Campo de'fiori
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<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />
La chiesa di San Giovanni decollato<br />
in Via Ferretti<br />
Prospettante su Via Vincenzo Ferretti, la<br />
Chiesa di San Giovanni Decollato risalente<br />
al sec.XIII, poco distante dal complesso<br />
architettonico in rovina dell’Ex<br />
Ospedale Andosilla, è uno dei più importanti<br />
monumenti religiosi di Civita<br />
Castellana e sede della Parrocchia di San<br />
Benedetto.<br />
Nel XVIII sec., l’antico impianto medioevale<br />
viene trasformato radicalmente sia nei<br />
prospetti interni dell’unica navata che nella<br />
facciata rettangolare caratterizzata da un<br />
modesto portale, dall’ampio finestrone<br />
centrale e dal cornicione sommitale che<br />
corona superiormente l’intero e modesto<br />
partito architettonico.<br />
Tutti gli esperti e gli storici dell’arte che si<br />
sono occupati delle vicende architettoniche<br />
e costruttive della chiesa hanno sempre<br />
sottovalutato la funzione simbolica e<br />
religiosa della croce sommitale della<br />
facciata, la quale sottoposta ad accurate<br />
indagini metriche e archivistiche ha rivelato<br />
notizie illuminanti sull’origine della chiesa<br />
stessa.<br />
La croce in ferro, posta ad una altezza di<br />
metri 22,50 dal piano stradale, è detta<br />
“Gigliata” o “Fiordalisata”, in quanto le<br />
estremità dei bracci culminano con un<br />
giglio stilizzato dalle anse fortemente<br />
ricurve ed appuntite.<br />
La croce poggia su un capitello corinzio<br />
di epoca romana del III sec. d. c., collegato<br />
al cornicione sommitale e posto in<br />
opera “capovolto”, secondo una consuetudine<br />
architettonica tipica delle architetture<br />
monastiche e religiose del Medio<br />
Oriente, a simboleggiare la vittoria della<br />
chiesa sul mondo classico e pagano.<br />
Sulla base della restituzione fotogrammetrica<br />
effettuata, la croce, realizzata in ferro<br />
battuto, è alta circa 1 metro e il capitello<br />
della base è modellato nel pregiato marmo<br />
statuario, secondo uno schema figurativo<br />
e scultoreo adottato nell’architettura templare<br />
romana delle terre Mediorientali.<br />
La croce, inoltre, presenta quattro fori circolari<br />
sul montante verticale e altri due fori<br />
circolari sui bracci orizzontali: è lecito supporre<br />
che in origine presentasse una raffigurazione<br />
scultorea di Gesù Crocifisso e<br />
che, dunque, provenga dagli arredi di un<br />
altro complesso religioso.<br />
Il capitello corinzio, accuratamente modellato<br />
e scolpito da maestranze di alto livello,<br />
presenta una prima fascia orizzontale di<br />
otto foglie d’acanto e una superiore di<br />
quattro foglie d’acanto poste agli angoli<br />
del quadrato di base, fortemente ricurve e<br />
aggettanti, sulla quale poggiano l’abaco e<br />
l’echino superiore.<br />
Le foglie d’acanto della seconda fascia<br />
sono collegate da sottili volute ellittiche e<br />
caratterizzate da un motivo floreale posto<br />
centralmente.<br />
L’intero sistema figurativo, croce “gigliata”<br />
con capitello corinzio “capovolto” sulla<br />
base delle indagini effettuate è il simbolo<br />
dell’Ordine Cavalleresco di Alcantara<br />
fondato in Spagna nel XIII sec. e che ebbe<br />
un ruolo fondamentale all’epoca delle<br />
Crociate in Terra Santa.<br />
Le notizie storiche e documentarie<br />
sull’Ordine Cavalleresco di Alcantara, sono<br />
alquanto incerte e lacunose: simile al ben<br />
più noto e conosciuto Ordine dei Templari,<br />
fu fondato per liberare la Terra Santa dal<br />
giogo dei musulmani e per difendere la<br />
chiesa da ogni attacco dall’esterno.<br />
Sopravvive in Spagna fino al XVIII sec. e<br />
se ne perdono le tracce agli inizi del ‘900.<br />
Gli ordini cavallereschi erano essenzialmente<br />
delle confraternite religiose di<br />
stampo militare, dotate di un proprio statuto<br />
e ordinamento, approvato successivamente<br />
da ogni Pontefice eletto al soglio di<br />
Pietro, con delle proprie rendite e proprietà<br />
immobiliari sparse nell’Europa occidentale.<br />
Il simbolo della Chiesa di San Giovanni<br />
compare, inoltre, in altri complessi religiosi<br />
del centro Italia, come nell’Abbazia di<br />
San Martino al Cimino e a Volterra.<br />
Resta ancora da analizzare come tale simbolo<br />
sia arrivato a Civita Castellana e in<br />
quale periodo storico.<br />
Civita Castellana faceva parte del circuito<br />
di un ben preciso Ordine<br />
Cavalleresco?<br />
E’ lo stesso interrogativo alla base dell’edicola<br />
di San Giorgio, simbolo dell’omonimo<br />
ordine e collocata in Via della Corsica.<br />
La croce “gigliata”: il mistero di Via<br />
Ferretti.<br />
Enea Cisbani