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attività internazionali<br />
numero 17-18 / 2007<br />
attività internazionali<br />
BOSNIA / Il Gran Maestro Raffi in visita alla Massoneria regolare<br />
A Sarajevo la seconda Gran Loggia<br />
Il tunnel scavato sotto la strada<br />
dell’aeroporto di Sarajevo per sfuggire ai cecchini<br />
e fornire viveri e acqua alla popolazione<br />
che viveva nella parte assediata<br />
Sarajevo bellissima, costellata da moschee,<br />
finitime alle chiese, ortodosse, cattoliche<br />
e alle sinagoghe e così martoriata<br />
dalle follie degli uomini che in nome di<br />
Dio e delle etnie ne hanno “macellato” le<br />
carni, ha ospitato i lavori della Gran Loggia<br />
di Bosnia-Erzegovina, costituita lo<br />
scorso anno.<br />
“Dov’era il Dio invocato dalle varie religioni,<br />
dov’erano le Grandi Potenze, dove<br />
si era occultata la coscienza degli Uomini,<br />
per non vedere, non sentire, mentre i<br />
cecchini uccidevano i loro fratelli, con cui<br />
avevano convissuto in pace”.<br />
Così si è espresso il Gran Maestro Gustavo<br />
Raffi nel corso dei lavori rituali dell’assemblea<br />
annuale della Gran Loggia di<br />
Bosnia ed Erzegovina che si è svolta a<br />
Sarajevo dal 28 al 29 settembre. E’ giunto<br />
nella capitale accompagnato dal garante<br />
d’amicizia Liborius Ceran.<br />
“Per un millennio Sarajevo aveva, infatti,<br />
simboleggiato nel mondo “la città del sole”<br />
e della tolleranza – ha continuato il Gran<br />
Maestro - , ove pacificamente vivevano in<br />
armonia uomini diversi per fede religiosa e<br />
radici etniche. Oggi vedo, invece, tombe<br />
ovunque, musulmane o cristiane – poco<br />
importa – anche a ridosso degli impianti<br />
sportivi delle Olimpiadi e nell’abitato, in<br />
aree che erano destinate a migliorare la<br />
qualità della vita dei suoi cittadini. E mi interrogo<br />
e mi chiedo se anche la Libera Muratoria<br />
abbia adempiuto ai propri doveri”.<br />
Penso che ci siano dei valori non negoziabili,<br />
- ha detto ancora - come il diritto alla<br />
vita, alla libertà e alla dignità di ogni uomo,<br />
per i quali non ci si può nascondere<br />
dietro vuote affermazioni, che nascondono<br />
la viltà, per potersi chiamare fuori e tacitare<br />
la coscienza. Oggi, in questo tempio,<br />
vedo finalmente dei costruttori<br />
all’opera accanto al<br />
Gran Maestro e ai fratelli<br />
di Bosnia; vedo i<br />
Gran Maestri di Serbia<br />
e Slovenia, l’assistente<br />
Gran Maestro del Montenegro,<br />
altri dignitari<br />
croati, a dimostrazione<br />
del fatto che la Massoneria<br />
unisce anche coloro<br />
che la follia dei governi<br />
avrebbe dovuto rendere<br />
nemici”.<br />
Alla tornata di Sarajevo<br />
hanno partecipato, tra i<br />
tanti, i Gran Maestri di<br />
Austria, Germania, Olanda,<br />
il cancelliere della<br />
Gran Loggia Svizzera Alpina,<br />
il Gran Maestro Aggiunto<br />
di Romania e rappresentanti<br />
della Gran Loggia<br />
Regolare del Belgio.<br />
E non è mancato il momento<br />
di commozione: la Gran<br />
Loggia bosniaca ha nominato<br />
Grande Ufficiale Onorario<br />
il fratello Ceran e suoi Gran<br />
Il Gran Maestro Raffi a Sarajevo<br />
Maestri Onorari il Gran Maestro Gustavo<br />
Raffi e il Gran Maestro d’Austria Michael<br />
Kraus. La solidarietà dimostrata e la loro<br />
opera continua per la rinascita della Massoneria<br />
in Bosnia è la motivazione di<br />
questo importante riconoscimento che<br />
avvicina ancora di più i fratelli di questa<br />
terra al cuore dell’Europa.<br />
La copertina del magazine “Start” dedicata<br />
all'incontro di Sarajevo.<br />
E' riconoscibile il Gran Maestro Raffi.<br />
in primo piano<br />
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