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in primo piano<br />
equinozio di autunno - xx settembre<br />
equinozio di autunno - xx settembre<br />
a diventare cittadino sia una perdita di tempo e che sia meglio<br />
l’ora di religione”.<br />
Il Gran Maestro Raffi ha quindi spiegato che esiste un’altra religione,<br />
la cosiddetta religione civile, quella dei cittadini, che deve<br />
arginare l’invadenza delle chiese nella cosa pubblica, fatto fino<br />
ad oggi sottovalutato. “I cittadini vivano la loro religione nella<br />
sfera privata – ha dichiarato – affinché questa non sia un momento<br />
di rottura, ma occasione d’amore: non ci può essere un<br />
dio che vince e un dio che perde e lo Stato democratico deve affermare<br />
il principio della libertà religiosa. Invito i massoni, i cittadini,<br />
a farsi carico di questi problemi; a farsi carico, ovunque,<br />
di responsabilità, specie nel disastrato sud dove ancora si estendono<br />
le piaghe della malavita <strong>org</strong>anizzata”.<br />
“Abbiate il coraggio, anche fisico, – ha detto rivolgendonsi ancora<br />
ai massoni presenti – e occupatevi anche di questi problemi,<br />
dimenticando giochi meschini perché noi combattiamo i potentati,<br />
li combattiamo tutti! Non si sopravvive di eredità, perché<br />
il retaggio finisce e quando si parla di Garibaldi se ne parli sul<br />
serio: per l’impegno civile, per le grandi battaglie per l’emancipazione,<br />
per gli arbitrati internazionali, per il pacifismo. Questo<br />
era Giuseppe Garibaldi e non un’icona che altrimenti diventa come<br />
le scritte propagandistiche dell’ancien régime ormai cancellate,<br />
o quasi, dalla storia e dal tempo”.<br />
“La Massoneria è qualcosa di vivo, – ha ribadito – una grande<br />
scuola di formazione, dove si insegna il dialogo, a incontrarsi e a<br />
rispettare l’altro, dove l’altro non è un nemico ma, in un certo momento,<br />
può essere un avversario con il quale si vanno a cercare<br />
valori condivisi e terreni sui quali confrontarsi. Questo è il compito,<br />
il grande compito! Torniamo dunque nella storia per diventare<br />
espressione di quella religione civile che manca al nostro Paese.<br />
Ed ecco che allora Garibaldi tornerà ad essere vivo e farà sì<br />
che i separatismi vengano visti con un sorriso e si guardi oltre”.<br />
“Non temo discorsi separatisti – sono state le ultime battute del<br />
Gran Maestro – poiché non c’è spazio, per quelli. Temo, invece,<br />
le derive populiste quelle che, come dicevo, si sa da dove si parte<br />
ma non si finisce di sapere dove si arriverà”.<br />
“E allora: pochi grilli parlanti e tanti cervelli pensanti”, è stata la<br />
sua esortazione in chiusura. Per tutti.<br />
12<br />
celebrazioni garibaldi<br />
celebrazioni garibaldi<br />
COMO / Convegno del Collegio circoscrizionale lombardo<br />
Garibaldi: dalla storia al mito<br />
Ha riscosso enorme successo la celebrazione<br />
del bicentenario della nascita di<br />
Giuseppe Garibaldi realizzata il 16 settembre<br />
a Como dal Collegio circoscrizionale<br />
della Lombardia (in collaborazione<br />
con la loggia “Rosa Commacina” di Cernobbio),<br />
insieme ai Musei Civici e al Comune<br />
comaschi.<br />
Nati con il patrocinio della Provincia di<br />
Como e dell’Assessorato alle Culture,<br />
Identità e Autonomie della Regione Lombardia,<br />
i festeggiamenti si sono articolati<br />
in un pomeriggio con tre iniziative: una<br />
mostra, un convegno di studi e un concerto<br />
musicale con il titolo comune di Garibaldi:<br />
dalla storia al mito.<br />
La mostra di cimeli garibaldini, messi a<br />
disposizione dal Grande Archivista del<br />
Grande Oriente d’Italia, Vittorio Gnocchini,<br />
e da Paolo Mercati, è stata la prima<br />
iniziativa in programma. Il materiale (autografi,<br />
stampe, fotografie, sculture, ecc.)<br />
ha integrato con grande efficacia, opportunamente<br />
collocato, l’esposizione permanente<br />
del Museo Storico “Giuseppe<br />
Garibaldi” e ha dimostrato quanto<br />
profondo fosse l’amore popolare per l’Eroe<br />
dei Due Mondi, interessando persino<br />
molti aspetti della vita quotidiana con<br />
ventagli, bastoni da passeggio, calamai,<br />
tazzine e piatti. Al taglio del nastro tricolore<br />
hanno provveduto il Gran Maestro<br />
Gustavo Raffi e l’Assessore alla Cultura<br />
del Comune di Como, Sergio Gaddi, assistiti<br />
dal direttore dei Musei Civici Lanfranco<br />
Castelletti. Era presente anche la<br />
parlamentare comasca Silvia Benzoni.<br />
Dopo la cerimonia, un folto pubblico ha<br />
invaso le sale dove ha potuto ammirare il<br />
quadro Momenti di Mentana di Augusto<br />
Majani fatto restaurare per l’occasione<br />
dal Collegio circoscrizionale lombardo:<br />
un contributo concreto che testimonierà<br />
nel tempo l’impegno costante del Grande<br />
Oriente d’Italia a salvaguardare il patrimonio<br />
culturale del nostro Paese mantenendo<br />
vivi gli ideali etico-civili e massonici<br />
dei liberi muratori del Ris<strong>org</strong>imento e<br />
dell’Italia unita.<br />
Il Gran Maestro Raffi inaugura la mostra con l’assessore Gaddi<br />
numero 17-18 / 2007