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16 f i e m m e e f a s s a 1/2010 Nuova viabilità per i Mondiali n In vista dei campionati del 2013, la Provincia di Trento ha varato un piano da 100 mlioni di euro per migliorare la viabilità e la mobilità della valle Una pioggia di milioni sta per abbattersi sulla viabilità della Valle di Fiemme in vista dei mondiali di sci nordico del 2013. La provincia di Trento ha varato un piano straordinario di 100 milioni di euro che ora sarà sottoposto all’approvazione delle singole realtà di valle. Le opere proposte riguardano la nuova rotatoria di Carano, il marciapiede sul tratto di strada da Cavalese a Carano, il completamento della statale 50 verso Bellamonte, il marciapiede di Capriana, la rotatoria dello svincolo di Lago, il marciapiede nel tratto Tesero-Stava e in quello Cavalese-Daiano, la rotatoria di fondovalle per Molina. Inoltre, sono previsti tre nuovi interventi viabilistici: una nuova rotatoria all’ingresso sud di Ziano, la bretella dallo svincolo del Cermis fino alla strada per Stava e Pampeago con un tratto in galleria per l’attraversamento della statale delle Dolomiti e la circonvallazione interrata di Cavalese. Sarà ammodernata anche la statale 48 delle Dolomiti. In tutto, opere pubbliche per circa 80 milioni di euro, cui vanno aggiunti i 20 milioni previsti per realizzare in valle un sistema di trasporto pulito ad idrogeno (2,4 milioni per ogni autobus, oltre alla costruzione della stazione di rifornimento di idrogeno). Un progetto di largo respiro, che punta al miglioramento della rete di collegamenti interni alla valle (l’85% della mobilità della zona è di carattere interno, mentre meno del 10% è diretto verso il capoluogo) per garantire adeguata mobilità ai residenti in occasione dei un evento che vedrà incrementare notevolmente le presenze e il L’attraversamento di Cavalese. Sotto gli impianti sportivi che saranno utilizzati per i Mondiali di sci nordico del 2013 numero di veicoli sulle strade. L’obiettivo fondamentale è concentrare il più possibile i grandi volumi di traffico sulla fondovalle evitando gli attraversamenti dei paesi che vedranno migliorati i loro punti di accesso rispetto alla principale arteria viabilistica della vallata. Interventi, questi, che non sono alternativi al progetto “Metroland” che prevede la realizzazione di una serie di linee ferroviarie nei prossimi 10 anni per collegare le principali vallate con una moderna rete di treni, tra cui la valle di Fiemme e Fassa. Particolare attenzione ha suscitato il progetto di realizzare una mobilità pubblica a impatto ambientale nullo tramite l’utilizzo di una flotta di autobus alimentati ad idrogeno. Mezzi costosissimi, già impiegati in altre realtà, ma che si scontrano con una rete di produzione e distribuzione dell’idrogeno ancora inesistente a livello provinciale, che dovrà essere realizzata dal nulla. Mentre la bozza di progetto è al vaglio delle amministrazioni interessate, scocca anche qualche polemica, come quella relativa alla dimenticanza della zona di Predazzo nel progetto degli investimenti, nonostante che anche qui si svolga un’importante parte dei campionati. A questo proposito, caustico il commento del presidente degli artigiani di Fiemme e consigliere comunale di maggioranza a Predazzo, Ottavio Bosin (“Predazzo evidentemente non è Val di Fiemme e non ha problemi viabilistici”), cui s’è aggiunto il vicesindaco Franco Dellagiacoma che ha sottolineato i problemi della viabilità del paese in direzione di Bellamonte e del Passo Rolle. Se i soldi ci sono, quello che pare mancare è il tempo: saranno sufficienti tre anni per progettare, appaltare e fare i lavori?
f i e m m e e f a s s a 1/2010 17 Quale futuro per la segheria? n L’azienda che cura la lavorazione del legname della Magnifica comunità di Fiemme è in crisi: rilancio o chiusura definitiva La segheria di Ziano di proprietà della Magnifica Comunità di Fiemme è da qualche anno in crisi, complice l’andamento del mercato e una serie di investimenti azzardati effettuati qualche anno fa per incrementare la produttività dell’impianto, cosa che oggi genera costi fissi enormi difficilmente ammortizzabili. Che fare, quindi? Chiudere l’impianto e dedicarsi solo all’attività di cura dei boschi e di vendita del legname (cosa che genera utili interessanti), oppure rilanciare e adeguare l’impianto alle esigenze del mercato? Se per i regolani di Predazzo lo scenario va dritto verso la chiusura della segheria, viceversa dal mondo sindacale e anche da altri esponenti della Magnifica si va più cauti, anche perché esistono dei precisi impegni da parte della proprietà (la Magnifica Comunità di Fiemme) volti a coprire le perdite dell’impianto fino al 2013 e a preservare i posti di lavoro, puntando al rilancio dell’azienda. La situazione economica permane preoccupante: per i lavori di ristrutturazione della segheria sono stati investiti 8 milioni di euro. Durante questo periodo, la segheria ha subito perdite superiori alla cifra di 1,6 milioni di euro stanziata dalla Magnifica. Ne è sufficiente l’impegno Tronchi in attesa di essere lavorati. Sotto, la segheria di Ziano da parte della Provincia ad erogare un contributo di 1,2 milioni spalmato in 5 anni a fronte dell’impegno della Magnifica a coprire le perdite fino al 2013. La situazione del mercato del legno è pesante, con un calo delle commesse del 30%, con parte della produzione a rischio di deperimento in magazzino. Un futuro a tinte fosche, che potrebbe in parte essere invertito se il progetto di valorizzazione del legno della Magnifica tramite l’ampliamento delle costruzione di immobili in legno dovesse effettivamente decollare. La Provincia ha investito pesantemente nella creazione di un marchio di qualità della casa in legno e il mercato sembra molto sensibile alla proposta, anche per via dei nuovi standard di consumo energetico imposti ai nuovi edifici che con l’impiego del legno è più facile da soddisfare. Rimane la risposta del mercato, che sembra registrare l’interesse dei costruttori e degli acquirenti di casa. Un bilancio da quasi 3 ml. per la Magnifica n Nel preventivo 2010 pesa la situazione della segheria e il completamento della ristrutturazione della sede Pareggia sulla cifra di 2.956.500 euro il bilancio preventivo della Magnifica comunità di Fiemme approvato all’unanimità dal Comun Generale. Il bilancio chiude in linea con il 2009, con in più la somma di 30.000 euro destinata a coprire i costi per il rinnovo degli organismi nel dicembre 2010. La situazione dell’ente è in discreta salute, dopo alcuni anni di difficoltà dice il presidente Candido Zanoner, anche se “esistono preoccupazioni per l’andamento della segheria che soffre le conseguenze della pesante crisi economica che ha ridotto il consumo di lavorati in legno”. Sul bilancio 2010 peserà l’ultima parte dei lavori di restauro della sede della Magnifica, che sono iniziati nel 2004, e che hanno visto l’ente sborsare quasi 2,2 milioni di euro a fronte di una spesa impegnata di poco più di 9,3 milioni di euro (la differenza è stata coperta dal contributo provinciale per il restauro e la conservazione di edifici di pregio storico ed architettonico). Ora rimangono da effettuare solo i collaudi finali.
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