci si affidi a consigli costruttivi e ragionati.<br />

Oggi più che mai, in qualsiasi lavoro e a maggior ragione<br />

nell’articolo sportivo, io dico che per rimanere nel mercato<br />

bisogna ripartire da sé, cioè dalla coscienza e dall’entusiasmo<br />

che si hanno nello svolgere la propria professione. Da<br />

questo punto di vista penso che occorra scrollarsi un po’ di<br />

borghesismo, e questo lo dico soprattutto a quei negozianti<br />

che ormai da tanti anni fanno questo lavoro, gli stessi che<br />

hanno avuto la possibilità di vivere anche momenti entusiasmanti<br />

in un mercato in cui le cose accadevano con un po’<br />

più di facilità.<br />

Tanti sono i fattori ad essere mutati, e lo scenario oggi è diverso<br />

dal passato. Purtroppo è cambiato l’aspetto economico<br />

e sociale in generale del nostro Paese. Un cambiamento<br />

derivante dal fatto che negli ultimi quindici anni anche la<br />

qualità della distribuzione in tutti i settori ha portato notevoli<br />

variazioni nel rapporto con il negozio tradizionale dell’articolo<br />

sportivo, riferimento principale per una realtà come la nostra,<br />

che è nata per la difesa delle imprese familiari e di<br />

quelle attività storiche che hanno costruito il mercato dell’articolo<br />

sportivo in Italia.<br />

Proprio nelle attività tradizionali gli imprenditori di oggi hanno<br />

fatto fatica in molti casi a compiere il passaggio generazionale<br />

o non sono stati capaci di innovarsi adeguatamente,<br />

accettando i cambiamenti anche legati al consumatore,<br />

all’approccio, al tipo di risposta che vuole avere quando entra<br />

in un contenitore dove si vende sport.<br />

Credo che sia una delle ragioni principali per cui oggi tanti<br />

problemi emergono così chiaramente. La mancanza di capacità<br />

di investire in tutte le direzioni, nell’innovazione e nel futuro<br />

ha fatto sì che in molti si siano un po’ adagiati, non innovandosi<br />

nella propria cultura di lavoro. Questo è un problema<br />

grande in Italia. La mancanza di curiosità a cascata<br />

ha generato anche un rallentamento del cambiamento qualitativo<br />

e dell’innovazione, trasformazione che oggi si rende<br />

necessaria per essere sempre all’altezza di un consumatore<br />

che invece è cambiato, e molto.<br />

Come gruppo d’acquisto, noi stiamo cercando di mettere<br />

sul tavolo degli affiliati tutti quegli strumenti che bisogna<br />

avere per cercare di rimanere sul mercato e di essere quei<br />

consulenti capaci di consigliare come muoversi in una situazione<br />

così difficile e complessa.<br />

Di fatto, bisogna occuparsi in po’ di tutto, a partire<br />

dall’aspetto commerciale, che comprende come, cosa e<br />

quanto si compra, come esporre il prodotto, il contenitore,<br />

come creare l’emozione nel consumatore, con il layout, il<br />

servizio, la comunicazione dentro e fuori il punto vendita.<br />

Oggi è ancora più importante catturare il cliente che entra<br />

in negozio, cercando di aumentare l’importo dello scontrino<br />

medio e il numero di pezzi venduti.<br />

Vendita, dunque, ma anche comunicazione. Senza dimenticare<br />

anche l’organizzazione, ovvero la parte gestionale, amministrativa<br />

ed economica.<br />

Parlare di investimenti in questo momento non è facile, ma è<br />

ora di tirar fuori il fieno messo in cascina e trovare il coraggio.<br />

Proprio da questa volontà si vede quanta forza imprenditoriale<br />

ci sia ancora, la determinazione di tanti commercianti<br />

del settore sportivo, in questo frangente difficile. Del<br />

resto le banche non sostengono più a cuor leggero le imprese,<br />

e lo fanno solo quando vanno a constatare che ci<br />

stai mettendo del tuo. Tanti negozi hanno vissuto un po’ di<br />

rendita a trecentosessanta gradi, ma ora è il tempo di rischiare,<br />

seppur tenendo un occhio sempre rivolto al bilancio.<br />

Anche perché nel frattempo la grande distribuzione avanza,<br />

è estremamente competitiva, con un concetto di analisi<br />

dettagliata del mercato che si è affermato nel tempo. Per<br />

cui oggi il problema è che l’imprenditore deve collegare<br />

pancia, cuore e cervello. Se queste tre parti fondamentali<br />

sono sintonizzate, allora si può essere tranquilli e sicuri<br />

che l’azienda possa funzionare bene. Il nostro compito è<br />

quindi rendere coscienti gli imprenditori di quanto sta succedendo,<br />

mostrar loro le case history più interessanti all’interno<br />

del nostro gruppo d’acquisto o nel mercato in generale,<br />

far capire cosa significa avere un conto economico<br />

corretto e cosa serve loro affinché possano conquistare il<br />

consumatore finale.<br />

In breve: specializzazione per chi ha realtà medio piccole, ridimensionamento<br />

delle categorie trattate in ragione dei metri<br />

quadri a disposizione, verticalizzazione specie quando si<br />

trattano categorie minori evitando quelle formule generaliste<br />

che sono in via di estinzione. Ma ci vuole una certa propensione<br />

d’animo per farcela, bisogna tirarsi su le maniche, essere<br />

umili e procedere con coraggio, non ci si può certo fermare<br />

e restare a guardare gli altri o, peggio ancora, i com-<br />

106


petitor che avanzano.<br />

Anche perché avanza anche il private label della grande distribuzione che,<br />

specie quando è premium, attacca la leadership dei brand. Se analizziamo le<br />

dinamiche commerciali, è chiaro che la marginalità è uno degli aspetti fondamentali<br />

da ricostruire. Calano i consumi e si vende a cifre minori. Purtroppo la<br />

soluzione che tanti negozianti hanno adottato è stata quella di proporre sconti,<br />

ma così facendo si finisce per creare un circuito autolesionista. Meglio incassare<br />

meno ma con un margine migliore. In questo il private label può essere<br />

d’aiuto. Exclusive brand e brand d’importazione distribuiti dalla centrale<br />

nel territorio italiano consentono, nel mix della nostra politica commerciale, di<br />

offrire un aiuto. Chiaramente bisogna lavorare anche con i marchi primari di<br />

settore, affinché con azioni mirate, linee di prodotto, articoli singoli acquistati<br />

in quantità, grazie al collegamento tra le varie ragioni sociali e al concentramento<br />

dell’acquisto su prodotti unici, si possano spuntare prezzi migliori. Poi<br />

il percorso nella singola categoria, perché noi ormai lavoriamo con la logica<br />

del category management, di un parco assortimentale che consenta l’inserimento<br />

di tutto quello che a livello commerciale serve per emergere nel mercato.<br />

Ovvero prodotti giusti ai prezzi giusti, con un’attenzione anche a tutta<br />

quella parte di prodotto continuativo che non subisce il ricatto commerciale<br />

dei saldi. Fattore, questo, determinante per un buon risultato finale dell’attività<br />

commerciale.<br />

Il retail italiano condivide simili strategie in maniera diversa, a seconda delle<br />

dimensioni del punto vendita, perché con la logica che impone di trattare<br />

meno categorie e lasciare più respiro a un numero più limitato di prodotti è<br />

evidente che si ha bisogno di superfici di un certo tipo. Tutto risulta semplificato<br />

quando si ha a che fare con superfici grandi, a partire dagli 800 metri<br />

quadri, se ci si riferisce ai multisport. Per gli specializzati si ragiona su due<br />

o tre categorie, con 400 metri quadri, almeno. Quando si ha a che fare con<br />

questo tipo di situazioni risulta più agevole l’inserimento di prodotti private<br />

negli assortimenti. Quando invece sussistono una compressione eccessiva<br />

nel negozio a livello di referenze trattate e una situazione di magazzino pesante,<br />

tutto è più complicato, pur con la buona volontà del negoziante stesso,<br />

che si trova condizionato da situazioni che gli impediscono certi tipi di<br />

sviluppo. Occorrerebbe un’evoluzione di tutto il business che possa consentire<br />

di scaricarsi di quanto si ha in eccesso per poi introdurre correttamente<br />

le nuove referenze.<br />

Non è un passaggio facile, è una questione di spazio e gestione. Anche perché<br />

il private necessita di essere introdotto nella giusta maniera, bisogna crederci,<br />

spingerlo, evidenziarlo nel punto vendita, avere un venditore coinvolto e<br />

motivato, certo di proporre un prodotto di qualità. Quindi è un lavoro importante<br />

di tutta la filiera aziendale e deve esserci la massima convinzione che<br />

quei marchi sono dei veri e propri brand e assicurano un valore aggiunto<br />

all’azienda ma anche al consumatore finale.<br />

C’è comunque un raggio di sole all’orizzonte, la torta sarà più piccola in futuro,<br />

ma saranno anche in numero minore quelli che la mangeranno. Per cui oggi<br />

la sfida è essere tra quelli che rimarranno e questo è il motivo per cui bisogna<br />

allenarsi di più, come una squadra che aspira a crescere di categoria. Il<br />

mercato stesso ti impone queste condizioni. Noi siamo nati da commercianti<br />

e sappiamo bene quali sono le problematiche dei negozianti, ma occorre anche<br />

avere fiducia. In Italia soprattutto. Questo perché anche davanti all’evidenza<br />

dei fatti si fatica a far passare dei concetti che possano aiutare gli imprenditori<br />

a migliorare la qualità delle aziende, perché ci si trova spesso davanti<br />

a persone poco pragmatiche. Troppe volte si prende un consiglio per<br />

una critica, come un appunto personale, mentre bisognerebbe essere più<br />

aperti al confronto, mettersi in gioco attraverso lo scambio, l’autocritica e<br />

l’analisi oggettiva. Questo è un aspetto devastante, specie nelle piccole<br />

aziende italiane, mentre all’estero la mentalità è molto più aperta.<br />

Fabio Pelosi – Sport Alliance<br />

107


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

sconfinato nell’autunno, è altrettanto<br />

vero che le famiglie faticano a<br />

sostenere i costi di settimane bianche<br />

sempre più dispendiose. Calano<br />

quindi le giornate sugli sci, ma<br />

anche gli acquisti, non più ammortizzati<br />

da quelle poche fughe saltuarie<br />

che ci si può permettere nel corso<br />

della stagione.<br />

Da anni, ormai, la merce sportiva<br />

non si vende più da sola. Il cliente<br />

ormai non sente più il richiamo di<br />

una fidelizzazione che prima lo portava<br />

a fare capolino presso il negozio<br />

di fiducia. Oggi solo chi ha un<br />

prodotto valido e sa farlo percepire<br />

come tale riesce a spuntarla.<br />

L’ultimo miglio, si sa, è sempre il più<br />

duro, anche perché il pubblico di<br />

oggi non si lascia più incantare dalla<br />

pubblicità. Non basta uno spot<br />

per vendere una giacca. Anzi, visto<br />

il peso sul bilancio famigliare, l’acquisto<br />

ormai viene dopo un’indagine<br />

di prodotto, con tanto di letture<br />

su internet, visite a siti e analisi di<br />

schede specifiche. Così le tre righe<br />

postate in un blog possono fare la<br />

fortuna o decretare la condanna di<br />

un prodotto, allontanando il consumatore<br />

da un capo e da chi lo vende.<br />

Queste dinamiche dimostrano come<br />

il sistema sia cambiato, non in<br />

un singolo aspetto, ma nella sua totalità.<br />

Alcuni negozianti di lungo<br />

corso si sono guadagnati la fiducia<br />

della clientela e ancora riescono a<br />

togliersi delle soddisfazioni, ma solo<br />

con una continua crescita e ricerca.<br />

Altri si affacciano al mercato forti un<br />

un know-how teorico da manuale<br />

economico, ma con carenze pratiche.<br />

Poi ci sono quelli che sono rimasti a<br />

guardare. Qualche toppa l’hanno<br />

messa, ma non hanno saputo porre<br />

mano in maniera sistematica a una<br />

formula gestionale decisamente superata.<br />

Chi ha chiesto aiuto, rivolgendosi<br />

a esperti e associazioni,<br />

gruppi e consulenti, è riuscito ad arginare<br />

in tempo la piena, ma altri si<br />

sono arresi e hanno abbassato le<br />

serrande. O si sono rintanati nei negozi,<br />

tenendo in magazzino il minimo<br />

indispensabile e limitando al<br />

massimo le spese, cercando insomma<br />

un’economia di sussistenza che<br />

rischia di crollare al primo colpo di<br />

vento.<br />

Dunque che fare? Restare alla finestra<br />

o agire? Il dubbio amletico pare<br />

risolto dalle parole di esponenti<br />

del mondo dell’industria, ma anche<br />

del retail. Inutile aspettare in maniera<br />

passiva che qualcosa cambi. Si<br />

può, anzi, si deve intervenire, otti-<br />

108


Si impone una maggiore collaborazione con le aziende,<br />

e si rende altrettanto necessaria l’applicazione di formule<br />

che sappiano attirare l’attenzione del consumatore,<br />

in primis l’arte di presentare il prodotto in maniera<br />

non solo convincente, ma anche vincente<br />

mizzando le risorse e investendo<br />

sulla specializzazione e su una<br />

migliore gestione, cercando quella<br />

collaborazione tra i vari anelli della<br />

filiera che può consentire di suddividersi<br />

oneri e onori. Lo sfrenato individualismo<br />

che caratterizza la mentalità<br />

italiana deve lasciare il posto<br />

a quegli accordi di partnership che<br />

possono alleggerire il carico a entrambi<br />

i contraenti. Oltre a una buona<br />

dose di umiltà, da tradursi in una<br />

disponibilità a mettersi in discussione,<br />

documentarsi, evitare di sentirsi<br />

arrivati quando il cammino da compiere<br />

è ancora lungo.<br />

Occorre, in pratica, una generale<br />

presa di coscienza che consenta di<br />

rendersi conto di come il venir meno<br />

di un modello preesistente non<br />

significhi necessariamente la fine di<br />

tutto. Saper rispondere alle esigenze<br />

di un consumatore competente e<br />

desideroso di effettuare un buon<br />

acquisto, gestire con oculatezza >><br />

109<br />

accoppiatura tessuti tecnologie hot - melt


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

Alla base di qualsiasi azione<br />

di rilancio occorre una forte<br />

determinazione da parte di<br />

tutti, un’azione condivisa,<br />

strategie ben studiate e<br />

correttamente applicate<br />

gli ordini, gli spazi, l’esposizione<br />

della merce sono punti fondamentali<br />

non ignorabili. Investire sul punto<br />

vendita, sulla consulenza, sul personale,<br />

non sono certo necessità nuove.<br />

Se però tutto questo prima poteva<br />

leggersi come un consiglio, ora<br />

è diventato necessaario per la sopravvivenza.<br />

Non è più rimandabile<br />

questo tipo di atteggiamento, pena<br />

il rischio di chiusura, o comunque di<br />

riduzione pesante del proprio business.<br />

Il ricorso a svendite, saldi e<br />

super offerte non è altro che un palliativo.<br />

Ora è tempo di trasformare la teoria<br />

in pratica, adottare quei sistemi che<br />

stanno dando risultati positivi. occorre,<br />

in sostanza, un impegno<br />

concreto, uno scambio reale di<br />

competenze e know-how, per reagire<br />

con forza. Restare con le<br />

spalle ricurve, abbattute dalla crisi<br />

non può consentire la ripresa. Siamo<br />

di fronte a una nuova ‘economia<br />

dell’abbastanza’, in cui il consumatore<br />

spende – come è nella sua natura<br />

– ma meno. Fargli comprendere<br />

come farlo bene è ancora una risorsa.<br />

Se i media hanno la grossa<br />

responsabilità di riportare notizie<br />

negative per dovere di cronaca ma<br />

anche per quell’innato amore per il<br />

catastrofismo, è altrettanto vero che<br />

molte informazioni vanno lette con<br />

intelligenza e non solo con uno stato<br />

di ansia prolungato. Calano i<br />

consumi, persino nell’alimentare. Un<br />

dato vero, ma a ben guardare, si<br />

nota che la riduzione colpisce soprattutto<br />

il fresco. Dunque non è<br />

vero che la gente non mangia più,<br />

ma forse in questo momento economico<br />

difficile ha smesso di gettare<br />

il 50% di ciò che acquista nella<br />

spazzatura. Un’equazione valida, >><br />

110<br />

Il business<br />

va gestito<br />

Alla base del successo c’è la<br />

capacità di capire come far fronte<br />

in termini imprenditoriali alle<br />

richieste del mercato, ma anche<br />

alle necessità di un punto vendita<br />

Non si può negarlo: la situazione è sicuramente una<br />

delle più difficili dell’ultimo decennio, sia a livello economico<br />

che distributivo. Con cause interrelate, in una concatenazione<br />

che può provocare un pericoloso effetto domino. Incertezza<br />

politica, crisi dei consumi, disoccupazione, una meteorologia<br />

sempre più anomala e ‘straordinaria’. Ad una stagione<br />

estiva già tradizionalmente debole si somma un inizio di autunno<br />

a dir poco anomalo, con conseguenze ben visibili sul freno<br />

dei nuovi acquisti cui non si salvano nemmeno i grandi brand,<br />

per quanto sempre desiderati.<br />

Non sono uguali, però, le reazioni delle aziende, perché in base<br />

alle caratteristiche specifiche, alle diverse strategie attuate<br />

per affrontare ed interpretare il mercato sportivo mutano il modo<br />

in cui approcciano il consumatore e valorizzano il proprio<br />

brand, cercando di rafforzarne l’immagine. Timberland ha puntato<br />

moltissimo sulla distribuzione, ben bilanciata, con un 55%<br />

di clienti multibrand e un 45% sviluppato con i nostri monomarca,<br />

quindi con dei franchise. Stiamo monitorando molto attentamente<br />

entrambi i canali, ognuno con problematiche differenti<br />

e proprie. Dal punto di vista di un cliente multibrand ci<br />

aspettiamo una ‘selezione naturalÈ molto forte per via della<br />

complessità del mercato, o per capacità di gestione, o per capacità<br />

finanziarie. Attraverso l’analisi della mappatura distributiva<br />

vogliamo ridisegnare la nostra presenza nelle varie regioni,<br />

cercando di aumentare la produttività per cliente e quindi la<br />

penetrazione.<br />

La nostra attività in franchising si basa sull’affiancamento dei<br />

partner, come supporto nell’adeguamento degli assortimenti<br />

in base alla realtà del negozio, alla posizione, al tipo di clientela,<br />

segmentando quindi l’offerta di prodotto a seconda delle<br />

location, delle dimensioni del negozio e della realtà di consumatore.<br />

Un affiancamento che coinvolge anche la gestione<br />

finanziaria, ovvero la messa a punto degli acquisti, evitando<br />

di stipare i negozi di merce. Sappiamo infatti che in questo<br />

momento è molto più conveniente sviluppare un discorso di<br />

marginalità, cercando di spingere con flussi di prodotto minori<br />

e più costanti, mese per mese, mirando a una stagionalità<br />

molto stretta.<br />

È una strategia mirata che l’azienda sta mettendo in pratica da<br />

3-4 anni, puntando su concetti che noi chiamiamo “big ideas”,<br />

elaborando la miglior proposta possibile per i diversi clienti, in<br />

funzione di quella che è la loro realtà sul mercato.<br />

Timberland è uno dei brand che negli anni ha mostrato di evol-


versi con maggiore dinamismo. Siamo nati agli inizi degli anni Ottanta come<br />

fenomeno più moda e tendenza. Poi c’è stato un consolidamento focalizzato<br />

sul nostro boot classico, su un consumatore che è diventato via via<br />

meno di tendenza e più fidelizzato, creando una base stabile di clienti su<br />

quel tipo di prodotto. Negli ultimi 2 o 3 anni abbiamo poi avuto una ripartenza<br />

di un certo tipo di moda, che ha favorito la ripresa delle vendite del<br />

nostro prodotto classico. Nel contempo, è progredita una strategia<br />

dell’azienda basata sui prodotti Earthkeeper, diventati la linea trainante di<br />

tutta l’offerta Timberland.<br />

La funzionalità è sicuramente una caratteristica trasversale ai nostri prodotti,<br />

e questo ci porta a menzionare la seconda anima di Timberland, quella<br />

costruita nel tempo attraverso la proposta di prodotti ecocompatibili, che<br />

racchiudono una coscienza di tipo green ed ecosostenibile, nata quando<br />

ancora nessuno ne parlava, e sviluppata anche tramite iniziative rivolte alla<br />

tutela dell’ambiente e al sostegno del sociale. Siamo così entrati in maniera<br />

più profonda nel mercato e non solo con il classico effimero prodotto di<br />

moda, ma con qualcosa di consistente che si basa su valori importanti e investe<br />

su questi, come dimostrano tutte le nostre campagne di comunicazione.<br />

La grande coerenza è stata quindi la nostra arma vincente in questi<br />

anni.<br />

Dal punto di vista distributivo, ritengo che il circuito degli outlet sia qualcosa<br />

di funzionale e difficilmente prescindibile per le aziende che fanno franchising.<br />

Questo perché lo sviluppo di una catena franchising porta con sé<br />

la necessità di tenere un’immagine piuttosto elevata. I negozi non possono<br />

essere pieni di prodotto vecchio e questo comporta un quantitativo fisiologico<br />

di rimanenze a fine saldi, che da qualche parte vanno smaltite. La catena<br />

franchising porta avanti un concetto di immagine e pulizia distributiva,<br />

anche a tutela del partner che investe. Meglio quindi avere un outlet che<br />

smaltisce le rimanenze piuttosto che rivolgersi a un grossista e non sapere<br />

dove poi finirà quel prodotto. Tanto più che a mio modo di vedere negli outlet<br />

ormai c’è una presenza di consumatori che comunque dimostrano esigenze<br />

diverse da quelli che comprano nei negozi.<br />

Il canale per noi più interessante resta il franchising che, in questa crisi<br />

economica, è anche quello in cui la collaborazione azienda-dettagliante/<br />

partner è una maggiore garanzia di successo. Il profilo del negoziante in<br />

franchising si è evoluto, passando da un interlocutore abbiente che decideva<br />

di investire in questo canale seppur senza know-how, a uno con competenze<br />

nella gestione economico-finanziaria del punto vendita, del personale,<br />

una persona insomma che ha la capacità di selezionare le persone, formarle,<br />

farle crescere all’interno della propria attività. Oltre a saper scegliere la<br />

location giusta, cosa che dà una certa garanzia di successo. Relativamente<br />

al prodotto, è assolutamente necessario parlare la stessa lingua, ma ormai<br />

le aziende hanno sviluppato una tale capacità di costruire gli assortimenti<br />

sulla base del tipo di negozio che si trovano di fronte, da riuscire a sopperire<br />

molto bene alle eventuali carenze del partner.<br />

Moda e sport sono due mondi che possono andare di pari passo, ma con<br />

una corretta segmentazione e predisposizione dei punti vendita. La strategia<br />

del vendere tutto a tutti non ha mai premiato, e oggi risulta pressoché<br />

impossibile. Il settore sportivo deve avere la capacità per fare un salto di<br />

qualità attraverso un’analisi più profonda della realtà dei propri negozi. Occorre<br />

capire come gestire un punto vendita, anche a livello di stile e atmosfere,<br />

ovvero proponendo quella shopping experience in grado di comunicare<br />

e offrire al consumatore qualcosa che vada oltre il semplice oggettoprodotto.<br />

Oggi retail e impresa devono riuscire lavorare congiuntamente<br />

per offrire quel tipo di esperienza particolare, legata certo alla moda, ma<br />

orientata a un tipo di cliente da negozio sportivo.<br />

Luca Ghidini, Timberland<br />

111


ECONOMIA SPORT BUSINESS IN TEMPO DI CRISI<br />

>><br />

forse, anche per il mondo dello<br />

sport. Meno capi o attrezzi, ma di<br />

qualità migliore, più sicuri, garantiti.<br />

Che i tempi siano bui non si discute,<br />

ma a ben guardare offrono anche<br />

occasioni d’oro per chi è in grado<br />

di coglierle, per chi cerca una<br />

nuova e diversa visibilità. Questa<br />

nuova età sembra dare una chance<br />

a valori che prima stentavano a conquistare<br />

l’attenzione collettiva. Parole<br />

come qualità, etica, sobrietà,<br />

sostenibilità e responsabilità sociale<br />

cominciano a farsi strada, proponendo<br />

un futuro nuovo ad un occidente<br />

spaventato dalla diminuzione<br />

dei redditi.<br />

La promessa di un futuro positivo è<br />

la giusta cura ad un’incertezza altrimenti<br />

logorante.<br />

Molta prudenza, tanta fiducia<br />

Pur nel momento difficile, l’industria non resta a guardare ma<br />

anzi risponde alla crisi con innovazione e qualità, uniche vie per<br />

proporre un prodotto di fascia alta che regala ancora soddisfazioni<br />

Inutile piangersi addosso. La crisi c’è, e questo è<br />

un dato di fatto, ma bisogna saperla leggere non<br />

solo come un calo dei consumi e quindi dei fatturati. È<br />

un intero sistema ad essere mutato: si è verificata una<br />

trasformazione economica globale che ha cambiato radicalmente<br />

il modo di approcciarsi al mercato da parte dei<br />

vari anelli della filiera. Anche le aziende, dopo la fase iniziale<br />

di disorientamento, cominciano ora a guardare al<br />

domani forti di nuove strategie. Dati alla mano, dopo profonde<br />

riflessioni, sembrano pronte ad affrontare il domani<br />

con una nuova concezione e un approccio che, lontano<br />

da facili entusiasmi, può comunque ancora regalare<br />

soddisfazioni, o almeno assicurare la sopravvivenza.<br />

Il clamore suscitato dalla stampa e il costante martellamento<br />

dei media non hanno piegato un tessuto produttivo<br />

solido. Certo è che le continue notizie di una situazione<br />

difficile hanno modificato pesantemente il modo di<br />

comportarsi del consumatore, costringendo tutti a fare i<br />

conti con una classe media senza potere di spesa e una<br />

borghesia abbiente, pretenziosa e più esperta. Chi spende<br />

sa cosa vuole: novità, innovazione, qualità. Una strada<br />

imposta ma anche naturalmente tracciata ai brand da<br />

una grande distribuzione che guadagna terreno e un private<br />

label che non concede tregua ai prodotti di compromesso.<br />

La fascia alta tira e chi può compra al meglio,<br />

salvaguardando i margini di produttori e negozianti. La<br />

specializzazione, il servizio e la capacità di far comprendere<br />

il valore aggiunto di un prodotto sono determinanti<br />

per portare avanti l’intero settore, traghettandolo oltre<br />

questa linea di confine tra la vecchia economia e quella<br />

che in pratica si sta ritarando su differenti standard rispetto<br />

a quelli passati.<br />

È finita un’epoca, ma ciò non significa che sia preclusa<br />

la via a una nuova era, dove la vera imprenditoria, a qualsiasi<br />

livello, saprà togliersi le giuste soddisfazioni, a patto<br />

di applicare formule e accorgimenti determinanti per<br />

la sopravvivenza e per una più decisa ripartenza futura.<br />

Si guarda avanti sperando di avere prodotti che siano interessanti<br />

e utili a poter affrontare il futuro. Oggi vediamo<br />

una grossa marcatura su prodotti medio-alti che<br />

sembrano avere ancora una vita propria e una loro specifica<br />

quota di mercato, mentre il prodotto di classe medio-bassa<br />

appare in grande sofferenza. Mi pare che questo<br />

sia un sintomo, almeno per quanto riguarda il settore<br />

dell’attrezzatura invernale, tra i più evidenti della situazione<br />

in essere. Anche perché a soffrire di più sono sicuramente<br />

i giovani e le famiglie di livello medio e medio-basso.<br />

La borghesia classica, anche se soffre, riesce comunque<br />

ad andare avanti e a praticare delle discipline<br />

sportive.<br />

Io direi che se si vuole puntare su qualcosa che possa<br />

tenere a galla o faccia recuperare, creando un posizionamento<br />

soddisfacente, bisogna puntare sulla fascia alta<br />

del prodotto. I numeri forse ne risentono, ma a livello di<br />

tenuta dei fatturati, la capacità di offrire innovazione e alta<br />

tecnologia è il modo per uscire da una fase di stasi o<br />

di calo.<br />

Puntare all’eccellenza e proporre qualità paga oggi più<br />

che mai.<br />

Lo riscontriamo, ad esempio, con certi prodotti che abbiamo<br />

portato sul mercato nell’ambito dello scarpone.<br />

Per questo la linea che è stata tracciata anche per l’anno<br />

prossimo è quella di entrare ancora di più nel settore alto<br />

e medio-alto dello sci, portando cambiamenti e idee<br />

nuove. Questo perché è stato chiaramente determinato<br />

che è un’area in cui c’è ancora possibilità di lavorare.<br />

Inoltre soprattutto per l’azienda, seppur siano importanti<br />

i quantitativi, i margini operativi sui singoli pezzi sono determinanti<br />

e vanno a compensare altre situazioni critiche<br />

che esistono nell’ambito delle collezioni.<br />

Si guarda più agli indici di valore che non di volume, anche<br />

se molto dipende sempre dagli obiettivi delle aziende,<br />

perché se realizzare un certo prodotto comporta, per<br />

avere un costo ottimale, un certo quantitativo, non può<br />

essere assolutamente dimenticato questo aspetto. Tuttavia<br />

in questo momento non ha senso lavorare sul prezzo,<br />

proponendolo addirittura più basso dello scorso anno e<br />

puntando solo su prodotti economici. Una simile strategia<br />

non ha ragione di essere nel momento in cui non c’è<br />

un movimento di massa che la giustifichi.<br />

112


Ci si scontra sempre più con la grande distribuzione e i<br />

private labels che sono molto agguerriti. Le fonti oggi<br />

sono alla portata del retail e a maggior ragione della<br />

grande distribuzione che sta puntando molto su questo<br />

business, rivelatosi l’angolo dove si hanno le maggiori<br />

soddisfazioni. Anche se in realtà bisogna considerare le<br />

conseguenze collaterali di diventare fornitori di se stessi,<br />

in primis le giacenze degli stock. Sono molte le grandi<br />

realtà che si rivolgono a produzioni speciali del Far East,<br />

anche perché non è affatto difficile copiare o fare realizzare<br />

un prodotto identico a quello che è in collezione<br />

nelle aziende leader. Così facendo si riesce a comprare<br />

a prezzi interessanti, poi si può posizionare nelle proprie<br />

catene, anche con marchio proprio. È innegabile che siano<br />

strade che danno delle soddisfazioni. In effetti, il private<br />

label è una tendenza di un certo peso, lo stanno<br />

cercando un po’ tutti.<br />

Se i brand blasonati non applicano politiche così favorevoli<br />

al retail o hanno comunque costi più alti e offrono<br />

marginalità più basse è comunque spiegabile, dal momento<br />

che le aziende devono sostenere la ricerca, la<br />

promozione, la pubblicità e la necessità di coprire dei<br />

passaggi differenti.<br />

Il private label premium è una spina nel fianco dei brand.<br />

Molti affermano che non vi siano grosse differenze, ma<br />

bisognerebbe valutare diversi fattori con attenzione. Intanto<br />

se si parla di copia, bisogna tenere presente che<br />

l’azienda ha investito grandi capitali nel settore ricerca e<br />

sviluppo, mentre chi di fatto copia un prodotto ha già in<br />

partenza un notevole risparmio. In termini di qualità alla<br />

fin fine le differenze potrebbero anche non essere enormi,<br />

ma bisogna considerare che qualcuno cerca di farsi<br />

fare un prodotto che costi meno per realizzare più margine,<br />

senza aver bisogno di tecnologie identiche a quelle<br />

utilizzate dall’azienda leader. Basti pensare all’abbigliamento<br />

o alle calzature, mentre se si guarda a situazioni<br />

diverse, come l’attrezzo, non è pensabile una linea al di<br />

fuori di una casa di sci tradizionale. Anche se, a ben<br />

guardare, esistono delle stranezze anche in questo senso,<br />

ovvero l’azienda di sci che riesce a offrire al gruppo<br />

d’acquisto una produzione marcata esclusiva a prezzi<br />

anche molto convenienti, forse anche più bassi di quelli<br />

dell’importatore. Però in questo caso è una questione di<br />

quantità e di volumi, discorso che è un po’ in contrasto<br />

con quello di cui necessitiamo oggi.<br />

Se un’azienda di attrezzo dà priorità a quantità e volumi,<br />

probabilmente non vuol perdere questo tipo di business,<br />

anche se è poco remunerativo. A meno che non sia costretta<br />

a tale comportamento dalle produzioni a monte<br />

che richiedono grandi numeri. Anche se oggi assistiamo<br />

spesso al decentramento, con produzioni delocalizzate<br />

in Paesi dell’est Europa, dove c’è una maggiore elasticità<br />

rispetto a quanto avviene in Austria e Francia, dove di<br />

fatto hanno sede le principali case di sci.<br />

All’estero l’attrezzo soffre come in Italia. Difetti, virtù e<br />

necessità nostre sono anche da altre parti. Anche perché<br />

la situazione economica coinvolge tutti e la preoccupazione<br />

c’è ovunque. Forse noi la sentiamo un po’ meno,<br />

anche se da luglio ad oggi i mezzi di informazione hanno<br />

fortemente condizionato l’opinione pubblica, ma non dimentichiamo<br />

che il tedesco appena sente una foglia<br />

muoversi già si prepara per la tempesta. Un qualcosa<br />

per noi impensabile. Loro come posizionamento di ordini<br />

base e prenotazioni sono molto indietro. Arrivando<br />

sull’acquisto quando la stagione è partita, cercando di<br />

recuperare tutto quello che è possibile in termini di retail.<br />

Quindi l’azienda o il distributore devono assumersi i<br />

propri rischi a seconda dei traguardi, o comportarsi in<br />

maniera analoga ai negozianti se gli obiettivi sono più<br />

contenuti.<br />

Il consumatore estero è storicamente più tecnico e più<br />

preparato, ma neppure quello italiano è più così facilmente<br />

influenzabile, men che meno dalle mode passeggere.<br />

Mi spingo ad affermare che ormai abbiamo perso il<br />

consumatore facile e da basso prezzo. Anche perché ormai<br />

le fascie di reddito basso non hanno praticamente<br />

più nessuna potenzialità di spesa sul ‘non necessario’.<br />

Questo tipo di vendita è stato parzialmente sostituito dal<br />

noleggio. Mentre infatti fino a qualche hanno fa il pubblico<br />

si poteva permettere di spendere qualche centinaio<br />

di euro per il proprio sci, oggi questo non avviene perché<br />

la spesa non è più ammortizzata, dato che le vacanze<br />

sono sempre più mordi e fuggi. E da qui si comprende<br />

come il noleggio ovviamente penalizzi le quantità globali.<br />

Personalmente sono dell’avviso che in questa difficile fase<br />

del mercato, il rapporto tra azienda e retail sia buono<br />

e tenda ancora a migliorare e rafforzarsi. Forse c’è meno<br />

attenzione da parte del fornitore verso il cliente per<br />

quanto riguarda iniziative che non possono essere spendibili.<br />

La riduzione dei budget ha certamente comportato<br />

investimenti minori, o comunque investimenti differenti<br />

dal passato. Si lavora più sul negozio che non sulle presentazioni<br />

e i viaggi. Ovviamente sviluppando un lavoro<br />

in partnership non si può pensare di prescindere uno<br />

dall’altro. Del resto, anche il negoziante è in una fase in<br />

cui si chiede cosa fare, quali azioni intraprendere, che tipo<br />

di promozioni sviluppare, dove specializzarsi. Ora i retailer<br />

spingono molto sulla vendita on-line, dove in molti<br />

credono di trovare l’Eldorado. Qualcuno riesce bene, altri<br />

meno, anche se alla fine dei conti non saprei esattamente<br />

quanto guadagnino e quanto sia premiante.<br />

Impossibile oggi avere prospettive a lungo termine. Nel<br />

breve, intravedo una certa stabilità, come già da due o<br />

tre stagioni. Il mercato non riesce a ripartire perché i<br />

problemi non sono cambiati. Forse dobbiamo tentare di<br />

evitare un ulteriore raffreddamento, soprattutto nel settore<br />

agonistico dei giovani che negli anni ha perso forse<br />

meno di altri, ma che comunque grava molto sulle famiglie.<br />

Complessivamente abbiamo ancora davanti la prossima<br />

stagione e forse anche quella dopo in cui ci sarà<br />

una sorta di stallo/mantenimento, sperando poi che le<br />

condizioni climatiche siano favorevoli. Nessuno a livello<br />

generale può parlare di crescita, anche se non mancano<br />

settori in cui si cerca di espandersi, magari differenziando<br />

le merceologie, per colmare qualche perdita.<br />

Renato Tolusso – Project 2010<br />

113


Dietro le grandi<br />

firme della moda<br />

sportiva<br />

Dal 1973 Pasasport progetta e realizza accessori<br />

per la moda e lo sport: berretti, guanti, sciarpe, e<br />

tutto quanto è complementare all’abbigliamento.<br />

Benvenuto nel nostro mondo di accessori! La realizzazione<br />

e la produzione di accessori d’abbigliamento sono la nostra<br />

specialità da oltre 35 anni: passione e professionalità<br />

che mettiamo in tutte le collezioni, tra moda e sport, lusso e<br />

sobrietà, funzionalità e dettagli.<br />

Guanti, berretti, sciarpe e molto altro ancora: tessuti tecnici, fibre<br />

naturali, pelle e una profonda conoscenza dei materiali e<br />

della loro lavorazione.<br />

Questa preziosa competenza si è affinata via via nel corso degli<br />

anni ed è stata dedicata esclusivamente alla produzione in nome<br />

e per conto di altre aziende, tanto da ottenere la fiducia di molte<br />

tra le più prestigiose marche del mercato italiano ed europeo.<br />

L’ideazione, il design e la progettazione vengono realizzate in<br />

modo esclusivo e personalizzato, al fine di ottenere progetti su<br />

misura che poi sono sviluppati in tutte le fasi della prototipia, del<br />

campionario e della produzione, da uno staff dinamico e specializzato,<br />

in grado di offrire parallelamente all’esclusività nelle<br />

creazioni, la necessaria riservatezza dovuta ad ogni cliente.<br />

L’esperienza maturata in questo particolare settore<br />

ci identifica come i professionisti dell’outsourcing<br />

per le aziende più prestigiose del mercato<br />

europeo.<br />

La localizzazione della produzione viene di volta in volta identificata<br />

in base alle necessità del cliente, in modo da tener conto<br />

di tutti gli aspetti dell’approvvigionamento: prezzo, minimi di<br />

produzione, assortimento, livello di finitura.<br />

Behind the great<br />

fashion sport<br />

brands<br />

Since 1973, Pasasport plans and realizes<br />

accessories for fashion and sportswear: caps,<br />

gloves, scarves and everything is complementary<br />

to the clothing.<br />

Welcome to our world of fashion accessories! The development<br />

and production of clothing accessories are<br />

our specialty for over 35 years: passion and professionality<br />

that we put in all the collections, fashion and sports, trends<br />

and elegance, functionality and details.<br />

Gloves, hats, scarves and much more: technical fabrics, natural<br />

fibers, leather and a deep knowledge of materials and their<br />

processing.<br />

This huge store of knowledge has been constantly updated and<br />

applied precisely and exclusively in production for our customers,<br />

which made us appreciated by the most prestigious<br />

brands of Italian and European markets.<br />

Ideation, design and planning: all of this is made in exclusive and<br />

personalized way, with the purpose to develop our client’s<br />

projects. Then our dynamic and specialized staff can developed<br />

them in all the phases from the prototypes up to the mass production,<br />

we are able to offer the exclusiveness of the<br />

creations join to the necessary due discretion to every<br />

client.<br />

The experience reached in this particular branch<br />

identifies our company as a valid out-sourcing<br />

solution for all the most prestigious brands present<br />

in the European market.<br />

The location of production is chosen on the identified needs of<br />

the client, taking into account all aspects of supply: the price,<br />

the minimum quantity, the quality of the product.<br />

Via Boschetto s/n - 37049<br />

VILLA BARTOLOMEA (VR) - ITALY<br />

Tel 0039 0442 659022<br />

Fax 0039 0442 659026<br />

info@pasasport.it<br />

www.pasasport.it


FEBBRAIO 2012<br />

Supplemento Economico Finanziario<br />

di <strong>TopSport</strong> – Il Giornale degli Articoli Sportivi<br />

INDAGINI DI MERCATO<br />

Business differenziato<br />

L’andamento variabile degli affari nei diversi canali distributivi di sport<br />

dimostra dinamiche di scelta e di acquisto da parte del consumatore<br />

in significativa evoluzione<br />

Nel complesso scenario del mondo<br />

dell’abbigliamento e dell’articolo<br />

sportivo, da una recente analisi<br />

del panorama retail condotta puntualmente<br />

da Npd emerge chiaramente<br />

come la gran parte degli acquisti<br />

di calzature ed abbigliamento<br />

sportivo avvenga ancora presso i<br />

cosiddetti sport shops, negozi specializzati<br />

sportivi.<br />

Scendendo nel dettaglio, si può<br />

osservare come i brand store sono<br />

in calo in termini di fatturato, e pesano<br />

solamente per il 3,4% sulle<br />

vendite complessive. A motivare<br />

questa modalità di scelta da parte<br />

dei consumatori è ancora e soprattutto<br />

il range dei prodotti offerti.<br />

Appare non meno interessante<br />

osservare l’evoluzione dei brand<br />

factory outlets che pur vantando<br />

un peso superiore dei brand stores,<br />

con un 5,5% a valore, stanno<br />

anch’essi registrando una flessione<br />

significativa. Su scala annuale,<br />

prendendo a campione i 12 mesi<br />

(da settembre 2010 a settembre<br />

2011), Npd ha rilevato un decremento<br />

dell’8% del fatturato complessivo.<br />

La motivazione di questa<br />

caduta è principalmente imputabile<br />

ad una decrescita dei volumi del<br />

116<br />

7,7% di fronte ad un prezzo medio<br />

che rimane essenzialmente stabile.<br />

Anche in questo caso è interessante<br />

comprendere l’atteggiamento<br />

dei consumatori che dichiarano di<br />

scegliere questa tipologia di store<br />

perché vengono spesso praticate<br />

delle promozioni oppure possono<br />

usufruire di sconti rilevanti sui prodotti.<br />

Spostando l’attenzione sullo specifico<br />

abbigliamento sportivo, la<br />

crescita maggiore riguarda le vendite<br />

praticate proprio negli sports<br />

shops (+4% rispetto ai 12 mesi di<br />

settembre 2010). Focalizzandosi<br />

sulle calzature, gli sports shops<br />

registrano un incremento dell’8%<br />

dovuto ad un aumento del 6% dei<br />

volumi di vendita e del 2% del prezzo<br />

medio. Si registra invece un calo<br />

nelle vendite degli di articoli sportivi<br />

presso i cosiddetti department<br />

store e nei negozi orientati ad una<br />

sola disciplina.<br />

Sono dati in un certo qual modo<br />

confortanti, che inducono a ritenere<br />

che nel business sportivo l’offerta<br />

specializzata ed insieme multisport<br />

resti pur sempre quella più gradita<br />

dal consumatore e ritenuta commercialmente<br />

più valida a rappresentare<br />

un universo di offerta per<br />

sua stessa natura estremamente<br />

eterogenea.<br />

Ma dimostra altresì come a fianco<br />

di una innegabile ricerca di specializzazione<br />

da parte di un’area<br />

di mercato specializzato conviva<br />

ormai più o meno stabilmente<br />

un’altra fascia di consumatori maggiormente<br />

volta al risparmio, ed invogliata<br />

all’acquisto soprattutto in<br />

presenza di promozioni o di offerte<br />

speciali. D’altronde è evidente che<br />

in questa fase economica così negativa<br />

l’impatto principale sia stato<br />

accusato dalla classe media e dal<br />

medio risparmiatore. Tuttavia persiste,<br />

oltre al praticante che cerca un<br />

prodotto d’alta gamma, un punto<br />

di contatto tra sport e moda che<br />

ancora rappresenta un’attrattiva,<br />

soprattutto per chi veste sportivo<br />

più per una questione di immagine<br />

e lifestyle che non per una reale<br />

pratica. Ma c’è anche chi cerca il<br />

miglior rapporto effettivo tra qualità<br />

e prezzo per lo svolgimento attivo<br />

di una disciplina sportiva, e dunque<br />

per questo non così sensibile<br />

ai diktat della moda. Le varie anime<br />

che convivono oggi nello sport si<br />

rappresentano efficacemente nella<br />

disarmonia distributiva presente,<br />

con andamenti anche fortemente<br />

altalenanti e sempre meno facili da<br />

interpretare.<br />

NPD Sports Tracking Europe – Consumer<br />

Panel Apparel 12 ME Sept 11 – Italy. Dati<br />

estratti anche dal Consumer Panel Footwear<br />

& Appareal.<br />

The NPD Group è una società di ricerche di mercato fondata<br />

nel 1967 negli Stati Uniti, con sede a Port Washington,<br />

NY. È attualmente presente in 19 Paesi al mondo, e impiega<br />

più di 1100 dipendenti, offrendo consulenza e informazioni<br />

di mercato a più di 1700 aziende clienti. Attraverso i suoi<br />

panel, consumer on-line e retail, NPD è la fonte principale di<br />

informazioni per il mercato dello sport. Il Gruppo è all’avanguardia<br />

da più di dieci anni nella rilevazione di dati per calzature,<br />

abbigliamento e attrezzature sportive.


INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />

NEWS<br />

Piani orientali per Nike<br />

Nike sta dando un’organizzazione alla propria struttura in<br />

Cina. Il produttore americano di articoli sportivi ha annunciato<br />

la firma di un contratto di affitto a lungo termine con la società<br />

immobiliare privata Tishman Speyer. Un accordo che<br />

riguarda un’area di 54.574 m² situata vicino a Shanghai sulla<br />

quale il gruppo dell’Oregon insedierà la sede della regione<br />

Grande Cina (quella cioè che comprende Cina continentale,<br />

Hong Kong, Macao e Taiwan).<br />

“Si tratta di un investimento strategico per Nike e per la sua<br />

crescita in Cina. Questa nuova sede ci permetterà di rafforzarci<br />

in termini di attrezzature, apparecchiature e impianti,<br />

ma anche, di riunire l’insieme dei marchi del portafoglio di<br />

Nike Inc. all’interno di un campus centrale, a vantaggio dei<br />

nostri impiegati basati a Shanghai”, puntualizza Craig Cheek,<br />

vicepresidente e direttore generale di Nike Greater China.<br />

La sede includerà in particolare tre palazzi per uffici, un<br />

conference centre di cinque piani e degli edifici commerciali,<br />

ma anche un campo da calcio, un campo da basket<br />

coperto e un centro benessere. Nike spera di occupare i<br />

luoghi in questione entro il primo trimestre 2014. La sede<br />

si trova nella zona chiamata The Spring, gestita da Tishman<br />

Speyer. Una location di quasi un milione di metri quadrati,<br />

posizionata fra i due aeroporti di Shanghai e a una manciata<br />

di chilometri dal business centre della megalopoli cinese,<br />

che ospiterà delle abitazioni, degli esercizi commerciali<br />

e un parco naturale.<br />

Nel secondo trimestre del suo esercizio 2012, chiuso il 30<br />

novembre, Nike, che è presente in Cina da 30 anni, ma che<br />

fino ad oggi non aveva una sede centrale in loco, ha fatto<br />

registrare un incremento del 35% del proprio fatturato (arrivato<br />

così a circa 650 milioni di dollari USA) nel grande<br />

Paese asiatico.<br />

Ma l’Estremo Oriente è foriero anche di nuove vicissitudini.<br />

Circa 4500 operai che lavorano in una fabbrica del gruppo<br />

Nike in Indonesia sono riusciti a ottenere il versamento degli<br />

arretrati per le ore straordinarie lavorate e mai pagate.<br />

Lo ha annunciato il sindacato dei lavoratori Serikat Pekerja<br />

National (Spn) sottolineando che, dopo una battaglia di undici<br />

mesi, l’azienda produttrice di abbigliamento e accessori<br />

sportivi dovrà sborsare un milione di dollari (circa 700mila<br />

euro) per pagare 593.468 ore di straordinario dei suoi operai<br />

della fabbrica di Serang, lavorate negli ultimi due anni.<br />

Il leader del Spn, Bambang Wirahyoso, citato dalla Bbc, si<br />

augura che questa vittoria sindacale sia da esempio per le<br />

altre multinazionali dell’abbigliamento che operano in Indonesia.<br />

Anteprima Ispo Winter 2012<br />

Senza ombra di dubbio lo sport ha un impatto positivo sul benessere dell’uomo,<br />

e ora è sempre più al centro dell’attenzione della scienza anche come medicina.<br />

La portata di questo tema spazia dalla prevenzione generale fino ad una<br />

maggiore possibilità di guarigione per le malattie potenzialmente letali. Ad Ispo<br />

2012 i professionisti dello sport business scoprono come il mercato dello sport<br />

e quello della salute possono trarre i migliori vantaggi reciproci. Prevenzione<br />

è la parola d’ordine nel mondo della sanità perché le spese del settore sanitario<br />

stanno esplodendo. Contemporaneamente la crescente consapevolezza<br />

della salute nella popolazione fa aumentare i volumi d’affari di anno in anno di<br />

vari miliardi nei segmenti del cosiddetto 2° mercato della salute (tutto ciò che<br />

riguarda fitness, sport e alimentazione). Per il 2020, si prevede per questo mercato<br />

un volume di 450 miliardi di euro. Le offerte di sport e tempo libero legate<br />

alla salute, i viaggi per attività sportive o cure, il wellness e l’alimentazione bio<br />

sono diventati aspetti centrali della vita e influenzano oggi anche le decisioni di<br />

acquisto. Si profilano pertanto per il mercato degli articoli sportivi opportunità<br />

ottimali per ampliare il potenziale d’affari grazie ad una gamma di prodotti più<br />

ampia e ad una collaborazione più intensa con il settore della sanità.<br />

Ispo si prefigge il compito di presentare e di promuovere gli sviluppi e i trend<br />

nello sport business. Quali sinergie risulteranno da questo trend della salute<br />

per lo sports business è il tema illustrato da diversi eventi del programma<br />

collaterale; all’Health Symposium della World Federation of Sporting Goods<br />

Industry (WFSGI) intervengono, tra gli altri, il Dr. Timothy Armstrong (WHO) e<br />

il Dr. Rhona S. Applebaum (Coca-Cola) per parlare dei vantaggi reciproci di un<br />

legame tra settore dello sport e mercato della salute, per realizzare cooperazioni<br />

di lunga durata tra il mercato dello sport e quello della salute, rafforzare le<br />

misure comuni di prevenzione tramite il secondo mercato della salute e tagliare<br />

sui costi. La tavola rotonda “Health sells: individuazione di nuovi gruppi target<br />

per il settore sportivo” illustra il potenziale d’affari del trend “healthstyle” e la<br />

piattaforma Ispo Generations mostra come i professionisti dello sport business<br />

possono sfruttare il tema traendone un profitto per incrementare la redditività<br />

dei loro affari.<br />

Internazionalità a Pitti Uomo<br />

Si è conclusa l’edizione 81 di Pitti Immagine<br />

Uomo, che i 1100 espositori<br />

hanno onorato con collezioni piene di<br />

novità, ricerca e innovazioni stilistiche,<br />

e dalla quale arrivano conferme sugli<br />

andamenti dei diversi mercati della<br />

moda maschile. Germania, Giappone,<br />

UK, USA, Cina, Corea del Sud e<br />

Turchia – tutti in aumento o per compratori<br />

o per punti vendita – trainano<br />

la domanda estera e compensano<br />

alcuni significativi cali, sia pure prevedibili,<br />

come quello di Spagna, Grecia<br />

e Portogallo. Nell’insieme le presenze<br />

estere si sono attestate intorno<br />

alle 7400 unità, mentre i compratori<br />

italiani sono stati in totale 13.600<br />

circa. Raffaello Napoleone, A.D. di<br />

Pitti Immagine: “I migliori negozi di<br />

moda italiani, quelli di riferimento per<br />

le aziende di qualità, sono arrivati tutti<br />

a Firenze, ma è inutile raccontarci<br />

storie: la situazione è pesante, i consumi<br />

sono al minimo e i negozianti<br />

fanno un’enorme fatica, spesso sono<br />

costretti a rinviare i pagamenti… e<br />

qualcuno chiude. Se a Pitti sono calati<br />

di oltre il 10% i motivi reali non<br />

mancano di certo. Anzi, in tanti sono<br />

venuti lo stesso per ritrovare idee ed<br />

entusiasmo.”<br />

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INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />

NEWS<br />

Saldi in saldo<br />

Nonostante la crisi economica, quasi il 70% degli italiani non rinuncia a<br />

fare acquisti approfittando dei saldi invernali che dal 5 gennaio sono iniziati,<br />

praticamente in tutta Italia. Ma il budget è in calo rispetto all’anno scorso.<br />

È quanto emerge da un’indagine sui saldi invernali 2012 realizzata da Confcommercio<br />

in collaborazione con Format Ricerche.<br />

Il 68,5% dei consumatori – rileva l’indagine – ha manifestato, dunque, l’intenzione<br />

di approfittare dei saldi (-3,3% rispetto all’anno precedente), mentre il<br />

31,5% ha affermato di non essere intenzionato ad utilizzarli. Abbigliamento<br />

(cappotti, maglioni, pantaloni, giacche) e calzature costituiranno, almeno secondo<br />

le intenzioni di spesa, le principali tipologie di acquisti; il 68,1% dei<br />

consumatori spenderà meno di 200 euro (+11,4% rispetto allo scorso anno)<br />

e la quasi totalità delle imprese (96,5%) proporrà ai consumatori uno sconto<br />

medio sui prodotti posti in vendita a saldo fino al 50%. Quanto alla qualità dei<br />

prodotti stessi, il 90% dei consumatori la giudica positivamente e oltre l’85%<br />

pensa che la varietà sia “molto” o “abbastanza” buona.<br />

Oltre sei consumatori su dieci, poi, si sentono tutelati acquistando capi in<br />

saldo e il 73,6% attribuisce una maggiore importanza alla qualità rispetto<br />

al prezzo. Da parte delle imprese del commercio al dettaglio si prevede<br />

una contrazione di visitatori nel proprio punto vendita (per il 62,9% degli<br />

imprenditori il negozio sarà visitato da nuovi clienti contro il 73,7% dell’anno<br />

scorso) e anche una diminuzione del contributo dei saldi alla crescita della<br />

clientela. Infine, ad attendere la fatidica ‘ora X’, sono soprattutto le donne,<br />

gli individui di età compresa tra i 25 e i 44 anni e i residenti del Centro, del<br />

Sud Italia e delle aree metropolitane.<br />

Lowe Alpine e i fratelli fondatori<br />

Nello scorso mese di luglio, i britannici di Equip Outdoor Technologies hanno<br />

comprato Lowe Alpine dalla famiglia italiana Zanatta. I nuovi proprietari hanno<br />

immediatamente manifestato la volontà di rilanciare le linee d’abbigliamento –<br />

mentre il marchio si era concentrato in particolare sulla produzione di zaini – ma<br />

soprattutto di recuperare le radici del brand. A tale scopo, hanno chiamato ad<br />

intervenire la competenza e lo spessore morale di uno dei tre fratelli fondatori.<br />

Lowe Alpine ha così nominato Jeff Lowe, oggi 61 anni ed importante personaggio<br />

dell’alpinismo, presidente onorario non esecutivo. “Lowe Alpine sta vivendo<br />

una fase di nuova partenza e il ritorno all’ovile di Jeff Lowe è un inizio perfetto<br />

per ricollegarsi al marchio, all’innovazione e alle idee che portava con sé in origine”,<br />

ha dichiarato David Udberg, direttore generale di Lowe Alpine. “I fratelli<br />

Lowe fanno parte del tessuto di base dell’industria dell’outdoor. Hanno creato<br />

questo marchio leggendario e contribuito a formare l’intero settore mettendo i<br />

loro cuori e le loro anime in tutto quello che realizzavano. Ho atteso per molto<br />

tempo l’occasione di ristabilire i contatti con Jeff e di riconquistare lo spirito di<br />

tutto quello che rappresenta il brand Lowe Alpine.”<br />

All’inizio degli anni ’70, i fratelli Greg, Mike e Jeff Lowe creano la loro società.<br />

Diciotto anni più tardi la vendono a FamCo Holdings, dopo averla fatta diventare<br />

una marca protagonista indiscussa del mondo dell’outdoor. In seguito, il<br />

marchio cresce ancora, prima di ottenere più di recente una serie di risultati<br />

deludenti e di cambiare continuamente proprietario negli ultimi anni.<br />

Jeff Lowe è membro onorario a vita del club alpino americano e anche di quello<br />

britannico. È anche questa esperienza e la sua visione della pratica alpinistica<br />

che Lowe Alpine intende valorizzare, soprattutto promuovendo il film “Metanoia”<br />

che ripercorre la prima ascensione in solitario della Metanoia, sulla facciata<br />

Nord dell’Eiger, realizzata dall’alpinista nel 1991.<br />

Peuterey Polo Sportswear<br />

G&P Net, guidato da Francesca Lusini<br />

e titolare dei brand Geospirit e Peuterey,<br />

a seguito della sottoscrizione della<br />

licenza triennale Post Card, si è trasformato<br />

in Peuterey Group. Allo stile tecnico-sportivo<br />

con un contenuto fashion<br />

di Geospirit e Peuterey si aggiunge<br />

quindi l’offerta elegante e al femminile<br />

di capispalla da neve.<br />

Secondo dati di Pambianco Strategie<br />

di Impresa, nonostante il periodo non<br />

favorevole per le aziende dello sportswear,<br />

G&P Net è cresciuta costantemente<br />

negli ultimi tre anni passando<br />

da un fatturato di 94 milioni di euro a<br />

100 milioni, con un Ebitda arrivato a 25<br />

milioni. Considerando la percentuale<br />

di crescita e l’Ebitda medio del periodo<br />

2008-10, la notorietà del marchio,<br />

la forza distributiva e l’indebitamento,<br />

G&P Net, ora Peuterey Group è al 24°<br />

posto nella classifica delle aziende<br />

quotabili in Borsa.<br />

Invista fra Oriente e Occidente<br />

Il produttore di fibre e polimeri adotta<br />

una nuova ripartizione della sua attività.<br />

Il proprietario di Lycra ha infatti deciso di<br />

scindere la propria attività negli elastomeri<br />

fra l’Est, comprendente il Sud-Est<br />

asiatico e l’Asia-Pacifico, e l’Ovest, che<br />

comprende l’Europa, il Medio Oriente,<br />

l’Africa e il continente americano, sia la<br />

parte Nord che la parte Sud.<br />

La zona Occidentale sarà gestita da<br />

Max Wiesendanger, mentre l’Oriente<br />

resta sotto il controllo di Dan Kotkin.<br />

Inoltre, la catena di approvvigionamento<br />

e lo sviluppo commerciale del settore<br />

elastane sono stati affidati a Wally<br />

McWalter, mentre il settore dei poliammidi<br />

ritorna a Don Burich, in precedenza<br />

a capo dell’attività d’oltreoceano.<br />

L’azienda approfitta di queste evoluzioni<br />

per avvicinare l’organizzazione<br />

marketing di Invista Abbigliamento e il<br />

team tecnologico internazionale. Il polo<br />

Tecnologia e Marketing sarà guidato<br />

da Bob Kirkwood, che in precedenza<br />

dirigeva la ricerca e lo sviluppo del<br />

gruppo. Kirkwood assume le funzioni<br />

marketing di Serge Vigouroux, vicepresidente<br />

esecutivo, che si occuperà di<br />

nuovi ruoli di responsabilità legati allo<br />

sviluppo e alla strategia di Lycra.<br />

118


INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />

NEWS<br />

Dimensione Danza con A. Moda<br />

Dimensione Danza, marchio leader nell’abbigliamento ispirato alla danza per il tempo<br />

libero, sigla una nuova partnership con A. Moda di Alessandro Bastagli e affida<br />

in esclusiva alla società toscana la produzione e distribuzione globale della collezione.<br />

L’accordo prende avvio dalla Primavera Estate 2013 ed è una tappa fondamentale<br />

per un incisivo potenziamento nel canale dell’abbigliamento di ispirazione<br />

sport attraverso una duplice azione sia verso il trade, sia verso i consumatori, con<br />

una particolare attenzione ai mercati esteri.<br />

Con un prestigioso portafoglio di marchi di fama internazionale, fra cui spicca il<br />

brand americano Everlast, e con l’acquisizione nel 2010 del gruppo tessile Lineapiù,<br />

A. Moda ha consolidato una grande esperienza nell’intera filiera dell’abbigliamento<br />

fashion sport, a partire dallo studio delle materie prime, fino alla produzione<br />

e alla commercializzazione in ogni parte del mondo.<br />

Una relazione sinergica, quella fra A. Moda e Dimensione Danza, rafforzata dall’ingresso<br />

nel 2013 di Alessandro Bastagli nel capitale sociale dell’Azienda creata<br />

nel 1983 dalla ballerina classica Nadia Necchi e dall’imprenditore Enrico Baroni e<br />

oggi guidata dalla fondatrice e dalla figlia Ginger Baroni, direttore creativo. Alessandro<br />

Bastagli entra così nel Consiglio di Amministrazione della Società.<br />

In Italia, i prodotti Dimensione Danza sono distribuiti in quattro monomarca a Milano,<br />

accanto ad una rete di circa 600 multimarca su tutto il territorio nazionale.<br />

All’estero invece la distribuzione viene effettuata tramite una rete di 200 multimarca<br />

e tramite boutique monomarca in Russia, (Mosca, Vladivostok, Perm, Barnaul<br />

e Samara), in Giappone (Osaka), in Romania e in Cina (Pechino). L’azienda, che<br />

realizza il suo fatturato per l’80% in Italia e il 20% all’estero, prevede di chiudere il<br />

2011 a quota 30 milioni di euro (incluse tutte le licenze donna, bambina, cartoleria<br />

e accessori).<br />

Nuovi mercati per BasicNet<br />

BasicNet spa ha siglato un contratto<br />

triennale di collaborazione, rinnovabile<br />

per i successivi tre, con la società Electric<br />

Sekki Ltd di Hong Kong, ora impegnata<br />

a distribuire prodotti con marchio<br />

“Superga” in tutta la Cina, a Singapore,<br />

in Malesia e in Vietnam, nell’intero Far<br />

East asiatico e perfino in Nord America.<br />

L’accordo prevede l’apertura di negozi<br />

a insegna Superga, sia in proprietà sia<br />

in franchising, con l’obiettivo di raggiungere<br />

le 30 unità nei primi tre anni e le<br />

100 nel secondo triennio. Gli obiettivi di<br />

fatturato, nella prima fase, sono stati definiti<br />

in 14 milioni di dollari Usa, mentre<br />

dovrebbero raggiungere gli 80 milioni<br />

nel prosieguo contrattuale. La collezione<br />

Superga sarà in vendita presso negozi<br />

di articoli sportivi e per il tempo libero,<br />

adeguatamente selezionati; commercializzata<br />

mediante l’e-commerce e all’interno<br />

di grandi centri commerciali. Electric<br />

Sekki, fondata ad Hong Kong nel 2004,<br />

è un’organizzazione specializzata nella<br />

distribuzione e nello sviluppo di marchi<br />

internazionali sul territorio asiatico.<br />

Murphy&Nye sfida l’oceano<br />

con Soldini<br />

Murphy&Nye, brand di abbigliamento<br />

velico dal 1933, (oggi del gruppo Sixty),<br />

ha annunciato la partnership con il<br />

velista italiano Giovanni Soldini, per un<br />

progetto che unisce i due nomi della<br />

nautica italiana.<br />

Murphy&Nye accompagnerà Giovanni<br />

Soldini in qualità di sponsor tecnico<br />

nella sua sfida di conquistare tre importanti<br />

record oceanici in Nord Atlantico<br />

attraversando le rotte da Cadice<br />

a San Salvador, da Miami a New York<br />

e da New York a Cap Lizard, sotto lo<br />

stretto monitoraggio del World Sail<br />

Speed Record Council.<br />

È stato realizzato un pacchetto ad hoc<br />

di capi speciali composto da t-shirt,<br />

giubbini, bermuda e pantaloni altamente<br />

performanti, studiati per assecondare<br />

ogni libertà di movimento.<br />

“Crediamo fortemente nella partnership<br />

tra il nostro brand e Soldini” dichiara<br />

Renato Rossi, co-fondatore ed<br />

azionista del Gruppo Sixty, “il valore<br />

dell’autenticità, la ricerca dell’eccellenza<br />

e la passione per le sfide sono da<br />

sempre nel DNA di Murphy&Nye.”<br />

Quiksilver e la montagna per donna<br />

Quiksilver prosegue lo sviluppo delle sue linee femminili con, per l’inverno 2012/2013<br />

il lancio di una prima linea per la montagna riservata alle donne. “Con questa linea<br />

di outwear, è la prima volta dal lancio della Donna da Quiksilver nel 2008 che il<br />

marchio propone una linea tecnica per il genere femminile”, precisa Marta Alfageme<br />

direttrice marketing della linea Donna di Quiksilver.<br />

I capi di questa collezione da montagna sono impreziositi da dettagli pratici e tecnici.<br />

Sul versante del look, la quarantina di articoli (200 per l’uomo) sono disponibili in<br />

pantaloni a vita alta, slims versione fuseaux e ancora giacche regolate stile perfecto<br />

concepite in materiali a trama strutturata, oltre a colori e motivi ispirati dalla collezione<br />

di abbigliamento. “C’è una vera continuità fra la linea di abbigliamento per<br />

donna e questa linea da montagna”, sottolinea François Latterrade capo-prodotto<br />

di Quiksilver.<br />

La collezione sarà distribuita a partire dal mese di settembre in Europa in 50 store<br />

in proprio Quiksilver e in 700 punti vendita multimarca. “La Donna rappresenta un<br />

vettore importante nella crescita di Quiksilver, ma ci troviamo solamente all’inizio del<br />

suo sviluppo. Preferiamo imparare a camminare prima di correre”, dichiara Marta<br />

Alfageme.<br />

Un margine di sviluppo consistente, dato che l’Uomo Quiksilver è presente nel Vecchio<br />

Continente nei 170 negozi Quiksilver e presso 3500 clienti in Europa.<br />

Da sei trimestri questo indicatore macroeconomico era in rosso, ma adesso, per la<br />

prima volta da un anno e mezzo a questa parte, le vendite nette a perimetro costante<br />

di Quiksilver Inc. in Europa sono cresciute. Un avvenimento importante per il gruppo<br />

specialista del lifestyle e degli sport di scorrevolezza, che realizza un buon trimestre<br />

sul Vecchio Continente. Un fatto che potrebbe anche rafforzare le sue ambizioni di<br />

sviluppo del proprio concept multimarca Boardriders. Per questo quarto trimestre,<br />

chiuso al 31 ottobre, Quiksilver mostra vendite nette che ammontano a 212 milioni<br />

di dollari USA, in crescita dell’11%, dopo un cambio favorevole rispetto all’anno<br />

passato; vale a dire, in euro, una crescita del 6%, per raggiungere i 152 milioni.<br />

119


INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />

NEWS<br />

Nike perde redditività<br />

in Europa<br />

Sul secondo trimestre del suo esercizio<br />

2011-2012, chiusosi il 30 novembre,<br />

Nike ha visto i mercati emergenti diventare<br />

i suoi secondi contribuenti in termini<br />

di fatturato totale, con 948 milioni di dollari<br />

USA, prendendo il posto dell’Europa<br />

Occidentale, che ha realizzato 915 milioni<br />

di dollari USA. Il Nordamerica mantiene<br />

un grande margine di sicurezza sul<br />

primo gradino del podio: Nike realizza infatti<br />

2 dei suoi 5,73 miliardi di dollari USA<br />

(4,3 miliardi di euro) di fatturato in questa<br />

zona, con vendite che sono andate al di<br />

là delle previsioni degli analisti.<br />

Il gruppo americano ha infatti visto crescere<br />

il proprio fatturato globale del<br />

18% in questo trimestre rispetto allo<br />

stesso periodo di un anno fa. Prima di<br />

considerare un tasso di cambio che gli è<br />

spesso molto favorevole, Nike ha ottenuto<br />

una progressione del 21% nell’America<br />

del Nord, ma soprattutto del 28% in<br />

Cina comprese le sue nazioni satellite<br />

(650 milioni di dollari USA) e del 26%<br />

sui mercati emergenti. La zona Europa<br />

Centrale e dell’Est (261 milioni di dollari<br />

USA) cresce del 19%. Al contrario, i<br />

mercati maturi dell’Europa Occidentale<br />

ristagnano (+2%) e il Giappone accusa<br />

addirittura un -7%.<br />

Inoltre, il gruppo ha visto calare il margine<br />

lordo dal 45,3% al 42,7%, evidenziando<br />

come causa principale di questo dato<br />

l’aumento dei costi di produzione. Oltre a<br />

non seguire il ritmo di crescita del gruppo,<br />

l’Europa accusa il colpo soprattutto<br />

in termini di redditività. Infatti, il risultato<br />

del gruppo americano prima di interessi<br />

e imposte (Ebit) è sceso del 35% (92 milioni<br />

di dollari USA) in Europa Occidentale<br />

e del 31% (33 milioni di dollari USA)<br />

in Europa Centrale e dell’Est. Invece, in<br />

Cina e sui mercati emergenti il dato cresce<br />

rispettivamente del 26 e del 27% e<br />

con 418 milioni di dollari USA aumenta<br />

del 17% anche in America del Nord. Alla<br />

fine, l’utile prima di interessi e imposte<br />

del gruppo è aumentato del 2%, a 621<br />

milioni di dollari USA.<br />

Il gruppo rileva poi che il suo settore “Action<br />

Sports” è in ribasso, ma precisa che<br />

“la crescita di Converse ha più che compensato<br />

le minori entrate di Nike Golf,<br />

Cole Haan, Hurley e Umbro”. Il gruppo<br />

ha infine annunciato che i suoi ordini per<br />

le consegne tra dicembre e aprile hanno<br />

raggiunto gli 8,9 miliardi di dollari USA,<br />

in crescita del 13% rispetto all’anno precedente.<br />

HEAD e FIT sino al 2016<br />

Head annuncia di aver prolungato l’accordo con la FIT come fornitore ufficiale<br />

di palle per tutte le manifestazioni agonistiche indette sotto l’egida federale,<br />

sino alla fine del 2016.<br />

“Head è l’unica azienda ad essere sempre stata fornitore ufficiale di FIT da<br />

quando ne esiste la qualifica, e l’accordo in oggetto rappresenta la naturale<br />

prosecuzione di uno storico e consolidato rapporto di partnership a testimonianza<br />

della qualità e dell’affidabilità della linea di palle Head”, sono state le<br />

parole del Vice Executive President RaquetSport di Head, Robert Marte.<br />

Nel dettaglio l’accordo prevede la possibilità di utilizzare la palla Head con<br />

riferimento a tutte le attività essenziali di FIT, quali le manifestazioni indette dai<br />

Comitati Regionali, i campionati individuali ed i campionati a squadre, e più in<br />

generale tutte le manifestazioni di ogni livello che si disputano in Italia sino alla<br />

fine del 2016.<br />

“Il rinnovo della qualifica di fornitore ufficiale palle – ha proseguito Marte – si<br />

colloca all’interno di una sinergia globale tra Head e FIT. Head, infatti, supporta<br />

già da tempo il progetto Fit Ranking Program come racchetta ufficiale, oltre a<br />

tutti i Tecnici PIA nonché essere già palla ufficiale dei Centri Estivi Federali.”<br />

“Siamo convinti – ha concluso Marte – che la rinnovata collaborazione con FIT<br />

permetterà alla palla Head di consolidarsi ulteriormente ai vertici del mercato<br />

nazionale in linea con il costante trend di crescita che l’ha resa, dal 2007 ad<br />

oggi, marchio di assoluto riferimento per tutti i giocatori italiani.”<br />

Aumento di capitale per Safilo<br />

L’Assemblea Straordinaria degli Azionisti di Safilo Group S.p.A. ha approvato<br />

all’unanimità lo scorso dicembre la proposta all’ordine del giorno ovvero l’aumento<br />

di capitale sociale, a pagamento, riservato al proprio principale azionista,<br />

Multibrands Italy B.V., società controllata da HAL Holding N.V..<br />

L’importo complessivo dell’aumento di capitale sarà pari a Euro 44.262.000,00<br />

(incluso il sovrapprezzo), e quindi nel limite del 10% del capitale sociale preesistente<br />

e con esclusione del diritto di opzione ai sensi dell’articolo 2441, comma<br />

4, seconda parte, codice civile, e dell’art. 158 del T.U.F.<br />

L’aumento di capitale riservato è aperto per la sottoscrizione fino al 10 giugno<br />

2012 e si effettuerà mediante emissione di n. 4.918.000 azioni ordinarie, ad un<br />

prezzo di sottoscrizione di Euro 9,00 per azione, di cui Euro 5,00 quale valore<br />

nominale ed Euro 4,00 quale sovrapprezzo, che avranno godimento regolare e<br />

caratteristiche identiche a quelle delle altre azioni in circolazione al momento<br />

della loro emissione.<br />

Sulla base di quanto comunicato il 17 novembre, la sottoscrizione dell’aumento<br />

di capitale riservato è subordinata al perfezionamento dell’acquisizione di Polaroid<br />

Eyewear e avverrà entro la settimana successiva al suo completamento.<br />

Nuovo Managing Director Garmin<br />

Dallo scorso 13 dicembre Stefano Viganò, già responsabile della divisione fitness<br />

& outdoor, è stato nominato managing director di Garmin Italia. “Il nuovo<br />

incarico mi vedrà impegnato a riconfermare il ruolo di trend setter dell’azienda<br />

nel campo della navigazione satellitare, predisponendo la società ad affrontare<br />

gli impegni futuri in un contesto economico mutevole”, ha commentato il<br />

manager.<br />

Bergamasco, 47 anni, Stefano Viganò ha acquisito esperienza nel campo dello<br />

sport business arrivando a ricoprire il ruolo di marketing & communication manager<br />

di FIV Bianchi, azienda nota nel mondo per le storiche biciclette da corsa.<br />

Nel 2007 è entrato in Garmin, con l’incarico di sales & marketing manager<br />

della allora recente divisione fitness & outdoor, assumendo successivamente<br />

anche la direzione della funzione marketing della divisione Marine.<br />

120


INSerTo ecoNomIA - Febbraio 2012<br />

NEWS<br />

Maredimoda<br />

in Sudamerica<br />

Dopo Monaco di Baviera, Barcellona<br />

e Cannes è la volta della missione sudamericana.<br />

L’obiettivo è quello di generare<br />

qualificati momenti commerciali<br />

nelle zone più strategiche del mondo<br />

tenendo fermo l’appuntamento centrale<br />

della Costa Azzurra come epicentro<br />

di questo road show. La partenza dunque<br />

è avvenuta in Colombia, il 26 e 27<br />

gennaio (in parziale sovrapposizione<br />

con Colombiatex, la fiera tessile più<br />

nota di tutta l’America Latina) tappa<br />

a Medellin dove si sono svolti incontri<br />

con clienti e agenti all’Hotel Intercontinental.<br />

La missione si è poi spostata<br />

a San Paolo dal 29 al 31 gennaio,<br />

all’hotel Tulip Inn, situato nel prestigioso<br />

quartiere di Jardims, nei pressi del<br />

quadrilatero della moda paolista.<br />

Sono una quindicina le aziende che<br />

hanno partecipato ai due incontri:<br />

per le aziende di Maredimoda il Sud<br />

America, la Colombia e il Brasile in<br />

particolare, rappresentano probabilmente<br />

il futuro delle relazioni, un approdo<br />

atteso che possa consentire<br />

di avvicinare tradizione e avanguardia<br />

europee all’universo del mercato Latino<br />

Americano. Un appuntamento per<br />

i marchi e le case di moda che cercano,<br />

oltre all’eccellenza, tendenze e<br />

tessuti ricercati. Oggi la scelta pare<br />

facile: confondersi nella massificazione<br />

di prodotti dozzinali oppure puntare<br />

sull’esclusività e sulla raffinatezza.<br />

Perché in alto c’è sempre posto.<br />

Fii entra in Zeis<br />

Il Fondo Italiano di Investimento (Fii)<br />

entra nel capitale di Zeis Excels, società<br />

attiva nella produzione di calzature<br />

e abbigliamento, investendo 20 milioni<br />

di euro. L’operazione, si legge in<br />

un comunicato, avverrà attraverso un<br />

aumento di capitale e tramite la sottoscrizione<br />

di un prestito obbligazionario<br />

convertibile.<br />

Zeis ha sede a Montegranaro (Fermo)<br />

e produce calzature di media e alta<br />

gamma, sia con brand di proprietà (con<br />

i marchi Bikkembergs, Docksteps, Cult<br />

e Virtus Palestre), sia su licenza.<br />

Nel maggio 2010, Zeis ha rilevato la<br />

proprietà del marchio Bikkembergs. Il<br />

gruppo dovrebbe chiudere il 2011 con<br />

un fatturato di oltre 140 milioni.<br />

Una banca dati in EOG<br />

Lo European Outdoor Group ha comunicato i risultati della sua prima raccolta<br />

di dati fra i marchi del settore. Nelle cifre sottoposte alla stampa ci sono poche<br />

sorprese: la Germania occupa il 23% del mercato. La Gran Bretagna e l’Irlanda<br />

(15%) superano di poco la Francia (14%). Sul versante dei prodotti, il 50% del<br />

mercato in Europa riguarda l’abbigliamento, mentre il 25% riguarda le calzature.<br />

Ma il gruppo europeo precisa che i brand che hanno condiviso, in via confidenziale,<br />

i loro dati hanno accesso a dei dettagli ben più approfonditi mercato per<br />

mercato.<br />

“La banca dati su cui è costruito questo rapporto proviene da informazioni reali<br />

fornite da 80 marchi, e non da estrapolazioni provenienti da associazioni di consumatori<br />

o da altri gruppi”, sottolinea Mark Held, segretario generale del gruppo.<br />

“Ciò significa che la percentuale di dati di base raccolta è statisticamente sufficiente<br />

per essere in grado di trarre delle conclusioni con una fiducia assoluta<br />

nell’esattezza delle nostre cifre. Per garantirsi una maggiore rilevanza dei dati,<br />

abbiamo riunito un gruppo di esperti per esaminare le nostre prime conclusioni.”<br />

I marchi possono ancora aderire al progetto fino alla fine del 2012. In seguito, lo<br />

studio dovrebbe diventare stagionale.<br />

Berghaus potenzia<br />

i suoi team europei<br />

Berghaus ha annunciato una serie di nomine per svilupparsi sul Vecchio Continente.<br />

Dopo aver insediato il suo ufficio per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa<br />

a Monaco di Baviera, il marchio britannico di outdoor ha affidato le vendite della<br />

zona (eccettuate l’Austria e la Germania) ad Angela Dugdale, che precedentemente<br />

lavorava per Morphy Richards, azienda specialista in elettrodomestici.<br />

I mercati tedesco e austriaco sono stati invece affidati a Elisabeth Richter, reduce<br />

da 7 anni di lavoro per Salewa. Le due manager riferiranno direttamente a<br />

Simon Roberts, direttore commerciale Europa/Medio Oriente/Africa.<br />

Fondata negli anni ’60 del 900, Berghaus appartiene dal 1993 al gruppo Pentland<br />

(Speedo, Ellesse).<br />

Adidas insieme a UEFA fino al 2018<br />

Adidas ha firmato un nuovo accordo con UEFA per la Champions League, la<br />

Europa League e la Supercoppa, valido fino alla stagione 2017/18. L’accordo di<br />

sei anni consentirà al marchio fornitore ufficiale, di rinforzare ulteriormente la sua<br />

consolidata relazione con tutte le competizioni fino alla fine della partenership.<br />

I palloni adidas verranno usati in tutte le gare della Champions League, a partire<br />

dagli spareggi, con un nuovo pallone ufficiale di gara ogni anno e un pallone<br />

speciale di gara per ogni turno a eliminazione diretta della Champions League<br />

fino alla finale. Il design del pallone ufficiale di gara della UEFA Europa League si<br />

basa sul logo ufficiale della competizione e verrà utilizzato dalla fase a gironi fino<br />

alla finale.<br />

Inoltre, il marchio di abbigliamento sportivo promuoverà ulteriormente la Champions<br />

League e la Europa League attraverso una serie di iniziative, che prevedono:<br />

• la diffusione di una tipologia di prodotti professionali in tutto il mondo, marchiati<br />

con il logo della UEFA Champions League e della UEFA Europa League;<br />

• specifici angoli UEFA Champions League verranno allestiti in tutti i negozi del<br />

brand, per offrire prodotti con il logo del torneo;<br />

• gli ufficiali di gara della UEFA Champions League porteranno un kit speciale che<br />

integra il design del pallone stellato UEFA;<br />

• la fornitura di abbigliamento e accessori specifici UEFA Champions League e<br />

UEFA Europa League in occasione delle rispettive finali;<br />

• ulteriori programmi di calcio di base<br />

legati alla UEFA Champions League riceveranno<br />

la fornitura di abbigliamento<br />

ispirato alla UEFA Champions League.<br />

Fonti: Fashion magazine, il Sole24 ore, Assosport,<br />

coni, Ansa, AdnKronos, Prima comunicazione,<br />

www.sportbizreport.it, www.sporteconomy.<br />

it, www.sponsornet.it, www.fashionmag.com<br />

121


A cura di ASSOSUB<br />

EUDI SHOW & BIT<br />

Per lo sviluppo e la promozione<br />

dell’attività subacquea, la nascita<br />

di Assosub nei primissimi<br />

anni ’90 è stato un evento decisivo.<br />

La partecipazione quest’anno a Milano<br />

di Eudi Sow (fiera della subacquea)<br />

assieme alla BIT (Borsa Internazionale<br />

del Turismo), potrebbe rappresentare<br />

un’altra pietra miliare per questo settore.<br />

I soci di Assosub, infatti, rappresentano<br />

tutte le categorie merceologiche<br />

del comparto, coprendo ogni settore<br />

dell’attività subacquea: non solo<br />

la produzione e la commercializzazione<br />

delle attrezzature, ma anche l’importante<br />

categoria delle didattiche,<br />

che hanno il merito di fare proseliti e<br />

attrarre nuovi utenti, oltre che rendere<br />

l’immersione sempre più facile e sicura<br />

grazie ad una serie di corsi semplici<br />

e modulari, pensati proprio per seguire<br />

l’evoluzione del subacqueo dal momento<br />

in cui inizia, fino ai livelli in cui è<br />

in grado di raggiungere traguardi di<br />

eccellente livello tecnico. Ovvio che la<br />

convivenza nella stessa associazione<br />

di aziende manifatturiere con agenzie<br />

che vivono quotidianamente il contatto<br />

con l’utente finale consente una veloce<br />

evoluzione delle attrezzature realizzate<br />

e proposte oltre che un’ottimizzazione<br />

negli sforzi di progettazione.<br />

Un modo efficiente e moderno di produrre<br />

e proporre equipaggiamenti e<br />

servizi, basato su un contatto costante<br />

e prossimo con l’utente finale. Viste<br />

le cose in quest’ottica sarebbe impossibile<br />

pensare che Assosub<br />

non annoveri tra<br />

i soci anche centri subacquei<br />

(diving center)<br />

e tour operator specializzati.<br />

Sono queste, infatti,<br />

le aziende che chiudono<br />

il circolo, fornendo<br />

agli appassionati la pos-<br />

sibilità di praticare la loro<br />

attività preferita in strutture<br />

appositamente realizzate<br />

e nelle quali tutto<br />

diviene più facile ed eco-<br />

nomico. Questo il segreto del successo<br />

di Assosub, questi gli elementi<br />

che ne contraddistinguono<br />

l’unicità e la particolare efficacia:<br />

un gruppo di imprenditori moderni<br />

e dinamici in grado di seguire il<br />

settore in cui operano ad ogni livello<br />

mantenendo costantemente<br />

il contatto con l’utente finale. Ecco<br />

perché quest’anno si annuncia la<br />

grande novità: Assosub si è “alleata”<br />

con la BIT, la Borsa Internazionale del<br />

Turismo, una delle più grandi ed importanti<br />

manifestazioni fieristiche del<br />

nostro Paese. Un Paese – non dimentichiamolo<br />

– che ha proprio nel turismo<br />

un punto di orgoglio e un’importante<br />

voce di bilancio. Le prossime<br />

edizioni della BIT e di Eudi Show,<br />

l’evento fieristico che appartiene ad<br />

Assosub, avranno luogo contemporaneamente,<br />

nella sede della Nuova Fiera<br />

di Milano. Sono evidenti i vantaggi<br />

che entrambe le esposizioni possono<br />

ricavare, offrendo agli spettatori ed<br />

agli operatori nuovi padiglioni da visitare<br />

e nuove offerte da considerare.<br />

Nelle giornate di sabato e domenica,<br />

infatti, con un solo biglietto si avrà il<br />

diritto di visitare sia il padiglione dedicato<br />

al mare e alle immersioni, sia<br />

quelli che aprono al visitatore le porte<br />

per un viaggio fantastico in ogni parte<br />

del mondo, vistando gli stand delle<br />

nazioni che intervengono da ogni continente.<br />

La convivenza tra le due fiere<br />

è particolarmente importante se si<br />

considera una parziale coincidenza<br />

tra le utenze: una clientela desiderosa<br />

di viaggiare e di investire tempo e risorse<br />

in attività per il proprio tempo libero.<br />

Dal punto di vista degli operatori<br />

dei due settori, questo evento comune<br />

crea la possibilità di stringere nuovi<br />

accordi, elaborare nuove proposte,<br />

creare nuove opportunità tra rappresentanti<br />

del mondo subacqueo, quelli<br />

del settore turistico (sia per quanto<br />

concerne figure istituzionali legate ad<br />

enti del turismo o enti locali, sia per<br />

quanto concerne l’imprenditoria privata),<br />

ed i rappresentanti dei principali<br />

vettori aerei. Date queste premesse,<br />

c’è da essere certi del grande successo<br />

della prossima edizione di Eudi<br />

Show, sia dal punto di vista della presenza<br />

del pubblico, che da quello delle<br />

opportunità che la fiera offre agli<br />

operatori del settore e all’utenza finale.<br />

Voglia questo essere un invito a tutti<br />

gli interessati a visitare Eudi Show<br />

che si terrà presso la Fiera di Milano<br />

(Rho), padiglione 6, dal 16 al 19 febbraio<br />

2012.<br />

Per maggiori informazioni:<br />

http://www.eudishow.eu/<br />

Ph: ROBERTO RINaLDI


16-19<br />

febbraio<br />

2012<br />

tutti i giorni<br />

dalle 9.30 alle 18.30<br />

FIERA<br />

MILANO<br />

RHO<br />

promosso da:<br />

in contemporanea con:<br />

BORSA<br />

INTERNAZIONALE<br />

DEL TURISMO<br />

18 e 19 febbraio con<br />

il biglietto EudiShow<br />

visiti anche la BIT<br />

emozioni<br />

subacquee<br />

20<br />

O<br />

EUDI<br />

SHOW<br />

european dive show<br />

SALONE EUROPEO DELLE ATTIVITÀ SUBACQUEE<br />

www.eudishow.eu | info@eudishow.eu | info@eudinews.it<br />

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2


NOVITà PRODOTTO<br />

NOVITà in vetrina<br />

proteggersi dal freddo<br />

Una calzata ottimale<br />

124<br />

Fleece Hat-Neck Warmer è un morbido scalda<br />

collo proposto da Raxy Line. Composto al 100%<br />

di poliestere è possibile ricamarlo con qualsiasi<br />

messaggio si voglia veicolare. Ideale per tutti gli<br />

sportivi che durante l’inverno vogliono proteggersi<br />

dal freddo e dal vento praticando sci,<br />

snowboard, mountainbike, jogging, nordic<br />

walking, ma anche semplici passeggiate<br />

all’aperto. Ottimo per i bambini e tutti<br />

gli studenti che vogliono indossare<br />

qualcosa di comodo<br />

senza rinunciare alla<br />

moda. La qualità è<br />

made in Italy.<br />

Una stella del cosmo<br />

RAXY LINE<br />

Tel. 0422 725 691<br />

info@raxyline.com<br />

Celeste è uno scarpone Garmont basato sullo stesso stampo<br />

di Cosmos, uno scarpone a 4 leve specifico per le donne, che offre<br />

l’armonia tra il peso ultraleggero e le prestazioni di uno scarpone a<br />

4 leve. Un’armoniosa intesa tra due apparenti opposti: ottime prestazioni<br />

nelle lunghe traversate e ottima performance in sciata. Il flex<br />

di Celeste è studiato specificatamente per le sciatrici più leggere.<br />

La scarpetta è specifica per le donne ed è la Garmont EZ Fit che<br />

offre ottime prestazioni senza essere termoformata ma, allo stesso<br />

tempo, è termoformabile al 100%, per le sciatrici che preferiscono<br />

una maggiore personalizzazione. Questo è lo scarpone da touring<br />

ideale per le donne: leggero e con un perfetto bilanciamento tra<br />

eccellenti prestazioni in fase di touring e ottime<br />

performance in sciata.<br />

GARMONT<br />

Tel. 0423 8726<br />

info@garmont.com<br />

Una proposta fashion<br />

La risposta positiva degli operatori alla proposta fashion della linea<br />

Rainbow di Cober ha confermato le aspettive e ha convinto l’azienda<br />

a proseguire in questo progetto, proponendo nuove varianti. Rainbow<br />

è una linea di bastoni dalla grafica estremamante semplice e sobria,<br />

disponibile in 12 varianti di colore per consentire il miglior abbinamento<br />

con l’abbigliamento. I modelli di questa linea sono realizzati in lega di<br />

alluminio ad alta resistenza, con decorazione sublimatica e finitura opaca,<br />

montano manopola<br />

a doppia densità, con<br />

superficie di contatto<br />

morbida antiscivolo e<br />

passamano regolabile<br />

con sistema di<br />

regolazione rapida<br />

QuickStrap.<br />

COBER<br />

Tel. 02 57 601 341<br />

info@cober.it<br />

Questa scarpa Columbia è dotata di tomaia in flessibile pelle pieno<br />

fiore impermeabile che garantisce comfort, resistenza e sostegno.<br />

Il sistema impermeabile OutDry mantiene il piede asciutto e in un<br />

microclima ideale. Nell’area del tallone è collocato un<br />

cuscinetto d’aria che aiuta l’assorbimento degli urti<br />

contro il terreno, garantendo così una calzata e<br />

un comfort ottimali. L’intersuola è in Techlite su<br />

tutta la lunghezza per garantire leggerezza e<br />

ammortizzazione. La suola in Omni-Grip no<br />

marking offre una trazione ottimale su<br />

tutti i tipi di terreno.<br />

OUTDRY TECHNOLOGIES<br />

Tel. 0331 677 611<br />

outdryinfo@outdry.com<br />

innUmerevoli proposte<br />

La linea Action di West Scout è<br />

caratterizzata da un’ampia scelta di tessuti,<br />

diversi per peso e costruzione, che si alternano<br />

su molteplici proposte per lo sci e<br />

non solo. Dalla giacca imbottita, al piumino<br />

in vera piuma, dalla giacca doppia e/o reversibile<br />

al softshell per passare alle felpe<br />

tecniche e a una doppia scelta di pantaloni<br />

(imbotti e sfoderati), tutti gli articoli sono<br />

combinabili trasversalmente per vestire lo<br />

sportivo più intraprendente sia nel tempo<br />

libero che sulle piste. Ad impreziosire la<br />

linea cuciture 100% termo nastrate, zip a<br />

contrasto (waterproof e/o reversibili) e/o<br />

in tono e personalizzazioni in glue. West<br />

Scout è distribuito da Fremil International.<br />

FREMIL INTERNATIONAL<br />

Tel. 06 91 607 109<br />

contact@westscout.it


HIGH POWER<br />

Tel. 0549 950 078<br />

commerciale@area51.sm<br />

Design ergonomico<br />

Proprietà straordinarie<br />

Sfide sottorete<br />

L’offerta High Power per gli appassionati<br />

di tennistavolo, si compone di 1 tavolo<br />

indoor (in 2 varianti colore: verde e<br />

blu) e 1 tavolo da esterno (anch’esso<br />

nelle 2 varianti colore verde e<br />

blu). Questi prodotti rappresentano<br />

per l’azienda una realtà consolidata da<br />

anni, grazie ai materiali di prima scelta<br />

e made in Germany. La sua chiusura<br />

colloca questo tavolo tra i meno ingombranti<br />

della categoria. Inoltre la possibilità<br />

di abbassare solo una metà del campo lo<br />

rende un ottimo “compagno” di allenamento.<br />

La gamma Ping Pong viene completata<br />

da accessori e racchette di ottima qualità.<br />

Progrip propone una maschera dal disegno ergonomico<br />

di materiale termoplastico ad alta flessibilità.<br />

Dotata di doppia spugna idrorepellente con ultimo<br />

strato di velluto anallergico, assicura 100% protezione<br />

UV. Presenta: prese d’aria superiori e inferiori per una<br />

migliore efficacia delle lenti anti appannamento, elastico<br />

in poliestere, poliammide ed elastomeri di 45 cm regolabile<br />

tramite doppie fibbie. È indossabile anche con casco ed<br />

è disponibile con una gamma di lenti montabili: doppia<br />

arancio, doppia fotocromatica, doppia a specchio argento,<br />

doppia a specchio blu e doppia polarizzata. Tutte le lenti<br />

sono anti appannamento, anti-UV e con trattamento<br />

anti-graffio. Viene proposta con una busta in<br />

microfibra porta maschera e pulisci-lente. Progrip è<br />

distribuito da Plastiche Cassano.<br />

PLASTICHE CASSANO<br />

Tel. 0331 200 652<br />

progrip@progrip.it<br />

Spaziale Splendy, il marchio originale, inventore dell’accappatoio in microfibra e<br />

attuale leader di mercato, ha come ‘mission’ primaria la continua ricerca e lo sviluppo<br />

della tecnologia produttiva allo scopo di migliorare costantemente il tessuto e restituire<br />

al consumatore finale i benefici che derivano da performance sempre d’avanguardia in<br />

termini di comfort, qualità ed efficienza. Il risultato più recente di questa sorta di vocazione<br />

applicata al campo degli accappatoi e degli asciugamani, è il tessuto Texwinner,<br />

prodotto esclusivamente per Spaziale Splendy utilizzando una tecnica unica e originale.<br />

La caratteristica principale del tessuto è quella di trasferire<br />

più velocemente di qualsiasi altro l’acqua dalla<br />

pelle alla superficie esterna dell’oggetto tessile, dove<br />

evapora rapidamente. Inoltre la struttura double-face<br />

del tessuto aiuta l’accappatoio a scivolare facilmente<br />

sulla pelle senza aderire alla superficie umida<br />

della cute. La tecnologia innovativa di Texwinner è<br />

protagonista assoluta della più recente campagna<br />

pubblicitaria lanciata da Spaziale Splendy insieme a<br />

un testimonial d’eccezione, Antonio Rossi, fuoriclasse<br />

di canoa, oro alle Olimpiadi e ai mondiali. Per protagonisti<br />

d’eccezione ci voleva un fotografo altrettanto<br />

unico: gli scatti della campagna sono stati realizzati<br />

dal grande ritrattista Gian Paolo Barbieri.<br />

GIL – SPAZIALE SPLENDY<br />

Tel. 02 70 636 911<br />

marketing@spazialesplendy.it<br />

Segue le forme<br />

del corpo<br />

La maglia lupetto<br />

Skintech Warmskin è<br />

un intimo uomo a 3<br />

dimensioni, realizzato<br />

con la tecnologia<br />

seamless (senza<br />

cuciture), progettato<br />

e costruito allo<br />

scopo di aderire<br />

perfettamente<br />

all’anatomia del corpo.<br />

MICO SPORT<br />

Dotato di una struttura<br />

Tel. 030 2003 211<br />

automodellante a<br />

info@mico.it<br />

reticoli differenziati<br />

muscolo-contenitivi,<br />

la totale elasticità del tessuto (nelle 4<br />

direzioni) garantisce la massima libertà di<br />

movimento aderendo senza costrizioni. Il<br />

tessuto, realizzato in polipropilene Micotex<br />

no pilling, è particolarmente morbito al<br />

tatto e permette di massimizzare la velocità<br />

di espulsione del sudore e garantire la<br />

minima dispersione di calore. La struttura<br />

multi-densità favorisce protezione e isolamento<br />

termico delle zone più esposte alle<br />

temperature più fredde.<br />

Un must have<br />

Insulation pullover di La Sportiva è,<br />

come dice il nome stesso, l’insulation layer<br />

per eccelenza appartenente alla linea Fast<br />

Forward Ski Mountaineering ed è dedicato<br />

a tutti coloro che sono alla ricerca di<br />

un prodotto caldo e confortevole senza<br />

rinunciare alla leggerezza, requisito fondamentale<br />

per le performance più elevate.<br />

Disegnato per permettere allo sci alpinista<br />

di superare i propri limiti<br />

in tutta sicurezza, è un prodotto<br />

super leggero, anti-vento e<br />

idrorepellente. Adotta le migliori<br />

soluzioni tecniche ed i materiali<br />

più performanti per contenere<br />

al minimo il peso e fornire<br />

al contempo il massimo<br />

della termicità. Può<br />

essere accoppiato ad<br />

un guscio hard shell<br />

o indossato come<br />

strato superiore. Il<br />

cappuccio staccabile<br />

è disegnato per<br />

proteggere al massimo<br />

il capo senza<br />

compromettere in<br />

nessun modo la<br />

visibilità.<br />

CALZATURIFICIO LA SPORTIVA<br />

Tel. 0462 571 800<br />

lasportiva@lasportiva.com<br />

125


NOVITà PRODOTTO<br />

126<br />

Comfort pieno di stile<br />

La nuova ciclo camera Magnetica<br />

di ER Rovera, compatta e colorata, è<br />

perfetta per un allenamento a casa che<br />

coniughi comfort e stile. Il sistema interno,<br />

magnetico, garantisce una pedalata fluida<br />

e silenziosa, con la possibilità di regolare<br />

l’intensità di sforzo su diversi livelli; la sella<br />

regolabile in inclinazione e il manubrio<br />

ergonomico facilitano<br />

l’allenamento<br />

permettendo di<br />

adattare l’attrezzo<br />

alle esigenze di ciascun<br />

atleta. Il computer<br />

multifunzione e il cardiofrequenzimetro<br />

con<br />

sensori palmari, infine,<br />

consentono di monitorare<br />

le sessioni.<br />

Il lato morbido<br />

della tecnica<br />

E.R. ROVERA<br />

Tel. 039 2459 333<br />

info@rovera.com<br />

La decima edizione di “Mare di Moda”<br />

a Cannes è stata il palcoscenico per la<br />

presentazione di numerose novità firmate<br />

Carvico e tra queste, in anteprima assoluta,<br />

è stata presentata Revolutional Grace.<br />

Da anni l’azienda propone tutti i plus dei<br />

tessuti della numerosa quanto prestigiosa<br />

famiglia Revolutional – sottili, leggeri,<br />

coprenti, elastici, traspiranti, resistenti<br />

alla sabbia e al cloro, ad alta protezione<br />

UV, confortevoli e performanti – ed ora si<br />

aggiunge una nuova inaspettata caratteristica:<br />

la morbidezza. Revolutional Grace,<br />

infatti, è un tessuto tecnico di altissima<br />

qualità ma con un nuovo tocco di grazia,<br />

bellezza e rinnovata raffinatezza. È in<br />

grado di regalare ancora più comfort e<br />

piacere sulla pelle senza pregiudicare le<br />

performance tecniche. I capi realizzati con<br />

Revolutional Grace sono comodi, ideali<br />

per lo sport e il bagno, perfetti per coloro<br />

che amano sentirsi a proprio agio in ogni<br />

momento. La composizione è 73% PA<br />

Micro, 27% Elastane e il peso è di 150<br />

g/mq.<br />

CARVICO<br />

Tel. 035 780 111<br />

carvico@carvico.com<br />

Passione su ruote<br />

Il tavolo Wimbledon di Fas in<br />

posizione semichiusa consente il<br />

“sole training”. Disponibile nelle due<br />

versioni da interno e da esterno, e nei colori<br />

verde e blu, ha un telaio robusto, dotato<br />

FAS PENDEZZA<br />

di cornice in metallo a sostegno del piano<br />

Tel. 0346 21 164<br />

che per il modello da interno è in panoxil 19 mm e per esterno info@faspendezza.it<br />

è in resina melaminica 5 mm. Il sistema di chiusura è dotato<br />

di blocco di sicurezza su entrambi i lati. Le quattro ruote completamente manovrabili<br />

con filetto in gomma permettono lo spostamento anche su superfici sconnesse. I porta<br />

palline su entrambi i lati del tavolo possono tenere fino a 4 palline ognuno. Dotato di<br />

piedini regolabili aggiustabili fino a 30 mm per compensare i dislivelli del terreno. Misure<br />

d’ingombro del tavolo chiuso: cm 152,5 x 72 x 155.<br />

Un’offerta ricchissima<br />

Novità in vista per la Manifattura di Bigolino che quest’anno si presenta all’Ispo con<br />

un catalogo rinnovato e ricco di nuovi prodotti. Per la fit boxe, l’azienda propone vari tipi<br />

di accessori per implementare l’allenamento: cinture con elastici da attaccare a braccia<br />

e caviglie oppure “orecchie” da fissare sui sacchi per creare nuove zone di impatto. Soprattutto<br />

presenta il nuovo sacco basculante che consente un allenamento piacevole ed<br />

efficace grazie alla sua semplice funzionalità. L’azienda è da sempre attenta alle tendenze<br />

e alle novità, inserendo sempre nuovi accessori nell’offerta già ricca e personalizzabile<br />

su richiesta del cliente. Articoli per ginnastica dolce e Pilates ma anche molte novità per<br />

chi ama l’allenamento pesante. Per avere maggiori informazioni si può visitare il sito o<br />

contattare l’azienda telefonicamente.<br />

MANIFATTURA DI BIGOLINO<br />

Tel. 0439 788 430<br />

info@bbsitalia.eu<br />

Divertimento sulla neve<br />

Dainese propone una giacca interamente termonastrata in pelle Gore-Tex Product.<br />

L’esclusivo processo costruttivo, che unisce la pelle e la membrana Gore-Tex tramite<br />

laminazione, somma così le eccellenti capacità di impermeabilità e traspirazione di<br />

quest’ultima alla resistenza all’abrasione della pelle, garantendo un’impermeabilità superiore.<br />

Il tessuto morbido e ad alte prestazioni assicura comfort e libertà di movimento<br />

uniti ad una eccellente traspirabilità e impermeabilità di lunga durata (20.000 millimetri<br />

di colonna d’acqua). Le due tasche sui fianchi e quella sul petto sono nastrate, i polsini<br />

presentano esternamente un sistema di regolazione a velcri. Internamente si trova una<br />

innovativa ghetta ergonomica in Lycra con foro per il pollice. Il cappuccio, reversibile e<br />

removibile, presenta una calda imbottitura in piuma con un doppio sistema di regolazione.<br />

Il colletto interno è imbottito in piuma. L’imbottitura interna top di gamma Dainese,<br />

Pro-Tech inner lining, combina Primaloft One<br />

60 gr e Schoeller-PCM a controllo dinamico<br />

del clima. Le quattro comode tasche interne<br />

garantiscono una sicura collocazione a tutti i<br />

beni personali. Una tasca dedicata al lettore<br />

mp3 ed una dedicata allo smartphone entrambe<br />

con foro cuffie, assicurano massimo<br />

divertimento. Completano il capo la ghetta<br />

antineve removibile e la doppia coulisse in<br />

vita.<br />

DAINESE<br />

Tel. 0444 224 100<br />

info@dainese.com


dUe in Uno<br />

HH G-Tech: il casco e la maschera assemblati<br />

con un sistema innovativo e funzionale. I tecnici<br />

Waves hanno ideato una nuova maschera in grado di<br />

ancorarsi e ruotare con gli stessi principi e la stessa<br />

funzionalità di una visiera. In questo modo si hanno<br />

più vantaggi: una maschera doppia lente sferica,<br />

anti-crash a anti-fog. La maschera può assumere solo<br />

due posizioni, sul viso o sopra il casco, quindi non<br />

può cadere indietro, questo è ottimale per i bambini.<br />

È semplicissima da rimuovere, basta togliere due viti.<br />

HH G-Tech sarà disponibile per la prossima stagione<br />

invernale.<br />

WAVES SKI<br />

Tel. 035 768 780<br />

info@wavesbrand.com<br />

calcio a norma<br />

altissime<br />

prestazioni<br />

La Sappada Jacket<br />

Lady di 48.10 è in tessuto<br />

LNT 4040 2L 4way<br />

(tela stretch in poliestere)<br />

ad alte prestazioni tecniche,<br />

grazie all’elasticità del<br />

filato, con cappuccio in vera<br />

pelliccia e staccabile. Il capo<br />

presenta: cuciture termosaldate,<br />

lampo spalmate<br />

e ghetta interna amovibile.<br />

Maniche preformate con<br />

taschino skipass in una di<br />

esse, 2 tasche inferiori, una<br />

tasca sul petto e 2 tasche<br />

interne. 48.10 è distribuito<br />

da Punto Azzurro.<br />

PUNTO AZZURRO<br />

Tel. 0346 22 402<br />

info@4810nts.com<br />

performance in alta montagna<br />

Power Carbon, Wind Defence e Warm Merino sono<br />

tre linee studiate da Salewa e realizzate in Dryarn, nate per<br />

offrire massimo comfort agli amanti della montagna che ricercano<br />

un abbigliamento leggero e funzionale, in grado di assecondare al meglio<br />

lo sforzo fisico in qualsiasi situazione ambientale, anche in presenza di frequenti<br />

e improvvise variazioni climatiche tipiche delle attività outdoor. La prima qualità<br />

che si apprezza nella collezione è l’estrema leggerezza dei capi: Dryarn è la fibra<br />

più leggera sul mercato e Salewa l’ha utilizzata nella linea baselayer, AlpineSkin,<br />

che risulta così più leggera del tradizionale underwear performante a vantaggio<br />

di una maggiore libertà di movimento. Ecco alcune caratteristiche delle tre linee<br />

nel dettaglio: Power Carbon è la fibra in carbonio che sostiene i muscoli per<br />

performance alpine senza rivali. Effetti benefici del Dryarn in combinazione con<br />

Power Carbon: riduce di 4 battiti al minuto la frequenza cardiaca; riduce la concentrazione<br />

dell’acido lattico del 7/10%; ottimizza il volume della respirazione a<br />

3 litri al minuto. Wind Defence offre una valida protezione antivento combinata<br />

con la traspirabilità, mentre Warm Merino è arricchito dalla fibra in lana merino<br />

per situazioni di freddo estremo.<br />

AQUAFIL<br />

Tel. 0464 581 218<br />

marketing.textile@aquafil.com<br />

La ditta Gammasport è una delle maggiori realtà produttive di porte da calcio in Italia.<br />

Nella vasta sezione dedicata al calcio propone una serie di porte realizzate in profilo<br />

di alluminio a sezione ovale 100x120 mm, verniciate a polvere epossidica con verniciatura<br />

poliestere per esterno ed essiccate a forno. Tutte le porte sono costruite nel rispetto<br />

delle direttive diramate dalla Federazione e sono conformi alla norma UNI EN 748.<br />

L’azienda produce diversi modelli di porte calcio, sia da gioco da fissare a terra con bossole<br />

da interrare che trasportabili da utilizzare per gli allenamenti, con reggirete a gomito<br />

o con paletti posteriori reggirete staccati, nelle dimensioni regolamentari di 732x244 cm<br />

o di misure inferiori come 600x200 o 500x200 cm. Tutte le porte sono dotate di gancetti<br />

reggirete in nylon sicuri e pratici da posare o sostituire. Inoltre la gamma di articoli per il<br />

calcio è completata da carrelli segnacampo e panchine allenatori. Recentemente Gammasport<br />

ha raggiunto un importante traguardo in quanto tutte le porte calcio, calcetto e<br />

pallamano dispongono della certificazione Uni EN 748 e Uni EN 749 rilasciata dall’Ente<br />

Certificatore Bureau Veritas.<br />

GAMMASPORT<br />

Tel. 0438 454 305<br />

info@gammasport.com<br />

stabilità, performance e<br />

protezione<br />

Il plantare “Ironman Spenco Total Support<br />

Premium Insoles” è progettato per<br />

tutti gli sportivi e gli atleti che cercano un<br />

supporto efficiente che restituisca energia<br />

positiva di ritorno, sostenga correttamente<br />

il piede e assorba le vibrazioni, riducendo<br />

così il rischio di microtraumi e infortuni.<br />

La risultante positiva del ritorno di energia<br />

dei plantari Total Support comporta minor<br />

sforzo per l’esecuzione dei movimenti durante<br />

l’attività. Il plantare infatti restituisce<br />

energia alle gambe, rendendo la falcata<br />

più efficiente e abbassando lo sforzo<br />

necessario per proseguire il movimento.<br />

Il sostegno dell’arcata plantare e la<br />

profonda coppa per il tallone assicurano<br />

un adeguato supporto e allineamento del<br />

piede. L’esclusivo materiale Spenco garantisce<br />

un ritorno di energia positiva per<br />

un passo più efficiente e minor affaticamento<br />

muscolare. L’innovativo sistema ammortizzante<br />

brevettato “3-Pod Cushioning<br />

System” permette l’assorbimento delle<br />

onde d’urto durante l’impatto, riducendo il<br />

rischio di infortuni. I due cuscinetti posizionati<br />

sul tallone ne evitano lo spostamento<br />

verso l’interno, aiutando così a prevenire<br />

l’eccessiva pronazione, mentre il terzo<br />

cuscinetto posizionato longitudinalmente<br />

previene l’eccessiva supinazione. Fra le<br />

caratteristiche: intelaiatura equilibrante,<br />

cuscinetti che permettono l’assorbimento<br />

degli impatti, tessuto antimicrobico<br />

e antisfregamento che previene<br />

la formazione di vesciche<br />

garantendo al tempo stesso<br />

il controllo degli odori grazie<br />

al trattamento “Ultra-<br />

Fresh Silpure”. Sono<br />

distribuiti in Italia da<br />

Digi Instruments.<br />

DIGI INSTRUMENTS<br />

Tel. 051 6782 046<br />

info@digi-instruments.it<br />

127


NOVITà PRODOTTO<br />

asciUgatUra rapidissima<br />

A volte alcuni prodotti riescono a<br />

rivoluzionare il comfort, a volte alcune idee<br />

rivoluzionano un intero settore, a volte capita…<br />

Ultra Dry. Le performance di questo<br />

feltro permettono di mantenere il piede<br />

asciutto anche dopo ore di utilizzo intenso<br />

delle calzature e garantisce una velocissima<br />

asciugatura delle fodere e della scarpa<br />

in caso si bagni. Il processo avviene in 3<br />

step: prima il sudore o l’acqua entrano a<br />

contatto con il feltro, poi il feltro assorbe<br />

in pochissimi secondi con il primo strato<br />

l’umidità e infine il secondo strato trattiene<br />

e dissipa il sudore permettendo una<br />

rapida asciugatura mentre il primo strato<br />

evita che la sensazione di bagnato entri a<br />

contatto con il piede garantendo sempre<br />

caldo e asciutto.<br />

SPAC DIVISIONE VEGAM<br />

Tel. 0445 403 226<br />

www.vegam.eu<br />

tanti esercizi possibili<br />

AB- Spring di E.R. Rovera è un innovativo<br />

sistema di allenamento per tonificare<br />

tutti i muscoli addominali: progettato per aiutare<br />

il movimento “crunch” senza affaticare la schiena,<br />

tonifica gli addominali superiori, inferiori e obliqui<br />

ma può essere usato anche per l’allenamento di<br />

braccia, pettorali e gambe. Tanti gli esercizi possibili,<br />

tutti illustrati nel manuale di istruzioni. Sempre<br />

dell’azienda, la nuova Aerobic bike di Performance<br />

è dotata di volano di 13 kgs e belt system, per un<br />

allenamento di livello professionale nella comodità<br />

di casa propria; la sella è regolabile in altezza e<br />

distanza per un utilizzo più confortevole, adattabile<br />

alle esigenze dell’atleta, mentre il supporto “crono”<br />

per i gomiti favorisce il mantenimento della postura<br />

corretta. Il computer multifunzione permette il monitoraggio<br />

costante del proprio allenamento.<br />

GARMONT<br />

Tel. 0423 8726<br />

info@garmont.com<br />

E.R. ROVERA<br />

Tel. 039 2459 333<br />

info@rovera.com<br />

protezione dalle intemperie<br />

Momentum IceLock GTX è lo scarponcino<br />

Garmont ideale per attività après-ski, escusionismo<br />

invernale e per un utilizzo quotidiano in<br />

villaggi di montagna. Ottima protezione dalle<br />

intemperie grazie alla fodera Gore-Tex Koala.<br />

La suola HyperGrip con 9 tasselli IceLock,<br />

caratterizzati da una tecnologia in fibre di<br />

vetro, assicura una tenuta ottimale su ghiaccio<br />

e neve. L’azienda propone anche lo scarpone<br />

Sofia Mid GTX, dall’altezza media per un<br />

uso quotidiano nei villaggi di montagna nella<br />

stagione invernale. La fodera in Gore-Tex Partelana<br />

offre ottima impermeabilità e isolamento<br />

termico mentre la suola Vibram IceTrek, specifica<br />

per l’inverno, assicura una buona tenuta<br />

sulla neve. Ideale per escursioni su neve.<br />

128<br />

regolazione ottimale dei volUmi<br />

Sideral è lo scarpone La Sportiva da sci alpinismo allaround<br />

pensato per l’escursionista esigente. È dotato di uno<br />

scafo interamente in Grilamid e di gambaletto in Poliamide<br />

PA12 con supporto ergonomico nella parte posteriore. Il<br />

sistema di allacciatura “Fast Lock System” (patent pending),<br />

formato dalla robusta ed ergonomica vertebra strutturale<br />

“Vertebra Technology” e dall’innovativa chiusura “Cam<br />

Closure System”, permette il passaggio dalla modalità<br />

ski a quella walk in un unico velocissimo movimento<br />

e garantisce al contempo un’ottimale regolazione dei<br />

volumi. L’escursione di movimento è eccezionalmente<br />

ampia grazie allo snodo EZ Flex presente sulla linguella<br />

in Pebax. La rullata è facilitata dal profilo ergonomico dello<br />

scafo che migliora il comfort e agevola sia la camminata<br />

che la trasmissione della potenza sugli sci. La soletta<br />

WarmSole interna estraibile inoltre, crea una<br />

barriera isolante con l’esterno. Finalmente<br />

un prodotto tecnico anche per sci<br />

alpinisti di medio livello.<br />

CALZATURIFICIO LA SPORTIVA<br />

Tel. 0462 571 800<br />

lasportiva@lasportiva.com<br />

enormi benefici<br />

Questa maglia rivoluzionaria della nuova<br />

linea 3D Wear Active Tense di Erreà ad<br />

applicazione universale grazie ad una scheletratura<br />

elastica in resina naturale aumenta<br />

la stabilità articolare e migliora la funzione<br />

muscolare dei gruppi ai quali è applicata,<br />

correggendo la postura. La Maglia Fysio è<br />

prodotta, progettata e brevettata in Italia ed<br />

è caratterizzata da una resina interna che<br />

aderisce al corpo e da linee verdi per un<br />

corretto ancoraggio. Il suo utilizzo permette<br />

principalmente un’apertura del diaframma<br />

e la stabilizzazione della spalla ed una<br />

conseguente correzione della postura di<br />

scapola e schiena che determinano un<br />

effetto preventivo sugli infortuni all’arto, una<br />

maggiore ossigenazione e respirazione che<br />

va ad aumentare i benefici sulle prestazioni<br />

sportive.<br />

ERREÀ SPORT<br />

Tel. 0521 3102<br />

info@errea.it


NORDICA<br />

Tel. 0422 7285<br />

nordica.info@nordica.com<br />

per ogni condizione<br />

di neve<br />

Gli sci Helldorado di<br />

Nordica, dedicati a chi ama il<br />

powder, offrono la versatilità<br />

di utilizzo su qualsiasi terreno<br />

e condizione di neve. La tecnologia<br />

Camrock di questi sci,<br />

che presentano un High Rise<br />

Profile, garantisce inoltre una<br />

gamma completa di funzioni<br />

che rispondono alle esigenze<br />

specifiche per back country e<br />

big lines. L’azienda propone<br />

anche Patron pro, lo scarpone<br />

avvolgente e performante, dotato<br />

di un’imbottitura calda per<br />

garantire il massimo comfort;<br />

precisione e sostegno per uno<br />

stile aggressive e shock absorption<br />

perfetto per affrontare<br />

big lines. La tecnologia Dual<br />

Density Full Shock Eraser attutisce<br />

efficacemente gli impatti<br />

e assorbe le vibrazioni, mentre<br />

la costruzione dello scafo<br />

Pro Freeride e la<br />

scarpetta Pro Fit<br />

garantiscono ottime<br />

performance.<br />

tempi di recUpero rapidissimi<br />

mUsica a portata di... braccio<br />

Quando si corre, la cosa più<br />

importante è sentirsi liberi nei<br />

movimenti e proprio a questo<br />

proposito sorge la domanda:<br />

“Quante volte vi è capitato di<br />

dover rinunciare all’ascolto di<br />

buona musica durante le vostre<br />

camminate all’aria aperta perché<br />

non sapevate dove mettere il<br />

vostro iPhone?”. È per questo che Gimer ha ideato<br />

una maglia tecnica in quattro colori, in grado di<br />

conciliare le due cose grazie ad una tasca posta sul<br />

braccio nella quale è possibile introdurre il proprio<br />

iPod o iPhone garantendo il massimo comfort.<br />

per amatori e professionisti<br />

PASASPORT<br />

Tel. 0442 659 022<br />

www.pasasport.it<br />

Utilizzo trasversale<br />

MAGLIFICIO GIMER<br />

Tel. 081 7528 308<br />

gimer@gimer.it<br />

Pasasport propone un’ampia gamma di accessori<br />

dedicati al ciclismo, settore che rappresenta<br />

da molti anni il core business della ditta. Guanti,<br />

copriscarpe, gambali, manicotti e molto altro; tutti<br />

i prodotti sono pensati e realizzati per chi si diletta<br />

in questo campo, dal semplice amatore al<br />

vero professionista. Entrano in gioco quindi<br />

tessuti altamente tecnici, forme e design<br />

anatomici, stampe siliconate dalla duplice<br />

funzione: estetica e antiscivolo. L’attenzione<br />

posta alle esigenze della clientela rende ogni articolo<br />

unico, personalizzabile in ogni suo aspetto, a<br />

seconda delle necessità di chi lo commissiona.<br />

Diego Remon Nuñez è uno dei due fortunati vincitori<br />

della sfida on-line Compex Wireless ‘No Limits’,<br />

creata per celebrare il lancio del rivoluzionario Compex<br />

Wireless, l’unico elettrostimolatore muscolare<br />

senza fili (EMS) per gli atleti. Diego Remon Nuñez si<br />

aggiunge a Pedro García, vincitore di una bicicletta<br />

professionale autografata da Mark Cavendish, Campione<br />

del Mondo di ciclismo. Entrambi hanno il privi-<br />

legio di essere fra i primi ad essere entrati in possesso<br />

di un Compex Wireless. Questi sistemi di Elettrostimolazione<br />

(EMS) sono usati in tutto il mondo dagli atleti per ottimizzare le<br />

loro sessioni di allenamento e velocizzare i tempi di recupero. Gli<br />

impulsi elettrici perfettamente controllati scatenano una contrazione<br />

muscolare, riproducendo i segnali naturali inviati dal cervello<br />

quando ordina ai muscoli di contrarsi, fornendo un allenamento<br />

mirato ed efficace. Si tratta del primo elettrostimolatore al mondo<br />

in grado di offrire una contrazione muscolare<br />

professionale, sicura ed efficace utilizzando<br />

la tecnologia senza fili. Accolto con grande<br />

entusiasmo dai migliori atleti, il sistema elimina<br />

finalmente l’ultimo ostacolo all’uso regolare e<br />

confortevole per ottenere prestazioni sempre<br />

migliori. Chiamata ‘No Limits’, la campagna<br />

lancio del Compex Wireless invitava i partecipanti<br />

a registrarsi sul sito web e gareggiare<br />

per ottenere quanti più fan possibili on-line.<br />

DJO ITALIA<br />

Tel. 02 48 463 386<br />

it.info@djoglobal.com<br />

Il prodotto invernale, brandizzato Colle<br />

e dedicato allo sci, identifica una collezione<br />

composta da quattro linee ispirate<br />

a quattro differenti temi di sviluppo, ma<br />

accomunate da un unico elemento: la<br />

trasversalità di utilizzo. Una di queste è la<br />

Freeride Line, segmento dinamico della collezione<br />

che prende ispirazione dal mondo<br />

street e dedicata al freeski. È la prima linea<br />

dedicata al freeski che non prende spunto<br />

né utilizza le vestibilità che caratterizzano<br />

i classici capi per lo snowboard. Nota<br />

importante per questa, come per le altre<br />

linee, è l’essenzialità che trova estroversione<br />

nei colori, fantasie, tessuti mantenendo<br />

un tema ricorrente: la trasversalità. Per lui<br />

e per lei, capi disegnati e realizzati con<br />

colori basici ma cool, come il nero della<br />

giacca in raso abbinato ad un tocco ‘shock’<br />

del pantalone fuxia, che rendono questo<br />

completo grintoso, dinamico, per una lady<br />

sempre al passo con quello che la moda<br />

del momento richiede. Guscio grigio “fumo<br />

di Londra” abbinato al pantalone di velluto<br />

tundra, rendono l’uomo grintoso, super e<br />

sempre... ‘freestyle’ sia sulle piste da sci<br />

che in centro città.<br />

Colle è distribuito<br />

da E-Group.<br />

E-GROUP<br />

Tel. 0423 631 711<br />

info@collesport.it


NOVITà PRODOTTO<br />

Il divertimento ha inizio<br />

FAS PENDEZZA<br />

Tel. 0346 21 164<br />

info@faspendezza.it<br />

Beach Volley in tutta sicurezza<br />

Il tavolo da Ping Pong Active è disponibile nelle due versioni<br />

da interno e da esterno, e nei colori verde e blu. Presenta un<br />

telaio robusto in tubolare d’acciaio 30x30 ed è dotato di cornice<br />

in metallo a sostegno del piano che per il modello da interno è<br />

in panoxil 19 mm e per esterno è in resina melaminica 6 mm. È<br />

dotato di quattro ruote completamente manovrabili di cui due<br />

con freno, e di piedini regolabili per terreni sconnessi. La chiusura<br />

e l’apertura del tavolo sono semplici<br />

e sicure, grazie a un sistema di<br />

blocco automatico. Il tavolo è<br />

fornito interamente, montato<br />

e pronto per il gioco. Le misure<br />

d’ingombro del tavolo chiuso sono<br />

163x66x167 cm. Fas propone<br />

anche il tavolo Camping, ideale per<br />

alberghi, spiagge, parchi, poiché completamente<br />

zincato (anche la rete è<br />

in acciaio zincato). Piano in<br />

resina melaminica 6 mm con<br />

robustissima struttura 35 mm<br />

zincata; è dotato di gambe tonde<br />

di diametro 80, ancorabile<br />

al suolo tramite un robusto<br />

sistema di fissaggio.<br />

Tecnologia e design<br />

I capi appartenenti a questa<br />

linea Tecso esaltano al massimo<br />

le possibilità della tecnologia<br />

seamless combinando zone ad<br />

elevato livello di traspirazione ad<br />

altre di supporto e compressione.<br />

Per garantire un ottimale<br />

livello di comfort termofisiologico,<br />

Tecso in questa linea<br />

ha combinato l’utilizzo della lana merinos al<br />

Dryarn. Molteplici sono i benefici garantiti da<br />

questo abbinamento: la lana mantiene la temperatura<br />

corporea e il Dryarn favorisce il passaggio dell’umidità<br />

verso l’esterno mantenendo il corpo sempre asciutto; in mischia<br />

WZ INTERNATIONAL<br />

Tel. 030 2691 660<br />

info@wz-international.com<br />

diminuiscono i problemi dell’infeltrimento; grazie all’alta resistenza<br />

all’umidità del polipropilene si prolunga la durata del capo. Migliorano<br />

quindi in generale le caratteristiche di manutenzione. La lana<br />

bagnata impiega molto tempo ad asciugarsi, in combinazione con<br />

il Dryarn vengono ridotti di molto i tempi di asciugatura. Le pieghe<br />

che sulla lana spariscono con il vapore, vengono ulteriormente<br />

distese dall’alta resilienza del polipropilene. Il comfort del corpo<br />

è assicurato dalle due fibre ad alta coibenza termica e dal basso<br />

peso specifico della combinazione. Tecso è distribuito da WZ<br />

International.<br />

GAMMASPORT<br />

Tel. 0438 454 305<br />

info@gammasport.com<br />

Gammasport, azienda certificata UNI EN ISO 9001:2008, è al momento una delle maggiori realtà produttive di attrezzature<br />

per lo sport in Italia. Nella vasta gamma di articoli offerti, che vanno dall’arredo palestra, alle porte calcio regolamentari presenti<br />

sui maggiori campi di serie A, agli impianti basket personalizzati per ogni particolare esigenza, all’arredo spogliatoio. Gammasport<br />

propone per la spiaggia un impianto beach volley semplice e funzionale. Realizzato in profilo di acciaio zincato diametro 76 mm, è<br />

dotato di bossole a croce da insabbiare, senza realizzare un plinto in calcestruzzo. Nelle speciali bossole a croce vanno inseriti 2<br />

pali in legno della lunghezza minima di 200 cm in modo da creare una solida base di appoggio a terra che una volta ricoperta<br />

di sabbia garantisce notevole stabilità. I pali sono dotati di arganello tendirete a cricchetto, montato su scorrevoli che<br />

si abbassano fino a terra, in modo da permettere anche il gioco del tennis. La linea di prodotti per il beach volley è completata<br />

da reti, segnaletica, palloni e protezioni di sicurezza.<br />

130<br />

Comfort e performance<br />

Protection di Mico Sport rappresenta il terzo strato concepito<br />

per proteggere il corpo dall’ambiente esterno, garantendo<br />

comfort e prestazioni in ogni condizione d’uso. Questo strato<br />

protegge da pioggia, vento e freddo e al contempo favorisce la<br />

traspirazione rilasciando il calore e l’umidità in eccesso proveniente<br />

dagli strati inferiori. MicoShell soft è il tessuto che abbina<br />

un fleece per l’isolamento a uno strato shell traspirante,<br />

per la massima protezione dalle abrasioni, dal<br />

freddo, dalla pioggia e dalla neve e offrire calore<br />

senza peso e inutile ingombro. La superficie<br />

esterna liscia e densa consente resistenza<br />

all’abrasione senza rigidità né fastidioso<br />

fruscio. La soffice garzatura interna di<br />

poliestere intrappola l’aria favorendo<br />

l’isolamento termico. La membrana<br />

intermedia blocca il vento e al contempo<br />

favorisce la trasmissione del vapore<br />

corporeo riducendo le situazioni di<br />

surriscaldamento corporeo. Le proprietà<br />

stretch assicurano la massima libertà di<br />

movimento in ogni condizione.<br />

MICO SPORT<br />

Tel. 030 2003 211<br />

info@mico.it<br />

Per un’attività naturale<br />

Il Nordic Walking è un’attività adatta a tutti, bambini adulti ed<br />

anziani perché naturale; è un ottimo esercizio cardiovascolare,<br />

in grado di allenare il cuore e la respirazione senza rischi o sforzi<br />

eccessivi, così come migliora la tonicità muscolare. Gli Sticks<br />

Strap Raxy Line sono una pratica ed elegante soluzione per tenere<br />

uniti i bastoncini, rendendone più facile e sicuro il trasporto<br />

semplicemente avvolgendoli con la fascia a strappo. È possibile<br />

personalizzarli con qualsiasi grafica o immagine in alta definizione.<br />

Questi Sticks Strap si possono abbinare con il pratico e sicuro<br />

reggi bottiglia. La stampa è in alta definizione e la qualità è made<br />

in Italy.<br />

RAXY LINE<br />

Tel. 0422 725 691<br />

info@raxyline.com


semplice e geniale<br />

allenamento efficace<br />

Ad un anno di distanza dal lancio, la rotella Carve<br />

della Cober conferma le aspettative. Le prove effettuate<br />

da maestri, opinion leader e tester delle maggiori riviste<br />

del settore hanno confermato tutte le caratteristiche per<br />

le quali è stata progettata. La particolare forma, infatti,<br />

permette di ridurre in modo sensibile l’attrito sulla neve,<br />

quando lo sciatore si inclina verso l’interno della curva e, avvicinando<br />

la mano al manto nevoso, porta così il bastone parallelo e<br />

rasente al terreno. Confortati da questo successo, i responsabili di<br />

progetto dell’azienda di Opera hanno previsto per la prossima collezione<br />

invernale, un ampliamento della gamma<br />

COBER<br />

Tel. 02 57 601 341<br />

info@cober.it<br />

svilUppo continUo per maggiori prestazioni<br />

Da circa 10 anni il team di sviluppo di X-Bionic lavora al proprio<br />

intimo funzionale per il miglioramento delle prestazioni. L’Energy Accumulator<br />

ha già vinto più premi internazionali di qualsiasi altra linea di intimo<br />

funzionale. Il team svizzero di sviluppo ha concepito l’Energy Accumulator<br />

EVO in modo tale da garantire una dissipazione rapida ed efficace<br />

del calore in eccesso in zone strategiche del corpo durante l’attività<br />

fisica, scongiurando il rischio di raffreddamento. L’AirConditioning Channel<br />

sul torace e sulla parte bassa della schiena fa parte del sistema di<br />

climatizzazione intelligente che caratterizza questa linea di intimo. Questo<br />

sistema rinfresca grazie a un continuo ricambio di aria fresca e cede efficacemente<br />

l’umidità all’esterno. Rispetto alla sua prestazione muscolare,<br />

l’interno coscia patisce meno il freddo. L’Innerlap AirConditioningZone,<br />

una maglia reticolare fine con funzione di isolamento zero posizionata in<br />

questa zona, regola la temperatura corporea e favorisce l’azione climatizzante<br />

esercitata dall’evaporazione del sudore. L’AirConditionigSpot<br />

gestisce l’umidità nelle zone soggette a una<br />

sudorazione intensa, come la parte posteriore del<br />

ginocchio e i gomiti. Il calore corporeo spinge il sudore<br />

verso la superficie esterna della struttura, dove<br />

evapora. Nelle foto, oltre a un<br />

capo Energy Accumulator<br />

EVO, i due atleti Svindal<br />

e Jansrud della nazionale<br />

norvegese di Sci Alpino,<br />

di cui X-Bionic è fornitore<br />

ufficiale underwear. X-Bionic<br />

è distribuito da Trerè<br />

TRERÈ INNOVATION<br />

Tel. 0376 718 611<br />

x-bionic@trereinnovation.it<br />

di bastoni dotati di questa rotella,<br />

che sarà infatti montata su tutti i modelli di<br />

fascia superiore.<br />

per chi non si accontenta<br />

La calza da uomo e donna prodotta da Calzificio Concorde<br />

per sportivi al top con rinforzi differenziati e a compressione<br />

graduale per ridurre al minimo il calo della prestazione dovuta allo<br />

stress derivato dalla scomodità presenta inserti in polipropilene e<br />

lana nella suola e nella zona anteriore, per conferire massima traspirabiltà<br />

e isolamento. Il lycra elasticizzato presente in tutta la calza e<br />

la differenza di maglia e filato garantiscono inoltre che la calza stia<br />

immobile anche con calzature tecniche durante sforzi prolungati. Si<br />

CALZIFICIO CONCORDE<br />

Tel. 030 2792 338<br />

info@calzificioconcorde.it<br />

tratta di una calza per lo sportivo che<br />

non si accontenta, ma che pretende il<br />

massimo miglioramento possibile.<br />

Tenere sotto controllo il battito<br />

cardiaco e il livello di soglia anaerobica è<br />

fondamentale per impostare in modo corretto<br />

ed efficace l’allenamento quotidiano<br />

sia di corsa che di bicicletta. Il cardiofrequenzimetro<br />

di Cor Sport è stato studiato<br />

in modo da permettere all’atleta la miglior<br />

pianificazione della seduta di allenamento<br />

utilizzando la funzione target zone, cioè<br />

la zona di frequenza cardiaca individuata<br />

come allenante in base alle proprie<br />

necessità. Il cardiofrequenzimetro è dotato<br />

di un segnale acustico che avvisa l’atleta<br />

nel caso in cui venga superato il valore<br />

massimo di battiti cardiaci impostato; ciò<br />

consente la miglior gestione del ritmo<br />

del cuore sotto sforzo. Lo strumento è in<br />

grado inoltre di indicare il dato di<br />

pulsazioni sia<br />

istantaneo che<br />

medio, oltre<br />

che fornire il<br />

numero di calorie<br />

consumate nella<br />

seduta di allenamento,<br />

funzione particolarmente<br />

interessante se l’obiettivo<br />

è il dimagrimento. Grazie<br />

ad un comodo cinturino in<br />

gomma, può essere usato<br />

anche come orologio con<br />

datario. Il cardiofrequenzimetro<br />

Cor Sport è disponibile nelle colorazioni<br />

nero, azzurro e grigio.<br />

COR SPORT<br />

Tel. 0423 83296<br />

info@corsport.com<br />

l’ora... in Un secondo<br />

Inverno significa maglioni, sciarpe, giacche e giacconi,<br />

insomma coperture di ogni tipo, purché riparino dal<br />

freddo. Ma se vogliamo sapere che ore sono in un attimo,<br />

senza dover sollevare e risollevare strati di tessuti, polsini<br />

in maglia e quant’altro, ecco una simpatica idea proposta<br />

da Pasasport: un guanto antivento foderato, che permette<br />

di guardare l’orologio rapidamente,<br />

grazie al suo polsino sagomato<br />

nel quale il quadrante si inserisce<br />

perfettamente. Un<br />

accessorio tanto semplice<br />

quanto funzionale, ideale<br />

per chi fa sport ma anche<br />

per una semplice passeggiata<br />

all’aperto.<br />

PASASPORT<br />

Tel. 0442 659 022<br />

www.pasasport.it<br />

131


NOVITà PRODOTTO<br />

AQUAFIL<br />

Tel. 0464 581 218<br />

marketing.textile@aquafil.com<br />

MassiMa resistenza<br />

Columbia presenta questa scarpa con tomaia in mesh resistente alle abrasioni unito a sovralaminazioni<br />

in pelle di alta qualità, per il massimo della resistenza. La tomaia è abbinata a una struttura<br />

impermeabile e traspirante OutDry, ovvero il massimo della tecnologia per la protezione dall’acqua.<br />

L’intersuola è in Techlite su tutta la lunghezza per garantire leggerezza e ammortizzazione. La suola è<br />

avvolgente sull’arco plantare per dare una rigidità torsionale ancora maggiore al sottopiede. La suola<br />

in Omni-Grip è progettata con battistrada che garantisce massima tenuta in tutti i tipi di terreno.<br />

PartnershiP ad alto contenuto<br />

tecnologico<br />

TCX Base Layer Winter, sviluppata in sinergia<br />

fra TCX (marchio del gruppo Novation) e Dryarn, è<br />

stata studiata in modo approfondito in considerazione<br />

del fatto che il capo è da utilizzarsi in<br />

inverno sotto altri capi di protezione esterna,<br />

quindi in assenza di aerazione diretta. Lo scopo<br />

è mantenere la pelle asciutta e calda, impedire<br />

al sudore di ristagnare e di produrre freddo,<br />

mantenere la temperatura del corpo costantemente<br />

confortevole, prevedendo situazioni<br />

di escursioni termiche molto forti. La<br />

collezione Base Layer Summer invece si<br />

compone di diversi pezzi (maglia maniche<br />

corte, smanicato, lupetto con manica<br />

lunga, pantaloncino corto e lungo) che,<br />

anche grazie all’utilizzo di Dryarn, sono ideali<br />

per essere indossati nel periodo più caldo<br />

dell’anno, quando il corpo è più soggetto a<br />

sudorazione e diventa fondamentale la termoregolabilità<br />

del capo che si indossa. In tutti<br />

i capi TCX Base Layer comfort, benessere<br />

e prestazioni sono assicurate grazie alla<br />

tecnologia Seamless che garantisce un fit<br />

perfetto a pelle che segue la morfologia del<br />

corpo e customizza lo stesso senza condizionamenti.<br />

La presenza di cuciture piatte solo<br />

su maniche e fianchi permette al capo di essere indeformabile<br />

e adattarsi al corpo senza costringere.<br />

visione iMPareggiabile<br />

Direttamente dalle piste da cross alle piste innevate<br />

arriva la maschera Progrip 3450, disponibile con colorazione<br />

Flash e Carbon. Garantisce visibilità impareggiabile<br />

in tutte le direzioni. Possibilità di utilizzo anche a chi usa<br />

occhiali da vista grazie a speciali scanalature per alloggiare<br />

le bacchette. 100% protezione UV. Prese d’aria superiori e<br />

inferiori per una migliore efficacia delle lenti anti appannamento.<br />

Elastico di 45 cm regolabile tramite doppie fibbie.<br />

Assicura perfetto fit anche con casco. Tutte le lenti sono<br />

anti appannamento e con trattamento anti graffio. Disponibile<br />

con la busta in microfibra porta maschera. Gamma<br />

di lenti montabili: doppia arancio, doppia fotocromatica,<br />

specchio argento, specchio blu, sferica a specchio argento,<br />

specchio arcobaleno e polarizzata. Progrip è distribuito da<br />

Plastiche Cassano.<br />

PLASTICHE CASSANO<br />

Tel. 0331 200 652<br />

progrip@progrip.it<br />

relax ai MassiMi livelli<br />

La vasca idromassaggio da<br />

esterno High Muster rappresenta<br />

il sogno di tutti coloro che hanno<br />

un giardino o dello spazio esterno<br />

da poter sfruttare. Bella, comoda,<br />

facile da installare, offre il<br />

massimo del relax, si può utilizzare<br />

da soli o in compagnia fino ad<br />

un massimo di sei persone. Può<br />

essere usata anche in interno.<br />

Il computer di controllo regola:<br />

bolle, tempo, pompe, riscaldamento,<br />

lampada, radio e cd,<br />

sensore. La vasca presenta un<br />

rivestimento in acrilico ed ha un<br />

peso di 400 kg a secco e di 685<br />

kg con acqua. Presenta inoltre:<br />

sei getti di massaggio acqua, sei<br />

getti di massaggio aria, riscaldamento<br />

1500 KW, pompa per<br />

l’acqua a 1500 KW, pompa per<br />

le bolle a 700 W, alimentazione<br />

220-240 V 50 Hz, assorbimento<br />

3700 watt. Completano la vasca:<br />

cascata, filtro, rubinetti di regolazione<br />

dell’ingresso dell’acqua,<br />

regolatore bolle, lampada, radio,<br />

scaletta, copertura. High Muster è<br />

distribuito da High Power.<br />

HIGH POWER<br />

Tel. 0549 950 078<br />

commerciale@area51.sm<br />

una soluzione PerforMante<br />

OUTDRY TECHNOLOGIES<br />

Tel. 0331 677 611<br />

outdryinfo@outdry.com<br />

Ecco 4 proposte della nuova collezione Spac Divisione Vegam:<br />

la soluzione più performante e innovativa per i prodotti. Una perfetta<br />

combinazione tra look e performance che garantisce così un prodotto<br />

con elevate prestazioni come<br />

resistenza all’abrasione e costruzioe<br />

indemagliabile unita<br />

ad un aspetto accattivante.<br />

L’ampia gamma di colori e<br />

le molteplici possibilità di<br />

accoppiatura rendono questi<br />

tessuti adatti alle più svariate<br />

tipologie di prodotti tecnici<br />

quali calzature, abbigliamento<br />

tecnico, protezioni.<br />

132<br />

SPAC DIvISIONE vEGAm<br />

Tel. 0445 403 226<br />

www.vegam.eu


versatilità assicUrata<br />

totale versatilità<br />

Concepita come il Top di gamma<br />

della collezione 2012/2013 di West<br />

Scout, la linea “WSXP” è assolutamente<br />

versatile sia per lo sport che<br />

per il tempo libero, caratterizzata da<br />

linee rigorose e slim-fit impreziosite<br />

da dettagli moda e da un utilizzo di<br />

diversi tessuti tra i quali il tessuto“Schoeller” ad effetto<br />

alluminio. Questa estrema eleganza estetica custodisce<br />

la natura tecnica dei capi caratterizzati da maniche<br />

preformate, zip waterproof ed inserti in tessuti bi<br />

elastici nei punti critici, cuciture 100% termo nastrate,<br />

imbottiture in vera piuma, ovatte Ultraslim e Thermolite<br />

di diversi pesi a seconda delle esigenze. Una linea<br />

confortevole e dalla tecnologia avanzata concepita<br />

per garantire migliori performances sportive. West<br />

FREMIL INTERNATIONAL<br />

Tel. 06 91 607 109<br />

contact@westscout.it<br />

miscela esplosiva per Un’immagine inedita<br />

Scout è un marchio<br />

distribuito da Fremil<br />

International.<br />

Una linea fortemente connotata con un look sportivo puro e lineare, coniugata<br />

a dettagli di sofisticato design e silhouette di “perfect fitting”. Aquarapid lavora sui<br />

dettagli: loghi impreziositi da applicazioni e serigrafie, lamine trasparenti sovrastampate<br />

e grafiche sfumate di carbonio, apportano preziosità e innovazione; inserti che<br />

si fondono con stampe e tinte unite, colori inediti che evocano racing team e piping<br />

che slanciano e sottolineano la silhouette<br />

accentuandone la vestibilità, rendono ogni<br />

capo della linea FSW12 unico e prezioso<br />

nei modelli interi e nell’innovativo 2 pezzi. I<br />

tessuti migliori in esclusiva per Aquarapid,<br />

come il Defender e il CL2race, sono utilizzati<br />

per migliorarne le performance. Anche la<br />

linea uomo ripercorre le caratteristiche<br />

proprie della donna, con inserti e piping che<br />

apportano tecnicità per un look sportivo e<br />

unico.<br />

AQUARAPID – IGA COMPANY<br />

Tel. 039 2497 344<br />

info@aquarapid.it<br />

per Una perfetta<br />

climatizzazione<br />

L’elemento centrale dei<br />

capi di abbigliamento intimo X-<br />

Bionic che utilizzano l’Energy<br />

Accumulator EVO è l’ampio<br />

sistema 3D-BionicSphere<br />

che, non appena iniziano a<br />

scorrere le prime gocce di<br />

sudore, garantisce la necessaria climatizzazione.<br />

X-Bionic lascia<br />

un po’ di umidità residua<br />

sulla pelle, prevenendo la<br />

sovrapproduzione di sudore<br />

e garantendo la climatizzazione attraverso<br />

l’evaporazione dello stesso. All’aumentare della<br />

sudorazione con l’intensificarsi dell’attività<br />

fisica, il sistema assorbe il sudore in eccesso<br />

per mezzo delle SweatTraps e lo cede all’Evaporation<br />

Surface Expander dove evapora. Gli<br />

OuterAirChannels garantiscono un apporto<br />

continuo di aria fresca, in modo tale da far funzionare<br />

il più efficacemente possibile l’ampia<br />

superficie costituita da fibre divise. In fase di<br />

riposo l’azione rinfrescante del sudore cessa<br />

e si attivano gli InnerAirChannels del sistema,<br />

in modo tale che l’aria dell’ambiente circostante<br />

non rappresenti più un fattore di rischio.<br />

Questi canali incorporano aria calda al proprio<br />

interno, garantendo un effetto isolante. Mentre<br />

l’intimo tradizionale si assottiglia piegando il<br />

ginocchio o il gomito, in queste zone l’Energy<br />

Accumulator EVO ha una struttura particolare:<br />

seguendo il principio della fisarmonica, le<br />

ExpansionRibs fanno aprire un sistema di camere<br />

e canali in cui viene immagazzinata l’aria<br />

calda. La loro flessibilità e l’elasticità del filato<br />

utilizzato garantiscono il massimo isolamento,<br />

senza compromettere la libertà di movimento.<br />

L’Energy Accumulator EVO è aderente<br />

e, grazie alla speciale X-Impact Technology,<br />

protegge gli organi interni dal freddo e riduce<br />

sensibilmente le vibrazioni muscolari, che<br />

portano a un calo del rendimento fisico. Al<br />

tempo stesso stimola la circolazione sanguigna<br />

e migliora l’apporto di sostanze nutritive.<br />

X-Bionic è distribuito da Trerè.<br />

TRERÈ INNOVATION<br />

Tel. 0376 718 611<br />

x-bionic@trereinnovation.it<br />

Dainese presenta un innovativo concept ski in grado di coniugare termicità e protezione. Grazie all’utilizzo di un tessuto idrorepellente<br />

con imbottitura in piuma 90/10 e alla predisposizione per kit protettivi Dainese, tale capo risulta essere assolutamente versatile ed<br />

in grado di soddisfare le richieste dei consumatori più esigenti. In corrispondenza dei gomiti e delle spalle, vi sono infatti delle apposite<br />

tasche in grado di ospitare protezioni morbide Pro-Shape, opportunamente studiate ed omologate CE 1621.1. Allo stesso modo, sulla<br />

schiena vi è una tasca ove collocare un apposito paraschiena in Crash Absorb, omologato CE EN 1621.2 livello 1. Mediante i due kit<br />

acquistabili separatamente si potranno infatti ottenere fino a 8 diversi livelli<br />

protettivi, per ottenere la massima protezione, sia dal freddo che dagli urti.<br />

La giacca presenta 2 tasche sui fianchi e due tasche sul petto opportunamente<br />

studiate per facilitare l’inserimento e l’estrazione degli oggetti<br />

dalle stesse, nella configurazione completa che comprende l’utilizzo del<br />

guscio X-Flight Dainese. Completano il capo i polsini con comoda ghetta<br />

in lycra ergonomica con foro per il pollice e la<br />

presenza di una cerniera posteriore in grado<br />

di agganciare la stessa giacca ai pantaloni,<br />

assicurando così massima termicità.<br />

DAINESE<br />

Tel.0444 224 100<br />

info@dainese.com<br />

133


NOVITà PRODOTTO<br />

nessUn ostacolo al<br />

raggiUngimento della vetta<br />

CALZATURIFICIO<br />

LA SPORTIVA<br />

Tel. 0462 571 800<br />

lasportiva@lasportiva.com<br />

134<br />

La Storm Fighter Jacket è l’hard shell<br />

per eccellenza della collezione La<br />

Sportiva. Leggerissima, realizzata<br />

con tecnologia Gore-Tex Active<br />

Shell, è totalmente impermeabile<br />

e l’ideale per attività ad alto<br />

impatto aerobico come lo sci<br />

alpinismo. Combina leggerezza<br />

e un altissimo<br />

livello di protezione<br />

dagli agenti esterni,<br />

in un prodotto<br />

packable<br />

e quindi<br />

facilmente trasportabile<br />

nello<br />

zaino. Massima<br />

mobilità delle<br />

braccia grazie ai<br />

tessuti stretch e ai<br />

polsini elastici preformati.<br />

Il collo alto ed il<br />

cappuccio integrato, conferiscono<br />

massima protezione<br />

da vento, neve e pioggia,<br />

garantendo al contempo<br />

massima visibilità e mobilità.<br />

Il cappuccio ha inoltre una<br />

vestibilità “multi-fit” che permette<br />

di essere indossato<br />

con o senza casco. Grazie<br />

alla sua versatilità, Storm<br />

Fighter Jacket può essere<br />

indossata sia singolarmente<br />

che come strato esterno<br />

sopra ad un insulation<br />

layer. Storm Fighter Pant<br />

GTX è un pantalone hard<br />

shell 3 strati laminato in<br />

Gore-Tex Pro Shell.<br />

Impermeabile e<br />

traspirante conferisce<br />

un’elevata protezione<br />

contro gli<br />

agenti atmosferici.<br />

Taglio “Comfort<br />

fit” e ginocchia<br />

pre-sagomate<br />

per massima<br />

mobilità, può<br />

essere indossato come strato<br />

esterno sopra ad un pantalone<br />

termico oppure da solo come<br />

strato singolo. Giro-vita in materiali<br />

sof-shell elastici e traspiranti<br />

e le bretelle addizionali permettono<br />

una personalizzazione massima della vestibilità.<br />

Resolute GTX pant è un prodotto<br />

packable e presenta: tasche capienti,<br />

rinforzi anti-taglio sul fondo gamba, risvolti<br />

facilmente adattabili allo scarpone e zip<br />

complete su entrambe le gambe.<br />

adatta a vari sport<br />

Grazie alle sue zone comprimenti e all’innovativa<br />

tecnologia X4Mance questa linea Tecso è ideale per tutti<br />

coloro che mettono il proprio fisico sotto massimo stress<br />

durante l’attività sportiva. I prodotti di questa linea offrono<br />

elevate particolarità tecniche, inoltre grazie all’uso del<br />

filato Meryl Skinlife questa linea vanta la proprietà (sotto<br />

l’influenza di ioni di argento), di mantenere tutte le caratteristiche<br />

batteriostatiche, oltre all’alta traspirabilità,<br />

altissimo comfort, assenza di cuciture grazie alla tecnologia<br />

seamless, morbidezza al tatto, si adatta perfettamente<br />

al corpo, è ipoallergenica, antistatica, massima libertà<br />

Tel. 030 2691 660<br />

WZ INTERNATIONAL<br />

di movimento, rapidissima asciugatura dopo il lavaggio. info@wz-international.com<br />

I prodotti trattati con tecnologia X4Mance funzionano<br />

come un pannello solare, grazie alla capacità di assorbire luce solare per poi riemetterla<br />

sull’acqua corporea sotto forma di impulsi fotonici. Altro aspetto fondamentale della<br />

tecnologia X4Mance è che i materiali trattati mantengono per sempre la proprietà di<br />

rilasciare queste frequenze in quanto il procedimento è irreversibile. Tecso è distribuito<br />

da WZ International.<br />

massimo comfort<br />

declinato al femminile<br />

Aquarapid presenta il nuovo modello Arabel che<br />

arricchisce la gamma della linea esclusiva Appeal,<br />

per la donna che ricerca il massimo comfort in un costume<br />

da nuoto. Modellistiche particolarmente curate<br />

che esaltano la silhouette, assicurando un’elevata<br />

vestibillità e funzionallità, modellando senza costringere.<br />

Il modello Arabel presenta una foderina stretch<br />

interna per un piacevole sostegno del seno e spalline<br />

regolabili per un’assoluta vestibilità; gli inserti laterali<br />

contribuiscono ad un perfetto fitting. La gamma delle<br />

varianti colore impreziosisce ulteriormente questo<br />

capo unico nel suo genere.<br />

AQUARAPID – IGA COMPANY<br />

Tel. 039 2497 344<br />

info@aquarapid.it<br />

soddisfazione garantita<br />

I capi della linea Dynamic<br />

di West Scout sono realizzati,<br />

principalmente, con tessuto<br />

3 strati accoppiato-mesh<br />

e personalizzazioni effetto<br />

“graphite”, unitamente a maxi<br />

zip waterproof a contrasto,<br />

tessuti bi-elastici e termo<br />

riflettenti, cuciture 100%<br />

termo nastrate ed ovatte<br />

ultraslim. Tutte caratteristiche<br />

che rendono questa linea<br />

altamente tecnica e di tendenza<br />

con diverse vestibilità<br />

per soddisfare una più ampia<br />

fascia di clientela. West<br />

scout è un marchio distribuito<br />

da Fremil International.<br />

FREMIL INTERNATIONAL<br />

Tel. 06 91 607 109<br />

contact@westscout.it


CARVICO<br />

Tel. 035 780 111<br />

carvico@carvico.com<br />

comfort e protezione<br />

vestire lo sport invernale<br />

Vuelta è un tecno tessuto bielastico garzato, perfetto<br />

per la pratica degli sport aerobici più impegnativi, quando<br />

è fondamentale indossare capi che garantiscono il corretto<br />

scambio termico tra il corpo e l’esterno. È traspirante, antipilling,<br />

resistente all’abrasione e ha una soffice garzatura.<br />

L’elevata elasticità permette di creare linee di abbigliamento<br />

che non costringono l’atleta e non ne limitano i movimenti,<br />

perfezionando le prestazioni aerodinamiche. Vuelta ha<br />

un effetto second skin: leggero, comodo e confortevole.<br />

Offre ottima vestibilità, estrema morbidezza ed è di facile<br />

manutenzione. L’elevata termicità e l’eccezionale traspirabilità, permettono al muscolo di<br />

lavorare in un ambiente caldo e asciutto, così da prevenire il sopraggiungere di imprevisti<br />

muscolari. La cartella colori è stata ampliata inserendo, oltre ai classici colori sportivi,<br />

una gamma sport vintage. È stata arricchita da accenti freschi e fluo, ideali per il ciclismo<br />

invernale e per la felperia giovane, dal sapore cool young.<br />

performance efficaci<br />

DIGI INSTRUMENTS<br />

Tel. 051 6782 046<br />

info@digi-instruments.it<br />

“Spenco Medical Corporation”, uno dei leader mondiali nel<br />

campo della cura del piede, presenta i Sandals Total Support: una<br />

calzatura progettata per il supporto avanzato del piede e il massimo<br />

comfort. Gli studi dimostrano che l’utilizzo di infradito e calzature<br />

con suola sottile influisce sul modo in cui si cammina e<br />

il loro eccessivo uso può causare seri danni. La linea Yumi<br />

dal classico stile ad infradito è stata ampliata con altri colori<br />

e la nuova linea Kholo soddisferà sicuramente le richieste del<br />

pubblico che apprezza i Sandals con fascia. Grazie all’esclusivo<br />

plantare nel 2010 hanno ottenuto la certificazione della APMA (American<br />

Podiatric Medical Association). Fra le caratteristiche principali:<br />

sistema ammortizzante che assorbe gli urti e riduce la tendenza<br />

alla pronazione e alla supinazione; avanzato supporto dell’arco<br />

plantare e profonda coppa per il tallone per una maggiore stabilità<br />

e controllo del movimento; superficie in EVA che si modella<br />

nel tempo per adattarsi alla forma unica del piede; supporto<br />

per l’arco metatarsale che scarica la pressione dall’avampiede<br />

per alleviare il dolore alla parte<br />

anteriore del piede; morbide fasce<br />

che garantiscono comfort e vestibilità<br />

a lungo. I Sandals sono distribuiti da<br />

Digi Instruments.<br />

Con il tessuto TexWinner, Gil-Spaziale Splendy ha stabilito un nuovo traguardo: un<br />

supporto hi-tech che garantisce tempi di asciugatura e performance molto più efficaci<br />

della microfibra semplice. Le caratteristiche del prodotto sono certe e certificate.<br />

L’azienda milanese è l’unica impresa che sottopone regolarmente il proprio prodotto alla<br />

più completa serie di analisi e test per verificarne qualità e veridicità, in collaborazione<br />

con il Centro Tessile Cotoniero di Busto<br />

Arsizio dal quale ha ricevuto la certificazione<br />

Oeko Tex – Fiducia nel Tessile<br />

riconosciuta a<br />

livello internazionale.<br />

I risultati<br />

sono consultabili<br />

da chiunque e,<br />

soprattutto, la<br />

differenza tra le<br />

creazioni Spaziale<br />

Splendy e<br />

la nutrita schiera<br />

di copie, più o<br />

meno corrette,<br />

è evidente e<br />

tangibile.<br />

GIL – SPAZIALE SPLENDY<br />

Tel. 02 70 636 911<br />

marketing@spazialesplendy.it<br />

Una sciata in totale<br />

sicUrezza<br />

Orbit è uno scarpone proposto da<br />

Garmont a 3 leve solido, che offre le<br />

performance di uno scarpone da sci alpinismo<br />

con un peso che rasenta quello dei<br />

modelli race. Orbit può essere utilizzato<br />

con i modelli più larghi di sci, ma quando<br />

viene abbinato a sci da touring ultraleggeri<br />

e ai relativi attacchi, si crea una perfetta<br />

combinazione di velocità e leggerezza. La<br />

scarpetta di Orbit è la EZ Fit dallo specifico<br />

design Garmont, che permette ottime<br />

prestazioni senza essere termoformata,<br />

ma, allo stesso tempo, è termoformabile<br />

al 100%, per gli sciatori che preferiscono<br />

una maggiore personalizzazione. È<br />

calda e confortevole,<br />

così come viene<br />

richiesto dagli sci<br />

alpinisti.<br />

nessUn infortUnio<br />

La linea 3D Wear Active Tense di<br />

Erreà si completa con la presenza dei<br />

panta Exo e panta Ergo specifici per<br />

le articolazioni inferiori. Il loro utilizzo<br />

permette principalmente la stabilizzazione<br />

e una corretta postura del ginocchio con<br />

un conseguente effetto preventivo sugli<br />

infortuni degli arti inferiori,<br />

una maggiore stabilità e<br />

un miglioramento delle<br />

performance nella corsa<br />

e delle prestazioni.<br />

ERREÀ SPORT<br />

Tel. 0521 3102<br />

info@errea.it<br />

GARMONT<br />

Tel. 0423 8726<br />

info@garmont.com<br />

135


NOVITà PRODOTTO<br />

136<br />

il tessUto per Una donna<br />

di classe, e non solo<br />

Vertigo è l’innovativo tessuto che unisce<br />

tecnicità e fascino, performance e creatività,<br />

per un design grafico attuale e contemporaneo.<br />

L’estrema elasticità del tessuto e l’eccezionale<br />

recupero della forma anche dopo<br />

numerosi lavaggi, permettono di creare capi<br />

di abbigliamento intimo capaci di adattarsi al<br />

corpo modellando le forme senza particolari<br />

costrizioni. Ecco perché Vertigo vanta la certificazione<br />

Lycra Beauty di Invista: programma<br />

pensato per garantire capi da intimo shaping<br />

all’avanguardia capaci di assicurare comfort,<br />

stile, qualità ed eleganza. Per quanto riguarda<br />

invece il mondo dell’abbigliamento sportivo,<br />

Vertigo è un punto di riferimento per tutti<br />

gli atleti, anche i più esigenti. Compatto e<br />

coprente assicura una corretta compressione<br />

muscolare, fondamentale per rallentare la<br />

formazione dell’acido lattico, aumentare la<br />

resistenza, affinare la precisione dei movimenti<br />

ed esercitare un leggero massaggio sulle<br />

fasce muscolari, posticipando la sensazione<br />

di affaticamento. Queste caratteristiche<br />

hanno assicurato a Vertigo la<br />

certificazione Lycra Sport, garanzia<br />

di elevata tecnicità del<br />

tessuto, libertà di movimento,<br />

raggiungimento della massima<br />

performance. Inoltre, questo<br />

tessuto resiste al pilling e alle<br />

abrasioni, protegge dai raggi<br />

UV (UPF 50+) e grazie alla<br />

presenza dell’elastomero Xtra<br />

Life Lycra, resiste agli attacchi<br />

del cloro, delle creme e del<br />

sudore, molto più a lungo<br />

rispetto ad un tessuto realizzato<br />

con elastomero standard.<br />

CARVICO<br />

Tel. 035 780 111<br />

carvico@carvico.com<br />

tanti stili in Una sola collezione<br />

doti incredibili<br />

La TP25 prodotta da R. Off. B. è<br />

una rettificatrice a mole in ceramica<br />

semplice da usare per la lavorazione<br />

della lamina laterale e per il tuning<br />

degli sci. Si caratterizza oltre che<br />

per un ingombro davvero ridotto (cm<br />

84x67x126h) anche per una qualità<br />

eccellente.<br />

R. OFF. B.<br />

Tel. 0445 621 023<br />

info@roffb.com<br />

Il barefoot, quello vero, consiste nel muoversi<br />

con il piede completamente scalzo. Oggi, tutti i<br />

vantaggi che ne conseguono, sono ottenibili solo<br />

con un calzare e mai con una calzatura anche se<br />

minimalista. La Divisione Ricerca e Sviluppo di<br />

Akkua in collaborazione con quella di Elav hanno<br />

realizzato R’Evolution, l’unico prodotto al mondo<br />

progettato a partire dalla calza invece che dalla<br />

scarpa. Il processo di Ricerca e Sviluppo ha<br />

comportato un lavoro di studio biomeccanico e dei<br />

materiali per arrivare ad un prodotto che consente<br />

di far lavorare il piede come se fosse scalzo quando<br />

in realtà è ben protetto dal mondo esterno. Akkua<br />

ha sviluppato tre tipologie di prodotti che spaziano<br />

dal Free Time al Fitness al Running, con precise<br />

caratteristiche tecniche strettamente legate alla<br />

tipologia dell’impegno meccanico. Il piede ritornerà<br />

finalmente a lavorare come è stato progettato<br />

dalla natura, per una piacevole sensazione quasi<br />

dimenticata. Fra i maggiori benefici di R’Evolution:<br />

appoggio fisiologico del piede, caricamento efficace<br />

delle volte plantari, trasferimento ottimale dell’energia<br />

meccanica ed ottimizzazione della locomozione,<br />

aumento del reflusso venoso, ottimizzazione del<br />

treno ascendente di vibrazioni meccaniche naturali,<br />

aumento del drenaggio linfatico.<br />

AKKUA<br />

Tel. 030 6821 559<br />

info@akkua.it<br />

Il design giovanile della collezione Freezone di Icepeak si rivolge in modo particolare agli snowboarders. Il nucleo della collezione si<br />

basa su tessuti funzionali dal tocco fashion, con fantasie dalle colorazioni vivacissime. Le linee di questi capi si ispirano allo streetwear<br />

e alle uniformi militari. Per i tessuti, fra le novità troviamo il denim laminato per i pantaloni (63% in cotone, 37% in poliestere), e il velluto<br />

laminato sempre per i pantaloni (10.000 mm/5000mvp). I colori accesi utilizzati per i capi femminili<br />

sono: melanzana, blueberry, mango, raspberry, limone, rosso pomodoro e mela verde. Un’altra<br />

palette di colori disponibile utilizza le varie sfumature del blu, oltre ai colori torrone e cioccolato.<br />

La collezione racchiude diversi stili, e comprende: giacche tinta unita che si abbianano facilmente<br />

con i pantaloni da sci dai colori vivaci, giacche imbottite con fantasie a scacchi e dalle stampe in<br />

moderno camouflage. Tutte le giacche imbottite hanno dettagli funzionali come cappucci rimovibili,<br />

sbocchi di aerazione, cuciture nastrate, polsini in<br />

lycra, e inserti para neve staccabili ed elasticizzati.<br />

Le numerose tasche, le zip nastrate, i blocchi di<br />

colore e i rivestimenti con diversi materiali completano<br />

i capi. Inoltre, la collezione comprende un’ampia<br />

varietà di midlayer, che vanno dalle giacche<br />

soft shell fino alle felpe<br />

in cotone.<br />

L-FASHION GROUP<br />

Tel. +358 (0) 3 8221211<br />

www.lutha.fi<br />

riscoprire antiche sensazioni

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