STRUMENTI PER IL CICLO DELLA REGOLAZIONE - Governo Italiano
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Strumenti per il ciclo della regolazione<br />
Capitolo 2 - Il processo di AIR<br />
Introduzione<br />
Quando parliamo di regole e regolazione abbiamo come riferimento l’Ocse che parla<br />
di “the diverse set of instruments by which governments set requirements in<br />
enterprises and citizens”. Tale definizione è quella ripresa anche in ambito europeo:<br />
per la Commissione europea, infatti, la regolazione costituisce la funzione precipua<br />
dell’azione e comprende interventi espressione di potere normativo e amministrativo.<br />
Parliamo quindi di regolazione tutte le volte che un soggetto dotato di poteri adeguati<br />
voglia incidere sui comportamenti di cittadini, imprese e pubbliche amministrazioni,<br />
ritenendo di orientare il comportamento di tali soggetti al conseguimento di un<br />
obiettivo rilevante per la collettività. Parliamo di incidere sulla sfera del<br />
comportamento che pertiene all’attività, la produzione e l’organizzazione di soggetti<br />
che costituiscono, quindi, i destinatari o “utenti finali” “employees, consumers,<br />
businesses and other organisations” 15 della regolazione stessa.<br />
In sede Ocse si evidenzia come la “better regulation means to adopt regulations that<br />
meet concrete quality standards, avoids unnecessary regulatory burdens and<br />
effectively meet clear objectives” 16 . Dai documenti comunitari emerge l’esigenza di<br />
creare un “regulatory system” “more effective, efficient and transparent” 17 . Negli USA<br />
l’obiettivo della policy è quello di individuare le norme che, nel corso del tempo, si<br />
siano rivelate inefficaci e onerose in modo ingiustificato per i cittadini, le imprese e le<br />
stesse pubbliche amministrazioni; soprattutto, dare indicazioni sui miglioramenti<br />
possibili della normativa vigente; attuando anche un “processo continuo di scrutinio<br />
delle regole esistenti” 18 .<br />
Nel nostro contesto nazionale il tema della legislazione viene vissuto “in negativo”. In<br />
particolare, per quanto concerne la normazione c’è una tendenza, atavica, a legificare<br />
sempre sugli indirizzi e sugli atti chiamati a dare attuazione agli indirizzi. Ciò produce<br />
inevitabilmente ipertrofia, oscurità e complicazione ma anche il dover “tornare” sulle<br />
norme per correzioni 19 .<br />
E’ in questo quadro che emerge il tema della regolazione e della competitività dei<br />
sistemi economici. Questo spicca come uno dei temi cruciali per l’agenda di governo di<br />
tutti i paesi occidentali a economia di mercato e assume un rilievo strategico in un<br />
15 Il rapporto Smart Regulation: A cleaner, fairer and more competitive EU presentato nel 2010 da alcuni tra i paesi<br />
che hanno più intrapreso la strada delle riforme (Danimarca, Paesi Bassi e Regno Unito), evidenzia come “… keeping<br />
end-users – employees, consumers, businesses and other organisations – in mind during policy-making, is the only<br />
way to consistently create smart regulation. End-users are key to highlighting where there is a problem and judging<br />
whether an intervention will be effective. Getting them involved at every stage of the policy-making process (…)<br />
means that interventions will be thought through more clearly and better implemented from the beginning …”.<br />
16 Ocse, Overcoming Barriers to Administrative Simplification Strategies: Guidance for Policy Makers, 2009, p. 44.<br />
17 Comunicazione della Commissione Ce, Better Regulation for Growth and Jobs in the European Union, Com (2005) 97<br />
def.<br />
18 Si veda la RAER, Retrospective Analysis of Existing Rules, introdotta negli Stati uniti con l’Executive order n. 15563<br />
del 18 gennaio 2011, Improving Regulation and Regulatory Review, dal presidente Obama. Con i successivi<br />
memorandum del 2 febbraio 2011 e del 26 ottobre 2011 sono state dettate le regole per l’effettuazione della REAR e<br />
ne sono stati precisati gli obiettivi.<br />
19 Cassese S., La qualità delle politiche pubbliche, ovvero del metodo di governare, Lezione in occasione della<br />
presentazione del Rapporto 2012-2013 di italiadecide, Camera dei Deputati, Febbraio 2013, p. 4. Il problema in Italia è<br />
peraltro antico. Si veda il convegno organizzato dall’Università di Torino nel 1956 dava occasione a Francesco<br />
Carnelutti di rilevare che “la società si è intossicata di regole giuridiche; e appare estremamente difficile disintossicarla.<br />
Le regole giuridiche procurano agli uomini qualcosa come un paradiso artificiale, con tutte le illusioni e gli inconvenienti<br />
dei paradisi artificiali”. Occorre il “coraggio” di semplificare l’ordinamento e “invertire la rotta che fino ad ora l’umanità<br />
ha percorso”, basata sulla “formula corrente”: “sempre più diritto”.<br />
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