Bottrigari, Ercole Title: Aletelogia di Leonardo Gallucio ai benigni, e ...
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gloria, appresso il Mondo, con l'hauere occasione <strong>di</strong> tassare un'huomo à giornj nostri<br />
singolare Baldanzosamente si <strong>di</strong>ede tosto à scriuere, contra questo particolare.” Ben si<br />
mostra questo Artusi <strong>di</strong> essere un Bombalone da douero: Ne ciò mi sia [cosi <strong>di</strong>cendo<br />
add. supra lin.] da uoj Benigni, e sinceri Lettori, ascritto per fatto contrario à quello;<br />
che nel principio <strong>di</strong> questa mia Scrittura mi ui sono Protestato. Non debbe saper<br />
Costuj che del Caualiere Bottrigaro trenta, e più annj sono, il Mondo gode la<br />
Tradutione in parlare italiano del Planisferio <strong>di</strong> Tolomeo con tante sue nobili<br />
Annotationj, et tante numerali Operationi cosi per chiara Intelligentia, come per<br />
riduttione <strong>di</strong> quello alla sua proprie, e uera lettione: E che in una lettera del Benaccio<br />
stampatore <strong>di</strong> quella [[ add. supra lin.]] [Traduttione add. supra lin.] à' Lettori si<br />
fà mentione delle sue Operationi numerali pertinenti allo Almagesto dello stesso<br />
Tolomeo; li quali uolumi <strong>di</strong> più <strong>di</strong> 1000 [[fogli]] carte, seruono per copioso<br />
Commento <strong>di</strong> quello sì grande, e mirabile Opera de' Riuolgimetni <strong>di</strong> tutte le Sfere<br />
celesti: Della sua Sfera Epilogismica: Delle Regole Cosiche, ouero Capitoli<br />
Algebratici; Per li quali si risoluono le Equationj continenti in se non solamente due, e<br />
tre: ma quattro, e cinque delle prime Dignita<strong>di</strong> algebratiche comunque si siano trà loro<br />
uguagliate; Oltra <strong>di</strong> queste alcune altre sue Compositioni Matematiche. Non debbe<br />
parimente questo Artusi, che sindello Anno 1576 fù. Dal Rossj stampata in Bologna<br />
ad instantia prima del Senese e poi leuata dal Ziletto Librari principali in Uenetia la<br />
Tiberiade <strong>di</strong> Bartolo da esso Caualiere Bottrigaro ispurgata dalla gran<strong>di</strong>ssima quantità<br />
de gli Errorj; che ritrouandosi non solamente nelle figurate Dimostrationj: ma nella<br />
lettione delle parole, et nelle Allegationj delle Leggi la offuscauano, et ottenebrauano<br />
<strong>di</strong> maniera, che ella era da Giuriconsulti tutti lasciata da parte per non intelligibile.<br />
Non hauea dunque il Caualiere Bottrigaro Autore del Parere alcun bisogno <strong>di</strong> questo<br />
tal mezo per acquistarsi cre<strong>di</strong>to, e gloria appresso il Mondo: ne fù maj sua intentione<br />
<strong>di</strong> riprendere, ne, (si ben lo <strong>di</strong>ce lo Artusi troppo ar<strong>di</strong>tamente) <strong>di</strong> tassare il Patricio,<br />
come hauete inteso essersi protestato il Caualiere Bottrigaro proemiando in esso<br />
Parere con queste parole. “Come Amico della Uerità, e non come Riprensore del<br />
Patricio.” Et con queste altre: “Per la qual uerità non intendo io, ch'egli habbia meco<br />
(si come nelle sopradutte parole della Lettera dello Stampatore della sua Poetica<br />
historiale si legge uolere hauere) obligatione se non quella; che per sua Cortesia, et<br />
animo grato li piacerà <strong>di</strong> hauer uerso <strong>di</strong> me. Anzi che desiderando io grandemente <strong>di</strong><br />
essere amato da luj, et da tutti i Uirtuosi, e Letterati, si come io sommamente essi<br />
amo, et honoro, à luj per ciò restarò molto obligato.” Le qu<strong>ai</strong> parole si leggono nella<br />
Conchiusione, et fine <strong>di</strong> quel suo Parere. Della publicatione del quale il Caualiere<br />
Bottrigaro nò; ma il Melone sì fù molto ansioso; E perciò non solamente solicito<br />
Istigatore: ma delle prime Stampe de' Fogli; che'l Benaccio uenea giornalmente in<br />
Bologna facendo alcuna uolta amoreuole Riue<strong>di</strong>tore. E questo fù il Motiuo; che <strong>di</strong>ce<br />
lo Artusi (seconda cosa da esser con poco Cimento passata) hauer <strong>di</strong> ciò fatto il<br />
Melone, quando lo Anno 1593. fù publicato (com'è stato detto) esso Parere con questo<br />
Titolo intiero. Il Patricio, ouero, De' Tetracor<strong>di</strong> Armonici <strong>di</strong> Aristosseno, Parere, et<br />
uera Dimostratione [Demostratione ante corr.] dello Illustre signore Caualiere Hercole<br />
Bottrigaro, e non ismozzicato, tacendo il nome, e cognome del Suo proprio et uero<br />
Autore, [[come]] artificiosamente come hauete inteso riferire esso Artusi in detta sua<br />
Lettera à gli Amicj Lettori; Per fine della quale si leggono queste parole.<br />
“Ultimamente parendole bene, come si <strong>di</strong>ce, dar <strong>di</strong> becco alla Ghiand<strong>ai</strong>a, ha detto, e<br />
scritto (ciò è, lo Autere del Parere) molte cose contra <strong>di</strong> me; che m<strong>ai</strong> l'hò offeso, ne<br />
nominato in conto alcuno, non si uergognando <strong>di</strong> attribuire à se parte <strong>di</strong> quelle cose,<br />
che già ho rintracciato da questo, et da quello Autore antico, e moderno, e datole in<br />
luce nel Libro intitolato delle Imperfettioni della moderna Musica stampato in Uenetia