Annuario degli Artisti di Fiesole 2013

Annuario degli Artisti di Fiesole 2013
Monica Giarrè
Beatrice, 2012, olio e acrilico su tela, cm. 100x120
cromatica di Monica verso lidi ancora inesplorati quali
l’intimismo, la psicologia, le atmosfere d’ambiente,
la ricerca della spazialità e una sottesa spiritualità.
Pur non rinnegando le innate doti caratteriali, l’artista
si è progressivamente incamminata per questo
sentiero fino ad allora inesplorato e, temerariamente,
lo ha affrontato a viso aperto rimettendosi in discussione.
I paesaggi, che negli anni si erano “addolciti” rarefacendosi
in una sorta di poesia scatizziana, sono andati
a rinserrarsi in interni dove si elevano a protagoniste
della tela le nature morte, che qualche tempo
dopo lasciano la ribalta alle figure femminili mentre le
cromie, scrematura dopo scrematura, si vanno riducendo
a un ristretto e selezionatissimo nucleo di colori
capaci di sintonizzarsi perfettamente con le atmosfere
sospese che aspirano alla metafisica.
La circolarità che abbraccia le rotondità di corpi e frutti
e le raffinate intersezioni dei segni, sono la cifra
stilistica di quel periodo che accompagna la fine del
decennio e che è propedeutico ad un nuovo ciclo,
quello che potremmo definire dell’essenzialità intimistica
tesa alla ricerca della definizione esclusivamente
psicologica del soggetto, ancora e sempre la donna
colta nei momenti di meditazione e incastonata all’interno
del suo habitat esistenziale, con gli affetti più
intimi a definirne ulteriormente la personalità.
L’ultima sfida dell’artista è stata la mostra “Donne,
angeli e miti” tenutasi al Museo Civico Archeologico
di Fiesole nel 2012; pur confermando le consuete tematiche
degli inizi del nuovo decennio, Monica è riuscita
a plasmare l’immagine della donna contemporanea
incarnandola nelle figure arcaiche della
mitologia, così lanciando un attualissimo messaggio
sociale. Nonostante il tono disincantato con cui le raffigura,
le sue Minerva, Diana, Atena non hanno smarrito,
nonostante il trascorrere dei secoli, la forza simbolica
dei miti che rappresentavano e l’artista le
ripropone come monito e sollecitazione per gli uomini
e le donne di oggi.
Fabrizio Borghini
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