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Premio Campiello 2008 - Gotha Magazine

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50<br />

<strong>Premio</strong><br />

<strong>Campiello</strong> <strong>2008</strong><br />

finale in rosa<br />

Il premio <strong>Campiello</strong> verrà assegnato il 30 agosto al Gran Teatro La Fenice a Venezia.<br />

Sabato 7 giugno nell’aula Magna del Bo, dell’università di Padova, la giuria,<br />

presieduta da Gianni Letta, ha selezionato la cinquina che si sfiderà per<br />

l’assegnazione del prestigioso premio letterario. Un <strong>Campiello</strong> dove prevalgono<br />

le scrittrici, sono 4, di cui due esordienti e un solo autore maschile. Eliana Bouchard<br />

per “Louise. Canzone senza pause” (Bollati Boringhieri) e Benedetta Cibrario<br />

per “Rossovermiglio” (Feltrinelli), sono risultate le più votate. Paolo di<br />

Stefano per “Nel cuore che ti cerca” (Rizzoli), Chiara Gamberale per la “Zona cieca”<br />

(Bompiani) e Cinzia Tani per “Sole e ombra” (Mondadori). Per l’opera prima c’era<br />

un vincitore annunciato, quel Paolo Giordano che con il suo libro “La solitudine<br />

dei numeri primi”(Mondadori) è stato il debutto dorato dell’ultima annata letteraria<br />

italiana. Un libro che racconta le drammatiche vicende di due ragazzi e<br />

denuncia come troppo spesso le famiglie borghesi garantiscano agiatezza ma<br />

lascino i propri figli nella più assoluta solitudine. Presenti in sala il presidente di<br />

Confindustria Veneto e della Fondazione Il <strong>Campiello</strong>, Andrea Riello accompagnato<br />

dalla moglie Pinuccia, e i componenti del Comitato dei Fondatori, i vertici<br />

di Confindustria del veneto Valentino Vascellari, Francesco Peghin, Antonio<br />

Costato, Alessandro Vardanega, Antonio Favrin, Gianluca Rana, Roberto Zuccato<br />

e la presidente del Comitato di Gestione <strong>Premio</strong> <strong>Campiello</strong> Alessandra Pivato.<br />

Silvia Carraro<br />

VENEZIA<br />

Silvia Ronchey con Antonio Carraro<br />

e Benedetta Fabris<br />

“Flagellazione”<br />

visto da Silvia Ronchey<br />

Sono state tre ore di acceso dibattito attorno<br />

a uno dei quadri più famosi al mondo. Il dipinto<br />

è la “Flagellazione” di Piero della Francesca,<br />

conservata alla Galleria delle Marche di<br />

Urbino, e a raccontarci l’importanza politica di<br />

questa tavola la bizantinista Silvia Ronchey in<br />

un saggio erudito e affascinante, un libro a<br />

strati, che può essere letto come un romanzo.<br />

Si è discusso di alcuni eventi che hanno cambiato<br />

il corso della storia e che avrebbero potuto<br />

avere una soluzione opposta. Si è parlato<br />

della caduta dell’Impero romano d’Oriente in<br />

mano ai musulmani e di una tavola dipinta di<br />

58,4x81,5 cm, che ha cercato di far tornare Bisanzio<br />

ai cristiani. Diversi punti di vista, un dipinto<br />

che è anche un enigma, che molti hanno<br />

tentato di risolvere. Oggi, dopo anni di ricerche,<br />

Silvia Ronchey propone una tesi rivoluzionaria<br />

sul significato della famosa tela. Il<br />

tutto convocando intorno alla “Flagellazione”<br />

di Piero della Francesca, papi e imperatori, prelati<br />

e principesse d’oriente e d’Occidente, costringendo<br />

a guardarla con occhio nuovo.<br />

Dopo l’interessante dibattito, tutti gli “studiosi”,<br />

si sono ritrovati a cena da Luciana e Antonio<br />

Carraro, sul Canal Grande, con menù tipicamente<br />

veneziano a cura della grande cuoca<br />

Silvana Zanon, con l’aiuto di Assit e Severina.<br />

Benedetta Fabris<br />

Una serata d’oro<br />

Signora Mossetto e Signori Plessi<br />

Il Palazzo Ducale ha aperto l’eleganti porte per la cerimonia di<br />

inaugurazione della restaurata Scala d'Oro organizzata dalla società<br />

Fondaco e il Gruppo Bulgari. Un anno e mezzo di lavori<br />

hanno restituito alla città di Venezia un’opera che prende il suo<br />

nome dalla ricchezza delle decorazioni in stucco bianco e oro a<br />

24 carati che ornano la volta, eseguite a partire dal 1557 da Alessandro<br />

Vittoria. La scala voluta dal doge Andrea Gritti fu progettata<br />

da Jacopo Sansovino nel 1555 e ultimata dallo Scarpagnino<br />

nel 1559. I quattrocento selezionatissimi ospiti della maison Bulgari,che<br />

ha finanziato il recupero, sono stati accolti dallo scrittore<br />

Alberto Toso Fei, che ha intrattenuto gli eleganti invitati con racconti<br />

e leggende frutto del suo lavoro di approfondimento e di ri- Il Sindaco Cacciari e il Direttore<br />

cerca specifico dell'area marciana. Un evento ricercato ed elegante Musei Civici Veneziani<br />

che non poteva che avere i "colori" dell'oro.<br />

Giandomenico Romanelli<br />

Katia Rossi sulla Scala d’Oro<br />

Giancarlo Galan<br />

il Nordest sono io<br />

Storia e progetti del più potente governatore d’Italia. Giancarlo Galan, da quattordici anni<br />

presidente della Regione del Veneto e uomo della cerchia più ristretta di Berlusconi, ha pubblicato<br />

questo libro in cui vuole rivoluzionare la politica nazionale a partire dalla sua terra.<br />

Parla della costruzione di un nuovo partito, sul modello della SudtirolerVolkspartei, aperto a<br />

Massimo Cacciari, Riccardo Illy, Paolo Costa e Tiziano Treu. Parla del Veneto come laboratorio e<br />

campione nazionale per le riforme costituzionali e per il federalismo fiscale. Galan dice di interpretare<br />

il pezzo d’Italia più dinamico e ricco, inquieto e ribelle: il Nordest sono io, afferma. Poi<br />

spiega il suo rapporto con Berlusconi e Dell’Utri, giudica al veleno Veltroni e Rutelli, ma salva Prodi,<br />

passa in rassegna decine di personaggi nazionali e nordestini nei quali si è imbattuto lungo il suo<br />

fortunato percorso politico. Facendo indispettire non pochi personaggi del mondo della politica…ma<br />

è il suo stile sincero e schietto che non si smentisce mai.<br />

Silvia Carraro<br />

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