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TheMIX Design<br />

TESTATINA<br />

A cura di Dominique Kuroyanagi<br />

TheMIX Urban outfitters<br />

INFLY MAGAZINE A cura di Anselmo gennaio BIanconi 2013<br />

in tutta l’area del Centro Europa e in<br />

questo periodo turbolento una nuova<br />

generazione di artisti emerse con una<br />

sua visione globale sull’arte e la politica,<br />

l’economia e la cultura.<br />

Shopping<br />

con <strong>il</strong> mostro<br />

DESIGN<br />

IN POST<br />

COMmunist<br />

EUROPE<br />

al Museo del<br />

Design di Holon, Israele,<br />

Un’anteprima<br />

progettato dal designer<br />

Ron Arad e inaugurato nel marzo del 2010.<br />

Fino al 23 febbraio 2013 Common Roots,<br />

una mostra dedicata al design dell’Europa<br />

centrale, ha analizzato in che modo si è<br />

sv<strong>il</strong>uppato <strong>il</strong> design in Croazia, Repubblica<br />

Ceca, Estonia, Ungheria, Lituania,<br />

Lettonia, Polonia, Romania, Slovacchia<br />

e Slovenia rivelando i tratti comuni di<br />

questa grande area. La mostra si divide in<br />

due parti: <strong>il</strong> design dal dopo guerra fino<br />

alla caduta del comunismo (1945-1989) e<br />

la seconda parte dal 1989 ai giorni nostri.<br />

Il panorama è vasto, dalla sedia RM58<br />

di Roman Modzelewski (1958), uno dei<br />

primi oggetti di plastica in Polonia, al<br />

televisore della ditta ungherese Videoton<br />

ai più innovativi designers di oggi incluso<br />

Rijada (Lettonia), Qubus (Reppublica<br />

Ceca), Malafor (Polonia), ALLT Studio<br />

(Slovacchia) e Grupa (Croazia).<br />

Le circostanze tra 1945 e 1989 in gran<br />

parte dell’Europa Centrale erano<br />

sim<strong>il</strong>i. Il comunismo e la produzione<br />

industriale nazionale favorivano un design<br />

funzionale, dove i concetti estetici, di<br />

ergonomia o di st<strong>il</strong>e non erano considerati.<br />

Il periodo dopo la caduta del comunismo<br />

è di particolare interesse secondo la<br />

curatrice polacca Jacobson-Cielecka:<br />

«Siamo arrivati alla conclusione che <strong>il</strong><br />

termine Post Comunism Europe abbia più<br />

senso che Europa Centrale nei giorni di<br />

oggi.»<br />

Negli anni ‘80, nel periodo della<br />

perestrojka, la scena artistica fu<br />

testimone della riforma socialista,<br />

con le sue contraddizioni e <strong>il</strong> limitato<br />

liberalismo. Ciò significò confrontarsi<br />

con una situazione di transizione<br />

sociale che si manifestò in una crisi<br />

profonda di tutti i valori culturali. Ci<br />

fu un periodo di graduale e pragmatica<br />

apertura e la creazione di nuove regole<br />

internazionali della vita artistica. Dopo <strong>il</strong><br />

1989 la situazione cambiò radicalmente<br />

La struttura della mostra è articolata<br />

attorno a sette tematiche (creative minds,<br />

new democracy, new elegance, ironic<br />

joke, folk attraction, citation and lasting<br />

tradition) e non segue una presentazione<br />

per paese, <strong>il</strong> che non avrebbe avuto alcun<br />

senso secondo la curatrice Jacobson-<br />

Cielecka. «È un’area dove i confini<br />

politici stavano sempre cambiando,»<br />

dice. «In passato i paesi Baltici non erano<br />

nell’Europa Centrale mentre lo sono oggi.<br />

Ma le tradizioni non c’entrano molto con<br />

i confini politici. Abbiamo deciso di fare<br />

vedere <strong>il</strong> design di paesi diversi pensato da<br />

progettisti che non si sono mai incontrati<br />

ma che hanno creati oggetti molto sim<strong>il</strong>i.»<br />

Presentare una mostra del design<br />

dell’Europa Centrale in Israele non è<br />

casuale. Basta pensare ai tanti designers<br />

israeliani che hanno radici in Europa<br />

Centrale. «La mostra Common Roots<br />

racchiude due grandi argomenti: i tratti<br />

comuni del design nei paesi dell’Europa<br />

Centrale e quello che i designers israeliani<br />

condividono con questi paesi. Dopo due<br />

anni di lavoro e ricerca siamo sicuri che<br />

i fondamenti del design israeliano siano<br />

molto radicati nella tradizione del design<br />

dell’Europa Centrale» conferma Galit<br />

Gaon, curatrice responsab<strong>il</strong>e del Museo<br />

del Design di Holon.<br />

Il Museo del Design di Holon si pone<br />

quindi come una piattaforma di grande<br />

r<strong>il</strong>ievo nel campo del design israeliano<br />

e mondiale, fedele alla sua missione di<br />

stimolare un dialogo nel campo del design<br />

internazionale.<br />

Common Roots. Design Map of Central<br />

Europe al Design Museum Holon, Israel<br />

Fino al 23 febbraio, 2013. dmh.org.<strong>il</strong><br />

In alto: “Ornament and Crime (Lenin)” di<br />

Maxim Velčovský per Qubus Design Studio,<br />

ph. Gabriel Urbanek. Sotto, “Horse on a<br />

Stick” di Kalimba (Natka Luniak).<br />

Ph.: Miriam Douglas (1), Alistair Hall (1)<br />

L’<br />

idea è del romanziere<br />

Nick Hornby (autore di<br />

Alta Fedeltà e About a<br />

Boy) che, sull’onda dei centri<br />

di scrittura creativa fondati<br />

in America da Dave Eggers,<br />

ha portato nella capitale<br />

inglese l’innovativo concetto<br />

di workshop per bambini<br />

associato a un negozio di<br />

accessori.<br />

Così se solo a San Francisco<br />

ci si può imbattere nell’unico<br />

vero negozio specializzato in<br />

Dove fa acquisti uno zombie E dove<br />

può, un lupo mannaro, procurarsi del f<strong>il</strong>o<br />

interdentale Hoxton Street Monsters<br />

Supplies, a Londra, da più di ducento<br />

anni provvede con zelo alle necessità di<br />

una clientela di ogni forma e dimensione.<br />

forniture per pirati, a Londra<br />

“Hoxton Street Monsters<br />

Supplies” fornisce tutto ciò<br />

che può servire a un mostro<br />

contemporaneo.<br />

L’offerta di prodotti è davvero<br />

vasta, dalle caramelle<br />

rinfresca-alito per zombie<br />

ai diversi tipi di “paura in<br />

scatola” che, si dice in giro,<br />

parrebbero essere <strong>il</strong> prodotto<br />

più ricercato. Per sole otto<br />

sterline, per esempio, si<br />

possono acquistare 80<br />

grammi di gustosissimo<br />

“Vago Senso di Agitazione”:<br />

“distrugge in modo efficace<br />

ogni sensazione di sollievo<br />

- si legge nelle istruzioni -<br />

creando un crescente senso<br />

di vaga inquietudine”. Una<br />

poesia per bambini sul<br />

tema e caramelle alla menta<br />

completano la ricetta, sebbene<br />

ciò venga annotato in piccolo<br />

solo nelle “Note per umani”.<br />

Il retro-bottega del negozio<br />

accoglie invece la sede unica<br />

del “Ministero delle Storie”,<br />

centro nevralgico dello<br />

spazio e base operativa per i<br />

laboratori creativi. Il progetto<br />

è stato tra l’altro finanziato<br />

dall’Arts Counc<strong>il</strong> inglese e da<br />

decine di volontari spesso<br />

reclutati <strong>online</strong>.<br />

L’obiettivo è avvicinare<br />

bambini e adolescenti alle<br />

forme narrative: non solo<br />

scrittura quindi, ma anche<br />

drammaturgia, giornalismo,<br />

fumetto e poesia.<br />

Monsters Supplies è anche<br />

<strong>online</strong>: qualora i mostri<br />

sotto <strong>il</strong> letto vi si rivelassero<br />

particolarmente inquieti,<br />

adesso sapete come rimediare.<br />

www.monstersupplies.org

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