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Campo de'fiori

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20<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

La chiesa di San Giovanni decollato<br />

in Via Ferretti<br />

Prospettante su Via Vincenzo Ferretti, la<br />

Chiesa di San Giovanni Decollato risalente<br />

al sec.XIII, poco distante dal complesso<br />

architettonico in rovina dell’Ex<br />

Ospedale Andosilla, è uno dei più importanti<br />

monumenti religiosi di Civita<br />

Castellana e sede della Parrocchia di San<br />

Benedetto.<br />

Nel XVIII sec., l’antico impianto medioevale<br />

viene trasformato radicalmente sia nei<br />

prospetti interni dell’unica navata che nella<br />

facciata rettangolare caratterizzata da un<br />

modesto portale, dall’ampio finestrone<br />

centrale e dal cornicione sommitale che<br />

corona superiormente l’intero e modesto<br />

partito architettonico.<br />

Tutti gli esperti e gli storici dell’arte che si<br />

sono occupati delle vicende architettoniche<br />

e costruttive della chiesa hanno sempre<br />

sottovalutato la funzione simbolica e<br />

religiosa della croce sommitale della<br />

facciata, la quale sottoposta ad accurate<br />

indagini metriche e archivistiche ha rivelato<br />

notizie illuminanti sull’origine della chiesa<br />

stessa.<br />

La croce in ferro, posta ad una altezza di<br />

metri 22,50 dal piano stradale, è detta<br />

“Gigliata” o “Fiordalisata”, in quanto le<br />

estremità dei bracci culminano con un<br />

giglio stilizzato dalle anse fortemente<br />

ricurve ed appuntite.<br />

La croce poggia su un capitello corinzio<br />

di epoca romana del III sec. d. c., collegato<br />

al cornicione sommitale e posto in<br />

opera “capovolto”, secondo una consuetudine<br />

architettonica tipica delle architetture<br />

monastiche e religiose del Medio<br />

Oriente, a simboleggiare la vittoria della<br />

chiesa sul mondo classico e pagano.<br />

Sulla base della restituzione fotogrammetrica<br />

effettuata, la croce, realizzata in ferro<br />

battuto, è alta circa 1 metro e il capitello<br />

della base è modellato nel pregiato marmo<br />

statuario, secondo uno schema figurativo<br />

e scultoreo adottato nell’architettura templare<br />

romana delle terre Mediorientali.<br />

La croce, inoltre, presenta quattro fori circolari<br />

sul montante verticale e altri due fori<br />

circolari sui bracci orizzontali: è lecito supporre<br />

che in origine presentasse una raffigurazione<br />

scultorea di Gesù Crocifisso e<br />

che, dunque, provenga dagli arredi di un<br />

altro complesso religioso.<br />

Il capitello corinzio, accuratamente modellato<br />

e scolpito da maestranze di alto livello,<br />

presenta una prima fascia orizzontale di<br />

otto foglie d’acanto e una superiore di<br />

quattro foglie d’acanto poste agli angoli<br />

del quadrato di base, fortemente ricurve e<br />

aggettanti, sulla quale poggiano l’abaco e<br />

l’echino superiore.<br />

Le foglie d’acanto della seconda fascia<br />

sono collegate da sottili volute ellittiche e<br />

caratterizzate da un motivo floreale posto<br />

centralmente.<br />

L’intero sistema figurativo, croce “gigliata”<br />

con capitello corinzio “capovolto” sulla<br />

base delle indagini effettuate è il simbolo<br />

dell’Ordine Cavalleresco di Alcantara<br />

fondato in Spagna nel XIII sec. e che ebbe<br />

un ruolo fondamentale all’epoca delle<br />

Crociate in Terra Santa.<br />

Le notizie storiche e documentarie<br />

sull’Ordine Cavalleresco di Alcantara, sono<br />

alquanto incerte e lacunose: simile al ben<br />

più noto e conosciuto Ordine dei Templari,<br />

fu fondato per liberare la Terra Santa dal<br />

giogo dei musulmani e per difendere la<br />

chiesa da ogni attacco dall’esterno.<br />

Sopravvive in Spagna fino al XVIII sec. e<br />

se ne perdono le tracce agli inizi del ‘900.<br />

Gli ordini cavallereschi erano essenzialmente<br />

delle confraternite religiose di<br />

stampo militare, dotate di un proprio statuto<br />

e ordinamento, approvato successivamente<br />

da ogni Pontefice eletto al soglio di<br />

Pietro, con delle proprie rendite e proprietà<br />

immobiliari sparse nell’Europa occidentale.<br />

Il simbolo della Chiesa di San Giovanni<br />

compare, inoltre, in altri complessi religiosi<br />

del centro Italia, come nell’Abbazia di<br />

San Martino al Cimino e a Volterra.<br />

Resta ancora da analizzare come tale simbolo<br />

sia arrivato a Civita Castellana e in<br />

quale periodo storico.<br />

Civita Castellana faceva parte del circuito<br />

di un ben preciso Ordine<br />

Cavalleresco?<br />

E’ lo stesso interrogativo alla base dell’edicola<br />

di San Giorgio, simbolo dell’omonimo<br />

ordine e collocata in Via della Corsica.<br />

La croce “gigliata”: il mistero di Via<br />

Ferretti.<br />

Enea Cisbani

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