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Il teorema ergodico - Matematica e Applicazioni

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2.2. PROCESSI STAZIONARI 35<br />

Quindi esiste lim n→∞ µ(T −n C ∩ D) = µ(D)µ(C) e dunque D ∈ Γ C . Dunque abbiamo<br />

provato che Γ C è una classe monotòna: in virtù del lemma di Dynkin, dunque, Γ C ⊇ Σ,<br />

ovvero la relazione (2.3) è soddisfatta per ogni C ∈ I e per ogni D ∈ Σ. Viceversa, se,<br />

fissato D ∈ Σ, definiamo l’insieme<br />

˜Γ D := { C ∈ Σ : lim<br />

n→∞ µ(T −n C ∩ D) = µ(C)µ(D) } .<br />

Si noti che ˜Γ D ⊇ I. Si dimostra in maniera simile che ˜Γ D è una classe monotòna: basta<br />

osservare che, per ogni n ∈ N, l’applicazione T −n preserva le relazioni insiemistiche ed è<br />

chiusa rispetto all’unione ed all’intersezione, dunque si procede analogamente a quanto<br />

fatto prima. Quindi ˜Γ D ⊇ Σ e la relazione (2.3) è valida per ogni coppia C, D tale che<br />

C ∈ Σ e D ∈ Σ.<br />

Ora che disponiamo di tutti gli strumenti necessari, possiamo procedere con alcuni<br />

esempi concreti di processi ergodici.<br />

2.2 Processi stazionari<br />

Sia (X, Σ, P ) uno spazio di probabilità e sia {X n } n∈N un processo stocastico a valori in<br />

uno spazio di misurabile (E, E), ossia tale che<br />

X n : (X, Σ, P ) → (E, E), ∀n ∈ N.<br />

Supponiamo che tale sequenza sia costituita da variabili casuali indipendenti ed identicamente<br />

distribuite, ovvero:<br />

P (X n ∈ A n |X n−1 ∈ A n−1 , . . . , X 1 ∈ A 1 ) = P (X n ∈ A n ) · . . . P (X 1 ∈ A 1 ),<br />

∀n ≥ 1, ∀A 1 , . . . , A n ∈ E<br />

Notiamo che un processo stocastico i.i.d. è stazionario, infatti, dati A m , A m+1 , . . . , A n ∈<br />

E, ove m, n ∈ N, m < n, si ha che<br />

P (X m ∈ A m , X m+1 ∈ A m+1 , . . . , X n ∈ A n )<br />

= P (X m ∈ A m ) · P (X m+1 ∈ A m+1 ) · . . . · P (X 1 ∈ A 1 )<br />

= P (X m+1 ∈ A m ) · P (X m+2 ∈ A m+1 ) · . . . · P (X 2 ∈ A 1 )<br />

= P (X m+1 ∈ A m , X m+2 ∈ A m+1 , . . . , X 2 ∈ A 1 ).<br />

Consideriamo ora l’operazione di shift definita sullo spazio prodotto E n , munito della<br />

σ-algebra prodotto E n<br />

T : E N → E N<br />

(x 1 , x 2 , . . . x n , . . .) ↦→ (x 2 , x 3 , . . . , x n , . . .).<br />

<strong>Il</strong> nostro obiettivo è dimostrare che la trasformazione di shift è ergodica rispetto alla<br />

misura di Kolmogorov associata al processo {X n } n∈N . Innanzitutto, proviamo a vedere

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