Investire nelle Rinnovabili Ok - ABI Lab
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10 <strong>Investire</strong> <strong>nelle</strong> rinnovabili<br />
Negli ultimi cinque anni la<br />
produzione da rinnovabili<br />
è raddoppiata in relazione<br />
ad una potenza installata<br />
più che triplicata<br />
Dal 2005 ad oggi, il parco di generazione elettrica italiano ha sperimentato<br />
una sostanziale stabilità nella produzione elettrica anche a causa della fase<br />
recessiva avviatasi nel 2008. In particolare, la generazione da impianti<br />
rinnovabili ha registrato una crescita negli ultimi cinque anni (CAGR 2005-2010:<br />
+15,1%), mentre quella da fonti tradizionali convenzionali ha sperimentato<br />
un calo complessivo (CAGR 2005-2010: -2,2%) arrestatosi solo nel 2009,<br />
prevalentemente grazie all’attenuazione della recessione economica. La<br />
recente crisi economica, cui ha fatto seguito un calo dei consumi elettrici, è<br />
stata sopportata, in termini di mancata produzione, interamente dagli impianti<br />
termoelettrici tradizionali, dal momento che le fonti rinnovabili beneficiano,<br />
da parte del Gestore della Rete, della cosiddetta ‘priorità di dispacciamento’<br />
(ossia la garanzia di ritiro prioritario) dell’energia così prodotta rispetto a quella<br />
generata dagli impianti convenzionali.<br />
I notevoli tassi di crescita sperimentati dal settore delle rinnovabili,<br />
relativamente a potenza installata (CAGR 2005-2010: +27%) e produzione di<br />
energia, evidenziano un comparto in forte espansione, almeno fino a tutto il<br />
2010, grazie principalmente alla favorevole struttura degli incentivi presente nel<br />
nostro Paese fino a tale data.<br />
Analizzando l’evoluzione della potenza efficiente per le singole tipologie di<br />
fonti rinnovabili è possibile notare come i tassi di crescita più elevati siano stati<br />
registrati, nell’ordine, dal fotovoltaico, dall’eolico e dalle bioenergie.<br />
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO - Le tecnologie da fonte rinnovabile<br />
Bioenergie<br />
Definizione<br />
di bioenergia:<br />
Tecnologia:<br />
Come si articola la<br />
tecnologia:<br />
Presenza della tecnologia<br />
(% sulla produzione idroelettrica<br />
nazionale nel 2010):<br />
Qualsiasi sostanza di matrice organica, vegetale o animale, non fossile, destinata a fini energetici. Sono<br />
esclusi tutti i combustibili fossili (es. petrolio, carbone, metano).<br />
Le bioenergie rientrano fra le fonti rinnovabili in quanto le emissioni di anidride carbonica (CO 2<br />
) derivanti dalla<br />
loro combustione ai fini di produzione energetica sono pari a quelle assorbite in precedenza come vegetali.<br />
Combustione di bioenergia finalizzata alla produzione di energia elettrica.<br />
Le bioenergie si declinano in funzione della tipologia di combustibile in:<br />
• solide: residui di origine vegetale, agricoli e forestali, o provenienti dai rifiuti (solo la parte biodegradabile<br />
dei rifiuti solidi urbani viene considerata rinnovabile)<br />
• liquide: oli vegetali o risultato della ‘spremitura’ delle colture oleaginose (colza, girasole, soia, palma)<br />
• gassose (biogas): originate dalla trasformazione dei liquami o dalla digestione di colture.<br />
• solide: 45%<br />
• liquide: 33%<br />
• gassose: 22%<br />
Fotovoltaico<br />
Tecnologia:<br />
Come si articola la<br />
tecnologia:<br />
Presenza della tecnologia<br />
(% sulla produzione idroelettrica<br />
nazionale nel 2010):<br />
Trasformazione dell’energia solare in energia elettrica.<br />
Solare termodinamico: un sistema di specchi rotanti, che concentrano la radiazione solare in un ricevitore, per poi<br />
procedere alla generazione di energia tramite un ciclo termodinamico. Tecnologia in fase di consolidamento.<br />
Fotovoltaico: produzione di energia elettrica mediante conversione della radiazione solare, tramite l’effetto<br />
fotovoltaico, possibile grazie alle proprietà fisiche dei materiali semiconduttori (silicio) che, opportunamente trattati,<br />
generano elettricità se colpiti da radiazione luminosa. Si distingue in:<br />
• fotovoltaico tradizionale: celle fotovoltaiche capaci di convertire energia solare in elettrica, collegate ed<br />
incapsulate in un modulo<br />
• fotovoltaico a concentrazione: evoluzione del fotovoltaico tradizionale munito di sistemi ottici che concentrano la<br />
luce solare su celle fotovoltaiche, aumentando l’efficienza dell’effetto fotovoltaico.<br />
• solare termodinamico: 0%<br />
• fotovoltaico: 100%<br />
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