Pubblicazione anno 2008 - UIL

un anno la permanenza in terza fascia avendo atteso già cinque anni in
prima fascia; quindi quando avrà maturato quattro anni in terza fascia,
avrà maturato un’anzianità complessiva in prima, seconda e terza fascia
di tredici anni necessaria per il passaggio alla quarta fascia.
Poiché la decorrenza dei nuovi tempi di permanenza nelle fasce è dal
1° Gennaio 2003, gli Enti dovranno d’ufficio effettuare una ricostruzione di carriera
e corrispondere i relativi arretrati al personale interessato sia a tempo indeterminato
che a tempo determinato.
Nella tabella che segue riportiamo il beneficio economico (in aggiunta agli
aumenti contrattuali generalizzati) che deriva dalla riduzione di un anno di permanenza
nella prima fascia:
BENEFICI PER EFFETTO RIDUZIONE DI 1 ANNO 1˚ FASCIA
LIV.
I
FASCIA
II
TOTALE BENEFICIO
DIPENDENTE I FASCIA
CON MENO DI 4 ANNI
AL 01/01/03
I
4.925,31
5.110,95
10.036,26
II
3.590,34
3.640,65
7.230,99
III
2.543,45
2.565,03
5.108,48
Quindi, per esempio, i ricercatori e tecnologi assunti al CNR con il maxiconcorso
di Dicembre 2001, avendo meno di quattro anni nella prima fascia al
1° Gennaio 2003, cumulano i benefici dei due passaggi (alla seconda ed alla terza
fascia) ed ottengono l’incremento complessivo riportato nell’ultima colonna della
tabella.
ANTICIPAZIONE DI FASCIA
A regime viene data la facoltà agli Enti (in transitorio costituisce un obbligo
avendo finanziato tali anticipazioni con risorse contrattuali) di bandire ogni
anno selezioni per l’attribuzione (a non più del 10% del personale e per una sola
volta all’interno dello stesso livello) della fascia immediatamente superiore riducendo
in misura non superiore al 50% i tempi di permanenza previsti nella fascia
in godimento. Quindi se risulterà vincitore, in base ai criteri di merito che verran-
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